CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interpellanza n. 91/A
LAI – COCCO sulla mancata attuazione delle disposizioni contenute nella legge regionale 3 luglio 2018, n. 22 (Disciplina della politica linguistica regionale), con particolare riferimento agli interventi nel settore dell’istruzione.
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I sottoscritti,
premesso che:
– al fine di tutelare la lingua sarda, sostenerla e permettere la sua trasmissione alle generazioni future, è stata approvata la legge regionale n. 22 del 2018 che, nel rispetto della legislazione internazionale sui diritti delle minoranze, permette la conservazione del sardo come lingua viva e garantisce il diritto del popolo sardo a scegliere una via culturale propria;
– uno degli aspetti più interessanti della norma è quello che riguarda il capo III, relativo agli interventi in materia di istruzione, che permette alle scuole di mettere a sistema nuove opportunità tra cui l’insegnamento del sardo in orario curriculare e le varie attività extracurriculari che possono svilupparsi;
– l’impiego della lingua propria, soprattutto attraverso l’insegnamento a scuola, rafforza la coesione sociale e contribuisce a coinvolgere gli studenti in un percorso educativo che sentono maggiormente proprio, aiutando a combattere la crescente dispersione scolastica;
– lo stesso Presidente della Regione nelle Dichiarazioni programmatiche tratta il tema dell’identità sarda come obiettivo prioritario, da raggiungere attraverso l’affermazione della “identità linguistica e culturale, antropologica ed artistica”;
rilevato che nel rispetto dei principi stabiliti in materia dalla legislazione statale e dell’autonomia scolastica, gli interventi nel settore dell’istruzione di cui al capo III della legge in argomento prevedono l’approvazione degli indirizzi per la definizione della quota dei piani di studio da parte della Giunta regionale;
dato atto che:
– ai fini dell’attuazione effettiva di quanto disposto dalla normativa in ambito di uso e insegnamento della lingua sarda nelle scuole, l’approvazione delle linee guida è un adempimento preliminare e propedeutico imprescindibile per l’avvio degli interventi relativi all’insegnamento ed all’utilizzo veicolare della lingua;
– la mancata attuazione delle disposizioni contenute nella legge in parola ha portato alla cessazione dell’insegnamento e dell’utilizzo veicolare della lingua sarda nelle scuole, costringendo all’inattività circa cento operatori del settore,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione descritta;
2) quale sia lo stato di attuazione alla data odierna della legge regionale n. 22 del 2018 (Disciplina della politica linguistica regionale), in particolare con riferimento alla predisposizione delle linee guida necessarie per l’attuazione del capo III;
3) se non ritengano opportuno attivarsi immediatamente per dare certezze ai circa cento operatori del settore che hanno perduto il reddito, rimediare al grave pregiudizio arrecato alla cultura e restituire credibilità all’insegnamento della lingua sarda nelle scuole.
Cagliari, 17 febbraio 2020