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Resoconto della seduta n. 55 del 04/06/2020

LV SEDUTA

Giovedì 4 Giugno 2020

Presidenza del Presidente Michele PAIS

Indi

Presidenza del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

Indi

Presidenza del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 10 e 35 .

CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta del 5 marzo 2020 (30), che è approvato.

Congedi

Come da procedura degli ultimi tempi, i colleghi che sono assenti sono posti in congedo. Se non ci sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Risposta scritta a interrogazione

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta all'interrogazione numero 326.

(Risposta scritta pervenuta il 7 maggio 2020)

Numero 362, 363, 434.

(Risposte scritte pervenute l'11 maggio 2020)

Numero 404, 413.

(Risposte scritte pervenute il 12 maggio 2020)

Numero 91, 127, 166, 296, 370, 387, 404, 412, 426.

(Risposte scritte pervenute il 18 maggio 2020)

Numero 176, 449.

(Risposte scritte pervenute il 26 maggio 2020)

Numero 422, 444.

(Risposte scritte pervenute il 28 maggio 2020)

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le proposte di legge numero 144, 145, 146, 147, 148, 149, 150, 151, 153, 154, 155, 156, 158.

Annunzio di presentazione di disegni di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i disegni di legge numero 152 e 157.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interrogazioni numero 439, 440, 441, 442, 443, 444, 445, 446, 447, 448, 449, 450, 451, 452, 453, 455, 456, 457, 458, 459, 460, 461, 462, 463, 464, 465, 466, 467, 468, 469, 470, 471.

PRESIDENTE. Il Consiglio è sospeso per cinque minuti.

(Interruzione)

Perché se non riusciamo a mantenere un minimo di contegno, continuiamo a chiacchierare, tra cinque minuti riprendiamo i lavori. Grazie.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 52 , viene ripresa alle ore 11.)

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interrogazioni numero 472, 473, 474, 475, 476, 477, 478, 479, 480, 481, 482, 483, 484, 485, 486, 487, 488, 489, 490, 491, 492, 494, 496.

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interpellanze numero 114, 115, 116.

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le mozioni numero 249, 250, 251, 252, 253, 254, 255, 256, 257, 258, 259, 260, 261, 262, 263, 264, 266, 267, 268, 269, 270, 271, 272, 273, 274.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Grazie signor Segretario.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, ma semplicemente per chiedere una sospensione e una convocazione della Conferenza dei Capigruppo, a seguito Presidente, abbiamo visto solo ora che sono stati presentati degli emendamenti e si stava cercando di capire se c'era la possibilità, secondo me c'è la possibilità, anche di poter concordare prima di iniziare anche la discussione della legge. Quindi se i colleghi sono d'accordo io chiederei una sospensione di dieci minuti e magari ci fermiamo proprio fra di noi per discutere un po' di questi emendamenti.

PRESIDENTE. Assolutamente sì. Non so se vuole intervenire prima della sospensione l'onorevole Cocco.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Presidente, io intervengo sull'ordine dei lavori, mi consenta di poterlo fare, in riferimento ai tre minuti di silenzio di qualche giorno fa all'isola de La Maddalena. Si sta consumando un dramma in quell'isola in riferimento all'ospedale. I codici gialli e rossi non vengono più trattati, i pazienti che si recano al Pronto soccorso devono attendere l'arrivo dell'elicottero che spesso e volentieri arriva dopo quattro o cinque ore, e abbiamo avuto purtroppo anche una persona che è deceduta nell'attesa che l'elicottero arrivasse. Siccome noi siamo stati lì in rappresentanza del Consiglio regionale e in Commissione, abbiamo assunto degli impegni ben precisi, e quegli impegni sino ad oggi non si sono tradotti in atti concreti. Io vorrei che lei facesse pervenire questa mia segnalazione, che però non è altro che la trasmissione di qualcosa che abbiamo visto tutti, tre minuti di silenzio con i cittadini che imploravano di non diventare cittadini pazienti di serie B. Io credo che sia indifferibile e urgentissimo che si intervenga al più presto per porre fine a questa tragica fine dell'ospedale de La Maddalena.

PRESIDENTE. Onorevole Cocco, condivido assolutamente il suo il suo intervento. La Regione molte volte rivendica nei confronti dello Stato italiano e dell'Europa la sua condizione di insularità e anche di estrema periferia, chiedendo insomma interventi ad hoc. Ecco io penso che questo tipo di atteggiamento, noi come Regione, non possiamo riservarlo a isole che certamente vivono condizioni di difficoltà assoluta rispetto alle quali abbiamo il dovere di garantire un'attenzione assolutamente maggiore. Quindi questo penso che sia un dovere, un impegno che il Consiglio regionale, ma la Giunta, sono sicuro devono assolutamente assumersi.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, per segnalare per l'ennesima volta i problemi gravi che minano l'operatività dell'Agenzia Forestas. Sono problemi conosciuti da quest'Aula, già trattati dalle Commissioni, su cui nei giorni scorsi hanno circolato anche diverse proposte in maniera più o meno Carbonara, però siamo già a giugno, e a giugno di solito la campagna antincendi dovrebbe essere nel pieno della sua operatività per ragioni climatiche, oltreché appunto per ragioni legate all'evidenza e a quanto di solito è accaduto nel passato. Ebbene, i temi riguardanti l'Agenzia Forestas sono estremamente complicati, richiedono interlocuzioni con altri enti dello Stato, richiedono interlocuzioni con gli organi di controllo e richiedono uno studio approfondito. Un mese fa l'onorevole Cocco anche in quest'Aula ha segnalato la nostra piena disponibilità a collaborare per una soluzione che tenga conto di tutte le priorità, quella nostra disponibilità è caduta nel vuoto. Nessuno pensi nei prossimi giorni di presentarci un testo non condiviso, non concordato, improvvisato, e pretendere che l'Aula lo discuta con la scusa dell'emergenza perché, lo abbiamo segnalato, continuiamo a essere disponibili per un ragionamento serio, non siamo però disponibili a trattare argomenti così importanti con fretta e con soprattutto un atteggiamento che poi rischia di far precipitare l'agenzia in problemi ancora più seri. Chiudo auspicando che sia nominato quanto prima il CORAN, c'è una delibera già approvata dalla Giunta di cui non si conosce il contenuto, e non vorrei arrivare all'inizio del mese di luglio a dover ragionare di un CORAN che esiste ma non esiste. Perché, lo sappiamo bene, i temi che riguardano l'Agenzia Forestas sono temi importanti e seri che hanno una ripercussione diretta con la salute e la sicurezza dei cittadini di tutta la Sardegna. Io credo che il Consiglio su questi temi dovrebbe vigilare e dovrebbe essere capace anche, magari in maniera unitaria come spesso è accaduto nel passato, di dare indirizzi chiari e non fraintendibili alla Giunta regionale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Presidente, molto velocemente, non torno su quanto detto dai colleghi rispetto a La Maddalena e a Forestas, perché condivido al cento per cento quanto appunto detto collega dai colleghi e sulla necessità che si debba pronunciare, debba intervenire anche questo Consiglio regionale in merito. Invece mi preme sottolineare ancora una volta che è calato il silenzio, in modo grave direi, rispetto alla vertenza allora Air Italy. E allora, l'ho già fatto nel corso della dell'ultima seduta, lo rifaccio, non dimentichiamo che c'è un ordine del giorno rispetto al quale quest'Aula si è pronunciata all'unanimità. La prossima settimana oltreché su Forestas ci sarà una manifestazione a Cagliari, credo, anche da parte dei lavoratori ex Air Italy, li chiameremo ormai. Il Governo ha fatto qualche passo, c'è stata qualche contestazione, io vorrei capire, noi vorremmo capire, questo Consiglio regionale vorrebbe capire, tutti i sardi vorrebbero capire se i passi che ha fatto il Governo sono stati in qualche maniera concertati con la Regione, con i vertici della Regione, e se il Presidente della Regione e l'Assessore dei trasporti si stiano muovendo in merito per fare in modo che la flotta sarda, la nostra flotta sarda, rappresentata dai gli operatori ex Air Italy, possano essere messi in sicurezza. Urgentemente io credo che quest'Aula debba occuparsene sentendo innanzitutto il Presidente della Regione, come da impegni. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Meloni, la seduta è sospesa per una Conferenza dei Capigruppo.

(La seduta, sospesa alle ore 11 e 20, viene ripresa alle ore 11 e 57.)

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA

Discussione della proposta di legge: Maieli - Mula - Lancioni - Satta Giovanni - Schirru - Usai. Modifiche alla legge regionale 11 maggio 2015, n. 11 (Norme in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, fattoria didattica e sociale e abrogazione della legge regionale n. 18 del 1998) (91/A).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 91/A.

Ha facoltà di parlare il consigliere Piero Maieli, relatore.

MAIELI PIERO (PSd'Az), relatore. Laproposta di legge numero 91 è finalizzata ad introdurre talune modifiche alla normativa regionale vigente in materia di agriturismi e contenuta già nella legge numero 11 del 2015, infatti nel corso degli anni sono emerse in fase applicativa diverse criticità, ed è stata quindi manifestata da parte degli operatori del settore e degli stessi uffici regionali la necessità di apportare determinati correttivi.

La Commissione quindi ha avviato l'esame della proposta di legge nella seduta del 27 febbraio 2020 con l'illustrazione da parte del primo firmatario. Nella successiva seduta del 4 marzo 2020 la Commissione ha proceduto all'audizione, sulla proposta di legge e sugli emendamenti proposti, del Commissario straordinario dell'Agenzia regionale Laore, ente preposto all'applicazione della legge regionale del 2015, e dei rappresenti delle associazioni di categoria agricole. In tale sede, i soggetti auditi hanno espresso un parere sostanzialmente positivo sul testo e sui relativi emendamenti, ritenendo che le norme proposte concorrono a risolvere in maniera adeguata talune problematiche emerse in fase di applicazione della legge, con particolare riferimento all'utilizzo di ingredienti o spezie di provenienza extra regionale, nonchéal conseguimento dell'abilitazione dell'esercizio dell'attività. Nella medesima seduta, la Commissione, condividendo appieno lo spirito e l'impostazione della proposta di legge, ha proceduto all'approvazione all'unanimità del testo di legge.

La legge si compone in tutto di sette articoli. L'articolo 01 del testo proposto regolamenta l'utilizzo nelle preparazioni dei pasti di spezie e ingredienti di provenienza extra regionale nel caso in cui non sia presente una produzione locale degli stessi o tale produzione sia limitata. L'articolo 02, invece, introduce la possibilità di avviare l'attività nelle more del conseguimento del certificato di abilitazione, che dovrà essere comunque effettivamente conseguito entro i 36 mesi daldichiarato inizio dell'attività. L'articolo 1 prevede che il certificato di abilitazione all'esercizio dell'attività sia rilasciato senza necessità di attività formativa, non solo a favore degli operatori già in attività al momento dell'entrata in vigore della legge regionale 11 del 2015, ma anche a chi, titolare di impresa agricola, socio o parente del titolare, alla medesima data fosse comunque impegnato nello svolgimento dell'attività. L'articolo 1 bis sopprime l'obbligo di comunicare annualmente alla Regione le tariffe applicate per il servizio di pernottamento, facendo salva la comunicazione da effettuarsi all'avvio dell'attività o in caso di variazione della stessa. L'articolo 1 ter abroga il comma 2 dell'articolo 36 che subordina l'entrata in vigore dell'articolo 23 all'effettivo avvio dei corsi di formazione di cui all'articolo 24, norma non più necessaria a seguito della modifica dell'articolo 23 effettuata dall'articolo 02 della presente disciplina. L'articolo 2 dà atto che la normativa proposta non comporta oneri a carico del bilancio regionale e l'articolo 3 disciplina l'entrata in vigore della legge.

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione generale.

È iscritto a parlare il consigliere Gian Franco Satta. Ne ha facoltà.

Ricordo ai colleghi che intendessero prendere la parola che devono iscriversi a parlare prima della fine dell'intervento dell'onorevole Satta.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Presidente, membri della Giunta, onorevoli colleghi, su questa proposta di legge in realtà la Commissione ha lavorato in maniera collaborativa da parte di maggioranza e opposizione; abbiamo sentito tutte le categorie interessate che hanno espresso il loro favore rispetto a questo aggiustamento tecnico, così come è stato detto in fase di presentazione della discussione generale da parte del Presidente della Commissione, io ritengo di avere l'onestà intellettuale, a differenza, invece, in alcuni contesti, in alcune riunioni, da parte del Presidente della Commissione, di sostenere un provvedimento che ci ha visto tutti partecipi, affinché questo provvedimento approdasse in Aula con una maggioranza e opposizione in posizione, diciamo, univoche rispetto all'utilità di questo provvedimento. E agiamo in un contesto che riguarda il comparto primario, io lo vorrei dire al collega Giagoni della Lega, perché l'emendamento presentato stravolge l'impostazione e, diciamo, l'utilità di quel lavoro che noi abbiamo fatto in Commissione. Dico che noi stiamo agendo su una attività imprenditoriale che è complementare all'attività primaria che è quella agricola, che è complementare, dove la legge, prima nel '89 poi modificata nel 2015, determina le percentuali di prodotto che possono essere utilizzate dalle attività agrituristiche o ittituristiche. Il 50 per cento devono essere prodotti DOP, il 35 per cento devono essere prodotti che provengono dall'attività lavorativa delle imprese agricole, solo il 15 per cento possono essere invece prodotti, come dire, acquisiti dal mercato. Con questa legge noi determiniamo la possibilità che le imprese agricole, anche per la trasformazione del prodotto, utilizzino delle materie prime o delle spezie che non si trovano nel mercato sardo. Quindi stiamo parlando di zucchero, quindi se andiamo a fare gli amaretti, il paradossale è che gli amaretti possono essere acquistati al supermercato della LIDL e possono essere venduti nelle strutture agrituristiche, quando si fa il servizio quindi di distribuzione, e non possono essere trasformati in loco e quindi prodotto finito in loco perché lo zucchero non si trova in Sardegna, perché lo zucchero non si trova, così come anche l'alcol.

Quindi chiederei ai colleghi, trattandosi di un comparto sempre che valorizza le zone di periferia, abbiamo 800 strutture circa agrituristiche, no? Quindi quando si tratta di difendere una realtà imprenditoriale di territori marginali, io sarò sempre a favore per migliorare quelle attività, non consento, per quanto mi riguarda, che passi senza discussione alcuna, vengono soppressi o meglio vengono ritirati accreditamenti da parte della Regione di strutture che operano nel termalismo. Il 24 di maggio questa Giunta, questa maggioranza con al governo Assessori che sono di indicazione della Lega ha ritirato un accreditamento di una struttura di Benetutti, sono cinque le strutture in Sardegna, sono cinque, io veramente mi voglio richiamare all'attenzione di una struttura che percepisce dalla Regione 250.000 euro per i servizi che fa sanitari. Allora il 24 maggio, forse in lavoro agile, magari qualche dipendente, come dire, molto minuzioso, quindi in piena pandemia ha ritirato l'accreditamento a questa struttura termale di Benetutti. Allora se il metodo è questo, se il metodo è questo, cercare di colpire quelle strutture che sono marginali e deboli, lo dite chiaramente, oppure mettiamo rimedio a una situazione del genere. Non è fattibile che si aprano discussioni per continuare a mettere problemi a quelle strutture che per quanto mi riguarda oggi e ieri non ho mai letto che hanno determinato una percentuale di evasione in questa terra, non solo quelli le strutture su cui noi dobbiamo porre la nostra attenzione. Quindi vi chiedo di adottare un criterio che è quello del buon senso, che è quello del buon senso per non consentire a quest'Aula, all'Esecutivo di avere degli strumenti per chiudere aziende, non per incentivare le aziende.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI). Onorevole Satta Gianfranco, è veramente poco gentile da parte sua in un'occasione come questa, dove andiamo a discutere e a votare una legge che esce all'unanimità dalla quinta Commissione, veramente poco gentile la sua critica nei confronti del Presidente il quale metodo visto che lei spesso ne parla evidentemente funziona, perché non è la prima volta che porta in quest'Aula leggi che sono state evase all'unanimità dalla quinta Commissione, della quale io sono osservatore, e alla quale purtroppo non ho partecipato in maniera attiva alla discussione di questa legge, che però ritengo una legge molto utile ai fini del sostegno e del supporto a un comparto che, come giustamente diceva l'onorevole Satta, è un comparto che ha una azione concentrata nelle zone periferiche della Sardegna, maggiormente periferiche.

Ed è sbagliato mettere in concorrenza le attività agrituristiche, le attività che arrivano dall'agricoltura col resto delle attività a servizio del comparto turistico come la ristorazione o tutte le altre attività. Qua stiamo parlando dell'evoluzione del comparto agricolo sardo; nostro dovere è quello di sostenerla con leggi come questa. Io l'unico dubbio che ho rispetto all'articolato di questa legge è nell'articolo 1 quando si parla del parente del titolare, poi magari chiediamo al primo firmatario di questa legge l'onorevole Maieli di specificare meglio cosa si intende per parente del titolare dell'impresa, affinché possa avviare la sua attività e nei mesi successivi potrà poi conseguire le certificazioni così come indicato nella legge.

Chiedo inoltre al Presidente se si possono aggiungere le firme del Gruppo di Fratelli d'Italia a questo provvedimento, che riteniamo fondamentale per chiarire le lacune presenti nella legge precedente, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Li Gioi. Ne ha facoltà.

LI GIOI ROBERTO (M5S).Grazie Presidente, nell'analisi del testo di questa legge presentata dall'onorevole Maieli, avendo rilevato alcuni aspetti da approfondire, ieri sera mi sono premunito di contattare alcuni imprenditori agrituristici della mia zona, la Gallura, individuandone tre che da decenni ormai operano in regime di eccellenza. Cioè si tratta di aziende agrituristiche al 100 per cento, quindi vere e proprie che fanno di quell'attività la loro ragione di vita. Ho voluto contattarli perché volevo, anche a nome del Gruppo che rappresento, rendermi conto effettivamente dalle loro parole su quella che fosse la loro opinione circa il testo che quest'Aula oggi si accingeva ad approvare. Le risposte che ho ricevuto sono state univoche, loro mi hanno detto innanzitutto una cosa che mi è balzata alla mente, tutti e tre questi soggetti che ho contattato mi hanno detto: "Dovete fare di tutto per bloccare i furbi". Questa è una cosa che mi ha sorpreso positivamente, o comunque non mi ha neanche sorpreso, mi ha fatto pensare che questa materia, questo settore che fa parte del nostro DNA, della nostra identità debba essere normato in maniera determinata, approfondita, senza lasciare adito a nessuna possibilità di escamotage. Soprattutto uno di loro mi ha detto: "Non è giusto che mentre ci sono imprenditori seri che fanno attività agrituristica per dodici mesi, ce ne sono altri che vengono, aprono l'agriturismo per due mesi e poi se ne stanno dieci mesi ai Caraibi o alle Canarie". Perché fare attività agrituristica vuol dire, è vero, lavorare con gli ospiti fondamentalmente d'estate o nei mesi prettamente turistici, ma mi hanno detto che vuol dire anche preparare la stagione estiva durante tutto l'inverno, e uno di loro in particolare mi ha detto, l'ho chiamato verso le otto meno un quarto ieri sera: "Io in questo momento sono sul trattore". Io vorrei che quest'Aula, che tutti assieme avessimo rispetto per chi lavora realmente come si deve lavorare in un'azienda agrituristica seria, e che quindi privilegi le eccellenze enogastronomiche nostre sarde e che privilegi anche le produzioni autoctone che sono da tutelare in maniera assoluta. Un altro aspetto che mi hanno sottolineato tutti è che a parer loro trentasei mesi dall'avvio dell'attività per il conseguimento del certificato di abilitazione sono troppi, me l'hanno detto in maniera decisa, senza remore, dirimente, e quindi questo mi ha ulteriormente convinto che l'idea che avevamo era quella giusta, che trentasei mesi fossero effettivamente troppi. Ecco perché poi abbiamo proposto una riduzione di questo termine, e poi penso si sia arrivati ad una via di mezzo o comunque giù di lì che porta il termine a ventiquattro mesi. Perché a mio parere soltanto sentendo non genericamente le associazioni di categoria o soggetti assimilabili agli stessi, ma sentendo soltanto chi effettivamente fa attività agrituristica, chi la fa seriamente lavorando quindici ore al giorno nella propria azienda per poi servire i turisti con i prodotti che lui stesso produce, soltanto in questo modo possiamo addivenire a licenziare una legge che sia effettivamente nel loro interesse. Un'altra cosa che mi ha colpito è che il fatto che quanto previsto dal comma 2 ter dell'articolo 1, cioè che l'Assessore regionale competente, cioè l'Assessore dell'agricoltura, deve con proprio decreto indicare le spezie e gli ingredienti che possono essere eventualmente utilizzati anche se non facenti parte della produzione nostrana, questo elenco tuttora non è esistente. Quindi noi stiamo licenziando una legge che non ha il proprio fondamento, su che cosa si fonda questa legge? Noi stiamo dicendo che queste spezie e questi ingredienti possono essere utilizzati anche qualora non siano prodotti nella nostra Regione, ma quali sono questi ingredienti? E quindi mi rivolgo all'Assessora, che è qua seduta davanti a noi, per chiederle di attivarsi immediatamente affinché questo elenco divenga concreto, e che questo elenco sia, non dico il più ristretto possibile, ma il più rigido possibile, perché se no altrimenti apriremo la possibilità del liberi tutti, perché se un elenco non è strettamente definito da la possibilità che gli ingredienti diventino i più disparati possibili, e quindi il prodotto che viene offerto ai nostri ospiti non è poi un prodotto sardo, ma è un prodotto che non ha niente a che vedere con la nostra identità. Quindi, questo le chiedo, Assessore, che se è una cosa immediata, compatibilmente con i suoi impegni ovviamente, però a nostro parere deve essere data una forma definita a questo elenco. Un altro aspetto, e termino, fondamentale è che si deve evitare che le aziende agrituristiche diventi ristoranti, anche perché giustamente le aziende agrituristiche hanno un trattamento fiscale molto più favorevole rispetto a quello delle attività di ristorazione, e quindi questo aspetto deve essere coniugato affinché siano tutelate entrambe le categorie imprenditoriali, sia quella agrituristica che quella di ristorazione, perché entrambe fanno parte del nostro istituto economico fondamentale collegato al comparto turistico. E quindi anche questo è un aspetto che deve essere posto in evidenza in prospettiva di una legislazione anche futura che risponda a quelli che sono gli effettivi interessi della nostra isola. Grazie

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Grazie, Presidente. Assolutamente lungi da me fare qualsiasi polemica, soprattutto col collega Satta, che io stimo particolarmente, probabilmente oggi non è molto in vena perché parlare di onestà intellettuale… vorrei ricordargli che non si compra al supermercato e non si compra manco così, visto che stiamo parlando di agriturismi, però mi sembra un po' riduttivo il fatto di minimizzare un lavoro costruttivo che ha fatto la Commissione e arrivare all'unanimità, e anche stamattina concordare su questi emendamenti presentati, trovare anche l'accordo, credo che ci sia anche una certa maturità che si è raggiunta intorno a questa legge, quindi mi sembra abbastanza riduttivo. Condivido invece l'invito che ha fatto il collega Satta per quanto riguarda l'emendamento presentato dagli amici della Lega, che io considero, l'ho visto stamattina, lo abbiamo approfondito e sembra che sia, anche secondo noi, abbastanza dannoso poterlo inserire in legge. Condivido anche le preoccupazioni che sono uscite fuori per quanto riguarda questa proposta di legge. Giustamente noi stiamo dando dei grossi crediti a chi veramente vuole manifestare e chi soprattutto vorrebbe aprire un'attività, chiamiamola così, perché il fatto di poter dire: "Ti diamo tot tempo per poter avere queste famose certificazioni," vuol dire dare un credito, abbiamo fiducia che tu veramente non stai andando a lucrare nei confronti di quelle attività che sono regolarmente iscritte e che regolarmente pagano le tasse. Quindi è un grande atto di fiducia, e in un momento così drammatico riteniamo che probabilmente lo merita, anzi sono convinto che comunque potranno nascere diverse attività. Vorrei anche ricordare, e oggi è l'ennesima prova, che stiamo andando a modificare una legge esistente che già di per sé vorrei ricordare era talmente, io non dico inefficace, ma inopportuna. Vi ricordate che negli agriturismi prima si serviva di tutto? Anche gamberoni, anguille, e chi più ne ha più ne metta. Si è cercato in passato di dare ordine con leggi che sono state approvate in questo Consiglio regionale, e oggi dico che questa proposta di legge così, io dico utile, emendata, portata all'unanimità, aggiunge un tassello importante per un settore che credo, e noi ne siamo convinti, possa avere delle prospettive importanti anche e soprattutto alla luce di questa ripartenza a seguito di questa pandemia, quindi sul fatto che molte persone sono intenzionate ad avventurarsi ad aprire nuove attività credo che oggi noi stiamo dando veramente un atto di grande fiducia.

PRESIDENTE. La discussione generale si è conclusa.

Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.

MURGIA GABRIELLA, Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Do semplicemente il parere, che è assolutamente positivo, e quindi condivido in pieno le risultanze della Commissione.

PRESIDENTE.Dichiaro chiusa la discussione generale, metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli.

Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 01 a cui sono stati presentati degli emendamenti.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Piero Maieli, relatore di maggioranza.

MAIELI PIERO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Grazie, Presidente, io inviterei i colleghi della Lega a un ritiro, vista anche l'unanimità che si era raggiunta in Commissione anche da parte dei due componenti della Commissione che appartengono al Gruppo della Lega. Per quanto riguarda il secondo emendamento, invece, estende all'ittiturismo quello che è il concetto espresso per gli agriturismi, quindi parere favorevole. Grazie.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.

MURGIA GABRIELLA, Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Anche io sul primo emendamento ho dei dubbi perché mi pare che snaturi totalmente la norma, per cui mi rimetto all'Aula. Per il secondo parere favorevole.

PRESIDENTE.Grazie. È aperta la discussione sull'articolo e sugli emendamenti.

È iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Intervengo per dire che è vero che questo emendamento se approvato in questa maniera potrebbe snaturare il contenuto della legge, però non è banale, non è banale perché io credo che i proponenti dell'emendamento vogliano significare in maniera chiara e andare verso la valorizzazione del prodotto locale. Io credo che si possa superare tutto con una elencazione di quelli che sono i prodotti, gli ingredienti e le spezie che sono prodotti appunto in quantità limitata, che servono comunque per rendere la legge praticabile e attuabile. Io chiederei se è possibile, perché già l'articolo dice che l'Assessore di competenza con un allegato può indicare quelle che sono… che si assuma un impegno preciso sulle stesse, perché altrimenti si rischia davvero di snaturare la legge.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Piero Maieli. Ne ha facoltà.

MAIELI PIERO (PSd'Az). Grazie, Presidente. Intanto ringrazio i colleghi del Gruppo di Fratelli d'Italia, e accetto anzi con piacere che vogliano appunto apporre le loro firme nel disegno di legge, e volevo spiegare, come già precedentemente descritto dal collega Gian Franco Satta, che per prodotti o ingredienti che non siano prodotti regionali oltre che l'alcol e lo zucchero c'è addirittura il grano tenero, il grano tenero praticamente in Sardegna viene prodotto in quantità limitate per cui ci si deve rivolgere chiaramente a un mercato extra regionale, e siccome ben tutti sappiamo che la base di tutte le produzioni dolciarie è sul grano tenero, perché si è visto ormai da circa cinquant'anni, così mi riportano anche gli esperti di Laore, che il grano tenero effettivamente rende il gusto più familiare delle produzioni dolciarie, quindi andando ad accogliere appunto l'emendamento della Lega andremmo a snaturare veramente la natura della legge, quando invece da parte degli operatori si è chiesta un maggior chiarezza proprio per potere operare con la massima tranquillità e la massima trasparenza. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Grazie, signor Presidente, intervengo solo per chiarire un aspetto, perché l'emendamento della Lega è il numero 2 non il numero 1, perché qualcuno in Aula ha detto emendamento 1, emendamento 2, e non si comprende. Per essere chiari, l'emendamento della Lega è il numero 2, sennò si fa confusione durante il voto.Era solo per essere chiari, perché ho sentito alcuni interventi che secondo me erano un po' confusi.

PRESIDENTE.Grazie del chiarimento. È iscritto a parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie, Presidente. È intervenuto adesso l'onorevole Dario Giagoni e ha specificato, perché anch'io avevo qualche dubbio, visto che si parlava di primo, secondo, di quali fossero gli emendamenti in discussione, però anche alla luce dell'intervento adesso del Presidente della Commissione, Presidente Maieli, anche alla luce del suo intervento vorrei capire un attimo meglio il motivo per il quale l'emendamento numero 2… allora, l'emendamento numero 2, per capirci, lo stiamo accogliendo?... no, abbiamo espresso parere negativo, ecco, non ho capito bene quali siano le motivazioni per le quali si dà parere negativo, perché si sopprimerebbero le parole "o siano prodotti in quantità limitate", quindi mi pare di capire che lei abbia elencato anche, per esempio, il grano tenero fra gli ingredienti gli ingredienti dei prodotti che sarebbero in Sardegna prodotti in quantità limitata. Allora io mi chiedo: non accogliendo questo emendamento, non rischieremmo di creare una specie di situazione dove non c'è un incentivo per la produzione di questi prodotti in Sardegna? Cioè, l'accoglimento di questo emendamento, se non sto capendo male, quindi eventualmente nel caso in cui avessi capito male vi chiedo di delucidarmi in merito, potrebbe portare ad uno stimolo a un incentivo per un aumento della produzione, e non che questo Consiglio regionale con questa indicazione si accontenta che in Sardegna si produca poco grano tenero. Io credo che noi ci dobbiamo in qualche maniera impegnare affinché se ne possa produrre di più. Ripeto, io non ho lavorato, anzi, lo dico, non ho partecipato ai lavori preparatori della Commissione quindi faccio una domanda semplicemente perché vedo, ho visto il testo che è venuto fuori dalla Commissione e l'emendamento che non mi sembrava così assurdo, quindi volevo capire per quale motivo nello specifico si decide di non accoglierlo. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Mura Francesco. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI). Grazie, Presidente. Nel merito di questi due emendamenti; posto che sull'emendamento numero 1 non ho niente da dire, e lo condivido, sull'emendamento numero 2 invece, anche per discuterne insieme all'onorevole Meloni, qualche riflessione ritengo sia necessaria, perché va bene il supporto e lo stimolo alle produzioni locali, alle produzioni locali di materie prime, va bene sostenere i prodotti locali, le materie prime, tutto quello che viene prodotto qui, però dobbiamo stare attenti a non farci ubriacare da questo argomento qua e da questa cosa, perché in un'azione che a noi pare ci porti verso il sostegno alla produzione locale noi rischiamo di penalizzare fortemente interi comparti, perché le logiche delle produzioni e le logiche della globalizzazione non si modificano con questo tipo di norme, hanno bisogno di quanta più libertà se ne possa dare. Ecco, questo è il mio parere. Io credo che sia opportuna una valutazione da parte degli amici della Lega sul ritiro di questo emendamento, perché se dovesse passare questo emendamento noi veramente rischieremmo di penalizzare in maniera pesante tutta una serie di attività che invece si son viste in crescita negli ultimi anni, negli ultimi decenni, e che hanno portato un incremento del settore dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista sociale nei confronti delle zone interne soprattutto, quindi ritengo doverosa una riflessione rispetto a questo emendamento. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gian Franco Satta. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Grazie Presidente. Intervengo per meglio precisare il riferimento all'onestà intellettuale, o meno, del Presidente che va collocato rispetto alla gestione dell'Ufficio di Presidenza. Nel momento in cui si approvano delle leggi all'unanimità, ci sono leggi che entrano in Aula con un determinato procedimento e ci sono leggi, invece, che approvate all'unanimità continuano a rimanere fuori da quest'Aula in attesa del provvedimento della Giunta, allora se c'è rispetto del lavoro della Commissione ci deve essere a 360 gradi, perché io da questo punto di vista credo di essere onesto intellettualmente. Questo è giusto per precisare.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

(Segue GIAN FRANCO SATTA.) Rispetto poi al ragionamento sul fatto che noi dobbiamo accettare o meno l'emendamento della Lega, qua mi pare che si stia ponendo a quest'Aula un problema di tipo politico perché su questa cosa noi abbiamo veramente discusso in Commissione e il riferimento nella legge affinché l'Assessore all'agricoltura… l'Assessore all'agricoltura è demandata a elencare nel dettaglio quelli che sono i prodotti, quindi o vi è fiducia nell'Assessore all'agricoltura o non vi è fiducia, quindi abbiate il coraggio di mettere in discussione il ruolo dell'Assessore all'agricoltura. Non continuiamo a incartarci su cose che non hanno veramente senso per quanto riguarda le attività imprenditoriali di cui stiamo discutendo.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Io vorrei riprovare a riportare un po' anche i colleghi a un ragionamento proprio sul funzionamento delle Commissioni…

PRESIDENTE. Mi scusi onorevole Mula, anch'io vorrei cercare di riportare i colleghi al loro posto, quindi lei vuole riportare il Consiglio, però vorrei, anche per rispetto del suo intervento, aspettiamo che i colleghi prendano posto, dopodiché… con calma… Prego onorevole Mula.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Stavo dicendo, Presidente, io vorrei riportare un attimino i colleghi a un ragionamento sul come dovrebbero funzionare le Commissioni, e non voglio fare il professore ma vorrei ricordarlo. Quando si va in Commissione e quando soprattutto si trova l'unanimità e all'interno della Commissione ci sono i rappresentanti politici di tutti i partiti si raggiunge un risultato così importante che mi sembra veramente riduttivo arrivare in Aula e cercare di dividerci perché? Perché devo per forza presentare un emendamento per fare che cosa? Allora non mi sembra il metodo corretto. Questo per anticipare il voto del PSd'Az. - e chiedo anche un voto palese, Presidente - che sarà contrario all'emendamento numero 2, ma non è perché si fa una prova di forza, perché altrimenti i nostri colleghi che vanno in Commissione, i componenti del Gruppo PSd'Az. che vanno in Quinta Commissione, in Quarta Commissione, e decidono e trovano un accordo, poi arrivano e io decido: "No, non se ne fa nulla, cambiamo tutto". Non è così! Quindi arrivare in Aula e cercare di stravolgere quello che si è costruito in tutto questo periodo mi sembra un atto non corretto.

Non ce l'ho con lei collega Deriu…

(Interruzioni)

No, no… Roberto, tu sei un artista…

SAIU PIERLUIGI (LEGA). … deve rivolgersi alla Presidenza, non deve guardare né da quella, né da questa. Al Presidente!

(Interruzioni)

PRESIDENTE. Onorevoli consiglieri…

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Dal punto di vista veramente operativo l'emendamento… un conto è il segnale di poter dire: "Dobbiamo favorire l'utilizzo dei prodotti sardi", e credo che su questo nessuno lo voglia discutere, ma nella realtà questo emendamento non ti porta a dire che devi utilizzare per forza i prodotti sardi ed è stato spiegato, quindi inserire un emendamento di questo tipo vuol dire semplicemente stravolgere questa legge, semplicemente questo. Quindi invito - e me lo guardo - il collega Giagoni a ritirare l'emendamento, nel senso, e continuo a dirlo, che quando si va in Commissione e si concorda, e c'erano anche illustri componenti e si trova un accordo, si pensa che quando si va in Aula quell'accordo vada rispettato. Solo questo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ennas sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.

ENNAS MICHELE (LEGA). Io vorrei fare due considerazioni prima di far parlare il collega Giagoni nel merito. Questa cosa che ha detto l'amico Franco Mula corrisponde parzialmente alla verità, perché noi l'altro giorno abbiamo ricevuto in Commissione bilancio un testo proveniente dalla Commissione sanità che conteneva degli emendamenti che non erano assolutamente concordati con la maggioranza, che creeranno anche dei problemi alla maggioranza, questo lo dico nel massimo della trasparenza, quindi dire che le Commissioni lavorano, fare un grande discorso così va bene fino a pagina 5. La seconda cosa che voglio dire all'onorevole Mula è magari ogni tanto di prestare la parola anche a qualcun altro, perché noi abbiamo assistito l'altro giorno, anzi quando abbiamo fatto il flashmob della maggioranza, l'onorevole Mula è stato intervistato da una televisione e ha avuto modo di dire delle parole che noi, come Gruppo politico, riteniamo sconvenienti, e questa cosa la dico pubblicamente perché lui l'ha detta pubblicamente. Quindi noi abbiamo il nostro diritto di esprimere la nostra posizione e riteniamo che questo emendamento, anche ragionato con loro, serva per portare un vantaggio alla Sardegna perché fino a prova contraria noi siamo sardi, noi 8 siamo sardi. Ok? Arrivederci.

COCCO DANIELE (LEU). Chiediamo la verifica… politica.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Presidente, dal diario di un povero Consigliere io riassumo brevemente ciò che ho vissuto stamattina. Una legge a me totalmente sconosciuta è stata però giustamente spiegata dal relatore e Presidente della Commissione, pacifica e approvata all'unanimità in Commissione, quindi mi accingo ad accodarmi all'unanimità dell'Aula su un provvedimento che mi pareva pacifico. Dopodiché abbiamo una maggioranza che ci propone, su un tema, mi pare di aver intuito, cruciale, visto che ha impegnato molte fatiche di quest'Aula fino adesso, con due alternative, queste due alternative anziché essere risolte magari in un'unica soluzione, in una delle numerose sospensioni, viene proposta qui all'aula pensiamo affidando all'opposizione il ruolo di decisore verso l'una o verso l'altra. Non è conveniente, questo per nessuno, prima di tutto perché non abbiamo nessuna fiducia rispetto alle cose che voi proponete quando siete insieme, figuriamoci quelle che proponete quando siete divisi, in secondo luogo perché siamo in pena per voi perché dividervi in questo modo così esplicito, tanto da sentire un autorevolissimo Presidente di Gruppo che dice a un Gruppo della maggioranza che sono sleali e si sente rispondere che è un bugiardo o che è un mistificatore, seppur parziale, ci fa male. Noi vorremmo vedervi uniti e possibilmente sconfiggervi e confutarvi uniti, quando siete divisi non sappiamo da che parte girarci, perché ci viene veramente da combattere entrambe le soluzioni ed entrambe le vostre facce che purtroppo sono le facce della stessa moneta. Questa legge, nata bene, presentata meglio, deve arrivare ad essere approvata all'unanimità, vi dovete mettere d'accordo tra di voi su come deve essere confezionata.

PRESIDENTE. Onorevole Giagoni, su che cosa intende intervenire?

GIAGONI DARIO (LEGA). Per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. In realtà non potrebbe intervenire nessuno per Regolamento, io però non posso sovrappormi né contraddire chi mi ha sostituito, il vicepresidente Satta che magari ha dato delle indicazioni differenti. Io vedo iscritti l'onorevole Agus e l'onorevole Zedda. C'erano degli accordi che consentissero… no, perfetto.

Metto in votazione l'emendamento numero 2.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, avevo colto la volontà di alcuni Gruppi di ritirare questo emendamento perché ho sentito dei colleghi parlare di un emendamento importante al punto da snaturare completamente il senso della legge.

È chiaro che questa è una legge che è entrata in Aula perché da parte di tutti c'era l'impegno a considerarla importante, tanto da meritare un voto unanime in Commissione. Se quell'impegno non esiste perché sono emerse delle differenziazioni, sottovalutate dalla Commissione anche perché a volte la Commissione fa un lavoro e poi subito dopo magari emergono delle altre letture, degli altri aspetti che possono sovvertire quanto deciso dalla Commissione, d'altronde è successo anche in relazione alla proposta di legge sulle Comunità energetiche che è stata approvata dalla Commissione, ma che non è entrata in Aula perché subito dopo l'approvazione la Commissione ha ritenuto di dover avere un supplemento di istruttoria, sempre sullo stesso tema.

Per cui Presidente, io la prego di considerare il mio intervento sull'ordine dei lavori, le chiederei due minuti di sospensione per capire se esiste la condizione perché quest'Aula affronti il tema in maniera unitaria o se occorre un altro tipo di ragionamento politico, perché noi siamo favorevoli a una conclusione, su un tema come questo, unitaria, non siamo favorevoli a schierarci con una parte della maggioranza senza nessun tipo di istruttoria e soprattutto interrompendo quel rapporto di tipo unanime che ha contraddistinto il lavoro attorno a questa proposta di legge.

PRESIDENTE. L'onorevole Agus ha chiesto due minuti di sospensione, io farei prima concludere gli interventi.

Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Io vorrei ricordare un attimino ai Presidenti di Commissione, ad alcuni Presidenti di Commissione, che quando si decide di portare avanti un testo di legge, deve essere condiviso dall'Ufficio di Presidenza e soprattutto condiviso con i Capigruppo. I miei colleghi consiglieri che fanno parte della quinta Commissione, in modo unanime hanno votato questa legge perché la ritenevano giusta, però i colleghi stessi poi hanno fatto un passaggio in Gruppo, perché la LEGA è un partito che è composto da 8 consiglieri e decide di coinvolgerli tutti quanti, di verificare, di valutare ancora meglio quel meglio che è stato fatto.

È una legge buona, si semplifica, si incentivano i giovani, figli degli imprenditori, a non allontanarsi dal lavoro storico di famiglia, poi si parla di parenti, qualche collega ha espresso la questione parenti, bisogna vedere se si parla di parenti di latte o parenti di sesto grado, quarto grado, quinto grado, secondo me lì è meglio migliorarla. Mi dispiace per gli amici del PSd'Az, ma le radici di questo partito, che io rappresento come Capogruppo, sono radici che hanno sempre pensato a difendere e a tutelare il made in Italy, il made in Sardegna, quindi noi con quell'emendamento non incentiviamo l'uso di prodotti non regionali, ma incentiviamo e tuteliamo il prodotto made in Sardegna. Un esempio può essere quello dello zafferano, del rosmarino ed altre piante aromatiche, piante presenti in Sardegna che spesso trovano la concorrenza di prodotti extracomunitari, perché sono a prezzi nettamente vantaggiosi. Noi andiamo avanti con questo emendamento, spero di essere stato chiaro, esaustivo e non vorrei neanche più ritornare con un'eventuale sospensione che ha chiesto la minoranza che forse sta mettendo in evidenza qualche altarino.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO). Non vorrei che la esposizione del collega Deriu che ha tracciato un percorso quasi da Giano bifronte nel valutare la posizione su questo particolare emendamento e su questa norma, abbia eccessivamente condizionato il collega Agus al punto da fargli interpretare la parte di volto che guarda all'indietro.

L'istituto dell'emendamento a un articolo di legge non è una assoluta novità di quest'Aula, è già successo, lo dovrebbe ricordare, che si siano discussi, valutati e votati degli emendamenti senza che ogni volta non fosse necessario tornare in Commissione o in altre sedi a discutere la norma. Allo stesso tempo l'unanimismo o l'unanimità non è un elemento che sia alla base della valutazione prima e della votazione poi di una norma. Quindi legittimamente qualcuno argomenterà, qualcun altro argomenterà in senso contrario, qualcuno voterà in un modo, qualcuno voterà nell'altro e si potrà tranquillamente procedere, e voglio ricordare, casomai si fosse smarrita la memoria, che l'istituto già utilizzato della astensione può dare conforto a chi non sappia neanche in questa circostanza che cosa decidere.

PRESIDENTE. Io ho sempre l'onorevole Zedda Massimo e l'onorevole Maieli che invito a sprenotarsi qualora non debbano intervenire.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, non entro nel merito della discussione, quindi non approfitto dell'intervento sull'ordine dei lavori per intervenire su altre questioni che riguardano le vicende della presente legge, dell'emendamento e della conflittualità emersa in maggioranza. Io invece faccio appello a lei, Presidente, perché per quanto riguarda noi tutti, come lei può notare, avrà notato, veniamo da una audizione con i membri del comitato scientifico, ieri in Commissione sanità, e nella nostra Regione a furia di parlare di altri temi, riguardanti la salute e gli arrivi, si è smesso di parlare di distanziamento, mascherine, igiene personale. Io penso, rivolgendomi a tutti i colleghi, che i primi che dovrebbero dare una dimostrazione di rispetto di queste regole comportamentali dovremmo essere noi, perché non sono appassionato, ho una grande passione per il cinema, ma non sono uno che quotidianamente fa corti o lungometraggi, o foto agli avversari per coglierli come dire in un momento di imbarazzo. Quindi sarebbe facile voler cavalcare questo. Quindi faccio semplicemente appello perché lei, Presidente, e giustamente poi i commessi, e coloro che lavorano distribuiscano persino le bottigliette d'acqua in modo tale che noi si abbia un distanziamento tra noi già individuato nel collocamento delle bottigliette nei posti, di mantenere quegli atteggiamenti e quelle regole comportamentali in relazione al fatto che ci sono attività economiche che non aprono, persone in difficoltà perché esiste il virus ed è ancora in circolazione, e noi viviamo sotto una campana di vetro che ci protegge e quindi possiamo abbandonare queste prescrizioni e non dare il buon esempio. Penso che su questo, lo dico a me stesso e ai colleghi, capisco la difficoltà che riguarda non solo noi, ma riguarda tutta la popolazione, però penso che dare il buon esempio sia un elemento positivo anche all'esterno, tenendo conto che le immagini che poi vanno in streaming rischiano di circolare e di creare una pubblicità negativa, se non peggio, per l'istituzione e per tutti noi.

Discussione della proposta di legge: Maieli - Mula - Lancioni - Satta Giovanni - Schirru - Usai. Modifiche alla legge regionale 11 maggio 2015, n. 11 (Norme in materia di agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, fattoria didattica e sociale e abrogazione della legge regionale n. 18 del 1998) (91/A).

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desiré Alma Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRE' ALMA (M5S). Io non nego, l'ho già detto anche al Presidente della Commissione, con il quale ho avuto un confronto e un dialogo assolutamente costruttivo in merito a questa legge che ci trova d'accordo per alcuni aspetti, su altri abbiamo presentato poi un emendamento che discuteremo dopo. Ma non ho fatto mistero anche su questo emendamento che è stato presentato dalla Lega che, a prescindere poi dal fatto che venga presentato dalla Lega, piuttosto da un altro partito, noi siamo abituati a guardare la sostanza e sostanzialmente ci trova assolutamente favorevoli. Per cui il nostro voto sarà favorevole a questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Piero Maieli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MAIELI PIERO (PSd'Az). Presidente, no era giusto appunto per un chiarimento che forse può essere spero risolutivo, sempre nella dialettica politica che ci porta a un confronto costruttivo. Volevo rispondere all'onorevole Meloni, dicendo che praticamente questi prodotti, lungi da noi voler disincentivare la produzione di prodotti locali, lo dico anche al collega della Lega, ma noi stiamo facendo una fotografia del momento, che in questa situazione e in questo momento gli operatori del settore ci hanno chiesto, che si trovano in gravi difficoltà, vista l'incertezza nel reperire determinati prodotti, e che comunque fanno parte, come è stato già più volte spiegato, di ricette ormai tradizionali e consolidate. Quindi potrebbe anzi dico essere un incentivo per la produzione paradossalmente lasciare aperta questa via, perché per ora si parla di prodotti a produzioni limitate, nulla osta se il mercato viene allargato, viene chiarito e quindi reso più trasparente, che invece le produzioni aumentano perché la richiesta in questo caso potrebbe aumentare proprio dei prodotti locali.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Moro per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MORO PIETRO (UDC Cambiamo). Presidente, visto che è una legge importante, una legge che permette l'incentivazione del lavoro ai giovani e a chi produce diciamo questi prodotti, io chiederei all'Assessore Agricoltura, del quale ci fidiamo sicuramente, se è possibile fare un elenco importante e corposo di quelle che sono le quantità limitate sarde, per poi poter aggiungere quello che non può essere prodotto qui in Sardegna, altrimenti poi si rischia di trasformare gli agriturismi in ristoranti, come già successo e come sta succedendo. Ecco questo era la mia la mia impressione in questa forma di legge.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Ma a me sta dando l'impressione che qui sembra che ci sia una disputa se passa o non passa un emendamento. Se qualcuno e quindi il collega Agus ha chiesto una sospensione di due minuti per approfondire per, se qualcuno dimostra che questo emendamento può andare nella direzione di tutelare i prodotti sardi qual è il problema? Poi se lo vogliamo mettere sui numeri andiamo a votare. Cioè non sto capendo! Anche la collega Manca, adesso non ho capito, mi sembrava che in Capigruppo ci fosse un'altra linea, ho capito male? Ho capito male. Bene, però siccome abbiamo parlato di tutt'e quattro gli emendamenti, e mi è sembrato che i vari colleghi abbiano detto altre cose, però non è un problema. Continuiamo a dire se qualcuno ci può dimostrare che questo emendamento è utile noi siamo pronti a dire e a votare a favore, se invece così come ci è stato illustrato potrebbe solo stravolgere questa legge, naturalmente così come preannunciato noi voteremo contro, poi ognuno voterà di coscienza. Qual è il problema?

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). No, noi siamo solo spettatori onorevole Mura, perché abbiamo fatto una riunione dei capigruppo, noi ritenevamo che questa fosse una legge approvata all'unanimità in Commissione e abbiamo dato l'ok per inserirla come primo punto all'ordine del giorno, eravamo convintissimi che in dieci minuti avremmo potuto approvare la stessa per poi passare al secondo punto, ma visto che il Presidente non c'è in mattinata comunque il secondo punto non si sarebbe potuto svolgere. Io prima ho detto una cosa, ho detto che l'emendamento della Lega non era banale, ho anche detto che la legge è una buona legge, quindi però non è in contraddizione quello che sto dicendo. Non è banale l'emendamento della Lega. Prima, qualcuno di voi ha parlato qualcuno di noi che il problema è di tipo politico, è vero, il problema è di tipo politico, e il problema di tipo politico però sta dalla vostra parte, nel senso che voi non avete grande fiducia nell'Assessore all'agricoltura, perché la legge dice chiaramente che poi l'Assessore all'agricoltura con un allegato a quell'articolo dirà quali sono gli ingredienti e i prodotti, prodotti in scarsa quantità in Sardegna, possano essere portati, non extracomunitari onorevole Giagoni, dal continente, questo si è detto e questo dice la legge.

Per cui io dico, non avete fiducia nell'Assessore? Aggiungiamo in legge quello che è l'elenco degli ingredienti che servono per poter garantire la vita agli agriturismo, se è possibile farlo, altrimenti dovete dare fiducia all'Assessore, l'Assessore con l'allegato garantirà di dare attuabilità e praticabilità alla legge perché senza quell'allegato comunque la legge non può essere neanche e attuata. Però non è che adesso dovete girarvi da questa parte e dire che si stanno allungando i tempi, noi eravamo per allungarli per niente in tempi, noi eravamo convinti che in dieci minuti avremmo approvato la legge, il problema non sta da questa parte, sta da quella parte. L'emendamento della Lega non è banale, però adesso è diventato un problema politico, di fiducia o non fiducia rispetto all'Assessore all'agricoltura che in questo caso è il riferimento principale rispetto a questa proposta di legge. E io mi sarei aspettato anche che negli interventi venisse ringraziato l'Assessore all'agricoltura perché una delle poche leggi che è in capo all'Assessorato all'agricoltura viene approvata da quest'Aula.

Quindi, decidiamo quello che vogliamo fare, però decidiamolo subito, altrimenti ha ragione l'onorevole Mula: votiamo, e in democrazia i voti decidono.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Grazie Presidente, in effetti questo è un emendamento non banale però mi sembra che caricarlo di significati politici sia eccessivo; io capisco lo spirito con cui i colleghi della Lega l'hanno presentato però questo è un tipico emendamento che può diventare un boomerang, cioè noi stiamo introducendo una forte preclusione all'utilizzo di determinati prodotti che sono prodotti in Sardegna in misura scarsa, quindi magari in certi momenti difficilmente reperibili sul mercato. Un emendamento animato da buoni propositi di valorizzare i prodotti sardi, di incentivare la produzione di questi prodotti in Sardegna, in una condizione in cui i prodotti non possono essere prodotti (perché viviamo comunque, nonostante il COVID, in un mondo globalizzato) o comunque sono prodotti di difficile reperibilità, può trasformarsi in un elemento non soltanto di forte penalizzazione ma addirittura di morte economica di molte strutture. Quindi io chiederei, innanzitutto ai colleghi della Lega naturalmente ma a tutta l'Aula, di riflettere prima di approvare un emendamento che può trasformarsi veramente nella vanificazione di una legge che mira invece a rilanciare il settore dell'agriturismo in Sardegna.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Cossa, la seduta è sospesa per cinque minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 05, viene ripresa alle ore 13 e 54.)

Riprendiamo i lavori, comunico che è stato ritirato l'emendamento numero 2 e sostituito con un emendamento orale che si inserisce nell'ultimo periodo dell'articolo 01 e che avrà questo tenore: "L'Assessore regionale competente in materia di agricoltura individua specificatamente con cadenza annuale - quindi si inserisce "specificatamente con cadenza annuale" - con proprio decreto soggetto a parere obbligatorio della Commissione competente, da esprimersi entro quindici giorni, le spezie e gli ingredienti di cui al comma 2 bis."

Penso che sia una soluzione assolutamente mediana e di buonsenso, che va verso la tutela dei nostri prodotti e la possibilità dei nostri operatori economici di poter lavorare.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Io non condivido l'emendamento orale.

PRESIDENTE. Però diciamo che la soluzione mediana era questa… prego, onorevole Agus.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Abbiamo chiesto due minuti di sospensione e due minuti sono diventati un'ora, abbiamo auspicato il ritiro dell'emendamento al fine di tornare a quanto approvato all'unanimità dalla Commissione: la soluzione mediana è il testo approvato all'unanimità dalla Commissione, poi se ci sono altre visioni, come hanno detto i colleghi, che si mettano ai voti e semplicemente decida l'Aula. Non è una buona soluzione perché forse in presenza di una spaccatura, che ha assunto proporzioni che nessuno di noi avrebbe mai immaginato, perché realmente parliamo di un'interpretazione della norma, l'ultima cosa da fare, e concludo, è intervenire con soluzioni costruite nell'anticamera del Consiglio tra l'altro non concordate con nessuno, quindi in una maniera più opaca possibile, per cui il nostro parere è contrario alla presentazione dell'emendamento orale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO). Ha ragione, stranamente, l'onorevole Agus dicendo che senza unanimità non si può procedere a un emendamento orale. Quindi non starei neanche a discutere tanto sulla questione, però siccome non ricordo di essere stato informato che sia stato concordato di procedere ad oltranza, a meno che non sia avvenuto in un altro momento, sono arrivate le ore 14 ed è corretto in questo momento sospendere i lavori. Ed eventualmente questa sintesi che è pervenuta attraverso un emendamento orale potrà essere ricostruita attraverso un emendamento all'emendamento presentato un'ora prima della prossima seduta, della riconvocazione di quando ci riuniremo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Franco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (Psd'Az). Grazie ma io chiedo, anche prima di fare la sospensione, concordo perché sono già le due, però chiederei la convocazione di una Conferenza dei Capigruppo. Siccome dobbiamo… il prosieguo di questa e c'era anche un altro punto all'ordine del giorno e credo che sia il caso di sederci un attimino, Presidente. Quindi chiedo se è possibile, se i colleghi sono d'accordo, una volta che lei avrà sospeso i lavori, di convocare una conferenza di Capigruppo, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Per ricordare che nell'ultima Capigruppo si era deciso, tra le altre cose, di affidare alla parte del pomeriggio, probabilmente, qualora la mattina nel caso appunto di una discussione più lunga del previsto della PL sugli agriturismi, alla discussione sulla Fase 2, diciamo, l'inizio del pomeriggio, io starei a quell'impegno. Poi è chiaro che se c'è da chiudere, se si trova un accordo in pochi minuti questa legge può essere conclusa nel pomeriggio, quindi ne potremo discutere in Capigruppo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI). Rinuncio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Io volevo capire una cosa, noi eravamo d'accordo sulla legge, eravamo d'accordo per votarla entro dieci minuti, adesso ci sono emendamenti orali, emendamenti agli emendamenti, l'emendamento è stato ritirato quindi l'emendamento non si può fare….

PRESIDENTE. Era una mia proposta, io ovviamente non… era la mia proposta di mediazione…

COCCO DANIELE (LEU). No Presidente, però non prendiamo scusa… scusate... non siamo sui cartoni animati onorevole…

PRESIDENTE. Era una mia proposta! Lasciate parlare l'onorevole Cocco.

COCCO DANIELE (LEU).Presidente, non voglio fare polemica, abbiamo già detto che noi avevamo una posizione che era quella di approvare la legge, siamo ancora, purtroppo, siamo ancora su quella posizione. Però vorremmo avere un minimo di rispetto, perché avete chiesto due ore di sospensione, siamo un'ora e mezza fermi per parlare di spezie, non so se lei si renda conto di come ci state trattando. Poi sembra adesso che il problema sia pure della minoranza, ma perché non vi fate un esame di coscienza prima di dire questa cose. Allora noi siamo ancora sulle posizioni di approvarla la legge, quindi io vorrei sapere questo sull'ordine dei lavori, ci dobbiamo per forza riconvocare, sono d'accordo con l'onorevole Tunis perché non era stata prevista l'oltranza, vorremmo sapere tra l'altro se stasera il Presidente sarà presente in Aula per la discussione dell'altro punto all'ordine del giorno. Perché vorremmo saperlo prima di tornare, mi sembra il minimo che ci possiate concedere. Poi non facciamo giochini, onorevoli, sugli emendamenti agli emendamenti, ovviamente siamo d'accordo per approvare, troviamo il modo legittimo non fate forzature perché non mi sembra il caso.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.

TUNIS STEFANO (MISTO). Presidente, mi trovo totalmente d'accordo con l'onorevole Cocco sul fatto che questa norma vada approvata, occorrerà ancora qualche tempo in più, volevo soltanto ricordare che la sospensione l'ha chiesta il collega Agus, non l'ha chiesta la maggioranza e responsabilmente… però io posso comprendere che abbia cambiato idea perché l'ha cambiata anche negli ultimi due interventi sull'ordine dei lavori due minuti fa prima dice no l'emendamento orale no, poi dice l'approviamo, c'è giustamente essendo le 14 la necessità di fermarsi a riflettere. Chiedo al Presidente del Consiglio di sospendere i lavori, ci vediamo alle 16 o quando riterrà e poi proseguiremo con i lavori sperando che il Presidente della Regione, che pazientemente attende dalle prime ore della mattina di poter partecipare ai lavori, eventualmente nel pomeriggio possa ancora partecipare.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, sull'ordine dei lavori ma allora se l'emendamento non è ritirato noi siamo pronti a votare adesso, quindi possiamo andare avanti, ci mettiamo dieci minuti a chiudere questa legge se l'emendamento non è ritirato, come mi è sembrato di capire, mettiamo in votazione l'emendamento e procediamo, in 15 minuti abbiamo chiuso la partita e ci riconvochiamo per stasera col primo punto all'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Scusate, allora preso atto del fatto che non ci fosse un accordo sull'oltranza, considerato l'orario, dichiaro chiusa la seduta e la stessa è riaggiornata a questo pomeriggio alle 16, grazie.

La seduta è tolta alle ore 14 e 07.