L SEDUTA
Giovedì 5 marzo 2020
Presidenza del Presidente Michele PAIS
indi
del Vicepresidente Giovanni Antonio SATTA
indi
del Presidente Michele PAIS
indi
del Vicepresidente Giampietro COMANDINI
indi
del Presidente Michele PAIS
La seduta è aperta alle ore 11 e 03.
PRESIDENTE. Constata l'assenza del numero legale, per la scarsa presenza di consiglieri, la seduta è sospesa. Il Consiglio riprenderà alle ore 12.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 04, viene ripresa alle ore 14 e 17.)
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la seduta. Prego la consigliera Segretaria di procedere alla lettura del processo verbale.
CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 12 febbraio 2020 (45), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Dario Giagoni, Giuseppe Meloni, Pietro Moro hanno chiesto congedo per la seduta del 5 marzo 2020.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le proposte di legge numero 116, 117, 118, 119, 120, 121.
Annunzio di interrogazioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interrogazioni numero 316, 317, 318, 319, 320, 321, 322.
Annunzio di interpellanze
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.
CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le interpellanze numero 91, 92, 93, 94.
Annunzio di mozioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.
CUCCU CARLA, Segretaria. Sono state presentate le mozioni numero 173, 174, 175, 176, 177.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 118/A e successivamente la numero 117/A. Gli Uffici stanno predisponendo le copie degli stessi progetti di legge, quindi ritengo che sia opportuno fare dieci minuti di sospensione in maniera tale che giungano all'Aula e così iniziare immediatamente i lavori. Il Consiglio è sospeso per dieci minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 14 e 24, viene ripresa alle ore 14 e 28 .)
Discussione e approvazione della Proposta di legge Mula - Giagoni - Salaris - Caredda - Mura - Cocciu - Oppi "Interventi urgenti in materia di lavoro per supporto e salvaguardia dell'occupazione e delle professionalità nel sistema imprenditoriale della filiera turistica della Sardegna" (117/A)
PRESIDENTE. A rettifica di quanto detto prima, poiché per quanto riguarda la proposta di legge numero 118 abbiamo ancora necessità di qualche minuto per ottimizzare i tempi, iniziamo con la discussione della proposta di legge numero 117.
L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 117/A.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Mula, relatore di maggioranza.
MULA FRANCESCO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Do lettura, per quanto riguarda la relazione del proponente di maggioranza: "Interventi urgenti in materia di lavoro per supporto e salvaguardia dell'occupazione e delle professionalità nel sistema imprenditoriale della filiera turistica della Sardegna". La proposta di legge in discussione è stata licenziata a maggioranza nella seduta della seconda commissione permanente del 5 marzo 2020, la Commissione ha iniziato l'esame del provvedimento con l'audizione dell'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, che ha condiviso le finalità della PL e sollecitato l'approvazione in considerazione dell'urgenza di intervenire per contenere e contrastare la grave crisi economica e occupazionale che sta interessando il sistema imprenditoriale della filiera del turismo, causata anche dal diffondersi del virus denominato Covid-19. Preliminare, sarebbe opportuno rilevare come l'Italia sia il quarto Paese in Europa per la complessiva presenza di turisti, e negli ultimi anni la tendenza è stata quella di un considerevole aumento. Nel corso del 2018 si è registrato un incremento non inferiore al 2 per cento, portando le presenze a oltre 428 milioni nel territorio nazionale e anche in Sardegna si è registrato un forte aumento. Dal punto di vista economico, l'ultimo dato statistico rilevato per il settore turistico è il Conto Satellite del Turismo realizzato dall'Istat, per il quale l'ultimo dato rilevato relativo al 2015 fa emergere in capo al turismo straniero una spesa di oltre 48 miliardi di euro, e per gli italiani una spesa di circa 24 miliardi per i viaggi all'estero. I dati evidenziati risultano più che significativi per rappresentare l'importanza economica e il valore strategico del comparto. Pertanto, qualsiasi elemento di crisi si inserisca nel comparto determina la conseguente sofferenza di questo settore economico più che vitale per l'economia italiana, almeno il 7 per cento degli occupati opera nel settore, già di per sé in difficoltà, e anche per quella sarda, che già a partire dal 2009 accusa in modo importante gli effetti della crisi. Non solo, l'attuale e annunciata crisi, in particolare del comparto del turismo e del suo indotto, comincia a produrre i suoi effetti in relazione alla patologia sanitaria legata al cosiddetto Coronavirus. Il timore del contagio sta inducendo un numero sempre maggiore di turisti, in particolare esteri, a disdire le prenotazioni e a disertare il territorio italiano e tra questi quello sardo, e quello sardo corre il rischio, se non si interviene con adeguate misure di politiche pubbliche di sostegno al sistema, di pagare il prezzo più alto, poiché già interessato da altre importanti criticità come quella dei trasporti aerei e marittimi. Si rileva inoltre che tutte le regioni si accingono a varare o a proporre delle misure volte a contenere la crescente difficoltà in cui sta venendo a trovarsi il comparto e il suo indotto. È opportuno rilevare come l'assenza del bilancio di previsione costituisca un vulnus importante per l'attuazione immediata di qualsiasi tipologia di interventi si volessero mettere in capo, ad eccezione dell'utilizzo come somme disponibili presso la SFIRS, come a suo tempo stanziati per l'anticipazione della cassa integrazione, ex lege numero 223 del 1991, ai sensi della legge regionale 5.3.2008, numero 3, articolo 6, comma 3, in quanto l'INPS non ha inteso rinnovare la specifica convenzione per il relativo utilizzo già dal 2014. E quindi con la presente legge si autorizza l'utilizzo di dette risorse anche per l'attuazione di misure di politiche pubbliche per il lavoro, quali erogazione di bonus per favorire l'assunzione di lavoratori, attivazione di tirocini formativi, interventi diretti e indiretti per il contenimento del costo del lavoro, attivazione di percorsi di utilizzo di lavoratori già interessati da processi di sospensione lavorativa o che risultano beneficiari di ammortizzatori sociali anche in deroga, altre risorse potrebbero rendersi disponibili se l'INPS procedesse alla rendicontazione delle ulteriori risorse a suo tempo utilizzate. Inoltre, si è inteso di fondamentale importanza prevedere strumenti finanziari per favorire l'accesso al credito per le microimprese e le piccole imprese della filiera turistica della Sardegna. La presente proposta di legge è una sorta di de minimis che va incontro alle problematiche delle micro e piccole imprese, mentre per le imprese più grandi del settore turistico si provvederà a breve con un provvedimento ad hoc. La presente proposta di legge nello specifico si compone di sette articoli e ha come obiettivo adottare misure urgenti volte a contrastare e contenere la grave crisi economica e occupazionale che interessa il sistema imprenditoriale della filiera del turismo, quale settore fondamentale e prioritario per lo sviluppo socio economico e sostenibile della Sardegna, causata anche dal diffondersi del virus Sars-CoV-2 2019-2020. L'articolo 3 prevede la possibilità di utilizzare le risorse in capo a SFIRS per far fronte alle esigenze di salvaguardia dei livelli occupazionali nel sistema imprenditoriale della filiera turistica della Sardegna, per i lavoratori colpiti da licenziamenti o sospensioni di lavoro. L'articolo 4 prevede che l'Amministrazione regionale, a valere sulle risorse già in capo all'INPS, conceda finanziamenti straordinari a interessi a tasso zero a favore delle micro e piccole imprese appartenenti al sistema imprenditoriale della filiera turistica della Sardegna, a copertura dei fabbisogni finanziari relativi al tempestivo versamento degli oneri previdenziali e assistenziali, che non possono essere versati dagli imprenditori. L'articolo 5 prevede, per l'annualità 2020, una priorità nelle procedure di evidenza pubblica attinenti a misure volte a favorire e salvaguardare l'occupazione e la professionalità dei lavoratori per le imprese appartenenti alla filiera turistica della Sardegna. L'articolo 6 prevede per l'annualità 2020 la concessione di aiuti straordinari per l'attivazione di percorsi di forma continua al fine di salvaguardare il patrimonio pluriennale di competenze professionali degli addetti del sistema imprenditoriale della filiera turistica della Sardegna. L'articolo 7 infine prevede la costituzione di strumenti finanziari per favorire l'accesso al credito per le micro imprese e le piccole imprese della filiera turistica della Sardegna; si prevedono finanziamenti di 15 milioni di euro, risorse già in capo alla SFIRS. Questo provvedimento permette di dare respiro alle micro e piccole imprese che operano nel settore turistico e che vivono un momento di totale incertezza, dovuta a molteplici fattori riguardanti il trasporto aereo marittimo, e per ultimo la mazzata finale è arrivata con questa pandemia che sicuramente è soltanto agli inizi e ci auguriamo che si possano trovare soluzioni il prima possibile, in primis di tipo sanitario e, subito dopo, di tipo economico. Tale provvedimento è auspicabile sia il primo di una serie che dovranno interessare diversi comparti produttivi ed economici della Sardegna, per tale motivo tutti noi saremmo impegnati a studiare e proporre misure a tutela anche di quelle categorie che non sono beneficiarie della presente legge. Presidente, se posso due considerazioni veloci e mi fermo; una, l'ho detto, diciamo, nell'ultimo paragrafo, che per quanto ci riguarda, e credo che sia volontà mi sembra di tutta l'Aula, vedere anche in prospettiva in finanziaria di trovare tutte quelle misure necessarie per aiutare anche quei comparti che sono in grossa difficoltà, quindi non solo il turismo, ben venga, è il primo provvedimento, ma ci sono anche altri settori che sono in crisi, e quindi questo è un impegno di tutti. Poi ci tenevo a dire due cose proprio in chiusura, anche fuori dal discorso di attinenza, e ce ne dispiace che nel provvedimento di legge che è passato ieri, dove si parlava di lingua sarda, devo ammettere noi eravamo distratti, e prendiamo pubblicamente impegno che in previsione, quanto prima, recupereremo rispetto a quella che è stata una mera dimenticanza. Grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD), relatore di minoranza. Presidente, signor Assessore e Vicepresidente, onorevoli colleghi, io devo dire che non ho avuto il tempo di preparare nessuna relazione scritta di minoranza, quindi andrò molto a sentimento e probabilmente anche introducendo argomenti non proprio di questa proposta di legge, importante sicuramente, perché ce lo siamo detti in più occasioni che soprattutto in Sardegna, dove il settore turistico rappresenta una dei maggiori volani della nostra economia, quanto questa crisi, che ha investito l'Italia ma non solo, tutto il mondo, in qualche modo rischia di più di condizionare la nostra economia in termini economici, e già arrivano i primi dati dalla Confartigianato, dalla Confcommercio, Confesercenti, che in qualche modo il numero di arrivi e di presenze nella nostra Isola rischia di essere falciato, e sappiamo benissimo tutti quanti quanto da un punto di vista mediatico più dei numeri stabiliscono che quando perdiamo dei punti nel turismo perdiamo anche punti in altre attività imprenditoriali: l'agricoltura, l'industria etcc. Quindi è un provvedimento importante, è un provvedimento richiesto da più parti però, signor Assessore, è un provvedimento di cui bisogna avere fede, perché se noi siamo come minoranza in Aula oggi, lo abbiamo fatto stamattina alle 8 e 30 in Commissione, siamo venuti con una convocazione alle 21 e 47 di ieri sera, e lo abbiamo fatto tutto questo per grande senso di responsabilità, abbiamo garantito la nostra presenza, abbiamo oggi voluto discuterlo senza chiedere e né appellarci al regolamento, al freddo regolamento dei dieci giorni di relazione, perché crediamo che in qualche modo debba prevalere il senso di responsabilità. Ma abbiamo anche fede, signor Assessore, perché, io gliel'ho detto stamattina in Commissione, questa è una delega in bianco, su questo vogliamo essere chiari Assessore, questa è una delega in bianco, perché è una proposta di principi, tanti, troppi, però che rimanda alla Giunta come spendere questi soldi, perché mancano i criteri, mancano le cifre a bando che in qualche modo possono essere concesse ai singoli beneficiari, e poi manca soprattutto una cosa fondamentale, Assessore, e cioè i tempi, perché sappiamo tutti che il settore turismo è in crisi, gli albergatori, gli operatori, tutti quelli che fanno parte della filiera, però sappiamo tutti che quando un'impresa è in crisi il problema dei tempi è vitale, fondamentale, non possiamo permetterci di introdurre ragionamenti, criteri, bandi, che in qualche modo possono far sì che oggi adottiamo il provvedimento e poi ai singoli operatori della filiera turistica i soldi arrivano nel 2021-22 e 23, quando ormai questi operatori sono morti, finiti, non hanno più la posta di risollevarsi. Quindi una delega in bianco perché oggi non sconosciamo questi bandi, non conosciamo i criteri, non siamo assolutamente in possesso di tutti gli elementi che ci possono permettere di dire che questo è un provvedimento perfetto, fatto bene, è un provvedimento che ha ancora grandi maglie larghe, ci sono ancora troppe questioni che andavano discusse, non sono state discusse per senso di responsabilità però le abbiamo volute portare in Aula. Assessore, io credo che, nonostante il senso di responsabilità, alcune cose vadano dette, vadano dette in un senso proprio migliorativo; le risorse ad esempio sono poche, troppo poche, perché prevedere i 21 milioni e rotti su un provvedimento dove poi 7 milioni circa vanno per la formazione… oggi le nostre imprese hanno problemi di pagare gli stipendi, non hanno i problemi di pagare la formazione dei propri dipendenti, 7 milioni che vanno sulla formazione quando domani mattina non sappiamo se le imprese possono pagare gli stipendi io credo che sia un investimento che può trovare altre fonti, altre linee di misura del POR FSE, però non introdurli in una legge che deve essere emergenziale, che deve dare in qualche modo risposte domani mattina, perché domani mattina le nostre imprese devono vivere le disdette delle prenotazioni aeree, devono vivere in qualche modo le disdette di tutti coloro che avevano prenotato alberghi e camping. Allora credo che dovremmo puntare più su i contributi per quanto riguarda il microcredito, su tutte quelle forme di finanziamento che in qualche modo potevano essere più accessibili dalle imprese. Così come l'elemento di criticità, Assessore, noi anche su questo ci fidiamo di lei, lo accogliamo con senso di responsabilità, però spostare anche somme dal POR FSE Asse 3 senza che questo sia in qualche modo concordato col Comitato di sorveglianza che, sa lei meglio di me, deve entrare nel merito di spostamento di risorse, anche questo rischia in qualche modo di porre dei dubbi sulla possibilità di spendere risorse ed è proprio per questo che, oltre alle criticità, i dubbi che ci vengono posti, ci vengono in qualche modo da far rilevare a lei, c'è un dato prima politico e poi tecnico. Il dato politico però, Assessore, non ce ne sorprendiamo, è che è mancata anche la concertazione con l'Assessorato al turismo, col consulente dell'Assessorato al turismo, il collega Briatore, che è sempre pronto a dare consigli quando si tratta di stabilire quali sono i migliori modi per portare la gente. Quindi mancano questi due pareri tecnici, Briatore e l'Assessore al turismo, però anche su questo soprassediamo, perché altrimenti è soltanto una legge di ammortizzatori sociali, cioè se la asciughiamo è una legge di ammortizzatori sociali, su questo dobbiamo essere convinti. Abbiamo tutti contributi che vanno dal Fondo sociale europeo e quindi non parliamo di investimenti, ma stiamo parlando di ammortizzatori sociali, proprio perché mancano questi autorevoli pareri. Però è proprio per questo, Assessore, che noi in maniera molto decisa e determinata abbiamo presentato un emendamento che è facilmente applicabile e che con coraggio, a mio avviso, è quello che chiediamo all'Aula, prima a lei e alla sua maggioranza, al di là dei bandi, al di là dei criteri, al di là delle somme che dovranno essere trovate all'interno del bilancio e attraverso strumenti che riguardano il Fondo sociale europeo, che riguardano l'INPS, che riguardano la SFIRS, noi chiediamo che ci sia la possibilità anche di azzerare l'IRAP per tutte le imprese del settore turistico. Se noi in qualche modo oggi abbiamo il coraggio di azzerare la nostra quota del 25 per cento dell'IRAP, che attualmente pagano le imprese, e lo facciamo oggi, e da domani mattina sappiamo che queste imprese dovranno pagare il 25 per cento di questa imposta regionale, io credo che noi diamo una risposta immediata, Assessore, a quello che ci stanno chiedendo le imprese, diamo una risposta immediatamente praticabile alle imprese, diamo la possibilità alle imprese di avere subito i soldi in cassa nei propri conti correnti. Allora io credo che pur dimostrando, come ho detto, responsabilità, pur dimostrando grande fede in quello che potrà essere fatto, l'emendamento che abbiamo proposto in termini concreti dell'azzeramento dell'IRAP per il 2020, dettato dalla grande situazione congiunturale che sta vivendo la Regione, il Paese e l'intero mondo, possa essere una risposta concreta e aggiuntiva a questo provvedimento. Grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.
DERIU ROBERTO (LEU). Grazie signor Presidente. Il provvedimento è molto importante ed è stato giusto presentarlo con questa rapidità. In Sardegna noi abbiamo da un lato la necessità di proteggere i 110 mila ultra ottantenni che risiedono qua e che sono le figure più esposte a questo virus, dall'altro abbiamo 70.000 imprese commerciali artigiane, molte delle quali lavorano a stretto contatto con il turista, che sono in pericolo di vita anch'esse in questo momento. Sono misure che noi chiediamo rapide, l'ha detto il collega Comandini, chiediamo ancora più intense, è oggetto dell'emendamento del Partito Democratico, e che lamentiamo non essere state valutate per tempo da questa Giunta, non in occasione di questo flagello, ma in occasione del fatto che dalla precedente legislatura esistono strumenti legislativi, studi e accordi con questo settore che avrebbero potuto fornire alla Giunta gli elementi per svolgere una funzione molto, molto più intensa di quella che può svolgere in condizioni di emergenza. Avreste potuto costituire il fondo scudo in materia previdenziale in modo molto più incisivo di quello che succede oggi con questa misura di emergenza, avreste potuto ripetere l'azione che è stata iniziata nella precedente legislatura con tutti gli interlocutori sociali e invece vi siete lasciati prendere la mano, come al solito, dalle vostre burocrazie rispettive. Quindi partite dai programmi finanziati, ve li studiate, li adeguate alle necessità del momento, cercate di inserirli dentro la vostra politica, ma non ne viene fuori un'azione a vasto raggio, non ne vengono fuori scelte lungimiranti per le quali era necessaria la forza e la spinta tipica di chi ha vinto le elezioni e nel primo anno cerca di impostare il lavoro. Questo tempo è stato sprecato, purtroppo. Non lo dico con nessun intento polemico, né con nessuna soddisfazione, lo dico con vero rammarico perché quelle 70 mila imprese sono tutte insieme la nostra scommessa per il futuro, sono tutte insieme quelle capaci, se le salviamo anche in questo frangente, capaci di recuperare occupazione e di dare da vivere all'intera isola. Sono il ceto produttivo, il ceto dei coraggiosi che è in grado, appunto, di fornire economia, di fornire anche valori morali, di lavoro, di creatività, di innovazione alla nostra isola. Serve che la Giunta si fermi nel momento in cui passerà la emergenza a valutare con serietà la possibilità di una misura davvero straordinaria in questo settore. So che la legge di stabilità ha allo studio o almeno contiene nella sua proposta, nella idea della Giunta, delle iniziative molto interessanti che vanno in quella direzione. Su quelle ci troverete sicuramente concordi e a favore. Naturalmente però farle arrivare in Consiglio a marzo significa già averne compromesso per quest'anno, purtroppo, l'efficacia e ci troviamo impreparati come quella cicala che ha cantato per tutto l'inverno e poi si trova a dover bussare alla porta della formica alla ricerca di cibo quando arriva l'inverno.
Sul provvedimento c'è stata una collaborazione in Commissione, ci sarà anche qua in aula, si dà merito ai proponenti, si dà merito alla Vicepresidente che ha insistito giustamente perché questo provvedimento venisse discusso con immediatezza. C'è da ripetere, purtroppo, le raccomandazioni fatte dall'onorevole Comandini: è necessario fare un vero sforzo perché ci si sbrighi a dare attuazione alle misure, pur probabilmente non sufficienti, di questo provvedimento. Bisogna che la macchina burocratica entri nell'emergenza così come sta entrando in emergenza la Protezione civile e tutto il sistema sanitario, perché se da un lato abbiamo in pericolo i nostri 110 mila ultra ottantenni, abbiamo anche, dall'altro, in pericolo le imprese prima di tutto del turismo che stanno lanciando un grido di dolore perché è possibile che molte di esse chiudano. Noi dobbiamo svolgere, attuare queste misure, la Giunta deve attuare queste misure, avendo come scopo che nessuna di queste imprese fallisca e altre misure, se vorranno essere portate con uguale urgenza, con uguale velocità dalla Giunta regionale, dall'assessore Zedda o dagli Assessori competenti, saranno da noi accolte con favore perché nel momento in cui vi renderete conto che queste misure sono ancora insufficienti avete il dovere di rapidamente provvedere in modo ulteriore proponendo altro, cercando di andare incontro alle esigenze anche più minute di un'imprenditoria che passa da uno stato di floridezza all'improvviso ad avere nessun mezzo di sostentamento più e nessun mezzo non tanto per reggere la concorrenza, quanto proprio per far fronte agli impegni assunti con i lavoratori, assunti con i fornitori, provocando una reazione a catena che può distruggere seriamente la nostra economia. Per cui su un tema del genere non ci sono posizioni di bandiera, non ci sono commedie da recitare in quest'Aula o fuori da quest'Aula, ma c'è da lavorare molto seriamente, molto duramente, con creatività se necessario, inventando soluzioni nuove, andando ad ascoltare con attenzione quello che diranno le categorie. Da questo punto di vista invito la Giunta a convocarli ancora, naturalmente ci sono già state interlocuzioni giustamente e meritoriamente, ma vanno convocati in modo permanente, va costituita una cabina di regia e un'unità di crisi anche dal punto di vista del soccorso che dobbiamo dare alle imprese, perché la morte fisica che incombe sui molti soggetti deboli, incombe anche insieme alla morte economica nei confronti delle nostre tante imprese commerciali e artigiane, soprattutto quelle del settore turistico.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Intanto volevo ringraziare le opposizioni, io ho partecipato in seconda Commissione e senza distinguo devo dire che non c'è stato solo senso di responsabilità, ma c'è stata anche collaborazione, proposizione e quindi all'interno ci sono anche dei suggerimenti importanti che sono arrivati e che sono stati accolti, naturalmente. Debbo dare atto che quello che stava dicendo adesso il collega Deriu, lui l'aveva proposto da tanto, magari ci si potrebbe ragionare, ma siamo arrivati in quella direzione perché questo famoso scudo servirà a tante categorie, non solo a quelle del turismo, l'ho detto prima, e lo sforzo fondamentale e importante che noi dovremmo fare è proprio rivolto a tutte quelle categorie che sono in grande sofferenza e che non sono all'interno di questo provvedimento, e quindi il fatto di non avere già una finanziaria approvata che da un certo punto di vista potrebbe sembrare un problema, noi invece ci troviamo a concentrarci ora e ad attivarci con provvedimenti importanti anche per altri settori che oggi vivono una grande sofferenza. Quindi non solo fiducia alla Giunta, naturalmente la Giunta ha tutta la nostra fiducia perché abbiamo avuto anche interlocuzioni per cercare di capire in che modo si potrebbe intervenire in previsione non dico futura, ma dico domani per aiutare tanti settori in sofferenza, quindi non solo fiducia ma anche collaborazione, assolutamente sì. Per quanto riguarda invece gli emendamenti, io chiederei Presidente, dopo la discussione se ci fermiamo due minuti, anche una piccola sospensione per confrontarci con la Giunta, perché l'osservazione che è stata fatta dal collega Comandini che non so se può trovare riscontro o meno, ma sul fatto che risorse importanti sono state destinate alla formazione, è pur vero che se manca il lavoro abbiamo voglia noi di formare e quindi non lo so, ecco ragioniamoci un attimino, prendiamoci due minuti e valutiamo molto attentamente anche questi emendamenti che sono stati presentati.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Il momento storico che stiamo vivendo e la forte preoccupazione anche che è insita nella società, nella nostra società, impone delle riflessioni e impone un senso di responsabilità da parte di tutte le istituzioni, in particolare dall'Istituzione che rappresentiamo quest'oggi, il Consiglio regionale. La situazione che si sta vivendo e che stiamo vivendo già da qualche mese, di forte crisi economica dovuta sia al cosiddetto Covid-19 ossia il coronavirus, misure che sono state anche ulteriormente accentuate ieri con il DPCM del Presidente del Consiglio e la situazione che stiamo vivendo nella nostra isola dovuta alla continuità territoriale, ai problemi relativi alla continuità territoriale, i problemi relativi al porto industriale, i problemi relativi alla questione dei licenziamenti di Air Italy impongono delle riflessioni molto serie a questo Consiglio regionale. Per questo anche questa mattina all'interno delle diverse Commissioni consiliari, l'opposizione ha garantito con forte senso di responsabilità, così come farà questo pomeriggio, un sostegno all'azione della Giunta e della maggioranza. Ci sono però da fare alcune considerazioni, come sono state già dette questa mattina all'interno della Commissione consiliare competente, ossia ci troviamo di fronte a dei provvedimenti che seppur definiamo positivi per affrontare alcuni temi della nostra economia, ci troviamo di fronte a una risoluzione parziale della situazione con dei problemi anche sulla tempistica e sulla spendita delle risorse, notevoli. Infatti ricordo ai più distratti che non hanno ancora affrontato il tema, che questo Consiglio regionale si trova ancora in esercizio provvisorio, c'è anche il problema della spendita delle risorse, di questi 25 milioni di euro che stiamo andando a stanziare in questa leggina per affrontare i problemi del turismo, sono ingenti perché intanto si dovrà discutere di dodicesimi, c'è da vedere se si potranno spendere immediatamente tutte le risorse. Cioè ci troviamo di fronte all'affrontare il problema di un rischio di default dell'economia sarda, con un provvedimento estremamente parziale che affronta il problema del turismo che naturalmente tutti quanti sappiamo che è in forte crisi e le disdette ne sono la conferma, ma affronta solo parzialmente il problema dell'economia.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SATTA GIOVANNI ANTONIO
(Segue LAI EUGENIO) Cioè abbiamo un'economia che è totalmente insofferente, perché nonostante i comunicati faraonici che ci vengono anche dai diversi Assessori con l'impegno delle risorse del PSR, ai nostri agricoltori per esempio non è arrivato un euro dei diversi bandi, un euro, tutti sono in attesa delle risorse del PSR, è un problema che ci dobbiamo porre, la velocizzazione delle pratiche, ce lo siamo posto, però non è entrata ancora in vigore la task force. Quindi stiamo affrontando oggi un problema estremamente parziale, limitato, che è importantissimo, che avrà il nostro voto favorevole, senza ombra di dubbio, che però non affronta in maniera coraggiosa e impellente la crisi economica che stiamo vivendo. Io avrei voluto vedere oggi all'interno di quest'aula, con lo stesso comportamento responsabile che questa opposizione sta tenendo oggi, la discussione sulla legge finanziaria, la discussione sul Piano regionale di sviluppo, che idee ha questa maggioranza in Consiglio regionale sul futuro della nostra isola? Perché sono indispensabili provvedimenti emergenziali, però non bastano i 25 milioni che oggi stiamo stanziando, vanno a coprire solo una pezza del problema, non affrontano il problema più generale e ci auguriamo che in finanziaria tutti quanti, tutte le forze politiche, al di là dei colori, rossi gialli, verdi, ci sia un senso di responsabilità talmente forte che si stanzino delle somme per andare incontro ai problemi economici della nostra terra, ai problemi del lavoro, ai problemi della disoccupazione che sono importantissimi, non bastano le sole somme che si sono annunciate fino ad oggi, servono interventi emergenziali, non più d'urgenza, servono interventi emergenziali che possano portare la nostra isola al di fuori di questo guado perché si prospetta un guado. E anche un giovane che è estremamente positivo come me, ha delle forti preoccupazioni in questo momento storico, quindi io credo che abbiamo il dovere morale, etico, politico, tutti insieme di chiedere alla Giunta, maggioranza e opposizione, di portare immediatamente all'attenzione di questo Consiglio regionale la finanziaria perché non possiamo permetterci altri mesi di esercizio provvisorio, proprio per la situazione di forte crisi economica che stiamo vivendo. E allora Presidente, la questione che poneva prima l'onorevole Comandini e che rilanciamo anche noi, di sostegno all'emendamento che è stato presentato, l'abolizione dell'IRAP per le imprese è essenziale, l'abbiamo detto in precedenza all'interno della Commissione con l'onorevole Moriconi, si sta andando ad affrontare con questo tema solo un aspetto estremamente parziale della nostra economia, noi dobbiamo avere coraggio e il coraggio delle scelte ci porta a dire che andiamo ad abbattere anche quel 25 per cento di IRAP che stavamo chiedendo alle nostre imprese, ai nostri artigiani, ai nostri piccoli commercianti, perché solo così si affronta una crisi economica di tale rilievo. E in merito al provvedimento, gli stessi dubbi che ho esposto questa mattina in merito all'articolo 5, continuo ad esprimerli ora in Aula, voglio che restino agli atti naturalmente perché stiamo andando a dire nell'articolo 5 che in tutti i bandi della nostra Regione solo le imprese che sono nell'allegato A del provvedimento, avranno dei benefici e avranno delle posizioni di rilievo nell'attenzione della ripartizione delle diverse risorse. Io credo che anche il piccolo artigiano che presta servizio alle imprese turistiche, anche il piccolo imprenditore edile che presta servizio alle imprese turistiche, anche il piccolo commerciante merita rispetto e merita attenzione, quindi io inviterei tutto questo Consiglio a ragionare sull'abolizione di quell'articolo 5 che crea diseguaglianze anche all'interno della nostra economia, anche all'interno di un momento difficile come quello che stiamo vivendo. Perché non è giusto che alcuni abbiano un punto d'accesso privilegiato e altri invece, anche all'interno della nostra difficoltà che stiamo vivendo, siano considerati di serie B. Quindi proporremo con tutti i capigruppo, chiederò a tutti i Capigruppo di provare a ragionare dell'abolizione di quell'articolo 5 per creare una norma decisamente più equa. E mi auguro che entro questa settimana la maggioranza esca dal suo sonno e presenti a questo Consiglio regionale la finanziaria con misure coraggiose, lo ripeto, sul lavoro, sul mondo dei commercianti, degli artigiani, c'era già stata una Commissione speciale nella precedente legislatura che aveva proposto alcune soluzioni concordate anche con tutte le parti in causa. Io credo che la forte crisi economica che stiamo vivendo merita uno sforzo in più, e se c'è da lavorare il lunedì, se c'è da lavorare il venerdì per provare a chiudere velocemente con misure concordate una finanziaria in un momento emergenziale noi ci siamo, se c'è da chiudere invece naturalmente una finanziaria decisamente poco coraggiosa, decisamente poco attenta ai problemi di quest'isola noi faremo le battaglie qui dentro, con lo stesso senso di responsabilità, con la stessa voce con la quale oggi noi vi stiamo dando fiducia.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Laura Caddeo . Ne ha facoltà.
CADDEO LAURA (Progressisti). Presidente, mi inserisco sul solco dell'intervento dell'onorevole Lai, proprio per ribadire un concetto che abbiamo già sviluppato sia nella II Commissione che nella III Commissione, e cioè quello della preoccupazione che un intervento di questa portata e con questa urgenza però possa in qualche modo essere letto dagli operatori e dai lavoratori in maniera un po' divisiva. L'onorevole Lai parlava proprio di diseguaglianze e sicuramente questo può accadere, e su questo però ci siamo espressi dando fiducia all'assessore Zedda e alla Giunta, che si è impegnata a ad intervenire nei tempi anche abbastanza brevi per poter rispondere ad altre esigenze del mondo imprenditoriale. Io faccio un esempio, uno su tutti che non vuole essere assolutamente né più importante né meno importante di altri, ma quando si parla di turismo certamente risulta molto importante anche tutto il contributo che viene dato dalle imprese della cultura dello spettacolo e anche dello sport, ecco io credo che su questi temi quindi bisognerà fare e attivare immediatamente delle azioni legislative, che possano intervenire in quella fase di lettura divisiva che si può dare a questo intervento.
Come II Commissione io credo, è già stato detto anche dal relatore di maggioranza, si è ragionato moltissimo su questi aspetti, su un elenco di imprese che sono nell'allegato, che sono state anche implementate stamattina in sede di Commissione con contributi sia della minoranza che della maggioranza, ciò nonostante se noi facciamo decantare un po' questi argomenti ci accorgeremo e rifletteremo su quante altre imprese avranno necessità di essere sostenute per poter sopravvivere e per arrivare alla fase e alla stagione turistica che tutti pensavamo addirittura di spalmare su tutto l'anno solare e che invece, anche a causa della vicenda e della vertenza della continuità territoriale, di Air Italy, già si prospettavano critiche e faticose per la Sardegna, adesso certamente questa emergenza del coronavirus non aiuta, e i lavoratori, gli imprenditori, tutte le piccole e medie imprese che comunque contribuiscono all'economia della nostra Regione, che certamente non è in crisi solo da questi ultimi mesi, ma che vicende di questo tenore potrebbero addirittura portare alla scomparsa. Chiediamo quindi all'Assessore e alla Giunta di non sottovalutare questi aspetti, così come ci è stato garantito in Commissione, e siccome pensiamo che gli impegni, e quando diciamo che abbiamo dato fiducia anche con una delega quasi in bianco, lo diciamo perché speriamo che gli impegni vengano mantenuti.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.
ORRU' MARIA LAURA (Progressisti). Presidente, onorevoli colleghe e colleghi, è chiaro, nessuno di noi si aspettava o poteva prevedere un'emergenza di questo tipo ed è ovvio che quando ci si trova di fronte a qualcosa che non si conosce è anche difficile capire quali misure e come mettere queste misure in campo, per cui il mio intervento eviterà di fare un attacco che in questo momento nessuno si merita e nessuno deve assolutamente provare a fare per utilizzare un tema, come quello che stiamo affrontando, per questioni politiche. È successo, è successo in questi giorni, è successo anche perché molte notizie sono passate in maniera troppo diretta. Ho sempre pensato che su questo tema si doveva agire in silenzio per dare posizioni chiare e precise in maniera da non creare delle questioni che potessero essere fraintese, cosa che purtroppo sia a livello nazionale che a livello locale è successo. Ma in tanti interventi mi sono permessa in passato di dire che noi abbiamo un obiettivo che dobbiamo portare avanti, e lo dico a voi della maggioranza che governate, ma lo direi anche a noi dell'opposizione, che è quello di provare a non rincorrere le emergenze, perché tanto prima o poi arriva l'emergenza più grande come è successo in questo momento, per cui trovarsi pronti, o per lo meno pronti per quello che doveva essere l'ordinario ci fa sicuramente affrontare meglio quelle che sono le questioni straordinarie. Noi non sappiamo quanto durerà e quali danni porterà a livello economico la problematica che stiamo affrontando, questo virus, non lo sappiamo, non lo possiamo sapere, l'unica cosa che sappiamo è che le nostre imprese e tutto ciò che ruota intorno alle nostre imprese sta soffrendo e lo sta facendo adesso, e le misure straordinarie devono poter essere applicate nell'immediato. Per cui sposo in pieno la proposta dell'emendamento presentato dall'onorevole Comandini che ha spiegato benissimo, e non voglio ripetere, ma è una cosa che si può fare nell'immediato, abbattere l'IRAP e consentire alle nostre imprese di avere almeno un minimo di ossigeno in un momento difficile. E' chiaro che, ripeto noi non conosciamo quanto durerà nello specifico questo periodo di crisi, ma sicuramente porterà degli strascichi per un periodo abbastanza lungo, per quella che è l'emergenza sanitaria a livello fisico ma anche per quella che è un'emergenza, che a mio avviso tutti stiamo trascurando, che è un'emergenza psicologica: quando all'interno di una società ci ritroviamo di fronte al rischio di non riuscire a portare a casa uno stipendio e non poter dare da mangiare ai nostri figli, i risvolti, la storia ce l'ha insegnato, sono drammatici; ci son stati imprenditori, anche nostri compagni di banco nelle scuole, che hanno scelto una via che non è la via più semplice, ci sono state molte persone che hanno deciso anche di porre fine alla loro vita. Quindi noi ci troviamo davvero di fronte ad un'emergenza che non guarda solo l'emergenza dal punto di vista sanitario fisico, che è la priorità in questo momento, ma che apre anche la porta e dovrebbe aprire un ragionamento rispetto a quelle che sono le politiche in termini di psicologia dell'individuo.
Io non voglio ripetere le parole dell'onorevole Deriu, che le ha espresse molto bene, provare a convocare tutte le parti in causa per avere delle audizioni continue e aprire un tavolo permanente con tutte le categorie che sono interessate, e provare davvero ad ascoltarle costantemente, perché noi oggi siamo in Aula ad approvare un testo su cui - l'hanno espresso molto meglio di me i colleghi - stiamo dando una delega in bianco all'Assessora, e lo facciamo anche con fiducia ma è necessario aprire questo tavolo per capire intanto che non soltanto il settore turistico, o comunque questo elenco che andiamo a portare, ha bisogno, ma ci sono tante altre considerazioni da fare e vanno fatte immediatamente soprattutto perché la nostra finanziaria di quest'anno non può essere una finanziaria ordinaria ma deve essere una finanziaria che guarda bene questi aspetti e che li affronta fin da subito, senza lasciare spazio a delle questioni che possono essere trattate con ordinarietà quando non lo sono. Quindi l'invito è questo, audire al più presto tutte le parti in causa, perché quello che non abbiamo potuto fare in questi giorni perché il testo è arrivato ieri e lo stiamo portando oggi in Aula e abbiamo dovuto veramente schiacciare il piede sull'acceleratore noi, però non possiamo permetterci di farlo nei giorni successivi. Questo è l'auspicio.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Cesare Moriconi. Ne ha facoltà.
MORICONI CESARE (PD). Devo dire che i colleghi che sono intervenuti prima di me hanno ben rappresentato l'ansia e il senso di responsabilità con cui abbiamo partecipato ai lavori della Commissione, il senso di responsabilità che ci ha portato quasi ad assecondare i lavori, pur sapendo, e anche segnalando nella discussione, il disagio a trattare due temi di tale rilevanza all'interno di un perimetro che è tracciato da alcune vicende di carattere politico rilevanti, che è opportuno segnalare all'Aula, perché abbiamo il dovere di farlo senza alcuna strumentalizzazione. Noi stiamo intervenendo a discutere di interventi di tipo emergenziale derivanti dalla particolare situazione di crisi legata alle note vicende sanitarie e stiamo adottando due provvedimenti, uno dei quali, poi credo lo vedremo nel punto successivo, che si colloca al di fuori del profilo di legittimità e l'altro che interviene parzialmente. Sia nell'uno che nell'altro caso le ragioni per cui interveniamo al di fuori del perimetro dentro il quale noi avremmo dovuto ragionare sono dovute a dei fatti politici, che sono rilevanti e che meritano di essere quantomeno richiamati nella discussione generale. Uno è legato ai tempi della discussione e dell'approvazione del bilancio e della legge di stabilità che ci costringe ad agire per dodicesimi, e ci costringe ad agire per dodicesimi sapendo che è un tipo di intervento finanziario che impatta in maniera rilevante sul sistema socio-economico regionale. Significa che le imprese e l'intero sistema vivono le criticità che derivano dalla lentezza dell'azione politica del Governo regionale e del Consiglio regionale, e significa che noi agiamo con i provvedimenti di cui stiamo parlando oggi con senso di responsabilità ma con il dovere di richiamare un ritardo che ha evidentemente dei rilievi politici che vanno richiamati. Il "118" di cui parleremo agisce con interventi, nuove autorizzazioni di spesa, sapendo benissimo che l'esercizio provvisorio non ci consente di farlo, e il "117" di cui stiamo parlando ora interviene parzialmente su un sistema… bene fa la Giunta a proporre almeno interventi di contenimento come quelli di cui stiamo discutendo, bene hanno fatto i colleghi a segnalare la necessità di una integrazione, come l'emendamento Comandini di cui si è parlato, bene hanno fatto i colleghi prima di me a richiamare la parzialità con cui si interviene sul sistema socio-economico che evidentemente non è solo di tipo turistico, e noi lo sappiamo molto bene quanto sul turistico dobbiamo intervenire. L'altro aspetto politicamente rilevante riguarda una discussione che, quando è stata sviluppata, è stata sviluppata con un atteggiamento ad un certo punto quasi di diffidenza rispetto alla proposta di discussione di cui abbiamo parlato (ne parlavamo poco fa col collega Agus) e cioè i termini dell'accordo, dentro il quale ci sono, nel punto 4, i rischi di fronte ai quali ora ci troviamo, a seguito dei quali il Governo in situazioni di particolari condizioni di criticità si sarebbe trovato costretto ad agire caricando ulteriormente quegli accantonamenti che nell'accordo erano stati ridotti a carico della Regione Sardegna. Intanto, immaginiamo noi che quel 10 per cento in più stia per arrivare, e probabilmente non ci fermeremo al 10 per cento in più ma potremmo andare tranquillamente in tempi rapidi addirittura sull'ulteriore accantonamento del 20 per cento delle somme, credo di 380-400 milioni, stiamo parlando di 40 milioni che se ne vanno subito all'anno e il rischio è che se ne vadano poi 80 milioni all'anno. Quando noi abbiamo eccepito circa la bontà di quell'accordo avevamo paura che si verificassero situazioni di questo tipo, e noi ci siamo dentro.
Allora noi anticipiamo (lo abbiamo depositato poco fa) ai colleghi dell'Aula e alla Giunta la presentazione di un ordine del giorno attraverso il quale vorremmo (lo abbiamo detto con i colleghi della Commissione poco fa e lo ha richiamato anche il collega Lai) che fosse ampliato il perimetro della discussione e di sensibilità e di attenzione nei confronti delle imprese sarde, o del sistema socio economico-sardo, che non è solamente il settore turistico ma evidentemente è tutto ciò che fa funzionare e vivere l'economia regionale, e noi con quell'ordine del giorno proponiamo alla Giunta regionale, lo spiegheremo meglio dopo, che forse la ricognizione dei danni la dovremmo fare non soltanto sull'impatto che tale situazione di emergenza sanitaria potrà produrre sul sistema turistico, ma la valutazione dei danni puntualmente va sviluppata in maniera più dettagliata nel breve, nel medio e nel lungo termine sull'intero sistema delle imprese e sull'intero sistema socio-economico regionale, perché vanno valutate le misure e gli interventi di cui la Giunta e il Consiglio regionale dovranno farsi carico per intervenire e contenere, così come si sta facendo adesso per il settore turistico, i danni che tale emergenza sanitaria produrrà sull'intero territorio regionale, e poi per al allertare il sistema istituzionale, la massima Assemblea regionale, la Giunta regionale, il Presidente della Regione affinché vigili nei confronti delle misure che verranno adottate a livello governativo centrale nazionale, perché la Regione Sardegna non si ritrovi, ancora una volta, a pagare il sovrapprezzo della sua condizione di marginalità politica, non soltanto geografica. Ecco io penso che il Consiglio regionale e la Giunta regionale debbano fare queste valutazioni affinché questa misura possa servire a qualcosa, diversamente questo intervento possa servire a qualcosa, diversamente il rischio è che si trasformi in una o poche gocce nell'oceano del fabbisogno regionale sardo che è di gran lunga superiore a questo di cui stiamo discutendo ora.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gian Franco Satta. Ne ha facoltà.
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Grazie Presidente, colleghe e colleghi consiglieri, vedete la responsabilità e la preoccupazione in questa situazione drammatica, che noi tutti Consiglieri, legislatori della Sardegna, della Regione Sardegna dobbiamo essere, come dire, investiti dalla preoccupazione che hanno i sardi e che ha la Nazione, che hanno tutti i cittadini dell'Italia e non solo. Stiamo arrivando ad un disastro annunciato e non solo ed esclusivamente, purtroppo, a causa del coronavirus. In realtà il tracollo del turismo e dell'economia in genere della nostra Sardegna ha già avuto inizio con la crisi dovuta alla mancanza di voli per la questione dei trasporti di cui quest'Aula si è occupata ampiamente. Il forte rischio, vedete, è quello di vedere vani gli sforzi fatti in questi ultimi anni nel campo, appunto, del turismo e dell'economia in genere della nostra Sardegna. Noi oggi ci troviamo a dover, purtroppo, subire manifestazioni annullate, pacchetti vacanza che sono stati prima confermati e oggi sono stati cancellati, un calo di circa il 50 per cento di quelle che sono le prenotazioni, rispetto allo stesso periodo nell'anno precedente. E la questione in qualche modo si collega a mio avviso la questione anche dei trasporti. La questiona AirItaly, i lavoratori che chiedono al Presidente di essere incontrati e che non trovano risposta, ne dobbiamo parlare?! Io penso di sì! AirItaly trasportava 2 milioni di passeggeri all'anno nella nostra isola, quindi è chiaro che vi è, come dire, una chiara conseguenza rispetto al fatto che non abbiamo ad oggi la continuità territoriale nella nostra Isola, non abbiamo ancora i decreti attuativi. Di contro ci viene presentata questa misura che porta in qualche modo a intervenire da subito sulle imprese che operano nel comparto alberghiero, degli affittacamere, dei B&B insomma su tutte quelle strutture medio, piccole che operano nel settore del turismo in Sardegna. Io avrei preferito, prendendo ancora qualche giorno, un approfondimento nella Commissione competente nella quinta Commissione Attività produttive e sentire le organizzazioni di categoria a partire dalla Confindustria, Federalberghi per capire se questo provvedimento va nella direzione giusta. A mio avviso questo provvedimento probabilmente se produrrà effetti li produrrà tra 6 - 7 mesi, non è un provvedimento che va nella direzione dell'emergenza. Noi come opposizione, lo proponeva l'onorevole Comandini, abbiamo proposto un emendamento che è la cosa a mio avviso più concreta rispetto a tutto l'articolato normativo che oggi viene proposto, che è l'abbattimento del credito dell'IRAP regionale. Vedete, ci sono alcune misure che a mio avviso producono effetti immediati ed è semplice mettere intanto le risorse e magari pensare di applicare un credito d'imposta, è la cosa più semplice e automatica. Un credito di imposta che va a compensare quanto dovuto dalle imprese. Quindi possiamo parlare di IRAP, possiamo parlare di imposte che riguardano la previdenza dei lavoratori e quant'altro, è automatico, non abbiamo necessità di fare bandi, abbiamo necessità di mettere le risorse e le imprese, le piccole e medie imprese, che presentano la richiesta per l'abbattimento di quelle che sono le imposte, è una cosa semplicissima. Qua noi dovremmo pubblicare i bandi, selezionare chi ha i requisiti, questo provvedimento probabilmente arriverà a beneficio delle nostre imprese tra 6 - 7 - 8 mesi, nella condizione più favorevole. Non so quanti attiveranno le procedure per chiedere 70.000 euro di fondi, di cosiddetto fondo di rotazione, che viene messo a disposizione nella proposta di legge. Sono palliativi, se noi chiediamo agli imprenditori del comparto ci chiederanno di avere misure che in automatico gli abbattono quelle che sono le imposte, quindi dall'erario, dalla Regione, oneri previdenziali e quant'altro. Nella legge non viene indicato, almeno io non ho trovato il riferimento, se devono essere imprese che abbiano la sede legale nella nostra Sardegna o che operano, che abbiano la sede operativa nel territorio della Sardegna. Forse mi è sfuggito, io me la sono letta ma tenete conto che abbiamo ricevuto il testo dieci minuti fa, quindi non è che abbiamo avuto il tempo di approfondire. Ma io la sede legale o l'operatività territoriale nella nostra Sardegna non ne ho trovato nessun riferimento rispetto a questo. Quindi mi sembra una legge pasticciata che noi come opposizione non ci possiamo esimere comunque da non sostenere in questo caso un'iniziativa della Giunta. Mi auguro che con i decreti attuativi si possa arrivare a migliorare questo testo, così com'è, a mio avviso, non produrrà effetti e non determinerà benefici positivi per il comparto e per la nostra Sardegna, grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente, una prima questione riguarda l'aspetto degli importi, Assessore, se può far fare una verifica sugli importi che sono contenuti nell'ambito del provvedimento e l'annuncio di un intervento su 25 milioni, perché sembrerebbe non essere coerente rispetto agli importi stanziati. Quindi, se nell'ambito del testo fosse fatta una verifica sugli importi, avremmo un'indicazione puntuale sulle risorse a beneficio di quale settore? Del settore indubbiamente turistico, quello che almeno è stato individuato nell'ambito del provvedimento. È anche vero che il settore turistico, e con esso altri settori che sono strettamente connessi al primo, avrà anche i contraccolpi di altre questioni come la continuità, è stato detto, le problematiche legate al disagio, alle questioni economiche che già erano presenti in Sardegna aggravate dalla vicenda del coronavirus. Siamo nella fase dell'esercizio provvisorio, cosa che non aiuta, e avere perso mesi e mesi in questa situazione poi, oggi, determina che sotto gli occhi di tutti noi ci sono le difficoltà per una situazione straordinaria indubbiamente, ma che probabilmente avendo il bilancio, la legge di stabilità approvata, e la Regione nella sua piena efficienza di spesa, probabilmente qualcos'altro l'avremmo potuto fare. Gli altri elementi sono quelli, anche in vista delle problematiche delle settimane che verranno, di analizzare con attenzione tutti i sistemi di lavoro agile, lavoro flessibile, per non depauperare anche di personale la Regione in termini di capacità di lavoro, e gli altri elementi sono ancora strettamente connessi al tema futuro del coronavirus, e su questo mi soffermo per pochi minuti. L'intervento che viene richiesto dai colleghi, primo firmatario l'onorevole Comandini, guarda a un beneficio che determini un sollievo per tutti, per tutti coloro che vivranno una situazione drammatica. Allora, cogliendo lo spunto che è stato dato a noi da alcuni colleghi, dicevo l'onorevole Comandini che ha proposto l'aspetto di riduzione, eliminazione dell'IRAP, colgo questo elemento per dire che a breve ci ritroveremo a discutere della legge di stabilità in Regione, e allora sarebbe utile, indispensabile e opportuno eliminare e non presentare le leggi sulla moltiplicazione dei consigli di amministrazione, sulla moltiplicazione del personale con dipartimenti e l'aggiunta di uno staff in capo al Presidente di decine e decine di persone, per concentrare le risorse sui settori della sanità che avranno problematiche dal punto di vista di personale ed economico, oggi e nelle settimane e mesi futuri, concentrare risorse nell'abbattere trasferendo risorse agli enti locali e ai comuni, concentrare risorse per abbattere la tassazione locale, perché anche molti dei settori produttivi, basti pensare a tutti quelli che sono elencati, almeno la maggior parte, hanno nella tassazione locale, soprattutto quella che incide sui metri quadri, e cioè la TARI, un costo ingente, per non parlare dell'occupazione suolo pubblico, con tavolini e sedie vuoti. È quindi un intervento a beneficio dei comuni nella legge di stabilità per potere ulteriormente dare un sollievo, insieme all'IRAP e insieme a queste azioni che devono immediatamente essere studiate. Terzo aspetto, potenziare la dotazione finanziaria dei servizi sociali della Regione e dei comuni, perché è chiaro che la crisi economica, se questi sono i dati che noi abbiamo, determineranno immediatamente un aumento di spesa pubblica in quei settori. Prevedere un fondo per arginare problematiche che potrebbero ulteriormente sorgere su tutto il sistema economico produttivo, e oltretutto, e soprattutto, rispetto a questo valutare con attenzione le crisi già in essere e le problematiche ulteriori. È stata citata la vicenda di Air Italy, rispetto alla questione di possibili nuovi investitori il calo del traffico aereo ad oggi, le problematiche che potrebbero verificarsi sulla diminuzione sul traffico aereo mondiale in termini di riduzione dei passeggeri è del 25 per cento, con 115 miliardi a oggi di riduzione di fatturato per quel settore. Chi investirà nelle compagnie come Air Italy in una situazione drammatica che riguarda tutto il mondo? Quindi su questi temi, alcuni di questi in particolar modo, è necessario che ci si attivi da subito per poter far fronte con risorse importanti per quanto riguarda l'attenuazione delle difficoltà ulteriori di molti settori della nostra Regione e tante persone che oggi lavorano. A questo si aggiunga il minor gettito, è chiaro che la contrazione del fatturato per imprese determinerà, per imprese, per persone che quest'anno avranno difficoltà a trovare un lavoro stagionale, immediatamente dopo un minor gettito IRPEF, che determinerà una sofferenza dei bilanci della Regione e dei comuni. E quindi su questi aspetti è necessario concentrare l'attenzione. Se sarete in grado di cogliere questi suggerimenti, sollecitazioni e proposte è verosimile che la legge di stabilità potrà essere in modo opportuno una risposta per i settori produttivi. Nel caso in cui la legge che porterete in approvazione, attendiamo ancora il Piano regionale di sviluppo e lo sblocco della continuità nel frattempo, ma se la legge che dovreste portare alla nostra attenzione fosse la sommatoria per mille rivoli delle richieste dei singoli per soddisfare l'appetito di pochi non credo che la legge di stabilità avrà vita facile in aula. Grazie.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRE' (M5S). Generalmente io, nella mia vita, ho sempre odiato i numeri, ma chi meglio di questi possono rappresentare quella che è la realtà, la drammaticità che le aziende sarde stanno vivendo. Aveva ragione, ha ragione il mio collega Deriu, 70 mila sono le aziende in grande sofferenza, le aziende sarde, specialmente quelle del settore del comparto turistico. E allora ricordiamo qualche numero. 250 sono le imprese che sono fallite nel 2018; più di 300 sono le imprese fallite nel 2019, un incremento che supera il 20 per cento; 2.615 sono le aziende chiuse l'anno scorso. E finalmente ci voleva il coronavirus. Mai mi sarei aspettata di dire: "Ci voleva il coronavirus". Ci voleva il coronavirus perché ieri, alle 19 e 30, in questo Consiglio regionale ci è stata presentata e ci è stata consegnata una proposta di legge per cercare di aiutare le aziende piccole, medie imprese sarde. Quindi ci voleva l'emergenza sanitaria per fare svegliare questa Giunta, per fare agire e per porre in essere delle azioni a sostegno e a tutela delle imprese sarde. Alle 19 e 30 mi viene presentata questa proposta di legge con la scusa, la motivazione e l'urgenza del coronavirus, come se fino a quel momento, in un anno di legislatura a firma sardo-leghista nessuno si fosse reso conto della drammaticità in cui le aziende sarde si trovavano, finalmente è arrivato il coronavirus, almeno ci ha fatto svegliare. E allora parliamo di questa proposta di legge; ci viene presentata questa proposta di legge alle 19 e 30, io parlo con l'Assessore Zedda alla quale dico: "Sì, va bene, va benissimo l'urgenza del coronavirus", ma non è possibile leggere, studiare una proposta di legge presentata alle 19 e 30 con la richiesta di portarla in Commissione per la discussione, e quindi anche per la votazione, per le ore 21. Allora, raccontiamola la storia di questa proposta di legge, e raccontiamo anche la ratio con la quale è stata presentata; alle 19 e 30 ci viene proposta, alle 21 ci viene anche chiesto che venga portata in Commissione per la discussione, esattamente sei pagine, sette articoli, e forse, Assessore Zedda, lei me lo insegna, perché c'è molto più tempo rispetto a me in questo Consiglio regionale, lei sa perfettamente che nel momento in cui votiamo una proposta di legge diventa legge per tutti i sardi, e nel momento in cui noi votiamo coscientemente, in teoria coscientemente, bisogna anche capire e sapere esattamente che cosa si sta votando e non celare, in generale, non sto parlando di questa proposta di legge, celare alcune azioni sottoforma di urgenze. Allora ricordiamolo; alle 21 era convocata la Commissione e io mi sono opposta, devo essere sincera, raccontiamolo, ho detto: "Non è possibile arrivare in Commissione e sapere esattamente di che cosa stiamo parlando", vista l'urgenza e vista l'importanza che noi ricopriamo verso la tutela di tutte le aziende sarde, piccole, medie e grandi imprese sarde, se ne rimarranno. E allora mi sono opposta, e ho detto: "Va bene, vorrà dire che chiederò i dieci giorni, come previsto dal regolamento, e poi la vedremo fra dieci giorni". Poi cosa è successo, Assessore; stanotte sono andato a casa e ho fatto i compiti, stanotte mi sono vista questa legge, l'ho studiata, e a un certo punto ha prevalso quello che è il senso di responsabilità che ho e che abbiamo nei confronti in generale di tutti i sardi. Stamattina è stata convocata la Commissione alle 8 e 30, sono arrivata, avevo fatto i compiti, per cui ho preso la parola e le ho detto: "Assessore, guardi, io ho letto questa proposta di legge, le do fiducia", perché è vero che non c'è scritto quasi niente, non ci sono i criteri, non c'era la norma finanziaria, non c'era niente, c'era la buona proposta, volontà, di stare vicino con 15 milioni di euro alle imprese sarde, come, non ci è dato sapere, quindi grande fiducia che il Movimento 5 Stelle ha nei confronti della Giunta, e le ho detto anche: "Guardi, mi sono anche accorta che dall'elenco dei codici ne mancano due". Abbiamo apportato queste modifiche, altri consiglieri hanno apportato altre modifiche, ognuno di noi avrà ha fatto il proprio, ha dato il proprio contributo, però ricordiamo, Assessore, ricollegandomi all'inizio, alcuni numeri: 2915 sono le aziende che hanno chiuso nel 2018; in un anno che state governando ci avete portato in esercizio provvisorio, avete bloccato di fatto tutti gli investimenti della Sardegna e sfruttate l'emergenza coronavirus per portarci una proposta di legge che non ha quasi niente a che fare con la crisi di tutte le aziende, anche del comparto turistico, in cui versano le nostre aziende sarde. Non è solo un problema di coronavirus, un anno in cui non avete presentato niente! dov'è… Presidente, io non interrompo nessuno, non mi permetto, ho troppo rispetto e educazione verso i colleghi, grazie…
PRESIDENTE. Consentite all'onorevole Manca di svolgere il suo intervento.
MANCA DESIRE' ALMA (M5S). Grazie. Quindi dicevo, fino adesso cosa avete fatto? Ci voleva questa emergenza, bene, sfruttiamola questa emergenza, cogliamo l'occasione e presentiamo questa proposta di legge! Ma le ricordo, Assessore del lavoro, che il 50 per cento dei disoccupati, dei giovani disoccupati che noi abbiamo, dei nostri figli, continuano ad essere disoccupati da quando voi siete saliti al Governo di questa Terra, e non avete fatto niente per far diminuire questo numero. Le ricordo, cara Assessora, che il 26 per cento della disoccupazione è assolutamente femminile e non avete fatto niente per contrastare questo dato, le ricordo, cara Assessora, che ci sono ancora gli agricoltori, i pastori, e anche le altre imprese, non solo quelle piccole e medie, che stanno morendo, le ricordo, cara Assessora, che oltre alla formazione del personale, le aziende, i titolari di azienda hanno la necessità di pagare gli stipendi a fine mese, hanno la necessità di pagare contributi a fine mese, e le ricordo anche che hanno la necessità di pagare anche tutte le tasse. Che cosa avete fatto in merito a questo? Niente, le ricordo, niente! E allora sfruttiamo il coronavirus per una piccola proposta di legge palliativa e chiudiamo gli occhi alle piccole e medie imprese, va bene, chiudiamoglieli, ma voi li potete chiudere, noi mai!
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie, Presidente. Io ho apprezzato le relazioni dei colleghi di minoranza e le condivido in toto. Eravamo già in difficoltà, la situazione del comparto turistico è già stata al centro delle discussioni in quest'Aula, nessuno di noi si aspettava di dover fare i conti con un'emergenza di questo tipo, però nelle sedute che hanno visto questo Consiglio discutere della continuità territoriale e del caso Air Italy abbiamo cercato anche di riportare in quest'Aula il grido di dolore che dalle imprese che vivevano di quel settore si stava alzando, ed era stato anche già riportato più volte a piene pagine dai quotidiani della Regione. Poi c'è l'assenza della legge di stabilità, e anche questo non è imputabile alla recente emergenza. È il primo anno di legislatura, di solito nel primo anno ci si impiega un po' più di tempo rispetto a quello che invece una legislatura già avviata impiega per portare in Aula la finanziaria, è raro però che nel mese di marzo non ci sia nemmeno un testo su cui ragionare e si debba andare a tentoni. C'è un Governo approssimativo della macchina burocratica, e anche questo purtroppo è raro, perché la macchina burocratica e amministrativa regionale ha tanti problemi però difficilmente a un anno dall'inizio di una legislatura si è mai discusso in passato senza avere il conforto del Direttore generale del personale, per esempio, figura centrale per tutto quello che quest'Aula può fare, ha avuto riguardo appunto agli effetti che avrebbe nell'immediato sulla macchina burocratica e amministrativa. Ci sono poi dei problemi irrisolti, che non nascono in questa legislatura e non credo sia nemmeno utile nasconderli troppo; la crisi della sanità non inizia l'anno scorso, la crisi delle nostre imprese non inizia l'anno scorso, la difficoltà nel mettere in campo buone politiche, come quelle, per esempio, che avrebbero portato ristoro immediato agli artigiani, citate dal collega Deriu, non nascono oggi. A questa situazione di grave crisi si aggiunge una spaccatura mai vista tra Giunta e maggioranza e minoranza, una spaccatura per certi versi evitabile, per molti aspetti evitabile, che non aiuta la ricerca di sintesi elevate nei momenti di emergenza. Si è arrivati di fronte all'emergenza con qualche litigio in più e qualche decisione eccessiva che forse poteva essere evitata. Anche l'assenza di oggi del Presidente della Regione è un cattivo segno. Non voglio tornare su questo tema, ne ho già parlato abbastanza e tutti noi ne abbiamo già parlato abbastanza, però su un tema come questo occorre magari guardare in faccia il Consiglio regionale e i sardi e rassicurare quanto più possibile gli animi di fronte a una crisi forte. La stampa le prova tutte per far palesare una presenza anche quando non c'è, però nel lungo periodo l'assenza rischia di fare danni ulteriori rispetto a quello che già purtroppo sta avvenendo. In questa fase l'auspicio è che si trovino sintesi elevate tra gli organi della Regione, il Consiglio da una parte, la Giunta e la Presidenza che spero termini il suo nascondino. Alle difficoltà si è aggiunta l'emergenza, il cigno nero, la possibilità difficile da verificarsi, ma che si è verificata. A volte ce lo siamo chiesti anche in quest'Aula: cosa succederebbe se ci fosse un'emergenza più grave del solito? E oggi ci troviamo a fronteggiare l'emergenza più grave del solito, che sta avendo riflessi sull'economia, sta avendo riflessi sui posti di lavoro, sta avendo riflessi anche sulla qualità della vita e sul modo di vivere la vita dei cittadini non della Sardegna, ma di tutto il mondo. Ci accorgiamo quanto il nostro bilancio, le nostre trattative, le leggi che approviamo siano piccole rispetto a questi eventi e anche di quanto sia fondamentale concentrarci sulle soluzioni possibili.
Il testo in discussione oggi è in quest'Aula perché la minoranza ha rinunciato alle sue prerogative, l'hanno ricordato i colleghi, non ha chiesto i dieci giorni per le relazioni e non ha nemmeno chiesto di effettuare in Commissione il ciclo di audizioni che avrebbe richiesto un testo così complesso. Ci sarà tempo poi per migliorare il testo. In una fase come questa l'ottimo è nemico del buono, però questo è un testo discusso di notte, che porta in Aula tante problematiche irrisolte ed è fondamentale dare un segnale quanto più forte possibile all'esterno di quest'Aula. Non sarebbe compreso il fatto che quest'Aula discuta di altro di fronte a una crisi che è visibile, che è palpabile. È sufficiente fare una camminata all'ora di pranzo nei ristoranti di questo quartiere, che tutti noi sappiamo essere sempre pieno di vita e quindi anche di lavoratori che si guadagnano lo stipendio grazie alle attività qui attorno, tutte o quasi inesorabilmente deserte allora all'ora di pranzo. I limiti della norma però ci sono tutti, li hanno descritti bene i colleghi e non ci torno. Non è colpa solo di questo disegno di legge. La realtà è che ci sono dei limiti e dei blocchi dati da tutte le leggi statali, e non solo statali perché quando parliamo di fondi europei non parliamo di leggi statali, riguardo alla spesa pubblica, limiti e blocchi inderogabili che fanno sì che anche in momenti di emergenza si debbano rispettare tutte le norme possibili in materia di trasparenza e di buon andamento della spesa pubblica per cui sarebbe inutile e sarebbe anche un grave affronto a chi sta fuori da quest'Aula parlare di un qualcosa che difficilmente sarà possibile fare. Lo ha detto il collega Satta, ci vorranno forse sei mesi per avere i primi risultati. Per questo motivo per noi è fondamentale inserire nella legge subito un segnale che vada nella direzione, invece, di un taglio delle imposte regionali, l'unica leva fiscale che possiamo utilizzare a favore di tutti, anche per evitare che, come sempre accade nei momenti di crisi, ci sia il gioco della guerra tra poveri che purtroppo non aiuta nessuno e deprime ulteriormente il nostro tessuto produttivo e la nostra gente, guerra tra poveri che c'è già. Io eviterei oggi di chiudere un testo che potesse essere letto come il privilegio del cameriere rispetto al dipendente del negozio d'abbigliamento del centro storico che subisce, magari, le problematiche, perché di turismo e di spostamenti di cittadini e di abitudini consolidate dei cittadini non vivono solo le imprese turistiche e le imprese appunto elencate nell'articolato e nell'allegato 5. Per questo motivo il taglio dell'IRAP è centrale.
Non c'è ancora la legge di stabilità. Vediamolo come un segno del destino. L'unico appiglio che posso avere in questa fase è pensare che forse non è per forza un problema. Da quello che sembrerebbe essere un problema si può togliere il lato positivo e sfruttarlo a favore di una situazione drammatica ed emergenziale come questa. Non avere un testo pronto per essere discusso ci mette al riparo dal doverlo correggere in vista dell'emergenza.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS
(Segue AGUS FRANCESCO.) Gli aspetti contenuti nella Finanziaria che sarebbero stati discutibili in aula appena un mese fa ci rendiamo conto oggi non essere più all'ordine del giorno. Alcune discussioni, parlo per esempio delle norme iper puntuali che purtroppo nelle leggi di stabilità spesso affollano il testo, oggi apparirebbero come offensive per la grande maggioranza dei sardi che vive una situazione emergenziale. L'ultima cosa da fare in un momento come questo è dare qualcosa a pochi togliendo molto a tanti, per cui io mi auguro che nella Finanziaria che ancora non c'è questo concetto ci sia, per cui eliminazione delle norme iper puntuali, evitare di finanziare in aumento i costi di gestione, gli organi di gestione, gli organi di amministrazione, gli staff e tutta la spesa…
PRESIDENTE. Concluda onorevole Agus.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Passo all'ultimo punto. Ponderare i costi legati… sì, mi dà trenta secondi perché credo sia importante e interessante per tutti. Ponderare i costi legati alle clausole dell'accordo firmato nel mese di novembre. Ci sono due clausole che valgono il 10 per cento l'una, dei 380 milioni di accantonamenti, son clausole che il Governo può far valere senza accordo con la Regione, sono auto applicative. La prima scatta per fronteggiare esigenze di finanza pubblica. È evidente che il Coronavirus a livello nazionale fornisca tranquillamente al Governo la possibilità di utilizzare quella clausola. La seconda, invece, è per finanziare manovre straordinarie per assicurare il rispetto delle norme europee. Parliamo di 38 milioni più 38. Occorre avviare subito una trattativa con il Governo per far sì che questi 76 milioni siano utilizzati in Sardegna per finanziare le imprese sarde. Se facciamo l'errore di accettare il fatto che quei soldi finiscano magari in un calderone nazionale in cui per quota parte qualche briciola potrebbe spettare a noi, sappiamo già che di quella torta solo una misera fettina arriverà alle nostre imprese, perché il tessuto imprenditoriale, lo sappiamo bene, è molto più diffuso in altre regioni, per cui io do sin da ora la disponibilità a lavorare per un ordine del giorno unitario e a dare tutto il supporto possibile per avviare, prima che ce lo chieda lo Stato, la trattativa su quelle risorse. Sono 80 milioni e capiamo bene che per molte imprese quello significa la vita o la morte. Grazie.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.
ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Grazie Presidente. Intanto anche da parte mia è doveroso riconoscere e quindi ringraziare l'ampia collaborazione che c'è stata prima di tutto per i lavori della Commissione, la Commissione seconda in particolare, con la quale abbiamo già avuto modo in passato di presentare congiuntamente anche delle proposte importanti, e così ovviamente ringraziare l'intero Consiglio perché abbiamo tutti capito che è un momento di grandissima difficoltà e probabilmente la parola responsabilità deve essere il comune denominatore quotidiano a cui tutti dobbiamo ispirarci. Però consentitemi anche di fare una piccola osservazione, probabilmente questo provvedimento che ha visto la partecipazione di tutti ed è stato anche migliorato, compresi poi anche gli emendamenti che andremo a vedere, sicuramente non risolve i problemi, non salverà le aziende, forse nessuna, però io voglio anche dire che in due giorni lavorativi, perché questo provvedimento nasce a seguito di un incontro con la filiera turistica, un incontro che il presidente Solinas ovviamente insieme a me e all'assessore Chessa ha fortemente voluto e condotto e a seguito di quell'incontro abbiamo avuto ovviamente degli incarichi, dei compiti, e in due giorni, in due giorni questo provvedimento è venuto fuori.
Quindi mi sembra anche poco rispettoso da parte mia, parlo per me, sottovalutarlo e non invece ringraziare anche chi, soprattutto nel mio Assessorato ha lavorato per due giorni di filato per poter dare uno strumento veloce. Ancora, voglio osservare che noi abbiamo prodotto un piccolo strumento, ma ripeto, che ha cercato anche di inserire le richieste della filiera turistica, in particolare delle piccole e micro imprese del settore. E dico anche che la difficoltà è di tutti, è in emergenza, probabilmente l'onorevole Desiré Manca ha ragione, la proposta è arrivata molto velocemente, non l'avevate vista, è arrivata nel primo pomeriggio, poi si è avuta notizia di sera alle 19 e 30, ma io non ho neanche preteso che potesse andare in Aula o in Commissione, ho solo proposto, tant'è vero che ieri notte abbiamo finito tardi e ci siamo fatti un incontro informale, proprio perché c'era la voglia di tutti di poter dare un contributo. E in questo senso dico però che per tutti ci sono difficoltà, il Governo nazionale ad oggi ha solo imposto delle regole, imposto dei provvedimenti che non hanno contenuti economico-finanziari, appena 5 miliardi per l'emergenza, ma non ha pensato a dare ristoro alle imprese, non ha pensato a riempire i bilanci delle industrie e delle aziende o degli operatori turistici in difficoltà, ha fatto quello che è possibile fare. Forse hanno anche più strumenti dei nostri, noi abbiamo provato però ad avere delle risorse disponibili immediatamente, perché ho spiegato perfettamente dove sono le risorse e come possono essere spese, e c'è anche una doppia rassicurazione, perché nessun provvedimento andrà avanti se non avrà il parere, o meglio è sottoposto al parere della Commissione, quindi il Consiglio sarà informato con uno degli organismi di riferimento. Ancora, voglio precisare che tutti i soldi da parte nostra, già da domani mattina, ma lo si sta già facendo attraverso la SFIRS, cercheremo di trovare tutte le procedure più veloci, comprese le assunzioni delle deliberazioni di Giunta. Però voglio ancora ricordare che non è vero che non abbiamo fatto niente, a questa misura è già abbinato il bonus del lavoro turistico che va a tagliare ovviamente il costo del lavoro e abbiamo già pensato di estenderlo per tutto l'anno.
Non parliamo più di allungamento di stagione turistica, ma riusciamo a coprire anche i mesi estivi, e sapete cosa vuol dire sostanzialmente questo? Vuol dire che le nostre imprese probabilmente potranno vivere almeno 2-3 mesi di stagione con dei soldi che non usciranno dai loro bilanci, più aggiungeranno gli altri tre mesi di spalla e sarà aperto per 12 mesi e quindi sceglieranno le aziende i sei mesi per i quali vorranno investire il finanziamento regionale. Quindisinceramente le accuse di non aver fatto niente, poi non voglio tediare nessuno, ma basta andare a vedere le misure dell'Assessorato del lavoro e capire se non abbiamo fatto niente.
Sotto il profilo del credito abbiamo chiuso l'altro giorno un bando di microcredito che probabilmente tutti ci stanno chiedendo di riaprire, il bonus generale sul taglio del costo del lavoro sta avendo un tiraggio veramente rilevante. Ecco, noi stiamo provando a capire un po' quelle che sono anche le richieste del mercato, quello che richiedono le nostre imprese, certo che non abbiamo delle soluzioni per questa situazione drammatica, però tra non fare nulla e non immettere nuove risorse nel mercato e nel settore soprattutto in questo caso stiamo parlando della filiera turistica, io ringrazio per chi ha avuto la sensibilità anche di pensare a quei quattro codici ATECO che non avevamo inserito, ci mancherebbe, perché vuol dire che diamo sostegno anche ad un'altra importante fascia del settore turistico. Ma qui consentitemi un'osservazione, questa norma nasce prima di tutto da una ratio, se noi non mettiamo nelle condizioni di partire coloro che lanciano, che aprono, che sono i capofila della stagione turistica, e mi sto riferendo quindi agli alberghi, certo, ai trasporti aerei, certo, a coloro che aprono prima di tutto la filiera, perché diversamente probabilmente i musei, se i turisti non hanno una soddisfazione di carattere di accoglienza, ovviamente non avrà senso la loro apertura e così pure potremmo citarne tante altre, bar, ristoranti, che se non esiste il modo tramite le agenzie di viaggio, i tour operator, il sistema degli alberghi, i bed and breakfast, insomma, quelli che riguardano soprattutto l'accoglienza turistica, probabilmente non potremmo parlare di stagione turistica, così pure sono d'accordo. Abbiamo parlato anche di chi fa il trasporto, perché è fondamentale, è un'altra filiera importante, figuriamoci se non è importante intervenire sulla continuità territoriale piuttosto che per la soluzione prima di tutto dei lavoratori, ma anche della filiera dei trasporti per quanto riguarda Air Italy. Un'altra precisazione la voglio fare. Noi oggi parliamo di una parte che riguarda il lavoro sotto il profilo della filiera turistica, gli altri colleghi della Giunta, compreso il Presidente, si stanno occupando ovviamente di mettere insieme le altre misure per intervenire anche sul resto, perché non si può intervenire solo in un settore, questo è un settore, se crediamo nel turismo, dovevamo agire tempestivamente e dargli una priorità, ma va da sé che le priorità sono anche le altre e quindi si sta intervenendo. Ancora, volevo precisare che ovviamente ho iniziato a vedere gli emendamenti e quindi poi li commenteremo, però volevo dire giusto una cosa a coloro della minoranza che sono intervenuti per quanto riguarda l'IRAP. Parlate con chi, insieme a qualcuno in quest'Aula ha voluto quel provvedimento, l'ha trasformato in norma, l'ha applicato, l'ha studiato e quindi come non posso essere d'accordo nel tagliare l'IRAP.
Il collega Fasolino sta esaminando tutte le opportunità perché è anche giusto e corretto, mi pare, che ognuno abbia le sue competenze e deve essere rispettoso anche da parte nostra.
Volevo dire però che tecnicamente, così come dobbiamo lavorare in dodicesimi e quindi non è possibile parlare di finanziaria, di bilancio, non lo è altrettanto possibile quando parliamo in tema di entrate. Le entrate sono una colonna portante della finanziaria e del bilancio e sono sottoposte alle stesse regole a cui è sottoposta l'uscita, quindi in questa fase, capite bene, che con una norma di questo tipo non possiamo andare ad intervenire, possiamo prendere l'impegno però che deve essere principale riferimento in tema di entrate l'eventuale taglio dell'IRAP, così come di altre imposte… regionale e lo faremo in quella occasione. Oggi è tecnicamente impossibile intervenire su quello.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.
Passiamo al passaggio all'esame degli articoli, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell' articolo 1.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell' articolo 2. All'articolo 2 sono stati presentati degli emendamenti.
Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Mula, relatore di maggioranza.
MULA FRANCESCO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Il parere sugli emendamenti numero 1 e 2 è favorevole.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.
ZEDDA ALESSANDRA, Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Parere conforme.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 2.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 2.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell' articolo 3.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 3.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell' articolo 4.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 4.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell' articolo 5.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 5.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell' articolo 6.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 6.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell' articolo 7. All'articolo 7 è stato presentato un emendamento.
Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Mula, relatore di maggioranza.
MULA FRANCESCO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Presidente, io invito il presentatore dell'emendamento, il collega Comandini, abbiamo avuto anche un'interlocuzione informale dove abbiamo appreso anche dagli uffici che così come è posto l'emendamento non è accoglibile, ma si sta prendendo l'impegno, e penso che sia un impegno di tutta la maggioranza, che questo tipo di provvedimento che già abbiamo in mente di potercelo mettere all'interno della manovra finanziaria con interventi importanti che vanno in questa direzione. Quindi, anziché metterlo in votazione e bocciarlo, mi sembra che invece possiamo raccordarci meglio in previsione da qui a qualche giorno sostanzialmente.
Quindi c'è un invito al ritiro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Con il collega Franco Mura in maniera molto cortese avremo tutti gli incontri formali e informali che vorremo da qui alla finanziaria. Dico subito signor Assessore che noi manteniamo l'emendamento, anche perché viene messo in votazione, e secondo il Regolamento del Consiglio regionale gli emendamenti che sono messi in votazione sono accettati, qui tecnicamente quest'Aula può votare l'emendamento in quanto è stato dichiarato ammissibile, altrimenti avremmo avuto il parere contrario, mi corregga Presidente se sbaglio. Manteniamo l'emendamento anche perché ci fidiamo molto di lei e della sua Giunta, ci fidiamo a tal punto che siamo da novembre che aspettiamo la manovra finanziaria per il 2020 - novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo - e quindi, proprio per questo senso di fiducia, noi l'emendamento lo riteniamo ammissibile sia tecnicamente che politicamente, perché siamo convinti che una manovra strutturale sia quella che serve maggiormente a tutte le imprese in questo momento, sia di natura turistica che di qualsiasi altro tipo, per la crisi che stanno vivendo; ma soprattutto, Assessore, lo riteniamo ancora più valido dopo che lei, o il suo Presidente, il 3 marzo, due giorni fa, nella Conferenza Stato-Regioni avete posto come richiesta al Governo italiano (non so se è andata lei, se è andato il Presidente o se è andato Briatore o se è andato l'Assessore al turismo) avete posto come esigenza prioritaria il definire misure fiscali, subito, finalizzate alla sospensione e al differimento dei termini dei versamenti di natura tributaria e via dicendo, e di sospensione delle imposte locali e regionali. Quindi io credo che la fiducia è anche un aiuto ad essere conseguenti a quello che le Regioni d'Italia stanno chiedendo in questo momento, soprattutto per quanto riguarda il settore turistico. Per cui l'emendamento rimane, rimane in termini tecnici, rimane in termini politici ma soprattutto rimane in termini di aiuto a questa Giunta.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti, ha facoltà di parlare l' Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.
ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Il parere è contrario.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 3.
Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Per intervenire a sostegno dell'emendamento e per chiedere naturalmente, già in premessa, di apporre le firme mia e dell'onorevole Cocco. Noi crediamo che l'aiuto alle nostre imprese, l'abbiamo detto in precedenza, sia essenziale in un momento di così grossa crisi economica. Non pretendiamo di dare lezioni a nessuno però mettiamo in discussione all'interno di questo Consiglio un argomento che tocca a 360 gradi il tessuto economico della nostra terra; crediamo che un aiuto concreto, immediatamente realizzabile, che arrivi in tempi utili e immediati alle imprese sia quello dell'abbattimento dell'IRAP, lo stiamo proponendo proprio in uno spirito collaborativo a quest'Aula. Crediamo che intervenire da questo punto di vista, possa dare liquidità alle stesse aziende, permettere di affrontare un momento estremamente difficile e aiutare nel pagamento degli stipendi.
Io non vorrei andare a ribadire ciò che abbiamo detto in precedenza, però ad oggi molte imprese stanno licenziando, non stanno assumendo, e avremo una curva del livello occupazionale, soprattutto nel mondo del turismo, decisamente in calo, andare ad intervenire sulla tassazione permette di rilanciare, di aiutare, di rendere immediatamente disponibili nelle casse delle imprese queste somme. Io credo sia un errore rinviare il provvedimento, sia un errore votare contro (non vorremmo che poi lo stesso PSd'Az, così come ha fatto in precedenza, ci dica domani "abbiamo sbagliato anche questa volta"), invitiamo ad una riflessione e ad un senso di responsabilità quest'Aula, proprio per andare ad incidere positivamente in quella curva dell'economia che in questo momento ci preoccupa.
Naturalmente voteremo in maniera favorevole all'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DERIU ROBERTO (LEU). Qui non si tratta di aiutare le imprese, si tratta di salvare le imprese. Sono imprese a rischio di chiusura, quindi che noi adesso rifiutiamo di dare un segnale concreto del massimo aiuto che possiamo dare in termini di alleggerimento fiscale, è un errore; è un errore perché significa che il Consiglio regionale non ha capito, nonostante tutte le parole che abbiamo speso oggi, in quale situazione si trovano queste imprese: queste imprese non stanno soffrendo, sono a rischio di chiusura. Allora, così come il Consiglio regionale è riuscito a dominare le pulsioni della burocrazia nella legge che ci aspetta al prossimo punto all'ordine del giorno, così deve riuscire a dare un indirizzo politico alla burocrazia che non capisce in questo momento che non bisogna semplicemente togliere dai cassetti le proposte che lì giacevano, o bisogna fare un collage con le poche risorse che abbiamo, ma che bisogna dare un aiuto concreto. Che una maggioranza di centrodestra abbia problemi ad abbassare le tasse è veramente una cosa epocale; io vi sconsiglio di votare contro questo emendamento, io spero che questa maggioranza invece voglia dare un segnale forte, poi tutte le cose che ci sono da aggiustare ve le aggiustate in Finanziaria, è il contrario, non è che "provvediamo dopo in finanziaria a fare qualcosa", perché nel mentre sono già morti, sono imprese che chiudono perché non ci vanno clienti, gli alberghi non hanno i clienti, non stanno incassando nulla, non è che sono in difficoltà, non è che c'è una flessione, non stanno incassando nulla e chiudono. Quando arriveranno, con calma, con la calma del burocrate arriveranno gli aiuti, non troveranno le imprese a prenderli; quindi se c'è un segnale da dare, cari colleghi, bisogna darlo adesso, ad onta delle burocrazie che vi sconsigliano, perché questa è una decisione che dobbiamo prendere noi e dobbiamo bloccare, sospendere le tasse a queste imprese, per salvarle non per aiutarle.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. ne ha facoltà.
MANCA DESIRE' (M5S). Assessore Zedda, lei ieri ha chiesto di portare, con una procedura quasi d'urgenza, questa proposta di legge, abbiamo lavorato tutti affinché questa proposta di legge arrivasse oggi, e, dopo che abbiamo tutti lavorato, dopo che lei ci ha chiesto la massima collaborazione per stare vicino e per sostenere le imprese sarde mettendo a disposizione 15 milioni di euro, adesso dice "no", lo ribadisco, dicendo "no" alla defiscalizzazione delle imprese sarde. Allora da una parte diciamo "sì, vi aiutiamo", dall'altra però diciamo "no, l'IRAP non ve lo togliamo", per cui dà parere negativo a questo emendamento che, a prescindere da chi l'abbia portato (non ci interessa che sia destra, sinistra o centro, l'abbiamo sempre detto), è un emendamento di buonsenso, fattibile! E le ricordo, Assessore, che voi in campagna elettorale avevate promesso a tutti i sardi la risoluzione dei problemi più importanti, tra cui la salvaguardia e il salvataggio delle imprese sarde, e lei dà parere negativo a questo emendamento, e poi alcuni colleghi prendono la parola dicendo "va be', però possiamo interloquire in maniera informale, lo possiamo fare in finanziaria, lo possiamo fare fra un anno, fra un mese, lo potevamo fare ieri": oggi, oggi, Assessore, oggi bisogna farlo! Deve defiscalizzare le imprese sarde, lei poteva farlo e invece dice "no", però mette a disposizione 15 milioni di euro! Che vergogna, ci vuole coraggio!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Signor Presidente, il voto sarà convintamente favorevole. L'emendamento è pienamente ammissibile e anzi fa riferimento a quel ragionamento aperto prima sul tema degli accantonamenti. Io non ho dubbi sul fatto che potrebbe non piacere a chi domani dovrà giudicare questa legge anche diciamo quando si troverà magari in Consiglio dei Ministri a paragonarla ad altre situazioni. Penso però sarebbe un gravissimo errore non farla. Il 30 giugno è una data che ogni impresa ha segnato nel suo calendario ed è la data entro la quale va pagata la prima rata, cioè il saldo 2019 e l'acconto 2020 dell'IRAP. Un'imposta che in Sardegna ha già un'aliquota bassa ma sappiamo che è una aliquota, per quanto bassa che sia, corrisponde pur sempre a un'uscita di cassa in un momento in cui le finanze delle imprese sono impegnate dal pagamento dei debiti, dei mutui, degli affitti e degli stipendi del personale. Io farei un appello alle imprese della Sardegna e utilizzerei questa decisione saggia che il Consiglio regionale oggi può prendere, perché sappiamo tutti che è nelle nostre mani approvare questa legge e dare questo segnale e la utilizzerei per dire a quel tessuto imprenditoriale quanto la Sardegna e tutte le Istituzioni sarde siano al loro fianco e quanto sia nostra intenzione far sì che i loro impiegati e loro stessi, perché i primi ad essere a rischio di disoccupazione sono i tanti imprenditori che in queste ore stanno facendo i conti e stanno decidendo se tenere aperto o chiudere la propria attività che produce solo debiti. La cosa peggiore che si può fare in questo momento è con una mano dare qualcosa e con l'altra continuare a pretendere appunto un'imposta che invece è pienamente compatibile col nostro bilancio e che siamo pienamente in grado di annullare, portare e a zero oggi stesso con questa legge.
Chiedo l'apposizione della firma mia e dei componenti del Gruppo dei Progressisti all'emendamento presentato onorevole Comandini.
MANCA DESIRÈ (M5S). Per chiedere che venga posta la firma di noi quattro all'emendamento.
CUCCU CARLA (M5S). Presidente, chiedo che venga posta anche la mia di firma.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SAIU PIERLUIGI (LEGA). Grazie Presidente, a volte in quest'Aula perfino io sono sorpreso e quasi rapito dalla passione con cui alcuni Consiglieri affrontano i temi che vengono discussi, passione che a volte sconfina nella teatralità, ma che comunque impone a quest'Aula di discutere con serenità delle proposte che vengono presentate. Per esempio sull'emendamento numero 3 in particolare, però magari sono io che sono distratto, non vedo la quantificazione sul bilancio regionale della proposta, cioè voi venite a dirci che per queste imprese occorre utilizzare anche l'aiuto fiscale, però non sappiamo, quest'Aula non sa quanto la proposta incide sul bilancio regionale. E allora io credo che la proposta che ha fatto l'onorevole Mula sia da questo punto di vista una proposta perfino di maggior buonsenso. Cioè se vogliamo davvero aiutare le imprese e non semplicemente accontentarci di dichiarare che le vogliamo aiutare, perché un conto è accalorarsi, appassionarsi però rimanere chiusi in uno slogan, altra cosa è invece adottare un provvedimento serio, capace di incidere davvero. Il fatto che la Finanziaria che dovremo approvare possa tenere in considerazione questo indirizzo credo che sia più serio, perché è quella la sede nella quale noi possiamo definire esattamente le risorse che servono per questa misura. Non ritengo però che una proposta di questa portata, che viene presentato all'Aula senza la definizione del suo impatto economico sul bilancio sia solo la proiezione di uno slogan ma che non sia invece in grado di raggiungere davvero il risultato che almeno nelle dichiarazioni di alcuni colleghi che mi hanno preceduto è stato annunciato. Ecco perché credo che la proposta dell'onorevole Mula sia una proposta di buon senso, perché consente di determinare, di definire esattamente qual è l'impatto dell'utilizzo di questa importante leva fiscale sulla quale io stesso ritengo che il Consiglio regionale si debba misurare, ma debba farlo con serietà. Ecco perché, e lo chiedo anche all'assessore Zedda, se volesse anche in quest'Aula argomentare il parere della Giunta, anche rispetto a quello che è stato detto dal consigliere Mula e cioè rispetto alla necessità perché il provvedimento sia efficace di adottarlo in sede di Finanziaria, grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Piu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PIU ANTONIO (Progressisti). Grazie Presidente, buonasera ai colleghi e alle colleghe, ma in verità mi ha anticipato il collega Saiu, perché anch'io vorrei capire direttamente dalle parole dell'Assessora il motivo del perché si possa bocciare un emendamento come questo dopo una discussione, dopo l'intervento che l'Assessora stessa ha fatto poc'anzi in aula. Parola dell'Assessora: questo provvedimento non sono sicura che possa dare qualche punto positivo alla vicenda. Non lo abbiamo detto noi, lo ha detto l'Assessora poc'anzi nelle sue dichiarazioni, quindi siccome siamo in un momento di emergenza e di criticità io rispetto molto quello che è stato detto prima, che è stato fatto tutto in due giorni, che ci si è messi a lavorare immediatamente, però proprio perché questa proposta di legge è stata fatta di fretta non è che gli emendamenti che propone questa fetta di Consiglio siano emendamenti che non siano stati ponderati, non si può fare un calcolo di quanto effettivamente le imprese o di quanto possa influire questo emendamento nel bilancio regionale, proprio perché si sta chiedendo di evitare a quelle imprese a quelle piccole e medie imprese, come si fece nel 2010, di poter abbattere l'IRAP. Quindi la proposta che è fatta dall'onorevole Comandini e da tutta l'opposizione, io credo che invece vada presa, Assessora, in questo caso vada presa seriamente evitando di entrare in meccanismo, in discussioni sulla copertura, perché sappiamo benissimo che su un'imposta così, purtroppo bassa, che le imprese pagheranno, in alcuni casi è un segnale molto più forte rispetto al contenuto della proposta di legge stessa. Diamo e stiamo dando l'opportunità, in questo caso secondo me, all'Assessora invece di poter cambiare l'intervento che ha fatto inizialmente piuttosto che cercare di capire più avanti se questa proposta di legge sarà efficace o meno con invece il 100 per cento del taglio dell'IRAP siamo sicuri che per lo meno un tassello di certezza siamo riusciti a inserirlo. Quindi aspetto anch'io come l'onorevole Saiu la risposta completa da parte dell'Assessora, grazie.
PRESIDENTE. Grazie onorevole Piu, io darei prima, siccome mi sembra che ci sia la necessità, no, no nel senso che da più parti, non da ultimo… non c'è problema… non c'è problema, non c'è problema! Onorevole Piu,… perfetto, perfetto però vorrei solamente sottolineare siccome è stato più volte sottolineato il fatto che questo emendamento fosse stato ritenuto ammissibile, è evidente che dal punto di vista tecnico sia ammissibile, dopodiché i pareri della Giunta e del relatore servono appunto per delimitare l'ammissibilità o meno.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (Psd'Az). E chi l'ha detto?
PRESIDENTE. No, no. Dichiarazioni di voto, non è intervenuto su questo emendamento…
MULA FRANCESCO (Psd'Az). Se ti dà così fastidio non interveniamo, non è un problema. Io non sono intervenuto… Posso, Presidente?
PRESIDENTE. Le dichiarazioni di voto può farle.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Sa perché, Presidente? Perché non vorrei perdere la pazienza, nel senso che mi rivolgo al collega Comandini, non ad altri, poi chi ha orecchie per intendere intenda, ci mancherebbe altro, perché a me piace quando ci confrontiamo con persone con lealtà, in Commissione ci siamo confrontati e non è uscita mezza parola. A me sembra che quando usciamo da una Commissione dove c'è unanimità di intenti e poi si arriva in Aula cercando di fare i salvatori della patria, e poi qualcuno dice: "Qui voi non abbattete le tasse, sta aumentando la disoccupazione, colpa vostra, eccetera", un attimino qualcuno si dovrebbe guardare allo specchio e pensare a che cosa rappresenta, e per capire se il proprio partito sta pensando ad abbassare le tasse, oppure dobbiamo andare a vedere i numeri della disoccupazione, se stanno diminuendo o stanno aumentando. E all'onorevole Lai dico, e mi porta a fare un ragionamento di questo tipo, quando eravate voi al Governo, te lo devo dire, perdonami, poi controlliamo quanti provvedimenti di questa portata avete portato in aula. Zero, di questa portata zero, zero, zero. Questa l'abbiamo costruita col vostro aiuto su due piedi, su due piedi, in un momento di crisi come questa, che non è colpa certo né di Massimo Zedda, se mi fai finire, fammi finire… Stiamo parlando purtroppo di un'emergenza continua, e questa storia del coronavirus non ce la siamo inventati certo noi, mentre le aziende stanno subendo ulteriori danni. E quando noi prendiamo l'impegno di poter dire che queste risorse le metteremo in finanziaria, dateci il modo di studiarla. Perché, collega Comandini, non è che si sveglia la mattina, presenta l'emendamento, arriva qui: "Lo dovete votare perché noi abbassiamo le tasse e invece voi siete i Cani". E questo mi disturba un attimino perché gli sforzi che abbiamo fatto, e chi ha fatto l'amministratore, chi ha fatto il sindaco sa come funziona in un bilancio, prima ci metti le cose urgenti, poi dopo ti cambi il tappeto o il divano di casa tua, ma se non lo puoi fare prima vedi quali sono le urgenze. Quindi, fateci capire come possiamo dare ulteriore ristoro. E abbiamo preso un impegno, non serve, mi sembra che ci sia anche intenzione di preparare un ordine del giorno dove prendiamo un impegno formale che in finanziaria non solo valuteremo questo emendamento, ma ci saranno anche altre misure che andranno in questa direzione, ma per cortesia risparmiateci le vostre…
PRESIDENTE. Da un approfondimento tecnico da parte degli Uffici, risulterebbe che la norma a cui si riferisce l'emendamento sia stata abrogata. Quindi, conseguentemente l'emendamento, pur se teoricamente ammissibile, di fatto non può essere discusso in quanto si riferirebbe ad una norma abrogata. Quindi di fatto è inammissibile.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Intanto, io ho pieno rispetto del lavoro degli Uffici e del lavoro di questa Presidenza, però quando un emendamento viene dichiarato ammissibile, io credo che sia stata svolta tutta la procedura della verifica dell'ammissibilità, perché altrimenti qua non stiamo facendo ognuno la sua parte. Dopodiché, proprio perché credo che sulla questione siamo tutti d'accordo e mi è sembrato che siamo tutti d'accordo, io faccio un emendamento orale adesso, secondo il Regolamento, faccio un emendamento orale all'articolo 7, l'emendamento orale è previsto, dove chiedo la modifica della legge regionale 9 marzo 2015, numero 5, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione, legge finanziaria 2015", laddove si dice che in qualche modo l'IRAP deve essere diminuita dal 25 per cento a 0 per cento, e adesso presento l'emendamento orale. Grazie.
PRESIENTE. Siccome è stato proposto un emendamento orale, devo chiedere all'Aula se qualcuno si oppone, e di fatto non può essere ammesso.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Chiedo che venga messo in votazione.
PRESIDENTE. Se si oppone l'Aula…
(Interruzioni)
Non può essere accolto. Scusate, ho visto delle mani alzate, ho visto l'onorevole Mula che ha alzato la mano e si è opposto, chi si oppone, scusate? Perfetto. L'onorevole Mula e più. Comunque basta uno.
Passiamo all'articolo 7. Lo metto in votazione.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). In una situazione così drammatica veramente per il Paese e per la nostra Sardegna ci tenevo a rappresentare e ringraziare soprattutto l'onorevole Comandini in ragione all'emendamento che ha presentato, l'emendamento orale, che confermava la volontà di abolire e quindi dare un messaggio all'esterno. Domani, questo Consiglio regionale avrebbe dato un messaggio chiaro al nostro mondo economico, produttivo, alle nostre imprese, al tessuto imprenditoriale che opera nel turismo e che versa in condizioni di grave necessità. Questo Consiglio regionale avrebbe fatto una grande figura per la Sardegna domani, non con la proposta di legge che probabilmente verrà anche approvata da questo Consiglio, ma che produrrà effetti tra sei, sette mesi. L'onorevole Comandini ha proposto e consentiva a quest'Aula di fare una grande figura rispetto a questo carattere emergenziale che non ha nella storia di questo paese della Sardegna assolutamente una situazione eguale. Quindi vi chiedo espressamente, a nome di quelle imprese, di quel tessuto economico che fuori attende le decisioni di questo Consiglio, decisioni che devono essere di carattere emergenziale, non possono essere delle promesse che verranno probabilmente attuate tra sei, sette mesi, la situazione è emergenziale e pertanto il provvedimento va adottato con carattere emergenziale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Nell'ambito della discussione sull'articolo 7, io mi permetto, per rappresentare la reale situazione che stanno vivendo il mondo del turismo e le agenzie di viaggi, di leggere un resoconto di quelle che sono le giornate, giornate, non mesi, nelle giornate che stanno vivendo le agenzie di viaggio, a titolo d'esempio. Il comparto ovviamente ha anche nei viaggi di istruzione un serio riscontro economico, sono stati bloccati dal 4 marzo, parliamo di due giorni, i viaggi di istruzione attraverso il DPCM sino al 3 aprile, gli annullamenti di un'unica agenzia di viaggi, di Cagliari eh, a poca distanza da dove ci troviamo noi oggi, hanno annullamenti per 31 gruppi, circa mille persone, in pratica si trovano al collasso e oltretutto il vettore Ryanair parrebbe non rimborsare i biglietti emessi che allo stato attuale si aggirano, solo per questa agenzia, per importi pari a 90 mila euro. Fra l'altro il codice del turismo determina che gli acconti, laddove siano stati pagati, debbano essere restituiti per cui ci sono solo ed esclusivamente costi, senza contare il mancato ricavo dei viaggi annullati sino al 3 aprile ai quali, quindi cifre di 90 mila euro, si aggiungono tra i 40 e i 50 mila euro; il lavoro di cinque mesi in fumo. Questo è il dato di un'unica agenzia di viaggi, di un'unica agenzia di viaggi! Notizie di qualche minuto fa, pare che ci sia una riflessione, perché come sapete i contagi e i casi stanno aumentando, perché ancora il picco non è stato raggiunto, di un possibile ulteriore provvedimento di chiusura anche oltre il 15 di marzo per le scuole, gli istituti, e si stanno valutando altre vicende, e non voglio farla lunga e non voglio neanche drammatizzare ulteriormente una situazione che già è drammatica di per sé. O ragioniamo su interventi reali, puntuali, su tutto ciò che è possibile fare oggi, oppure noi rischiamo realmente di trovarci di fronte a licenziamenti, mancate assunzioni e anche per l'Assessorato al lavoro, Assessore Zedda, potremmo trovarci, potrà trovarsi in ulteriori serissime difficoltà, con qualche maggiore preoccupazione circa la possibilità di correre ai ripari se la questione dovesse degenerare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU). Grazie, Presidente. Vedo che l'Aula improvvisamente è andata in fibrillazione, è andata in fibrillazione perché è normale, la maggioranza… c'è un brusio allucinante! Vadano fuori se devono prendere il tè verde anziché stare lì a disturbare chi sta svolgendo il proprio lavoro da 4 giorni dalle 8 del mattino in poi… e dicevo, è chiaro che l'Aula è andata in fibrillazione perché una parte della maggioranza, soprattutto quella parte che ha molto buon senso della maggioranza, ha capito che questa poteva essere una misura che seguiva percorsi di perequazione, di equiparazione, di equità, perché va benissimo la proposta, e non diteci che non avete avuto tempo di fare analisi su questo emendamento, io mi riferisco anche agli uffici, secondo me oggi si è consumato un atto molto scorretto, perché allora se quell'emendamento non andava bene perché la norma era stata abrogata si poteva anche dire prima, anche perché della norma si parla solo sul titolo dell'emendamento, per cui il contenuto dell'emendamento (…) perché stiamo parlando di minori entrate, e in ogni caso… può dire anche a noi così ascoltiamo anche noi… ah. non era pertinente. non era cogente rispetto al discorso… e dicevo. amici della maggioranza, avete perso, e non è la prima volta, una splendida occasione per far vedere ai sardi, a quella parte dei sardi che soffre più di altre, che si poteva dare una risposta che poteva essere importante in questo momento… io non sono abituato a interrompere nessuno… e la difficoltà della maggioranza, voglio recuperare, sono stato interrotto già due volte, la difficoltà della maggioranza si evince dal fatto che prima l'onorevole Mula ci dice che probabilmente quell'emendamento per come è stato presentato non era accoglibile, poi l'onorevole Saiu, che parla di spot e teatralità, è come che Sgarbi dica a Costanzo "stai tranquillo", ci dice che il problema è la quantificazione delle risorse, stiamo parlando di minori entrate, quindi si capiva che all'interno della maggioranza c'era chi non voleva comunque far passare questo emendamento, perché era un emendamento di molto buon senso, un emendamento proposto da una persona che con arguzia, con intelligenza, con competenza voleva migliorare questa legge, renderla più perfettibile e renderla più rispondente a quella che è l'emergenza del momento. Io credo che stiate perdendo, che abbiate perso… finisco, trenta secondi e finisco, e credo, e non voglio che mi venga ricordato, io voglio ricordare la grandissima responsabilità delle opposizioni, perché anche ieri sera, comunque in un momento… son tutti felici i colleghi della maggioranza, evidentemente il coronavirus lì li tocca solo di striscio… allora, c'è qualche onorevole che non è mai in Aula e quando è in Aula continua a ridere, a parlare, a sogghignare, io non continuo neanche l'intervento.
PRESIDENTE. Allora, onorevole Cocco…
COCCO DANIELE (LEU). E no, Presidente, o lo fa per tutti o non lo fa per nessuno! Perché io non mi posso neanche avvicinare lì che mi riprende, qui c'è qualcuno che sta ridendo tutta la sera, facendo il pagliaccio e non viene mai ripreso, e disturba chi interviene, se ne va fuori e lo fa fuori il pagliaccio, se lo vuole fare.
PRESIDENTE. Onorevole Cocco, io condivido con lei sul fatto che quando si sta in Aula…
COCCO DANIELE (LEU). No, non condivide niente, lei deve fare il Presidente, stranamente quando c'era l'onorevole Satta è filato tutto liscio, da quando ha ripreso lei non sta sfilando più niente…
PRESIDENTE. Onorevole Cocco, condivido sul fatto e con lei che quando si interviene chi sta in Aula deve mantenere il silenzio, io richiamo spessissimo a questo tipo di atteggiamento, non posso stare ogni piè sospinto a richiamare i colleghi che comunque dovrebbero anche autoregolarsi.
(Interruzioni)
Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DERIU ROBERTO (LEU). Grazie, Presidente, non mi pare che il clima sia quello adeguato alla gravità del momento. Io mi permetto di ribadire un concetto; queste imprese sono in una difficoltà serissima, critica, non è una difficoltà momentanea, c'è bisogno di un intervento forte, per questo da parte dell'Aula non limitarsi a una ricognizione ragionieristica di ciò che si pensa si possa fare o meno, ma dare un gesto di vera buona volontà verso un ceto che è sicuro sempre di vincere contro il mercato e di perdere contro lo Stato, nel momento in cui contro il mercato non può più vincere perché non arriva nessuno nell'Isola perché è vietato venire qua, e allora da parte dello Stato, da parte della Repubblica, e quindi anche della Regione, è necessario avere un segnale. Voi dite: è un provvedimento che dà ristoro, è un provvedimento fatto in fretta e furia con tutte le nostre energie e quindi siamo a posto con la coscienza. Però noi sappiamo che c'è una difficoltà oggettiva e gravissima e quindi, nel momento in cui viene un suggerimento come quello che è venuto dall'onorevole Comandini, forse sarebbe stato necessario che la maggioranza, anziché chiudersi, avesse aperto con noi un'altra riflessione, altri cinque minuti di riflessione, se necessario anche addirittura dieci minuti di riflessione, sempre un tempo maggiore di quello che perdiamo battibeccare, per andare alla ricerca di una ulteriore soluzione verso questi ceti, queste imprese, perché il momento è davvero grave. I tempi del Consiglio li conosciamo. Prima che noi ritorniamo sull'argomento passerà tempo e nel mentre ci saranno imprese che chiuderanno, ci saranno persone licenziate, ci saranno fette di mercato che noi perderemo. Noi qua abbiamo la possibilità di prendere delle decisioni. Se ci lasciamo, invece, prendere dalla necessità di stare in concorrenza e in competizione tra di noi oppure se ci sottomettiamo al sentito dire burocratico che ci proviene per gioco delle parti dalla Giunta, non per cattiva volontà degli Assessori, che hanno svolto in questo momento un lavoro secondo me encomiabile, ma perché la burocrazia si muove in un cerro modo, e noi siamo il limite democratico che supplisce alle durezze della burocrazia. Noi oggi una cosa in più la potremmo decidere. Quindi se venisse da voi in questo momento un emendamento orale noi di certo non ci opporremmo. Se si volesse sospendere per cinque minuti e andare alla ricerca di un qualche cosa di più forte noi non ci opporremmo perché per chi è in questo momento a rischio nella sua impresa, nella vita della sua impresa, cosa contano i nostri cinque minuti in più? Forse da noi se li aspettano.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). Come non essere d'accordo con le sagge parole del collega Deriu, che condivido e sottoscrivo, però per capire. Allora una parte politica presenta un emendamento che viene giudicato dagli Uffici ammissibile, viene messo in votazione questo emendamento, l'Assessora dichiara che non accetta appunto questo emendamento. Poi ho visto un vai e vieni tra l'assessore Zedda e gli Uffici che è durato per circa 10 minuti, un quarto d'ora, ho visto anche azioni un po' nervose, ma per carità non voglio interpretarle, però erano evidenti a tutto il Consiglio regionale. Dopo 15-20 minuti gli stessi Uffici che avevano giudicato ammissibile l'emendamento dichiarano che questo emendamento fa riferimento a una norma che è stata soppressa. Bene, troviamo la soluzione e la soluzione il collega la trova con un emendamento orale che viene proposto e si chiede anche la votazione di questo emendamento. Quindi si chiede la votazione di questo emendamento e poi il collega Mula del Partito Sardo d'Azione alza la mano e si oppone a questo emendamento orale. E allora non ci sarà giorno, e lo affermo qua, in Consiglio regionale, non ci sarà giorno e occasione in cui ricorderò alle imprese sarde che il Partito Sardo d'Azione dice no all'emendamento orale presentato, che di fatto elimina l'IRAP per questa situazione di grandissima crisi economica. Non ci sarà giorno, non ci sarà occasione in cui ricorderò a tutti i sardi, alle 300 imprese che sono fallite nel 2019, alle 2615 imprese che sono state chiuse nel 2019, non ci sarà giorno in cui non ricorderò che il Partito sardo d'Azione, il partito che doveva in assoluto andare a cercare di salvaguardare la Sardegna e i sardi dice no a togliere l'IRAP.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Brevemente. Sembra una situazione assurda. Di solito emendamenti così, che arrivano in Aula in votazione, non sono stati cassati dalla Presidenza e dai suoi Uffici, in casi come questo vengono, e sono stati anche in questa legislatura, lo sappiamo bene, corretti o subito dopo la votazione o durante la votazione, perché in questo caso è chiaro l'intento dell'Aula ed è chiaro che ci sia nei riferimenti normativi un semplice refuso facilmente superabile. Io ho visto più volte quest'Aula essere estremamente tollerante per temi molto meno impattanti sulla società e molto più puntuali, invece, sugli interessi. A questo punto io mi aspetto che nella discussione della Finanziaria, che mi auguro inizi il prima possibile, questo sia il metro che verrà tenuto per tutti gli emendamenti presentati e per tutte le questioni, credo però che sia un metodo che è capace di cozzare poi nella discussione concreta con quelli che saranno, invece, i reali obiettivi che avrà in un futuro prossimo quest'Aula. Quello che è stato fatto è una scorrettezza perché sta alla minoranza e a tutti i Consiglieri di presentare gli emendamenti, si possono votare a favore o contro, come si è detto anche nella discussione delle Commissioni di questi giorni, quello che non si può fare è utilizzare ogni cavillo possibile per forzare la mano ed evitare addirittura la messa in discussione di un emendamento che non voleva far altro che mettere oggi, nell'unico terreno politico che ci è rimasto, cioè quello di una legge che non è la Finanziaria, perché la Finanziaria ancora non c'è, un'esigenza che va risolta oggi, perché la Finanziaria verrà approvata, se tutto va bene, a fine aprile, e lo sappiamo tutti perché l'iter è lungo e ancora non c'è il testo, e mi auguro che quel testo anche oggi venga rivisto ulteriormente per prendere coscienza di quello che sta avvenendo oggi in Sardegna, c'è il fatto che prima di fine aprile non ci sarà una Finanziaria, una legge di stabilità approvata, e le aziende in questi mesi sono alle prese con i conti, devono decidere se tenere il personale o se licenziarlo, devono decidere se rimanere aperti o chiudere. La risposta che oggi il Consiglio decide di dare non è nemmeno quella solita, incespicante, è quella di chi preferisce giocare a nascondino davanti alle responsabilità, e allora facciamo sì che il nascondino diventi lo sport regionale della nostra isola e in bocca al lupo a tutti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Stara per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STARA FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente. Io ho ascoltato attentamente il discorso di tutti, però c'è un piccolo particolare. Io questo emendamento lo condivido a pieno, però bisogna anche dire comunque che quella proposta che ha fatto inizialmente l'onorevole Mura mi è sembrata una proposta sensata perché, ragazzi, l'IRAP, Imposta regionale sulle attività produttive, che sicuramente molti di voi non sanno neanche il significato, non può essere attuata adesso perché è riferita al 2019 e le aziende chiudono i bilanci adesso entro aprile. Allora bisogna lavorare affinché da quest'anno abbiamo tutto il tempo per poter abbattere l'IRAP e smettiamola comunque di strumentalizzare, in un momento così di emergenza abbiamo perso due ore per discutere di IRAP. Facciamo altro tipo di politiche per le aziende perché questo è un momento iniziale, da qui a qualche mese avremo le grosse difficoltà per le aziende, quindi bisogna attivarsi con le politiche attive come si sta facendo, però se continuiamo a giocare sulla strumentalizzazione destra, sinistra e centro non va bene, perché se noi oggi avremo approvato questo, avremmo preso in giro gli imprenditori e io faccio parte dell'opposizione, nonché condivido questo documento, però bisogna anche dirle tutte, sapere per cognizione di causa di che cosa si sta parlando, perché non possiamo perdere ore a parlare del niente, ragazzi, del niente.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giovanni Satta. Ne ha facoltà.
SATTA GIOVANNI (PSd'Az). Ringrazio il collega che ha appena finito l'intervento perché l'IRAP appunto l'imposta regionale sulle attività produttive, si paga con la dichiarazione dei redditi.
Le dichiarazioni dei redditi si presentano a giugno, quindi abbiamo tutto il tempo per adottare misure che possano impedire in tutto o in parte a queste imprese di pagare questa imposta. Non dobbiamo farlo entro domani perché c'è la scadenza dopodomani, ha ragione, ha ragione, avete strumentalizzato un qualcosa che non è importante in questo momento, abbiamo tutto il tempo di farlo in finanziaria, abbiamo tutto il tempo. E non è vero che il Partito Sardo d'Azione è contrario a questa misura, soltanto che si sarebbe potuta verificare una discussione su questo argomento in Commissione che mi risulta non ci sia stata e il problema sarebbe stato chiarito.
Il collega Stara ha detto la verità, non scade domani il pagamento dell'IRAP, neanche il 28 di febbraio, scade assieme alla dichiarazione dei redditi, abbiamo tutto il tempo per meditare per applicare una misura del genere, avete strumentalizzato un momento di dolore per i sardi e avete parlato a vanvera su questo argomento, poi posso condividere altre cose.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mura. Ne ha facoltà.
MURA FRANCESCO (FdI). Vorrei capire su cosa stiamo discutendo, perché nella discussione ci siamo un po' persi, stiamo discutendo in dichiarazione di voto?
PRESIDENTE. Articolo 7, dichiarazioni di voto.
MURA FRANCESCO (FdI). Perfetto, e poi vorrei dire che non era solo l'onorevole Mula contrario all'emendamento orale, ve lo dico già da adesso, anche io sono stato contrario all'emendamento orale che avete fatto voi e io ritengo che debba essere così per tutta la maggioranza perché non è solo l'onorevole Mula che è stato contrario, l'onorevole Mula non era contrario al provvedimento e nessuno di noi è contrario a un intervento a favore delle imprese col taglio dell'IRAP, tant'è che ha proposto di mantenere l'impegno per affrontare la discussione in finanziaria, pertanto non accettiamo da nessuno l'accusa di voler affossare le imprese sarde negando un provvedimento come il taglio dell'IRAP che come ha detto bene l'onorevole Stara, a dimostrazione che lo stato di psicosi che accusava l'onorevole Cocco della maggioranza, forse c'è anche nell'opposizione, era abbastanza inutile e poco efficace fatto in questi termini. Pertanto manteniamo l'impegno che ha preso l'onorevole Mula per ragionare su questo tema in Finanziaria e andiamo avanti con i lavori che lo stato di emergenza non ci consente di scadere nelle sciocchezze nelle quali stiamo scadendo questa sera.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.
SAIU PIERLUIGI (LEGA).Intanto non posso che congratularmi con l'intervento sincero dell'onorevole Stara e visto che in quest'Aula alcuni di noi hanno confidato a questa Assemblea cosa faranno a partire da domani, voglio dirvelo anche io, dirò che in quest'aula noi non abbiamo preso in giro le imprese, dirò che noi non abbiamo votato un provvedimento senza copertura, dirò che noi non ci siamo prestati a una strumentalizzazione che francamente si è rivelata per ciò che è, sia sotto il profilo del bilancio, sia sotto il profilo del riferimento normativo sul quale interveniva. Quindi credo che sia l'intervento degli uffici che degli altri consiglieri che si sono messi a riflettere sul provvedimento, perché è questo che dovremmo fare, io ribadisco che quest'Aula deve confermare l'impegno a utilizzare la leva fiscale come leva per aiutare le imprese in crisi, ma lo deve fare bene, deve farlo in maniera tale che le imprese ne abbiano davvero un vantaggio, perché coi nostri slogan le imprese non risolvono i loro problemi. Magari servirà per qualche post su Facebook, certamente non aiuta il tessuto imprenditoriale sardo e invece noi questa responsabilità dobbiamo averla sempre presente e voglio ringraziare tutti i consiglieri regionali che con senso di responsabilità si sono approcciati al dibattito e anche a questa proposta, sapendo che la sede nella quale noi daremo la risposta che serve alle imprese è la Finanziaria. Mi consenta Presidente un ultimo passaggio, non per fatto personale ovviamente, però per la battuta dell'onorevole Cocco che io ascolto sempre con grande attenzione e che trovo a volte perfino divertente, più quando prova a fare la persona seria che non quando prova a essere simpatico, ma comunque lo trovo spesso divertente.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Io invece voglio fare un invito agli amici con i quali mi confronto spesso dell'opposizione in maniera leale e di prendere le distanze da chi in quest'Aula vuole sempre inculcare l'odio, sempre questo di aizzare, sempre questo di stare uno contro l'altro dicendo che è colpa del Partito sardo, che è colpa di Franco Mula. Vorrei ricordare che è un provvedimento dove ci sono 25 milioni di euro, vorrei ricordare che al collega Comandini con il quale continuo, non è successo nulla, a nutrire rispetto, continuo a dire che avevo chiesto sospensione perché l'emendamento meritava riflessione, collega Comandini, gli uffici mi dicono che l'emendamento non era accoglibile dopo un'osservazione eccetera eccetera, non sto io a giudicare, quindi per me l'argomento era chiuso. Quindi non è successo nulla di più di quello che stiamo dicendo.
L'intervento che ha fatto il collega Stara che naturalmente apprezzo nel senso perché ha detto le cose vere, è inutile che stiamo qui a dirci le cose per dire che poi domani usciamo sui giornali, voi siete tutti disonesti, io son bravo eccetera, cose che abbiamo già visto, io penso che i sardi sappiano distinguere di chi dice la verità, ma chi ha anche cultura di governo, chi ha provato anche ad amministrare, avere responsabilità, non chi soltanto nella vita non ha dimostrato mai nulla in termini anche amministrativi, assumersi responsabilità ma di dire la verità, perché tanto questo odio, questo sospetto non ci porta da nessuna parte. Poi se la mia antipatia porta qualcuno ad avere atteggiamenti di questo tipo, non è certo colpa mia, proverò in prospettiva futura a renderlo meno e non uso altri termini, il voto è positivo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Io credo che questa discussione abbia avuto un merito Presidente, Assessore e Vicepresidente Zedda, abbia avuto un merito, quello di portare al centro dell'attenzione di quest'Aula il discorso delle tasse a carico delle imprese, almeno questo merito se ce lo volete concedere visto che qualcuno dice che abbiamo parlato a vanvera chiedendo di alleggerire la pressione fiscale su famiglie e imprese come stiamo cercando di fare da anni. Io credo che in termini di strumentalizzazione, cari colleghi, voi siete maestri, siete maestri perché se io vi invito a leggere tutti i sette articoli di questa proposta di legge, tutti i sette articoli, molti di questi sette articoli sono di buoni propositi, sono di buoni propositi. Alcuni invitano anche di non pagare i contributi previdenziali all'INPS, tanto ci pensiamo noi, tanto ci pensiamo noi. Più buono proposito di questo, più strumentalizzazione di questo? Allora, cari colleghi, io non vi dico che parlate a vanvera, ma attenzione, attenzione quando intervenite su argomenti perché noi abbiamo tonnellate di cose sulle quali possiamo rispondervi e le possiamo leggere punto per punto. Poi, cari colleghi, io credo che qui siamo di tutto fuorché che dei commercialisti, perché credo che non dobbiamo rubare il lavoro ai commercialisti, e allora qui non si tratta di vedere che l'IRAP è stata versata nel 2019, lo sappiamo tutti che l'IRAP per quanto riguarda il 2019 è stata già versata, e non ce lo insegna né un commercialista né un geometra, qui si tratta di dare un indirizzo il 5 marzo 2020, a finanziaria che deve essere fatta, se c'è la volontà o no di azzerare questa tassa. Questo è il banco di prova della politica, sul quale ci riconfronteremo, cari colleghi, voi sapete da che parte siamo noi, voi sapete da che parte stiamo noi, e questa è la parte di chi vuole alleggerire la pressione fiscale e chi vuole fare il ragioniere, noi preferiamo la parte della politica.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Noi, oggi abbiamo finito alle 2 e un quarto, mi sono anche meravigliato, alle 2 e mezza. Io so soltanto, Presidente, mi è stato detto stamattina che in II Commissione, più veloci del vento, si è approvato questo provvedimento, e dico anche che siccome ci devono essere molti amici illuminanti, perché è stato detto dal Presidente della Commissione e dagli altri, ieri sera, in un incontro che abbiamo fatto, che spesso in questa Commissione, così come nella IV, manca la maggioranza, evidentemente si è fatto un provvedimento con un grande consenso un po' di tutti. Allora prima cosa, Presidente lo voglio dire, lo ricordo agli amici, che di fatto quando uno si oppone ad un emendamento orale si chiude la discussione, è sempre successo così, è una regola, la stessa regola del 102. Che nella passata legislatura, sempre per amore della verità, troppo spesso ci sia stato, e abbiamo anche fatto molte critiche, si è ritenuto che nostri emendamenti fossero non ammissibili, e non è che abbiamo fatto grande scalpore, ne abbiamo preso atto, perché ci sono coloro i quali esaminano le pratiche e danno un giudizio, e voi avete sempre detto che sono persone di grande senso di responsabilità, voi lo avete detto, noi li abbiamo spesso anche criticati, forse ingiustamente. Allora è chiaro che in questo caso specifico c'è una legge, io mi sono meravigliato, primo che ci fosse una velocità, quasi al Tour de France, per fare questa legge, è dimostrato dal fatto che ha dato la priorità a una legge che è entrata prima, che è quello per le borse di studio, infatti le borse di studio le facciamo dopo. Quindi il 117 fatto prima, quindi data una via preferenziale. Diciamo un'altra cosa che è importante, che vedete, 25 milioni, noi per poter recuperare 5 milioni, Fasolino ha detto che si vedrà nella finanziaria, perché non esistono borse annuali, esistono borse minimo triennali, però il fatto che non ci sia la finanziaria ha portato a questa situazione. Quindi io dico che probabilmente ognuno di noi, perché 25 milioni mi hanno meravigliato, ne vogliamo mettere 50? Se mettono 50, ma ci deve essere la copertura e ci deve essere un assenso. La velocità che avete messo in essere è tale che non avete dato neanche il tempo…
Quindi credo che con senso di responsabilità tutti quanti abbiamo a cuore che praticamente le attività produttive debbono essere aiutate in tutti i modi in una situazione di emergenza come questa, se però stamattina è passato all'unanimità, e oggi perdiamo tre ore e c'è una contrapposizione che non ci deve essere, perché ci deve essere una garanzia, su questo c'è una garanzia, c'è l'impegno di tutti, quelli che sono in Commissione, quelli che non sono in Commissione e nei partiti politici. Forse se ci rispettiamo a vicenda e ci impegniamo che nella Finanziaria tutti, con un impegno preciso, daremo corpo ad una soluzione che tenga conto con grande forza di responsabilità di queste categorie, che sono oggi fortemente disagiate per responsabilità non proprie, forse è meglio che disquisizioni che non servono certamente a produrre nessun effetto positivo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, ma io sono stato stimolato dall'intervento dell'onorevole starà, vede onorevole Stara, mentre io posso comprendere che sfugga al controllo degli uffici una norma di legge, non credo che possa sfuggire la fattibilità di un meccanismo che è ben congegnato e che è ben previsto nel testo dell'emendamento. Era un provvedimento che avrebbe dato risposte subito, immediate, alle imprese pur, e questo lo voglio ricordare, noi siamo la Regione che all'aliquota più bassa dell'IRAP a livello nazionale per scelte della precedente Giunta, che ha diminuito l'Irap in maniera sostanziale portandola al livello più basso a livello nazionale, questo perché si dice che non si è fatto niente, le solite tiritere che sono trite e ritrite, i precedenti non hanno fatto niente, faremo tutto noi e viceversa. Allora io credo che il rinvio alla finanziaria sia un rinvio tardivo di un provvedimento che poteva essere preso oggi, e che rischi davvero di non dare quelle risposte in termini di ristoro e di respiro di cui le imprese hanno estrema necessità oggi. Siccome stiamo discutendo dell'articolo 7, io credo che sulla parte tecnica, come si è fatto altre volte, si potesse fare la modifica anche senza l'emendamento orale che poi è stato bocciato, giustamente con l'opposizione di uno per far decadere l'emendamento orale è sufficiente, ma che normalmente queste cose si sono aggiustate anche in fase di rettifica tecnica. Allora io credo che questo sia un precedente importante soprattutto per quanto riguarda la Finanziaria, dove queste rettifiche tecniche sono purtroppo all'ordine del giorno, quindi vorrei tenere presente questo precedente, che poi sia applicato rigorosamente per quanto riguarda la gestione delle norme della finanziaria, perché lì è inevitabile che succedano episodi di questo tipo e che le norme vadano cambiate e adattate. Quindi io chiederò che si mantenga questo tipo di atteggiamento anche durante la gestione della finanziaria. Siccome adesso siamo in dichiarazione di voto sull'articolo 7 esprimo parere favorevole all'articolo 7.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Presidente, per dichiarare il voto favorevole del Gruppo dei Riformatori a questo articolo e per sottolineare alcuni aspetti che sono già emerse peraltro durante tutta la discussione. Allora io premetto che noi riteniamo che la leva fiscale sia la leva più efficace in assoluto quando si vogliono sostenere le imprese, che è esattamente il contrario di quello che in Italia si è sempre fatto, perché in Italia la politica che si è sempre seguita è quella dei contributi, che comportano farraginosità, che comportano clientelismo, che comportano tutta una serie di negatività che ne limitano enormemente l'impatto. Per cui noi non soltanto siamo favorevoli al taglio dell'IRAP, ma siamo tanto favorevoli che la Giunta Cappellacci, onorevole Ganau, è quella che ha ridotto più di tutte l'IRAP, che poi è stata aumentata dalla Giunta Pigliaru, e successivamente ridotta a fine legislatura.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIAMPIETRO COMANDINI
(Segue COSSA.) Però, siccome come dicono gli arabi, la fretta è uno strumento di Satana, allora già stiamo procedendo in maniera un pochettino frettolosa su tante cose, voler aggiungere un elemento che se primo ha bisogno di approfondimenti tecnici da diversi punti di vista, perché io sarei anche curioso di capire qual è l'impatto dell'Irap per dimensione sulle imprese, e capire se davvero è qualcosa di più di un segnale, come onestamente qualcuno di voi ha detto, perché io sospetto che i maggiori beneficiari di un taglio dell'IRAP siano gli istituti bancari, e non le imprese turistiche. Detto questo, siccome stiamo arrivando alla legge finanziaria, e io penso che nel giro di qualche settimana, spero che nel giro di qualche settimana questo Consiglio esiterà la legge finanziaria, la sede propria, come ha detto l'onorevole Saiu nel suo intervento di prima su un emendamento che qui è stato riconosciuto inammissibile (per cui anche questa discussione mi sembra un attimino surreale), la sede per decidere quello è la legge finanziaria, allora ne parleremo nel corso della legge finanziaria, adesso abbiamo un provvedimento da approvare che è stato presentato dalla maggioranza in via d'urgenza, approviamolo e lasciamo a un altro momento più appropriato la discussione sulla riduzione dell'IRAP, che tra l'altro sospetto che non si possa neanche ridurre del 100 per 100.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Stara per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STARA FRANCESCO (Progressisti). Mi ha stimolato l'onorevole Ganau, comunque come Italia viva annuncio il voto favorevole per l'articolo 7, però volevo rispondere all'onorevole Ganau, non è che non siamo d'accordo, perché penso che tutta quest'Aula sia d'accordo a un taglio dell'IRAP, però, come ha detto anche l'onorevole Cossa, l'impatto per le imprese non è che sia tale da poter salvare le imprese, perché se facciamo due conti, uno che ha un dipendente pagherà mediamente forse 500-600 euro all'anno, ma non è quello il problema, per me è difficile oggi in un bilancio del 2019 scorporare tutti gli introiti dell'IRAP, da un bilancio regionale, viene difficile, verrebbe impugnato, se si discute per il 2020 o in questa fase è un'altra storia, allora penso che ci si può lavorare, è soltanto per questo. Il mio è stato uno sfogo, perché io su certi argomenti che non sono a conoscenza sto zitto, ma su altri argomenti, quando sento determinate cose, sinceramente mi viene voglia di intervenire. Non per fare il primo della classe però su certe cose… forse è meglio che non dica niente, forse magari ho un po' più di esperienza di qualcheduno di voi che non ha mai lavorato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (FI). Intanto il mio voto ovviamente è favorevole all'articolo 7, ma, giusto per riportare un po' più alla calma e alla tranquillità che tutti dobbiamo avere, e ricordare che l'IRAP va a coprire la spesa sanitaria, la ragione per cui è stata istituita è questa, e comunque sia in un bilancio come il nostro… ormai abbiamo capito e siamo tutti d'accordo che si dovrà intervenire, però in un bilancio come il nostro, in questo anno particolare, potrebbe davvero non essere sufficiente, e la legge lo dice chiaro: il 90 per cento deve andare alla copertura della spesa sanitaria, del fondo sanitario nazionale. Quindi, quando questo Assessore vi dice che non è d'accordo, vi dice che non è d'accordo non nella sostanza ma perché dobbiamo andare a verificare, e perché ricordo benissimo che quando abbiamo azzerato l'IRAP, e ci abbiamo lavorato tutti insieme, l'abbiamo fatto valutando anche tutte le altre poste di entrata, perché magari ci sono altre imposte regionali sulle quali possiamo intervenire, e poi vi ho anche detto in apertura che il Presidente e l'assessore Fasolino stanno lavorando a delle alternative e a delle integrazioni negli altri settori. Giusto per questo, per ricordare poi sostanzialmente qual è la valenza dell'IRAP in un bilancio, e comunque rimango anche convinta, purtroppo per me forse, che i meccanismi delle disposizioni per la formazione del bilancio regionale non ci consentono in questo momento di intervenire con una misura drastica di abbattimento dell'IRAP.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 7.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 7 bis.
Poiché nessun iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 7 bis.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 7 bis.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 7 ter.
Ha domandato di parlare l' Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Presidente, solo per fare osservare che alla lettera a) occorre precisare, così come è precisato nell'articolo, che dobbiamo aggiungere "allocate presso l'INPS", dopo "della SFIRS".
PRESIDENTE. Si tratta solamente di un coordinamento tecnico.
Poiché nessun è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 7 ter.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 7 ter.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 7 quater.
Poiché nessun iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 7 quater.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 7 quater.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame della tabella A, alla quale è stato presentato l'emendamento numero 4.
Per esprimere parere sull'emendamento, ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Mula, relatore.
MULA FRANCESCO (PSd'Az), relatore. Sono due gli emendamenti, Presidente.
PRESIDENTE. Uno è stato ritirato.
MULA FRANCESCO (Psd'Az), relatore di maggioranza. Esatto l'emendamento numero 4 parere favorevole, l'emendamento numero 5 era stato ritirato, perché già compreso in tabella.
PRESIDENTE. È stato ritirato!
Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro.
ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro. Conforme.
PRESIDENTE. Metto in votazione la tabella A.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della tabella A .
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Metto in votazione. L'emendamento numero 4.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emedamento numero 4.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Comunico che è stato presentato un ordine del giorno numero 1.
Ganau e più. Ah no scusate sì, Moriconi e più. Quindi per dichiarazione di voto, metto in votazione col parere quindi… no prego no…
Ha domandato di parlare il consigliere Cesare Moriconi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MORICONI CESARE (PD). Presidente, io non mi dilungo diciamo che l'emendamento è stato in parte illustrato nell'intervento che mi ha riguardato nella discussione generale, ma poi voglio dire è stato in lungo e in largo trattata la materia. Io ai colleghi vorrei sottoporre all'attenzione l'ordine del giorno, così come hanno avuto modo di leggerlo, evidenziando soprattutto l'impegno finale che in questo caso l'Aula rivolgerebbe al Presidente della Regione e alla Giunta regionale affinché vigilino, lo dico in maniera sintetica, vigilino dei benefici che la Sardegna, come le altre Regioni d'Italia, dovrebbero ottenere dagli interventi e dalle misure che il Governo nazionale starebbe ora adottando, però nella misura congrua, nella discussione che abbiamo sviluppato, alcuni di noi col collega Agus e altri siamo intervenuti per segnalare quando noi rischiamo di pagare sulle quote che avevamo concordato con lo Stato e che riguardavano l'accordo, sui maggiori oneri quindi che noi ci ritroveremo a pagare del 10 per cento e più. Io credo che la Regione debba farsi carico delle note condizioni di disagio in cui versa per fare in modo che noi non ci ritroviamo a pagare ancora una volta più di quanto non stiamo già pagando. Ma poi l'impegno della Giunta soprattutto è rivolto al Presidente, Assessore, io mi sto rivolgendo in modo particolare alla Giunta regionale in maniera tale che il Consiglio venga informato, Assessore…
Affinché il Presidente della Regione o la Giunta e la Giunta riferiscano urgentemente in Consiglio dell'esito della ricognizione che sono sicuro, cioè io capisco, colleghi, che non venne sbatta…
PRESIDENTE. Allora in effetti io devo dare ragione a chi… è impossibile per lei parlare ed è impossibile per me ascoltare.
MORICONI CESARE (PD). Io posso continuare a parlare però è una situazione ridicola, grasse risate mentre si sta provando di trovare un grazie un punto di caduta utile, perché io credo che l'Aula abbia bisogno di acquisire le informazioni circa l'esito della ricognizione che sono sicuro la Giunta sta svolgendo circa i danni che questa emergenza sanitaria sta provocando e provocherà nel breve, nel medio e nel lungo termine. Noi lo dobbiamo sapere, noi tra poco dovremo andare a discutere del bilancio e ci accingiamo a fare le valutazioni che dovremmo fare, ci sarà una proposta della Giunta e per questa ragione a mettere in atto tutte le azioni e le risorse possibili a sostegno di tutti i settori, non soltanto, come dicevamo prima, e credo che questo sia un fatto condiviso e sia stato condiviso dai colleghi di maggioranza e di minoranza, e aggiungo qui, faccio un emendamento orale, accogliendo le osservazioni e considerandole assolutamente un punto di interlocuzione positiva della discussione che si è sviluppata prima sull'emendamento dell'IRAP, e quindi propongo, accogliendo questo tipo di ragionamento, un emendamento orale ad integrazione attraverso cui tra le misure e tra le iniziative della Giunta si propone di rideterminare le aliquote IRAP in riduzione, poi chiaramente la misura esatta la si valuterà, in riduzione al fine di alleggerire il carico fiscale sul sistema delle imprese. Assessore, non so se ha seguito la proposta di emendamento orale, è un impegno nei confronti del Presidente della Giunta affinché tra le iniziative e le misure che adotteranno e che riguarderanno l'intero sistema economico e sociale, non solo quello delle imprese, introducano anche una rideterminazione delle aliquote IRAP in riduzione, ciò al fine di alleggerire il carico finale, la misura esatta l'andremo a vedere. Però credo che sia il punto di incontro delle osservazioni e della sensibilità che a partire dal collega Mula in poi noi abbiamo accolto nella discussione.
PRESIDENTE. Quindi è stato proposto un emendamento orale integrativo da parte dell'onorevole Moriconi. Naturalmente io devo chiedere all'Aula se è favorevole o meno. Sull'ordine dei lavori, prego.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.
MURA FRANCESCO (FdI). Grazie Presidente, intanto mi volevo scusare con l'onorevole Moriconi per aver contribuito a disturbare la sua relazione, anche se era Tunis, se se la deve prendere con qualcuno se la prenda con lui, che è lui il violento della maggioranza. Al di là delle battute, la cosa più opportuna secondo me sarebbe quella di discutere in maniera costruttiva un ordine del giorno come questo, mi sembra di capire a primo impatto che ci sia una mancanza di fiducia nei confronti del Governo, e volete che la Regione sia da controllore nei confronti di questo? No, non credo che sia così. Però io sono fiducioso sul fatto che si possa costruire un documento che possa trovare una maggioranza ben più ampia di quella che sarebbe necessaria per approvarlo. Però questo, magari, lo si può fare dopo che discutiamo, votiamo e approviamo magari la legge che è successiva, perché la ritengo ben più importante, se gli altri colleghi della maggioranza sono d'accordo che si esprimano. Grazie.
PRESIDENTE. Parere della Giunta.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Ci mancherebbe altro che non fosse stato abbastanza chiaro il collega Mura, nel senso che se i firmatari sono d'accordo perché qui c'è un documento che è firmato soltanto dall'opposizione, nel senso che su un ordine del giorno, se è ordine del giorno, si prova a vedere se si trova condivisione, perché stiamo parlando sempre dello stesso problema che noi dovremmo affrontare con l'altra legge adesso. Se ci date un po' di tempo, nel senso che lo analizziamo e proviamo insieme a voi a costruire un ordine del giorno che sia anche votabile, perché leggendo soprattutto il dispositivo effettivamente, come dice il collega, non si capisce se il Governo si fida o viceversa, l'uno dall'altro, di vigilare sulle somme. Per carità, c'è tutta la volontà di provare a fare qualcosa di unanime, non di rigettare o di andare a colpi di maggioranza, però siccome ce lo avete presentato ora, in questo istante, se ci date la possibilità, mentre discutiamo anche l'altra legge, di approfondire, poi proponiamo un ordine del giorno che secondo me potrebbe essere anche condiviso da tutta l'Aula, tutto qui. Se non c'è urgenza di votarlo immediatamente, nessuno si vuole sottrarre, per carità, e sentire anche l'Assessore soprattutto.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Credo che tecnicamente non si possa interrompere una discussione perché ovviamente l'ordine del giorno deve essere approvato o respinto, o comunque messo in votazione prima della conclusione del voto finale sul testo. Quindi, non credo siano previste deroghe, almeno nel Regolamento mi sembra che non ci siano. Riguardo poi il mandato di controllo al Governo, io lo dico e lo ripeto, governi amici quando si parla di soldi non esistono, siamo in un momento in cui tutto il Paese vivrà un grave momento di crisi, le proveranno tutte, ma non dal Governo, dalle altre regioni, dalle altre autonomie anche speciali, dalle autonomie che vogliono diventarlo. Essere più forti possibile significa anche andare ad intavolare una trattativa subito potendo rappresentare tutti e non soltanto la propria maggioranza. Per questo motivo anche il dispositivo vuole essere più forte possibile, cioè in questo caso, a prescindere da chi ci sia al Governo, perché sappiamo che i Governi anche a livello nazionale cambiano a volte anche repentinamente, credo sia importante dare un segnale, far sì che tutto il Consiglio regionale chieda allo Stato fortemente di poter disporre di quelle risorse, risorse che sicuramente sono già contenute nel bilancio che a breve sarà all'attenzione di questo Consiglio e che dall'oggi al domani rischiano di essere prese e spostate in regioni molto più produttive della nostra per fronteggiare crisi simili alle nostre. Per cui l'appello è quello, eventualmente accogliendo emendamenti orali che potrebbero arrivare anche dalla maggioranza, di metterlo in votazione e di approvarlo.
PRESIDENTE. C'è stata una proposta da parte dell'onorevole Mula, in realtà la votazione dell'ordine del giorno prima del documento finale non è prevista da una norma del Regolamento, ma si tratta di una prassi che probabilmente questo Consiglio regionale ha sempre attuata, però non abbiamo una norma positiva che ci impone di votarlo prima. Quindi, qualora vi sia l'accordo, e penso che si possa anche provare a votarlo successivamente… Lo votiamo dopo, perfetto.
Quindi, metto in votazione il documento finale.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 117.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Discussione e approvazione della proposta di legge Giagoni - Mula - Cocciu - Caredda - Salaris - Mura - Sechi. Disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza relativa al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili e la gestione delle altre emergenze di protezione civile. (118/A)
L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 118.
Ha facoltà di parlare il consigliere Pierluigi Saiu, relatore di maggioranza.
SAIU PIERLUIGI (Lega), relatore. Illustrerò brevemente all'Aula il provvedimento, la proposta di legge numero 118 richiamando alcuni dei passaggi fondamentali che ne hanno segnato il percorso in Commissione prima di arrivare in quest'Aula. La Commissione ha approvato il testo definitivo alle ore 13 e 45 della giornata di oggi, dopo che le è stato affidato ieri sera al termine dei lavori del Consiglio, quindi intorno alle ore 19 e 30. La prima Commissione, con il contributo dei consiglieri di maggioranza e di opposizione, ha dunque lavorato con serietà e impegno sia nella serata di ieri e nella notte di ieri che, ovviamente, nella mattina di oggi. Il testo che è adesso all'esame del Consiglio regionale è perciò il frutto di questo lavoro fatto insieme da maggioranza e opposizione in sede di prima Commissione, e quindi il primo ringraziamento che voglio rivolgere è quello alle forze politiche per il loro senso di responsabilità. Ovviamente, la relazione che svolgo all'Aula è una relazione orale per via del fatto che essendo terminati i lavori alle ore 13 e 45 ed essendo stato convocato il Consiglio alle ore 14, non è stato possibile redigerla per iscritto. Dicevo, ringrazio le forze politiche, alle quali chiedo se è possibile, così come hanno fatto i colleghi prima, almeno un po' di silenzio per avere la possibilità di ascoltare l'illustrazione della relazione da parte mia, ringrazio le forze politiche per il senso di responsabilità che hanno espresso in Commissione, ringrazio quelli di minoranza che hanno contribuito sia in sede di dibattito, quindi in sede di discussione del provvedimento, sia per quanto riguarda la velocità con la quale è stato consentito al provvedimento di arrivare all'Aula, perché i consiglieri di opposizione hanno rinunciato al termine di dieci giorni assegnato loro dal Regolamento per la relazione di minoranza sul provvedimento, e quindi questo ha determinato la possibilità per la proposta di legge numero 118 di essere discussa ora. Però, consentitemi di ringraziare allo stesso modo anche le forze politiche di maggioranza, e questo forse non lo facciamo abbastanza, perché da loro è partito l'impulso alla presentazione dei provvedimenti che discutiamo. Il ruolo di impulso della maggioranza quindi, da questo punto di vista, manifesta ugualmente un senso di responsabilità che ritengo sia giusto rilevare e premiare anche all'interno di questo dibattito. Quindi, da un certo punto di vista ritengo che la maggioranza si sia assunta la responsabilità di presentare provvedimenti concreti in materia… se dovessi fare come voi richiamerei singolarmente ogni singolo consigliere che parla, non lo faccio anche per via del fatto che siete tanti e quindi perderei troppo tempo, però ringrazio per il ristabilito clima di silenzio e proseguo nel dire che, così come sarebbe stato difficile giustificare che una maggioranza non presentasse provvedimenti per affrontare un'emergenza come quella della diffusione del virus Coravid 19 in materia di Protezione civile e di sanità, parimenti sarebbe stato difficile spiegare all'opinione pubblica che invece la minoranza avrebbe utilizzato strumenti per ritardare la discussione di questo provvedimento, quindi io ringrazio sia alle forze di maggioranza che le forze di opposizione, ciascuna per la parte a cui appartiene, per aver svolto bene il proprio lavoro. E un'altra cosa che mi preme ricordare, prima di procedere rapidamente all'illustrazione delle parti più importanti del provvedimento, è ricordare che questa maggioranza, ma più in generale il Consiglio regionale, di fronte a un'emergenza come quella che siamo chiamati ad affrontare non ha perso la testa, cioè abbiamo deciso di approvare dei provvedimenti che adesso illustrerò, con l'obiettivo di adottare tutte quelle misure che sia in sede di Protezione civile che in sede di funzionamento del sistema sanitario consentiranno di adottare la misura più efficace rispetto al contenimento del virus, e cioè quello di ridurre al massimo il rischio di contagio. Allora, cominciamo con l'illustrazione di questi provvedimenti iniziando con il dire che il testo di legge che è stato discusso in Commissione, e che viene adesso presentato all'Aula, è orientato all'adozione di misure straordinarie per affrontare l'emergenza della diffusione del virus Coravid 19. Il primo provvedimento, quello contenuto nel comma 1 dell'articolo 1 è l'istituzione di un fondo per le spese urgenti di Protezione civile, cioè i provvedimenti che vengono introdotti in questa disciplina legislativa sono intanto la definizione di risorse economiche destinate alle azioni concrete per il contenimento della diffusione dei virus, 3 milioni 240 mila euro, la cui copertura viene poi puntualmente riconosciuta nell'ottavo articolo dello stesso testo di legge. L'attivazione del fondo è subordinata alla declaratoria dello stato di emergenza nazionale o regionale. La prima Commissione ha ritenuto di dover conservare anche la dicitura di declaratoria dello stato di emergenza regionale perché questo consentirà di utilizzare ulteriori e più agili strumenti di intervento qualora questo si rendesse necessario, quindi all'interno dell'emergenza nazionale viene lasciata la possibilità anche di una declaratoria di stato di emergenza regionale per intervenire più rapidamente. Ancora; negli articoli seguenti vengono indicati alcuni necessari provvedimenti di adeguamento delle norme sul funzionamento della Protezione civile all'attuale disciplina nazionale, ma soprattutto di miglioramento dei meccanismi di funzionamento della stessa Protezione Civile, perché per affrontare correttamente l'emergenza è necessario che la macchina della Protezione civile sia messa nelle condizioni di funzionare bene. Questi articoli, quindi l'articolo 2, l'articolo 3 e l'articolo 4 hanno questa funzione, vanno letti in chiave di adeguamento normativo al fine di consentire il funzionamento migliore della macchina della Protezione civile rispetto ai limiti che una legislazione vigente, ormai datata, hanno evidenziato. Gli articoli 5 e 6 invece sono stati soppressi, uno in particolare seguirà poi un proprio percorso legislativo, perché aiuterà diciamo i sindaci che si sono trovati ad affrontare emergenze calamitose a poterlo fare nel migliore dei modi, però la Commissione ha ritenuto che quel provvedimento dovesse essere destinato a un percorso legislativo autonomo, e quindi è stato espunto dal testo in esame. Per quanto riguarda l'articolo 7 invece vengono specificamente indicate disposizioni per il potenziamento del sistema sanitario e della Protezione civile, quindi il potenziamento dei due Presidi organizzativi più importanti che la Regione Sardegna dovrà mettere in campo per il contenimento del rischio di contagio legato al coronavirus, al Coravid 19. Faccio osservare all'Assemblea che nel testo che viene riportato, per un mero errore materiale non è indicata una dicitura che invece in Commissione è stata inserita, che poi con la collaborazione degli uffici quindi dovremo reinserire, che è quella relativa alla priorità che deve essere data a coloro che già risultano inseriti nelle graduatorie esistenti, ai fini del reclutamento straordinario del personale in sede di servizio sanitario. Ugualmente la Protezione civile viene potenziata con risorse di personale attraverso una procedura straordinaria di mobilità per l'acquisizione e l'immissione nel ruolo unico dell'Amministrazione regionale di 65 unità. Quindi per concludere, visto che il tempo a mia disposizione è terminato, la proposta di legge che nasce su impulso della maggioranza, che contiene alcuni provvedimenti importanti in materia di Protezione civile e di sanità, e sul quale non posso che registrare il positivo contributo dell'opposizione, interviene su tre aspetti. Il primo, quello finanziario; viene dotato un fondo di una somma specifica di 3 milioni 240 mila per affrontare l'emergenza. Vengono aggiornate le norme regionali in materia di Protezione civile, coerentemente con la disciplina nazionale, vengono potenziate le strutture della Protezione civile le funzioni del nostro sistema sanitario per consentire, attraverso queste misure, un contenimento concreto della diffusione del virus e quindi poter rassicurare nel migliore dei modi la nostra popolazione, visto e considerato che il contagio dell'infezione non è l'unico aspetto sul quale un legislatore attento deve intervenire, ma anche quello della diffusione del panico, della preoccupazione nella popolazione, che solo attraverso misure serie e concrete di contenimento noi possiamo realmente contrastare. Grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Nell'intervenire a nome dell'opposizione sul provvedimento sottolineo che nel corso di meno di 24 ore. anzi 18. a fronte della prima richiesta da parte della Giunta e dell'adozione di due provvedimenti urgenti, uno riguardante l'aspetto economico che abbiamo affrontato poc'anzi, e l'altro riguardante la riorganizzazione e il supporto, in particolar modo alla sanità e alla Protezione civile per governare l'emergenza data dalla situazione del coronavirus e della diffusione di questo, ci siamo attivati per poter apportare delle modifiche, delle correzioni, in particolar modo su alcuni punti che non erano coerenti rispetto alla finalità della legge, cioè la legge partiva, così come anche presentata ai Capigruppo, da un aspetto che è sotto gli occhi di tutto, cioè la problematica strettamente connessa alla drammatica situazione legata alla diffusione del coronavirus nell'ambito del nostro territorio, e non solo del nostro territorio, e su questo abbiamo mosso i primi passi nell'analisi del provvedimento, che però presentava una serie di questioni che nulla avevano a che fare con l'emergenza, l'urgenza, data da provvedimenti strettamente connessi al lavoro che oggi è in atto, in corso, per l'attenuazione della diffusione, e il governo all'interno anche del sistema sanitario dei casi di coronavirus. La prima questione è un ringraziamento alle migliaia di persone, e non solo nel nostro territorio ma nel territorio nazionale, che sono impegnate mattina, sera e notte da settimane nel tentativo complesso di governare una epidemia che si sta diffondendo nel nostro Paese. Va monitorata ovviamente quotidianamente perché i dati, i numeri anche di queste ore non hanno ancora fatto registrare il picco che verosimilmente arriverà nel corso delle prossime giornate e settimane, quindi la situazione va governata e gestita di ora in ora, anche per correre ai ripari rispetto ad eventuali situazioni peggiori rispetto a quelle attuali, soprattutto in termini di numeri di ammalati e disponibilità di posti letto in ambito sanitario per quanto riguarda le terapie intensive in particolar modo. Sappiamo già, ci è stato comunicato dall'Assessore ma è stato comunicato ormai anche ai giornali, la situazione drammatica di disponibilità di posti letto nelle terapie intensive nell'ambito della situazione della sanità in Lombardia, in Piemonte, in Emilia Romagna e in Veneto, tanto è vero che è stata formulata una richiesta a tutte le regioni d'Italia circa quali sono le reali disponibilità di posti e quali possibilità vi siano di accogliere malati provenienti da altre regioni. Vi era quindi una prima versione del testo, al quale sono state stralciate diverse parti che avevano attinenza più alla materia sindacale che alle questioni legate alla problematica del coronavirus, una seconda versione, che però aveva problematiche legate a situazioni finanziarie, cioè ci troviamo in una condizione di assenza di legge di stabilità, quindi di dodicesimi e organizzazione eccezionale e straordinaria della gestione del bilancio, quindi non potevano essere adottati strumenti che potevano prevedere interventi di nuovi stanziamenti con la creazione di nuovi capitoli. Quindi la correzione di questo è stato fatto in Terza Commissione col parere adottato dagli Uffici, fatto nostro in Terza Commissione, suggerito poi come modifiche alla Prima Commissione per individuare capitoli all'interno della spesa sanitaria, dell'ATS, dei capitoli dell'organizzazione sanitaria per poi, e questo è molto importante, tutti insieme mantenere l'impegno di rimpinguare quei capitoli nel corso della discussione della legge di stabilità. Diverso è l'aspetto che ancora permane, almeno per una parte, per quanto riguarda la vicenda della Protezione civile, dove ci auguriamo che il Governo, in tutt'altre faccende affaccendato, cioè travolto, ovviamente, dall'emergenza del coronavirus, non stia lì a contare e a pesare ogni singola parola nell'ambito della spesa legata al coronavirus. Quali le ultime perplessità che ancora permangono? Una sanata con una sorta di emendamento orale, cioè con l'introduzione di quello che era stato chiesto da tutti, cioè dell'utilizzo delle graduatorie già esistenti presso la sanità, che agevola la possibilità di reperire personale nell'ambito della sanità. L'altro aspetto era quello delle audizioni, che alla fine non avrebbero sottratto tempo, tenendo conto che la paura di alcuni colleghi di far presto… come è sempre accaduto, se avessimo fatto presto avremmo adottato un testo sbagliato. Invece non dico la lentezza, non il freno a mano, ma una giusta cautela nell'analizzare punto per punto gli articoli determina che oggi il testo oggettivamente, rispetto alla prima proposta, è migliorato. Ora mi sia consentita una battuta: è l'ennesima volta che la Giunta propone un testo e la Commissione lo migliora. Fra un po' si tratterà di sostituire alcuni con componenti delle Commissioni perché stiamo noi correggendo i testi che propone la Giunta. Un approfondimento maggiore… guardate, fate una valutazione su questa cosa che non state più sottoponendo i testi ad analisi tecnico-normativa, perché stanno arrivando sistematicamente testi che poi i nostri Uffici sono costretti a correggere e che fan perder tempo a noi tutti, alla fin fine alla Giunta stessa nella possibilità di operare nella lentezza di approvazione dei testi. Quindi le audizioni del Direttore generale del personale, che forse sarebbe stato utile audire insieme all'Assessore, più utile il Direttore del personale che l'Assessore, e sempre nell'ambito delle audizioni i sindacati che hanno chiesto e porranno problemi perché non auditi pur non essendo, almeno dalla nota che è stata inviata, contrari ovviamente a provvedimenti urgenti, ma trattandosi di materia che riguarda il personale, che riguarda anche una deroga rispetto alle percentuali di assunzione e incarichi di dirigenti sarebbe stato più opportuno formalmente convocare i sindacati che formalmente nella nottata di ieri ci avevano chiesto un'audizione. Gli ultimi aspetti, quelli che più ancora permangono nonostante le tante correzioni, sono alla fin fine quelli sulla reale efficacia e immediatezza di risposta alle esigenze di carenze di personale. Mentre sulla sanità abbiamo probabilmente dato un sollievo, un aiuto economico e da un punto di vista della possibilità di reperire personale, ancora per quanto riguarda questo aspetto su un nucleo di 65 persone da reperire tramite procedure di mobilità, continua a permanere il dubbio circa l'efficacia e l'utilità in termini di immediata risposta di questo strumento riguardo alle problematiche esistenti. Cioè oggi, notizia anch'essa di poche ore fa, nell'ambito dell'arrivo di voli in aeroporto, su cinque voli atterrati sono sbarcate poche decine di persone. È quello che dicevamo prima. Oggettivamente oggi il carico di lavoro nell'intercettare persone dalle migliaia e migliaia di persone che sbarcavano fino all'altro giorno, purtroppo, perché oggi non sbarcano più e vuol dire che non ci sono turisti, non c'è economia, c'è una situazione drammatica, però oggettivamente il personale impegnato in porti e aeroporti ha, rispetto al carico di lavoro dei giorni precedenti, un carico di lavoro sicuramente inferiore rispetto a quello degli sbarchi ordinari in porti e aeroporti, gli arrivi, gli sbarchi che si verificavano fino all'altro giorno, ragion per cui oggi e nel corso delle giornate successive la rimodulazione del personale e l'impiego di questo personale con semplicissimi provvedimenti di spostamento di personale interno darebbe dall'oggi al domani una risposta nell'ambito della possibilità di reperire risorse umane per formare un gruppo che possa coordinare il tema della gestione del coronavirus. L'altro elemento è la possibile riduzione di personale negli uffici, nel senso che sappiamo tutti che è vero che molti stanno beneficiando di ferie perché con bambine e bambini che non possono recarsi a scuola perché le scuole sono chiuse hanno chiesto ferie o comunque sono a casa perché non sanno come gestire la famiglia, la prole che non può frequentare istituti scolastici, ma è vero anche che vi sono uffici in una situazione come questa che oggettivamente probabilmente avranno un minor carico di lavoro soprattutto di utenza rispetto al passato, e quindi spostare per un tempo limitato personale sarebbe stata la cosa più opportuna. Avete invece scelto, nell'ambito del comma 3 dell'articolo 7, di provvedere con un unico intervento, cioè quello del reperire persone attraverso procedure di mobilità. La procedura di mobilità prevede in base alla legge che ci sia un avviso, che uno partecipi, avete eliminato, cosa non opportuna, l'elemento dell'autorizzazione dall'ente di appartenenza, perché se togliete risorse umane ai comuni avremmo un problema che semplicemente si sposta, ma non viene risolto, né da un lato né dall'altro, e voglio vedere i Sindaci o le strutture ai quali verranno sottratte persone senza che si possa discutere sull'opportunità o magari l'utilizzo di altre figure, ma scegliete la strada solo della procedura di mobilità che richiede un tempo che voi addirittura avevate inserito di trenta giorni, ora è 10, e comunque è maggiore rispetto alla possibilità di spostamento di una persona da un ufficio all'altro con un semplicissimo provvedimento interno dato dall'Ufficio del personale, quindi 10 giorni, ma l'illusione che era stata creata con il primo provvedimento di legge è che questa mobilità fosse sine die, ho terminato Presidente, intanto noi non dobbiamo intervenire, intervengo solo io, questa procedura di mobilità è chiaro che nel momento in cui la legge era pensata, "bada vieni da noi in Regione, ma verrai inserito dopo un lavoro oggettivamente stressante, senza pause, mattina, sera e notte, per il momento dato dall'emergenza coronavirus, ma domani verrai inserito nel contratto dei regionali e quindi avrai oggettivamente, rispetto a persone che lavorano nei comuni, un beneficio economico maggiore e anche una gratificazione dal punto di vista del lavoro." Venuto meno questo aspetto con l'emendamento che fa cessare gli effetti del provvedimento al venir meno dell'emergenza coronavirus, è chiaro che sarà più difficile tramite quella strada reperire personale e ci sarà un rischio, che non utilizzando l'altra procedura, cioè di spostamento di personale interno e comunque stiamo parlando di migliaia e migliaia di persone nell'ambito della Regione e degli apparati regionali, si potrebbe verificare un problema serio di possibilità di supporto e di creazione di quel nucleo che era stato immaginato nell'ambito della proposta di legge. Termino, ho proprio terminato, non utilizzate per la prossima volta argomenti come epidemie di questo tipo, per cercare di introdurre norme che riguardano…
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU). Per dire che l'Aula è distratta e lei è ancora prestato più distratto, perché l'onorevole Zedda ha finito da dieci minuti e ha continuato a parlare…
PRESIDENTE. Non sono distratto, l'ho interrotto, ho consentito all'onorevole Zedda…
COCCO DANIELE (LEU). Ci può stare Presidente, si è distratto…
PRESIDENTE. Non mi sono assolutamente distratto, io comunque starò più attento.
COCCO DANIELE (LEU). Recupero io perché parlerò davvero per un minuto, perché credo che ci sia pochissimo da aggiungere e siccome abbiamo lavorato in Commissione questi giorni con grande fatica, ma facciamo il nostro lavoro, non facciamo niente di più, e infatti io non voglio ringraziare nessuno, voglio piuttosto chiedere all'Assessore della sanità che è presente in Aula che provveda immediatamente a fare in modo che nei pronto soccorso vengano potenziate le dotazioni organiche, soprattutto dei medici perché ci segnalano non ultimo qualche minuto fa che nei pronto soccorso soprattutto della città di Cagliari si stanno creando dei problemi proprio perché ci sono dei medici che stanno facendo la guardia attiva in h 24 da soli, questo ci hanno segnalato però è chiaro che la situazione è quella che è, stanno arrivando molti pazienti rispetto all'ordinario soprattutto anche da altre zone della Sardegna, fuori dalla provincia di Cagliari e quindi hanno segnalato questa necessità.
Io volevo capire, il Presidente della Commissione, onorevole Saiu, l'ha detto, che all'articolo 7 comma 1 ci si è dimenticati e non capisco come, perché in Commissione comunque è stato letto ed è stato approvato all'unanimità il fatto che il personale… il campanello vale per tutti Presidente!
PRESIDENTE. Anche per i suoi colleghi.
COCCO DANIELE (LEU). Stavo dicendo, siccome la Commissione sanità ha deliberato all'unanimità il parere positivo sulla proposta pervenuta dalla prima Commissione aggiungendo il passaggio che il personale sanitario venisse acquisito e avviato preliminarmente dalle graduatorie valide e in essere, nel testo questo non compare, il presidente Saiu l'ha segnalato, io volevo capire come fare per poterlo scriverlo in testo e per poi poter approvare un testo che preveda questo passaggio. Perché nel testo non ce lo troviamo, mentre in Commissione l'abbiamo votato tra l'altro all'unanimità, ripeto.
Quindi io non ho nient'altro da aggiungere, la proposta che è pervenuta in Aula è stata implementata, integrata, asciugata in alcune parti, credo che in questo momento non dobbiamo ringraziarci e non dobbiamo ringraziare nessuno, abbiamo fatto quello che dovevamo fare, io purtroppo sono pessimista, credo che non sarà ancora sufficiente, però come dicevate tutti voi questi giorni, sia la Giunta che il Presidente del Consiglio, sia tutti noi consiglieri regionali, siamo anche noi in h 24 per poter dare tutte le risposte che dovessero occorrere perché siamo davvero in emergenza. Quindi non creiamo allarmismi, ma non sottovalutiamo neanche la situazione, perché da isola felice potremmo diventare davvero un'isola infelice e chiedo una risposta immediata su questo passaggio dell'articolo 7 comma 1 perché è dirimente anche per il voto finale che comunque da parte nostra sarà positivo.
PRESIDENTE. Allora, è evidente che si tratti di un errore materiale, quindi l'articolo 7 è integrato con quanto deciso dalla Commissione e nel momento in cui lo voteremo, darò lettura dell'articolo 7 corretto.
Ha domandato di parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.
SAIU PIERLUIGI (LEGA). Sull'ordine dei lavori, Presidente. Per rassicurare anche l'onorevole Cocco, è stata una mia distrazione materiale che si è poi tradotta nel testo e quindi il Presidente l'ha corretta opportunamente, giustamente sulla sua segnalazione ma anche su mia segnalazione che già in sede di relazione di maggioranza è stata rilevata. Quindi è una mia personale distrazione, un mio personale errore materiale che potrà essere corretto così come ha richiamato anche il Presidente del Consiglio.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore della difesa dell'ambiente.
LAMPIS GIANNI, Assessore tecnico della difesa dell'ambiente. Ho il dovere di utilizzare una parola che la politica non sempre usa, ma non per questo noi oggi possiamo esimerci dal farlo. Uso il plurale, lo faccio a nome mio personale, lo faccio a nome della Giunta regionale, lo faccio a nome del Presidente della Regione, questa parola è la parola grazie. Grazie perché in poco più di 24 ore il Consiglio regionale della Sardegna ha ritenuto di dover condividere una priorità, un'esigenza che da prima la Giunta regionale ha voluto porre all'attenzione della massima Assemblea legislativa di questa Regione. Ho riscontrato nei lavori in Commissione grande senso di partecipazione e grande senso di responsabilità, anche in interventi appassionati. Nel corso della storia non è la prima volta che una proposta di legge, sia essa della Giunta come disegno, sia essa presentata da alcuni consiglieri, possa trovare le opportune modifiche e gli opportuni accorgimenti in sede di lavoro di Commissione. Non sono un saggio e un esperto della politica, però nella mia breve esperienza di consigliere regionale mi è capitato più volte nella scorsa legislatura che tanti provvedimenti anche approvati dalla Giunta venissero trasformati in sede di Commissione dagli stessi consiglieri di maggioranza, ma questo non ci può naturalmente condizionare rispetto all'esito, al buon esito che la discussione di queste ore ci consentirà poi di portare in approvazione questo testo. Sono 77 le videoconferenze a cui l'unità di crisi regionale ha partecipato. L'unità di crisi regionale è composta dalla Direzione generale della Protezione civile, dalla Direzione generale della sanità, a loro va, certo di interpretare anche il sentimento di tutta quest'Aula, i miei ringraziamenti, perché il lavoro che in queste settimane è stato posto in essere rappresenta veramente il modo migliore per garantire ai sardi la salute e la convivenza civile. Grazie al Presidente della prima Commissione, all'onorevole Saiu per aver magistralmente coordinato i lavori della sua Commissione, per essere riuscito a fare sintesi, ringrazio gli Uffici della sua Commissione, così come gli uffici della III Commissione, anche ai consiglieri, prima ho ringraziato i Consiglieri, adesso mi permetto di farlo nei confronti del Presidente. Così come ringrazio tutti coloro che anche non dipendenti del sistema Regione, in particolar modo i volontari del sistema di Protezione civile, sono impegnati già negli aeroporti della Sardegna, in quello di Cagliari e in quello di Alghero Fertilia, e dal prossimo 13 marzo anche nell'aeroporto di Olbia. Così come ringrazio quelli che sono dislocati già al porto di Cagliari e nei prossimi giorni saranno presenti anche in altri luoghi. Sento di dover dire che stiamo mettendo in campo iniziative importanti, andando anche oltre quelle che sono state le prescrizioni che il Governo ci ha imposto. Perché all'inizio i controlli erano solo sui voli che arrivavano da alcune destinazioni, e con un'ordinanza del Presidente della Regione noi abbiamo ritenuto di dover controllare tutti coloro i quali arrivassero in Sardegna da qualsiasi destinazione nazionale ed internazionale, proprio per alzare l'asticella della sicurezza e del controllo sanitario. La legge oggi si propone di affrontare in maniera puntuale quella che può essere un'esigenza oggi non ancora affermata in Sardegna, ma potenzialmente affermabile, anche sull'intero perimetro regionale. Dal punto di vista sanitario poi il collega se vorrà potrà dare le sue informazioni. L'intero sistema di Protezione civile è pronto a scendere in campo: 6600 volontari, tante Associazioni dislocate su tutte le comunità. Abbiamo fatto anche un incontro con i Sindaci, quelli che noi abbiamo sempre chiamato gli uomini di trincea, coloro che rappresentano più di tutti l'architettura istituzionale del territorio, anche a loro va il ringraziamento per la collaborazione, la comprensione e l'ausilio che sin qui hanno dimostrato e che dimostreranno anche in futuro nella gestione di questa emergenza. Grazie perché questo Consiglio regionale nell'ambito della sua dialettica più volte, come è successo in passato, e così come succederà in futuro, farà ragionamenti, discussioni, di parte e di partito, ma evidentemente in questa situazione si è cercato di centrare quella che è la più nobile sfida che la politica ha in quanto tale, cioè il dovere della sintesi, il dovere della condivisione. Ecco, grazie per aver centrato insieme alla Giunta regionale questo obiettivo, perché oltre gli interessi di parte e di partito c'è un interesse più grande che è quello di tutti i Sardi.
PRESIDENTE. È chiusa la discussione generale.
Passiamo al passaggio all'esame degli articoli, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 2.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 2.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 3.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 3.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 4.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 4.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
L'articolo 5 e 6 sono soppressi.
Passiamo all'esame dell'articolo 7, al quale sono stati presentati due emendamenti.
Do lettura del comma 1 dell'articolo 7:
"Per garantire i controlli derivanti dall'attuazione delle misure contro la diffusione della malattia infettiva Covid 19 le aziende del Servizio sanitario regionale, in quanto strutture operative del servizio sanitario della Protezione Civile, di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 2 gennaio 2018 numero 1, dando priorità a coloro che già risultano inseriti nelle graduatorie esistenti, attivano una o più procedure straordinarie per consentire il reclutamento del personale sanitario secondo gli indirizzi stabiliti con deliberazione della Giunta regionale2. Questa è la modifica, così come definito in sede di Commissione.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti, ha facoltà di parlare il consigliere Pierluigi Saiu, relatore.
SAIU PIERLUIGI (Lega), relatore. Si Tratta di un emendamento a firma Schirru, Ganau, Cocco, Agus, Ciusa, Mundula, Mele, Lancioni e Peru, e un secondo emendamento della Giunta, che è un emendamento all'emendamento. Su entrambi, sia sull'emendamento che sull'emendamento all'emendamento, il parere del relatore è favorevole.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti, ha facoltà di parlare l'Assessore della difesa dell'ambiente.
LAMPIS GIANNI (Fratelli d'Italia), Assessore della difesa dell'ambiente. Il parere è conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.
LOI DIEGO (Progressisti). Solo per condividere con l'Aula un ragionamento che abbiamo fatto in Commissione e che mi sento di dover riproporre qua. Questo provvedimento è stato frutto, come è stato ben illustrato sia dal Presidente che dall'Assessore, frutto chiaramente di una importante opera di concertazione e di responsabilità anche da parte delle minoranze, proprio perché, nel momento in cui si parla di protezione civile e si parla di emergenze come quella della quale trattiamo si riescono a trovare le convergenze opportune. La mia esperienza in termini di protezione civile, come veniva richiamato prima da coloro che affrontano sul campo costantemente le emergenze, ha fatto sì che durante l'intervento nella Commissione, e lo ripropongo qua di nuovo, io chiedessi esplicitamente, lo rivolgo qua nell'Aula della massima Istituzione all'Assessore, affinché il tema che oggi trattiamo in maniera puntuale sull'emergenza Coronavirus, ma il tema della protezione civile nelle modalità attraverso le quali si esplica a livello territoriale, venga preso in considerazione da un punto di vista di una revisione generale. Mi riferisco, dal momento che qui parliamo anche di temi di personale e di modalità attraverso le quali gestire il personale, alle problematiche che tutte le Amministrazioni comunali della Sardegna, nessuna esclusa, incontrano nel momento in cui deve far fronte alle esigenze, nel momento in cui è in totale carenza di personale, nel momento in cui il personale presente non è in grado o non è nelle condizioni, anche contrattuali, di poter esplicare la propria attività, perché non ci sono le risorse per gli incentivi, non c'è la possibilità di impiegarle. Allora l'impegno, posto che qua noi, al termine della concertazione, stiamo votando in forma unanime questo provvedimento con tutti gli sforzi e tutto l'impegno anche di questa minoranza, l'impegno che chiedo io è proprio quello di, superata questa questione, di incominciare a ragionare in maniera forte, e credo che noi presenteremo anche una proposta di legge o comunque qualche riferimento perché da subito si possa fare, da subito le amministrazioni hanno la necessità di avere strumenti a disposizione, di non dover litigare quotidianamente con i funzionari che hanno il compito di stare all'interno delle organizzazioni ma che poi, per una serie di ragioni, non possono esplicare il loro…. Allora questo è quello che io chiedo e quello che mi aspetto oggi, dopo che la Commissione e anche la nostra parte, la minoranza, le ha dato piena fiducia, Assessore, quando lei ha spiegato alcune questioni che abbiamo chiesto.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus . Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Per chiedere la votazione per parti dell'articolo 7: prima i commi 1 e 2 e poi, separatamente con un'altra votazione, i commi 3, 4 e 5, e aggiungo anche che annuncio il voto d'astensione per i commi 3, 4 e 5, e il motivo di questa astensione è legato al fatto che questo articolo, come già precisato anche dai colleghi in Commissione, risente di un problema organizzativo interno all'Assessorato al personale che oggi non ci dà certezza nel legiferare su materie così delicate. Il rischio è che una legge così attesa e così importante finisca, almeno nel breve periodo, per fare un buco nell'acqua, perché sappiamo che le procedure di mobilità sono lunghe, sono dettate da norme statali anche, oltre che regionali, che non ammettono deroghe nemmeno in casi di estrema urgenza, e invece sarebbe stato più utile attivare altri istituti previsti dal contratto, parlo per esempio dell'assegnazione temporanea, che, come prevede la legge numero 6 del 2014, è sicuramente più rapida nella sua applicazione e avrebbe dato subito un immediato ristoro alla Direzione generale della Protezione civile. Per legiferare su questi temi però occorre avere una struttura che a questo giro non è stata al nostro fianco; noi stiamo intervenendo su un tema che domani sarà sulla scrivania anche del direttore del personale, o del facente funzioni, senza sapere da lui se sia disposto, o disposta, a mettere in pratica rapidamente questa legge. Prevedo che si dovrà tornare urgentemente in Aula per modificare questo testo, do la disponibilità sin da ora, insieme al Gruppo e agli altri colleghi, di adoperarci per renderla applicabile.
Il tempo è stato poco e quindi oggi è importante essere in Aula con questo testo, però se nel poco tempo che abbiamo avuto a disposizione avessimo avuto affianco la struttura dell'Assessorato, cosa che è sempre accaduta e che oggi come ci ha spiegato anche l'assessore Lampis non è possibile anche per la precarietà che c'è in quella direzione, forse avremmo risparmiato tempo per il futuro e avremmo messo al riparo questa decisione da possibili fallimenti.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, i commi 1 e 2 dell'articolo 7.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, i commi 3, 4 e 5 dell'articolo 7.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
GANAU GIANFRANCO (PD). Ritiriamo la richiesta di votazione con procedimento elettronico.
Metto in votazione l'emendamento numero 2.
Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Emendamento numero 1.
Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'articolo 7 bis.
Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'articolo 8.
Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'articolo 9.
Poiché nessuno domanda di parlare lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Votazione finale della proposta di legge numero 118.
L'ordine del giorno lo votiamo dopo.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 118/A.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Passiamo all'ordine del giorno, a firma di Moriconi e più.
Ha domandato di parlare il consigliere Moriconi. Ne ha facoltà.
MORICONI (PD). Presidente io non devo aggiungere nient'altro se non un emendamento, un emendamento orale che precede, impegna il Presidente della Regione e la Giunta, la parte che precede, è così la leggo, affinché i colleghi possano valutare se condividere oppure no l'intera proposta di ordine del giorno. Cioè… prego…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.
TUNIS STEFANO (MISTO). Sentita l'esposizione garbata e pertinente del collega e sono certo anche l'emendamento che ha intenzione di rendere ancora più inclusivo questo ordine del giorno, certamente meriterebbe un accoglimento, accoglimento che però in questo momento è ostacolato dall'assenza dell'Assessore, che sta predisponendo le misure economiche. Allora per evitare di trovarci nella necessità di dare una risposta non positiva, perché non siamo nelle condizioni di condividere con l'Assessore alla programmazione e bilancio questo argomento, vorrei proporre ai colleghi di sospenderlo e discuterlo in una delle prossime circostanze in attesa di poterlo valutare assieme all'Assessore della programmazione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cesare Moriconi. Ne ha facoltà.
MORICONI CESARE (PD). Sì Presidente, io ringrazio i termini della ulteriore riflessione che ci propone il collega Tunis. Questo ordine del giorno non è niente di così clamorosamente impegnativo per la Giunta e per il Presidente della Regione. Impegnava semplicemente il Presidente a riferire, la Giunta regionale a riferire, fatta la ricognizione giusta delle valutazioni dei danni, immagino che ci vorranno ore, giorni non so cosa servirà, impegna la Giunta a fare ciò che immagino sia nelle cose debba fare la Giunta cioè di calcolare e di valutare quali misure adottare al fine di arginare gli effetti conseguenti. Io capisco che manchi l'Assessore del bilancio, però capisco anche che siccome so leggere e scrivere un ordine del giorno di questo tipo, l'ho anche scritto, ho concorso a scriverlo, cioè ho difficoltà a comprendere le ragioni per cui non si possa approvare un ordine del giorno che credo sia nell'ordine dei lavori di un Consiglio regionale che riflette seriamente e si impegna seriamente sulle misure di cui stiamo parlando. A noi non cambia la vita, approvare un ordine del giorno oggi, lo si può ritirare, lo si può anche non discutere tanto alla fine la finanziaria dovrà pure arrivare voglio dire quindi questi sono i temi che… sono profondamente a disagio. Sono profondamente a disagio perché l'Assessore del bilancio non era in aula neanche oggi che abbiamo trattato materie di carattere finanziario, pur riguardando il settore più direttamente del turismo e le misure che noi stiamo proponendo riguardano il sistema socio economico più ampio incluso quello del turismo. Per cui io veramente ho difficoltà a comprendere le ragioni e ho disagio anche a ritirarlo quasi l'emendamento, perché non capisco la ragione per cui lo dovrei ritirare.
PRESIDENTE. Io direi che forse è meglio sospendere qualche minuto…
Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.
TUNIS STEFANO (MISTO). …per me è indispensabile sentire che cosa ne pensa la Giunta, quindi se per la Giunta non ci sono problemi i requisiti perché sia accolto ci sono tutti, sentito naturalmente l'emendamento orale che intendeva proporre il collega Moriconi. Però torno a dire, trattandosi di un fatto di bon ton all'interno della Giunta, occorre la manleva.
PRSESIDENTE. In ogni caso, scusate, in ogni caso il parere della Giunta è obbligatorio, quindi successivamente all'onorevole Moriconi avrei dato la parola all'Assessore. Ma infatti io quello che suggerivo era una sospensione di cinque minuti.
Il Consiglio è sospeso per cinque minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 19 e 01, viene ripresa alle ore 19 e 13.)
PRESIDENTE. Prego i colleghi di prendere posto, riprendiamo i lavori dell'Aula. Eravamo rimasti all'intervento del primo firmatario dell'ordine del giorno e adesso siamo in attesa di conoscere il parere della Giunta. Sta arrivando. Stiamo decriptando, un attimino. L'assessore Nieddu è in collegamento con l'Unità di Crisi. Assessore, è in collegamento con l'Unità di Crisi, lei? Stiamo consentendo su un tema del genere di trovare una convergenza come è giusto che ci sia.
Ha domandato di parlare il consigliere Cesare Moriconi. Ne ha facoltà.
MORICONI CESARE (PD). Presidente, do lettura degli interventi correttivi dell'emendando orale all'ordine del giorno e di due interventi correttivi del dispositivo finale. Cioè, prima di "impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale", si aggiunge "sui provvedimenti legislativi approvati in data odierna in materia di emergenza sanitaria determinata da COVID-19, nell'ottica di un reciproco riconoscimento di impegni e risultati della Giunta regionale di un apporto propositivo e collaborativo delle forze politiche di opposizione, impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale a pretendere che la Regione Sardegna benefici, in misura congrua, dell'efficacia dei provvedimenti adottati", così come è scritto nell'ordine del giorno originario poi, e viene eliminato il periodo che va da "A riferire urgentemente al Consiglio l'esito della ricognizione dei danni complessivi, eccetera" sino alla conclusione del periodo "regionale", e sostituisce nell'ultimo periodo "A mettere in atto tutte le azioni e le risorse possibili" con "A valutare tutte le azioni di competenza regionale", e continua con "a sostegno di tutti i settori danneggiati dagli effetti dell'emergenza sanitaria determinati da COVID-19", viene eliminato "non solo quello turistico", e continua quindi "per contenere gi effetti drammatici sull'intero sistema socioeconomico regionale".
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.
ZEDDA ALESSANDRA, Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.
OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Solo per chiedere di aggiungere le firme del nostro Gruppo, quindi tutti quanti, anche se qualcuno è assente.
PRESIDENTE. Perfetto.
ZEDDA ALESSANDRA, Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Le firme di tutta l'Aula.
PRESIDENTE. Le firme di tutta l'Aula.
Metto in votazione l'ordine del giorno numero 1. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
La seduta è chiusa, il Consiglio verrà convocato a domicilio. Grazie a tutti.
La seduta è tolta alle ore 19 e 26.
Allegati seduta