LVIII SEDUTA
Martedì 16 Giugno 2020
Presidenza del Presidente Michele PAIS
La seduta è aperta alle ore 16 e 14.
CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta del 4 maggio 2020 (53), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. I consiglieri regionali Andrea Biancareddu, Emanuele Cera, Roberto Deriu, Gianluigi Piano e Giovanni Satta hanno chiesto congedo per la giornata odierna.
Se non ci sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Risposta scritta a interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta all'interrogazione numero 465.
(Risposta scritta pervenuta il 11 giugno 2020)
Comunico che è stata data risposta scritta alle interrogazioni numero 17, 79, 289, 307, 308, 313, 340, 342, 344, 345, 353, 354, 358, 361, 374, 378, 379, 385, 408, 415.
(Risposta scritta pervenuta il 15 giugno 2020)
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le proposte di legge numero 163, 164, 165.
Annunzio di presentazione di disegno di legge
PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato il disegno di legge numero 162.
Annunzio di interrogazioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interrogazioni numero 508, 509, 510, 511, 512, 513, 514, 515, 516, 517, 518, 519, 520, 521, 522, 523, 524, 525, 526, 527, 528, 529, 530, 531, 532.
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE. Comunico che nel BURAS numero 28 del 28 maggio 2020 è stato pubblicato il ricorso numero 49 del 18 maggio 2020, proposto al Presidente del Consiglio dei ministri contro la Regione autonoma della Sardegna per dichiarata illegittimità costituzionale degli articoli 4, comma 1, lettera a) e 5 comma 1, lettera c) della legge regionale 6 marzo 2020, n. 6, recante "Norme in materia di contratti di formazione specialistica aggiuntivi regionali".
Annunzio di mozioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.
CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le mozioni numero numero 280, 281, 282, 283, 284, 285, 286 e 287.
Discussione del disegno di legge: Rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e misure straordinarie per gli enti locali in materia di programmazione unitaria sulle misure strategiche per il rilancio economico e sociale, ai sensi dell'articolo 54, commi 2 e 3, del
Regolamento (157/A)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge n. 157.
Dichiaro aperta la discussione generale. Ha facoltà di parlare il consigliere Valerio De Giorgi, relatore di maggioranza.
DE GIORGI VALERIO (UDC-Cambiamo), relatore di maggioranza. Il disegno di legge numero 157, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione numero 27/41 del 28 maggio 2020, �� stato trasmesso al Consiglio regionale il 3 giugno ultimo scorso è assegnato in pari data alla Terza commissione permanente, la quale, stante l'urgenza rappresentata, lo ha immediatamente esaminato nella seduta pomeridiana del 3 giugno ed approvato con il consenso unanime di tutte le forze politiche.
Il presente disegno di legge crea i presupposti per la concessione di ulteriori risorse finanziarie a sostegno delle imprese e degli enti locali, i quali si trovano ad affrontare la difficile fase post emergenziale legata alla crisi epidemiologica da Covid 19.
Precisamente il provvedimento si compone di cinque articoli. L'articolo 1 è relativo alla rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti alle condizioni dalla stessa applicate e comunque nel rispetto del principio di convenienza finanziaria alla cui verifica dovrà successivamente provvedere la Giunta regionale chiamata con propria deliberazione ad attuare l'intervento e a effettuare le conseguenti variazioni di bilancio destinando le risorse così liberate per interventi di sviluppo economico e competitività.
Come esplicitato nella relazione illustrativa, allegata al disegno di legge, e come chiarito dall'Assessore della programmazione nel corso della seduta, si stima che dalla rinegoziazione in esame si possano liberare risorse nell'esercizio 2020 superiori ai 25 milioni di euro che potranno essere utilizzate anche per far fronte all'emergenza conseguente alla diffusione dell'epidemia da Covid 19. L'Assessore ha quindi posto l'accento sulla necessità di procedere in tempi rapidi all'approvazione della legge di autorizzazione stante il termine stringente posto dalla Cassa depositi e prestiti per la presentazione della documentazione di corredo alla domanda di rinegoziazione e la chiusura della procedura. A tale riguardo la Commissione in sede di esame del provvedimento ha ritenuto opportuno sopprimere all'articolo 1 il riferimento agli estremi della circolare della Cassa depositi e prestiti essendo quest'ultima difatti atto amministrativo e non normativo la cui modifica peraltro, anche laddove prevedesse condizioni migliorative per la Regione, renderebbe necessario un ulteriore passaggio legislativo del Consiglio in funzione del recepimento delle stesse.
L'articolo 2 rubricato "Interventi a favore degli enti locali" sostituisce la disposizione di cui al comma 6 dell'articolo 9 della legge regionale 8 agosto 2019 numero 15, terza variazione di bilancio 2019 - 2021, che viene abrogato dal successivo articolo 3 ampliando la possibilità per gli enti locali di mantenere nel proprio bilancio risorse trasferite in attuazione di programmi cofinanziati da risorse europee e statali e di utilizzarle per le medesime finalità cui erano originariamente destinate o anche per azioni di contrasto all'emergenza causata dalla pandemia. Con la disposizione in esame tale possibilità è, infatti, estesa anche alle risorse trasferite in attuazione di programmi per i quali ancora non sia stata adottata decisione formale di chiusura da parte della Commissione europea, ma riferite ad assi prioritari per i quali da questa non siano state presentate osservazioni.
L'articolo 4 contiene la norma finanziaria, l'articolo 5 stabilisce l'entrata in vigore; data la rilevata e l'urgenza del provvedimento in esame se ne auspica una rapida e condivisa approvazione da parte dell'aula, grazie.
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU). Presidente, mi scusi ma mi corre l'obbligo di intervenire sull'ordine dei lavori perché è stata appena pubblicato un avviso per l'assunzione di 50 operatori sociosanitari. Io intervengo sull'ordine dei lavori perché quest'Aula, la Commissione, la sesta Commissione sanità, ha deliberato con delle risoluzioni l'urgenza assoluta e indifferibile che tutti gli operatori sociosanitari venissero chiamate dalle graduatorie esistenti. Questo non sta avvenendo, si perpetra un atto ingiusto rispetto a persone che hanno dei diritti acquisiti che vengono calpestati continuamente.
PRESIDENTE. Onorevole, è stato chiarissimo, però insomma, chiedo che gli interventi sull'ordine lavori siano attinenti ai lavori, dell'aula di oggi.
Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.
GIAGONI DARIO (LEGA).Grazie signor Presidente, in merito a quanto riportato dall'Unione Sarda on line e da qualche altro giornale, volevo comunicare a quest'Aula, che in questo momento alcuni colleghi della Lega, assieme all'onorevole Zoffoli, presidente del Comitato Schengen, sono presso il centro di accoglienza di Monastir, perché si è venuti a conoscenza, signor Presidente è un caso importante si è venuti a conoscenza della positività di un migrante sbarcato qualche giorno fa sulle coste sarde, quindi è un tema importantissimo…
PRESIDENTE. Onorevole Giagoni, richiamo anche lei al rispetto di intervento sull'ordine lavori è tutta qua…. Grazie.
Discussione del disegno di legge: Rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e misure straordinarie per gli enti locali in materia di programmazione unitaria sulle misure strategiche per il rilancio economico e sociale, ai sensi dell'articolo 54, commi 2 e 3, del
Regolamento (157/A)
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Eugenio Lai, relatore di minoranza.
LAI EUGENIO (LEU), relatore di minoranza. Grazie Presidente, riprendiamo dalle cose serie, proviamo a superare le questioni che demagogicamente vengono poste all'interno di quest'Aula. Però riprendo dall'intervento del Presidente della terza Commissione che ringrazio anche per l'opera di mediazione, a nome di tutte le opposizioni che ha svolto all'interno della Commissione bilancio, e ringrazio naturalmente l'assessore alla programmazione Fasolino per aver portato questo provvedimento all'attenzione appunto della stessa terza Commissione. Le opposizioni in quella sede si sono comportate, come in tutto il corso di questa crisi pandemica, in maniera estremamente responsabile e in maniera responsabile abbiamo votato favorevolmente ad un provvedimento che mette nelle condizioni la Giunta regionale di riprogrammare determinate somme dovute alla rinegoziazione dei mutui a favore, appunto ci auguriamo, della crisi economica che stiamo vivendo…
PRESIDENTE. Mi scusi, mi scusi onorevole Lai, la invito a non continuare finché nell'Aula non c'è o non ci sarà un silenzio che le consentirà di… grazie può proseguire…
LAI EUGENIO (LEU), relatore di minoranza. Son d'accordo, Presidente, è lei che governa quest'aula… lo stesso auspicio naturalmente, dicevo in precedenza, ci auguriamo venga fatto da parte della Giunta attraverso un lavoro serio che mette a disposizione queste somme per affrontare la crisi che stiamo vivendo. Una crisi naturalmente che continuiamo a dire ha bisogno non di un uomo solo al comando, ma ha bisogno di un vero e proprio nuovo patto sociale a disposizione dei sardi e della Sardegna che coinvolga tutte le forze politiche attraverso una consultazione e attraverso anche l'audizione, la consultazione delle forze sociali ed economiche di questa di questa Isola. Così come condividiamo, naturalmente l'aveva fatto la maggioranza precedente, il secondo intervento a favore dei comuni, quello sull'ampliamento della possibilità della spendita delle risorse, dei fondi europei che non sono stati spesi in precedenza ma che sono ancora all'interno dei bilanci degli enti locali. Reputiamo che sia positivo anche da questo punto di vista, ci auguriamo che tutti gli enti locali utilizzino anche queste somme per le emergenze sociali che all'interno di ogni singolo Paese, di ogni singola città si sta vivendo anche in maniera estremamente drammatica.
Annuncio già che l'opposizione ha presentato un emendamento, un emendamento che consente alla maggioranza di mettere in pratica ciò che l'assessore Chessa ha chiesto a tutti i Comuni della Sardegna attraverso un appello che ho qui con me, perché è arrivato anche al mio Comune, e dice: numerosi settori sono allo stremo e non sono più in grado di sostenere molti dei loro costi tra cui quelli di alcune imposte tra cui quelli della Tosap e della Tari. Come opposizioni, al di là dei proclami, ci siamo fatti portatori di questo intento e abbiamo presentato quest'oggi un emendamento che va in quella direzione, ossia stanziare 40 milioni di euro a favore degli enti locali per contribuire ad andare nella direzione dell'abbattimento della Tari, ci sono tantissime Amministrazioni locali che sono in grossa difficoltà economica, ci sono tantissime amministrazioni locali che hanno completato il proprio plafond dovuto all'avanzo di amministrazione per stanziare queste risorse. Allora noi come opposizione ci siamo fatti portatori e portatrici di questo appello, l'appello dell'aumento del Fondo unico di 40 milioni di euro a favore dell'abbattimento della Tari, cosa che può avvenire anche grazie alle nuove disposizioni dell'Arera, grazie alle nuove disposizioni statali e anche a favore della Tosap, ricordo che in quest'Aula è stata presentata anche una proposta di legge con primo firmatario il consigliere regionale del Pd Gigi Piano, che va nell'ottica di intervenire fattivamente per ridurre questa tassazione. È già intervenuto il Governo con l'abbattimento fino ad ottobre. Noi crediamo che questa Regione possa fare di più e meglio rispetto a queste esigenze, rispetto alle esigenze che hanno commercianti, attività produttive nell'avere un incentivo economico per la ripartenza. Ci sono ancora interi settori che sono abbandonati al proprio destino, basterebbe, lo dice spesso il consigliere Zedda, scendere qui in via Roma per capire qual è l'esigenza reale delle attività produttive. Noi ci facciamo interpreti di questo, auspichiamo che la maggioranza, oltre i proclami e oltre le lettere inviate a tutte le amministrazioni comunali, si faccia interprete, così come deve essere, di un'azione costruttiva, di un'azione che coordini anche l'attività di tutti gli enti locali che ci sono in Sardegna per permettere amministrazioni locali di abbattere la TARI e la Tosap. Non sappiamo se queste somme che abbiamo stanziato sono sufficienti, siamo sicuri però che consentono attraverso uno studio fattivo e collaborativo della Giunta un intervento puntuale per mettere insieme ulteriori azioni che possano rilanciare l'economia. Questo è il nostro intento, naturalmente lo trasferiamo a tutte le forze politiche dell'Aula con l'atteggiamento costruttivo che ci ha visto intervenire in tutte queste sedute del momento pandemico a favore del rilancio economico, a favore della ripresa economica, a favore di una nuova fase costituente di questa Regione. Questo è quello che chiediamo naturalmente anche a questa maggioranza, uscite un attimo dagli slogan, e chiudo con una frase che l'assessore Chessa, ho qui il documento che ho inviato anche al mio Comune, ha proposto a tutti gli enti locali. Solo uniti anche in questo forse potremo risollevarci facendoci trovare pronti ad un nuovo inizio, che ci renderà sempre più protagonisti a livello internazionale sotto ogni punto di vista, turistico, artigianale e commerciale. È una grande sfida, lo mettiamo all'attenzione della maggioranza, ci auguriamo che quando arriviamo a discutere di quell'emendamento tutta quest'Aula sia partecipe attivamente e abbia la stessa responsabilità che abbiamo dimostrato noi all'interno della terza Commissione.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Lai.
È iscritto a parlare il consigliere Cesare Moriconi. Ne ha facoltà.
Ricordo ai colleghi consiglieri che dovranno iscriversi entro il termine dell'intervento medesimo, grazie.
MORICONI CESARE (PD). Grazie, Presidente. Io avviso i colleghi che non utilizzerò tutto il tempo a disposizione, però ritengo di dover intervenire perché, nonostante questo provvedimento sia un provvedimento necessario, in quanto offre la possibilità al Consiglio regionale di liberare una somma importante di risorse finalizzata a fronteggiare l'emergenza economica, di fronte alla quale credo, anche continuando a raschiare il fondo del barile, i nostri soldi molto probabilmente non saranno sufficienti. Lo facciamo oggi con la rinegoziazione dei mutui, lo stiamo…
PRESIDENTE. Scusi, onorevole Moriconi, è veramente difficilissimo ascoltare chi sta intervenendo, i colleghi consiglieri non sono obbligati a rimanere in aula qualora non avessero interesse a seguire gli interventi dei loro colleghi, possono anche stare fuori dall'aula, ma per lo meno non disturberanno chi sta intervenendo e chi vuole ascoltare l'intervento. Grazie.
MORICONI CESARE (PD). Questo Consiglio lo sta facendo oggi con la rinegoziazione dei mutui, lo farà e ci sta provando attraverso la rimodulazione dei fondi POR, lo farà e lo ha fatto attraverso la revisione della spesa… non fa…
PRESIDENTE. Ha ragione. Sospendo la seduta per cinque minuti, grazie.
(La seduta, sospesa alle ore 16 e 44, viene ripresa alle ore 16 e 51.)
Riprendiamo i lavori. Noto con piacere che c'è un clima anche leggero, però se dobbiamo sospendere, scusi Assessore… sospendiamo? Scusate, per cortesia, un minimo di ordine, se dobbiamo fare oggi Consiglio regionale lo facciamo, altrimenti riaggiorniamo a domani, altrimenti ragioniamo a domani.
Prego, onorevole Moriconi, continui l'intervento.
MORICONI CESARE (PD). Assessore, dicevo, rivolgendomi a lei, rivolgendomi alla Presidenza del Consiglio, ma con particolare attenzione alla proposta che la Giunta offre alla discussione del Consiglio, che siamo qui per compiere l'ennesimo sforzo affinché vengano liberate risorse al fine del contenimento dell'emergenza economica, quindi del sostegno al sistema delle imprese, dei lavoratori, di tutto ciò che potrà essere fatto con queste risorse che si aggiungono alle altre che abbiamo liberato. Lo facciamo oggi con la rinegoziazione dei mutui, poi lo abbiamo fatto, lo faremo con la rimodulazione del POR, lo abbiamo fatto con la revisione della spesa, del bilancio e credo che ci dovremo tornare per fare le giuste valutazioni al ribasso rispetto alle previsioni della finanziaria, lo abbiamo fatto…
PRESIDENTE. Onorevole Caredda, poi mi dice che ce l'ho con lei. Onorevole Caredda!
MORICONI CESARE (PD). Sta trattando temi più importanti l'onorevole Caredda. Sulla legge finanziaria lo stesso discorso, lo abbiamo fatto sulla legge per il turismo con lo stesso spirito e con lo stesso senso di responsabilità, lo abbiamo fatto con l'approvazione della legge a supporto delle famiglie, la "12" del 2020 con i 120 milioni. Siamo sempre qui, sempre qui a provare a dare una mano, e lo dico con lo stesso ragionamento col quale anche nelle chiacchierate ai margini del Consiglio possiamo scambiarci i nostri punti di vista, anche se la Giunta non volesse l'aiuto dell'opposizione noi proviamo comunque a dare una mano, lo facciamo con questo spirito, con questo atteggiamento, con questo approccio in termini di senso di responsabilità che non si tratta di accondiscendenza, ma poi su questo eventualmente qualche battuta la vorrei anche fare. Noi anche in Commissione partecipiamo ai lavori e diciamo che sulle delibere della Giunta, che prevedono interventi di supporto sotto forma di prestiti, tutto ciò che va a finire alle imprese ben venga, lo facciamo analizzando, lo faremo, le proposte di legge che voi chiamate legge quadro e che intervengono come una legge omnibus su diverse materie, e lo facciamo sempre pensando che tutto ciò che può essere fatto per tentare di arginare gli effetti devastanti di questa crisi debba essere fatto. Poi noi pensiamo cose diverse, molte cose diverse, pensiamo per esempio che ogni intervento debba essere proposto all'attenzione del Consiglio che ha questa grande responsabilità offrendo al Consiglio anche la possibilità di un'analisi coordinata degli interventi che si stanno facendo, perché, lo abbiamo già ripetuto anche in Commissione, noi abbiamo sempre la percezione di interventi spot che vanno a mirare obiettivi, ma non si capiscono esattamente i termini dell'efficacia valutati rispetto a un'analisi della crisi che va dettagliata in maniera probabilmente molto più puntuale, perché la crisi ha di fatto mandato in lockdown molte imprese, anche quelle che non sono state mandate in lockdown hanno sofferto e soffrono, molte di queste addirittura più di quelle che sono andate in lockdown. Ma per stare solo su quelle chiuse dai DPCM, tra le micro e le piccole siamo oltre le 60 mila, e i lavoratori che sono impegnati là dentro sono più di 150 mila, e sono le imprese che sono state mandate nella peggiore massima difficoltà che noi possiamo immaginare, stiamo parlando di 150 mila. Io, nello sforzo che provo a compiere per cercare di comprendere l'efficacia, cerco di interpretare le ricadute dal punto di vista numerico sui lavoratori e sulle imprese e ho difficoltà a far coincidere quel fabbisogno che è importante rispetto all'efficacia dei provvedimenti che noi stiamo adottando. Perché anche l'analisi dei dati che sono pubblicati nel sito di ASPAL ci parlano di numeri importanti, e io anche in quel caso lì provo ad utilizzare i provvedimenti che sono stati emanati dal Governo, il decreto rilancio, e cerco di capire che tipo di efficacia può avere come voi la state coordinando la vostra azione politica, e siccome io penso che appartenga al dovere di ogni consigliere regionale mettersi a studiare e comprendere, ma soprattutto di chi propone di rappresentare in maniera puntuale ciò. E solo per stare sui contratti a tempo determinato dico questo, e cioè che non sono andati a rinnovo, e noi sul sito di ASPAL vediamo che sono oltre 60 mila, tra contratti a tempo determinato, gli intermittenti e tutti gli altri siamo ben oltre 60 mila; quanti lavoratori noi stiamo intercettando e quindi quante imprese stiamo aiutando con gli interventi che stiamo compiendo, e ha a che fare anche con i 25 milioni che noi liberiamo oggi per fare cosa. Ecco, io penso che queste domande attendano delle risposte da parte della Giunta, noi continuiamo a pensare che voi stiate sbagliando a non offrire alla discussione questa analisi, e pensiamo e continuiamo a pensare, come anche il Consigliere Lai stesso pensa, che state sbagliando, perché stanno sbagliando, a trascurare le iniziative che invece noi vi proponiamo di frequente, cioè l'iniziativa che deve tener conto della possibilità, della revisione, dell'accordo che avete stipulato a novembre, la possibilità che voi avete di valutare con più attenzione le nostre proposte che meritano di essere ascoltate, perché anche loro portano in dote un contributo in termini di analisi e di proposta sull'intervento alle imprese per quanto riguarda il fondo perduto, e pensiamo che state sbagliando a non voler discutere, com'è stato fatto la volta scorsa, tra l'altro in maniera scorretta dal punto di vista politico e anche istituzionale, i due ordini del giorno che diventeranno mozioni sulle opportunità finanziarie che ci vengono messe a disposizione dalla Commissione europea con le misure del Recovery fund e del Mes, e noi pensiamo che tutto ciò invece appartenga alla discussione di oggi non alla discussione di domani, che va contestualizzata e va offerta all'impresa la possibilità di percepire la prospettiva che si sta costruendo con le risorse per l'emergenza ma con le risorse anche del rilancio e della ricostruzione. Sosteniamo ciò con determinazione, Assessore, con lo stesso garbo istituzionale che sfugge alla tentazione dello scontro, della polemica fine a se stessa e della dialettica aspra, che in una stagione come questa, secondo noi, può tranquillamente essere evitata. Per noi si chiama responsabilità politica, responsabilità istituzionale, non si tratta di accondiscendenza tantomeno cela manovre sottobanco per cambi di maggioranza, lo dico a beneficio di coloro i quali oggi si dilettano a scrivere o a raccontare scenari che viaggiano tra il grottesco e il surreale, perché oggi noi agiamo consapevoli del fatto che c'è un'emergenza che non è stata per niente superata, noi ci ritroveremo, lo sappiamo, tra qualche mese a fronteggiare delle tensioni importanti, perché gli effetti della crisi saranno quelli che vedremo tra qualche mese dal punto di vista economico, e il nostro atteggiamento è un atteggiamento ancora una volta di responsabilità politica e istituzionale, che dissente molto dalla vostra azione per le ragioni che ho appena detto, ma che ritiene, per le ragioni che sono state più volte ribadite nei contributi che abbiamo offerto e nei ragionamenti che abbiamo sviluppato in quest'Aula, è un atteggiamento che deve essere mantenuto nonostante ciò, perché per il confronto politico e anche per i giudizi che non spettano a noi, evidentemente spettano più agli elettori e all'opinione pubblica, per quello ci sarà tempo, e noi speriamo che ci sia il tempo molto presto, subito dopo una crisi che ci auguriamo possa passare entro la fine dell'anno.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.
MELONI GIUSEPPE (PD). Grazie, Presidente. È stato detto, la minoranza anche in questa occasione ha dimostrato senso di responsabilità, ha lavorato in Commissione, io faccio parte della Commissione bilancio, in modo serio e responsabile rispetto a questo disegno di legge, ci sono delle questioni importanti che vengono affrontati oggi con questo disegno di legge e noi abbiamo dato il nostro contributo. In occasione di una seduta precedente a questa, e anche in questa seduta alla quale appunto mi riferisco, io ebbi modo di lamentare il fatto che non vedevo e non vedo una visione organica rispetto a tutti gli interventi che si sta cercando, con molta lentezza, di mettere in campo rispetto alla fase 2, o 3, come la si voglia chiamare, e ho chiesto, in particolare nell'altra seduta ancora, che il Presidente della Regione partecipasse di più, si sedesse con noi, anche partecipando ai lavori di quest'Aula, e memore di quella richiesta dissi anche che con la sua esperienza il Presidente della Regione ovviamente non potevo minimamente pensare che potesse temere l'Aula, temere le critiche che provengono, succede, dall'Aula, e quindi temere un confronto, a volte anche aspro, politico, normale, però credo che l'atteggiamento tenuto dalla minoranza in questi in questi mesi, necessari, a mio modo di vedere, criticato a volte anche fuori da quest'Aula voglia dimostrare e dimostri grande senso appunto di responsabilità e quindi un atteggiamento rispetto al quale il Presidente della Regione non può che prenderne atto, arrivare in quest'Aula, dialogare con noi e avere un confronto con noi. E debbo dire la verità, non ho gradito un certo atteggiamento che è arrivato da una parte della maggioranza che probabilmente avrebbe dovuto fare altro rispetto all'atteggiamento che ha tenuto la minoranza, quasi un atteggiamento sprezzante nei nostri confronti, un atteggiamento nel quale addirittura si è puntato il dito rispetto a un atteggiamento presunto della minoranza che urla fuori da quest'Aula e non urla in Aula quando è presente il Presidente della Regione; cioè, dove vogliamo arrivare con questo tipo di ragionamento? Io vorrei capirlo dove vogliamo arrivare, perché se dobbiamo tornare all'arena politica, che non c'era, peraltro, perché credo che anche in quel momento prevalesse la responsabilità pre Covid, allora ce lo dobbiamo dire e cerchiamo insomma di regolarci di conseguenza. Io credo che neanche stavolta noi cadremo in quelle provocazioni che ci sono state tese, fatte esclusivamente per evitare il confronto nell'interesse dei sardi. Probabilmente quelle critiche erano rivolte più a ambienti stessi della maggioranza, che son quelli che parlano… qualcuno ha parlato di corridoi a volte anche dentro quest'Aula con posizioni ,non uso altri termini, critici nei confronti del Presidente della Regione quando non è in Aula e poi la necessità che venga il Presidente della Regione per la stessa maggioranza affinché venga ricompattata, perché la sua presenza evidentemente incute timore negli stessi, alcuni perlomeno, consiglieri della maggioranza. Per noi vale un discorso diverso, noi ci vorremo, come ho detto in quella seduta di Commissione, che ho ricordato a me stesso quando mi è venuta la tentazione di fare un intervento diverso la scorsa seduta, noi vorremmo confrontarci, avremmo anche gradito che su temi come questi ci fosse ancora una volta in Aula e il Presidente della Regione per poter parlare anche di tutte quelle misure a cui faceva riferimento, non ripeto, il collega Moriconi, col quale noi vorremmo dare il nostro contributo, e torno alla proposta, perché le critiche che ci sono state rivolte sono anche rispetto al fatto che non avremmo proposte; ma ci stiamo prendendo in giro? Mi sembra che sia due mesi che da responsabili non solo cerchiamo di correggere quello che a nostro modo di vedere non va bene nella condotta della maggioranza e del Presidente, ma facciamo anche proposte in merito, ha fatto riferimento adesso il collega Moriconi per esempio alla nostra famosa proposta di legge sul fondo perduto, ma non solo, è stata citata prima la proposta sulla Tosap che ha come primo firmatario il collega Piano, insomma mi sembra che noi abbiamo fatto tante proposte in questi mesi, ci vorremmo confrontare. Non vorremmo trovarci in quest'Aula a dover semplicemente alzare la mano, non discutere, avverto un grande fastidio, grave, rispetto alla discussione e al confronto, e trovarci semplicemente a dover ratificare delle decisioni prese altrove, e questo diventa un "votificio", ormai è diventato un "votificio", e dover semplicemente assistere a una seduta consiliare come quella dell'altra volta dove il Presidente della Regione è qua alle sue condizioni, cioè solo se ha l'ultima parola e gli altri non possono replicare, dopo che hanno tenuto un atteggiamento responsabile. Ecco, questo credo che sia un grave errore e non va nella direzione che, invece, noi ci siamo dati in questi mesi e, ha ragione il consigliere Moriconi, non venga scambiato il senso di responsabilità con altro, perché non lo �� assolutamente, e mi rivolgo fuori da quest'Aula, ma mi rivolgo anche ad alcuni ambienti di quest'Aula. Non si non si commetta questo errore perché noi non cadremo ancora una volta nella tentazione dello scontro politico, ovviamente uno scontro politico non porterebbe bene a nessuno, soprattutto non porterebbe bene ai sardi, che attendono provvedimenti come questo rispetto al quale noi, nel merito, ci siamo e attendiamo anche di conoscere la strategia per tutto il resto perché, come, e chiudo, ho avuto modo di dire nell'ultima seduta della Commissione bilancio, ho difficoltà probabilmente per problemi di comprendonio io stesso, da Consigliere regionale componente di quella Commissione, ho difficoltà a fare un quadro generale di tutto quella che è la situazione delle proposte in campo, quelle ufficiali, anche dalla parte della maggioranza, rispetto alle quali il mondo che sta fuori da quest'Aula attende le risposte, ecco, a doverle anche raccontare per come dovrebbe essere nei prossimi tempi. Quindi quello che chiedo è che l'atteggiamento che ha tenuto, per esempio, in Commissione la minoranza, e immagino anche oggi in Aula, su un tema come questo sia un atteggiamento che venga preso in considerazione da parte della maggioranza nei giusti modi, ci venga raccontata una qual è la strategia rispetto alla quale noi dovremo dare il nostro contributo e vengano prese in considerazione le nostre proposte. Grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie Presidente, cercherò di essere anch'io un po' responsabile. Io credo, signor Assessore, che dobbiamo dire con chiarezza che questo è il secondo provvedimento concreto che viene messo a disposizione in discussione di quest'Aula, il secondo provvedimento concreto dopo i 120 milioni per le famiglie, perché come hanno ricordato i colleghi, nel senso di responsabilità che questa minoranza ha portato in seno alle singole Commissioni e anche nelle discussioni in Aula, questo senso di responsabilità però non ci può far in qualche modo non evidenziare che sino a questo momento provvedimenti concreti a favore di settori produttivi della nostra isola in discussione in quest'Aula non ne sono arrivati. Si parla tanto, al di fuori delle sedi ufficiali, delle Commissioni, dell'Aula, in altri meandri, in altri uffici importanti sicuramente, però al di là di quelle che sono le enunciazioni a noi ancora mancano gli strumenti necessari per dare quella collaborazione fattiva e importante all'interno di una strategia che è necessaria per la nostra isola e che ci ha visto fino a questo momento come opposizioni proporre tutta una serie di soluzioni, di interventi, di collaborazioni, di proposte anche innovative come il fondo perduto, però questa discussione a oggi non ci è stata resa possibile. Oggi, invece, lei ci porta un provvedimento concreto e ci porta un provvedimento concreto grazie anche al lavoro che ha fatto questa opposizione, maggioranza cinque anni fa, perché può far venire l'orticaria a qualche collega di maggioranza, però la possibilità oggi di avere circa 25, 26, 27 milioni di euro a disposizione per il mondo delle imprese è grazie alla scelta strategica che questa minoranza, allora maggioranza, ha fatto cinque anni fa con l'accensione di un mutuo da 700 milioni di euro che, ironia della sorte, l'attuale Assessore al bilancio e finanze nell'altra occasione era vicino ai banchi dell'opposizione gridando allo scandalo, in qualche modo quindi come sempre succede in alcune situazioni lei sta utilizzando lo stesso strumento che qualche anno fa in qualche modo condannava accusando la Giunta di centrosinistra di sperperare i denari, però questo è un ricordo simpatico che probabilmente faccio a lei, ma faccio anche ad altri colleghi della maggioranza, che bisogna essere prudenti in periodo di vacche magre, che tutto quello che arriva è buono, è importante e probabilmente anche un'eredità come questa, di 25 milioni di euro, è necessaria e fondamentale per dare ristoro a nostra isola. Sempre rimanendo in termine di orticaria, ma credo fondamentale, e lei lo sa e lo ha scritto nella delibera, questo utilizzo di 25-27 milioni di euro, oltre che alle scelte che abbiamo fatto noi nella passata legislatura, è anche un regalo che ci fa il Governo italiano; è un regalo che ci fa il Governo italiano perché la Cassa depositi e prestiti non è altro che uno strumento, una banca controllata dal Ministero dell'economia e finanze, quindi dal Governo italiano, che in questo periodo emergenziale per dare un contributo ulteriore a tutte le misure messe in campo in questi mesi dà a tutto il sistema regionale degli enti locali la possibilità della rinegoziazione dei mutui che possono mettere in circolo finanze e strumenti necessari e importanti per il superamento di quelli che sono fattori strutturali, e qui arrivo nel merito della proposta. Io credo, Assessore, che questa, oltre che essere una delibera, un provvedimento concreto, una legge concreta che andiamo a fare, però io non credo che quest'Aula non possa dare degli indirizzi, almeno questa parte. Io chiedo che sia necessario che questi 25-27 milioni di euro vadano a interventi di natura strutturale. Noi non possiamo pensare di avere lo sguardo corto e di continuare con misure che vedono soltanto la gestione dell'emergenza. Vi è un'emergenza sanitaria, vi è un'emergenza di migliaia di lavoratori, vi è un'emergenza delle imprese, però c'è un fattore strutturale della nostra isola. Questa era l'origine dei 700 milioni di euro del mutuo: la possibilità di quelle somme per arrivare a realizzare interventi strutturali. Oggi ce lo ricorda anche il Presidente nazionale della Confindustria Bonomi quando, intervenendo a un importante incontro a livello nazionale, ricorda che il Paese ha bisogno di interventi strutturali, per cui anche questi 25-27 milioni di euro, invece che proseguire nei migliaia di rivoli che in qualche modo possono dare un sostegno minimo, importante ma minimo, che non risolvono i problemi dell'isola, io sono convinto, Assessore, che in quel provvedimento di Giunta che dovrete andare a fare per quanto riguarda la ridistribuzione di queste risorse bisogna tenere presente l'aspetto strutturale con un cronoprogramma concreto e con una tempistica realisticamente fattibile. Non possiamo più permetterci che i soldi che in qualche modo come sistema Regione mettiamo in campo poi non portino alla realizzazione delle opere strutturali, non possiamo pensare che debba sempre arrivare l'assessore Chessa per aprire ad Alghero gli ex teatri che sono chiusi, non possiamo permettere, quindi, e pensare che il buon amico e assessore Chessa debba girare l'isola in lungo e in largo per poter permettere che le opere pubbliche vadano in qualche modo a realizzazione. Per cui, Assessore, nel dire che, come abbiamo dimostrato in Commissione col voto favorevole e con il senso di responsabilità che anche i colleghi negli interventi precedenti hanno voluto sottolineare, che non è infinito, è un senso di responsabilità che non è infinito ma che diventerà sempre più critico se non arrivano provvedimenti concreti, grazie a quello che noi abbiamo fatto nella scorsa legislatura e grazie a quello che sta facendo il Governo, ci deve essere sempre bene in mente da parte sua e dei colleghi della Giunta quello che deve essere l'indirizzo di questi soldi, questi soldi devono rimanere in campo per risolvere quelli che sono gli aspetti strutturali della nostra isola che purtroppo rimangono ancora da troppi anni.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.
LOI DIEGO (Progressisti). Grazie Presidente, intervengo sulla discussione di questo disegno di legge per unirmi alle riflessioni fatte dagli altri colleghi in termini di due aspetti essenziali propri di questo provvedimento, da una parte quello obbligatorio che qualsiasi Amministrazione che vuole impostare la propria linea sui temi dell'efficienza deve fare, e quindi la scelta della rinegoziazione dei mutui, sicuramente funzionale a liberare delle risorse, come è stato detto, ma intendo soffermarmi più sull'articolo 2 della legge, nella misura in cui tratta il tema degli interventi a favore degli enti locali. Il tema che in questi mesi abbiamo discusso più volte, sia io personalmente che gli altri colleghi, abbiamo evidenziato come il tema della tenuta della Regione Sardegna, la cui cellula fondamentale continuano a rimanere, così come quelle dello Stato, i comuni e quindi le comunità che vivono quei territori, sicuramente la previsione della possibilità di mantenere le risorse all'interno del proprio bilancio, è una linea che va a favore della ottimizzazione e della velocizzazione dei procedimenti, tutte questioni che conosciamo bene. Volevo porre l'attenzione e quindi in questo senso unirmi agli emendamenti che sono stati presentati e quindi in qualche modo sensibilizzare, non solo l'Assessore evidentemente ma tutta l'Aula, sulla opportunità di porre sempre maggiore attenzione sulle grandi difficoltà che tutte le amministrazioni comunali, dalle più piccole alle meno piccole, vivono e stanno vivendo in questo periodo di grande crisi. Grande crisi che si sostanzia nel tempo giorno dopo giorno, terminata o auspicando che sia definitivamente terminata la crisi sanitaria, vi è una crisi di più ampia dimensione, che è quella che attanaglia le comunità, i nostri cittadini e le imprese che vivono e resistono, sia nei comuni più ampi che nelle comunità più piccole e su quelle la mia sensibilità è particolarmente accentuata per ovvie ragioni e sulle quali credo che veramente un provvedimento come questo possa essere un importante iniziale segnale. Non solo quindi gli emendamenti, come vengono appunto evidenziati, così come trovo interessante quello dei colleghi che hanno presentato l'emendamento numero 2 in termini di stanziamento di risorse aggiuntive per intervenire a favore dell'abbattimento delle tariffe TARI e TOSAP, ma volevo suggerire e per questo mi appellerei innanzitutto alla sensibilità dell'Assessore, nel ragionare l'opportunità e la possibilità concreta quindi con comunicazione ai Comuni già in questa fase, di poter considerare il permanere delle risorse residue a valere sulla legge stanziata per il bonus 800 euro, perché ciò che si verifica in molte comunità, e si sta verificando, è che quello stanziamento iniziale, sicuramente calibrato in forma anche abbastanza ampia, non si spenderà e non si spenderà perché la somma dei provvedimenti che nel frattempo si sono avvicendati, a partire dall'iniziale bonus dei 600 euro dell'INPS, fino a un insieme coordinato di altri interventi, fa sì che la richiesta iniziale o il potenziale iniziale si sia notevolmente ridotto per la sovrapposizione di condizioni limitanti. Questo è particolarmente importante e su questo veramente chiederei che già questo disegno di legge possa inglobarli e quindi fornire delle indicazioni chiare ai Comuni, perché tutte le realtà oggi vivono il tema che era proprio di questi giorni del traslare il termine dell'IMU, si stanno elaborando le nuove tariffe per quanto riguarda la TARI, in particolare, gli altri provvedimenti e oggi vi è una grande necessità da parte dei cittadini e delle imprese che vivono e che garantiscono la sopravvivenza delle nostre comunità, di avere un orizzonte di prospettiva positiva.
Credo che se ai Comuni noi oggi dessimo la possibilità di avere un piccolo spiraglio di risorse che vanno ad alimentare i bilanci, in una situazione dove ben sappiamo tutti quanti noi, la difficoltà che si vivrà sarà il grave dissesto economico per l'assenza di entrate, credo che questo sia un provvedimento, Assessore, non solo giusto, ma che vada veramente nella direzione di voler intervenire positivamente sul rilancio della Sardegna a partire da quelle realtà più critiche, più fragili e sulle quali bisogna porre certamente maggiore attenzione perché hanno bisogno sicuramente di un aiuto maggiore, che sono le piccole realtà che costituiscono peraltro l'80 per cento probabilmente del territorio regionale sardo. Pertanto su questo il mio vuole essere veramente un appello accorato alla sensibilità dei colleghi consiglieri e mi appello alla sensibilità e visione dell'Assessore che su questo, credo che avendo anche avuto modo di discuterne in varie sedi, saprà cogliere questo grido di necessità e questa opportunità che potremmo offrire in questo momento così critico a tutta la Sardegna.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Nell'affrontare il tema della delibera della legge che abbiamo in discussione, non si può non inquadrare la vicenda legata alle difficoltà economiche in un quadro più generale di quel che sta accadendo.
Intanto non sono ancora rimossi tutti quegli ostacoli, quei limiti allo sviluppo che provengono dal passato, gli altri aspetti sono quelli che nell'ambito di una crisi di livello mondiale, la crisi colpisce gli Stati e le regioni non in egual misura, nel senso che le condizioni di partenza, quelle precedenti rispetto alla diffusione della pandemia, non possono da noi essere dimenticate o rimosse nell'ambito di una crisi di dimensioni mondiali. Perché noi iniziamo questa vicenda drammatica della crisi strettamente connessa alla diffusione del virus, con una retrocessione perché siamo stati collocati nuovamente nell'ambito dell'Obiettivo 1, cioè le regioni con una carenza forte di sviluppo, infrastrutture e via dicendo che ovviamente non è identico nell'ambito delle ricadute, delle capacità di potersi riprendere, rispetto a quello che in altre regioni d'Europa, venendo da condizioni iniziali differenti, iniziali rispetto all'inizio della pandemia, probabilmente potranno avere una dinamica di ripresa con maggior forza, maggior slancio o comunque con condizioni di partenza diverse rispetto alle nostre. A queste si aggiungano le condizioni legate dalle difficoltà storiche, se no non si capirebbe il perché di tantissimi dibattiti strettamente connessi alle questioni della continuità territoriale aerea e marittima, della carenza di infrastrutture portuali e aeroportuali, delle difficoltà che già i porti della Sardegna avevano, basti pensare alla crisi che è precedente rispetto alla crisi strettamente connessa alla diffusione del virus, del Porto Canale di Cagliari o alle difficoltà date dal sistema della crisi di Air Italy e via dicendo. Quindi ci ritroviamo in una condizione di partenza che oggettivamente già prima della pandemia non era a noi favorevole, rispetto alla competizione tra regioni nell'ambito del sistema europeo e di livello mondiale. Questo significa che anche inquadrando noi stessi, noi tutti, la nostra Isola nell'ambito del sistema Paese, è chiaro che le capacità che ha la Germania, che ha un debito pubblico che è un terzo del nostro, non sono indubbiamente le stesse capacità di ripresa, di investimento, di intervento, che ha il nostro Paese rispetto ad altre realtà d'Europa. Questo rischia, nell'ambito oltretutto di un'assenza ormai da decenni di discussione sulla ripresa del Mezzogiorno e il recupero delle condizioni di arretratezza infrastrutturale economica del sud rispetto al nord Italia, di determinare una situazione ancora più complessa rispetto alla drammaticità e difficoltà attuale. Su questo vanno bene gli interventi per dare un sollievo come questo, ma noi dobbiamo renderci conto che questa premessa che ho fatto e le difficoltà rischiano di vedere la scomparsa di alcune imprese alle quali, con questo provvedimento, noi vorremmo dare un sollievo. Allora se il provvedimento guarda solo ed esclusivamente all'impresa che c'è e non ai rischi di scomparsa di alcune imprese nel futuro, noi rischiamo di non avere presente le difficoltà economiche. Tenendo conto che, per le motivazioni che dicevo prima, anche la ripresa del sistema turistico, azzoppato e in serie difficoltà, che comunque non aveva già i numeri di altre realtà del Mediterraneo, come ad esempio le Baleari per stare a un altro sistema di isole, indubbiamente creano una difficoltà ulteriore perché la ripresa su quel settore non sarà al termine della pandemia o con l'arrivo del vaccino, o comunque il superamento di questa fase, ma ci vorranno tempi più lunghi per la ripresa, perché si arrivi agli stessi numeri di passeggeri trasportati che noi avevamo nel recente passato. Questo significa uno sforzo anche in relazione alla verifica puntuale sul bilancio, cioè l'analisi di dettaglio su tutte le vicende legate a che cos'è massa manovrabile, qual è la spesa, e dove eliminare se possibile spesa superflua, cioè che oggi non determina una ricaduta economica positiva per il tessuto imprenditoriale, per le nostre famiglie. Gli aspetti legati ai fondi europei, perché anche gli stanziamenti ingenti che l'Europa ha fatto insieme all'Europa e il nostro Paese, e gli altri Paesi a livello europeo, per ogni dinamica legata agli interventi ogni singolo Stato per il proprio Stato, oggettivamente avrebbero necessità di un'idea di sviluppo e di più idee di sviluppo su alcuni settori strategici che già l'Europa finanziava in precedenza con la programmazione passata, e un'evoluzione con quella futura, che dovrebbero trovare un sistema di analisi, di dettaglio e di progettazione per non solo beneficiare di quei finanziamenti, ma perché quei finanziamenti vengano vissuti e analizzati per una dinamica di ricaduta economica nel medio e lungo periodo, perché di questo stiamo parlando. L'analisi quindi delle difficoltà e, in base a questo, anche un'analisi continua e sistematica e un confronto con tutto il sistema imprenditoriale e tutti i protagonisti per avere il dettaglio, non dico quotidiano ma quasi, dell'andamento e della ricaduta dei provvedimenti della Regione, delle esigenze nuove, perché si possa immediatamente correggere il tiro. Questo mi preoccupa perché anche nel corso dell'ultima seduta con la presenza del Presidente della Regione i dati forniti dal Presidente, cioè dei tre milioni di turisti in Sardegna, è citata come fonte Federalberghi, un minuto dopo Federalberghi è intervenuta con un comunicato che diceva al Presidente della Regione che stava confondendo gli arrivi con le presenze, e che quel dato a volere anche essere generosi e speranzosi poteva arrivare semmai nell'arco di tre mesi a un milione massimo di arrivi in Sardegna, e mai e poi mai ai 3 milioni, anche perché se quelli fossero stati dati ci saremmo ritrovati esattamente con dati identici rispetto al periodo di assenza di crisi economiche e di pandemie, di difficoltà nell'ambito del trasporto. Questo mi preoccupa perché significa che non c'è una quotidianità di rapporti, di analisi e di interpretazione dei dati, e di comprensione delle difficoltà, che rischia di portare le scelte future in una direzione addirittura contraria se non pericolosa o fuorviante rispetto a una realtà non conosciuta e non analizzata nel suo nel suo dettaglio. E gli altri aspetti sono quelli sui quali si dovrebbe fondare il nostro sviluppo. Giusto l'altro giorno un nostro collega sindaco di Baunei ha ricevuto il premio dei premi tra le coste e le zone ambientali di rilevanza strategica a livello internazionale, cioè le più belle coste d'Italia, tutta la costa dell'Ogliastra, in particolar modo del Comune di Baunei. Perché? Perché è la più infrastrutturata? Perché c'è la più alta presenza di alberghi distribuiti sul territorio? No, perch�� è incontaminata ed è un ambiente e una natura di un fascino inestimabile e di una bellezza incredibile, che è un elemento in sé che se il sindaco di Baunei avesse voluto fare una promozione turistica del territorio avendo quella rilevanza con protagonisti e istituti, Touring Club e tanti altri, che componevano quella commissione esaminatrice, avrebbe dovuto mettere mano al bilancio di tutti i Comuni dell'Ogliastra per avere quella promozione. Significa che queste scelte, di ambiente, di infrastrutture laddove è necessario potenziare quelle esistenti, quelle dell'innovazione tecnologica perché possano attecchire nuove imprese che possano liberamente scegliere di mettere anche in un'isola un'intrapresa economica fondata sull'innovazione perché è l'elemento della qualità, dell'innovazione, delle reti e delle competenze anche intellettuali presenti che determinano la scelta, non le infrastrutture materiali, ma più quelle immateriali e quelle materiale strettamente connesse alle infrastrutture di rete…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
FASOLINO GIUSEPPE, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, onorevoli consiglieri e consigliere, mi piacerebbe onorevole Zedda poter parlare di politica generale come ha fatto lei nella premessa, cercare di capire quale davvero potrebbero essere le mosse per un rilancio generale non soltanto della nostra isola ma dell'intera Nazione, capire perché siamo finiti anche nell'obiettivo 1 come Regione Sardegna, e mi piacerebbe davvero affrontarlo perché potrebbe essere molto importante. Io come ho già detto da quando è iniziato questo periodo che stiamo vivendo, questa pandemia che ha colpito il mondo, ho sempre riconosciuto all'opposizione un atteggiamento propositivo e spero di avere lo stesso garbo istituzionale che avete voi ogni qualvolta vi rivolgete a me o alla maggioranza che guida la nostra Regione. I Consiglieri che sono intervenuti che insomma oggi hanno avuto l'occasione più che altro di parlare di quello che sono le problematiche generali, più dell'argomento che è oggetto dell'ordine del giorno. Onorevole Comandini, sicuramente o ha letto male, e di questo ne posso essere certo, ma le parole "scandaloso" e "sperperare" dalla mia bocca, quando sedevo nei banchi dell'opposizione, non sono mai uscite. E lei penso che si ricorderà il mio atteggiamento, quando sedevo nei banchi dell'opposizione. Sicuramente avr�� criticato come il ruolo che avevo in quel momento magari mi portava a fare, ma mai avrei utilizzato termini di questo tipo. E poi comunque lei ha fatto una considerazione che ritengo positiva. Siamo già a due provvedimenti positivi e propositivi e questo è un punto di partenza che secondo me è fondamentale nella discussione, partiamo da due provvedimenti positivi. Io penso che il lavoro che l'opposizione stia facendo è un lavoro importante e fondamentale e vi chiedo di continuare a farlo. Vi chiedo se per caso ci dovessero essere alcuni momenti magari di scoraggiamento, di non farlo, perché il lavoro che state facendo, il lavoro propositivo che voi state facendo non lo state facendo per la maggioranza, non lo stante facendolo per voi stessi ma lo state facendo per quello che tutti noi rappresentiamo, e quindi vi chiedo di continuare a farlo. Da parte mia ci sarà sempre l'ascolto che meritano le proposte che voi fate, e ancora il tempo non è finito, come avete detto anche voi. Questa pandemia è stata un'evoluzione, come abbiamo detto più volte, che ha cambiato, ha modificato��� e quindi abbiamo dovuto modificare anche noi gli atteggiamenti, i comportamenti e i provvedimenti per cercare di combattere le emergenze, come ha fatto il Governo centrale, e abbiamo cercato di farlo come ho sempre detto in maniera complementare a quello che faceva il Governo centrale, però ancora non è finita l'emergenza, come avete detto voi in più di un'occasione, e quindi è importante continuare a portare avanti questa collaborazione per cercare di mettere in campo i provvedimenti migliori per dare supporto alle imprese, alle famiglie e agli enti locali.
Oggi, nel provvedimento che abbiamo di fronte, che dobbiamo votare e che con grande senso di responsabilità l'opposizione ha votato anche in Commissione, e devo dire che mi sarei aspettato, per l'atteggiamento che avete sempre avuto, che non si chiedessero i dieci giorni, questo ve lo debbo dire perché noi abbiamo rischiato di perdere queste risorse per i dieci giorni, perché abbiamo dovuto modificare la data ultima per presentare il documento in quanto con la richiesta dei dieci giorni che è stata fatta dall'opposizione abbiamo rischiato di perdere queste risorse, però siamo riusciti a sistemarlo. Quindi dico, lo stesso atteggiamento che avete avuto in Commissione mi auguro che lo avrete qui in Aula.
Questo provvedimento è un provvedimento che ci dà l'opportunità di risparmiare nell'anno in corso 26 milioni, che ci dà l'opportunità di risparmiare nel prossimo triennio 43 milioni, quindi sono risorse che noi dovremo cercare di utilizzare per dare supporto a quelli che sono i settori più in crisi della nostra Isola, e questa è una parte del provvedimento. Ma il secondo provvedimento che oggi noi approviamo, che fa parte dalla stessa proposta di legge, è un provvedimento altrettanto importante: diamo l'opportunità - come già è stato rilevato, e si vede che sono anche i sindaci - ai Comuni della Sardegna di poter utilizzare quelle risorse che si trovano nell'avanzo vincolato che avrebbero dovuto restituire alla Regione (che sono dei residui legati a programmazioni precedenti) e di poter spendere queste risorse. Nel provvedimento stesso andiamo già a rispondere a una parte dell'emendamento presentato, perché non vincoliamo delle risorse dicendo "queste risorse voi le dovete utilizzare per abbattere la Tari o per abbattere altre imposte comunali", no, stiamo dicendo "noi vi diamo queste risorse, decidete voi come dovete investirle, come dovete spenderle per il vostro territorio": è ancora meglio, è migliorativo rispetto all'emendamento presentato, perché vi stiamo lasciando queste risorse, che sono già all'interno del vostro bilancio, che in precedenza avreste potuto riutilizzare per le stesse destinazioni per le quali li avete avuti e oggi le potete utilizzare per quelle e in più per l'emergenza Covid. Quindi questa è un'opportunità che stiamo dando agli enti locali, che stiamo dando ai nostri Comuni, e questo è un provvedimento molto importante, non solo ma questa norma rimarrà anche per il futuro, quindi ogni qualvolta finiranno le programmazioni europee, i Comuni potranno spendere quelle risorse per le quali l'Asse è concluso, e questo è un provvedimento secondo noi molto importante.
Io devo dire che quando, onorevole Moriconi, lei è intervenuto devo riconoscere che lei studia, sta attento, cerca di fare sempre delle proposte che possono essere delle proposte molto interessanti, oggi l'ho vista un po' più scoraggiato rispetto alle volte scorse su quelli che sono i provvedimenti che voi state proponendo. Non è così, come abbiamo già detto in uno degli ultimi Consigli regionali che abbiamo fatto, ci sarà il tempo di sederci e preparare insieme la ripartenza della nostra Isola, preparare insieme quella che è la programmazione futura della nostra Isola, però non è vero che noi stiamo lavorando da soli, e non perché sono bravo io ma perché è giusto che sia così. Come tutti i miei colleghi, io nel mio caso penso di aver visto gli operatori economici del turismo nell'ultimo mese e mezzo tante volte quante li si incontra in tutta una legislatura, quindi i provvedimenti che questa Giunta sta portando avanti li sta portando avanti ascoltando quelli che sono gli operatori economici del nostro tessuto, perché sono loro che ci stanno suggerendo alcuni provvedimenti, ma loro stessi hanno modificato dal primo momento a oggi quelle che erano le proposte, perché si è sempre in evoluzione. Quindi oggi noi dovremo monitorare, e come ha detto lei cercare di anticipare un problema che ci potrà essere in autunno;noi dobbiamo cercare di capire come andrà la stagione turistica, che è fondamentale per l'economia di quest'Isola, e poi insieme sederci e capire quali tipi di provvedimenti noi possiamo portare avanti per cercare di fare in modo di reggere l'economia di quest'Isola, di risolvere quello che potrebbe essere, e che mi auguro non ci sarà mai, un problema sociale.
PRESIDENTE. Grazie Assessore, dichiaro chiusa la discussione generale.
Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
È iscritto a parlare il consigliere Antonio Piu. Ne ha facoltà.
PIU ANTONIO (Progressisti). Dovevo intervenire prima della risposta dell'Assessore, ho la fortuna di averla ascoltata con piacere. Non ci mettiamo nell'ottica di parlare o meno di quanto dobbiamo essere collaborativi, perché 25 milioni di euro non sono pochi e all'interno del suo assessorato, compresi quelli della programmazione, abbiamo tutta una serie di progetti che sono già stati presentati, di bandi precedenti che non hanno plafond per essere finanziati,questa ad esempio è una di quelle linee… perché io ho sentito il suo intervento nell'ultima Commissione finanze di qualche settimana fa, dove racconta di tutta una serie di rimodulazioni di assi e di soldi, che soprattutto anche nell'Asse 3 ci sono, che non sono stati utilizzati e che si intendeva cercare di prendere per poi inserirli in un pacchetto molto più ampio che verrà portato più avanti, quindi, dato che siamo in un clima dove la collaborazione per quanto riguarda questi interventi è fondamentale, c'è anche una visione politica che io mi aspetto nei prossimi interventi e nelle prossime pratiche che porterete in Consiglio regionale, perché diversamente andiamo ad intervenire per spot, a dire agli enti locali che possono tenere i loro soldi e li possono utilizzare, ma una visione totale di Sardegna e di come questi soldi devono essere utilizzati ce la dovete raccontare, e non la possiamo raccontare noi, perché possiamo essere collaborativi quanto si vuole ma possiamo essere collaborativi solo per piccoli pezzi, perché non abbiamo idea, perlomeno io non ho idea quanto lei, di quello che invece si può rimodulare e di quello che l'economia può generale. Abbiamo parlato tanto di fondo perduto, abbiamo parlato tanto di prestiti agevolati, e allora il binomio di questi due aspetti secondo me può fare in modo che tante imprese del turismo che vogliono investire, che hanno presentato bandi dove ci sono finanziamenti da parte di privati anche sino al 25 per cento, che potrebbero essere finanziati e che potrebbero finalmente dare respiro sia alle imprese ma soprattutto a delle località dove oggi purtroppo c'è tanta crisi e non c'è forse neanche voglia di pensare al domani. Quindi il mio vuole essere intanto un suggerimento, che su tanti assi, su tanti bandi che sono stati proposti ci sono tantissimi progetti validi da poter finanziare. Quindi io le chiedo davvero di prendere atto di questo e cercare di capire dove e quali assi si possono finanziare, quanti progetti si possono portare avanti e dall'altra parte cercare di capire se nella stagione attuale parte di questi fondi possono essere utilizzati attivamente per quei lavoratori che oggi si vedono purtroppo costretti a casa oppure lasciati in cassa integrazione perché difficilmente un ristorante oggi che ha 40 dipendenti ne può riassumere 40. Allora ne sta assumendo 20, 25 gli altri 15 rimangono a casa e magari cercare di capire se all'interno di questa emergenza che ci troviamo a combattere si può pensare di finanziare il lavoro e consentire magari agli imprenditori di avere dei lavoratori che per 2 - 3 mesi non pagano, perché sono pagati e finanziati dalla Regione direttamente. Perché questo è quello che chiedono gli imprenditori, i costi fissi che hanno, quelli soprattutto poco sostenibili, sono quelli che riguardano il lavoro. E allora con 25 milioni di euro io mi aspetto che l'Assessore magari dopo se avrà modo di intervenire, ci dica che la visione esatta invece di come devono essere utilizzati, perché io non sono assolutamente d'accordo nelle affermazioni che dicono: va bene voi utilizzateli come meglio credete. Lei lo sa meglio di chiunque altro come devono essere utilizzati e allora siccome ho davvero fiducia, perché oggi ci vuole responsabilità non una contrapposizione solo in termini di ideologia, abbiamo davvero un lavoro fatto, anche dagli uffici della Regione che è un lavoro di istruttoria di pratica realmente importante, allora utilizziamolo perché davvero ci sono tantissime modalità per far partire veloce le imprese e avere già degli iter che son partiti non fanno altro che agevolare questo percorso. Ci tenevo a dire questo prima insomma del suo intervento, lo faccio ora perché giustamente il Presidente non mi ha dato parola perché mi sono prenotato tardi, grazie.
PRESIDENTE. Metto in votazione quindi l'articolo 1.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'articolo 2. All'articolo 2 son stati presentati degli emendamenti aggiuntivi.
Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Valerio de Giorgi, relatore.
DE GIORGI VALERIO (Gruppo Misto), relatore. Contrario
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio.
FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Conforme al relatore.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.
LOI DIEGO (Progressisti).Grazie Presidente, in merito alla riflessione insomma, la replica dell'Assessore, io ribadisco quanto ho detto prima, chiederei una specifica o comunque di ragionare su questo. Se non interpreto male il contenuto dell'articolo 2, al di là degli emendamenti di cui mi pare non ci sia la volontà di insomma di prenderli in considerazione, credo che il permanere delle risorse nei bilanci dei Comuni per la possibilità di spenderle per interventi anche legati al contrasto dell'emergenza derivante della pandemia in atto, credo che non risponda completamente a quanto insomma si evidenziava soprattutto in termini di bilanci degli enti locali. Io credo di capire perché, peraltro era un provvedimento in parte già esistente riguardante i fondi appunto della programmazione 2002 - 2006 che alcuni Comuni di cui avevano anche beneficiato della possibilità di permanere le risorse non spese all'interno dei propri bilanci, sia come immaginare che un Comune abbia finanziato ad esempio una strada rurale, le cui economie, che legate alle opere pubbliche molto spesso hanno senso che possano essere utilizzate per quelle opere, vengano oggi utilizzati a favore della riduzione delle tasse o dei tributi insomma comunali. Questo non mi pare che sia centrare esattamente il problema, è molto importante che permangano queste risorse al fine insomma di poter completare quelle opere, credo che molto sia il senso concreto dell'intervento collegato a questa origine del fondo o il finanziamento è collegato a un'opera, poi ripeto non so se sto interpretando male io il senso. Ma avrei gradito, devo dire, una risposta dall'Assessore su quello che era il mio intervento in merito, lo ribadisco, alla possibilità per i Comuni di mantenere quelle risorse legate alla legge regionale che stanziava appunto somme per il bonus 800 euro delle famiglie, su questo gradirei porre l'attenzione.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gian Franco Satta. Ne ha facoltà.
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti).Grazie Presidente, colleghe e colleghi, rispetto agli emendamenti presentati, uno è proposto dal sottoscritto, il numero 1, in realtà non ho capito, diciamo, la contrarietà da parte del Presidente della terza Commissione e da parte dell'Assessore. Perché questo emendamento va nella direzione di cercare di esplicitare meglio le risorse che sono già in carico ai Comuni le cui opere, la cui opera prevede un certo quadro economico e i ribassi d'asta di quel quadro economico oggi vanno restituiti alla Regione, con questo emendamento ha un carattere diciamo di praticità e richiamo fatto anche dall'Assessore rispetto anche al ruolo del Sindaco va in quella direzione. Oggi se noi abbiamo nei Comuni ribassi d'asta, lo ripeto, possono essere immediatamente utilizzati in virtù dell'approvazione di questa legge con questo emendamento. Quindi va nella direzione di cercare di semplificare e rendere il lavoro meglio attuabile da parte del Comune e non aspettare la solita delibera regionale di autorizzazione rispetto a quelle somme che andranno spese non so quando. Invece la direzione di questo emendamento consente domani ai comuni, a legge approvata, di utilizzare da subito quelle economie, se destinate alla stessa opera, per interventi di completamento e miglioramento dell'opera stessa, quindi non aggiunge altro e non modifica altro, quindi si interviene per cercare di rendere la vita ai comuni migliore domani. Detto questo mi consenta di dissentire, Assessore, rispetto al ragionamento che poi queste risorse che noi abbiamo in pancia negli enti locali possono essere utilizzate per abbattere le tasse, lo sa bene lei da Sindaco, perché l'ha fatto, quindi è una cosa che non corrisponde assolutamente al vero, vanno utilizzati rispetto a quelli che sono i programmi e le azioni previste nel completamento approvato dalla Commissione europea, quindi non è che possono essere utilizzate per altro. Quindi vi chiedo in questo contesto di rivalutare la possibilità di accogliere questo emendamento perché la Sardegna prima del Covid era già devastata da una crisi sociale ed economica, se noi continuiamo con leggi che dovranno aspettare ulteriori criteri che la Giunta dovrà approvare forse tra un mese, tra sei mesi non interveniamo in tempo rispetto a quelle che sono le esigenze delle imprese. Gli enti locali hanno approvato e stanno approvando in queste settimane il rendiconto, quindi queste risorse, che sono già nel bilancio, possono essere utilizzate domani se noi approviamo questa legge e naturalmente accogliamo la possibilità di inserire questo emendamento, che va esclusivamente a migliorare la legge. Chiudo dicendo, e dando atto naturalmente al lavoro fatto dall'Assessore e dal Presidente della Commissione, rispetto a questi provvedimenti che sono arrivati e nell'Aula, ma anche io aggiungo il fatto che è necessario cercare di non limitarci a interventi assistenziali, interventi mirati a determinate categorie, ma cercare di presentare un piano economico e sociale generale di sviluppo della Sardegna, e su questo discutiamo e cerchiamo di dare i nostri suggerimenti propositivi. Grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Intanto, grazie, Presidente e colleghi. Stavo facendo un ragionamento per quanto riguarda questo emendamento, sul quale io inviterei anche il collega al ritiro, nel senso che non riesco io stesso a dargli una chiave di lettura sensata, nel senso che noi diciamo che quelle economie comunque rimangono in capo ai Comuni, non è che gliele stiamo togliendo, e quindi loro se le possono riprogrammare. Non riesco a capire cosa potrebbe cambiare sostituendo la programmazione unitaria regionale con le finalità dello stesso finanziamento concesso. Gianfranco, non mi sembra che stiamo facendo chissà quale operazione o quale danno, l'importante è che le risorse rimangano in capo ai Comuni, quindi non gliele stiamo togliendo, e questo credo che sia importante. Per quanto riguarda invece il secondo emendamento, del quale io inviterei i colleghi al ritiro, e intanto ringrazio l'Assessore per il lavoro che ha svolto, e non mi sembra manco giusto, mi riferisco al collega Comandini quando dice che le cose buone le hanno fatte loro, le schifezze le facciamo noi sostanzialmente, e che poi le addebitiate al nostro Assessore. Intanto riconosco non solo il lavoro fatto dall'Assessore, ma anche la premura, perché vorrei ricordare che eravamo proprio sul filo di lana a rischio di poter perdere intanto questi circa 25 milioni di euro. Per quanto riguarda il secondo emendamento, mi sembra voi stessi stiate dando una programmazione che non è, per carità, illegittima, però diamo non solo fiducia all'Assessore, ma anche il tempo di poter vedere in che forma possiamo utilizzare queste economie, le vorrei chiamare così, ma oggi non credo sia né giusto né corretto poter dire che le utilizziamo invece per le finalità che stanno dentro questo emendamento. La finalità importante c'è scritta nella relazione fatta dalla maggioranza, che verranno sicuramente utilizzate per andare a far fronte a quelle che sono le emergenze delle imprese che sono state colpite in questo periodo da questa pandemia. Quindi, per quanto ci riguarda, inviterei i colleghi al ritiro dei due emendamenti, e, ripeto, soprattutto per quanto riguarda l'emendamento numero 1, invito il collega Satta, perché veramente non ne ho capito la ratio, e soprattutto nessun tipo di danno che ne potrebbe derivare o arrecare ai Comuni perché non stiamo toccando assolutamente nessun tipo di economia.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie, Presidente. Intanto inizio con un chiarimento sulla richiesta dei dieci giorni. La richiesta dei dieci giorni deriva da un atteggiamento che noi abbiamo ritenuto inaccettabile ed arrogante della maggioranza nella Commissione urbanistica quando si discuteva di Piano casa, dove sono state introdotte delle norme che noi riteniamo assolutamente illegittime, dove è stata impedita l'audizione delle forze politiche, sociali ed economiche delle rappresentanze ambientaliste, e dove è stato contingentato in una maniera oscena il tempo. Quindi, il motivo è semplicemente questo, la minoranza ha pochi strumenti, questo è uno di quegli strumenti che possono essere utilizzati sapendo che il provvedimento arrivava ai termini e non c'erano rischi di farlo decadere. Cosa dire di questo provvedimento? Evidentemente abbiamo già espresso in Commissione un parere favorevole, il provvedimento è passato all'unanimità, siamo d'accordo sui contenuti sostanziali del provvedimento, che ricordo è un provvedimento che nasce da una finestra che è messa in piedi dal Governo nazionale tramite la Cassa depositi e prestiti, che ci consente oggi di rinegoziare questi mutui e di avere un risparmio sulle casse regionali di circa 23 milioni per il primo anno e di 43 milioni nel triennio, quindi una cifra importante in un momento in cui stiamo cercando di utilizzare al meglio le risorse. Nell'intervento è previsto uno specifico aspetto che riguarda gli enti locali, che possono mantenere le risorse dei fondi europei non utilizzate anche per, c'è scritto nella legge, attività anti-Covid, e questo io spero che possa essere effettivamente fatto e che non entri in contrasto con le norme europee, ma mi rassicura l'Assessore su questo. Noi riteniamo significativo però che l'intervento che abbiamo proposto con l'emendamento sia discusso in quest'Aula perché crediamo che i Comuni oggi stiano facendo uno sforzo incredibile per favorire e agevolare le aziende con una riduzione della TARI, della TARSU, della TOSAP, che sono le imposte di natura comunale, con una forte riduzione nei propri bilanci, che se non compensata da interventi specifici della Regione rischiano di mettere in seria discussione i servizi essenziali che i Comuni debbono poter erogare. Quindi, se non è possibile in questo momento utilizzare questi fondi che noi abbiamo individuato, tra l'altro al Fondo della sanità, ma anche questa è una risposta alle provocazioni da esternazioni di qualche Assessore che, evidentemente, non ragiona, perché dire che i Comuni debbono agevolare le imprese e fare i tagli senza dare risposte di compenso ai fondi e ai bilanci regionali diventa un problema serio. Io credo che in caso contrario sia comunque necessario definire esattamente che tipo di utilizzo bisogna fare di questi fondi che sono stati risparmiati, e quindi ci aspettiamo dall'Assessore una specificazione anche in un prossimo futuro sull'utilizzo di queste risorse che dobbiamo stare attenti a non disperdere, perché purtroppo sono limitate rispetto alle esigenze incredibili che questa crisi ha messo in campo, e quindi è importante avere contezza di dove vanno ad essere utilizzate queste risorse, grazie.
PRSIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Grazie, Presidente. Volevo un attimino fare un chiarimento, perché l'emendamento numero 1 sembrava che fosse un emendamento sostitutivo. Se la proposta era sostitutiva, il parere è contrario, ma essendo un emendamento aggiuntivo, può anche essere accolto questo emendamento, perché avevamo la paura che restringesse il campo di azione. Quindi, io penso che, per quanto riguarda la Giunta, questo emendamento possa essere accolto, per poi dare conferma, come ho già detto, che queste risorse possano essere utilizzate anche per l'emergenza Covid. Ma vi dico anche che una parte di queste risorse possono essere utilizzate grazie all'autorizzazione da parte della Commissione europea anche per spese correnti, ed è qui che dicevo che allora possono essere utilizzate per abbattere o per, eventualmente, rimborsare quelle imposte comunali di cui magari c'è bisogno, e ogni Comune e ogni sindaco le può gestire in maniera autonoma. Ecco qua, grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU). Io volevo esprimermi a favore dell'emendamento numero 1, ma dopo l'intervento dell'Assessore non dico nulla su questo. Apprezzabilissimo il DL che è arrivato, apprezzabilissima la volontà da parte di tutta l'Aula, di maggioranza e opposizione, di voler chiudere subito questa partita perché è una delle prime partite che effettivamente, se dovessimo utilizzare le risorse con contezza, potrebbero cominciare ad arrivare le prime risposte. Noi prima, pre-Covid, avevamo una situazione non congiunturale, ma strutturale in Sardegna, che è quella che conosciamo tutti. Onorevole Pais… sì, sospendiamo e ne parliamo e poi riprendiamo, perché io volevo parlare proprio all'onorevole Saiu, visto che lui è un consigliere regionale e tra l'altro del partito…
(Intervento fuori microfono del consigliere Saiu)
COCCO DANIELE (LEU). …no, senza polemica, sto parlando all'Aula… mi sembrate un po' nervosi senza motivo, tutte le volte che la minoranza è disponibile ad approvare immediatamente una legge, dall'altra parte cercano sempre problemi quasi per provocare l'incidente. Comunque dicevo, io volevo capire anche dall'assessore Fasolino ad esempio per quei comuni che hanno problemi di dissesto finanziario, di dissesto tecnico, se sia possibile per quei comuni utilizzare una parte delle somme che verranno messe a disposizione dopo l'approvazione di questa legge, perché ad esempio conosciamo benissimo tutti la situazione del Comune di Nuoro… sta suggerendo l'Assessore…
(Interruzioni)
LAI EUGENIO (LEU). Presidente, però così non fa…
PRESIDENTE. Avete perfettamente ragione, oggi c'è un clima un po'… sembra da ultimo giorno di scuola.
COCCO DANIELE (LEU). In effetti bisognerebbe approvare una legge che imponga ai consiglieri regionali di fare solo i consiglieri regionali e non ricoprire anche l'incarico di sindaco, perché questa duplice veste poi ci porta ad entrare troppo nel merito di quelle che sono le emergenze e le esigenze dei nostri comuni e molte volte… grazie, Assessore, che cosa?... ah, ok… tutti, io sono anche sindaco, sto parlando per me. Ma dicevo prima, assessore Fasolino, che purtroppo occorrerebbe ripristinare l'ordinario. Questa legge servirà moltissimo dicevo a fare in modo di dare un apporto importante a quelle che sono state le spese appunto dei Comuni, perché io non accetto che l'Assessore Chessa dia consigli…
(Interruzioni)
PRESIDENTE.Scusate! Davvero…
COCCO DANIELE (LEU). Presidente, rinuncio.
PRESIDENTE. No, davvero, aspetti un attimo onorevole Cocco, lei ha diritto di intervenire…
(Interruzioni)
PRESIDENTE.No, non sta intervenendo sull'ordine lavori, sta intervenendo sull'articolo. Onorevole Cocco, la prego concluda. La seduta è sospesa per dieci minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 18 e 10, viene ripresa alle ore 18 e 28.)
PRESIDENTE. Prego i colleghi consiglieri di riprendere posto, riprendiamo i lavori. Avverto che io non ho fretta, nel caso sospendiamo per un'altra mezz'ora e ci rivediamo alle 19, quindi lo sto già preannunciando. Adesso stava parlando l'onorevole Cocco, quindi chiederei di concludere e di completare il suo intervento, sperando che possa farlo in una condizione migliore rispetto a quella di prima.
COCCO DANIELE (LEU). Volevo solo dire all'onorevole Fasolino, che non vedo in Aula, che comunque occorrerebbe immediatamente fare di tutto per tornare all'ordinario che, come ho detto, quell'ordinario era già straordinario da prima, e quindi giustamente, come è scritto e com'è lo spirito di questa legge, noi dovremo fare di tutto per agevolare le categorie più deboli, e le categorie più deboli però, Assessore, mi rivolgo a lei e anche alla Vicepresidente che è qui in Aula, sono quelle persone che…
(Interruzioni)
… secondo me il Presidente se ne vuole andare perché ha qualche impegno e volete aggiornare a domani.
PRESIDENTE. Ha capito, insomma.
COCCO DANIELE (LEU). Dicevo, occorre assolutamente ristabilire quelli che sono i diritti acquisiti anche di quelle categorie deboli, nella fattispecie mi riferisco ai quattro Comuni che hanno visto inopinatamente interrotte le chiamate dei loro dipendenti trimestrali nell'Agenzia Forestas, ebbene, lì noi abbiamo fatto una risoluzione congiunta con le due Commissioni, approvata all'unanimità, alla presenza degli Assessori, sono stati assunti impegni precisi anche dall'Agenzia, oggi, siamo al 16 giugno, non è stato ancora fatto niente e sembra che ancora non si voglia fare niente. Questa è un una situazione che grida vendetta, io vi chiedo sommessamente, ma ve lo chiedo col cuore in mano, perché questa non è pi�� una questione solo politica ma è anche una questione morale, qui ci sono delle persone che vivono con uno stipendio di 3 mesi per due anni che dal primo ottobre non avranno neanche quello, e stiamo parlando di nessun euro in più da parte della Regione, perché stiamo parlando di una copertura finanziaria storica di un Ente che tutti gli anni prende dalla Regione Sardegna 161 milioni di euro, e dentro questi 161 milioni di euro c'era anche il milione e 883 mila euro per la copertura di queste persone, che fanno parte di quattro Comuni che con molta dignità non hanno adottato altre forme cruenti di protesta, ma credo che sia scaduto il tempo massimo, vi chiedo davvero di intervenire perché secondo me l'Agenzia che dovrebbe dare le risposte le risposte non le vuole dare e non le sta dando. Quindi approviamo volentieri questo dispositivo che aiuterà molti nostri concittadini che sono in difficoltà, però, dico, ne abbiamo degli altri che sono ancora più difficoltà a cui non dobbiamo regalare neanche un euro, dobbiamo solo riconoscere dei diritti acquisiti, facciamolo immediatamente.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gian Franco Satta. Ne ha facoltà.
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti).Intervengo sull'emendamento per proporre una modifica per quanto riguarda l'emendamento numero 1, un emendamento orale, quindi lo ritiro e propongo una modifica, un emendamento orale aggiuntivo. All'articolo 2, comma 1, dopo "in coerenza con la programmazione unitaria regionale," "gli enti sono autorizzati all'utilizzo delle risorse disponibili, di cui al capoverso precedente per le stesse finalità del finanziamento di che trattasi". È un suggerimento degli uffici.
OPPI GIORGIO (UDC-Cambiamo). Se non lo spiegate sono contrario!
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Sì, probabilmente merita un ulteriore chiarimento. Il senso di questo emendamento è intanto di non limitare la possibilità di utilizzo di fondi in capo oggi agli enti locali negli avanzi di amministrazione per fini diversi rispetto alla stessa opera a cui erano stati diciamo delegati quei fondi.
PRESIDENTE. Sì, ma rispetto all'emendamento che ha proposto in cosa cambia? Perché l'emendamento che ha proposto mi sembra che il senso fosse questo, no?
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Sì, l'obiezione che mi è stata fatta è che approvando quell'emendamento potrebbe limitare la possibilità, invece, agli enti locali di destinare quelle risorse che sono in capo agli enti locali anche per altre finalità rispetto all'opera originaria per cui erano stati destinati.
OPPI GIORGIO (UDC-Cambiamo). Se è per finalità diverse sono contrario!
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Onorevole Oppi, il mio emendamento va proprio in questa direzione in cui lei auspica che questo Consiglio si esprima, perché… di utilizzare da subito domani per le stesse finalità per completare o un migliorare un'opera, invece la proposta che è anche contenuta, e che è anche sostenuta dal sottoscritto, va sì a completare l'opera per cui quelle risorse erano state destinate a suo tempo, ma anche, così come la proposta della Giunta e della Commissione tutta, per altre finalità.
(Interruzioni)
É aggiuntivo, è un suggerimento che è anche pervenuto dagli Uffici.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Vorrei spiegare le parole in più che l'onorevole Satta… cosa succede? Nel caso in cui le risorse vengono utilizzate per le stesse finalità devono comunque essere autorizzate; con questo emendamento se sono utilizzate per le stesse finalità non è necessaria un'ulteriore autorizzazione. Ecco, con l'emendamento…
OPPI GIORGIO (UDC-Cambiamo). Lui ha parlato di diverse finalità…
FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. No, le diverse finalità l'abbiamo proposto noi nella norma perché abbiamo l'opportunità di un'apertura da parte della Commissione europea che i Comuni, qualora fosse necessario, possano spendere queste risorse anche come spesa corrente.
PRESIDENTE. Scusate, io continuo a non capire la differenza però. Allora posto che l'emendamento presentato dall'onorevole Gianfranco Satta è aggiuntivo, ancorché sia stato erroneamente indicato come sostitutivo parziale, di fatto lei aggiunge al periodo "sono autorizzati al loro impiego per le stesse finalità del finanziamento concesso". In cosa cambia?
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Cambia di gran lunga, nel senso che domani questa legge quando sarà pubblicata agli enti locali che hanno delle economie rispetto a quell'opera pubblica finanziata con fondi comunitari che ha dei residui rispetto a dei ribassi d'asta, come capita in molte azioni e lavori degli enti locali, quei ribassi d'asta domani possono essere utilizzati senza aspettare nessuna autorizzazione da parte della Giunta o di qualsiasi Regolamento attuativo che la Giunta deve mettere in campo per utilizzare queste risorse.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Perché ha ragione l'onorevole Oppi, cioè volevo chiarire che la spesa corrente è relativa all'emergenza Covid, è importante chiarirlo questo perché se no sembrava che si potesse spendere la spesa corrente per qualsiasi obiettivo, invece non è così. La spesa corrente può essere utilizzata solo per l'emergenza Covid come è previsto dalla norma. Aggiungendo l'emendamento dell'onorevole Satta si dà l'opportunità ai Comuni che, invece, intendono spendere per l'obiettivo principale, che era l'obiettivo per il quale hanno preso il finanziamento, di poterlo fare senza dover chiedere autorizzazioni e stiamo parlando di spese di investimento in quel caso.
PRESIDENTE. Ma quindi lei ha ritirato l'emendamento? Il primo è ritirato? Perché poi, siccome l'emendamento è orale, qualora ci fosse qualcuno che dissente non posso metterlo in votazione. Quindi è ritirato il primo comunque. È ritirato. Perfetto.
(Interruzioni)
Ma scusate, io non ho capito… l'emendamento orale in cosa differisce rispetto all'emendamento scritto? Onorevole Satta, quello orale che lei ha testé spiegato in cosa differisce, cosa aggiunge o toglie rispetto a quello che ha presentato per iscritto? Potrebbe dirlo in due parole? Prego onorevole Satta.
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). "Gli enti sono autorizzati all'utilizzo delle risorse disponibili", quindi cambia rispetto a quello presentato, quindi "gli enti sono autorizzati all'utilizzo delle risorse disponibili di cui al capoverso precedente per le stesse finalità del finanziamento di che trattasi".
PRESIDENTE. Onorevole Satta, io continuo a non capirlo comunque va bene. È una questione di ermeneutica, non lo so…
È iscritto a parlare il consigliere Salvatore Corrias. Ne ha facoltà.
CORRIAS SALVATORE (PD). Grazie Presidente, lei con le questioni ermeneutiche rischia di stimolarmi perché diceva che sembra l'ultimo giorno di scuola, tra orale e scritto e aggiustamenti sintattici mi sento davvero uno studente, e forse davvero siamo tali, però per entrare nel merito in particolare dell'emendamento 2, laddove senza tema di provocazione, sempre con correttezza istituzionale, noi chiediamo uno stanziamento ulteriore di 40 milioni di euro finalizzato ad abbattere le tariffe TARI e TOSAP a favore delle imprese e delle attività commerciali che hanno subito i danni a causa dell'emergenza Covid, e lo facciamo con la stessa provocazione con la quale abbiamo accolto il messaggio dell'Assessore rivolto, appunto, ai Comuni in questo senso. Però al di fuori delle provocazioni la riflessione è importante perché già altri colleghi consiglieri e sindaci si sono espressi in questo senso. Nel momento in cui le imprese chiedono di essere opportunamente e giustamente dispensate dal versamento dei tributi locali, e quindi parlo appunto di TARI, di TOSAP, faccio notare fra l'altro che molti Comuni già da anni hanno dispensato non solo le imprese ma anche i cittadini per le utenze civiche dal versamento della TASI, ci sono davvero molti Comuni che fanno di necessità virtù e che in questo momento di emergenza economica che sta iniziando e di emergenza sociale che sta sopraggiungendo sono costretti a fare ulteriori sacrifici chiedendo quei sacrifici alle imprese. Già abbiamo detto nella seduta precedente che è urgente una compensazione da parte della Regione ed è in questo senso che noi chiediamo con questo emendamento un intervento mirato in questa direzione, ma sarebbe solo un sasso nello stagno e sarebbe davvero una mera provocazione se non venisse collocato in uno scenario che ci vede tutti partecipi e protagonisti. E qual è? Non essere indifferenti alla sofferenza dei territori. Noi abbiamo presentato una proposta di legge, la 130, attraverso la quale si chiede al Governo regionale di consentire ai Comuni di utilizzare le eventuali economie provenienti dallo stanziamento, già condiviso ampiamente da quest'Aula, a valere sulla legge numero 12, i 120 milioni destinati alle famiglie. Perché succede, sta succedendo che quelle risorse, nei singoli Comuni, non vengano spese tutte e magari sono quelle stesse risorse che già si sovrappongono a fondi del reddito di inclusione sociale delle annualità pregresse non spesi. Chiudo il ragionamento, me lo consenta Presidente, pertanto l'apertura di oggi, con il disegno di legge numero 157, è un'apertura importante, ma se non si contestualizza rischia davvero di non giungere come noi vorremmo ai territori. Aggiungo un altro elemento, qua si parla di misure straordinarie e di programmazione unitaria, tutti i territori della Sardegna, di questo va dato merito alla Giunta precedente, sia con risorse comunitarie che con risorse regionali, sono stati e sono beneficiari di finanziamenti sulla programmazione territoriale. Purtroppo quasi tutti sono in ritardo, vuoi per negligenze degli stessi enti locali, vuoi per cronici ritardi burocratici. In questo senso ho già chiesto all'assessore Fasolino che si adoperi, vista questa apertura molto importante, affinché i singoli enti locali, i singoli Comuni possano essere direttamente delegati per la spendita di queste risorse, e contestualizzo nello scenario dicendo anche che nell'altra nostra proposta di legge, quella famosa sul fondo perduto alle piccole e micro imprese, abbiamo anche detto: utilizziamo se necessario i fondi comunitari, quelli che sono già oggetto di un vincolo giuridico e iniziamo a ragionare sulla prossima programmazione comunitaria 2021-2027. Noi siamo certi che questo voi lo state facendo, se condividiamo una riflessione di questo tipo, cercando di utilizzare bene le risorse, con una giusta ricognizione sui fondi dei singoli enti, con una giusta ricognizione sui fondi non spesi delle Unioni dei Comuni, perché purtroppo le Unioni dei Comuni non funzionano, questo va detto, duole dirlo, ma va detto anche in questa sede, ebbene, se siamo capaci di condividerla questa riflessione, siamo già capaci di capire come si può gestire al meglio l'emergenza economica in atto e l'emergenza socio economica che sta sopraggiungendo. Perché io credo che l'emergenza non sia finita, io credo, ahimè, che l'emergenza stia iniziando, quindi l'invito che facciamo, anche con questo emendamento, è che si presti un'attenzione giusta, mirata, agli enti, alle difficoltà che hanno, perché se un'impresa o un'attività commerciale, il bar del mio paese, che può essere di Santu Lussurgiu, di Bottida, chiede più spazi di suolo pubblico e glieli do gratuitamente, perché glieli devo dare gratuitamente, devo essere in grado di compensare un mancato introito sul tributo locale e nel frattempo dare un servizio che quell'attività commerciale mi chiede. In quest'Aula noi dobbiamo riflettere davvero su queste possibili soluzioni, lo facciamo in questo modo, lo facciamo con un emendamento che è finalizzato in questo senso e che si informa ad una motivazione di questo tipo. Però consideriamo anche le altre proposte che provengono dal Gruppo del Partito Democratico e da questo spirito propositivo, al di là della sintassi, che è comunque fondamentale e che proviene dai Gruppi di minoranza.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Non abbiamo capito, l'emendamento numero 1, collega Satta, ha chiesto di ritirarlo? Io direi di tenerlo e va integrato, quindi diventa un aggiuntivo, perché noi avevamo confuso un attimino perché si parlava di sostitutivo parziale, ma se diventa invece un aggiuntivo mi sembra che sia accoglibile, ho capito benissimo dai colleghi, ma anche da parte della Giunta. Quindi chiederei al collega di tenerlo, semmai chiederei al collega Corrias, dopo la sua appassionante illustrazione, di ritirare l'emendamento numero 2, questo sì.
PRESIDENTE. Allora, l'emendamento numero 1 lo teniamo, il 2 è ritirato.
È così? La discussione è sull'emendamento numero 1 e 2, l'emendamento…
(Interruzioni del consigliere Lai Eugenio)
PRESIDENTE. Stiamo discutendo anche il 2, onorevole Lai, si fidi.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta. Ne ha facoltà.
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Non devo chiarire, confermo la presentazione, quindi non ritiro l'emendamento, non voglio essere, diciamo così, come per la legge numero 12, complice di un'approvazione di una legge che, secondo me in alcuni aspetti non è chiara, questo emendamento chiarisce la possibilità domani agli enti locali di utilizzare quelle risorse e quindi dare delle risposte alle imprese e alle nostre famiglie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Stiamo facendo la discussione unificata, allora provo a giustificare l'emendamento numero 2. Allora, non solo per la questione che l'assessore Chessa non può scaricare le proprie responsabilità sui Comuni, con la lettera che vi ho letto in precedenza, ma anche perché noi avevamo presentato questo emendamento anche perché ci sono altre proposte di legge presentate all'interno della terza Commissione che auspichiamo vengano discusse. Non credo che tutti i Gruppi della maggioranza la pensano come il Presidente della terza Commissione, e questo me ne dispiace, però noi vorremmo mettere in luce due considerazioni.
La prima è che la preoccupazione sui fondi della sanità, se questo Consiglio regionale aprisse una discussione seria, l'opposizione ha presentato delle proposte da dove andare a prendere le risorse per le difficoltà che l'assessore Nieddu ha rilanciato più volte, anche sulla stampa, che non sono state neanche prese in considerazione dalla sua stessa maggioranza. L'abbiamo fatto con serietà, ci sono due mozioni presentate dall'onorevole Moriconi che debbono essere messe all'attenzione di quest'Aula, una sul Recovery Fund e una sul MES, su cui questa maggioranza in Consiglio regionale non si può sottrarre dalla discussione. E allora noi stiamo mettendo in campo soluzioni, voi volete bocciare le soluzioni, fatelo, assumetevi la responsabilità di farlo. La seconda questione, perché l'onorevole Cocco ha richiamato in causa l'onorevole Saiu? Glielo spiego, perché ciò che ha detto l'assessore Fasolino è in parte corretto, perché è vero che stiamo liberando risorse nei confronti dei Comuni e che i Comuni potrebbero anche utilizzare, ma l'esempio dell'esempio è il Comune di Nuoro che si trova in difficoltà finanziaria e nonostante gli interventi non sarà in grado, o lo farà con estremo sacrificio, di mettere in campo azioni. Cioè, tutti i Comuni non sono stati messi nella stessa situazione di poter operare, di poter farlo nell'interesse di tutte le imprese, e vi ricordo un altro aspetto, che se noi dovessimo riuscire nell'opera che le opposizioni provano a sollecitare più volte all'interno di quest'Aula, ossia quella di rilanciare l'economia, noi avremmo maggiori entrate, noi avremmo maggiori possibilità di intervento e anche di coprire quelle determinate spese sanitarie. Se noi falliamo nel rilancio dell'economia, noi falliamo anche nella copertura delle spese sanitarie. Cioè noi stiamo giocando con il fuoco, siamo in una fase nuova e operiamo con strumenti vecchi, siamo in una fase nuova e operiamo con strumenti ordinari e non straordinari, è questo il senso di questo emendamento, è questo il senso che vi vogliamo sottoporre all'attenzione, assumetevi la responsabilità di bocciarlo, assumetevi la responsabilità di contraddire il vostro Assessore, della vostra Giunta, che chiede ai Comuni, che sono già in forte sacrificio economico e sono già in forte difficoltà, penso al Comune di Iglesias su Casa Serena, per esempio, dove dovete dare risposta a 60 dipendenti, e non lo volete fare, penso a tutte queste situazioni. Quindi noi vi chiediamo di assumere, con un atto di responsabilità, da una parte l'apertura di una discussione seria sulle proposte che l'opposizione ha fatto sul recupero delle risorse, MES, Recovery Fund, qual è l'idea della Giunta regionale su questi fondi, quante sono ad oggi le risorse che sono destinate alla Sardegna, aprire una fase di dibattito significa anche avere da parte del Presidente della Regione un riconoscimento pieno dall'intero Consiglio regionale, pieno dall'intera Sardegna, e non solo ed esclusivamente addirittura da una parte della sua maggioranza e non dall'altra. Questo vi diciamo! Quindi ad oggi l'emendamento che vi sottoponiamo non è destinato sicuramente a creare demagogia, retorica o chissà che cosa, è destinato al rilancio dell'economia, è destinato proprio a quella direzione che l'assessore Chessa ha chiesto a tutta l'Aula; le opposizioni hanno colto, perché sono consapevole del fatto che la TARI è un problema, che la TOSAP è un problema per molte imprese, che la tassazione locale non si può chiedere solo ed esclusivamente agli enti locali che hanno già fatto uno sforzo economico grande e deciso per affrontare questo tema. Lo deve fare la Giunta, lo deve fare la Regione attraverso un'opera di coordinamento, così come dice l'assessore Chessa. Ve ne leggo un altra di frase: "Certo in una vostra sicura collaborazione, rimango a vostra completa disposizione per ogni necessità". L'assessore Chessa, con una lettera che ha inviato a tutti i Comuni della Sardegna. Quindi noi chiediamo a la Giunta regionale, o l'assessore Chessa fa proposte che sono irrealizzabili, o chiediamo alla Giunta regionale di assumersi l'onere di finanziare questo emendamento che mette a disposizione le risorse per abbattere la TARI in tutti i Comuni della Sardegna, anche nel Comune di Nuoro, e anche nei Comuni che sono in sofferenza finanziaria. Assumetevi la responsabilità di bocciarlo, se avete il coraggio.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, devo dire che è molto appassionante la discussione di stasera sugli emendamenti, su tantissimi ragionamenti che abbiamo cercato noi dell'opposizione di mettere in campo sempre in un'ottica di aiuto e sostegno per superare questa fase di emergenza, però proprio per lo spirito che diceva l'assessore Fasolino, Assessore, io vorrei esprimere un voto sereno e convinto su un articolo 2 che ritengo molto importante proprio a sostegno delle cose che i colleghi hanno illustrato a favore degli enti locali, credo che siano necessari, che possiamo fare arrivare tutte le risorse necessarie, anche alla luce di quello che sta capitando ed è capitato in questi mesi purtroppo. Però mi sembra che per poter esprimere un voto sereno e convinto al di là degli emendamenti importanti e necessari a questo articolo manchino due cose, perché altrimenti sembra che noi stiamo parlando di milioni e milioni di euro ad esempio, milioni e milioni di euro e poi ci rendiamo conto che forse non sono milioni e milioni di euro perché nessuno ancora è stato in grado, né lei e neanche le informazioni che ho cercato di prendere telefonicamente, a dirci quali sono i comuni che hanno queste risorse, perché non tutti i Comuni avranno queste risorse, e soprattutto a quanto ammontano queste risorse. È necessario quindi avere da parte sua un elemento fondamentale che è una relazione, una tabella, un qualcosa che ci dica quali sono i comuni che hanno queste risorse, a quanto ammontano queste risorse, e se queste risorse possono essere effettivamente utilizzate, perché altrimenti noi rimaniamo qui ore e ore a parlare su migliorare, aggiustare, e poi che forse ci rendiamo conto che è un emendamento che potrà portare ristoro a pochissimi sistemi di enti locali e con pochissime risorse finanziarie. Quindi illudere ancora una volta che stiamo portando in campo articoli, scelte strategiche strutturali, per poi renderci conto invece che partoriamo l'ennesimo topolino.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Ma intanto non abbiamo capito sull'emendamento numero 1 se è ritirato, oppure possiamo proporre un emendamento orale, se va bene all'opposizione, se va bene all'Aula. Questo lo vorrei capire Presidente, perché nel mentre stavamo sviluppando con l'assessore Fasolino un emendamento che potrebbe essere un emendamento aggiuntivo che coglierebbe poi nel segno quello che era l'obiettivo dell'emendamento proposto.
PRESIDENTE. Non lo so, possiamo provare a darne lettura Presidente?
(Interruzione)
Va bene, allora, visto che non è d'accordo il collega, è ritirato.
Metto in votazione l'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
L'emendamento 1 è ritirato. Onorevole Satta, ci sono ovviamente le registrazioni, lei ha dichiarato che l'emendamento fosse ritirato.
Va bene, mettiamolo in votazione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 2.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 3.
Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 3, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 4.
Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 4, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 5.
Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 5, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo alla votazione finale del testo.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 157/A.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
La seduta è tolta, il Consiglio verrà riconvocato a domicilio.
La seduta è tolta alle ore 19 e 05.