CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 362/A
(Pervenuta risposta scritta in data 11/05/2020)
LAI – COCCO, con richiesta risposta scritta, sulle procedure di applicazione della legge regionale n. 47 del 2018 per la stabilizzazione dei lavoratori dell’Associazione regionale allevatori (ARAS) all’interno dell’agenzia LAORE Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che:
– l’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS), attraverso il supporto e assistenza tecnica alle aziende zootecniche sarde, svolge un ruolo strategico nella tutela del benessere animale e nella valorizzazione del patrimonio zootecnico regionale;
– la legge regionale 7 agosto 2009, n. 3, recante “Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale”, autorizza l’Agenzia LAORE Sardegna ad inquadrare il personale dipendente dell’ARAS all’interno del proprio organico, attraverso prove selettive concorsuali per soli titoli;
– con l’adozione del Piano triennale di fabbisogno del personale, l’Agenzia LAORE, ha avviato le procedure di attuazione della legge regionale in. 47 del 2018 recante “Attuazione dell’articolo 2, comma 40 della legge regionale n. 3 del 2009 e provvedimenti per garantire il servizio di assistenza zootecnica alle imprese “;
dato atto che:
– con determinazione del Commissario straordinario dell’Agenzia LAORE Sardegna n. 161/2019 dell’11 ottobre 2019, è stato approvato il bando di concorso per soli titoli riservato al personale dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS), ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della legge regionale n. 47 del 2018, per un contingente di 227 posti;
– avverso tale determinazione è stato opposto ricorso al TAR Sardegna, numero di registro generale 906 del 2019, per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della determinazione n. 161 di LAORE e di ogni altro atto connesso;
– il TAR. Sardegna, con propria ordinanza n. 52/2020 pubblicata in data 9 marzo 2020, si è pronunciato sul non accoglimento della richiesta di sospensione dell’efficacia della determinazione n. 161/2019 in argomento, fissando la trattazione di merito del ricorso all’udienza pubblica del 10 giugno 2020;
– la Direzione generale dell’organizzazione e del personale, con propria circolare n. 10224 del 24 marzo 2020, avente ad oggetto “Misure proattive contro la diffusione della malattia infettiva Covid-19. Ulteriori disposizioni in attuazione del decreto legge 17 marzo 2020 n. 18”, nel rimando alle attività sospese, al punto 8 precisa che sono fatte salve le fattispecie di procedure concorsuali richiamate nel bando allegato alla determinazione del Commissario straordinario n. 161/2019 dell’11 ottobre 2019;
rilevato che:
– l’assorbimento dei lavoratori dell’ARAS, permetterebbe all’Agenzia LAORE di erogare direttamente l’assistenza tecnica alle aziende zootecniche ed avvalersi in modo strutturato di professionalità preziose che sinora hanno svolto un ruolo fondamentale nell’assistenza sulla misura 14 del Programma di sviluppo rurale, dedicata al benessere animale;
– i lavoratori dell’ARAS patiscono da anni questa situazione di incertezza, costretti a condividere con le proprie famiglie una condizione di instabilità economica, a causa della mancata o ritardata corresponsione degli stipendi e dei rimborsi spese anticipati, e di grave preoccupazione sul loro futuro professionale e sulla sicurezza del posto di lavoro;
– nonostante le difficoltà nelle quali si dibattono, detti lavoratori hanno dimostrato grande professionalità e senso di responsabilità , garantendo la massima qualità del servizio e assicurando la continuità delle prestazioni professionali al comparto zootecnico;
– nel mese di gennaio 2020 i lavoratori ARAS hanno ricevuto una lettera a firma dei commissari liquidatori nella quale si preannuncia l’interruzione del rapporto di lavoro a far data dal 31 dicembre 2020;
ritenuto che:
– è inaccettabile qualunque ulteriore ritardo nella definizione della vertenza relativa al personale ARAS, anche a tutela degli interessi delle aziende zootecniche assistite dai tecnici dell’Associazione, che finora non hanno risentito gravemente di tali problemi solo grazie al senso di responsabilità dei lavoratori;
– alla luce della forte crisi economica in atto, il cessare dell’attività di supporto degli operatori ARAS nei confronti delle circa 10mila aziende agropastorali dell’isola, metterebbe in dubbio il proseguimento della misura 14 del Programma di sviluppo rurale, dedicata al benessere animale;
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere se:
1) siano a conoscenza della situazione sopra esposta;
2) non ritengano opportuno sbloccare e portare a termine le procedure di assunzione del personale ARAS presso l’Agenzia LAORE, in ossequio a quanto disposto dall’articolo 1, commi 1, 2 e 3, della legge regionale n. 47 del 2018, mettendo fine alla situazione di deprecabile incertezza nella quale da tempo versano i dipendenti ARAS, i quali hanno sempre garantito le relative attività nonostante le pesantissime difficoltà economiche patite.
Cagliari, 26 marzo 2020