Interrogazione n. 460/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 460/A

(Pervenuta risposta scritta in data 22/07/2022)

SALARIS – COSSA – MARRAS – SATTA Giovanni Antonio, con richiesta di risposta scritta, sulla costituzione di un unico polo di alta formazione presso il Centro di restauro e conservazione della Soprintendenza ABAP per le Province di Sassari e Nuoro, situato a Sassari (Li Punti).

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I sottoscritti,

premesso che il Centro di restauro e conservazione della Soprintendenza ABAP per le Province di Sassari e Nuoro, situato a Sassari (Li Punti) e attivo dal 2002, è nato con lo scopo di diventare un punto di riferimento internazionale per le università e gli operatori dei beni culturali, basato sulle potenzialità di sviluppo a livello regionale e dell’intero bacino del Mediterraneo, sulla richiesta di formazione di professionalità di alto livello, sulla straordinaria ricchezza del patrimonio storico-archeologico dell’isola e sull’esigenza di portare doverosamente a compimento un progetto nel quale le istituzioni hanno già investito un ingente capitale;

considerato che il Centro è articolato in diverse sezioni, laboratori, biblioteca e archivi, galleria espositiva e depositi, e nei laboratori i tecnici specializzati operano con strumentazione all’avanguardia per il restauro dei beni culturali, in collaborazione con università, enti di ricerca e, più in generale, con le istituzioni che operano nel campo dei beni culturali;

constatato che gli spaziosi e perfettamente attrezzati laboratori sono stati progettati e realizzati per svolgere il primario compito della prevenzione, il restauro e la conservazione del preziosissimo patrimonio archeologico della Sardegna e che il complesso a dotato di una galleria espositiva che mette in mostra i materiali restaurati ed illustra i metodi e le tecniche del restauro archeologico;

evidenziato che, proprio per le sue caratteristiche, a stato indicato come unico luogo idoneo per l’esecuzione del restauro delle statue di Mont’e Prama e in occasione di tale intervento, avviato nel 2007 e concluso nel 2011, l’intera isola si è distinta in tutta Italia, tanto da ricevere dalla Comunità europea un premio per le soluzioni tecniche adottate e per i risultati scientifici ottenuti (sono stati analizzati circa cinquemila frammenti e ricomposte 24 statue, 12 modelli di nuraghe e 3 betili);

valutato che il Centro di Li Punti rappresenta per l’area settentrionale dell’isola e, più in generale, per la Sardegna, un’importante opportunità che non deve essere perduta, ma deve essere portata a compimento con l’istituzione della Scuola di alta formazione;

tenuto conto che oggi sono pochissime le scuole di alta formazione per il restauro nel sud Italia e nessuna operativa sul territorio regionale e, al momento, il percorso virtuoso di istituzione della Scuola di alta formazione per il restauro in seno alla Soprintendenza ABAP di Sassari e Nuoro pare essersi interrotto e rischia di arrestarsi in via definitiva, a causa dell’interruzione dell’iter che avrebbe permesso di ammortizzare le spese di funzionamento e di trovare soluzioni percorribili per sopperire alla carenza di personale;
ricordato che la Regione, condividendo con il Mibact e la Provincia di Sassari, le valutazioni sull’importanza del progetto, ha previsto fino dalla legge regionale n. 14 del 2006, l’istituzione di un centro regionale di ricerca e conservazione dei beni culturali avente anche funzioni di scuola di alta formazione con sede a Sassari in località Li Punti, ai sensi dei commi 9 e 11 dell’articolo 29 del decreto legislativo n. 42 del 2004;

sottolineato che la Regione e il Mibact hanno di conseguenza investito somme ingenti per la sua realizzazione e per l’avvio del percorso della Scuola di alta formazione:
– finanziamento CIPE, delibera 18 dicembre 1996 e 17 marzo 1998, per l’importo di 13 milioni di lire con cui sono stati completati gli interventi sui laboratori, è stata realizzata ex novo la galleria espositiva e sono stati avviati interventi per i depositi archeologici;
– APQ sottoscritto nel 2005 (deliberazione CIPE 35/2005) con il quale sono stati destinate risorse per 3 milioni di euro ed ulteriori 1 milione di euro per la realizzazione della prima serie di aule e laboratori specificatamente da destinarsi a Scuola di alta formazione per il restauro;
– atto integrativo dell’APQ 2006 con cui è stato finanziato un ulteriore lotto destinato all’acquisto di arredi per altri 3 milioni di euro;
– APQ (Riprogrammazione risorse regionali residue 2007-2013) deliberazione CIPE 93/2012 e deliberazione della Giunta regionale n. 43/38 del 27 ottobre 2011 con cui è stato finanziato il progetto di adeguamento e potenziamento dei laboratori, del centro di documentazione e delle sale espositive e sistemazione degli spazi esterni per un importo pari a 3.250.000 euro (modificato con deliberazione della Giunta regionale n. 42/39 del 16 ottobre 2013);
– POR FESR 2007-2013 Asse IV, obiettivo specifico 4.2, obiettivo operativo 4.2.3, linea di attività 4.2.3a per il potenziamento dei laboratori e l’aggiornamento delle dotazioni strumentali degli stessi;
– nell’ambito della citata deliberazione della Giunta regionale n. 43/38 erano stati stanziati ulteriori 3.800.00 euro destinati al completamento delle aule, dei laboratori e dei depositi della Scuola di alta formazione, nonché per l’elaborazione della struttura e del piano di gestione, ma non è stato allora possibile impegnare i fondi nonostante la Regione abbia più volte manifestato la piena disponibilità di riaccreditamento quando si fossero create le condizioni necessarie;

visto che il percorso è stato ripreso con la sottoscrizione nel febbraio 2017 di un importante protocollo d’intesa tra la Soprintendenza ABAP di Sassari e Nuoro, la Direzione generale educazione e ricerca del Mibact, l’Opificio delle pietre dure di Firenze, l’Istituto superiore centrale per il restauro di Roma, il Segretariato regionale del Mibact per la Sardegna e la Soprintendenza ABAP di Cagliari;

appreso che al percorso descritto si è affiancata l’attività dell’Accademia delle belle arti di Sassari, che ha attivato l’iter di istituzione della propria Scuola di alta formazione per la specializzazione in restauro e conservazione di lapidei e superfici decorate, ottenendo dalla Commissione ministeriale preposta l’accreditamento e dal Comune di Sassari una serie di strutture da dedicare ai laboratori nel complesso dell’Ex Mattatoio;

ritenuto che sia necessario coordinare e riunire gli sforzi organizzativi ed economici per la costituzione in Sardegna di un’unica scuola di alta formazione in restauro con la previsione di un’ampia gamma di specializzazioni, che la porterebbe ad essere tra le maggiori in Italia;

ricordato, inoltre, che i locali sono stati concessi in comodato gratuito, proprio in conseguenza del riconoscimento dell’importanza della loro destinazione d’uso,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto esposto;
2) se non ritengano di condividere le notevoli potenzialità della costituzione di un unico polo di alta formazione per il restauro, con respiro di livello regionale e per l’itero bacino del Mediterraneo e oltre, presso il Centro di restauro e conservazione della Soprintendenza ABAP per le Province di Sassari e Nuoro, situato a Sassari (Li Punti), il quale Centro potrebbe venire incontro alla forte richiesta di formazione di professionalità di alto livello esaltando e valorizzare nel contempo la straordinaria ricchezza del patrimonio archeologico, architettonico, storico artistico ed etnografico della Sardegna;
3) se non ritengano, a tal proposito, di istituire in tempi brevi un tavolo di concertazione compartecipato dagli enti e dalle istituzioni coinvolte con una vera e propria cabina di regia affidata alla Regione per il coordinamento degli interventi, per la scelta e la definizione dell’organismo di governo della Scuola di alta formazione, del piano di gestione della stessa, nonché per la conferma degli impegni economici necessari al suo completamento e pieno funzionamento.

Cagliari, 19 maggio 2020

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