CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 320/A
(Pervenuta risposta scritta in data 05/08/2020)
PERU – OPPI – SECHI – MORO – GALLUS, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata esecuzione di prove diagnostiche ufficiali su emosieri suini del Piano di eradicazione per la Peste suina africana (PSA) in Sardegna..
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I sottoscritti,
premesso che:
– le misure e le attività adottate in tema di contrasto e di eradicazione della Peste suina africana sono soggette a copiosa normativa, europea e nazionale. In ambito regionale, la determinazione n. 20, prot. n. 698 del 12 novembre 2018, recante: “Secondo provvedimento attuativo del Programma straordinario di eradicazione della Peste Suina Africana, recante norme e disposizioni sul controllo della malattia nei suini e lungo la filiera di produzione delle carni suine per gli anni 2018 e 2019. Rettifica della Determinazione n. 18, prot. n. 662, del 25.10.2018”, ripartisce, fra l’altro, obblighi e competenze in ordine alle misure da adottare per la totale eradicazione della stessa nel territorio regionale;
– in base al suddetto documento:
– l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna (IZS) è responsabile dell’attività di diagnostica di laboratorio e, tramite l’Osservatorio epidemiologico veterinario regionale (OEVR), supporta il Servizio di Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare nella raccolta, elaborazione e valutazione dei dati epidemiologici e nel monitoraggio delle attività dei Servizi veterinari dell’ATS;
– l’ATS Sardegna è responsabile invece dell’attuazione delle misure di monitoraggio, sorveglianza ed eradicazione della PSA, dei controlli ufficiali stabiliti nello stesso provvedimento e dalla normativa nazionale ed europea, nonché delle verifiche di efficacia sui controlli ufficiali e delle attività di implementazione e monitoraggio periodico dei sistemi informativi;
– i prelievi ematici, effettuati dai veterinari dell’ ATS ai fini di un controllo sierologico per PSA, vengono inviati all’Istituto zooprofilattico sperimentale, accreditato dal Dipartimento laboratori di prova di ACCREDIA (Sistema italiano di accreditamento) che ne avvalora la competenza tecnica;
– a seguito della verifica dei requisiti sanitari, i Servizi veterinari dell’ATS, fatte salve le misure da attuarsi in caso di conferma o di sieropositività per PSA, rilasciano la cosiddetta “Qualifica Sanitaria” la quale, è condizione per il riconoscimento degli aiuti previsti dal PSR per il benessere animale e per i requisiti necessari per la movimentazione degli animali;
– i Servizi veterinari dell’ATS effettuano controlli ufficiali anche sulle macellazioni per autoconsumo ed eseguono il prelievo ematico che inviano all’IZS per i test diagnostici per PSA contestualmente all’invio del diaframma per il controllo della trichinellosi;
considerato che:
– i protocolli di qualità adottati prevedono che tutti i campioni (emosieri) sottoposti a prova vengano adeguatamente conservati sino all’effettuazione delle prove richieste e che queste vengano eseguite su campioni conformi e in tempi ben precisi;
– al termine delle analisi i campioni devono essere eliminati secondo le disposizioni correnti relative alla gestione dei rifiuti (decreto legislativo n. 152 del 2006);
– la Direzione dell’IZS, per dare corso e sostenere le politiche sulla qualità , individua specifici protocolli e responsabilità ed assicura attraverso una gestione interna del flusso dei campioni e dei relativi dati informatici l’esecuzione delle prove diagnostiche da parte di laboratori nei tempi e modi previsti;
atteso che:
– è giunta notizia dell’esistenza di documentazione di non conformità emessa dai laboratori di diagnostica dell’IZS della Sardegna nei confronti dell’accettazione dello stesso istituto, che dimostrano la mancata esecuzione di prove diagnostiche ufficiali su emosieri suini del piano di eradicazione per la Peste suina africana;
– tali attestazioni di non conformità certificano che i motivi dell’impossibilità dell’esecuzione delle prove sono dovuti ad un “cattivo stato di conservazione” e/o ” stato di putrefazione” dei campioni e che tutti i campioni non esaminati sono stati distrutti;
– i campioni riguardano principalmente suini destinati all’autoconsumo, provenienti da allevamenti del nord Sardegna; i documenti riportano date e tempi di consegna;
– le liste di accompagnamento campioni dell’IZS della Sardegna confermano, in maniera crociata, l’esistenza e l’entità dei campioni distrutti e li identificano tutti, singolarmente, con relativo numero e data di accettazione e di invio ai laboratori di diagnostica. I campioni non processati e successivamente distrutti ammonterebbero a circa 1200;
– per non incrementare il numero delle non conformità , la direzione ha deciso di non conferire ai laboratori ulteriori circa 600 emosieri;
– tali campioni risultano ora congelati ma, in ogni caso, non sono più utilizzabili ai fini diagnostici, sia perché deteriorati dai fenomeni autolitici, sia perché il congelamento di un emosiero in toto (senza separare il siero) determina emolisi e quindi un ulteriore motivo di non conformità ; se questa informazione fosse confermata, il numero dei campioni non esaminati e distrutti oltrepasserebbe i 1.800;
– oltre trecento campioni di diaframma per la diagnosi di Trichinella, prevalentemente prelevati nel mese di gennaio da allevamenti del nord Sardegna, sono stati congelati in attesa di venire processati dai laboratori, perché questi, non sarebbero stati in grado di fare fronte, in tempi brevi, a tutte le analisi richieste;
– il principale motivo del deterioramento dei campioni sarebbe dipeso dall’impossibilità degli operatori dell’accettazione di fare fronte ad una mole di lavoro sproporzionata rispetto all’organico in attività ; peraltro, a seguito della nomina di Direttore sanitario del precedente Responsabile del servizio, in accettazione si lavora in totale autogestione;
– l’incremento dei campioni arrivati in accettazione, previsto e prevedibile, conseguente all’attività venatoria sui cinghiali, sarebbe inoltre responsabile dell’intasamento del servizio;
– una quantità significativa di campioni sono stati accumulati, anche non refrigerati, in attesa di essere accettati e distribuiti ai laboratori; dovendo obbligatoriamente fare una scelta e stabilire delle priorità , si sarebbe privilegiata l’accettazione e l’invio di campioni provenienti dall’attività venatoria e/o dalle macellazioni commerciali rispetto ai campioni provenienti da suini destinati all’autoconsumo;
– questa scelta ha creato un danno agli allevatori. Infatti, a causa della mancata esecuzione degli esami, costoro risulterebbero privi delle analisi ufficiali indispensabili all’ATS per l’attribuzione della “Qualifica Sanitaria”; qualifica necessaria per il riconoscimento degli aiuti previsti dal PSR per il benessere animale, nonché per i requisiti sanitari necessari per una eventuale movimentazione.
considerato che la carne degli animali destinati all’autoconsumo, tranne quella degli insaccati, viene consumata fresca nel giro di pochi giorni, pertanto, non avrebbe senso consegnare a distanza di mesi i rapporti di prova sulla diagnosi della Trichinella perché non sarebbero più utili ad evitare un eventuale contagio,
chiedono di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere;
1) se sia a conoscenza della distruzione di oltre 1.200 emosieri suini regolarmente consegnati dall’ATS all’accettazione dell’IZS della Sardegna come campioni ufficiali nell’ambito del Piano di eradicazione della Peste suina africana;
2) se gli risulti l’esistenza di oltre 600 emosieri non ancora inviati ai laboratori di diagnostica, ma nelle stesse condizioni di cattivo stato di conservazione e/o putrefazione dei precedenti attualmente congelati, ma comunque non più idonei all’analisi sierologica per la diagnosi della Peste suina africana e quindi indiscutibilmente destinati all’emissione di ulteriori non conformità e alla distruzione;
3) alla luce dei riscontri sopra esposti, quale validità epidemiologica pensa possano avere i dati sul monitoraggio epidemiologico della Peste suina africana nell’Isola;
4) se gli risultino campioni congelati di diaframma suino destinati alla diagnosi di Trichinella, ancora in carico all’accettazione dell’IZS e non ancora inviati ai laboratori, prevalentemente risalenti al mese di gennaio 2020;
5) se sia a conoscenza di ritardi sull’esecuzione degli esami diagnostici sulla Trichinella e quale consapevolezza abbia l’Assessorato dell’impatto che questo parassita può avere per la salute pubblica (zoonosi);
6) se, anche alla luce delle recentissime positività di campioni ufficiali al parassita, non ritenga opportuno richiedere all’IZS una relazione dettagliata, relativa all’ultimo semestre, nella quale siano evidenziate, per mese, le tempistiche con le quali vengono emessi i rapporti di prova di queste analisi e i tempi di comunicazione dei risultati agli allevatori che fruiscono dell’autoconsumo;
7) se sia a conoscenza di chi avrebbe dovuto segnalare ritardi nell’emissione dei rapporti di prova dell’IZS riguardo alla diagnosi della Trichinella;
8) come intende procedere l’Assessorato riguardo all’assenza di quelle diagnosi ufficiali che risultano essere indispensabili per l’attribuzione della “Qualifica Sanitaria” degli allevamenti suini dai quali provenivano i campioni distrutti. Gli allevatori risulterebbero parte lesa per le mancate diagnosi ma, paradossalmente, sarebbero solo loro a rischiare il mancato pieno conferimento degli aiuti previsti dal PSR per il benessere animale o le limitazioni della movimentazione dei suini;
9) se sia a conoscenza della ispezione degli ispettori di ACREDIA prevista dal 19 al 27 maggio 2020 e alla luce delle non conformità e della negligenza organizzativa dimostrata, dei rischi che corre l’IZS della Sardegna di perdere parte dell’accreditamento di qualità , con tutte le nefaste conseguenze che questo può comportare;
10) poiché tutti i piani di eradicazione della Peste suina africana in Sardegna sono falliti a causa di una carenza di credibilità e coerenza delle azioni sanitarie proprio nei momenti più strategici, se sia consapevole del danno e delle conseguenze che il perdurare dell’ azione dell’attuale direzione IZS provocherà con riguardo alla riuscita dell’attuale Piano di eradicazione.
Cagliari, 28 febbraio 2020