CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 282
MORICONI – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – PIANO – PISCEDDA – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – STARA – ZEDDA MASSIMO – COCCO – LAI su misure e azioni da adottare per avviare la Sardegna della fase 2 verso un Nuovo modello di sviluppo con gli strumenti finanziari determinati dal concorso dello Stato e dai finanziamenti europei (Recovery fund), con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– la grave crisi epidemiologica che ha colpito duramente l’isola sotto il profilo socio-economico, richiede l’adozione di urgenti, straordinarie e tempestive misure per la realizzazione di quegli importanti investimenti infrastrutturali e strutturali necessari, oltre che per fronteggiare le conseguenze immediate e future della pandemia, anche per rilanciare l’attività economica, produttiva e sociale della nostra isola;
– la Commissione europea ha inviato al Consiglio europeo, previsto per il prossimo 18/19 giugno, il nuovo Recovery fund di rilancio post crisi pandemica da Covid-19, finanziato con 750 miliardi di euro, ripartiti in 550 miliardi di sovvenzioni e 250 miliardi di prestiti, il 60 per cento dei quali da impegnare legalmente entro il 2022 e complessivamente entro il 2024;
– dei 750 miliardi di euro di Recovery fund, 170 miliardi, circa, sono destinati all’Italia e di questi, quasi i 2/3 verranno trasferiti sotto forma di sovvenzioni;
– il nuovo Recovery fund sarà in vigore, verosimilmente, dal primo gennaio 2021, ragion per cui il Presidente del Consiglio dei ministri avvierà, a partire dalle prossime settimane, una consultazione tra le rappresentanze politiche e sociali del nostro Paese, ai fini dell’annunciata presentazione, da concludersi entro il prossimo mese di settembre, del Ricovery plan, destinato a diventare il “grande piano” di rilancio e di utilizzo delle summenzionate risorse europee;
– per accedere al nuovo Recovery fund dovranno essere garantiti quegli obiettivi di riforma che contribuiscano a rafforzare crescita, resilienza e coesione nella direzione della transizione verde e digitale;
– verranno privilegiati i progetti di riforma sui quali i Paesi membri promuoveranno investimenti in linea con le raccomandazioni dell’Unione europea, ossia nei settori del digitale, dell’economia verde, delle infrastrutture, della scuola, dell’educazione;
PRESO ATTO che in tutto il mondo siamo alle soglie di profondi ed eccezionali mutamenti e che la Sardegna deve entrare nel nuovo terzo millennio della sua storia umana e politica con una novellata cultura vincente, fatta di innovazione e progresso per mezzo di un proprio moderno piano di sviluppo, che potremmo denominare Sardegna Terzo Millennio III, per essere non più oggetto della storia ma soggetto attivo e autoreferenziale delle decisioni che guideranno il futuro e la prosperità del suo popolo,
impegna il Presidente della Regione
1) ad attivarsi, con tutti gli strumenti politici e istituzionali necessari, nei confronti del governo nazionale, al fine di vigilare e concorrere, a tutela dei diritti e degli interessi della Sardegna, alla elaborazione dei criteri e dei documenti costitutivi il Recovery plan di cui in premessa;
2) ad avviare, la predisposizione di un moderno Piano di Sviluppo, elaborato nel rispetto delle raccomandazioni dell’Unione europea, denominabile, come detto in premessa, Sardegna Terzo Millennio III, da sostenere nella fase di elaborazione del Ricovery plan del Governo nazionale, al fine delle previsioni delle misure necessarie per fronteggiare le conseguenze immediate e future della pandemia e rilanciare l’attività economica, produttiva e sociale della nostra isola;
3) a condividere con le parti politiche e sociali dell’isola l’elaborazione del summenzionato piano di sviluppo per la Sardegna del terzo millennio, che dovrà essere fortemente caratterizzato dalla rivendicazione degli investimenti infrastrutturali e delle misure indispensabili per il superamento del ritardo di sviluppo, derivante dalle condizioni di insularità, e per assicurare, finalmente, il diritto alla continuità territoriale e alle nuove straordinarie opportunità, offerte dal Recovery fund, per lo sviluppo nei settori del digitale, dell’economia verde, delle infrastrutture, della scuola, dell’educazione.
Cagliari, 10 giugno 2020