CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 450/A
(Pervenuta risposta scritta in data 07/07/2021)
CADDEO – ORRÙ – SATTA Gian Franco – AGUS – ZEDDA Massimo – LOI – PIU – STARA, con richiesta di risposta scritta, sulla chiusura degli hospice e l’impossibilità dei pazienti di ricevere l’affetto dei loro cari nei casi di fine vita.
***************
I sottoscritti,
premesso che:
– gli hospice rappresentano un luogo di accoglienza e di cura verso il termine della vita per malati che non rispondono più alle terapie curative ordinarie e che quindi hanno necessità di terapie finalizzate al controllo del dolore, alla prevenzione e cura delle infezioni, al trattamento fisioterapico e al supporto psico-sociale;
– l’opportunità di supporto psico-sociale viene spesso estesa anche a favore dei familiari per affrontare la malattia terminale e il decesso del congiunto;
considerato che generalmente gli hospice sono strutture socio-sanitarie di piccole dimensioni con caratteristiche che li avvicinano più al concetto di residence dove anche ai familiari del paziente possono trovare spazi di accoglienza e di socializzazione;
tenuto conto che:
– è inopinabile quanto l’uomo abbia bisogno dell’affetto dei familiari e quanto questo sia più vero nel momento in cui si deve affrontare la malattia senza prospettive di guarigione, le cure palliative, l’allontanamento dal nucleo familiare e dalla propria casa, la dimensione del fine vita;
– si ha bisogno dei propri cari per sentirsi amati e per amare, della loro protezione e della loro compagnia per affrontare il distacco e per non sentirsi un peso e un disturbo;
– si ha bisogno della loro presenza per affrontare con realismo e vincere la disperazione della malattia e della morte;
visto che:
– il decreto del Presidente del Consiglio di ministri 26 aprile 2020, “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, applicabili sull’intero territorio nazionale. (20A02352)” pubblicato nella Gazzetta ufficiale, Serie generale n. 108 del 27 aprile 2020, alla lettera “X” consente “l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezioni” ;
– altre regioni hanno adottato tutte le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezioni, affinché i direttori sanitari potessero consentire l’accesso dei parenti, necessari e insostituibili nella fase di accompagnamento alla morte del proprio congiunto;
– l’ATS con circolare interna avrebbe sospeso tutte le visite ai parenti dei malati terminali privando i pazienti dell’affetto dei loro cari;
preso atto delle:
– misure necessarie al contenimento e alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 adottate a livello nazionale e regionale attraverso i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri e le ordinanze del Presidente della Regione;
– numerose segnalazioni da parte di cittadini che chiedono l’allentamento delle preclusioni alle visite di esterni nelle strutture ospedaliere che accolgono pazienti in condizione di fine vita,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale alla sanità per sapere se abbiano posto in essere misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 presso gli hospice dedicati a pazienti terminali, in maniera tale da consentire ai direttori sanitari di autorizzare la visita ai malati da parte dei propri cari.
Cagliari, 13 maggio 2020