CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interpellanza n. 94/C-5
SOLINAS Alessandro sul patrimonio artistico e commerciale con il marchio ISOLA.
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Il sottoscritto,
premesso che:
– l’Istituto sardo organizzazione lavoro artigiano, istituito con legge regionale 2 marzo 1957, n. 6, ha avuto il compito di promuovere ed attuare iniziative intese a conseguire il potenziamento economico e lo sviluppo tecnico, artistico e commerciale della produzione artigiana sarda, fino al 2006, quando con la legge regionale n. 4 ne è stata disposta la soppressione;
– la medesima legge ha disposto che tutte le funzioni e i compiti svolti dall’Istituto in materia di promozione e commercializzazione dell’artigianato tipico, tradizionale ed artistico passassero all’Agenzia governativa regionale Sardegna promozione, che è stata a sua volta soppressa con successiva legge regionale 9 gennaio 2015, n. 1;
– l’ISOLA negli anni ha posto in essere una fervida attività di potenziamento economico e sviluppo tecnico, artistico e commerciale della produzione artigiana sarda, acquisendo manufatti e un considerevole patrimonio formato da beni mobili ed immobili tra i quali sono ricompresi i diciannove centri pilota che tra gli anni sessanta e ottanta l’ISOLA, grazie a consistenti contributi regionali, ha realizzato in tutto il territorio sardo;
– i centri pilota, sono stati espressione delle finalità attribuite all’ISOLA dalla legge istitutiva, erano diretti a favorire e valorizzare la vocazione artigianale locale grazie all’attività realizzata al loro interno da parte di imprese appartenenti in prevalenza al comparto tessile;
– nei centri è stata, altresì svolta attività di vendita (sia dei manufatti prodotti dalle imprese operanti all’interno degli stessi centri, sia di elaborati artigianali forniti dall’ISOLA) e di formazione, sperimentazione e aggiornamento;
– difatti, nell’ambito della tessitura, alcuni centri, come Mogoro, Nule, Bonorva, Sarule, Villanova Monteleone, hanno consentito di preservare la tradizione artigiana, altri, come Atzara, Aggius, Tonara hanno riportato in vita le tradizioni locali e altre tipologie di lavorazioni come quelle dei centri di Oristano (ceramica), Sinnai (cestineria), Iglesias, (argento), Pattada (coltello);
considerato che:
– la Regione con legge regionale n. n. 14 del 27 aprile 1984 aveva istituito il marchio “ISOLA” definendo le norme di origine e qualità dei prodotti dell’artigianato tipico della Sardegna, e registrando il marchio presso l’Ufficio italiano brevetti nel 1999 e presso le istituzioni europee come “marchio comunitario collettivo” nel 2009;
– il marchio in esame è stato recentemente rinnovato, per ulteriori 10 anni, sino alla scadenza del 3 agosto 2028 con registrazione UE n. 7214653 (estesa a sedici classi) e con registrazione italiana n. 1374839 (estesa anch’essa a sedici classi) orientata a tutelare il marchio ISOLA per i settori dell’artigianato artistico e tradizionale regolamentati con i disciplinari di produzione approvati con la deliberazione n. 5/22 del 11 febbraio 2014 (Ceramiche, Coltello, Ferro battuto, Gioiello, Intreccio, Tessitura, Filigrana e Intaglio);
evidenziato che:
– la Regione con la deliberazione n. 11/21 del 19 febbraio 2008 ha approvato il Piano di liquidazione dell’ISOLA predisposto ai sensi dell’articolo 7, comma 3, della legge regionale n. 4/2006, dal commissario liquidatore dell’ente;
– il suddetto piano comprendeva una ricognizione e un’ipotesi di utilizzo dei beni dell’istituto tra i quali sono ricompresi i diciannove centri pilota;
– il commissario liquidatore ha disposto che le collezioni di manufatti venissero trasferite dal magazzino di via Scano in Cagliari al magazzino di Sassari (disposto con deliberazione del commissario liquidatore n. 42/07 del 10 dicembre 2007), oltre alla dismissione del magazzino sito nella via Scano in Cagliari, e il trasferimento dei contenuti presso i locali di Sassari e gli uffici ISOLA di Nuoro;
– con successiva la deliberazione n. 27/29 del 9 giugno 2009 veniva approvato un piano di assegnazione dei centri pilota ex ISOLA ai comuni di appartenenza per favorire e valorizzare le attività artigianali tradizionali: Aggius, Arzana, Assemini, Atzara, Bonorva, Castelsardo, Iglesias, Isili, Mogoro, Nule, Oristano, Pattada, Paulilatino, Sarule, Sinnai, Tonara, Villamar, e Villanova Monteleone;
– tra i suddetti centri, quello relativo al Comune di Villanova Monteleone è stato acquisito al patrimonio regionale, i rimanenti sono nella disponibilità dell’Assessorato del turismo, artigianato e commercio e soltanto alcuni dei centri pilota risultano assegnati ai Comuni con contratti di comodato d’uso;
– successivamente, con la deliberazione n. 53/5 del 20 dicembre 2013, la Giunta regionale ha approvato l’inventario generale dei beni mobili di proprietà della Regione, redatto secondo un processo di ricognizione fisica, a corredo del quale è stato allegato il “catalogo fotografico delle opere d’arte”, di proprietà della Regione nell’ottica di una generale riqualificazione del comparto dell’artigianato tradizionale artistico, e proponendo la riorganizzazione in modo coordinato e centralizzato della funzione dei centri pilota attraverso l’istituzione di una Rete dei centri della tradizione artigiana.
– la Rete, finalizzata alla tutela, valorizzazione, conoscenza e promozione dell’artigianato tradizionale artistico è stata individuata come uno strumento per la diffusione nel territorio della cultura e dei saperi legati alla tradizione artigianale, sia come occasione per nuove opportunità lavorative, allestendo presso ciascun centro uno spazio dedicato all’esposizione dei manufatti artigianali ISOLA allocati presso i magazzini di S. Camillo a Sassari;
– sono stati anche realizzati importanti interventi per il rilancio del Padiglione Tavolara per Artigianato e design a Sassari, che venne inaugurato nel 1956 come sede dell’Istituto sardo organizzazione lavoro artigianale (ISOLA) e ospitò le prime mostre di manufatti curati da Tavolara che lo resero famoso in tutto il mondo;
– il complesso venne così destinato ad accogliere successivamente il museo dell’artigianato e design, con la maggiore collezione “pubblica” di opere di Tavolara e quelle acquisite da ISOLA nel corso di sei decenni, formate da mirabili esemplari ceramici, ma anche cestini, gioielli, tessuti e altre produzioni locali di incredibile fattura;
tenuto conto che:
– gli aggiornamenti del “catalogo fotografico delle opere d’arte” e del “catalogo fotografico delle collezioni storiche ex ISOLA” sono riferibili alla deliberazione n. 5/13 del 6 febbraio 2015, con la quale è stato anche disposto di realizzare il “catalogo fotografico dei manufatti artigianali di pregio ex ISOLA”, riguardante tutti quei manufatti artigianali già destinati al settore commerciale dall’ex ISOLA, rimasti invenduti;
– i diversi cataloghi allegati alla deliberazione n. 5/13 del 6 febbraio 2015, offrono una preziosa ricostruzione delle collezioni storiche e dei manufatti artigianali di pregio artistico/culturale di provenienza ex-ISOLA, collocati in uffici e musei, ma in alcun modo riferibili a specifici uffici e musei;
– non si menzionano le collezioni di beni e manufatti acquistate successivamente alla precedente ricognizione e utilizzate come pregiati arredi negli uffici regionali;
– non è tracciabile dai cataloghi sopra citati dove siano ubicati i manufatti e arredi utilizzati come “esposizione” nei centri ex ISOLA fino alla data della loro dismissione;
– il brand ISOLA e il marchio, col cavallino disegnato da Tavolara, mantengono, ancora oggi, un valore commerciale e identitario notevole capace di sintetizzare un’isola produttiva, nella quale le tradizioni e la propria identità culturale si sposano con l’innovazione, il gusto ed il design, e che il marchio è stato recentemente rinnovato, per ulteriori 10 anni, sino alla scadenza del 3 agosto 2028 con registrazione UE n. 7214653 (estesa a sedici classi) e con registrazione italiana n. 1374839 (estesa anch’essa a sedici classi) orientata a tutelare il marchio ISOLA per i settori dell’artigianato artistico e tradizionale regolamentati con i disciplinari di produzione approvati con la deliberazione n. 5/22 dell’11 febbraio 2014 (Ceramiche, Coltello, Ferro battuto, Gioiello, Intreccio, Tessitura, Filigrana e Intaglio),
chiede di interpellare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale dei beni culturali e l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio per sapere se:
1) siano a conoscenza di quanto esposto;
2) quale sia lo stato di aggiornamento dei cataloghi di tutte le opere provenienti dal patrimonio dell’ex ISOLA e se sia stato previsto che tale aggiornamento venga realizzato con tutte quelle informazioni utili a poter rintracciare la precisa ubicazione delle suddette opere;
3) quale sia lo stato di realizzazione della Rete dei centri della tradizione artigiana, e quale sia l’iter di approvazione del programma delle attività di promozione e valorizzazione dei beni custoditi dagli stessi;
4) se siano state poste in essere tutte le misure necessarie a garanzia della conservazione delle opere e manufatti in luoghi appositi e strutturati secondo la normativa vigente in materia di conservazione e manutenzione del patrimonio culturale e secondo cui “per manutenzione si intende il complesso delle attività e degli interventi destinati al controllo delle condizioni del bene culturale e al mantenimento dell’integrità , dell’efficienza funzionale e dell’identità del bene e delle sue parti”;
5) quali siano le misure programmate per assicurare la fruizione pubblica e la valorizzazione sia delle collezioni già catalogate e sia di tutte le nuove collezioni (Ceramiche, Coltello, Ferro battuto, Gioiello, Intreccio, Tessitura, Filigrana e Intaglio) che si fregeranno, fino al 2028, del marchio collettivo ISOLA, anche tramite l’organizzazione di mostre e altre attività culturali alla stregua di quanto realizzato per il Padiglione Tavolara per Artigianato e design;
6) quali siano gli spazi museali individuabili e allestibili in tempi ragionevoli in cui poter gestire e garantire l’esposizione permanente del patrimonio raccolto negli anni con il marchio ISOLA, e di cui è affermato il valore artistico e culturale oltre a quello commerciale e identitario, così come esposto in sede di procedura di rinnovo del marchio stesso.
Cagliari, 3 marzo 2020