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Resoconto della seduta n. 20 del 12/09/2019

XX Seduta

Giovedì 12 settembre 2019

Presidenza del Presidente Michele PAIS

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del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

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del Presidente Michele PAIS

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del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA

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del Presidente Michele PAIS

La seduta è aperta alle ore 10 e 50.

CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta del 7 agosto 2019 (19), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Giampietro Comandini, Antonello Peru e Giovanni Satta hanno chiesto congedo per la seduta del 12 settembre 2019.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

Comunico che il Presidente della Regione, in applicazione dell'articolo 24 della legge regionale 7 gennaio 1977, numero 1, ha trasmesso l'elenco delle deliberazioni adottate dalla Giunta regionale nelle sedute del 5, 15, 19, 24 e 29 aprile 2019, del 3, 15, 23 e 30 maggio 2019, del 4, 20, 25, 27 e 28 giugno 2019 e dell'11, 23, 26 e 31 luglio 2019.

Comunico che in data 4 settembre 2019 è pervenuta a questa Presidenza una petizione dal titolo: "Ripristino del servizio emodinamica H24 presso l'Ospedale Sirai di Carbonia".

Ricordo che, a norma dell'articolo 103 del Regolamento Interno, il fascicolo relativo a detta petizione è a disposizione dei consiglieri presso la Sesta Commissione

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le proposte di legge numero 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48.

Risposta scritta a interrogazione

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta all'interrogazione numero 80, 115, 96, 98, 101.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono pervenute le interrogazioni numero 112, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 119, 120, 121, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 130, 131, 132, 133.

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono pervenute le interpellanze numero 50, 51, 52, 53, 54.

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

CUCCU CARLA, Segretaria. Sono pervenute le mozioni numero 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64.

PRESIDENTE. Grazie Segretario, prima di passare all'esame e alla discussione degli ordini del giorno sospenderei per qualche minuto la seduta del Consiglio per una Conferenza dei Capigruppo per la quale chiedo la partecipazione della Giunta. Quindi ci vediamo qua nella saletta a fianco per conferenze Capigruppo. Grazie, la seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore11 e 06, viene ripresa alle ore 12 e 07.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori prego i colleghi consiglieri di prendere posto.

Quindi riprendiamo i lavori, comunico all'Aula che la Conferenza dei Capigruppo ha concordato sull'inversione dell'ordine del giorno, in particolare lo spostamento del primo punto del disegno legge numero 36/A. Scusate, scusate, scusate, prendete posto. Quindi si passa alla discussione della mozione numero 27.

Discussione della mozione Orrù - Caddeo - Piu - Agus - Loi - Stara - Satta Gian Franco - Zedda Massimo - Corrias - Meloni - Piscedda - Ganau - Deriu - Moriconi - Piano - Comandini - Lai - Cocco sulla minimizzazione dei rifiuti in plastica monouso non biodegradabili sul territorio regionale e riduzione dell'impatto ambientale(27) e approvazione di ordine del giorno

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della mozione numero 27.

Dichiaro aperta la discussione uno dei presentatori della mozione ha facoltà di illustrarla.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie Presidente, onorevoli colleghi e colleghe, sono felice che oggi in Aula sia stata portata in discussione questa mozione. Fortemente voluta dal Gruppo dei Progressisti e sottoscritta convintamente e attivamente da tutto il centrosinistra, che ringrazio per la collaborazione e il coinvolgimento. Consentitemi di ringraziare anche le diverse associazioni, gli enti locali e tutti i cittadini che si stanno mobilitando apertamente e concretamente sul territorio regionale. Ma anche…

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Orrù, chiederei ai colleghi consiglieri di mantenere un contegno che consenta alla collega di poter illustrare la mozione senza il fastidiosissimo brusio che non ci consente neanche di ascoltare quello che dice, grazie. Prego.

ORRÙ MARIA LAURA (Progressisti). Grazie Presidente, riprendo con i ringraziamenti alle diverse associazioni, gli enti locali e tutti i cittadini che si stanno mobilitando apertamente e concretamente sul territorio regionale, ma anche anticipatamente la maggioranza che mi auspico, su questo tema, svolgerà un ruolo importante per l'approvazione di questa mozione, consentendo all'Assessore dell'ambiente, che ha più volte espresso la sua sensibilità sui temi ambientali, di potersi adoperare in merito. Il programma ormai emergenziale della plastica nei mari è un male che colpisce ognuno di noi, siamo tutti a conoscenza del fatto che l'Europa sia il secondo produttore di plastica al mondo e che riversi ogni anno in mare tra le 150 e le 500.000 tonnellate di macro plastiche e tra le 70 e le 130.000 tonnellate di microplastiche. L'Italia in questo triste primato vanta di essere uno dei principali produttori europei di stoviglie monouso di plastica con un consumo pro capite di circa 2 kg all'anno ed è il maggiore consumatore di acqua in bottiglia in Europa e tra i primi al mondo con un consumo di 8 miliardi di bottiglie l'anno. Non possiamo più chiudere gli occhi e tapparci le orecchie, è necessario adoperaci immediatamente, anche perché l'inquinamento da plastiche configura una minaccia per gli organismi marini, per gli equilibri degli ecosistemi e per l'uomo. La nostra Regione presenta una spiccata vocazione turistica legata anche alla bellezza del suo ecosistema quale fonte di inestimabile ricchezza e risulta sempre più necessario rispettarne e salvaguardarne l'ambiente contribuendo alla riduzione dei rifiuti inquinanti che si riversano in mare e sulle spiagge con gravissimi danni causati all'ecosistema stesso.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA

(Segue ORRÙ MARIA LAURA.) Questa mozione è una concreta sollecitazione per ridurre drasticamente il consumo di plastica monouso, sostituirla, laddove oggi esistono alternative valide e più sostenibili, e attuare una corretta gestione nel fine vita attraverso la raccolta differenziata, il riciclo e l'impiego della materia prima e seconda che ne deriva. L'Europa sta tracciando la strada con proposte di direttive che puntano a regolamentare progettazione, produzione e distribuzione dei prodotti in plastica, chiedendo con forza che anche questo settore viri drasticamente verso un'economia di tipo circolare, che garantisce nuove opportunità per l'innovazione, la competitività e l'occupazione. Vorrei aprire un inciso in merito, la "green economy", e l'attuazione di un Green New Deal, può essere considerata a tutti gli effetti la terza rivoluzione industriale nella storia dell'umanità, e ci siamo dentro. L'economia verde rappresenta una grande rivoluzione che sta disegnando percorsi, stili di vita e modi di generare ricchezza completamente diversi da quelli che ci hanno accompagnato fin qui. Stiamo scrivendo un nuovo capitolo di storia e non possiamo non accorgercene e restare fuori dai processi innovativi che l'economia circolare produrrà. Restare ancorati a modelli tradizionali e conservativi rischia di generare una politica che subisce i processi di trasformazione del tessuto socio-economico al posto di candidarsi per governare questi processi di trasformazione incidendo concretamente. La "green economy" è stata definita un'economia che genera crescita, crea lavoro e sradica la povertà investendo e salvaguardando le risorse del capitale naturale da cui dipende la sopravvivenza del nostro pianeta. Questa è un modello economico solidale che trova nel rispetto dell'ambiente e per le persone i suoi presupposti fondamentali, ma che è anche in grado di generare ricchezza, profitti e occupazione. Il motore che alimenta questo processo rivoluzionario è l'ambiente, non più considerato come una fonte di risorse da sfruttare indiscriminatamente, ma come un bene prezioso che deve essere gestito e tutelato con criterio. Per questo invito tutti ancora una volta ad una seria riflessione in merito alle politiche di sviluppo innovativo per la nostra regione, ponendo al centro dell'agenda politica la questione ambientale, capace di generare un nuovo volano di sviluppo che fino ad oggi ci sta considerando molto poco. Spero che questa riflessione possa essere da stimolo per l'Esecutivo e per tutta l'Aula, e se è vero che l'Italia è uno dei Paesi europei che sta provando a mettere in campo le soluzioni, talvolta anche anticipando le norme europee, ad esempio le ordinanze plastic free che i nostri comuni stanno adottando, è anche vero che essere plastic free non è semplice, ma ogni settore può dare il proprio contributo, dai singoli al privato, al pubblico, tenendo a mente alcuni fondamentali punti chiave, che sono: ridurre, sostituire, sensibilizzare e innovare. Spesso le persone non sanno quanto le loro piccole azioni si trasformano effettivamente in qualcosa di molto grande, vanno accompagnate nel processo. Spesso siamo ossessionati dal dover misurare i risultati, ma questo sarà un risultato collettivo dato dalla sommatoria di tanti fattori che si misurerà con il tempo e con il benessere, per questo motivo è necessario attivare dei percorsi partecipativi che preparino cittadini e operatori di settore ad essere plastic free. Se non si effettueranno questi passaggi, si rischia di ottenere risultati scarsi o nulli. Inoltre, sebbene sul nostro territorio ci siano alcune eccellenze in termini di raccolta dei rifiuti e che alcuni siano all'avanguardia nella raccolta dell'organico anche rispetto ad altri Paesi europei, e dunque si abbia la piena possibilità di usufruire dell'alternativa data dalle bioplastiche anche in termini di creazione di posti di lavoro, è necessario che la rete di impianti di trattamento sia adeguata nel numero e nella tecnologia, come suggerito in separata sede dall'onorevole Loi e da altri amministratori locali. Sono necessari adeguamenti tecnologici degli impianti di compostaggio, di selezione, trattamento, valorizzazione e messa in riserva di rifiuti urbani differenziati al fine della gestione corretta dei sostituti della plastica, a partire dal materiale compostabile. Per tutti questi motivi, e non solo, vi invito a leggere con attenzione la mozione, e chiediamo un impegno serio da parte del Presidente della Regione e della Giunta per: 1) assumere tutte le iniziative necessarie al fine di ridurre al minimo l'utilizzo di plastiche monouso sul territorio regionale e avviare un'importante campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai residenti, ai non residenti che si trovano nel territorio regionale, finalizzata alla futura estensione del divieto di utilizzo di materiale monouso non biodegradabile su tutto il territorio regionale e prioritariamente nei comuni a vocazione turistica; 2) promuovere e attivare un confronto partecipativo e un coinvolgimento di tutti i comuni e i portatori di interesse, operatori di settore, rappresentanti del commercio, eccetera, per attivare un programma condiviso che assuma tutte le iniziative necessarie e che andranno disposte nel più breve tempo possibile al fine di minimizzare l'utilizzo di materiale monouso, non biodegradabile, il controllo, la sensibilizzazione e l'informazione dei cittadini sul tema; 3) contemporaneamente, incentivare gli adeguamenti tecnologici degli impianti di compostaggio, di selezione, trattamento, valorizzazione e messa in riserva dei rifiuti urbani differenziati, al fine della gestione corretta dei sostituti della plastica a partire dal materiale compostabile; 4) promuovere convenzioni e accordi con gli enti gestori delle istituzioni scolastiche e universitarie, e altresì nelle mense, al fine di diminuire la produzione e promuovere atteggiamenti e comportamenti virtuosi capaci di modificare le abitudini dei consumatori e dei cittadini; 5) assumere tutte le iniziative necessarie al fine di vietare l'utilizzo di materiale monouso non biodegradabile, appunto la plastica, in tutti i locali pubblici dell'Amministrazione regionale, iniziando dal nostro Consiglio regionale. Grazie.

PRESIDENTE. Prima di dare la parola a chi ha chiesto di intervenire, comunico che è rientrato dal congedo l'onorevole Giampietro Comandini.

Ricordo ai consiglieri che vogliono intervenire che hanno sei minuti di tempo per svolgere il loro intervento.

È iscritta a parlare la consigliera Laura Caddeo. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). I livelli di emergenza e la dimensione di gravità a causa dell'accumulo incontrollato di plastica nel nostro pianeta è stato completamente e perfettamente illustrato dall'onorevole Orrù. Non mi soffermerò perciò ad amplificarne la pur legittima paura per il futuro che certamente tutti noi proviamo. Mi limito a riflettere su alcuni possibili strumenti che sono necessari e urgenti per affrontare questa emergenza prima che sia troppo tardi, e mi riferisco in particolare a quegli strumenti che ognuno di noi nel suo piccolo potrebbe utilizzare. È indubbio che occorre legiferare e approntare normativamente la svolta verso una drastica riduzione dell'uso della plastica, ma credo sia altrettanto indubbio che norme, divieti e sanzioni da soli non muteranno di molto gli atteggiamenti individuali e collettivi se non affrontiamo il problema con un'intensa e instancabile azione educativa e culturale, che deve passare obbligatoriamente attraverso la capacità di scatenare il cambiamento che forse solo i bambini e i giovanissimi ci possono garantire. Certo, non è però più sufficiente confidare solamente sulle loro azioni di protesta, sulle richieste di intervento ai potenti della terra, sulle giornate di pulizia di spiagge, pinete e siti vari dove ogni sorta di plastica viene incivilmente abbandonata. Non possiamo continuare a guardare con paternalismo disincantato l'idealismo di questi giovani, sicuri che tanto si stempererà con l'età adulta. Eppure io sono certa, e mi scuso per l'arroganza dell'affermazione, che proprio partendo dai giovani, dai bambini e dalla scuola avremo una chance di salvare il nostro pianeta. Ci sono programmi di educazione e formazione, come "Tutti a Iscola", che potrebbero integrare una linea esclusiva a questa materia con laboratori che andrebbero rivolti anche ai genitori, garantendo il processo di disseminazione della cultura e della competenza ecologista, ma naturalmente questa partita sulla plastica non può considerarsi avulsa dal più ampio quadro di emergenza ambientale, e in questo quadro la Regione Sardegna potrebbe compiere un atto rivoluzionario avviando una massiccia campagna di alfabetizzazione ecologica rivolta a tutti i cittadini, e tale da produrre competenza solida che possa perfino trasformarsi in crediti spendibili nel mondo del lavoro o degli studi, come la conoscenza delle lingue e quella informatica. Penso che la nostra Isola possa rappresentare il bacino ideale nel quale avviare il non più procrastinabile cambiamento, prima che il cambiamento venga percepito o addirittura ci costringa ad un reale abbassamento della qualità della vita alla quale il progresso e il benessere ci ha finora condotti. Grazie.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (Fratelli d'Italia). Grazie, Presidente, e grazie in modo particolare anche all'onorevole Orrù, che con la sua solita passione e preparazione ha portato in quest'Aula un argomento così importante per il futuro della nostra Terra, ma anche per il futuro di tutto il pianeta, come giustamente ha detto lei. Io credo che l'argomento sia tra i più importanti, e credo che sia condivisibile in tutti i concetti che ha esposto l'onorevole Orrù, anche quando dice che la Regione Sardegna deve adeguarsi e stare al passo con i tempi, al passo con le numerose amministrazioni locali che in questi mesi ed anni hanno adottato misure nella direzione del Plastic Free e nella direzione del rispetto dell'ambiente, anche alle numerose associazioni che da tempo lavorano in questa direzione. Credo che la principale soluzione debba partire da un lavoro di educazione ambientale, come giustamente ha detto l'onorevole Caddeo, e ritengo che la Giunta per intero debba essere coinvolta in un concetto come questo, perché non può essere limitato a uno o due assessori, ma tutti i settori della nostra Regione debbono lavorare al fine di preservare il nostro ambiente. A tal fine, sperando di rafforzare il concetto, propongo ai proponenti la condivisione di un ordine del giorno congiunto tra maggioranza ed opposizione, che contenga questi concetti e magari quelli che alcuni della maggioranza che non hanno firmato la vostra mozione vorranno apportare. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gianluigi Piano. Ne ha facoltà.

PIANO GIANLUIGI (PD). Vicepresidente, signore e signori Assessori, onorevole colleghe e colleghi, la mozione oggi in discussione tocca un tema di grande impatto sociale, economico e soprattutto ambientale, e per questo ringrazio l'onorevole Orrù, per aver voluto portare all'attenzione di questo Consiglio questo importante argomento. La stessa mozione pone in rilievo che l'Europa è il secondo produttore di plastica al mondo, l'Italia è uno dei principali produttori europei di stoviglie monouso di plastica, ed è inoltre il maggiore consumatore di acqua in bottiglia in Europa; è tra i primi al mondo, un dato che sicuramente incide molto nel tema che oggi stiamo trattando. Inoltre i dati forniti dallo studio di Science Advanced del 2018 certificano che se filtrassimo tutte le acque salate del mondo scopriremmo che ogni chilometro quadrato di esse contiene circa 46.000 microparticelle di plastica in sospensione; un dato assolutamente allarmante, numeri impressionanti di un fenomeno che investe la totalità del pianeta. Non solo, l'UNESCO ci ricorda che il fragile equilibrio della vita marina, animale e vegetale è scosso dalla concentrazione sempre più elevata di plastiche di ogni tipo, tant'è che la catena alimentare sta subendo danni, forse, mi auguro di no, ma forse ormai irreparabili. Ecco perché dobbiamo porre in essere tutte le possibili e opportune misure atte a ridurre la quantità di plastica che finisce in mare. Sempre più in questi mesi i media si stanno occupando della questione, con dati che sono davvero preoccupanti. Come è noto la plastica infatti è il prodotto sintetico a più lunga conservazione, e in mare si degrada completamente solo dopo centinaia di anni. La plastica per la nostra generazione è divenuta uno dei simboli industriali che con cemento e acciaio hanno caratterizzato e purtroppo continuano a caratterizzare il nostro sistema produttivo, e l'epoca geologica nella quale viviamo. Ci muoviamo all'interno di una realtà economica di grande rilievo per le ricadute che comporta nella bilancia commerciale, nazionale, europea e mondiale, noi abbiamo, questa generazione ha l'obbligo morale e politico di tutelare il nostro ambiente, e quindi dobbiamo prendere le necessarie misure per eliminare tutte le cause che inquinano i nostri mari e il nostro pianeta, e lo dobbiamo non soltanto a noi, ma alle generazioni future. Solo così, infatti, riusciremo a tutelare la nostra salute. Nel caso della nostra Isola, che basa sulle bellezze ambientali e costiere il volano del proprio sviluppo economico, è necessario potenziare le azioni per promuovere politiche mirate alla valorizzazione e conservazione di uno dei posti più belli al mondo, e rilanciare in questo modo il settore turistico. La mozione giustamente muove dalla necessità di sensibilizzare il maggior numero possibile di persone sui pericoli che derivano dai rifiuti plastici che vengono, come detto, ogni anno riversati in mare. Partendo dal presupposto che la penisola italiana è uno dei territori più esposti d'Europa, per ovvie ragioni la Sardegna lo è in misura ancora maggiore, e abbiamo quindi il dovere di tutelare i nostri 1849 chilometri di coste su una superficie complessiva di 24.100 chilometri quadrati, tra le più estese superfici costiere d'Italia. Il mare che ci circonda, essendo la nostra Isola collocata al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la più lontana in assoluto dalla terraferma, assume una valenza fondamentale per mantenere inalterato il nostro splendido abitat e le sue biodiversità. Il mare non è e non può essere visto come una frontiera liquida che ci separa dal continente, ma esso stesso è parte integrante del complesso sistema ambientale, che nel tempo ha contribuito a creare della nostra Isola una perla del Mediterraneo. Il mare è vissuto dall'uomo sia come mezzo vitale di collegamento che favorisce gli scambi commerciali e la mobilità fra i popoli, sia come fonte primaria della catena alimentare per soddisfare i bisogni della popolazione mondiale, ecco che questo assume una funzione ancora più rilevante nel contesto delle politiche che ogni Stato e ogni territorio devono mettere in campo, per tutelarlo da tutti i pericoli che derivano dalla sconsiderata attività umana, tesa ad alterare il fragile equilibrio. Per questi motivi, che sono solo alcuni, perché il tema è addirittura molto più ampio, molte sono le campagne di sensibilizzazione in atto, diverse direttive nazionali e internazionali si stanno imponendo per limitare o bandire totalmente l'uso di alcune plastiche, e per incoraggiarne il riutilizzo, o quantomeno il corretto smaltimento. Di fronte a questo quadro preoccupante la Regione deve avvalersi di tutte le competenze ad essa attribuite nel campo della vigilanza e tutela ambientale, per contribuire a contrastare questo fenomeno deleterio, e sono convinto che la Giunta e l'Assessore all'ambiente sapranno dare il giusto rilievo a questo tema; conosco da sempre l'Assessore e so quanto tiene alla questione. Ma dicevo delle campagne di sensibilizzazione, del coinvolgimento dei comuni, ma non ci si può accontentare di adottare soluzioni, per quanto valide, se come contorno non si adottano altrettanti provvedimenti normativi a sostegno dell'habitat marina nella cornice ordinamentale della legislazione regionale. Per questo, e chiudo, condivido quanto contenuto nel dispositivo della mozione che invita nell'immediato il Presidente della Giunta regionale a un impegno forte, che miri ad attivare iniziative quali, già detto, campagne di sensibilizzazione, coinvolgimento dei Comuni, incentivazione per l'adeguamento degli impianti tecnologici per lo smaltimento dei rifiuti, direttive per il divieto negli uffici pubblici dell'Amministrazione regionale di utilizzo di plastiche monouso. Concludo annunciando il voto favorevole e auspico che, come detto dall'onorevole Mura, ci sia una condivisione totale di tutto il Consiglio, maggioranza e minoranza.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Salvatore Corrias. Ne ha facoltà.

CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie Vicepresidente, signore e signori Assessori, colleghe e colleghi onorevoli. Non possiamo esimerci dal sostenere una mozione che auspichiamo anche noi possa essere un ordine del giorno ampiamente condiviso da questa Assemblea, una mozione che ha tutta la bontà del caso che occorre in situazioni di questo tipo. Lo dico perché sposo quanto ha già detto l'onorevole Caddeo in merito alla forte connotazione educativa, civica ed etica di una mozione di questo tipo, volta, appunto, a sollecitare voi, convinti come siamo della vostra sensibilità, in merito alla minimizzazione del dell'uso delle plastiche. Ma le ragioni sono anche altre, senz'altro il sostegno agli enti locali. Non può ogni Comune affidarsi ad ordinanze sindacali che hanno comunque un raggio d'azione e di efficacia circoscritti. Credo che, invece, l'ordinanza balneare, non ultima quella che voi avete editato quest'anno, anche come direzione generale dell'Assessorato agli enti locali, non solo debba vietare l'interramento e l'abbandono di rifiuti di natura plastica, ma debba addirittura vietarne l'utilizzo. Mi riferisco in particolare agli arenili. Faccio notare che il tema forte quest'anno delle cinque vele di Legambiente, che da anni vede protagonista la Sardegna da Nord a Sud, da Santa Teresa a Chia, da Bosa a Posada e non ultimo, mi sia consentito, a Baunei, il paese che chi amministro, bene, il tema forte quest'anno era quello del plastic free. Io credo che sia un tema questo, ancorché mediaticamente diffuso, forse poco noto - e sposo pienamente la sollecitazione di chi per prima ha sottoscritto la mozione, l'onorevole Orrù - non lo è a sufficienza nelle scuole, non lo è a sufficienza probabilmente presso alcuni istituti di ricerca universitari che credo che saranno anche disponibili, se parliamo del campo della biologia marina, a dare un apporto nell'ottica della ricerca e quindi della prevenzione.

Guardate, se si parla di Legambiente si parla di Goletta Verde. Goletta Verde circa un mese fa era ormeggiata qua davanti al nostro palazzo consiliare, forse non ce ne siamo nemmeno accorti. Certo è che le misure che questa Giunta può adottare, che siamo certi su sollecitazione nostra adotterà, appunto non ultimo dare più intensità al messaggio delle ordinanze in maniera perentoria, sia tale per cui la Sardegna, che non vanta troppi primati ma ne ha uno che è meraviglioso, che è mondiale, che è quello della bellezza di quest'isola, deve puntare fortemente sulle politiche della sostenibilità ambientale. Non è possibile continuare ad improvvisarsi. Non possiamo lasciare i Sindaci e gli amministratori locali da soli, quando parliamo di contingentamento sugli arenili, e parlo della mia terra ma parlo non ultimo anche, senza andare troppo lontani, di Teulada, quindi di Tuerredda, e di tutte quelle misure utili a fare in modo che questa Sardegna diventi sempre più bella e meravigliosa.

Io credo che in Sardegna ci sia il mare, in ambito letterario si è scritto che in Sardegna non c'è il mare. È anche vero che c'è sempre stato un adagio per cui si diceva, e tuttora si crede, che "furat chie benit dae su mare" dicono in Logudoro. Io credo che non sia così. Io credo che questo mare amico deve essere tale non perché ci sono slogan che funzionano, ma perché ci sono messaggi etici, educativi e quindi profondamente politici che fanno in modo che questa Sardegna bella e meravigliosa queste cinque vele di Lega Ambiente le meriti sempre di più, sul tema del plastic free e su altri temi. Guardate quello che sta succedendo nelle Cinque Terre in Liguria, quello che sta succedendo in Versilia, quello che sta succedendo nel Cilento. Perché non adottare una politica di prevenzione sulla plastica in particolare, e su ciò che c'è intorno a questo tema, con misure di ordine regionale? Questo lo chiedo all'Assessore all'ambiente, che sono sicuro ci ascolterà, ma lo chiedo anche agli altri Assessori e quindi alla Giunta nella sua interezza. Sposo anch'io quanto è emerso prima come necessità di condividere un ordine del giorno in questa Assemblea.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.

LOI DIEGO (Progressisti). Grazie Presidente, buongiorno a tutti i colleghi e le colleghe del Consiglio. Ho sottoscritto con grande convinzione questa mozione perché, come ha ben presentato l'onorevole Orrù e come hanno anche detto i vari colleghi, il tema della sostenibilità ambientale, il tema della valorizzazione dell'ambiente, del rispetto delle risorse naturali che caratterizzano in maniera così forte e preminente la nostra regione è certamente uno dei punti fondamentali dell'agenda politica che qualsiasi Governo regionale, in particolar modo questo, nell'amministrazione del quale faccio parte in questa legislatura, deve assolutamente prendere in considerazione. Peraltro anche l'Unione Europea mi pare che dal 2021 abbia stabilito l'obbligo di eliminare completamente la plastica.

Il tema è direi un tema talmente importante che riguarda il futuro dell'intera nostra regione perché il tema dell'ambiente, con tutte le sue sfaccettature, il tema del rispetto, dell'educazione civica, i temi della produzione legata all'utilizzo di materiali che nuocciono alla salute e all'ambiente è certamente una delle linee sulle quali tutte le politiche, dalle più avanzate alle meno avanzate, si stanno ponendo come obiettivo. Io condivido completamente gli interventi che sono stati fatti precedentemente dai colleghi ponendo un po' l'accento sulla dimensione concreta e operativa rispetto al tema di cui stiamo parlando. In questi ultimi mesi soprattutto, ma mi pare da circa un anno, un anno e mezzo, si registra in Sardegna una certa maggiore sensibilità su questo tema, soprattutto da parte di alcuni colleghi Sindaci, di alcune amministrazioni in Regione Sardegna si è iniziato a fare delle ordinanze vietando l'utilizzo della plastica. Chi amministra le piccole o grandi comunità, chi si trova di fronte a delle condizioni così disarmanti come quella della lotta all'inquinamento, la lotta alle discariche abusive, eccetera, sa che gli strumenti come quelli delle ordinanze, gli strumenti amministrativi che si hanno a disposizione sono una delle azioni che si possono compiere ma sappiamo, e sanno bene tutti, che purtroppo non riescono ad avere l'effetto sperato sia perché il tema dovrebbe essere intanto più quello della sensibilizzazione piuttosto che quello della repressione, ma anche perché le amministrazioni locali non hanno sicuramente gli strumenti per far fronte al controllo rispetto all'esecuzione del rispetto dell'ordinanza stessa. Allora mi viene da dire, cogliendo la sintesi di quanto la mozione propone, posto che l'auspicio è che venga veramente sposata da tutto il Consiglio regionale, che probabilmente le direzioni possono essere due: da una parte il tema che richiamava con enfasi l'onorevole Caddeo quando parla di educazione ecologica, quando parla della necessità mai sopita, ma anzi oggi più che mai forte dell'esigenza di incidere sull'educazione e sulla sensibilizzazione delle giovani generazioni, ma non solo, perché le giovani generazioni sono quelle che talvolta hanno la capacità anche di insegnare molto di più agli adulti piuttosto che il contrario, e dall'altra parte ragionare effettivamente su azioni concrete che, prendendo spunto dalla dimensione diciamo amministrativa, che possono essere le ordinanze, che possono essere i provvedimenti normativi, dia veramente supporto alle realtà locali per capire il modo attraverso il quale agire.

Qualche tempo fa questa Regione mise in piedi un programma molto interessante, l'Assessorato della difesa dell'ambiente, signor l'Assessore, fece un'iniziativa che pareva non avere forse grandissima rilevanza nella sua valutazione iniziale e che poi purtroppo non è stata proseguita, cioè l'idea che la Regione Sardegna decida di finanziare solo ed esclusivamente iniziative e manifestazioni che contemplino il totale abbattimento dell'uso della plastica. Fu fatto dal suo Assessorato, mi rivolgo anche all'Assessore del turismo che ha in mano, diciamo, uno strumento di sostegno a iniziative di un determinato tipo che riguardano insomma trasversalmente la regione Sardegna e forse questo è un modo importante, non dico fondamentale, ma può essere una direzione molto chiara. Il fare ordinanze, il prevedere norme che vietano tout-court la eliminazione della plastica sull'utilizzo nel quotidiano o di iniziative che sono più o meno, come dire sensibili in senso negativo al tema, non può non andare di pari passo con una valutazione dell'impatto organizzativo che tali scelte hanno, perché sappiamo tutti quanti che la sostituzione della plastica non è a pari costo e quindi vuol dire che probabilmente un'azione di questo genere può essere quella di decidere di andare in una direzione, e in quella direzione capire che le realtà locali vanno aiutate anche perché le risorse sono quelle che sono. Io auspico che questa sia una delle azioni che sposata da tutto il Consiglio regionale possa andare veramente nella direzione di far sì che questa Regione sia tra le prime in Sardegna ad essere veramente e totalmente plastic free.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Antonio Piu. Ne ha facoltà.

PIU ANTONIO (Progressisti). Tanto è stato detto quindi in merito alla richiesta e alla presentazione di questa mozione da parte della collega Orrù, mi premeva aggiungere anche un qualcosa che non è inserito all'interno della mozione ma che poi è strettamente collegato in merito a quelle che saranno le decisioni della Giunta nei prossimi anni sull'utilizzo o meglio su tutta una serie di iniziative normative che dovranno essere prese per cercare di abituare i cittadini e le cittadine a non utilizzare la plastica. Questo è sicuramente uno dei temi più importanti che non riguarderanno solo la politica attuale regionale ma anche quella dei prossimi governi e delle prossime amministrazioni e credo che sia basata e debba essere incentrata principalmente su quelli che sono gli investimenti, perché plastic free significa sicuramente investire sulle tubature e sulle condotte d'acqua che passano nelle case di ogni cittadino e magari consentire al cittadino stesso di poter utilizzare, bere e fruire di acqua potabile dalle condotte che sono presenti nelle città e nei paesi. Le soluzioni sono a lungo termine, non di certo nel breve, però io credo che se si voglia evitare di continuare ad acquistare 8 miliardi di bottiglie di acqua ogni anno non si può che partire da questo, quindi investire sulle infrastrutture, investire sulle condotte e investire sui depuratori. Perché l'investimento che c'è su questo campo è sempre troppo poco e chi amministra e chi è Sindaco di città o di paesi sa bene quanto le risorse economiche per questo tipo di infrastrutture siano davvero ridotte ai minimi termini e in più quello di cercare di capire che tipo di industria vogliamo nei prossimi anni, se dobbiamo iniziare a parlare con le aziende e far riconvertire il loro processo industriale, quindi dalla produzione di plastica cercare di capire se si possa accompagnare uno sviluppo con le bioplastiche, quindi la ricerca in questo tema credo che sia fondamentale e credo che la Sardegna possa avere tutte le caratteristiche per fare in modo che la ricerca possa andare avanti sia a Porto Torres sia a Portovesme dove in alcuni casi non sappiamo se le proroghe sulla cassa integrati vengono ogni anno o meno rifinanziate e quindi magari cercare di creare dei poli di ricerca e di riconversione non solo di aziende ma anche di forza lavoro che possano servire proprio per cercare di capire in che direzione andare, non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale. Quindi la Sardegna, il presidente Solinas e gli Assessori nella risposta che daranno a questa mozione mi auguro che ci sia anche una visione di società e una visione di sviluppo che sia differente da quella che abbiamo visto sino ad oggi e che di certo non è responsabilità dell'ultimo Consiglio regionale. Si è parlato tanto di green economy e le ordinanze che vengono fatte oggi anche su questo sono ordinanze che servono a sensibilizzare, l'abbiamo fatto anche noi nel Comune di Sassari, la stanno facendo tutti i Comuni della Sardegna, ma credo che questa sia solo una parte che possa essere e che possa servire davvero giusto alla sensibilizzazione. Cambiare le abitudini dei cittadini, cambiare le abitudini sull'utilizzo della plastica non sarà semplice, proprio perché viviamo in funzione di questo, è un materiale che sicuramente negli anni ha dato tanto giovamento alla società e alle città, ma è anche vero che oggi ci troviamo davvero a risolvere dei problemi talmente grandi che non basteranno sicuramente le norme o le direttive europee per eliminare la plastica e l'inquinamento che c'è nei nostri mari dovuto alle micro e alle macro plastiche. Quindi se si approva un ordine del giorno su una mozione come questa, sicuramente ci sarà anche da parte della maggioranza una proposta di ordine del giorno che vada a integrarsi con questo ben venga, ma io credo che all'interno di quell'ordine del giorno, come già detto dalla proponente collega Orrù non possa essere inserita quella che è davvero l'idea sugli investimenti che abbiamo sulle condotte e sul fatto che finalmente i cittadini possano bere l'acqua direttamente dalle loro case e che non siano costretti ad andare a recarsi al supermercato per acquistare le bottiglie di plastica. Credo che sia questa una vera rivoluzione perché partiremo davvero con un meno 8 miliardi di acquisto di bottiglie in plastica che sarebbe una gran cosa.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Anch'io mi associo ai ringraziamenti alla collega Orrù. Il tema ambientale, il tema che ci troviamo a discutere oggi è ormai un tema che sta entrando ampiamente nel dibattito pubblico e non solo nel dibattito pubblico, anche nelle scelte sia degli enti locali, sia dei diversi livelli di governo del nostro Paese e credo che vada anche ad incidere positivamente sul modello di sviluppo che sia come Paese, ma in particolar modo come Regione si voglia intraprendere. Vada ad incidere positivamente perché il tema ambientale è ormai uno dei temi più importanti della nostra epoca, non foss'altro che tutti noi vorremmo provare a consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti i panorami, le bellezze e anche l'aria che respiriamo quotidianamente, che sono alcune delle peculiarità della nostra Isola. E penso che all'interno della mozione siano considerate alcune azioni virtuose che questa Regione dovrebbe provare a far partire nei prossimi anni, è stato detto in precedenza credo dal collega consigliere Loi che diverse amministrazioni locali hanno già provveduto ad attivarsi nel campo delle ordinanze per provare ad alleviare il problema della plastica, c'è molta confusione naturalmente perché non c'è un coordinamento generale, però credo che questa Regione debba porre in essere alcune azioni che possono migliorare la questione e il tema che ci troviamo oggi a discutere. In particolare credo che si possa andare nella direzione di vincolare anche i contributi pubblici, contributi che la nostra Regione dà anche a tutte le associazioni oppure che dà nel bando della legge numero 7 sul turismo all'uso di materiale biodegradabile anche nei nostri piccoli centri, nelle nostre piccole sagre, nelle nostre piccole manifestazioni, sarebbe già un grosso segnale, così come si potrebbe pensare di attivare meccanismi virtuosi che vadano ad incentivare le mense a chilometri zero e l'utilizzo di materiale biodegradabile oppure di materiale in vetro o comunque riutilizzabile. E credo che sia anche di competenza di questo Consiglio regionale provare a dare alcune direttive, attraverso l'Ufficio di Presidenza per provare anche all'interno di questo stesso immobile a utilizzare meno la plastica, provare a eliminare totalmente i bicchieri in plastica, tutte le stoviglie in plastica e provare ad utilizzare materiale completamente biodegradabile. Così come condivido l'ipotesi e la proposta fatta dall'onorevole Caddeo per individuare un'azione all'interno del Piano Iscola che vada nella direzione di favorire anche attraverso l'educazione all'interno delle scuole l'utilizzo e il corretto rispetto nei confronti dell'ambiente. Io oltre a essere Consigliere regionale sono anche Sindaco di un piccolo Comune che, così come altri Sindaci che sono presenti in quest'Aula, ha adottato alcuni comportamenti virtuosi che consentono la riduzione della plastica all'interno del proprio territorio comunale, a partire dall'ordinanza. La proposta che ho fatto prima sull'utilizzo dei fondi pubblici: il Comune di Escolca patrocinia e finanzia solo iniziative che vanno nella direzione dell'utilizzo di materiale biodegradabile e non finanzia invece iniziative che rimangono ancora ad utilizzare plastica o materiale inquinante. Così come abbiamo provato anche ad alleggerire sul tema dell'acqua, che qualche consigliere citava in precedenza, forse l'onorevole Piu, abbiamo la fontanella dell'acqua pubblica che consente il riutilizzo delle bottiglie, consente la diminuzione dell'utilizzo della plastica e un servizio decisamente migliore per i cittadini. Quindi ci sono alcune azioni virtuose che tutti quanti noi possiamo porre in essere, e credo che non solo ne vada del futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti, ma su un modello di sviluppo da avere e da portare avanti nel lungo periodo questo Consiglio regionale si deve ritrovare. Non possiamo trattare del tema ambientale solo ed esclusivamente nei diversi convegni o nelle diverse stanze in cui si discute in maniera filosofica, ma ci sono alcune azioni virtuose che sono da porre in essere immediatamente, che si possono attuare con piccoli accorgimenti che sia la Giunta regionale, sia questo Consiglio regionale, nell'approvazione delle norme, può portare avanti. Quindi anche noi andremo a votare positivamente alla mozione presentata dall'onorevole Orrù, augurandoci che questo sia il modus operandi di questo Consiglio e il modello di sviluppo che vogliamo portare avanti. Grazie.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Presidente, io vorrei per prima cosa ringraziare la collega Orrù per aver presentato la mozione su un tema così sensibile, perché è importante che ci sia piena attenzione e piena consapevolezza da parte di tutti i soggetti pubblici, soprattutto di quelli che sono chiamati a regolamentare determinati settori sulla importanza, sull'urgenza e sulla drammaticità del tema. Io non vorrei ripetere le considerazioni che ha svolto la collega nella sua presentazione e le considerazioni che hanno svolto i colleghi nei loro interventi che ovviamente condivido. Io credo che siamo in ritardo, che sia in ritardo l'Unione Europea, che pure è più avanti rispetto a tutti gli altri stati, rispetto agli Stati Uniti, rispetto alla Cina non ne parliamo, rispetto alla Russia non ne parliamo, però nonostante tutto siamo in ritardo nell'avere un quadro normativo adeguato, che si sta andando a definire, la stessa strategia europea sulla plastica stabilisce dei tempi necessariamente non immediati rispetto alla riduzione dell'utilizzo e alla progressiva eliminazione dei prodotti in plastica, soprattutto della plastica monouso che è quella che produce gli effetti più nefasti, soprattutto sull'ambiente in generale, ma soprattutto sull'ambiente marino. Io credo che la Regione Sardegna debba svolgere il suo ruolo e debba svolgere il suo ruolo anche nelle more della definizione di un quadro normativo compiuto a livello europeo e nazionale. E' questo il motivo per cui il Gruppo dei Riformatori oggi depositerà una proposta di legge sull'argomento, una proposta di legge che è emergenziale, che cerca di aggredire i punti più importanti e più impellenti dell'uso della plastica, che si muove in assenza di un quadro normativo definito, ripeto, a livello europeo e nazionale, che però muove da una urgenza e da una necessità, che essendo noi una Regione insulare, e torna il tema dell'insularità, che ha 1841 chilometri di coste, sconta più delle altre regioni italiane il dramma di avere il mare con percentuali, piccole o grandi, ma comunque preoccupanti, di inquinamento da materiale plastico, dall'abbandono di attrezzi per la pesca, e di materiali usati per la pesca. Noi pensiamo che questa possa essere una buona base di partenza, naturalmente non abbiamo la presunzione di aver fatto una proposta finita, quindi è assolutamente aperta al contributo di tutto il Consiglio regionale, però riteniamo che questo sia uno dei temi che deve essere messo all'ordine del giorno dell'agenda politica sarda, e ringrazio ripeto l'onorevole Orrù per aver fatto questo, in maniera che la Regione Sardegna possa fare da battistrada tra le regioni che si dotano di una normativa il più possibile compiuta rispetto a un tema così importante. La Regione Liguria ha già legiferato, ma dal mio punto di vista si tratta di una normazione assolutamente parziale e, per come la vedo io, inadeguata. Io credo che noi possiamo fare, proprio per la specificità che ci riguarda, proprio per il gap strutturale che noi abbiamo, derivante dalla insularità, ma che presenta anche delle opportunità che rischiano di essere se non vanificate, sicuramente offuscate dalla possibilità che le nostre coste subiscono questo tipo di inquinamento, che poi come hanno detto i colleghi si riverbera direttamente sulla salute dell'uomo perché si traduce in problemi di salute di ogni tipo, anche di natura oncologica, e quindi io penso che questo Consiglio debba anche, con l'urgenza consentita dai tempi regolamentari, debba farsi carico di questo problema e cercare di approvare delle norme specifiche. Grazie.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (PD). Signor Presidente, mi pare che l'Aula sia unanime nel voler votare questa mozione. E' stato già detto ora dal Presidente Cossa che sarà necessaria anche una proposta di legge, a questo punto, siccome è una mozione, è decisivo cosa dirà la Giunta, per cui io farei l'invito a tutti di astenerci dal continuare a dire che siamo perfettamente d'accordo e ascoltare cosa ci dice la Giunta rispetto a che attuazione vuol dare a questo proposito, che mi pare unanime. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie onorevole Deriu, io vorrei sentire in proposito chi ancora deve svolgere l'intervento, se rinunciate all'intervento, oppure volete svolgerlo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Per quanto mi riguarda, Presidente, intanto accolgo favorevolmente la proposta del consigliere Deriu, nel senso che abbiamo tante mozioni che dobbiamo discutere, credo che ci siano parecchi interventi, poi abbiamo anche altre urgenze, io direi, per quanto mi riguarda non farò un intervento, però chiedo, siccome io ho preparato un ordine del giorno, così come l'ha preparato il collega Mura, ho già parlato col presentatore, che io intanto ringrazio per la sensibilità, chiederei, se gli altri sono d'accordo, una sospensione di cinque minuti per fare un ordine del giorno condiviso, e poi io direi lo possiamo mettere in votazione dell'Aula.

PRESIDENTE. Direi che è necessario acquisire comunque il parere della Giunta, prima anche di sospendere vogliamo sentire in proposito la Giunta? Sentiamo il parere della Giunta, poi sospendiamo e decidiamo cosa fare.

Ha facoltà di parlare l'assessore della difesa dell'ambiente.

LAMPIS GIANNI, Assessore tecnico della difesa dell'ambiente. Grazie signor Vicepresidente, gli interventi degli onorevoli consiglieri hanno evidenziato passione, condivisione, ma soprattutto la preoccupazione rispetto a quella che rappresenta una tematica che oggi è diventata di fatto più un'esigenza di coscienza che un'esigenza della politica, al di là di chi c'è, al di là di chi ha ruoli, al di là della tessera di partito che si ha in tasca, permettetemi nel principio del mio intervento di ricordare i primi giorni in cui sono stato nominato Assessore della difesa dell'ambiente, erano i giorni in cui nelle coste della Gallura si spiaggiava un capodoglio, all'interno di questo animale venivano rinvenuti oltre 22 kg di plastica, subito si è attivato un sistema di informazione che ha di fatto scosso le coscienze anche degli abitanti di questa terra, ancor di più di quegli abitanti che hanno e rivestono un ruolo istituzionale, in quel momento si è capito che occorreva superare la fase dell'emergenza rispetto alla problematica per provare a capire quale fosse e quale sia la strada da perseguire per evitare un domani che servano solo le ordinanze dei sindaci per disciplinare e comportamenti corretti e consapevoli da parte delle persone, permettetemi di dire allora che quella che abbiamo davanti, come qualcuno ha ricordato, è veramente una sfida culturale, i luogo per eccellenza deputati a formare i cittadini di oggi e del domani sono le istituzioni scolastiche, oggi abbiamo il dovere di riprenderci in mano il ruolo delle nuove generazioni perché investire su di loro significa evitare magari che fra cinque anni serva l'ordinanza del Sindaco, che fra cinque anni in spiaggia debba essere disciplinato l'uso della plastica, che magari all'interno dei parchi pubblici, anche in questo caso, non ci sia più bisogno di regolamentare con cartelli o con chissà cosa, questo tipo di risultato lo possiamo conseguire insieme, come ha evidenziato il dibattito consiliare che si è sviluppato, permettetemi però di dire che ci sono già in corso degli interventi, della progettualità, importante rivolta in questo senso, l'assessorato della difesa dell'ambiente ha uffici preposti in questo senso, non posso dimenticare il ruolo importante dei centri di educazione ambientale che durante la stagione estiva, l'ultima, sono stati impegnati anche nel progetto farfalla, progetto importante di sensibilizzazione di ambiti costieri, in cui si è avuta l'occasione di interloquire e relazionarci con i bagnanti rispetto a quelle che sono le buone pratiche di vita da assumere all'interno degli ambiti costieri stessi, quindi abbiamo coinvolto i centri di educazione ambientale, come ho detto prima, abbiamo coinvolto le amministrazioni comunali, parallelamente a queste non posso dimenticare la rete dei parchi e delle aree marine protette che in queste prime settimane di Governo ho avuto modo di incontrare, in alcuni casi ho avuto modo anche di sentire quali sono i progetti che vengono messi in campo rispetto a questo problema e a queste tematiche, progetti che oggi possono essere condivisi anche all'interno della rete dei parchi che di recente è stata istituita, potrà essere quel luogo ideale per condividere anche progetti da poter estendere in tutte le parti della Sardegna. Nel 2017 è stato approvato il secondo Piano degli acquisti pubblici ecologici della Regione Sardegna, quindi è già in campo un'attività importante rispetto anche all'esempio che abbiamo il dovere di dare come Istituzione, non può essere però un punto di arrivo, deve essere anche in questo caso un nuovo punto di partenza per continuare nella sensibilizzazione, continuare nella puntuale indicazione di quelle che sono le buone pratiche che anche le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di mettere in campo, proprio perché abbiamo l'esigenza, come prima dicevo, di essere d'esempio nei confronti di tutti i cittadini, in questo senso ho anche il piacere di ricordare a quest'aula il ruolo che svolgo all'interno della Conferenza delle regioni, che è quello di coordinatore della Commissione ambiente. Di recente abbiamo avuto la possibilità di analizzare la tematica di cui oggi discutiamo all'interno della legge salva mare, in quell'occasione abbiamo però ribadito al Governo centrale che se da una parte c'è la piena collaborazione delle regioni nel voler ausiliare, essere d'aiuto nello smaltimento di queste plastiche che vengono poi raccolte dal mare, d'altra parte abbiamo però sottolineato come questo tipo di aiuto non possa prescindere da una contribuzione economica da parte dello Stato centrale, anche perché oggi qualsiasi rifiuto che arriva dal mare è identificato come rifiuto speciale e non rifiuto urbano, quindi questo comporta anche maggiori costi di smaltimento per i gestori pubblici che se ne fanno carico, nel prossimo mese di dicembre va a scadenza anche il Piano regionale dei rifiuti, ho sentito parlare di temi importanti qui, oltre a quello della differenziata oggi è il momento di iniziare a parlare anche del tema del riuso, perché riusare, riutilizzare significa spendere comunque meno, significa comunque sostenere meno costi, sia per i cittadini che per quelli della pubblica amministrazione, quindi anche da questo punto di vista un ruolo importante potrà essere svolto dalla stessa Commissione ambiente del Consiglio regionale, iniziamo a condividere un percorso, facciamolo nell'ottica del Piano regionale dei rifiuti, facciamo nell'ottica che deve vedere arrivare in discarica il minor numero di secco non differenziato possibile, l'ultimo ciclo deve essere quello della termovalorizzazione, possibilmente, naturalmente abbiamo degli handicap strutturali in Sardegna, non riusciamo a chiudere la filiera della differenziata, forse questo è dovuto al numero esiguo di abitanti di questa terra, c'è una realtà privata che si sta affacciando timidamente sul panorama che è quella del Consorzio Sardo carta e cartone, che abbiamo il dovere di sostenere dal punto di vista istituzionale, ma in tanti altri casi invece non abbiamo un'impiantistica sia pubblica che privata in grado di garantire la chiusura della filiera sulla differenziata. Questo è un dovere nostro, della politica regionale, laddove non sia riscontrabile l'iniziativa privata in questo senso abbiamo il dovere noi, come parte pubblica, di dislocare su tutto il territorio, in maniera solidale ed equa, quell'impiantistica necessaria che sia in grado da una parte di riconvertire oggi gli impianti di conferimento presenti, e d'altra parte garantire anche i livelli occupazionali che quegli impianti sono altresì presenti come pianta organica. Continuiamo a pensare che le feste paesane possano rappresentare e hanno sempre rappresentato un elemento di promozione delle tradizioni della nostra terra, qualcuno l'ha già accennato, ed è per questo che preannuncio al Consiglio la volontà della Giunta regionale, su mia proposta, di approvare prossimamente una delibera che consentirà di ottenere un contributo su quelle che noi chiamiamo le ecofeste: anche quello può essere un modo per dare premialità, per dare messaggi istituzionali importanti. Poi è chiaro che, di concerto anche con il collega che si occupa di turismo, si può pensare per il futuro che su tutti i contributi che la Regione mette in campo per sostenere questo tipo di iniziative ci possa essere una premialità per chi utilizza materiale biodegradabile, o comunque non utilizza plastiche monouso.

L'ambiente in Sardegna è il più grande patrimonio che noi possiamo lasciare a chi viene dopo di noi, la sua tutela, la sua salvaguardia potrà dipendere senza dubbio da tutte le iniziative che noi potremmo mettere in campo. Queste sono iniziative che presuppongono, come dicevo prima e come quest'Aula ha evidenziato, la partigianeria, quindi sono sicuro che insieme potremo raggiungere importanti e prestigiosi traguardi.

La Giunta esprime sin da ora parere favorevole ad un ordine del giorno comune che l'Aula vorrà proporre.

PRESIDENTE. Grazie, assessore Lampis. Prima di venire alla sospensione richiesta da parte dell'onorevole Mula, c'è la possibilità di un'eventuale replica da parte dei firmatari.

Ha domandato di replicare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.

ORRU' MARIA LAURA (Progressisti). Sarò brevissima, per ringraziare l'Aula, per ringraziare l'Assessore, che ho ascoltato con molta attenzione e su cui non avevo alcun dubbio che la sua sensibilità venisse fuori anche in questo momento, e per accogliere anche la proposta presentata dall'onorevole Cossa su una proposta di legge da valutare, da ampliare e da utilizzare come base di partenza anche per fare un lavoro congiunto all'interno della Commissione e portare avanti questa importante iniziativa dando gambe e concretezza alle parole che sono state espresse in quest'Aula: ne abbiamo bisogno, tutta la Sardegna ne ha bisogno e sicuramente tutti i cittadini si attendono grandi risposte da parte nostra. Quindi sono pronta, come ho espresso ai colleghi, per vedere un ordine del giorno da condividere.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Orrù, così come richiesto sospendiamo i lavori per cinque minuti per dare il tempo di elaborazione di questo documento. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 15, viene ripresa alle ore 13 e 51.)

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, è stato presentato l'ordine del giorno numero 1 e, se non ci sono opposizioni, io lo darei per letto.

Per esprimere il parere della Giunta sull'ordine del giorno, ha facoltà di parlare l'Assessore della difesa dell'ambiente.

LAMPIS GIANNI, Assessore tecnico della difesa dell'ambiente. Il parere della Giunta è favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Piu. Ne ha facoltà.

PIU ANTONIO (Progressisti). Giusto per avere copia dell'ordine del giorno che è stato formulato tra l'ordine presentato dalla collega Orrù e dal centrosinistra con quello della maggioranza: io non l'ho visto, noi non l'abbiamo visto e non ce l'ha dato nessuno.

PRESIDENTE. A questo punto chiedo al Segretario di darne lettura.

(Segue lettura dell'Ordine del giorno n.1)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI.) Più che altro vorrei proporre un emendamento orale per eliminare un refuso, una parola ragazzi non preoccupatevi, un refuso al punto 7 del dispositivo che impegna la Giunta dove si dice: "ad attribuire all'Assessorato regionale alla Pubblica Istruzione", vorrei aggiungerci anche quello alla difesa dell'ambiente visto che è così sensibile ce lo stavamo dimenticando, se siete tutti d'accordo, grazie.

PRESIDENTE. Debbo dire che mi pare un emendamento di buonsenso.

Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Sarò brevissimo. Questa questione io penso che non sia una questione politica, è una questione umana, trasversale, non è una questione politica, ma è una questione per la risoluzione della quale la politica può fare tanto. Ormai è scientificamente provato che il nostro pur brevissimo, quasi insignificante se andiamo a vederlo in termini temporali, passaggio sulla terra sta riuscendo in quella nefasta impresa in cui non sono riusciti nell'ordine storicamente asteroidi, ere glaciali, pestilenze. Stiamo minando alla base il nostro ecosistema in maniera quasi irreversibile, questo è il pericolo, questo è il problema che ora scientificamente ci viene presentato con basi inconfutabili. Quindi, è nostro dovere, dovere di tutti, in particolare della mia generazione, salvaguardare la terra per chi verrà dopo di noi, quindi la nostra generazione, la mia generazione sarà chiamata ad assolvere questo compito più di altri. Una generazione di guardiani ci hanno chiamato, una generazione che dovrà rimediare agli errori e agli orrori che sono stati commessi da chi è venuto prima di noi, generazione che è già chiamata a farlo. Possiamo vedere che è già rappresentata nelle istituzioni e anche nella persona del mio coetaneo, e questo mi fa piacere, Assessore dell'ambiente, che oggi si è impegnato in una maniera che merita un plauso, e sono sicuro che durante tutta la legislatura riuscirà sicuramente a fare tanto per questo tema, un tema che è molto caro al Movimento 5 Stelle, difatti costituisce il contenuto di una delle nostre campagne di maggiore successo, la campagna "Io sono plastic free". Difatti io stesso, alla fine di agosto, mi sono trovato con numerose persone nel litorale di Torregrande, una delle spiagge più grandi della Provincia di Oristano, a raccogliere numerosissimi sacchi di rifiuti di vario genere, e in particolare di cicche di sigarette, veramente tanto, questo è un dato molto preoccupante. Tutto ciò che è stato proposto all'interno di quella che era una mozione, adesso l'ordine del giorno è molto interessante, è condiviso, condivisibile pienamente. È necessario investire quanto più possibile nell'educazione, perché già io mi rendo conto che negli ultimi dieci, quindici anni è stato fatto tanto in termini di sensibilizzazione, e tanto di più si può fare, e tanto è necessario anche investire nello sviluppo di produzioni alternative che possono andare effettivamente a sostituire la plastica grazie allo sviluppo tecnologico che oggi possiamo avere, che sempre di più sta prendendo piede. Si è parlato di dare il buon esempio con comportamenti virtuosi da assumere in questo palazzo, oltre al non utilizzo della plastica, per fare molto bene all'ambiente, secondo me dovremmo iniziare a fare un utilizzo anche più avveduto della carta e dell'impianto di condizionamento dell'aria, visto lo stato di quasi ibernazione in cui io e i miei colleghi versiamo ultimamente. Detto questo, voglio esprimere il voto favorevole del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. Grazie, Presidente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Chiedo all'onorevole Solinas di essere un po' più ottimista, siamo qua di passaggio, ma auguro a tutti di arrivare a cent'anni e anche più. Questo tempo che utilizzeremo spero che lo utilizzeremo soprattutto per donare, anzi direi che sono i nostri figli, i nostri nipoti che ci hanno donato questa terra, con un passaggio dei Sioux degli indiani d'America, che hanno detto che questo è un dono dei nostri figli, dei nostri nipoti. La tutela dell'ambiente, la salvaguardia, la tutela della salute vengono prima di tutto, quindi ci troverete come LEGA sempre a completa disposizione per questi temi che sono importanti. Ringrazio l'onorevole Orrù che ha sollevato il problema, ringrazio anche, per gli ordini del giorno, l'onorevole Mula e Mura. Quindi, il Gruppo LEGA voterà a favore. Grazie a tutti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC). Presidente, mi dispiace doverlo dire, io apprezzo gli interventi, ma il Regolamento si applica. Una cosa è l'intervento e una cosa è la dichiarazione di voto. Dichiarazione di voto vuol significare, c'è un Regolamento, l'onorevole Manca a suo tempo ha fatto delle eccezioni che sono state giustamente contestate dall'opposizione, Manca consigliere della Lega, quando ha detto che voleva modificare il Regolamento per la tempistica, i tempi sono quelli che sono, sono tre minuti, e se si fa un intervento si fa quando si sta discutendo la legge. Siccome questo non è avvenuto, i suoi collaboratori, anziché essere distratti, devono applicare il sistema che è uguale per tutti, non per taluni sì e per altri no, se no il caos, che già regna in questo Consiglio, raggiungerà livelli che sono non valutabili. Per quanto riguarda invece il voto, perché io mi attengo ai regolamenti, il Gruppo dell'UDC vota a favore e prega anche di mettere la nostra firma sul provvedimento.

PRESIDENTE. Mettiamo in votazione l'ordine del giorno. Votazione elettronica.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'ordine del giorno numero 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Io sospenderei i lavori del Consiglio, li riaggiornerei alle ore 15 e 30. Il Consiglio è sospeso.

Onorevole Cocco, è sospesa però può chiedere.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Avevamo l'esigenza di capire se i lavori alle ore 15 e 30 riprenderanno con il DL numero 36 o meno, perché per noi è importante sapere questo adesso.

PRESIDENTE. I lavori proseguiranno con l'ordine del giorno, tra l'ordine del giorno c'è anche il DL numero 36 così come abbiamo detto in Conferenza dei Capigruppo, anche il DL numero 36 verrà evaso oggi. Grazie.

(La seduta, sospesa alle ore 14 e 15, viene ripresa alle ore 15 e 49.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori dell'Aula.

Discussione e approvazione della mozione Mula - Lancioni - Maieli - Satta Giovanni - Schirru - Usai sulla necessità di potenziare e salvaguardare gli uffici delle motorizzazioni civili di Cagliari, Oristano, Sassari e in particolare di Nuoro, a rischio chiusura, e sul trasferimento dallo Stato alla Regione delle competenze in materia di motorizzazione civile. (37)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della mozione numero 37 Mula e più, sulla necessità di potenziare e salvaguardare gli uffici delle Motorizzazioni civili della Sardegna.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Intervengo al fine di capire meglio come è strutturato l'ordine del giorno della giornata odierna, perché in mattinata si è data la disponibilità di invertire l'ordine dei lavori posponendo la discussione del DL numero 36, che in quanto DL avrebbe dovuto avere la priorità sugli altri temi all'ordine del giorno, in ragione dell'assenza del Presidente e della volontà del Presidente di partecipare invece a quella discussione, io voglio capire a che ora quindi è intenzione della Presidenza calendarizzare e discutere il DL numero 36, perché quello è una variazione di bilancio, è un testo complesso, o che comunque all'interno ha diverse complessità, per cui necessiterà sicuramente di una discussione in Consiglio regionale, vorrei evitare di discuterlo alle otto di sera o, peggio, in piena notte. Anche perché il testo è arrivato oggi in Aula grazie anche al fatto che l'opposizione, nella seduta di ieri, ha rinunciato ai dieci giorni canonici per la preparazione della relazione di minoranza, e ha anche contribuito attivamente all'approvazione del testo, riconoscendo in questo diverse norme importanti e condivise da tutto il Consiglio, però sarebbe assurdo se dopo quella condivisione oggi il Consiglio non discutesse e non approvasse un testo condiviso da tutte le forze politiche.

PRESIDENTE. Certo, onorevole Agus, è evidente che il DL numero 36 debba essere discusso non a notte fonda, adesso vi era la necessità anche di consentire all'Assessore Todde di poter intervenire in ordine alla mozione, perché mi ha rappresentato l'esigenza di dover prendere un aereo, quindi lui purtroppo non potrà rimanere tutta la sera. Intanto facciamo questa mozione, dopodiché decideremo sul prosieguo, però concordo sul fatto che il DL numero 36 debba essere poi discusso, anche perché giustamente vi era un'urgenza, e quest'urgenza deve essere assecondata.

Discussione e approvazione della mozione Mula - Lancioni - Maieli - Satta Giovanni - Schirru - Usai sulla necessità di potenziare e salvaguardare gli uffici delle motorizzazioni civili di Cagliari, Oristano, Sassari e in particolare di Nuoro, a rischio chiusura, e sul trasferimento dallo Stato alla Regione delle competenze in materia di motorizzazione civile. (37)

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. Uno dei presentatori della mozione ha facoltà di illustrarla.

MULA FRANCESCO PAOLO (PSd'Az). Grazie, Presidente, colleghi. La presente mozione viene sottoposta alla vostra attenzione al fine di mettere in evidenza l'insostenibile condizione degli uffici delle Motorizzazioni Civili di Cagliari, Oristano, Sassari e Nuoro, oramai al collasso. Nel corso degli anni gli uffici delle Motorizzazioni hanno subito il progressivo sotto dimensionamento degli organici dovuto al blocco dei concorsi pubblici e al mancato avvicendamento dei dipendenti in pensione, determinando una situazione di completo caos, che ha causato ritardi per il disbrigo delle pratiche; lunghe code agli sportelli e considerevoli tempi di attesa per immatricolazioni, collaudi, esame, patenti e revisione dei mezzi pesanti, pregiudicando in termini economici, di sicurezza e di operatività gli utenti, le imprese di autotrasporto, le agenzie automobilistiche e le autoscuole. Un sottodimensionamento degli organici nel nome di una spending review amministrativa, che ha colpito duramente gli utenti finali - imprese e cittadini-, in un'Isola già fortemente messa a dura prova da deficit strutturali, crisi economica, continuità territoriale e reti viarie insufficienti. Al fine di comprendere meglio la difficile situazione dell'organico delle motorizzazioni si forniscono alcuni dati. Dal 2008 l'organico della Motorizzazione di Sassari, che contava 40 impiegati, si è ridotto fino ai 15 dipendenti attuali, senza alcun turnover e con un ultimo concorso pubblico risalente al 1995, quasi 25 anni fa; a Cagliari alla fine del 2019 dalle 36 persone attuali si passerà alle sole 27 unità; a Oristano resteranno solo 13 unità nel 2020, Nuoro resterà con solo 10 unità. Con la legge di stabilità 2014, inoltre, è stato predisposto il trasferimento alle Motorizzazioni delle funzioni relative alla gestione degli albi provinciali degli autotrasportatori di cose per conto di terzi allora in seno alle province, senza che venisse garantito un adeguato trasferimento di risorse umane dall'Amministrazione provinciale a quella centrale, rendendo ancor più gravosa l'operatività degli uffici della Motorizzazioni civili di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari già in difficoltà nella gestione delle proprie funzioni. Particolarmente critica risulta essere la situazione riguardante le revisioni ai mezzi pesanti, un servizio nevralgico che sta mettendo a dura prova un comparto già tanto provato come quello dell'autotrasporto. I ritardi delle revisioni espongono a gravi rischi i trasportatori sia per le possibili conseguenze e responsabilità derivanti dalle condizioni di sicurezza di un veicolo non sottoposto al periodico controllo annuale previsto dall'articolo 80 del codice della strada per i veicoli superiore a 3,5 tonnellate e autobus, e sia per tutte le complicazioni che ne derivano con gli organismi di controllo su strade e con la compagnia di assicurazioni in caso di sinistro; una condizione diventata insostenibile da cui deriveranno ulteriori attese e blocchi di operatività che per le imprese significano sovracosti economici e persino perdite di commesse per le aziende più piccole. La stessa Unione del trasporto CNA FITA ha notificato al Ministro e alla Direzione generale dei trasporti, all'Assessore dei trasporti e alle Prefetture di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari la condizione di collasso degli uffici delle Motorizzazioni e lo stato di forte preoccupazione degli autotrasportatori che minacciano di fermare i servizi in mancanza di una soluzione.

Si forniscono indicativamente i dati relativi ai ritardi per le revisioni dei veicoli. Nel 2016 si sono accumulati mediamente nove mesi di ritardo per le revisioni dei veicoli superiori a 3,5 tonnellate e autobus; nel 2017 sono state evase in Sardegna circa 23.000 revisioni ma con tempi di prenotazione che hanno raggiunto i 15-16 mesi nell'ufficio della Motorizzazione civile di Cagliari e circa 13 mesi in quello di Sassari. Nel 2019 si è registrato un ritardo di nove mesi, prenotazioni al 30 marzo 2020, con conseguente sospensione del servizio di prenotazione delle revisioni anche per via telematica. È pur vero che gli autotrasportatori possono scegliere liberamente di rivolgersi ai centri privati autorizzati, ma questa opportunità sta al contrario diventando un'opzione forzata e sostitutiva del servizio pubblico in questione. La situazione sarda non fa che riflettere quella nazionale che in mancanza di assunzioni sta portando alla completa paralisi dell'attività nelle motorizzazioni, una paralisi dell'attività ancora più evidente nella Motorizzazione civile di Nuoro in cui l'impossibilità di garantire con regolarità i servizi sta determinando una situazione disastrosa che ne potrebbe causare la chiusura. Nell'arco di più di dieci anni la sede dell'ufficio di Nuoro è stata svuotata del personale passando da 25 funzionari nel 2003 agli attuali 8, coadiuvati da due funzionari in comando annuale dalla Provincia di Nuoro fino a settembre. La chiusura comporterebbe un aggravio dei costi per le aziende di trasporti, per le autoscuole e per le agenzie automobilistiche, per gli utenti che oltre a dover sostenere costi elevati per recarsi presso altri uffici dislocati sull'isola per il disbrigo delle pratiche si troverebbero a dover fare i conti con difficili spostamenti a causa di una rete infrastrutturale stradale e ferroviaria insufficiente e obsoleta. La difficile situazione della Motorizzazione civile di Nuoro precede quella di Cagliari, Oristano e Sassari, che con i prossimi pensionamenti si troveranno in gravissima difficoltà.

In questo clima di inefficienza pubblica lo Stato pare considerare marginale la sua competenza in tema di motorizzazione civile e tende, pertanto, a trascurare la gestione delle sedi regionali causando di conseguenza trascuratezze logistiche e organizzative che penalizzano l'efficienza del servizio reso e comportano inevitabili ricadute negative sul cittadino destinatario della prestazione. Appare pertanto opportuno attivarsi al fine di ottenere dallo Stato il trasferimento alla Regione Sardegna di tutte le funzioni facenti capo alla Motorizzazione civile al fine di poterne gestire le attività e garantire all'utenza sarda la necessaria qualità del servizio. Ciò consentirebbe, infatti, di avere ricadute positive sugli utenti non soltanto perché verrebbero rinnovati gli organici, garantiti orari di apertura degli sportelli al pubblico adeguati e verrebbe garantita la manutenzione delle sedi, ma anche perché il trasferimento delle competenze alla Regione determinerebbe un gettito economico a favore delle casse regionali di circa 10 milioni di euro all'anno dovuto ai versamenti per esami patenti, per revisioni annuali, per controlli e ispezioni sulle imprese relative a immatricolazioni e studi di consulenza. Si rimarca che tra le regioni a Statuto speciale la Sardegna è l'unica che non ha ottenuto il trasferimento delle competenze in materia di motorizzazione civile. Nell'immediato risulta improcrastinabile sollecitare il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ad attivare in tempi brevi le mobilità del personale dagli altri enti verso gli uffici delle Motorizzazione civili di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari al fine di restituirne la piena operatività, dare immediata risposta alle richieste degli utenti, delle imprese di autotrasporto, delle agenzie automobilistiche e delle autoscuole e di conseguenza salvaguardare le sedi scongiurandone possibili chiusure.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Signor Presidente, sull'ordine dei lavori. Chiedo cinque minuti di sospensione.

PRESIDENTE. Va bene, cinque minuti di sospensione accordati. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 03, viene ripresa alle ore 16 e 15.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore dei trasporti.

TODDE GIORGIO, Assessore tecnico dei trasporti. Intanto l'intervento dell'onorevole Mula è stato abbastanza esaustivo e ha toccato quelli che sono i problemi principali di questa problematica che si è verificata questa estate in Sardegna e soprattutto nei territori del Nuorese e dell'Ogliastra.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SATTA GIOVANNI ANTONIO

(Segue TODDE GIORGIO, Assessore tecnico dei trasporti.) Io conosco bene il problema perché ho avuto modo di occuparmene già dal mese di giugno, avevo anche interloquito col Ministero che mi aveva dato anche delle rassicurazioni in merito, però poi purtroppo non sono riusciti a inviare il personale necessario affinché si affrontassero le problematiche per quanto riguarda l'esame di guida e le revisioni. Un effetto devastante che c'è stato questa estate perché non è possibile che ragazzi di diciotto o vent'anni non possano sostenere un esame di guida perché non ci mandano gli ingegneri a poter sopperire alla mancanza di personale che c'è qui in Sardegna. Non è pensabile che tutti gli autotrasportatori e chi fa utilizzo di mezzi sopra le 3,5 tonnellate non possa usufruire dei mezzi revisionati perché ci sono 15-16 mesi, 9 mesi di attesa sapendo bene che molte aziende durante il periodo estivo vanno in vacanza e approfittano del fatto che tutti siano in ferie per poter revisionare i mezzi e ciò non è avvenuto.

Io di recente ho avuto modo di confrontarmi anche con l'ingegner Lanati che è il direttore generale della Motorizzazione che ha dato piena disponibilità e piena collaborazione affinché il Ministero trasferisse le competenze alla Regione Sardegna. Tra l'altro la Regione Sardegna è l'unica delle regioni a Statuto speciale, è l'unica Regione che ancora non le sono state trasferite le competenze. Quindi da parte nostra ci sarà tutto l'impegno possibile e immaginabile, abbiamo già avviato le trattative sia con la Motorizzazione che con il Ministero, speriamo che a breve tempo si riesca anche a rifissare le sessioni di esame perché anche ad agosto le sessioni d'esame non sono state assolutamente fissate perché ci si deve iscrivere 15 giorni prima e c'erano delle difficoltà di iscriversi anche a fine agosto per le sessioni di settembre, ho avuto purtroppo parecchie lamentele da parte della Motorizzazione, da parte delle autoscuole, da parte degli autotrasportatori che però non siamo riusciti a risolvere in tempi celeri. Quindi da parte mia e da parte della Giunta ci sarà il massimo impegno affinché il Ministero nel più breve tempo possibile ci trasferisca le competenze, anche in termini finanziari si trasferiscano delle risorse e ci consenta di fare dei concorsi anche regionali per poter assumere il personale e per non dover attendere ogni volta di dover aspettare gli ingegneri da Roma e disattendere alle nostre attese e alle nostre aspettative.

PRESIDENTE. Ha domandato di replicare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Assolutamente mi ritengo soddisfatto anche perché ho avuto modo di avere delle interlocuzioni con l'Assessore e abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che già c'è interessamento. Ma non solo, quello che noi abbiamo toccato con la mozione che adesso l'Assessore sostanzialmente ha ribadito, il fatto di riuscire a poter avere le competenze direttamente alla Regione Sardegna vorrebbe dire tantissime cose, non solo accelerare, è la Regione che legifera, può fare dotazione di personale e quant'altro, ma sicuramente non ultimo, il fatto di poter incassare noi i 10 milioni circa che oggi vengono versati direttamente allo Stato, credo che sarebbe importante che questi soldi potessero arrivare nelle casse della Regione. Stessa cosa per quanto riguarda il Demanio che magari ne parleremo in previsione dico con qualche altra mozione, anche lì siamo l'ultima Regione a Statuto speciale a differenza della Sicilia che noi non abbiamo competenze, continua lo Stato ad incassarsi i soldini, quindi la battaglia merita, noi saremo al suo fianco come credo tutta l'aula.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione.

Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). L'onorevole Mula ha fatto bene a sollevare questo problema perché è un problema di cui si sta dibattendo da anni e lui ha sottolineato diversi aspetti, sia l'aspetto positivo per le casse della Regione sia soprattutto le disfunzioni che vengono create a danno dell'utenza, non soltanto per le patenti ma anche per tutti gli adempimenti che riguardano gli autotrasportatori, revisioni, tantissimi problemi che creano un danno economico enorme anche al sistema Sardegna.

Dico questo perché nel 2014 il Consiglio regionale aveva già approvato un ordine del giorno su mia proposta su questo tema a cui purtroppo non era seguito nulla, quindi io chiedo all'Assessore dei trasporti di farsi carico di questo tema davanti alla Commissione paritetica perché si tratta semplicemente di approvare delle norme di attuazione dello Statuto, così come hanno fatto altre regioni italiane, per il trasferimento delle competenze. Io credo che lo Stato avrebbe poco da ridire visto che ci sono tanti precedenti, quello che serve è che la Giunta prenda saldamente in mano il problema e costringa la Commissione paritetica a prenderlo in esame.

Gli Uffici sono già informati del tema già dal 2014, quindi sanno esattamente che cosa fare, secondo me la Regione potrebbe benissimo già nel giro di poche ore, non di pochi giorni, di poche ore, preparare una bozza di articolato di norme di attuazione da mandare alla Commissione paritetica e poi naturalmente fare in modo che la Commissione paritetica che non sta facendo nulla ormai da moltissimo tempo, prenda in mano questa partita e la risolva perché la vicenda della Motorizzazione civile grida vendetta e ripeto queste disfunzioni creano un danno enorme all'economia della Sardegna, non ai singoli.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della mozione numero 37.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Allora, proseguiamo con l'ordine del giorno, abbiamo la mozione numero 25, ma Comandini mi aveva…

Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Onorevole Vicepresidente, come dicevo stamattina, sono in attesa di ulteriori elementi che potrebbero arricchire la discussione in Aula, per cui chiedo di poterla posticipare per la prossima riunione. Grazie.

Svolgimento dell'interpellanza Salaris - Cossa - Marras - Satta Giovanni Antonio sul sistema di raccolta sangue in sardegna. (34/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della interpellanza numero 34.

Dichiaro aperta la discussione.

Uno dei presentatori della mozione ha facoltà di illustrarla.

SALARIS ALDO (Riformatori Sardi). Presidente, come ben ha detto l'interpellanza in oggetto è relativa al sistema di raccolta sangue in Sardegna. Partiamo dal presupposto, la premessa più che altro, che il sistema sardo necessita di 108 mila unità di sangue, e considerato che la raccolta complessiva in Sardegna, secondo l'ultimo censimento nel 2018, è di 82 mila unità, delle quali, di queste 82 mila, 40 mila sono state eseguite dall'Avis. E visto che il contributo totale di Avis, tra raccolta diretta e indiretta, arriva a 60.000 unità in tutto, valutiamo che questo arrivi al 72 per cento dell'intero sistema di raccolta sardo. Rilevato che il costo del sangue, soprattutto extra regione, per coprire l'intero fabbisogno è di 4,5/5 milioni di euro all'anno, constatato che pertanto è necessario incrementare la raccolta sul territorio attraverso una maggiore operatività, che potrebbe garantire soltanto l'Avis con l'attività di 176 sedi attive in Sardegna. Riteniamo che si debba convocare presso l'Assessorato regionale dell'igiene, della sanità e dell'assistenza sociale un tavolo tecnico per la definizione della bozza di convenzione relativa ai rimborsi dei costi vivi sostenuti dalle associazioni, in questo caso dall'Avis, sulla base dell'accordo proprio Stato-Regioni insufficienti per la particolarità della raccolta itinerante sul territorio isolano, appreso soprattutto e considerando soprattutto il fatto che le difficoltà emergono dal fatto che questi rimborsi vengono pagati con notevole ritardo. Pertanto in considerazione di tutto ciò diciamo che interpelliamo l'Assessore regionale, in questo caso l'assessore Nieddu per verificare diciamo la corrispondenza di quanto è stato appena esposto, e poi chiediamo in quanto poi anche da interlocuzioni verbali si è dimostrato comunque sensibile al tema, chiediamo se ritenga di valutare l'opportunità di implementare l'operatività del sistema di raccolta del sangue in Sardegna, valorizzando ciò che è il lavoro delle associazioni, in questo caso il lavoro dell'Avis che con tanto impegno e sacrificio riescono a compensare queste gravissime carenze su un sistema molto importante e delicato e fondamentale come quello della raccolta del sangue, e quali provvedimenti intenda adottare soprattutto per fare in modo che i rimborsi a quelli che sono i costi vivi di raccolta del sangue da parte delle associazioni vengano pagati con regolarità, in modo tale da abbattere questo pregiudizio, e soprattutto cercare di non crearlo, visto il prezioso contributo che si offre a tutti i cittadini. Riteniamo che sia un argomento di fondamentale importanza, soprattutto in una regionetediata da particolari necessità, una Regione che ha delle patologie al riguardo specifiche, delicate, soprattutto nei mesi, nelle stagioni estive, è un problema che affligge situazioni disastrose negli ospedali e non solo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha facoltà di rispondere l'Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza sociale.

NIEDDU MARIO, Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza sociale. Allora in merito alla interpellanza va precisato che effettivamente le informazioni acquisite tramite l'interpellanza sono esatte, cioè abbiamo che le unità prodotte in Sardegna sono 82.000, e in pratica la raccolta da parte di AVIS e intorno a 40.000 dall'Avis e quelle indirette sono 60.000 le donazioni. Le unità consumate invece, a fronte delle 82.000 prodotte, sono 110.000, facciamo fronte ovviamente a questa carenza con l'importazione di sangue dalle regioni eccedentarie che sono Lombardia, Piemonte, Veneto e Valle d'Aosta, e abbiamo un debito di mobilità passiva, in questo senso, di 5.029.000 euro. Purtroppo c'è da sottolineare che l'indice di produzione della Sardegna è tra i più alti d'Italia, ma allo stesso tempo anche l'indice di consumo della Sardegna è il più alto d'Italia, perché abbiamo un indice di produzione che di 50,1 unità di sacche ogni mille abitanti, che è nettamente superiore alla media nazionale, che invece di 42 sacche di sangue ogni mille abitanti. Il consumo della Sardegna ovviamente, scontando la problematica purtroppo della patologia talassemica che assorbe notevoli quantità di sangue, è di 67 unità per mille abitanti, a fronte sempre di una media nazionale di 42 sacche. La Regione riconosce attualmente i rimborsi sulla base di quanto previsto da una delibera di Giunta regionale e non sulla base dell'accordo Stato-Regioni del 2016. C'è un impegno adesso al recepimento da parte della Regione dell'accordo Stato-Regioni, questa è una delle cose che abbiamo avviato, l'istruttoria è già in corso per il recepimento dell'accordo Stato-Regioni, e in data 15 maggio del corrente anno si è già riunito il tavolo tecnico, composto dalla Presidenza dell'AVIS, responsabili delle strutture del Brotzu, dalla USL Sassari, e dell'ATS per esaminare quanto previsto nel citato accordo ai fini dell'aggiornamento dei rimborsi dovuti alle Associazioni e Federazioni dei donatori. In questo incontro si è stabilito che l'Avis doveva trasmettere all'amministrazione scrivente i dati di spesa relativi all'anno 2018 e l'ATS si sarebbe impegnata a verificare la tempistica della gara in corso per l'acquisto delle sacche di sangue e altre gare indette per l'acquisto dei materiali inerenti alle donazioni di sangue da parte delle associazioni dei donatori. A seguito dell'analisi dei dati di spesa del 2018 trasmessi dall'Avis si è ritenuto opportuno richiedere all'ATS, all'azienda ospedaliera Brotzu e all'AU di Sassari, in data del 23 maggio, una copia delle convenzioni stipulate con le Associazioni e Federazioni di donatori di sangue, e i dati analitici di spesa per l'attività di raccolta sangue per lo stesso anno, al fine di determinare l'effettivo costo di ciascuna tipologia di attività per valutare l'opportunità di riconoscere nei limiti della spesa storica eventuali incrementi rispetto ai rimborsi definiti dal citato accordo, sempre nelle more del recepimento ovviamente dell'accordo Stato-Regioni. Nonostante numerosi solleciti già inviati e inoltrati più volte non è pervenuta ancora la documentazione richiesta che consenta all'Amministrazione di provvedere a quanto prima indicato. Per quanto riguarda la valorizzazione del lavoro delle associazioni l'aspetto che può essere preso in considerazione è il seguente: l'accordo Stato-Regioni 61 del 14 aprile 2016 prevede che della convenzione possono far parte attività aggiuntive nell'ambito della promozione del dono e della tutela del donatore svolte dalle associazioni o federazioni a supporto esclusivo del sistema trasfusionale, di cui al disciplinare, alla lettera c. Tali attività sono declinati in appositi progetti approvati da SLC relativi al raggiungimento dell'autosufficienza e concordati con le regioni anche attraverso le aziende sanitarie. Sono in fase di studio progetti per l'attivazione della raccolta itinerante che consentano di rendere ancora più performante l'attività delle associazioni e delle frazioni dei donatori di sangue. La scrivente Amministrazione procederà a sollecitare le aziende sanitarie affinché il pagamento dei rimborsi dovuti venga effettuato nei termini stabiliti dalle disposizioni vigenti, al di là di questa, che è la esaustiva, penso, descrizione dello stato dell'arte della situazione, per quanto riguarda la donazione del sangue in Sardegna, c'è da dire che anche questo settore sconta le difficoltà dovute alla carenza di personale medico, perché è ovvio che le auto enoteche dell'Avis se non hanno la possibilità di usufruire di medici a gettone, come capita a volte, dovrebbero andare fuori per la raccolta, con i medici dei centri trasfusionali, purtroppo, a causa della carenza di personale nella maggior parte dei centri trasfusionali della Sardegna questo non è più possibile nei termini in cui avveniva prima, per cui c'è stato ovviamente anche per questo una difficoltà al raggiungimento dell'autonomia nell'ambito delle donazioni di sangue. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di replicare il consigliere Aldo Salaris. Ne ha facoltà.

SALARIS ALDO (Riformatori Sardi). Grazie Presidente, sì Assessore, prendo atto di quello che lei mi dice nel senso che solleciteremo anzi l'organismo regionale a completare, insomma a comunicare tutta la documentazione richiesta e non inviata, so, credo, auspico e scommetto che su questo aspetto, su questa richiesta, noi riformatori l'abbiamo interpellata, metterà tutte le sue forze in campo affinché sia un settore che abbia una speciale e particolare e dedicato apprezzamento da parte sua, sangue, salute e vita, insomma siamo pronti a scommetterci che lavoreremo in questa direzione, la ringrazio.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca ora la discussione della mozione numero 5, che riguarda sul progetto del reddito energetico sperimentato con successo dal Comune di Porto Torres.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Sull'ordine dei lavori, io ho la memoria un po' labile però stamattina, quindi qualche ora fa, abbiamo fatto una Conferenza dei Capigruppo dove ci è stato chiesto dal Presidente di modificare e di invertire l'ordine del giorno perché il Presidente della Regione Christian Solinas avrebbe dovuto raggiungerci in quest'aula perché aveva espresso l'esigenza di presenziare alla discussione del DL numero 36, adesso sono le 16 e 40, io parlo a nome mio ma credo a nome di tutti i colleghi, vorremmo capire se questo DL 36 verrà messo in discussione per l'approvazione nella seduta odierna o meno, io l'ho chiesto anche nella seduta antimeridiana e non c'è stata data una risposta, noi abbiamo esigenza per poter proseguire di sapere se il DL numero 36 verrà messo in discussione o meno, abbiamo esigenza indifferibile di saperlo subito perché altrimenti ci sentiamo presi in giro perché se il Presidente Christian Solinas deve arrivare noi aspettiamo e siamo lieti di poter interloquire con lui, ma siccome ci risulta anche che lui sia in riunione con gli altri Presidenti delle regioni a Statuto speciale, io non credo che da buon sardo non sia così amabile da trattenere i suoi ospiti per qualche ora dopo la riunione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Mi prendo la responsabilità di poter assolutamente garantire che il DL entro stasera va comunque approvato, noi non usciamo dall'aula se non verrà approvato, questo è sicuro, non ci sono éscamotage o quant'altro, capisco la difficoltà nel senso che abbiamo anche noi preso un impegno che avremmo dovuto… sappiamo che c'è un'altra difficoltà sulla quale stiamo ragionando e abbiamo anche ragionato insieme a voi, è tutta lì, sicuramente a brevissimo noi… adesso io direi finiamo con questa mozione e io penso che finita la mozione, che adesso illustrerà la collega Cuccu, noi finalmente possiamo discutere questo benedetto DL.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Sì Presidente, è abbastanza curioso che l'opposizione faccia la maggioranza chiedendo di approvare un disegno di legge della Giunta che viene reputato urgente e la maggioranza invece rinvii il disegno di legge, noi come opposizione siamo anche abbastanza concordi sul fatto che debba essere approvato e abbiamo delegato sia in Commissione, sia oggi in Aula, però abbiate pazienza non possiamo rimanere ad aspettare le discussioni all'interno della maggioranza ogni volta tra una sospensione e l'altra, oppure tra una discussione e l'altra, e non sapere niente sull'ordine dei lavori. Io credo che ci sia stata una Conferenza dei Capigruppo, ha detto che avrebbe calendarizzato la discussione questa sera, credo anche che ci sia più utile, anche per la maggioranza, approvare un disegno di legge piuttosto che continuare a discutere di mozioni e di interpellanze che seppur urgenti, seppur con tempi decisamente importanti, però hanno sicuramente meno un rilievo di una variazione di bilancio di 30 milioni di euro, cioè anche noi vorremmo capire cosa intende fare la maggioranza e cosa la Capigruppo ha deciso, perché non fa a tenere un Consiglio ostaggio delle discussioni interne della maggioranza.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente, ricollegandomi a ciò che hanno detto i colleghi, penso che sia abbastanza facile appurare o meno la possibilità che il Presidente della Regione venga in Aula, la Conferenza dei Presidenti delle regioni non viene convocata dal giorno prima per il giorno dopo, è chiaro che una programmazione di lavori, i sindaci, le assemblee annuali, le conferenze che sistematicamente vengono convocate dei Presidenti di regioni hanno convocazioni che vengono fatte dal termine della convocazione precedente, o meglio della riunione precedente si dà già l'indicazione del luogo, la sede, i giorni, gli orari, e una programmazione di massima della convocazione successiva, perché i Presidente di Regione non si vedono così a caso perché si ritrovano nel trascorrere la parte finale delle vacanze estive in Sardegna e colgono l'occasione di incontrarsi perché si sono ritrovati a Villasimius tutti insieme, c'è una programmazione, o nella programmazione c'è una pausa dei lavori della conferenza, tra le cinque, cinque e mezza, sei, come sempre avviene per poi andare, se la Conferenza come mi pare, la programmazione prosegua o proseguirà anche domani o comunque non terminerà in tempo per poter prendere aerei e voli per tutti i Presidenti quindi al termine ci sarà aperitivo di saluto, oppure cena di saluto, o di benvenuto se è il primo giorno: questo si sa, non è dato dal caso, dal fato avverso o dalla divina provvidenza, perché ovviamente tutti hanno diritto dopo una mattinata e una serata di lavoro di recarsi in albergo e potersi riposare un attimo. O c'è la certezza che il Presidente della Regione… altrimenti si può pensare altro, cioè che volutamente sia stata indicata la giornata odierna sapendo per tempo e con certezza della convocazione della riunione dei Presidenti di Regione, per poter usare quale éscamotage e argomento pretestuoso la presenza o meno del Presidente della Regione per poter rinviare un DL che invece ha qualche elemento di difficoltà nell'ambito di una discussione ed una serenità in capo alla maggioranza.

O è zuppa o è pan bagnato: la terza strada non è data. Grazie.

PRESIDENTE. Allora, siccome c'è stata un'inversione dell'ordine del giorno, io giustamente….

Ha domandato di parlare il consigliere Ginfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Anch'io intervengo sull'ordine ai lavori perché la situazione sta diventando veramente imbarazzante. Allora, noi abbiamo fatto una Conferenza dei Capigruppo stamane in cui ci è stata chiesta un'inversione dell'ordine del giorno perché c'erano dei problemi che riguardavano la maggioranza, e che il Presidente della Regione avrebbe voluto partecipare alla discussione. Ora, il tema, fuori dai denti, è chiarissimo: si tratta di un tentativo della maggioranza, anzi della Giunta, di inserire un emendamento che è evidentemente inammissibile su un provvedimento di variazione di bilancio come quello che stiamo discutendo che riguarda esclusivamente la sanità, un emendamento che riguarda tutt'altro argomento e che prevede lo spostamento della data delle elezioni delle Province. Allora, su questo noi abbiamo già espresso il nostro parere e abbiamo detto che secondo noi il provvedimento è assolutamente inammissibile, e quindi è inaccettabile, sarebbe un precedente gravissimo e pericoloso anche dal punto di vista istituzionale se fosse accettato e ammesso questo provvedimento, e abbiamo proposto soluzioni alternative che riguardavano la disponibilità a votare un ordine del giorno oggi che desse mandato alla Giunta regionale di prendere un provvedimento amministrativo, e nelle more dell'esecutività di questo provvedimento attivare un percorso legislativo che, attraverso il passaggio in Commissione e poi in Consiglio, spostasse questa data delle elezioni, su cui si può anche concordare. Allora questa è la strada, è inutile che ci prendiamo in giro, il DL 36 è stato approvato a larghissima unanimità nelle due Commissioni e non mi pare che ci siano i termini per rivedere la cosa, altrimenti se ci sono modifiche da fare queste devono essere rifatte in Commissione: io chiederò esplicitamente il ritorno del DL 36 in Commissione se ci sono modifiche sostanziali di questo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRE' (M5S). Grazie Presidente, guardi generalmente noi non interveniamo mai ma non posso che sottoscrivere quelli che sono stati gli interventi fatti fino adesso dai miei colleghi della minoranza. Stamattina è stata convocata una Conferenza dei Capigruppo dove è stata chiesta la possibilità di invertire l'ordine del giorno, abbiamo approvato questa richiesta.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

(Segue MANCA DESIRE'.) E' stata fatta una richiesta ben specifica, e confermo quello che ha detto il mio collega, di poter approvare un emendamento che nulla ha a che vedere con il DL 36, anche noi giudichiamo questa richiesta assolutamente inammissibile, vorremmo chiedere a che punto e a che ora possiamo discutere quello che forse è l'argomento più importante di tutto l'ordine del giorno dei lavori di oggi.

PRESIDENTE. Sull'ordine dei lavori ha chiesto di intervenire anche l'onorevole Mele, tuttavia io convocherei una Conferenza dei Capigruppo, per cui sospendiamo per cinque minuti la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 51, viene ripresa alle ore 17 e 29.)

Discussione e approvazione del disegno di legge: Seconda variazione di bilancio. Disposizioni in materia sanitaria. Modifiche alla legge regionale 11 gennaio 2018, n. 1 (Legge di stabilità 2018) e alla legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità 2019) (36/A)

PRESIDENTE. Invito i colleghi Consiglieri a prendere posto.

L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 36/A.

Ha facoltà di parlare il consigliere Domenico Gallus, relatore.

GALLUS DOMENICO (UDC), relatore. Grazie Presidente, Assessori, colleghe e colleghi, io sarò brevissimo perché capisco che questa lunga attesa ha purtroppo provato assai i miei colleghi qui in Aula e quindi farò proprio una brevissima esposizione per dire che questo DL, a differenza del suo approdo in Aula e della sua esposizione, che è stato un travaglio con un parto distocico di dodici mesi, mentre invece in Commissione questo provvedimento ha avuto un via libera immediato e parlo solo per questo, per ringraziare tutti i commissari che sono stati pronti anche a chiamate last minute all'ultimo istante, ringrazio soprattutto dei consiglieri l'opposizione, i quattro Consiglieri che sono l'onorevole Ganau, l'onorevole Cuccu, l'onorevole Agus e l'onorevole Cocco perché hanno dimostrato ancora una volta grande disponibilità e insieme abbiamo portato degli ottimi migliorativi di questo dispositivo.

Quindi vi riassumo brevemente quello che è stato l'iter, e soprattutto quello che contiene di più di quello che abbiamo aggiunto come Commissione rispetto al disegno di legge iniziale, perché ripeto si trattava di manovre di non eccessive somme ma soprattutto erano somme significative. Come significativo ritengo che fosse l'aumento dei 300.000 euro per i disabili gravi extra LEA, significativo è stato anche l'aumento della dotazione per le Università da 1 milione a 1 milione e 300 dovuta appunto al fatto che sono indirizzati verso Cagliari e Sassari ma noi sappiamo che avrà una priorità Sassari perché sta istituendo tre nuove scuole di specializzazione in medicina. Significativa, e forse è quella la più importante, è stato poi mettere a regime a cadenza triennale, e quindi con impegno triennale 5 milioni di euro per la AREUS per quanto riguarda appunto le cooperative e le Onlus che erano convenzionate con loro per il 118. Ripeto importante è stato il fatto che abbiamo tolto l'una tantum e abbiamo invece istituito per tre annualità la somma che appunto era quella importante, considerando anche il fatto che comunque il volontariato e l'associazionismo, che dà sempre una grandissima mano, in genere poi si ritrova con dei rimborsi anche nettamente inferiori almeno alla metà di quello che avrebbero dovuto percepire. Quindi è importante per questo.

Ci sono anche poi delle importanti somme per la specialistica ambulatoriale e per l'abbattimento delle liste d'attesa, così come ci sono anche un importante emendamento che è stato proposto dall'onorevole Schirru per quanto riguarda le terme che danno grandi risposte per alcune patologie anche se questo capitolo, che era previsto questo emendamento che prevedeva 1 milione di euro, è stato poi ridotto di circa 70.000 euro perché la capienza di quel capitolo appunto era soltanto di 930 e qualcosa del genere. Ciò detto credo e auspico veramente, concludendo il mio intervento, auspico che tutte le Commissioni, che tutti i Presidenti di Commissione possano giovarsi dell'apporto e della disponibilità di tutti i miei commissari maggioranza e opposizione, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente, nelle discussioni che probabilmente ci vedranno in futuro impegnati a discutere in materia di sanità probabilmente ci verranno divisi su molti temi anche a giudicare dai contenuti delle bozze che in maniera più o meno informale vengono fatte circolare anche nei corridoi del Consiglio regionale o nei Gruppi su Whatsapp. Di certo però tematiche tecniche, sono state definite così, come quelle contenute nel DL presentato dalla Giunta il 25 luglio non possono non avere da parte di questa opposizione il sostegno necessario a portare avanti e a migliorare in alcuni casi delle politiche che crediamo essere positive al di là dello schieramento politico che le propone o che le approva in Giunta. La Commissione ha lavorato per due sedute attorno ai contenuti del testo, credo siano state riunioni estremamente positive in cui si è riusciti anche a migliorare il testo rispetto a quello che era la proposta originaria della Giunta ed è stato possibile anche grazie all'ascolto tra le diverse parti politiche evitare alcuni errori che avrebbero minato la bontà delle proposte. Parlo per esempio, parlo a titolo di esempio, di quanto contenuto nel comma 5 dell'articolo 1, in particolare riguarda il finanziamento del 118, che sappiamo essere uno dei temi che più di altri ha spinto questo Consiglio a discutere con urgenza il DL 36. Si passa con l'articolo emendato dalla Commissione, che spero appunto che venga approvato a grande maggioranza da questo Consiglio, da una situazione di emergenza, da una situazione in cui il finanziamento era un extra, una aggiunta, una tantum a una situazione che finalmente dà certezza alle cooperative e alle associazioni Onlus che lavorano in un settore vitale e nevralgico come quello strettamente legato alla salute di ciascuno di noi. Un altro tema che mi preme sottolineare, e che a questo proposito appunto mi farebbe piacere avere dall'Assessore, che non vedo in aula, delle risposte in merito a questo, sono i contenuti che sostituiscono il comma 32 riguardante il finanziamento destinato all'Università di Sassari e di Cagliari destinato al reclutamento di professori di ruolo dei corsi di laurea delle scuole di specializzazione delle Facoltà di Medicina e Chirurgia. È sicuramente un fatto positivo il fatto che anche l'ateneo di Cagliari sia stato, cioè che il finanziamento inizialmente previsto per il solo ateneo di Sassari sia stato riconosciuto anche per l'ateneo di Cagliari, però in Commissione ed è stato l'unica parte del discorso della discussione che mi ha visto contrario, ad esprimere un voto contrario, è stato deciso di incrementare lo stanziamento previsto per l'ateneo di Sassari, questo senza che fossero esplicitati i criteri e senza che fosse in alcun modo conosciuto dalla Commissione la motivazione, appunto, legata a questa differenza di trattamento tra i due atenei. Non vorrei fare un ragionamento attorno al singolo stanziamento, ribadisco è una questione estremamente positiva il fatto che si passi da un emendamento spot approvato a margine di una finanziaria a una certezza che consente appunto ai due atenei, alle scuole di specializzazione di programmare il proprio futuro senza dover attendere ogni volta l'approvazione di questo o di quell'emendamento. Credo però che anche il metodo, soprattutto quando si parla con le principali istituzioni culturali e accademiche, scientifiche dalla nostra isola, sia sostanza. Per cui avrei preferito che la sesta Commissione avesse organizzato un'audizione con i due Rettori delle due Università, avrei preferito che i commissari, prima di esprimere il voto, fossero stati messi nella condizione di conoscere le specifiche delle scuole di specializzazione attivate, delle differenze tra l'offerta formativa non di questo o di quell'ateneo, ma di tutta l'isola, e che non ci fosse il rischio, che purtroppo io vedo all'orizzonte, che il nostro sforzo venisse poi vanificato da un'offerta magari in alcuni casi doppia e in altri casi assente. Lo sforzo che sta facendo il Consiglio regionale per permettere alla Sardegna e ai sardi domani di avere specialisti in tutte le specializzazioni che occorrono a tenere in piedi la sanità in Sardegna deve essere ragionato a livello regionale. Oggi, il rischio che io vedo è il fatto che ci sia una specialità presente in entrambe le scuole di specializzazione e altre specialità, magari legate ad assenze, gravi carenze negli ospedali sardi, che invece non hanno possibilità di formare i propri professionisti né a Cagliari né a Sassari. Riguardo i criteri, sarebbe interessante capire come nasca questa esigenza, l'esigenza appunto di differenziare lo stanziamento, e anche quali siano le cifre e gli studenti che beneficeranno, in questo caso non sono gli studenti a beneficiare direttamente dello stanziamento perché lo stanziamento è previsto per il reclutamento di professori, ma quali sono le cifre a monte di queste decisioni. Al netto di questa opacità che spero l'Assessore voglia chiarire in aula e che senza un chiarimento rischia di offuscare un DL e una legge in futuro, a mio modo di vedere, positiva, credo che vada sottolineata la disponibilità dell'opposizione in questo senso estremamente unità nel consentire la discussione celere di questo testo e disponibile anche in futuro a ragionare sui temi di ampio respiro e sulle tematiche strettamente connesse ai temi fondamentali dello sviluppo della nostra isola. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Quello che ci approcciamo ad esitare è un provvedimento di estrema importanza che mette a disposizione oltre 30 milioni per un miglioramento complessivo del sistema sanitario, ed è stato discusso in Commissione con una volontà di migliorarlo, di portarlo a compimento nel più breve tempo possibile. Si tratta di risorse aggiuntive per gli accordi integrativi regionali della medicina generale e dell'emergenza sanitaria territoriale, della continuità assistenziale e della pediatria di libera scelta. Si tratta di mettere a disposizione risorse aggiuntive per i pazienti affetti da patologie irreversibili che non fruiscono del sistema delle cure domiciliari integrati, la possibilità messa in campo di incrementare le ore di specialistica ambulatoriale, che sono fortemente richieste dai territori e che hanno una funzione anche di smaltimento delle liste d'attesa sul territorio, che sono come ben sapete una delle criticità del nostro sistema sanitario. Inoltre, c'è quella norma a cui faceva riferimento in particolare l'onorevole Agus, che riguarda l'accreditamento dei corsi universitari nelle branche sanitarie a favore dell'Università di Cagliari e di Sassari. C'è una differenza di finanziamento tra l'Università di Sassari e l'Università di Cagliari che è stata giustificata dagli Assessori con una differente modalità di attivazione, un numero maggiore di corsi nuovi attivati nell'Università di Sassari che necessitava ovviamente di una maggiore risorsa finanziaria per essere mantenuta. Su questo tipo di istruttoria ci sono stati un pochino di polemiche anche in Commissione perché non si è ritenuto che l'istruttoria fosse evoluta al punto necessario. Io spero che le motivazioni che ci sono state date siano quelle corrette, che non stiamo in qualche maniera penalizzando un'Università a favore dell'altra. Il comma 6 invece è quello che più ha portato alla discussione nella Commissione, si era partiti con una proposta di Giunta che inopinatamente cancellava la disposizione votata dal Consiglio regionale nella precedente legislatura all'unanimità, che metteva a disposizione 5 milioni di euro per le associazioni di volontariato, le cooperative sociali che svolgono la funzione di servizio con il "118". Questo era ovviamente inaccettabile, e devo dare atto in particolare all'assessore Fasolino, ma anche all'assessore Nieddu, l'assessore Fasolino in particolare, che ha capito subito, ha colto il significato e l'importanza del problema e ha trovato le risorse finanziarie per stabilizzare per l'anno in corso e per gli anni prossimi la disponibilità di queste risorse in maniera da consentire una revisione della convenzione con le associazioni di volontariato, appunto convenzionate col Sistema di emergenza territoriale, che consenta una maggiore efficienza e una maggiore soddisfazione anche di stare sul mercato di queste associazioni e di queste cooperative. Si tratta quindi di un provvedimento assolutamente positivo in cui annuncio già da adesso il voto favorevole del nostro Gruppo.

PRESIDENTE. Non ho altri iscritti a parlare, do la parola all'Assessore.

COCCO DANIELE (LEU). Io mi sono iscritto a parlare.

PRESIDENTE. Si è iscritto fuori tempo, però può intervenire dopo, per dichiarazione di voto, quando voteremo il passaggio alla votazione.

Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). In realtà io non intendevo intervenire sul merito del provvedimento perché siamo a favore, ma semplicemente sulla circostanza che ieri in Commissione è emerso, e non è la prima volta, un problema connesso al fatto che la Giunta regionale spesso manda variazioni di bilancio senza una relazione che consenta al Consiglio di comprendere il perché e per come di quelle variazioni. Ora, è evidente che non si tratta di una responsabilità dell'Assessore della programmazione, che altro non fa… Scusi, Presidente, ma questo riguarda direttamente le sue competenze…

PRESIDENTE. Ha perfettamente ragione.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Sto concludendo. L'Assessore della programmazione, quando un assessore, in questo caso l'Assessore della Sanità, propone una variazione, non fa altro che tradurla in termini tecnici, predisporre un atto di variazione di bilancio e proporlo. Ma la parte sostanziale deve essere spiegata dall'Assessore da cui la variazione promana. L'Ufficio ieri, parlo della terza Commissione, ha fatto una serie di osservazioni che sono state trasfuse nel parere della Commissione e fanno parte integrante del parere reso dalla terza Commissione, che dice esattamente le cose che io le sto dicendo, Presidente. Quindi, io credo di potermi fare interprete di tutta la terza Commissione, ma immagino anche di tutta l'Aula, perché le variazioni di bilancio vengano portate all'attenzione del Consiglio con tutti i crismi e con tutte le informazioni che servono per capire da dove origina l'esigenza di quella variazione e perché si sta facendo quella variazione. Grazie.

PRESIDENTE. Sarà mia cura prendere atto di quanto detto, eppure è previsto, l'avete messo nero su bianco come osservazioni come Commissione.

Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale.

NIEDDU MARIO, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Questo disegno di legge si incarna nella variazione di bilancio che ovviamente ha, come ha esposto prima benissimo l'onorevole Gallus, tutti quei provvedimenti che servono per migliorare la qualità dell'assistenza erogata in primo luogo per quello che riguarda l'abbattimento delle liste d'attesa, che è uno degli obiettivi che ci siamo dati adesso come Giunta prioritari. Dal punto di vista propriamente della parte tecnica riguardante la variazione di bilancio la competenza è dell'assessore Fasolino, e per quello che riguarda l'aspetto più eminentemente relativo all'aspetto diciamo sanitario le varie voci sono quelle esposte infatti dall'onorevole Gallus, e abbiamo, rispetto ai 6 milioni di euro che sono stati suddivisi per le varie competenze, avevamo 3 milioni e mezzo per l'abbattimento delle liste d'attesa, poi abbiamo i 2 milioni all'anno per i prossimi tre anni per la specialistica ambulatoriale, per la quale abbiamo eliminato il comma 7 e abbiamo riaperto alla possibilità di pubblicare le ore per gli specialisti ambulatoriali, un po' di contenzioso è sorto rispetto ai 5 milioni relativi alla erogazione di un contributo alle cooperative sociali e alle associazione di volontariato del 118, poi è stata trovata la copertura con un emendamento, e anche quel problema è stato risolto. L'altra variazione, che è stata inserita con un emendamento, è quella relativa al finanziamento dei corsi di specializzazione dell'Università di Cagliari e Sassari, è sorta una problematica e poi è stato trovato un aumento di copertura per l'Università di Sassari passando da un finanziamento iniziale di 1 milione, da suddividere tra le università di Cagliari e Sassari, e poi 300 mila euro aggiuntivi per l'Università di Sassari, dovuti, è stata questa poi una delle domande che in Commissione è stata posta all'Assessore, e la risposta è stata quella che ho dato in Commissione e quella che do anche a voi, che c'è stato un aumento dell'attivazione delle scuole di specializzazione, dell'Università di Sassari in particolare, che ha richiesto quindi l'attivazione di corsi supplementari e quindi una copertura ulteriore per i prossimi quindici anni di almeno tre unità di professori ordinari, o associati, per mantenere in attività le scuole di specializzazione della Facoltà di Sassari, e quindi questa è una richiesta, un finanziamento aggiuntivo di 300 mila euro.

PRESIDENTE. Bene, metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Grazie, Presidente, io devo ringraziare tutta la Commissione e devo ringraziare i due Assessori, l'Assessore…mi dà fastidio…

PRESIDENTE. Onorevole Cocco, ha ragione, c'è un brusio di sottofondo veramente fastidioso. Consentiamo all'onorevole Coco di intervenire. Prego.

COCCO DANIELE (LEU). … Pensavo prima che il buon senso fa sempre la differenza, e questa volta l'ha fatta davvero. Io devo ringraziare il Presidente della Commissione con tutti i commissari, i due Assessori di riferimento, l'assessore Nieddu e l'assessore Fasolino, perché in sei giorni si è riusciti a portare a conclusione, a portare in Aula e ad approvare, perché si approverà sicuramente, un DL molto importante, con 30 milioni di variazione di bilancio, nonostante rispetto alla prima stesura ci fossero dei problemi che, a prima vista, sembravano insormontabili, invece, dicevo prima, la grande disponibilità e la grande sensibilità, in primis degli Assessori, e la disponibilità di tutti i componenti della Commissione hanno fatto sì che oggi possiamo approvare questo provvedimento. Non devo aggiungere altro rispetto a quello che è stato già detto, io però chiedo sommessamente all'Assessore che finalmente sulle risorse che sono destinate alle liste d'attesa vengano utilizzate in maniera tale che possano veramente subito dare quelle risposte che da troppo tempo attendiamo, non è più sostenibile che per fare esami diagnostici con grandi apparecchiature diagnostiche, e mi riferisco alla Tac, mi riferisco alla risonanza, mi riferisco agli esami endoscopici, possiamo avere ancora dei tempi di attesa così lunghi, non sicuramente dal 2019 Quindi adesso si stanno mettendo delle risorse importanti, io credo che ci siano i modi per far lavorare quei servizi che devono dare queste risposte. E i modi ci sono, ne abbiamo già parlato, dobbiamo mettere in condizioni l'équipe di lavorare non solo sulle sei ore canoniche giornaliere, ma dobbiamo fare in modo che tutti i servizi lavorino almeno in h 12, dalle 8 alle 14, e e dalle 14 alle 20. Ci sono purtroppo molti servizi che finiscono il loro servizio, scusate la ripetizione del termine, alle ore 14, io credo che dove le macchine ci sono, parlo delle risonanze magnetiche, ad esempio, queste debbano essere utilizzate almeno in h 12 di giorno, perché solo così riusciremo a dare le risposte, e con queste risorse io credo che le risposte si possano davvero dare.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Intervengo per dichiarare il voto favorevole, sottolineando l'importanza di questo provvedimento nella parte che tratta dei mezzi di soccorso di terra, relativi alle associazioni di volontariato. Non è un potenziamento del sistema, questo provvedimento è stato assunto nella scorsa legislatura perché noi abbiamo analizzato, io questo lo dico per coloro che non erano presenti nella scorsa legislatura, i bilanci di queste associazioni, e sono, con le dotazioni precedenti all'ultima finanziaria, associazioni che hanno i bilanci strutturalmente in perdita, strutturalmente! Cioè, se noi li avessimo lasciati nella condizione dell'anno scorso, nel giro di pochi anni moltissime associazioni sarebbero state chiuse. Per cui l'intervento della Giunta, e in questo momento anche il lavoro fatto dalla nostra Commissione competente è stato in linea con una politica che è di salvaguardia del sistema del 118, così come è in Sardegna, che non è un sistema basato sulle forze pubbliche, ma sulle forze private, al di là di quelle unità speciali diciamo medicalizzate, o infermieristiche, che sono presenti ma che non sono l'ossatura e la grande massa dello strumento a terra. Chiediamo però che questi fondi vengano erogati immediatamente, cioè sarebbe inutile e anche un po' beffardo adesso ripristinare i fondi e poi vederli smarrire nella discussione tra ATS e AREUS, oppure nelle lungaggini della burocrazia lato sensu. Crediamo, quindi, che l'Assessore debba prendere in questo senso un impegno, non nel senso di dire "lo farò", ma nel senso di attivarsi subito dopo con speciale attenzione perché da questo provvedimento giusto che il Consiglio sta per varare dipende l'equilibrio finanziario di tutte queste organizzazioni indispensabili al servizio di 118.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, il passaggio all'esame degli articoli.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Intanto comunico che è rientrato dal congedo l'onorevole Giovanni Satta.

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, dei contenuti dell'articolo 1 ha avuto modo di parlarne già in discussione generale. Nella discussione però sono stati evidenziati anche altri punti che mi fa piacere riprendere in parte, uno in particolare riguarda l'abbattimento delle liste d'attesa. Ora nel nostro ordinamento non esiste una normativa coerente ed efficace in materia di valutazione delle politiche. Esiste una legge, approvata al termine della scorsa legislatura, che però necessita di un intervento regolamentare perché la valutazione delle politiche senza un intervento di modifica dei regolamenti consiliari non ha nessun modo di essere tradotta concretamente in pratica. Ebbene, su una materia come quella trattata dalla lettera c, comma 2, dell'articolo 1 credo che una clausola valutativa sarebbe necessaria. Oggi noi stiamo stanziando risorse per garantire l'abbattimento delle liste d'attesa; credo sia necessario, magari il mese prossimo o direttamente nelle prossime settimane, capire in che modo questo stanziamento si stia traducendo nell'abbattimento delle liste d'attesa, perché più volte il Consiglio regionale ha stanziato risorse, ha messo in campo politiche, ha approvato leggi che sono rimaste lettera morta nei cassetti dei funzionari dell'amministrazione regionale, non per demeriti dei funzionari, ma perché a volte una macchina regionale troppo complicata e in alcuni casi totalmente sconnessa con il Consiglio regionale e con le necessità all'esterno dei nostri palazzi non è stata in grado di metterla celermente a disposizione dei cittadini. Ebbene sarebbe grave se, a fronte di un impegno comune e collettivo su risorse pubbliche come quello importante contenuto nell'articolo 1, tra un mese o appunto nel tempo necessario per concretamente mettere in campo questa politica, non ci fosse poi a beneficio dei sardi nessun vantaggio, anche perché purtroppo il sistema che si utilizza per garantire lo smaltimento delle liste d'attesa è quello di consentire prestazioni aggiuntive da parte di chi già opera nelle ASL e quindi abbiamo dei limiti oggettivi che rischiano di vanificare poi anche la possibilità di mettere in campo nuove risorse. Abbiamo dei professionisti all'interno dei nostri ospedali che in alcuni casi, per alcune specialità, sono sottodimensionati, un caso su tutti è quello della chirurgia, credo che questo meriti un discorso a parte in questo Consiglio regionale, ma penso sia necessario calendarizzarlo già per le prossime settimane, perché le chirurgie nei nostri ospedali sono in gravissima crisi, abbiamo il Centro trapianti in gravissima difficoltà e credo sarebbe importante intervenire affinché questa criticità non diventi un'emergenza e non diventi un'emergenza appunto sulle spalle dei cittadini. Per cui l'invito è quello, già nelle prossime settimane, nel prossimo periodo, di monitorare con attenzione il risultato di questa politica e utilizzare poi tutti gli strumenti previsti dalla nostra normativa. Lo ha citato onorevole Cossa, che ringrazio: documenti di questa portata non possono entrare in Aula senza un'adeguata relazione, tra l'altro è prevista per legge, sempre la stessa già citata qualche seduta fa, la legge numero 24 del 2016, prevede che i testi esitati dalla Giunta siano corredati di analisi tecnico-normativa e analisi di impatto della regolazione. Ebbene io non sono più disponibile a consentire la discussione di disegni di legge approvati dalla Giunta illegittimi, perché un disegno di legge approvato dalla Giunta e non corredato da questi atti è un disegno di legge illegittimo che non può essere discusso in Consiglio regionale, quindi pregherei il Presidente nelle prossime occasioni, ogni qual volta dalla Giunta dovesse arrivare un disegno di legge di questo tipo, di ritrasmetterlo al mittente specificando, appunto, la carenza di atti previsti dalla legislazione regionale, perché una delle cose che questo Consiglio deve imparare a fare è pretendere che le leggi che questo Consiglio approva siano rispettate sino all'ultima virgola. Per il resto la risposta riguardo al tema sollevato e quindi riguardo a una maggiore esplicitazione rispetto alle differenziazioni tra i due atenei nel finanziamento delle scuole di specializzazione non mi vede soddisfatto, ma è un tema che rispetto al tutto, e quindi ai 40 milioni che oggi stanziamo, attiene più al metodo che alla sostanza, e riguardo al metodo non posso far altro che per l'ennesima volta sottolineare il mio disappunto.

PRESIDENTE. Non ci sono altri iscritti. Passiamo alla votazione. Non c'è nessuno iscritto in dichiarazione di voto, quindi mettiamo in votazione l'articolo 1.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 2.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 3.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'allegato 1.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'allegato 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'allegato 2.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'allegato 2.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

È stato presentato l'ordine del giorno numero 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Per precisare quello che è il mio pensiero rispetto a questo ordine del giorno che è stato presentato e che vede la firma di sei consiglieri. Il nostro Regolamento, se non erro, prevede alla fine della discussione generale, è vero, si può presentare un emendamento, ma le firme devono essere almeno di 8 consiglieri, quindi questo ordine del giorno non è ammissibile. Quindi chiederei alla Giunta di prendersi le responsabilità di uno slittamento delle elezioni provinciali, visto che ha trovato il tempo anche di nominare i commissari, quindi si prenda le sue responsabilità in merito anche allo slittamento delle date previste per le elezioni dei consiglieri provinciali.

PRESIDENTE. Tuttavia l'ordine del giorno è ammissibile in quanto è stato presentato prima della discussione generale.

Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Presidente, mi dica lei quando mi devo iscrivere, se molto prima…

PRESIDENTE. No, nel senso che se è un esercizio ginnico il mio ogni volta di controllare se al fotofinish si è iscritto qualcuno, ditemelo, lo faccio, prego ha la parola.

DERIU ROBERTO (LEU). Il voto è, per quanto mi riguarda, favorevole perché la Giunta meritoriamente si impegna a dar corso al risultato del referendum costituzionale, quindi riavremo le province elette direttamente, questo è l'impegno che assume la Giunta e quindi suppongo che il disegno di legge sarà conseguente, ed è un motivo buono, un motivo importante, anzi decisivo per sospendere nuovamente elezioni che legittimamente erano indette per la data ravvicinata che vogliamo in questo momento scongiurare. Non lo facciamo soltanto appunto per prendere tempo, ma lo facciamo perché la Giunta abbia il tempo di redigere un disegno di legge che è decisivo. Per questo motivo sarà necessaria anche una valutazione attenta di questo disegno di legge qualunque sia la modalità con la quale lo si voglia approvare. Per cui sarà importante, cioè da parte nostra c'è tutta la collaborazione per la Giunta che lo dovrà redigere, anche nel momento istruttorio siamo a disposizione per arrivare in Aula pronti a un'approvazione senza incidenti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Io per gli stessi motivi enunciati dall'onorevole Deriu non voterò a favore di questo ordine del giorno, primo tra tutti perché è un ordine del giorno che viene presentato a conclusione di un disegno di legge che nulla aveva a che vedere con il tema contenuto all'ordine del giorno. Per cui quella forzatura che abbiamo cercato in tutti i modi di far uscire dalla finestra sta rientrando dalla porta. Noi abbiamo chiesto semplicemente che su un tema di come questo, importante e annunciato, che non è emergenziale perché la data del 13 settembre, data entro la quale occorre presentare le liste era ben conosciuta da almeno due mesi, visto che l'atto lo ha fatto la Giunta stessa, non era accettabile che si arrivasse a poche ore dall'apertura dell'ufficio che doveva ricevere le liste presentate appunto per le elezioni provinciali senza certezze e senza un atto presentato a questo Consiglio, visto che non risulta presentato né un DL, né una proposta di legge per lo slittamento delle elezioni. E invece il tentativo mi sembra quello di mettere una pezza e anche di mettere le mani avanti, perché il riferimento all'esito del referendum costituzionale di tre anni fa ormai, referendum che ha segnato sì uno spartiacque nella politica italiana e quindi anche in quella regionale, ma che penso che niente abbia a che vedere con il fatto che per un mese in cui la Giunta aveva il potere di fare qualcosa e non l'ha fatto, appunto l'esito del referendum poco ha a che vedere con questa inerzia, e senza nessun tipo di correlazione di causa-effetto tra i vari punti del dispositivo stesso. Si dà atto e si considera e si impegna a fare una cosa che nulla ha a che vedere né con quanto è dato nelle premesse. Per cui l'intenzione è quella di non votarlo e chiedo anche se sul tema degli enti locali ci sia qualcosa di più di semplici chiacchiere a mezzo stampa, perché più volte ho letto sui quotidiani anticipazioni al riguardo una revisione complessiva del sistema degli enti locali, li ho letti tanto per quanto riguarda la stampa regionale che per quella nazionale, perché più volte si è discusso appunto a mezzo stampa di iniziative di questo tipo che non hanno portato a niente. In questo senso è chiaro che se la Giunta avesse pronta una proposta di riforma almeno…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, mi rivolgo a lei e al Segretario Generale perché non ho capito, in riferimento alla risposta data ad un altro collega, cioè per quanto riguarda il numero dei Consiglieri presentatori l'ordine del giorno, si fa riferimento alla tempistica relativa all'argomento in discussione, cioè il DL 36. Ora come sia possibile che nella discussione sui finanziamenti al 118, l'Università di Cagliari e Sassari e le scuole di specializzazione, e tutta la materia della sanità pubblica, a qualcuno sia venuto in mente di poter collegare la materia delle Province è cosa che lascio, come dire, ad una parte dello scibile umano ancora non esplorato. Perché se quello è l'articolo del Regolamento sul quale ci si avvale per portare in discussione quest'ordine del giorno, l'articolo 122, al primo comma, recita che nell'esame di un progetto di legge, di una mozione e di altri atti sottoposti all'approvazione del Consiglio possono essere presentati sull'argomento in discussione ordini del giorno al fine di promuovere eccetera. Quindi già introdurre nel nostro dibattito un elemento nuovo, cioè che su qualsiasi progetto di legge, al di là dell'argomento trattato si possa poi discutere al termine di questo un ordine del giorno su un argomento totalmente differente crea un precedente pericoloso.

L'altro aspetto è questo. Un conto è parlare del rinvio per una questione data da una tempistica delle elezioni previste per i primi di ottobre, altro è introdurre l'argomento dell'elezione diretta, di primo, secondo livello, perché il vero tema è se vogliamo le Province, o se vogliamo dar gambe all'organizzazione provinciale è che prima di tutto, o in modo parallelo, ma uno dei binari deve arrivare prima, e cioè quello della riforma della Regione, altrimenti avremo la l'organizzazione provinciale che vivrà nelle stesse identiche dinamiche, possiamo anche aumentarle queste Province, ma vivranno nelle stesse identiche dinamiche di difficoltà, impossibilità di operare, assenza di risorse, assenza di personale, né più né meno come già operano le province commissariate. Prima si intervenga sulla diminuzione dei poteri, le competenze e si riorganizzi la macchina regionale con la riforma della 1, e in base a quello si immagini l'architettura istituzionale in Sardegna, anche delle Province, e si avvii una discussione sulla riforma se l'elezione debba esservi…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, io intervengo per riprendere in parte la discussione che l'onorevole Deriu poc'anzi ha fatto, e devo dire che questo ordine del giorno si discute non perché è ammissibile come ha detto lei Presidente, ma perché c'è stata una deroga da parte della Conferenza dei Capigruppo che ha deciso di portare all'attenzione di questo Consiglio questo provvedimento. Perché se dovessimo andare a leggere le norme del Regolamento ha ragione l'onorevole Zedda, o ha ragione l'onorevole Satta, questo argomento non è legato a nessun altro argomento all'ordine del giorno e non si può discutere. Quindi anche il suo modo di porsi probabilmente aiuta la discussione all'interno di quest'Aula e la risoluzione dei problemi, e rispondere all'onorevole Satta dicendo abbiamo deciso in Capigruppo di portare l'argomento all'ordine del giorno forse sarebbe stato decisamente più corretto, invece che dire è ammissibile punto e basta. No, non è ammissibile, c'è stata una deroga da parte dei Capigruppo e i capigruppo di opposizione si sono resi disponibili per portare questo argomento all'ordine del giorno. Il tema invece però in discussione, per cui noi andremo a votare positivamente all'ordine del giorno, è che siamo e abbiamo presentato anche nella scorsa legislatura un una proposta di legge per l'elezione diretta delle Province, l'abbiamo fatto in maniera convinta, crediamo che la rappresentatività diretta sia un elemento fondamentale per riportare anche l'ente intermedio al centro della discussione nei nostri territori, e anche quale elemento di discussione e di sviluppo territoriale di area vasta, e quindi una discussione decisamente più ampia rispetto a quella locale, a quella campanilistica, e pensiamo che una riforma di insieme che ripristini le province, e che ridia dignità a tutti i territori della Sardegna sia indispensabile. Ci preoccupa un attimo la discussione che in questo momento è in voga o è attuale all'interno della maggioranza sul numero delle Province, su chi ha dignità o meno di essere provincia, o su chi ha dignità o meno di essere ASL. Noi vorremmo ricordare che la Sardegna è un insieme di territorio estremamente compositi e diversi tra di loro e prima di prendere una decisione magari un po' avventata bisognerebbe provare a comporre un organigramma provinciale, anche di rappresentanza provinciale, provando a coinvolgere tutti gli enti sia quelli comunali, che anche coloro i quali vogliono cambiare provincia da una parte all'altra, sia quelli che chiedono maggiore rappresentatività come l'Ogliastra e il Sulcis e non vogliono sicuramente essere…

PRESIDENTE. Grazie onorevole Lai, la invito ad essere più attento ai lavori d'Aula. Nessuno ha fatto riferimento all'ammissibilità del provvedimento, ma il mio intervento era volto solamente alla tempistica di presentazione e quindi alla necessità o meno delle otto firme. Grazie.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Io dichiaro il voto favorevole mio e credo anche del collega Lai, e credo del mio gruppo, perché comunque questo è un accordo che è stato raggiunto in Conferenza dei presidenti di gruppo, perché c'erano anche delle altre opzioni che abbiamo ritenuto non praticabili, per cui alla fine si è giunti ad un accordo, quindi si è presi l'impegno di portare un ordine del giorno per impegnare la Giunta a stabilire questa proroga. Quello che voglio dire all'Assessore Sanna e alla Giunta intera è quello di non fare l'errore di prorogare solo per qualche mese, perché questo errore lo abbiamo fatto già precedentemente, siccome non si possono conoscere ad oggi i tempi di una eventuale riforma degli enti locali, io credo che dovremmo come almeno fino al 31 dicembre di questo mese per non rischiare poi di ritrovarci nelle stesse condizioni da qui a qualche mese.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Su questo tema io intervenni in Aula il primo di agosto richiamando l'attenzione dell'Assessore sul fatto appunto che si sarebbero tenute le elezioni a ottobre nel caso in cui non si fosse proceduto con un atto amministrativo, o meglio con una legge di proroga, però non mi limitai a quello, mi limitai a ricordare all'Assessore che sul tema occorreva e occorre sempre di più prendere dei provvedimenti e prendere delle decisioni, al di là degli annunci è sei mesi che sentiamo annunci, però mi sembra di assistere a degli annunci e a una maggioranza divisa su tutto, in particolare sul numero delle province, e poi trova l'accordo magicamente solo quando si tratta di indicare nomi ai vertici di quelle province, l'avete fatto per sostituire per carità un amministratore straordinario che si è dimesso, ma vorreste farlo anche perché non è fate mistero, anche rispetto agli altri amministratori in carica delle province, sul quello trovate accordo, dopodiché, quando si tratta di fare una proposta che serva per riordinare il sistema degli enti locali della Sardegna anche alla luce, come avete detto voi, avete scritto e abbiamo appreso in questo quest'ordine del giorno alla luce del referendum costituzionale del 4 dicembre del 2016 che ha cambiato il corso delle cose, allora io non vedo, approverò ovviamente questo ordine del giorno però non vedo una reale proposta e mi chiedo perché a quel punto non si prendono in esame le proposte che sono in Commissione, se non ce la fate voi fate fare a noi consiglieri, se non siete in grado di fare un disegno di legge lo faremo noi, portiamo avanti noi la nostra iniziativa, abbiamo il potere iniziativa quanto voi della Giunta, quindi andremo avanti noi e se la maggioranza non è in grado di portare avanti una proposta di maggioranza lo farà la maggioranza con la minoranza e io vi chiedo di portarla avanti però, non di continuare con gli annunci, anche perché qualsiasi proroga dovessero essere data le province stanno soffocando e quindi hanno bisogno di un riordino che è essenziale per la loro sopravvivenza.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC). Sì, intervengo perché ci sono delle anomalie, allora o non convocati più i Capigruppo o chi per essi, oppure se si convocano e si raggiunge l'unanimità bisogna essere conseguenti se no voi che avete parlato l'ultima volta di si parla fra galantuomini siate galantuomini, perché vedete cosa c'entra parlare di quando saranno le province, si è sposata, si è concordata, tracciata peraltro da autorevoli esponenti della minoranza, alla quale inizialmente la minoranza riteneva di dover aderire per poi praticamente trovare la convergenza di tutti, quindi non riesco a capire cosa c'entri la discussione di quando saranno le province eccetera, abbiamo un modo, non appena presentano la legge che dovrebbe essere in tempi brevissimi, di discutere valutare eccetera, è probabile che le posizioni per esempio del mio Gruppo sia più vicina a voi rispetto a quella della stessa maggioranza, ma questo è un altro discorso, e non c'entra niente, è perdere tempo e non essere coerenti con gli atteggiamenti che si assumono, i Capigruppo rappresentano un Gruppo? Bene quei membri praticamente devono essere coerenti e devono essere su quella posizione, abbiamo trovato l'unanimità su una proposta fatta da voi, mi meraviglio praticamente di certi atteggiamenti che sono certamente fuori dai confini della correttezza.

PRESIDENTE. Ne approfitto per rimarcare questo fatto, nel senso che la presentazione dell'ordine del giorno è stato frutto di un accordo con i Capigruppo, di maggioranza e opposizione, e vedere bizantinare i consiglieri circa l'ammissibilità, l'opportunità della presentazione di questo ordine del giorno lo trovo un fatto alquanto, non voglio dire scorretto ma, insomma, bislacco. Quindi vorrei capire a cosa servono le Conferenze di Capigruppo, se i Capigruppo parlano a nome dei propri gruppi o a nome personale, però detto questo do la parola all'onorevole Piu.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Piu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PIU ANTONIO (Progressisti). Grazie Presidente, intervengo perché mi ha preceduto l'onorevole Oppi con cui concordo in pieno con quello che ha detto, quando si fanno i Capigruppo i Capigruppo prendono una decisione e di conseguenza tutti i gruppi debbono stare a quello che è stato deciso, infatti i Capigruppo hanno deciso all'unanimità di portare l'ordine del giorno in Aula, compreso il Capogruppo dei progressisti che ha dato l'ok per fare in modo che l'ordine del giorno venisse presentato, cosa diversa poi è lo sviluppo di una votazione all'interno dell'Aula, perché dai capigruppo se avete deciso di votare a favore è un discorso, se si è deciso invece all'unanimità di portare il documento è un altro, siccome i termini e anche i modi di agire di un'Aula sono importanti, io mi rifaccio al Presidente non di certo ai Capigruppo, il Presidente deve governare questo tipo di dinamiche all'interno dell'Aula, quindi anche prima di andare ad accusare un Gruppo se i Capigruppo servono meno secondo me occorre sempre prudenza, soprattutto per chi esercita un ruolo super partes come quello che esercita lei in Aula, in merito invece all'ordine del giorno considero l'astensione, e parlo a nome del Gruppo dei progressisti invece un atto assolutamente legittimo in quanto il gruppo decide in aula che cosa votare, nonostante il gruppo stesso sia stato favorevole a salvare la maggioranza nella presentazione di un ordine del giorno e a chiedere un rinvio su un qualcosa che la maggioranza stessa doveva portare in aula già un mese due mesi fa, quindi sinceramente venire attaccati dal Presidente del Consiglio, in questa maniera così gratuita e mi dispiace affermarlo, lo ripeto lo trovo alquanto inopportuno, quindi siccome ogni consigliere regionale e ogni Gruppo ha diritto, ed è anche legittimo, di cambiare opinione da un minuto all'altro, senza chiedere sospensioni, perché oggi in dieci ore di lavoro abbiamo fatto trenta sospensioni, noi invece, per le prossime volte dico, un consigliere regionale può anche cambiare opinione senza fare sospensioni d'Aula. Quindi, il Gruppo Progressisti, favorevole a portare l'ordine del giorno, ad andare avanti con i lavori, e ci si astiene nel momento in cui quello che c'è scritto nell'ordine del giorno a noi non va bene.

PRESIDENTE. Allora, onorevole Piu, io non ho sfoggiato doti divinatorie rispetto all'esito del voto ho detto che la presentazione dell'ordine del giorno è stato frutto di un accordo tra i Capigruppo, dopodiché, se avessi questo tipo di doti per anticipare o prevedere il l'esito del voto non starei qua a fare il Presidente del Consiglio.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Se lei avesse introdotto l'argomento in questo modo: raggiunto un accordo su un ordine dei lavori, la discussione dei Capigruppo che ha deciso di lavori, manca all'interpretazione del pensiero prima che questo venga espresso, siamo alla sfera di cristallo come ha detto lei, sono doti che io apprezzo molto questo degli esseri superiori.

PRESIDENTE. Consigliere Zedda, sull'ordine dei lavori.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Se lei avesse introdotto l'argomento così, in funzione in base al ragionamento fatto, a seguito della Capigruppo, si è deciso di presentare l'ordine del giorno e via dicendo, nulla quaestio, cioè lo sappiamo, oltretutto è impensabile anche poter far presentare liste per le Province domani no? Lo sappiamo tutti, va benissimo, nulla quaestio, se invece si usa il bizantinismo del Regolamento per dire che "il 122 prevede che otto Consiglieri non siano necessari perché è agganciato ad un argomento che è tutt'altro", si crea questa confusione. Cioè io invito, al termine di una Capigruppo, siccome qualche Capogruppo poi si ferma a parlare… qualcuno si prenda l'onere di riferire all'Aula che cosa la Capigruppo ha deciso, in modo tale che a tutti, quelli distratti e quelli più attenti ai quali verrà ricordato quello che già hanno sentito, sia pacifico e condiviso da tutti quello che i nostri Capigruppo hanno deciso, che è altro, però, che va introdotto così e non in punta di Regolamento, perché il Regolamento dice tutt'altro.

PRESIDENTE. Grazie ma io immagino che lei col suo Capogruppo dialoghi.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Per fatto personale, per fatto personale!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Allora, primo tra tutti mi sembra che il valore di quello che discutiamo in Capigruppo sia minato anche da alcuni comportamenti, perché stamattina ho partecipato a una Capigruppo che ha deciso di posticipare la discussione del DL 36, importantissimo, perché a quella discussione doveva partecipare assolutamente anche il Presidente della Regione, che contemporaneamente aveva altri impegni in calendario che tutti conoscevano, per cui quella è una palese presa in giro, per cui non sono disposto ad accettare lezioni di correttezza all'interno di un organismo, la Capigruppo, che sta funzionando malissimo, così come sta funzionando malissimo questo Consiglio: una barzelletta per chi lo guarda dall'esterno e per chi in questi palazzi non ha mai visto niente di simile, e sapete tutti a cosa mi riferisco!

Seconda cosa. Abbiamo discusso sull'opportunità di presentare un ordine del giorno, precisando che la responsabilità di questa urgenza… perché ora sono le 19 e domani alle 8 apre la possibilità all'interno delle Province di presentare le liste, possibilità che però non è stata resa nota nemmeno ai Sindaci che dovrebbero partecipare alle elezioni, questa però non può essere nell'ordine del giorno che ci chiedete di votare, non può essere responsabilità del referendum del 2016, perché la data del 13 settembre 2019 è stata decisa due anni e mezzo dopo quel referendum, per cui non sono disposto a votare atti come questo. Ho dato la disponibilità a discutere in Aula un ordine del giorno perché io penso che sia necessario uno spostamento per consentire a tutti i Sindaci e a tutti gli amministratori locali della Sardegna di partecipare a una competizione elettorale, seppur di secondo grado, credo che qualche settimana o qualche mese di slittamento siano utili, non sono disposto però a firmare un assegno in bianco sino alla riforma, perché non è quello che ho concordato in Capigruppo. Qui c'è scritto altro, c'è scritto "nelle more di una coerente riforma del sistema delle autonomie locali", quindi la facciamo l'anno prossimo? La facciamo l'anno prossimo, nel segno di quanto deciso dal referendum e sino all'anno prossimo decidiamo di mantenere questo regime. Può essere oggetto di discussione, non ritengo però di aver né discusso né dato il placet a una cosa del genere, tutto lì, ritengo però che il ruolo del Presidente non possa andare oltre il seminato, perché quando queste idee diventano vengono considerate bislacche, solo perché magari non sono state comprese al cento per cento, diventa una lesione anche del diritto del consigliere regionale di avere un'opinione e di portare una posizione politica, che è necessariamente articolata e complessa, perché quello di cui stiamo….

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Agus, il tempo a sua disposizione è terminato.

Per esprimere il parere della Giunta sull'ordine del giorno, ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Io vorrei che si assumesse un atteggiamento da parte di tutti noi un pochettino (da parte di tutti e quindi non parlo solo a una parte politica) un pochettino più maturo, e andare un po' oltre, perché se ci soffermassimo solo sulle fesserie davvero potremmo riuscire a non andare più avanti, avremmo sempre la motivazione per fermarci e non andare più avanti. Allora cerchiamo di andare un po' oltre, probabilmente qualche errore di comunicazione si è fatto però abbiamo fatto, come ha detto giustamente, come devo dire ogni volta che interviene fa, l'onorevole Oppi, si è fatta una Capigruppo, forse quella che ha funzionato meglio durante la giornata di oggi, l'ultima Capigruppo, dove si è stabilito di presentare un ordine del giorno e si è preso un accordo che eventualmente durante poi la settimana si sarebbe presentato un disegno di legge, quindi non chissà fra quanto tempo ma la prossima settimana si sarebbe presentato un disegno di legge che sarebbe potuto essere valutato poi dalle Commissioni, questo è stato detto. L'ordine del giorno abbiamo detto che doveva essere obbligatoriamente legato a un argomento del Consiglio, quindi solo per questo è stato legato al DL variazioni, altrimenti se si fosse potuto portare in maniera autonoma l'avremmo fatto in maniera autonoma, gli Uffici ci hanno detto che doveva essere legato a un argomento del Consiglio, l'argomento successivo più vicino era questo quindi l'abbiamo legato a questo argomento, solo per questo motivo. Quindi chiedo al Consiglio di andare veramente oltre, di riprenderci la nostra responsabilità, vostra soprattutto responsabilità di consiglieri, e capire se è giusto effettivamente dare mandato alla Giunta di magari provare a trovare il sistema per sopperire a un qualcosa che doveva essere fatto, votare l'ordine del giorno e andare oltre. Grazie,

PRESIDENTE. Grazie assessore Fasolino, metto quindi in votazione l'Ordine del giorno.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'Ordine del giorno numero 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo alla votazione finale del testo del disegno di legge numero 36.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge n. 36.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Per sapere da lei, che è promotore di eventi di questo tipo, se domenica in Consiglio regionale è previsto un concerto, io sono libero domenica e pensavo avesse organizzato qualcosa.

PRESIDENTE. Guardi, io non so di cosa stia parlando.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). No, rispetto ai concerti che aveva organizzato il Consiglio regionale…

PRESIDENTE. Guardi, se sta facendo ironia, evito di…

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). No, era per la calendarizzazione della concertistica. Non ci sono? Allora mi sono sbagliato.

PRESIDENTE. La seduta è tolta, verrete riconvocati a domicilio.

La seduta è tolta alle ore 18 e 49.



Allegati seduta