Interrogazione n. 385/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 385/A

(Pervenuta risposta scritta in data 15/06/2020)

PISCEDDA – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PIANO, con richiesta di risposta scritta, sui presidi nelle attività di vendita attualmente aperte al pubblico, in particolare in quelle della media e grande distribuzione.

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I sottoscritti,

premesso che:
– con l’emergenza sanitaria in atto, Stato e regioni hanno disposto delle misure per contrastare e prevenire la diffusione epidemiologica da Covid-19, come la chiusura di molteplici attività di vendita, lasciando aperte solo ed esclusivamente quelle che vendono beni di prima necessità;
– per le attività di vendita attualmente aperte al pubblico, Stato e regioni hanno disposto delle misure di sicurezza obbligatorie per contenere e contrastare la diffusione del virus, come la distanza di sicurezza di almeno un metro per i clienti e l’obbligo di mascherina per i lavoratori;

considerato che:
– sulla base di quanto esposto in premessa, si ravvisano, e sono spesso segnalate, numerose situazioni in cui le misure di sicurezza obbligatorie per contenere e contrastare la diffusione del virus non vengono rispettate, talvolta del tutto;
– in alcune attività di vendita in particolare:
– i dipendenti sono dotati dalle aziende di mascherine oltremodo inadatte;
– non si rispetta la regola degli ingressi contingentati e la distanza di sicurezza tra i clienti;
– i proprietari invitano i clienti ad entrare tutti insieme;
– non è predisposto alcun addetto del personale per il controllo della fila e degli accessi;

considerato, altresì, che la chiusura delle attività produttive non essenziali ha posto paradossalmente in una condizione di vantaggio nel mercato le attività attualmente aperte, ma questo deve essere contemperato da un atteggiamento di grande rigore etico da parte delle proprietà, tenute ad osservare ed investire sulle procedure inerenti alla massima sicurezza possibile per i dipendenti e per i clienti, accompagnata dal massimo rispetto di tutte le misure anti-assembramento previste delle varie disposizioni comunali, regionali e nazionali;

tenuto conto che vengono segnalate, oltretutto, numerose attività commerciali che non operano nel rispetto dell’elenco dei codici merceologici consentiti dalle apposite disposizioni adottate dal Governo della Repubblica, vendendo tutte le tipologie merceologiche presenti nei punti vendita, creando una disparità tra punti vendita, ed una concorrenza sleale, oltreché moralmente riprovevole, nei confronti delle attività commerciali costrette alla chiusura,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e la Giunta regionale, per sapere se:
1) siano a conoscenza del problema sopra esposto;
2) intendano porre in essere tutte le azioni possibili per scongiurare le situazioni esposte, riscontrabili attualmente in diverse località della Sardegna.

Cagliari, 6 aprile 2020

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