CLXVII SEDUTA
Mercoledì 11 agosto 2021
Presidenza del Presidente Michele PAIS
La seduta è aperta alle ore 10 e 49.
MUNDULA ANTONIO MARIO, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 22 giugno 2021 (157), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Daniele Secondo Cocco, Angelo Cocciu, Michele Cossa, Carla Cuccu, Roberto Deriu, Annalisa Mele, Eugenio Lai, Gianfranco Mariano Lancioni, Andrea Piras, Francesco Stara e Giuseppe Talanas hanno chiesto congedo per la seduta dell'11 agosto 2021.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Annunzio di presentazione di disegno di legge
PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato il disegno di legge numero 280.
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le proposte di legge numero 277, 278, 279, 281, 282.
Risposta scritta a interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle interrogazioni numero 1054, 1064, 1093 (pervenute in data 4 agosto 2021), numero 1114 (pervenuta in data 6 agosto 2021).
Annunzio di interrogazioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
SOLINAS ALESSANDRO, Segretario. Sono state presentate le interrogazioni numero 1143, 1144, 1145, 1146, 1147, 1148, 1149, 1150, 1151, 1152, 1153, 1154, 1155.
Annunzio di mozioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.
SOLINAS ALESSANDRO, Segretario. Sono state presentate le mozioni numero 504 e 505.
Discussione e approvazione del disegno di legge: Assestamento del bilancio per l'esercizio finanziario 2021 e del bilancio pluriennale 2021/2023 alle disposizioni del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), e successive modifiche ed integrazioni e disposizioni varie (280/A).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 280: "assestamento del bilancio per l'esercizio finanziario 2021 e del bilancio pluriennale 2021/2023 alle disposizioni del decreto legislativo numero 118 del 2011, e successive modifiche e integrazioni e disposizioni varie.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha facoltà di parlare il consigliere Valerio De Giorgi, relatore di maggioranza.
DE GIORGI VALERIO (MISTO), relatore di maggioranza. Grazie, Presidente, onorevoli colleghi e Giunta tutta. Il disegno di legge in esame, approvato dalla Giunta regionale il 29 luglio 2021 con deliberazione n. 32/20, è stato inviato al Consiglio il successivo 2 agosto e, in pari data, ai sensi dell'articolo 35 del Regolamento interno, assegnato alla terza Commissione in sede referente e contestualmente trasmesso alle altre Commissioni di merito per l'espressione del parere sugli aspetti di rispettiva competenza, da rendersi entro il prescritto termine di sette giorni. Il provvedimento è stato prontamente inserito all'ordine del giorno dei lavori delle Commissioni consiliari.
La terza Commissione, nella seduta del 5 agosto 2021, ha iniziato l'esame del testo e, dopo aver sentito l'illustrazione da parte dell'Assessore della Programmazione, ha proceduto alla discussione generale dello stesso. Tra il 5 e il 6 agosto sono pervenuti i pareri favorevoli espressi dalle Commissioni permanenti seconda, quarta e quinta. Nella successiva seduta del 10 agosto la terza Commissione ha proceduto all'esame dell'articolato e ha licenziato il testo, con modifiche, con il voto favorevole dei Gruppi di maggioranza e quello contrario dei Gruppi di opposizione.
Il testo licenziato dalla Commissione, composto di 8 articoli e 13 allegati, per quanto comporti importanti effetti finanziari in termini di riduzione del disavanzo di amministrazione, non reca nuove autorizzazioni di spesa, né rifinanziamenti, riduzioni o rimodulazioni di precedenti interventi.
È unicamente un testo ricognitivo che "assesta" le previsioni di entrata e di spesa del bilancio di previsione 2021-2023 approvato con legge regionale 25 febbraio 2021, n. 5, sulla base della consistenza dei residui attivi e passivi, del fondo pluriennale vincolato e del fondo crediti di dubbia esigibilità, come accertati in sede di rendiconto dell'esercizio 2020 deliberato dalla Giunta regionale in data 30 giugno 2021.
Dal punto di visto procedurale, l'elemento di novità rispetto agli anni scorsi è certamente rappresentato dal fatto che l'assestamento viene sottoposto all'approvazione legislativa prima che sia terminato il giudizio di parificazione del rendiconto 2020 da parte della Corte dei conti e approvata la successiva legge da parte del Consiglio. Quindi quest'anno c'è un elemento di novità.
La trasmissione anticipata è stata possibile in virtù del novellato articolo 50, comma 3 bis, del decreto legislativo n. 118 del 2011 il quale, a decorrere dall'anno 2021, dispone che le regioni approvino la legge di assestamento di bilancio anche sulla base delle risultanze del rendiconto dell'esercizio precedente approvate dall'Esecutivo, fermo restando l'obbligo di apportare le eventuali variazioni di bilancio che si dovessero rendere necessarie a seguito dell'approvazione definitiva del rendiconto dopo la decisione di parificazione.
Venendo ai numeri, l'anzidetta novità normativa consente di applicare, già in questa fase, al vigente bilancio di previsione 2021-2023 il positivo risultato della gestione emerso con il rendiconto 2020 e, quindi, di rideterminare l'ammontare e la copertura finanziaria del disavanzo di amministrazione, il quale passa da circa 534 milioni di euro del 2019 agli attuali 200 milioni di euro, di cui euro 12 milioni derivanti da debito autorizzato e non contratto ed euro 188 milioni da costituzione del fondo anticipazioni di liquidità.
In dettaglio, la chiusura dell'esercizio 2020 consegna il ripiano totale della quota di disavanzo, derivante sia dal riaccertamento straordinario dei residui, euro 130.626.818, sia delle perdite pregresse del sistema sanitario regionale per ammortamenti non sterilizzati, euro 61 milioni 069.203, nonché l'abbattimento del disavanzo derivante da debito autorizzato e non contratto per euro 135.274.112.
Il risultato positivo di gestione ha permesso inoltre di dare copertura finanziaria per euro 81 milioni al minor gettito IVA, detta entrata infatti è risultata a fine esercizio sovrastimata in quanto calcolata in sede di predisposizione del bilancio di previsione in ragione delle iniziali più ottimistiche prospettive di ripresa del quadro economico generale. Il testo in esame reca inoltre all'articolo 6 alcune modifiche tecniche a disposizioni legislative vigenti, dirette a recepire tra l'altro alcuni rilievi di legittimità sollevati dal Governo. Per le ragioni evidenziate, l'approvazione del presente disegno di legge da parte dell'Aula deve necessariamente precedere eventuali successivi provvedimenti legislativi di spesa.
Pertanto, stante il carattere essenziale e vincolato che esso riveste, se ne auspica una rapida e condivisa approvazione da parte di quest'aula.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Mi sarei aspettato, in relazione all'atteggiamento avuto dall'opposizione, da parte del relatore di maggioranza, non essendoci un relatore di minoranza perché i tempi contratti non hanno neanche consentito di poterlo indicare, e presentare una relazione di minoranza, mi sarei aspettato quanto meno un ringraziamento in relazione all'ennesima dimostrazione di disponibilità da parte dell'opposizione nell'approvare nell'arco di poche ore il provvedimento in Commissione e l'indomani, con decisione presa la sera, per l'indomani la convocazione del Consiglio e l'approvazione dell'assestamento.
Ma ormai siamo alla pre-politica, la lettura di documenti tecnici, tecnicismi spinti sulla spiegazione di che cos'è un assestamento e politica non ce n'è più.
Nell'ambito della discussione odierna, trattandosi dell'intero assetto dei residui attivi e passivi, della verifica sulla cassa e in prospettiva, l'approvazione di questo documento, in anticipo anche rispetto agli obblighi di legge, dovrebbe lasciare immaginare un'immediatezza nella spesa nell'arco dei prossimi giorni, delle prossime settimane, mesi, una rapidità, velocità, a bisogno, intervento immediato da parte del Consiglio, erogazione di risorse e attenuazione delle questioni di difficoltà, di malessere della Sardegna e dei sardi. Ieri il collega Loi, dopo aver scritto e informato le colleghe e i colleghi circa la convocazione del Consiglio, mi ha chiamato per chiedermi con un atteggiamento, non dico di sollievo ma di speranza, quanto fosse la quantificazione degli interventi che avremmo dovuto decidere oggi e votare oggi per quanto riguarda le zone devastate dagli incendi. E mi ha anche detto: "Non credevo che veramente a promessa sarebbero stati conseguenti e a pochi giorni dagli incendi e dall'intervento del Presidente della Regione, tamburo battente sotto ferragosto, convocato il Consiglio per dare una mano d'aiuto, un sollievo alle drammatiche condizioni del Montiferru e di altre zone della Sardegna". Purtroppo quella speranza si è sciolta come neve al sole anche data dal caldo di questi giorni e ho dovuto eliminare quel barlume di speranza nel collega Loi, che come sapete è sindaco di Santu Lussurgiu, comune colpito dagli incendi, nel raccontargli che né più né meno oggi avremmo fatto ciò che di più tecnico esiste nella materia di finanza pubblica e cioè la verifica dello stato dell'arte dei conti. Quindi domani ci aspettiamo che venga portato in fretta e furia un provvedimento d'aiuto alle popolazioni colpite dagli incendi. La verità è che non sarebbe sufficiente neanche questo, perché i fondi stanziati due anni fa per le altre zone colpite dagli incendi, non sono ancora arrivati perché è talmente tanto o tanta la pochezza nella elaborazione delle norme, delle leggi e degli interventi successivi, che a fronte di stanziamenti poi non arriva un euro, non arriva nulla, per non parlare delle condizioni drammatiche che vive l'Isola in relazione alla sanità. Ormai non si può neanche più dire che esista un problema in un settore, in un ospedale, in un ambito, esiste il tracollo del sistema sanitario sardo.
Non c'è tracciamento, non c'è controllo negli arrivi, in porti e aeroporti, non c'è cura tempestiva per coloro che soffrono, sono saltati tutti i controlli preventivi, liste d'attesa infinite, medici che mancano, medici che si spostano per l'ennesima volta da presidi pubblici verso ospedali privati, creati per dotare la Sardegna di professionalità e competenze provenienti dall'estero e con centri di ricerca di livello internazionale che si è ridotto né più né meno alla sottrazione di personale, competenze e risorse umane a beneficio del privato, devastando il pubblico, l'altro giorno un cardiologo. E perché questo? Perché dietro alla fine c'è una volontà. Io non penso che ci sia l'idea di non dare un sostegno dal punto di vista della salute e della sanità in una fase come questa ai sardi, la verità è che tra qualche mese il Presidente della Regione dirà che per far fronte all'esigenza di sbloccare le liste d'attesa per dare una risposta a coloro che attendono, è necessario esternalizzare a favore dei privati tutto ciò che scientificamente è stato mandato a gambe all'aria nel pubblico. Ed è una storia già vista, devo devastare il sistema di governo dell'acqua pubblica per far intervenire il privato, devo devastare la sanità pubblica per far intervenire il privato, devo distruggere il sistema di trasporto per far intervenire il privato e non perché il privato non sia capace di governare cose complesse come l'erogazione di servizi pubblici anche se affidati all'esterno a privati, ma perché non può essere la scomparsa del pubblico, deve essere un supporto, un aiuto, una complementarietà, un elemento che agevola il pubblico laddove il pubblico non riesce a intervenire. L'altro elemento è che il Presidente della Regione, ma ormai non ci crediamo più, a proposito, spero che stia studiando per il concorso, mi auguro che sia indaffarato in uno studio matto e disperatissimo, un Presidente di Regione che si candida a un concorso pubblico mentre è Presidente in carica.
Mi rivolgo alle colleghe e ai colleghi che hanno amministrato Comuni e altro e che sanno che in alcuni casi son tante le cose da leggere e da fare che non si ha neanche il tempo di rispondere alla propria madre o al proprio amico e invece c'è chi trova il tempo di studiare, mica il bilancio della Regione, interrogarsi come riuscire a dare un sostegno, un aiuto a coloro che soffrono, come sbloccare l'economia sarda in una situazione economica drammatica, no, studiare per se stesso per avere un posto fisso. Un capolavoro. Chi conosce quei concorsi e chi sa di materia amministrativa, sa perfettamente che per affrontare un concorso del genere, a meno che non si abbia avuto la possibilità di masticare diritto amministrativo per la professione, ci vogliono mesi e mesi e mesi di studio. La verità è che si è anche circondato degli insegnanti di ripetizione, quindi quando va in ufficio ha un magistrato del TAR, presidente di sezione, che fa da insegnante in vista del concorso, poi si sposta nell'altro ufficio, ha un avvocato amministrativista, si sposta nell'altro ufficio ancora e ha un magistrato amministrativista che operava a Roma. Ha composto né più né meno un nucleo di persone competenti per avere le ripetizioni in vista del concorso. Ma a voi sembra una cosa normale in una fase come questa? Non avete niente da dire, non c'è un imbarazzo?
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Li Gioi. Ne ha facoltà.
LI GIOI ROBERTO (M5S). Alla luce di quanto venuto fuori dalla Commissione di ieri pomeriggio, ho pensato di buttar giù due righe per quanto riguarda la cronaca, la fredda cronaca di quanto avvenuto per lo meno in questi primi sette mesi e mezzo di legislatura del 2021, ricordandoci tutti che abbiamo oltrepassato il 27 luglio, la metà della legislatura e quindi siamo già in fase discendente. E mettendo a punto la mente a quello che abbiamo vissuto fino ad oggi e che ci ha portato a questo assestamento tecnico che è l'ennesimo vostro fallimento, ho potuto constatare alcuni fatti concreti che non possono sicuramente essere contraddetti. A cosa abbiamo assistito in questi primi otto mesi? A Consigli sospesi e rinviati sine die dopo riunioni di maggioranza con le sembianze di sfida all'Ok Corral, a trappole e sgambetti con sorpassi e controsorpassi a destra tra LEGA e Fratelli d'Italia, con questi ultimi abilissimi a sfruttare voti segreti per accaparrarsi frazioni di punto fondamentali per acquisire ulteriore consenso nei sondaggi, sondaggi unico totem da venerare per non esserne travolti. La formazione di un intergruppo UDC-Riformatori-Forza Italia, per fare da contraltare alla straripante avanzata numerica di un PSd'Az. sempre più asso piglia tutto, intergruppo che conterrebbe tredici elementi, confidando magari nelle qualità favorevoli di un numero che dovrebbe portare fortuna. Ma fortuna a chi? Non certo ai sardi, ignorati bellamente da manovre sottobanco e trame velenose. Nomine apicali che tardano ad arrivare per lotte intestine e beghe di potere, lasciando pericolosi vuoti riempiti da fuochi e fiamme che seminano distruzione e terrore mentre qualcuno addirittura trova il coraggio di esultare controlli trionfalistici solo perché, grazie al fato, si sono evitate vittime umane, mentre attorno a lui è straziante la devastazione economica, sociale e naturalistica di 20.000 ettari di Sardegna. Risse ignominiose all'interno del Consiglio regionale, quello che dovrebbe essere la casa dei sardi, Consiglio regionale trasformato in un luogo dove dimostrare la propria balentia passando alle vie di fatto.
La farsa delle Commissioni convocate e sconvocate, riconvocate e risconvocate nel giro di un'ora a causa dei dispetti continui tra i commissari di maggioranza che fanno mancare il numero legale. L'incredibile pantomima in atto in Commissione sanità, dove chi da recordman assoluto, dopo aver cambiato tre partiti in mezza legislatura, non riesce ancora a sedersi sulla poltrona che non si capisce nemmeno se sia di suo gradimento o se la voglia sostituire con una assessoriale.
Così passa il tempo in Consiglio regionale della Sardegna, inesorabilmente, con i goffi tentativi della vostra maggioranza di dipingere disfatte colossali come trionfi epici e anche questo assestamento tecnico è l'ennesimo vostro fallimento.
Un atto dovuto che tuttavia smaschera definitivamente la vostra pochezza, usata tra l'altro soltanto per inseguire i vostri miserrimi vantaggi di cortile. E proprio perché non siete ancora riusciti a mettervi d'accordo sulle vostre spartizioni, anche lo stanziamento da 20 milioni di euro per il Montiferru può attendere, questa è la realtà.
Una realtà cruda e amara che abbiamo il dovere di raccontare ai sardi per amore di verità e trasparenza e che continueremo a fare sino a fine legislatura, perché siamo certi che ci darete altre tantissime possibilità.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Sarò molto breve anche perché c'è poco da dire per quello che sta accadendo oggi. Per via della vostra litigiosità ci troviamo nella situazione di dover votare una legge sterile e tecnica quando invece sarebbero tante le esigenze da fronteggiare immediatamente. Tanti sono i problemi a cui voi come Governo della Regione avete in prima persona preso l'impegno di porre soluzione ed invece niente di tutto questo sta venendo fatto. Se ricordate c'è stato un incendio nella zona del Montiferru, non solo che ha causato la distruzione di migliaia di ettari di terra, pascoli, ulivi, bestiame, aziende, capannoni. Da parte della maggioranza che governa la Regione Sardegna, dietro anche il nostro impulso naturalmente, è stato preso l'impegno di porre immediata soluzione o quanto meno, per quanto possibile, dare la possibilità di avere immediati ristori a coloro che sono stati colpiti da questa catastrofe. Il presidente Solinas ha promesso ristori subito, non solo dalle segrete stanze di voto Villa Devoto, nelle quali ormai è relegato dall'inizio della legislatura, ma anche nel momento in cui si è recato su quei territori dove, purtroppo a porte chiuse, e non in mezzo alla gente, non in mezzo alle persone colpite, ha promesso ristori immediati. Questo oggi non sta accadendo. Io mi aspetto che in un minimo impulso di dignità da parte di questa maggioranza stasera magari venga proposta, con procedura d'urgenza, una legge che ci porti domani in Aula a votare i 20 milioni che sono stati promessi per queste popolazioni, ma la verità è un'altra, ed è quello che purtroppo so succederà, e alla quale noi ci opponiamo e ci siamo opposti fermamente, è che questi 20 milioni per le popolazioni colpite dall'incendio del Montiferru, i soldi che serviranno per dare ulteriori ristori a chi continua ad essere colpito e continuerà ad essere colpito dalla crisi del Covid 19, serviranno nel prossimo futuro, immagino a fine agosto, inizio settembre, con tutta la calma che contraddistingue la vostra azione di governo, dove calma non si può avere, verranno utilizzate queste cose per nascondervi dietro altre, che di sicuro non meritano la definizione di provvedimenti emergenziali, altre norme, altre disposizioni, altre elargizioni, che sono state la ragione dei litigi che hanno fatto sì che voi fino ad oggi non siete riusciti a portare uno straccio di provvedimento di bilancio, quando noi da mesi stiamo chiedendovi di sottoporcelo, stiamo chiedendovi di portarlo nelle Commissioni ed in Aula così che ci si potesse avere una discussione politica. Noi eravamo lì ieri, insieme al Ministro Patuanelli, la vice ministro Todde, la sottosegretaria Fontana, deputati, ma soprattutto sindaci, imprenditori e la popolazione dei paesi colpiti. Noi siamo stati lì negli scorsi giorni, noi siamo lì, e vogliamo essere lì ad ascoltare i bisogni delle persone. Ora sta a voi dimostrare se questi bisogni effettivamente li state ascoltando, li avete ascoltati, avete intenzione di comprenderli, oppure state solo e semplicemente facendo finta di farlo per potervi consentire poi, al ritorno dalle ferie, di utilizzare questa norma per nascondervi dietro quelle che sono le vostre vere intenzioni, quelle che sono le vere ragioni che vi spingono a questa estrema litigiosità. Perché sui provvedimenti sul Montiferru siamo tutti d'accordo, colleghi, sono certo che non ci sia nessuno contrario ad elargire immediatamente le somme che sono state promesse, io mi chiedo perché questo stia avvenendo, ma non solo io, tutte le persone a cui questi soldi sono stati promessi, tutte le persone che di questi soldi hanno bisogno immediatamente si stanno facendo questa domanda. Ebbene, nel dare un ulteriore pessimo segnale della vostra azione di governo, vi invito a dare loro risposte, vi invito ad elaborare quella che è una risposta plausibile, che non c'è, al fatto che non state facendo quello che esattamente avete promesso e quello che noi stiamo chiedendovi di fare.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Antonio Piu. Ne ha facoltà.
PIU ANTONIO (Progressisti). Presidente, buongiorno, colleghi, signor Assessore, buongiorno. Il mio intervento è principalmente rivolto a lei in quanto l'atto che stiamo andando ad approvare oggi è un atto puramente tecnico, che ha evidenziato quanto questa Regione purtroppo, anche a causa della pandemia, non abbia potute spendere tutte quelle risorse e quindi in automatico il disavanzo è diminuito, come lei ha annunciato nei giorni scorsi. Io credo che la discussione di oggi serva principalmente da questa parte dell'Aula per parlare con lei e chiedere che, per settembre, il nuovo documento, quello che dovrà dare tutte le risorse possibili che i Comuni dovranno spendere, siano delle azioni che vedano questa parte dell'Aula protagonista. Perché spendere da settembre a dicembre sarà realmente difficile, e questo credo che sia uno degli aspetti che purtroppo vanno rimarcati, perché se siamo arrivati al ritardo non è di certo colpa di un singolo Assessore al bilancio, ma credo che quest'Aula debba prendere coscienza del fatto che se siamo arrivati a settembre buona parte è dovuta al fatto che siete troppo litigiosi. Perché un documento, una variazione di bilancio importante sarebbe già arrivata in Aula nei mesi passati, non vi siete messi d'accordo, non siete riusciti a fare sintesi su quelle che sono le linee invece che i Comuni, i cittadini sardi e le cittadine sarde hanno chiesto non solo da un punto di vista di ristori, ma principalmente di progetti. Allora se a settembre non si arriva con un documento unico, dove tutta l'opposizione è chiamata a poter dare anche un consiglio su come questi soldi possano essere spesi, allora ritarderete di altri tre mesi e si arriverà ad approvare una variazione a novembre o a dicembre. Perché questo documento che stiamo approvando oggi negli anni passati veniva approvato senza nessun tipo di polemica, passava forse con 3, 4 interventi, oggi invece ci troviamo a discutere di tanti aspetti e di come questi soldi che oggi stiamo approvando in assestamento come dovranno essere destinati. Quindi, Assessore, dai primi di settembre come si rientra ai lavori, convochi le opposizioni, lo faccia al più presto perché abbiamo bisogno realmente di trovare una sintesi, una unità, diversamente questi soldi non li spenderemo mai, o meglio i Comuni non avranno modo di spenderli. Quindi il mio auspicio e il mio messaggio che volevo e che voglio rivolgerle oggi è proprio questo. Tutti insieme riusciamo a risolvere i problemi. Prima si approva la variazione di bilancio, prima riusciremo a spendere.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Desiré Alma Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRE' ALMA (M5S). Presidente, bellissimo vedere quest'Aula oggi. È bellissimo vedere i Consiglieri che parlano tra di loro, è bellissimo vedere gli Assessori che, insomma quelli che sono presenti, parlano tra di loro oppure parlano al telefono. Un ascolto verso questa parte del Consiglio regionale e quindi verso il popolo sardo, l'ascolto continuo della Giunta e l'ascolto continuo del Presidente della Regione Sardegna, che puntualmente manca, perché è ovvio avrà altro da fare, e lo dico perché è giusto che i sardi sappiano esattamente che cosa succede all'interno della massima Istituzione sarda. E allora oggi siamo chiamati, siamo quasi alle porte di Ferragosto, quindi ci stiamo preparando tutti alle ferie, le ferie che magari i sardi non possono e non si potranno godere, non si potranno fare. Però noi ci stiamo preparando a questo mero atto tecnico, che a tutti gli effetti non sblocca assolutamente niente, ma soprattutto non cambia la vita dei sardi. E non la cambia, ma questa è ormai prassi consolidata, sono due anni e mezzo che voi continuate a lavorare così. E allora, Presidente, mi viene veramente molto difficile continuare a parlare mentre lei parla al telefono e gli altri consiglieri chiacchierano, per cui aspetto volentieri che magari qualcuno di voi finisca.
Presidente, sono sicura che il tempo che perdiamo lei me lo farà certo recuperare. E allora dicevo, Presidente, che è un atto tecnico, un atto assolutamente tecnico, dove non si decide niente, dove non si cambia la sorte, non si cambia e non si migliora la vita dei sardi. E allora voi arrivate qua con un coraggio che io ormai, ripeto da due anni e mezzo, è quasi inenarrabile, non riescono neanche a raccontarlo, perché mentre tutti aspettano, mentre la sanità aspetta di ricevere i fondi per poter continuare magari ad erogare i servizi, mentre comunque l'assessore Todde che ho visto qua passare, leggo volentieri ogni tanto qualche suo comunicato stampa, perché giusto il comunicato stampa possiamo leggere perché parla di trasporti, ma in Commissione evidentemente non riesce ad avere quel dialogo necessario con tutte le forze politiche per assicurare ai sardi magari una continuità aerea, che ogni anno purtroppo è sempre a rischio, è sempre in bilico. Però di questo argomento naturalmente nella Commissione competente in questo Consiglio regionale non se ne parla, perché i trasporti non fanno parte della Sardegna. La Sardegna è un'isola, ma se noi non riusciamo a raggiungere il resto dell'Italia con l'aereo e magari a modiche cifre chi se ne frega, cioè voglio dire i sardi stanno pensando ad altro.
E allora parliamo delle promesse, parliamo delle promesse che voi avete fatto. Qua oggi è presente ovviamente non il Presidente, il Governatore della Regione Sarda, ma c'è la Vicepresidente, l'onorevole Zedda, che sta in questo momento chiacchierando con l'Assessore Chessa, la quale io ricordo, Vicepresidente, che lei proprio in questa sede, aveva promesso, e adesso parliamo di quasi due mesi fa, che nel giro di dieci giorni, al massimo, sarebbe arrivato un provvedimento per assegnare dei ristori a delle categorie che non sono state sostenute durante il periodo Covid. Questa è una promessa che lei ha fatto, in qualità di assessore al lavoro, in qualità di Vicepresidente della Regione Sardegna, sono passati due mesi, ne abbiamo anche parlato in Commissione lavoro, lei sa perfettamente che essendo anche vicepresidente di quella Commissione ho sollecitato e ho chiesto a gran voce che arrivasse a questo provvedimento, ma dopo due mesi non siete neanche riusciti a fare questo. Per cui le categorie che non hanno ricevuto ristori rimangono senza ristori, ovviamente, ma chi se ne frega, tanto comunque voi portate questo assestamento che è puramente tecnico, nel frattempo cosa succede? Continuate a bisticciare tra di voi, perché evidentemente non riuscite a trovare la quadra, non riuscite a trovare ancora e ad assegnare tutte le poltrone che vi siete creati. Perché siete riusciti in tempo, facendoci stare qua due mesi per l'approvazione della 107, e per l'istituzione delle vostre poltrone, delle vostre seggiole, delle vostre sedie, dei vostri sgabelli, pur di dare il posto alle persone che evidentemente voi scegliete, questo siete riusciti a farlo subito, però oltre alle poltrone, le seggiole, sgabelli e le sedie che dovete assegnare, non si lavora mai per il popolo sardo. Il popolo sardo può morire di fame! E questa è la testimonianza. Poi continuate a promettere, 20 milioni, adesso c'è stato il caso dell'incendio, vi siete fatti i complimenti qua dentro l'uno con l'altro, siamo stati bravissimi, siamo intervenuti, l'Assessore che ringraziava l'altro Assessore, il Consigliere che ringraziava l'altro consigliere di maggioranza. E allora cosa avete fatto? I danni ci sono, quindi interveniamo subito, 20 milioni di euro, sul giornale titolone, venti milioni di euro subito per quelle zone, per tutte le aziende che sono rimaste purtroppo interessate in quell'incendio, per le persone che hanno perso tutto, per le persone che hanno perso la loro professionalità, il futuro per i propri figli, le loro abitazioni. E allora slogan elettorale, subito, 20 milioni, poi venite qua e siccome non vi siate messi d'accordo tra di voi, perché bisticciate tra di voi, questi 20 milioni si sono volatilizzati, arriveranno dopo settembre. Allora noi abbiamo detto, nella Conferenza dei Capigruppo, ma scusate state portando questo, contestualmente portiamo due righe, non vi costava niente, due righe di proposta di legge, di disegno di legge per dare subito subito i 20 milioni di euro alle persone che avevano perso tutto per la vostra incapacità di prevenire gli incendi, non di intervenire, ma di prevenire. E cosa fate? No, ci vuole tempo, dopo settembre, prima le ferie, le vacanze e tutto il resto. I sardi continuano ad adoperarsi tra di loro, continuano a cercare i ristori, a cercare di intervenire come solo il popolo sardo sa intervenire in questi casi, ma voi siete assenti. La realtà è che non ve ne frega niente che il popolo sardo rimanga così. Venti milioni, l'avete detto voi che glieli davate subito, ma non gli avete dato niente, e oggi venite qua con il coraggio di negare, dopo che avete promesso per l'ennesima volta, il coraggio di negare 20 milioni a queste persone che hanno perso tutto. E venite qua sorridenti, mentre parlate tra di voi, mentre chiacchierate al telefono, mentre vi preparate per andare in ferie evidentemente, ma la gente fuori sta male, la gente fuori sta morendo di fame, e di questo voi neanche ve ne rendete conto, però andate a fare le sfilate. Mentre la gente continua, voi venite qua a presentarci questo assestamento tecnico, ogni due anni e mezzo di nulla, due anni e mezzo in cui non siete stati capaci di fare niente, e lo dico, lo urlò a gran voce, perché non è la considerazione della consigliera Manca, è ciò che vive il popolo sardo, che ci viene rappresentato costantemente, quotidianamente. Dove ci dicono cosa state facendo? E io rispondo come cosa stiamo facendo? Stanno nominando, stanno creando poltrone, da zero provincie passiamo a sei province. È uno scempio! Non si è mai vista in questa Regione un'Amministrazione così oscena, senza vergogna. Siete senza vergogna! E lo dico in quest'Aula, lo dico perché il popolo sardo deve sapere che non state facendo niente. È l'unica cosa che siete capaci di fare è solo ed esclusivamente promettere per zittire le persone, ma il popolo sardo non è scemo, non è stupido, legge, ascolta, ma contempo poi col tempo vede quello che non state facendo per loro. Perché la realtà è che state…
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.
LOI DIEGO (Progressisti). Presidente, buongiorno ai colleghi, io arrivavo oggi qua con la ormai presa d'atto rispetto a quanto invece auspicavo ieri, quando ricevetti appunto il messaggio da parte del mio gruppo rispetto ai lavori dell'Aula. Effettivamente la presa di coscienza dell'inserimento in Aula esclusivamente del problema dell'assestamento del bilancio e le successive poi modifiche e integrazioni, con varie disposizioni, dicono sostanzialmente in maniera chiara che ancora oggi, 11 agosto, a 7 giorni da quel 4 agosto in cui il Presidente della Regione, l'onorevole Solinas, dichiarava a noi sindaci e all'insieme delle istituzioni, che erano presenti in quella riunione a Cuglieri, che istantaneamente la Regione avrebbe provveduto a dare un primo segnale importante ai nostri Comuni. Questione che io ho apprezzato, l'ho dichiarato nel precedente incontro, l'ho dichiarato anche pubblicamente, però come dire a questa sensazione, sentimento di scoramento determinato dalla situazione, non vorrei che si aggiungesse, come invece parrebbe manifestarsi, il senso anche di sfiducia rispetto alle cose dette e rispetto alle quali, io per primo nei confronti del territorio e dei colleghi, mi sono speso per dire che probabilmente questa volta le istituzioni avrebbero dimostrato diversamente da come invece ordinariamente dimostrano. Quindi io il mio intervento che evidentemente nulla vuole dire sul tema specifico dell'assestamento del bilancio si concentra sostanzialmente nel dire quando questa maggioranza deciderà di affrontare e di dare una risposta, come è stato detto, immediata alle popolazioni e alle comunità colpite dalla grave calamità. Badate, io non sono solito fare polemiche, e mi spiace, anche questa volta non soddisferò la richiesta dell'onorevole Desirée Manca, rispetto a una veemenza che non riesco ad avere. Ma, insomma, le parole talvolta possono essere violente uguale, e quindi lo voglio dire in questa sede che vi è una grande delusione da parte delle comunità del Montiferru e degli altri Comuni rispetto al non avere ancora oggi una risposta. Abbiamo parlato ieri con l'assessore dell'agricoltura Gabriella Murgia (che ho ringraziato per essere stata presente durante la visita istituzionale del Ministro), con la quale abbiamo parlato e abbiamo avuto modo di evidenziare ancora di più come le nostre comunità ferite abbiano bisogno anche di un supporto morale, che è determinato dal dire che si sta immediatamente mettendo a disposizione degli strumenti, e non è solo una questione di carattere meramente materiale e pecuniaria, è in realtà il segnale che le nostre comunità aspettano. E allora io vorrei che sia chiaro, quando io tornerò oggi nel territorio e i colleghi Sindaci mi chiederanno, "beh, cosa avete fatto in Consiglio, li hanno stanziati, è stato dato seguito a quanto il presidente Solinas ci ha fatto vedere nella riunione di Cuglieri dell'altro giorno?", io dirò a tutti loro che ancora non vi è un provvedimento e non so… mi piacerebbe oggi tornare nella mia comunità sapendo quando arriverà questo provvedimento e che contenuti esso avrà nel dettaglio. E allora lo dovrete dire voi alla cittadinanza e ai Sindaci dei Comuni di Bonarcado, di Cuglieri, di Santu Lussurgiu glielo dirò direttamente io, di Scano di Montiferro, di Sennariolo, di Tresnuraghes, di Flussio, di Sagama, di Magomadas, di Usellus, di Villaurbana, di Villa Verde, lo direte voi che ancora oggi, a qualche giorno da Ferragosto, quindi ho il tragico sospetto che non se ne parlerà prima ma se ne parlerà ben dopo del fatto che il Consiglio regionale non sta dando quelle risposte che aveva promesso. Questa per me è una grave sconfitta della funzione delle istituzioni; in questi Comuni, in questi giorni…
(Interruzione)
PRESIDENTE. Onorevole Satta, poi deve intervenire e parlerà lei, altrimenti non le do la parola! Onorevole Satta!
Prego, onorevole Loi.
LOI DIEGO (Progressisti). Grazie Presidente, dicevo, lo direte voi a queste comunità quali sono le risposte che il Consiglio regionale sta dando, lo direte voi ai Sindaci che in questi giorni si arrabattano per riuscire a porre, in via d'urgenza, rimedio agli eccezionali interventi cui si deve far fronte proprio per mitigare il rischio idrogeologico, che in una comunità ad esempio come la mia, quella di Santu Lussurgiu presenta dei gravissimi problemi, perché il paese è a ridosso della vallata…
Presidente, io sono solito non interrompere, qua capisco il dissapore dei colleghi, però qua qua, insomma, un po' di rispetto!
PRESIDENTE. Onorevole Loi, finché non c'è silenzio in Aula chiedo anche a lei di non intervenire, quando ci sarà silenzio può riprendere la parola. Prego.
LOI DIEGO (Progressisti). Grazie Presidente, dicevo, le risposte che devono essere date alle Amministrazioni che stanno in questi giorni in maniera forsennata provando a intervenire sulla mitigazione dei rischi derivanti dall'incendio, soprattutto in termini di problematiche legate al dissesto idrogeologico e alle eventuali piogge che dovessero comparire. Lo dicevo prima, auspico che oggi si possa comunicare a questi territori così gravemente feriti quale sia l'orizzonte temporale all'interno del quale ci si muove e all'interno del quale verranno date le risposte, possibilmente con i contenuti del testo, non semplicemente con una quantificazione economica della quale non si capisce bene la collocazione. Questo lo dico, benché magari qualche collega non sia contento di quello che dico e parli nonostante tutto, mi chiedo a cosa servono le visite istituzionali, oltre chiaramente al piacere di avere il sostegno istituzionale, mi chiedo, la grande dichiarata solidarietà che alcuni colleghi hanno manifestato in questi giorni, che io personalmente apprezzato, però nel passaggio dal dire al fare in che modo questa solidarietà si sta manifestando, se a sette giorni dalla dichiarata volontà di stanziamento delle risorse ancora oggi questo provvedimento non esiste, lo direte a me, lo dirà a me il Consiglio regionale, ma lo dovrà dire a tutte queste comunità, diverse decine di migliaia di persone, che aspettano risposte.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giovanni Satta. Ne ha facoltà.
SATTA GIOVANNI (PSd'Az). Veramente penso di interviene quasi per fatto personale, perché sono offese quelle che abbiamo ricevuto, soprattutto dal rappresentante dei Cinque Stelle, di un partito che a livello nazionale ha dato l'elemosina, ha promesso le potenze di fuoco e ha dato 700 euro ad azienda, forse 1000 euro, quando noi abbiamo dato 7000 euro e stiamo per dare altri soldi per pagare tutti quelli che hanno fatto le domande!
Vi voglio ricordare che la politica purtroppo, io per primo, vive anche di ipocrisia, del dire le cose che si vogliono fare, noi probabilmente siamo bravi anche in questo, non lo metto in dubbio, siamo anche bravi a essere in ritardo nel fare le cose, però vi voglio anche ricordare che il Comune di Bitti, che ha subito l'alluvione nove mesi fa, ad oggi i primi 10 milioni stanziati dalla Regione se li ha presi in cassa e non li ha neanche programmati, sono da programmare.
Quindi, caro Sindaco, al quale va tutta la mia stima perché ti conosco personalmente e va anche il rispetto e la preoccupazione per le popolazioni che tu rappresenti, stai tranquillo, i soldi arriveranno, ma io vorrei anche che quei fondi fossero programmati prima ad arrivare, che si sapesse cosa dovremo fare.
Voi oggi avevate due possibilità: o noi portavamo in Aula i ristori e il finanziamento di 20 milioni che abbiamo promesso, e che daremo, alle popolazioni che hanno subìto l'onta dell'incendi, e avreste detto "grazie a noi la maggioranza è riuscita a farlo, perché non abbiamo chiesto i dieci giorni, l'abbiamo fatto con un 102 ", l'altra invece era questa, venirci a dire "non li hanno voluti dare, se ne fregano delle popolazioni, se ne fregano della Sardegna": ma da quale pulpito viene questa voce, ma non mi vergognate prima di parlare, di non essere più obbiettivi e meno ipocriti? Perché quei soldi vanno programmati, perché, caro Sindaco, risulta che in un centro è stato scoperto uno scandalo (non so se sia vero ma le notizie sono abbastanza attendibili), dove un allevatore avrebbe ricevuto tanti di quegli aiuti per la benevolenza dei sardi che sembrerebbe che stesse rivendendo il mangime. Io stesso sono un testimone, e lo sa anche lei, che dalla Corsica vogliono mandare 5 articolati di mangimi, di derrate per il bestiame, e mi è stato detto "per adesso non portarli, perché non servono, dobbiamo programmare cosa serve".
I soldi arriveranno ma secondo me dovrebbero essere anche programmati, quindi questa urgenza di darli oggi non c'è, e con tutto il rispetto che va alle popolazioni, quanto voi, perché noi ci siamo andati, io ci sono andato in silenzio, sono andato a casa degli amici, non sono andato al Comune a farmi pubblicità, ho visitato il posto colpito dagli incendi, e state tranquilli che ho capito quanto è grave e quanto è stata devastante la calamità che ha colpito quel territorio. Però dobbiamo essere realisti e non ipocriti, perché se lo fossimo tutti quanti per la politica in Sardegna sarebbe un'altra cosa.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.
MELONI GIUSEPPE (PD). Collega Giovanni Satta, io credo che il nostro stimato collega Loi si riferisse alla visita del Presidente della Regione, che ha detto ai Sindaci, ai territori e contemporaneamente alla stampa che avrebbe proposto al Consiglio regionale degli interventi immediati, l'ha detto il Presidente della Regione non l'ha detto Diego Loi, il Presidente della Regione ha detto che avrebbe proposto ristori immediati per un intervento immediato in Consiglio regionale: cosa risulta a oggi? Risulta che è il Consiglio regionale non starebbe procedendo, non è il Presidente della Regione che ha preso impegni, no è il Consiglio regionale. Se poi lei dice "venti giorni non cambiano nulla, perché è successo anche in passato che in 20 giorni non succede nulla perché vanno programmati e per i Comuni è difficile poi programmare le risorse", io direi anche che probabilmente vanno anche aiutati i Comuni, che non hanno le strutture per spendere quei milioni di euro, e quindi la Regione non può semplicemente scaricare risorse senza occuparsi poi della spendita di quelle risorse, a questo non può essere messo in capo a dei Sindaci che invece hanno ricevuto una promessa ben precisa.
Che sarebbe andata così io l'ho capito dalla seduta della Commissione della scorsa settimana, quando alcuni di voi a chiare lettere avete detto quello che state ripetendo oggi, ma avreste dovuto dirlo al Presidente della Regione prima che il Presidente della Regione facesse quelle dichiarazioni e promesse nei territori.
Spendo solo qualche parola su questo assestamento. Il Presidente della Commissione… si è parlato anche in Commissione di un taglio del disavanzo, io ho aggiunto in Commissione "badate bene che purtroppo grazie al Covid è stato possibile tagliare il disavanzo, perché il Covid ha bloccato la spendita delle risorse", poi lo vedremo anche nelle fasi successive e negli anni successivi potremmo analizzare meglio i conti, e vedremo quanto purtroppo non solo per il Covid ma anche per l'inefficienza di molti Assessorati le risorse non vengono spese, ed è grave che le risorse non vengano spese, quindi credo che ci sia anche poco da vantarsi, in particolare in alcuni settori, per esempio il settore della sanità.
Voi avete il cattivo gusto di giocare alla roulette russa, lo fate sui trasporti, dove vi affidate alla fortuna, alla pandemia che interviene e anestetizza tutto, ma prima o poi terminerà questa pandemia, o pensate di trascorrere i cinque anni con la scusante della pandemia? Non sarà così facile poi dimostrare ai sardi che avete fatto qualcosa che invece non siete riusciti a fare per tutti i motivi che hanno detto anche i colleghi che mi hanno preceduto. Sui trasporti, dicevo, sul rischio idrogeologico, dove avete affossato piani finanziati con centinaia di milioni di euro, semplicemente per venire incontro a esigenze politiche dei vostri alleati nei territori, in una città dove sono morte 13 persone, un piano che era approvato (quella è roulette russa) in cambio del nulla. Lei, assessore Salaris, ha detto che ci sarebbe stato un piano alternativo, un terzo piano: non c'è nulla, l'unica certezza è che quella città non è stata messa in sicurezza! Sulla sanità (scusate se parlo del territorio dal quale provengo, mi sono ripromesso di farlo meno in questa legislatura ma purtroppo sono obbligato a farlo!), due mesi fa la Conferenza dei Sindaci, presieduta da un Sindaco non esattamente comunista, ha dichiarato lo stato di emergenza in sanità in quel territorio, anche in vista della stagione estiva che stava arrivando. Dopo qualche settimana, se non sbaglio il 21 giugno, l'Assessore in videoconferenza con i Sindaci (ero presente ed erano presenti anche diversi colleghi che oggi sono presenti in aula) ha promesso l'arrivo di otto anestesisti alla ASL di Olbia e della Gallura: zero, non è arrivato nessuno, dopo 51 giorni i pronto soccorso sono al collasso in quel territorio, dove non ci sono le guardie mediche quest'anno, nemmeno quelle turistiche, non funziona il 118 in varie zone dove mai come quest'anno si è vista una presenza di turisti - lei me lo conferma, assessore Fasolino - mai come quest'anno, per fortuna direi, si è vista una presenza di turisti così massiccia, basta vedere i numeri delle pesate in discarica di Spiritu Santu per confermare questo dato. Ecco, in una situazione del genere, i pronto soccorso sono al collasso; io non uso andare semplicemente a presentarmi ma mi interfaccio spesso con i primari per sapere cosa sta accadendo e so che è una situazione disastrosa, un'emergenza gravissima! Ma ci rendiamo conto che dobbiamo parlare di questo e che dobbiamo intervenire su questo? Cosa stiamo aspettando (la roulette russa), stiamo aspettando il morto per intervenire?
Oggi è l'11 agosto, io ricordo spesso interventi nella precedente, e anche in questa legislatura, del collega Giovanni Satta, quando faceva riferimento al pronto soccorso dell'ospedale di Olbia, per esempio, ma vale anche per gli altri due della Gallura, che non è un pronto soccorso normale perché in 4 mesi, e soprattutto in questo mese, ha dei picchi da Città metropolitana: sapete quante persone sono operative oggi? Otto medici su 17. La Maddalena sta per chiudere la Maddalena perché (…) a La Maddalena dopo aver chiuso Medicina sta rischiando di chiudere il pronto soccorso, perché sono intervenuti… stanno lavorando un medico e mezzo, e fanno interventi altri medici che smontano dagli altri pronto soccorso e vanno a La Maddalena e fanno diciotto ore al giorno! Vi sembra una cosa normale? Noi stiamo qua a parlare del nulla, non ci occupiamo di questo, gli Assessori nel caso specifico, dopo il Presidente della Regione sul Montiferru, l'Assessore alla sanità promette e non mantiene, ma non fa promesse qualunque fa promesse sulla vita delle persone, perché avere gli anestesisti e rianimatori significa la vita delle persone!
Io capisco che i colleghi della maggioranza siano nervosi ma cosa devo fare, devo tacere? Volete il nostro silenzio!
(Interruzioni)
PRESIDENTE. Onorevole, a suo beneficio, sono costretto a interrompere. La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 12 e 01, viene ripresa alle ore 12 e 08.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori e, onorevole Meloni, la calma. Mancavano due minuti al suo intervento che… si possono dire le stesse cose con un tono di voce…
MELONI GIUSEPPE (PD). Presidente, io sono calmo, ho alzato un po' il tono perché qualcuno mi interrompeva quindi è chiaro… se uno viene interrotto non sente neanche se stesso ed è costretto ad alzare il tono della voce. Comunque mi scuso se ho tenuto toni accesi, ma i toni accesi sono giustificati dal momento. Siamo all'11 agosto, io le assicuro che, come immagino tanti colleghi, ricevo ogni giorno, per la verità non solo dal territorio dal quale provengo ma dall'intera Sardegna e ovviamente per questioni logiche ancora di più dal territorio dal quale provengo delle sollecitazioni. In questo momento in Sardegna, torno a ripetere, ci sono milioni di persone, svariati milioni di persone ed è davvero difficile gestirla in una situazione dove sembra, sembra, io penso che purtroppo non è solo una sensazione, regna il caos. E allora noi siamo disponibili a parlarne in quest'Aula a fare tutto ciò che è possibile fare, dando ancora una volta la nostra disponibilità, però ovviamente se vediamo che rispetto alla Giunta, rispetto a chi deve prendere decisioni c'è un atteggiamento serio. Se l'atteggiamento invece è quello di tirare a campare, giocare ancora una volta lo ripeto alla roulette russa, tirare la palla avanti affinché passi il periodo più difficile, i periodi difficili non termineranno mai, saranno sempre più difficili i periodi che arriveranno, io credo che questo potrebbe costare caro non a noi, non a voi, perché quello è scontato sui voi, ma potrà costare caro sulla pelle dei sardi. Allora cercate di cambiare, cambiate nell'interesse non solo vostro ma nell'interesse dell'intera Sardegna, grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie Presidente, devo dire cari colleghi della maggioranza che voi proprio non ce la fate a fare qualcosa di buono per la Sardegna, per quanto vi si possa dare una mano in quest'Aula nelle Commissioni, nell'accorciare i tempi previsti dai regolamenti consiliari, quando si tratta di fare qualcosa di buono della Sardegna voi in qualche modo non riuscite mai a raggiungere questo obiettivo. E anche oggi su questo assestamento di bilancio che non è tecnico ma che è un assestamento di bilancio fortemente politico, perché leggendo fra le righe ci sono delle scelte politiche che questa maggioranza sardo leghista ha voluto fare, leggendo questo assestamento di bilancio ci si rende conto quanto voi siate distanti da questa Sardegna. Il collega Meloni prima ha parlato molto bene della situazione sanitaria che non riguarda solo il nord e la Gallura ma riguarda tutto il territorio regionale, diversi colleghi sono intervenuti per quanto riguarda il problema degli incendi, ancora sotto l'emozione di qualche settimana fa, quando ognuno di noi si è reso conto della drammaticità dell'immagine di chi è andato in quei territori e di come era la situazione per centinaia e centinaia di famiglie, di allevatori, di imprenditori. Per non parlare delle altre situazioni, è vero che quest'anno stanno arrivando tantissimi turisti, però io mi farei anche una domanda come stanno questi turisti, in quali condizioni vivono molti dei turisti o come sono arrivati, attraverso quale roulette dei trasporti sono arrivati tutti questi turisti. Bene in questa situazione generale di caos che c'è in Sardegna in cui mancano risposte, perché siamo l'11 agosto e ancora molte delle risposte promesse nel campo dei ristori, nel campo della sanità. Ogni giorno leggendo il giornale ci rendiamo conto dai dati che emergono che potremmo essere fra qualche settimana gialli, in tutta questa situazione con l'aiuto che il Governo Draghi vi ha dato perché bisogna rimettere i puntini a posto. Noi, lo sa bene l'assessore Fasolino, noi siamo in quest'Aula perché il Governo Draghi ha permesso che quest'anno gli assestamenti di bilancio potessero essere approvati prima della parificazione della Corte dei conti. Altrimenti noi ci saremmo trovati a novembre a parlare di assestamento di bilancio. Ebbene di fronte a questa grande disponibilità del Governo nazionale di poter approvare gli assestamenti di bilancio prima, noi arriviamo l'11 agosto, voi arrivate l'11 agosto in un momento in cui non si può fare programmazione, anche perché mentre noi siamo qua il collega del personale, la vostra collega del personale, il direttore generale ha comunicato agli uffici che gli uffici della Regione sono chiusi dalle prossime settimane, risulta a noi ma risulterà anche a voi. Quindi noi veniamo qui oggi l'11 agosto perché a voi più che il bene dei sardi piacciono i titoli, perché domani ci siano dei titoli sui giornali, in qualche profilo Facebook personale di qualcuno di voi, con qualche anche bella foto, approvata la manovra di bilancio con la quale si sbloccano 150 milioni di euro e tutti felici e contenti. Però non siamo felici e contenti perché quei soldi non verranno programmati prima di settembre, ma soprattutto, caro assessore Fasolino, noi non siamo contenti perché ai sardi sono stati sottratti 333.805.492,01 centesimo. Perché cari colleghi la scelta politica che voi avete fatto, perché di questo si parla in quest'Aula oggi, la vostra scelta politica è quello di non aver speso nel 2020, l'anno peggiore della Sardegna, l'anno che ha messo in ginocchio le imprese, l'anno che ha in qualche modo reso più povere le famiglie, voi nel 2020 avete scelto di risparmiare, l'anno in cui dovevano essere spesi più soldi, dovevano essere messe in circolo più risorse, grazie all'aiuto del Governo Draghi, voi questi 333.805.492,01 centesimo, che potevate subito mettere in circolo da gennaio, da febbraio potevate farlo, potevate farlo. Voi avete deciso di arrivare l'11 agosto di portare un assestamento di bilancio che dà un risultato positivo di gestione sul 2020. Ora questo non è tecnica, questa non è tecnica, questa non è un bilancio tecnico, è una grande responsabilità, assessore Fasolino, sua e della Giunta di centrodestra sardo leghista che ha deciso nel momento di maggior crisi della Sardegna altro che 20 milioni per gli incendi e coltivatori e le imprese di quei territori, avevate 300, avete 333.805.492,01 centesimo, virgola zero un centesimo, e l'11 agosto li state spostando, ripianando sì i debiti. Però ricordo che le grandi economie quando sono in crisi fanno debiti, non mettono a ripianare i debiti precedenti, fanno debiti. Allora cari colleghi, noi non è che non volevamo discutere di questo provvedimento, noi vi abbiamo voluto mettere alla prova, la vostra capacità di programmare per spendere risorse e ancora una volta avete deluso, ma non avete deluso le nostre aspettative di colleghi di minoranza, non avete discusso le aspettative di chi vi sta ascoltando, state continuando a deludere le aspettative dei Sardi, di quelli che aspettano, e io sono anche sicuro, sono anche sicuro, sono pronto a scommettere ancora una volta con voi che a settembre ci troveremo nelle stesse condizioni, nelle stesse condizioni, che avete i soldi e non riuscite a programmare, perché ci state abituando in questo vostro malcostume, lo fate sui soldi del bilancio, lo fate sulla sanità, lo fate sull'urbanistica, lo fatte sulla riforma degli enti locali, lo fate sui trasporti. Voi vi fermate alla facciata dei problemi, non avete la capacità di entrare nella carne dei problemi. Perché su questo in qualche modo vengono sempre fuori le vostre incongruenze, di una maggioranza fondata sul potere, di una maggioranza il cui collante è il manuale Cencelli in versione sardo leghista. E su questo voi pagherete il prezzo peggiore, non a noi che continueremo a urlare da questa parte dell'emiciclo contro di voi, ma pagherete il prezzo peggiore nei confronti di quei sardi, che si rendono sempre di più conto che la loro fiducia che vi hanno concesso al momento del voto è stata una fiducia tradita. Per cui questo assestamento voi lo voterete con la maggioranza che avete chiamato e spostato dall'ombrellone per venire qua, noi lo bocceremo ma sicuramente sarà una bocciatura non tecnica, ma una bocciatura fortemente politica.
PRESIDENTE. Onorevole Ciusa ora a lei la parola…
CIUSA MICHELE (M5S). Grazie Presidente, oggi…
PRESIDENTE. Onorevole Mula, lei conosce il Regolamento già da due anni e mezzo e anche da prima. Lei è il capogruppo del PsdAz e interviene per ultimo.
Anche lei non può intervenire, non si è iscritto durante la prima…
Prego sull'ordine lavori.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.
MURA FRANCESCO (FdI). Grazie Presidente, sull'ordine dei lavori perché io vorrei farle notare che sono iscritto dal sistema informatico da diversi minuti, probabilmente dal primo intervento, e apprendo da lei in questo momento che non sono iscritto a parlare, perché se fossi iscritto a parlare avrei dovuto avere diritto di parola prima probabilmente del Movimento Cinque Stelle, volevo capire se…
PRESIDENTE. Purtroppo la sua prenotazione è arrivata dopo la chiusura del primo intervento.
GALLUS DOMENICO (Psd'Az). Presidente, al termine della seduta chiedo di intervenire per fatto personale.
PRESIDENTE. Va bene, certo può intervenire.
È iscritto a parlare il consigliere Michele Ciusa. Ne ha facoltà.
CIUSA MICHELE (M5S). Grazie Presidente, oggi vi apprestate a votare un nuovo assestamento tecnico, un assestamento tecnico che concretamente non ha alcuna valenza. Infatti sono mesi e mesi che ha annunciate di portare in questo Consiglio una variazione di bilancio politica che dia risposte alle varie emergenze della nostra terra, ma fino a oggi non siete stati manco in grado di formulare una proposta in tal senso. Questo fatto va sottolineato e denunciato a gran voce, perché ancora una volta la politica degli slogan dimostra tutta la sua triste inefficacia. La Sardegna vive uno dei momenti più difficili della storia dell'autonomia, i sardi soffrono le problematiche causate dalla nostra condizione di isola, che sono state ancora di più accentuate dalla crisi economica causata dalla pandemia. Senza dimenticare i gravi danni che ogni estate viviamo a causa degli incendi. Il terribile incendio di qualche giorno fa dell'oristanese ci ha fatto comprendere una volta di più come sia importante programmare e utilizzare le risorse che abbiamo a disposizione. Ora le popolazioni che hanno subìto sulla loro pelle questa tragedia, nelle quali è giusto ricordare che sono andate perse aziende, oliveti, capi di bestiame e con loro molto del patrimonio paesaggistico ambientale attendono risposte. Si è intaccato nel profondo del tessuto produttivo e culturale di quelle comunità che oggi più che mai attendono risorse, risorse che noi auspicavamo che oggi potessero entrare in Aula con una procedura d'urgenza affinché si potesse iniziare quanto prima l'iter per mettere a correre tali risorse, perché conosciamo tutti sin troppo bene i troppi ritardi che avvengono quando si stanziano misure come queste. Più volte abbiamo ascoltato i cittadini colpiti da tragedie come questa richiedere risposte urgenti per non rimanere abbandonati al proprio destino, per questo un solo giorno di ritardo va ad aggravare situazioni già di per sé tragiche. Ma consapevoli di ciò, della situazione organizzativa amministrativa regionale avete scelto quest'anno di ingolfare ancor di più la nostra macchina amministrativa votando una riforma che non va certo a risolvere i problemi come questo, che sono il vero danno che pagano sempre e solo i cittadini sardi. Non c'è tempo da perdere, colleghi e colleghe, i cittadini all'esterno di questo Palazzo proprio non capiscono come sia possibile che dall'inizio dell'anno non siete riusciti a fornire una manovra finanziaria politica da dibattere nelle Commissioni nella quale è necessario coinvolgere tutte le rappresentanze delle parti sociali per consentire quel dibattito plurale, per indirizzare nel modo giusto e corretto le risorse per rilanciare la nostra terra di Sardegna. Anche nelle ultime Capogruppo abbiamo avuto conferma che il testo non c'è, questo è inaccettabile, e magari questo testo non c'è per i vostri veti incrociati. I sardi ancora una volta sono spettatori e pagano tutti i vostri ritardi e beghe. Del resto l'hanno potuto vedere proprio in quest'Aula nelle ultime settimane con Consigli regionali sconvocati oppure rimandati a data da destinarsi, proprio per la vostra incapacità di mantenere un numero legale in quest'Aula, e tutto questo lo vediamo anche in campo sanitario nel quale l'assessorato e ATS non dialogano, questo è sotto gli occhi di tutta la sanità sarda, la carenza di medici su tutto il territorio sembra che non faccia più notizia, sembra che i sardi si debbono accontentare di ciò che passa il convento, sperando che vada tutto bene. E ora che il virus del Covid torna purtroppo a mordere ferocemente la nostra terra stiamo già assistendo alla sofferenza del nostro servizio sanitario che deve occuparsi anche delle altre patologie per non aggravare una situazione già profondamente critica. Le lunghe liste d'attesa sono ormai allucinanti e non si scorge all'orizzonte nessuna novità su questo tema. Ed è giusto ricordare che questo assestamento tecnico avviene senza il parere della sesta Commissione cioè la Commissione sanità, nonostante la metà del bilancio regionale è destinato alla sanità e tutto questo succede perché i vostri conflitti interni non consentono nemmeno di nominare un Presidente di Commissione. Il quadro della situazione è questo, colleghe e colleghi, siamo ormai a metà Legislatura e regna la confusione più totale e la totale mancanza di organizzazione e programmazione. È un quadro molto desolante e avvilente dal momento che ci sono le condizioni per far ripartire la Sardegna nei migliori dei modi ma purtroppo non state facendo nulla affinché questo avvenga, state tenendo in ostaggio i sardi solo per i vostri giochi, ma questi sardi lo sanno e non lo dimenticheranno, grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (Psd'Az). Grazie Presidente, non era mia intenzione intervenire in quest'Aula oggi, però permettetemi, dopo, diciamo, le accuse e dico anche un modo di parlare da parte di alcuni colleghi, perdonatemi, quando qualcuno continua a dire sardo leghisti, che sembra quasi in senso dispregiativo, oppure quando sento qualcuno che fa un'analisi di tipo politica dei voti, parlando dei partiti che sono non so, percentuali ma qualcuno non si rende conto che voi state sparendo, Dio mio? Qualcuno non si rende conto che se oggi noi andiamo a votare col sistema elettorale attuale ci sono partiti in quest'Aula che sono sotto la soglia di sbarramento, che non riuscirete mai ad entrare in quest'Aula e poi vi permettete di fare accuse di questo tipo? Allora io dico la considerazione che ho fatto alcuni giorni fa quando ho fatto un comunicato per le cavallette, e qualcuno lo avrà letto, perché qui parliamo di incendi ma noi nel Nuorese abbiamo anche altri problemi; ho detto ci sono alcuni politici che sono più dannosi delle cavallette, perché sono quelli che si presentano dei territori, che si mettono a urlare per dire guardate quelli che amministrano questa Regione quanto sono brutti, bastardi e ladri, guardate come sono brutti! Perché mettono i soldi poi i soldi li portano via per utilizzarli in altre cose, niente di più falso! Caro collega Loi, noi siamo venuti nel suo territorio e non per fare passerelle politiche, perché io non faccio parte manco di quel collegio elettorale, ma per esprimere non solo solidarietà nei suoi confronti che conosco in qualità di collega e di Sindaco serio, perché in quest'Aula c'è gente che parla che non distingue la determina dalla delibera e poi pensa di venire qui in quest'Aula a dare lezioni. Noi siamo venuti per dare solidarietà a quei territori e non solo, per garantire comunque che quelle risorse, che sono state messe a disposizione, in quei territori arriveranno. Però qualcuno in quest'Aula non dice che quando abbiamo fatto la Conferenza dei Capigruppo, che abbiamo chiesto di metterci pure i ristori oltre il discorso degli incendi, perché c'è gente che sta aspettando, gente che sta morendo e che ha bisogno di questi ristori, e qualcuno era contrario, e non ha dato il 102! Qualcuno lo dovrebbe anche dire, caro collega a Loi, chi è che era contrario, solo stralciare delibera incendi, ristori manco se ne parla. Qualcuno dovrebbe avere il coraggio in quest'Aula di dirle queste cose. Un'altra cosa bellina che abbiamo sentito, qualcuno parla ancora del sistema sanitario come dire: vi abbiamo lasciato un sistema di eccellenza e guardate quante siete sempre brutti, ladri e bastardi che l'avete rovinato questo sistema di eccellenza...
PRESIDENTE. Però onorevole Mura, la prego di utilizzare un linguaggio, lo so che è figurativo.
MULA FRANCESCO (Psd'Az). Presidente, mi faccia parlare perché arrivo anche al dunque, alle offese personali che sono state fatte a un collega, stiamo parlando di noi stessi, Presidente, non sto parlando degli altri, quanto siamo noi maggioranza, mi sto autoaccusando per come ci stanno descrivendo, però mi fa specie, Presidente, che lei non è intervenuto prima, quando un collega è intervenuto parlando in un certo modo del collega Gallus, facendo un'analisi di quanti partiti ha cambiato l'onorevole Gallus. Presidente, vogliamo parlare allora e facciamo un po' di analisi di qualche altro che è presente in quest'Aula? Non mi sembra, Presidente, perché noi ci dovremmo fermare a parlare di quello che è l'operato politico non di quello che fa un consigliere, perché qui ce ne sono tanti che non hanno cambiato partiti, ripeto, ma che non sanno nemmeno distinguere una delibera da una determina, eppure in quest'Aula si dice di tutto, caro Presidente. Stavo dicendo della sanità, perché qualcuno accusa, vorremmo ricordare, caro collega Meloni, me lo sono segnato, che avete tredici anestesisti nominati da voi che sono in malattia… non lo so perché sono in malattia, caro collega, nominati da voi gli anestesisti… no, va be', avete parlato e avete gridato, dobbiamo anche capire quello che avete fatto voi, perché in quei banchi nella passata legislatura c'eravate voi a comandare, e quel sistema sanitario disastroso l'avete votato voi, voi l'avete votato quel sistema disastroso, non noi! E voi stessi dite che vi vergognavate di quello che veniva fatto in quest'Aula che riguardava la sanità, e ora venite qui a darci lezioni di moralità; ma pensate un attimino a quello che state dicendo. E adesso parliamo di questa variazione tecnica, Presidente, che noi riteniamo e ringraziamo, ecco, per questo ringraziamo i colleghi, anche dell'opposizione, che hanno dato la disponibilità di poter essere comunque presenti, certo, di non votarla, ma comunque non c'è stato ostruzionismo, e quando va riconosciuto va riconosciuto. Questo è un passaggio, l'altro passaggio che noi potevamo fare, e non è stato fatto e non per colpa di questa maggioranza, era quello di stralciare anche i ristori, oltre agli incendi, e oggi probabilmente noi avremmo votato anche altro. Comunque io vorrei assicurare che non è che abbiamo tolto nulla, perché i soldi ci sono. Altra cosa importante; non ho sentito da parte dei colleghi, e mi riferisco a destra e sinistra, dire, oltre che la Regione si deve sempre svernare per metterci i soldi, perché ormai è diventata una banca, anzi un bancomat, io non ho sentito ragionamenti per dire: ci impegniamo noi personalmente per sentire i nostri rappresentanti, quelli che abbiamo mandato al Governo, destra e sinistra, affinché il Governo non ci lasci soli, perché siccome hanno aiutato anche le altre regioni, vorrei ricordare la Sicilia come è stata aiutata, noi oggi invece non abbiamo avuto nessun tipo di segnale che il Governo voglia fare la sua parte, e qui avrei voluto sentirvi per dire: noi ci siamo e siamo con voi! Sembra che sia sempre il Presidente Solinas, questa maggioranza e questa Giunta; ma questi signori vogliono fare la loro parte o ci vogliono lasciare soli anche in questa occasione? Gli incendi, territori distrutti, parole di solidarietà, di tutti, ma in sostanza, dopo la solidarietà, cosa c'è dopo la solidarietà? Quindi io direi, signori, facciamo un po' tutti quanti forza comune per dire veramente "non lasciateci soli", perché continuo a dire, destra e sinistra, Presidente, noi non ne abbiamo Governi amici.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Grazie, Presidente, onorevoli consiglieri. Anch'io ero mezzo indeciso, onestamente, se intervenire o meno durante un argomento di questo tipo, perché effettivamente è un argomento molto tecnico, come abbiamo avuto l'opportunità di dibattere durante la Commissione, però l'ho voluto fare e voglio intervenire per coscienza, per coscienza di cittadino sardo e per coscienza di una persona che ha sempre svolto il suo ruolo politico con la massima serietà. È vero, non sono state dette alcune parole che ha ripetuto il capogruppo del PSd'Az, non sono state dette, ma è stato detto che i colleghi con qualche consigliere stavamo parlando per organizzarci le vacanze. Allora, questo lo reputo veramente offensivo, lo reputo offensivo! Perché io sono una persona seria che lavora, come i miei colleghi, possiamo sbagliare e ci metto sempre la faccia quando sbaglio, non mi tiro mai indietro, non faccia una politica di facciata ma ci metto sempre la faccia e lo faccio senza nessuna paura, e quando sbaglio chiedo scusa, "ho sbagliato", io non mi stavo organizzando nessuna vacanza e, a proposito, io non devo neanche andare in vacanza, quindi sono disponibile, lo dico, se si volesse convocare il Consiglio in qualsiasi momento io sono disponibile, e come me tutti i colleghi che sono qui presenti, quindi questo lo reputo molto offensivo. E po, per fare che cosa? per fare del qualunquismo? Per dire ai sardi che noi non abbiamo approvato il ristoro per gli incendi perché ci stiamo organizzando le vacanze? Bugia! Grande bugia! Allora, queste sono le parole che fanno male alla politica in generale, alla politica in generale! Fanno male a tutti, non solo a noi che oggi stiamo governando, fanno male alla politica! E sono voluto intervenire solo per difendere questo: la buona politica! Non che la faccio io, ma la buona politica; esiste la buona politica, esistono persone che fanno politica che sono persone serie, che lavorano, come in tutti i settori, e ci sono persone che invece non un lavoro, ma non è la politica in generale, e questo è un messaggio sbagliato che noi continuiamo a dare all'esterno, per il quale tutti quanti verremo poi colpiti, tutti, verrà colpita la politic,a perché non si porteranno più gli argomenti dentro quest'Aula, si porteranno i selfie, si porterà il qualunquismo, si porterà l'offesa, come in una seduta come quella di oggi ho visto fare e per il quale non era il caso. Io capisco, è giusto fare degli attacchi politici e bisogna farli e bisogna sollevare tutte le cose che non vanno bene, ma parliamo di argomenti, parliamo di argomenti veri, di cose vere, non di bugie, perché lei, onorevole Manca, secondo me ha avuto una caduta di stile oggi, perché lei sa benissimo che noi non stiamo organizzando nessuna vacanza con i colleghi.
MANCA DESIRÈ (M5S). Bisogna capire quello che si dice.
FASOLINO GIUSEPPE, Assessore della programmazione, bilancio, creditore assetto del territorio. Onorevole Manca, se io ho capito male chiedo scusa, il suo messaggio è sembrato questo e sono stato attento, se lei avesse detto una cosa diversa io chiedo scusa, perché io difendo questo, quello che ho detto, e non entro in merito al discorso di come il mio collega alla sanità sta lavorando, assolutamente! Dico che in questo documento tecnico abbiamo completamente azzerato il debito sanitario senza però diminuire la spesa sanitaria, sono due cose completamente diverse, poi, ripeto, non entro in merito su come viene fatta la spesa, perché non è mia competenza, però abbiamo azzerato il debito sanitario pregresso mettendo 100 milioni in più di spesa all'anno, quindi non abbiamo cancellato la spesa, perché si fa questo errore molto spesso, abbiamo cancellato il debito pregresso. Onorevole Comandini, lei ha fatto un'analisi quasi corretta, quasi corretta, perché è vero che si dovrebbe spendere, è vero che i Paesi in una condizione di crisi come quella che noi stiamo vivendo fanno debito, ma non i Paesi che hanno disavanzo, perché lei sa benissimo che noi non possiamo fare debito, perché siamo in disavanzo, forse quest'anno riusciremo a non avere più disavanzo e dal prossimo anno eventualmente potremo fare debito. Ma io ho capito qual era il suo intendimento: spendiamo quello che abbiamo; infatti, a completamento, le volevo dire che avremo potuto spendere di più però non in sanità, perché in sanità abbiamo messo più soldi, a livello generale. Ci sono alcuni Assessorati che hanno avuto delle difficoltà, come giustamente ha detto l'onorevole Meloni, legate alla pandemia e quindi alcune procedure non sono andate avanti e ci siamo trovati con una programmazione prevista che non è stata rispettata; questo non è positivo, come giustamente diceva lei, prendiamoci l'aspetto positivo però, e cioè che abbiamo ridotto il disavanzo di più di 300 milioni e che questo ci può consentire quest'anno magari di eliminare completamente il disavanzo e lavorare in prospettiva. È vero, il Governo Draghi ha concesso l'opportunità alle regioni di approvare l'assestamento prima della parifica, ma grazie all'intervento della Regione Sardegna, perché l'unica Regione che ha proposto questa possibilità è la Regione Sardegna che,, in sede tecnica con la dottoressa Marcella Marchionni, ha fatto questa proposta ed è stata accettata da tutte le altre regioni e dal Governo successivamente; merito del Governo ma grazie, io personalmente lo devo dire, al mio Direttore generale, che in sede tecnica ha avuto questa intuizione, che ci dà l'opportunità di poter programmare quelli che sono gli equilibri del nostro bilancio. Si poteva fare prima? No, non si poteva fare prima, se noi avessimo fatto prima l'assestamento di bilancio oggi ci saremo trovati 150 milioni in meno. Questa è la realtà, perché il decreto da parte del Governo è arrivato a luglio e ci dava l'opportunità di poter utilizzare una parte di ristori per compensare le minori entrate, neanche tutte le minori entrate, una parte delle minori entrate, senza quello non avremmo potuto fare questo assestamento, avremmo fatto un assestamento senza poter spendere queste risorse e senza poter fare quella variazione di bilancio pronta che faremo nelle settimane prossime, quando il Consiglio deciderà di portarla avanti. Il Presidente ha promesso ristori immediati; non voglio entrare in merito anche qui a quello che è stato deciso dalla Conferenza dei Capigruppo perché rispetto il lavoro dei Capigruppo, ma se l'approvazione dei ristorni arrivasse a 30 giorni dalla dichiarazione del Presidente, comunque sarebbero ristori immediati, perché anche se non lo approviamo oggi, io voglio vedere quali ristori arriveranno prima, se quelli della Regione o quelli del Governo. Allora io dico, ci stanno, ripeto, gli attacchi politici, questo disegno di legge, che era un disegno di legge tecnico, è diventato un disegno di legge politico dove si è parlato di tutti gli argomenti, e ci sta, però io un appello che voglio fare alle persone di buon senso che fanno politica e che amano la politica con la "P" maiuscola: portiamo almeno dentro quest'Aula gli argomenti, mettiamo il qualunquismo fuori da quest'Aula perché non lo merita la politica, ma non lo meritano soprattutto i sardi. Grazie. Mettiamo in votazione il passaggio all'esame degli articoli.
Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.
MURA FRANCESCO (FdI). Grazie, Presidente. Io vorrei fare una considerazione rispetto all'intervento dei consiglieri del Movimento 5 stelle durante la discussione generale, perché mentre loro hanno scoperto adesso che i sardi non sono scemi noi lo sappiamo da sempre che i sardi non sono scemi e il fatto che non siano scemi è certificato dall'andamento dei vostri di sondaggi, che quando vi sorridevano non avevate imbocca altro che quelli, oggi invece che sorridono ad altri li rinnegate, e a noi non ci fa tanto soddisfazione il fatto che alcuni sondaggi portino il Partito di Fratelli d'Italia davanti alla Lega, ci fa invece una grande, grandissima soddisfazione il fatto che abbiamo superato voi e state scomparendo perché, appunto, ne i sardi e nemmeno quelli del resto d'Italia sono scemi, come avete detto voi. Siete riusciti, nel giro di due anni, a governare prima con la Lega, poi col Partito Democratico e poi con tutti assieme, e vi mettete a fare analisi politiche, addirittura io vi suggerirei, per il bene vostro, oltre che di tutti i cittadini che vi hanno votato, di ritornare a inseguire le scie chimiche, come avete fatto da sempre, oppure di ritornare a una condizione che non conoscete ancora e che secondo me è quella che più vi si addice: il silenzio; forse questa è la condizione migliore per voi. Incoerenza che però oggi ho riscontrato anche in una persona, che nell'intervento del giorno dopo degli incendi io ho avuto la forza, perché forse era un momento abbastanza difficile per tutti, di elogiare, perché l'intervento dell'onorevole Loi l'ho trovato alquanto incoerente, caro Diego, alquanto incoerente perché non è concesso nemmeno a lei, onorevole Loi, di speculare su quello che è successo nel suo territorio, non le è concesso di crearsi un'identità politica in questa opposizione sulle spalle della sua gente, non le è concesso, perché mai nessuno in settant'anni di autonomia, mai nessun comune, che aveva subito danni da incendio, in 70 anni di autonomia ha ricevuto quello che dal punto di vista politico è stato ricevuto questa volta nel territorio del Montiferru, con un investimento di tale portata, con la tempestività che questa maggioranza, il presidente Solinas ha dimostrato, non l'ha ricevuta mai nessuno e se oggi, onorevole Loi, non c'è il provvedimento dei 20 milioni in questa discussione è solo ed esclusivamente perché il suo Capogruppo, assieme ai Capigruppo dell'opposizione, si sono opposti all'ingresso di quel testo, scappando dalla discussione sul merito delle cose, perché questo avete fatto, perché di questo avete paura, di entrare nel merito della discussione delle cose e vi attaccate alle questioni di metodo; questo è. Se invece avessimo avuto la forza di entrare nel merito della discussione oggi qui staremmo discutendo del provvedimento dei 20 milioni perché, come giustamente è stato detto anche da alcuni autorevoli colleghi di questa opposizione, ci potrebbero essere anche delle difficoltà di spesa rispetto ai 20 milioni, e per evitare errori che sono stati fatti anche in passato forse sarebbe stato opportuno fare un ragionamento serio sul merito del provvedimento, che avrebbe potuto contenere anche norme strutturali di revisione come, ad esempio, la legge numero 28 dell'85, che può permettere, se modificata, di trasferire risorse per dare liquidità ai comuni che possono e devono anticipare le risorse per poi averle rendicontate, per evitare appunto che si abbia un accumulo di risorse anche nei comuni. Il mio invito è quello di ritornare a quello che era il clima del giorno dopo di quegli incendi, perché l'investimento è importante, è importante ed è l'unico investimento che oggi è in discussione nella scena politica sarda, perché la passerella dei Ministri dell'altro giorno per adesso non ha portato nulla se non un saluto e se non nel dire che lo Stato c'è, ma non si vede. Allora ragioniamo su questi 20 milioni, usciamo dalla sete di sangue che ha questa opposizione spesso, che ha avuto spesso questa opposizione e che sta probabilmente riportando anche in questa occasione, sangue di consenso perché quel sangue, il sangue del suo territorio, onorevole Loi, che è anche il mio territorio, e non le consento di speculare su quel sangue.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Cesare Moriconi. Ne ha facoltà.
MORICONI CESARE (PD). Sì, Presidente, io sono molto interessato all'appello rivolto dall'Assessore circa la necessità che abbiamo di riportare un contributo di buona politica alla discussione dell'Aula. Credo che sia sbagliato pesare il valore del contributo che ciascuno di noi dà sulla presunzione di sondaggi o simulazioni di questo tipo, ognuno di noi dà il contributo che ritiene di dover dare e lo fa con il rispetto che è dovuto e lo fa sperando di dare una mano alla risoluzione dei problemi. Io non credo che dia un contributo di buona politica l'affermazione circa il fatto che l'opposizione sia sfuggita dalla responsabilità di introdurre i temi dell'emergenza in Aula in tempi rapidi, collega Mura, perché è stata la proposta dell'opposizione quella di approvare l'assestamento di bilancio… poi lo dite voi… perché è stata la mia proposta condivisa da tutti i colleghi che sono intervenuti in Commissione, l'approvazione in tempi rapidi dell'assestamento di bilancio con lo stralcio e l'inserimento con una "102" in Aula della norma sugli incendi. Però voglio dire, è una cosa marginale, appartiene più alle dinamiche del dibattito consiliare. Penso che l'assestamento, come ha detto giustamente il collega Comandini, come tutti i provvedimenti non soltanto di carattere finanziario ma anche di carattere finanziario, sono davvero molto poco tecnici e molto di più politici, anche quando noi proviamo a svestirli della dimensione politica che ad essi appartengono. E credo che sia corretto pensare e sostenere il fatto che si dovrebbe spendere tutto ciò che si può spendere e si dovrebbe anche riscuotere tutto ciò che si deve riscuotere, io penso che appartenga ai temi del dibattito politico anche di un assestamento di bilancio il fatto che noi non riscuotiamo le somme dovute del decreto attuativo, la vertenza entrate, il decreto che disciplina le modalità di versamento e di attribuzione del gettito delle accise su energia e gas, perché non siamo pronti dal punto di vista operativo dell'agenzia sarda delle entrate. Sono temi che chiaramente in una discussione così ristretta nei tempi, limitano il confronto politico come invece noi avremmo voluto sviluppare per garantire il mantenimento degli impegni che il Presidente della Regione ha rivolto il 6 febbraio scorso all'Aula dicendo: approviamo una finanziaria tecnica e poi sviluppiamo subito dopo un dibattito politico. Il primo vero dibattito politico su una manovra finanziaria e approfittiamo dell'occasione dell'assestamento che come dice l'Assessore, io ci credo, forse non lo potevamo approvare prima però la discussione l'avremmo potuta sviluppare prima e l'avremmo potuta sviluppare anche per verificare l'adeguatezza delle norme che noi abbiamo approvato in tutti questi mesi. E c'era davvero da verificarne tante, sull'emergenza delle imprese e anche sulle altre emergenze, per esempio la questione che riguarda l'alluvione di Bitti avrebbe meritato un approfondimento, non uno scambio di battute e basta, perché i 40 milioni evidentemente non sono tutti a carico del Comune di Bitti, ma credo per i tre quarti a carico della responsabilità della Protezione civile e quindi evidentemente la Protezione civile ha avuto delle difficoltà nella programmazione che in una discussione più ampia potevano essere chiariti. Il Comune di Bitti mi risulta avesse la responsabilità della liquidazione di una parte dei danni e quella parte, quelle schede addirittura le aveva predisposte già alla fine di dicembre. Però per dire che in un confronto serio di buona politica, tutti questi temi avrebbero avuto la possibilità di essere sviluppati e le norme che noi abbiamo approvato per sostenere l'emergenza economica e per sostenere l'emergenza alluvioni e anche per sostenere l'emergenza incendi, probabilmente le avremmo potute sviluppare con più serenità, perché poi alla fine non produce niente lo scontro all'interno dell'Aula che tra l'altro non vede nessuno e non serve neanche a noi perché non ci dà nessun tipo di gratificazione.
L'emergenza incendi è un tema che va affrontato, che io spero non incorra nei ritardi che comunque incidono nella erogazione delle risorse, con Bitti noi abbiamo approvato due giorni dopo l'alluvione, con la variazione di bilancio, la legge è stata pubblicata quindici giorni dopo e la prima delibera della Giunta è arrivata un mese dopo, il 30 di dicembre, e questo si ripercuote chiaramente in tutta l'azione che non è solamente di programmazione ma anche di spendita.
Allora l'appello che noi continuiamo a rivolgere, sperando che prima o poi colga nel segno, uso questi termini garbati perché mi riescono solamente questi, è che noi arriviamo in Aula anche con gli strumenti per poterla sviluppare questa discussione. Il Documento di economia e finanza regionale che doveva essere approvato a giugno e non è stato approvato, ci priva di uno strumento importante, quell'ordine del giorno che avremmo dovuto approvare in conclusione della discussione sulla mozione sulla crisi delle imprese, sarebbe potuto arrivare anche oggi, io penso che più tardi arriviamo alla discussione di questi temi, più tardi sortiranno i benefici, i provvedimenti che noi adotteremo. E io credo che questo è privare il Consiglio regionale della buona politica di cui ha bisogno e di cui sta parlando l'Assessore.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.
LOI DIEGO (Progressisti). Mi dispiace per l'assessore Fasolino, intendo perché questo provvedimento sta prendendo una piega evidentemente diversa forse da quella che si sarebbe immaginato, ma non posso non intervenire in questo caso, me lo concederà Presidente, rispetto evidentemente a delle osservazioni che mi sono state fatte da colleghi il cui pulpito evidentemente in queste ultime settimane aumenta di altezza. "Non le è concesso speculare, identità politica, incoerenza." Caro onorevole Mura, amico Francesco Mura, non capisco se la concitazione di questo momento o di questi momenti, come dire, produca nel collegamento tra ciò che uno pensa e uno che dice delle sinapsi o delle interruzioni particolari, perché non capisco dove voglia arrivare, e non capisco soprattutto questi modi con i quali si pone nei miei confronti. Non le è concesso da chi? Ognuno si prende la libertà e la responsabilità di dire quello che vuole, come io ho sempre fatto, nel rispetto non solo delle istituzioni, dei colleghi, evidentemente anche della sua persona, ma forse è successo qualcosa che non conosco.
La valutazione rispetto alla coerenza o l'incoerenza passa attraverso una sottile linea di demarcazione tra comprendere e non comprendere le cose che si dicono e che si fanno. Io non credo in questa esperienza in particolare di aver superato i confini, di non aver provato, pur nella tragedia, di gestire e di relazionarmi in maniera quanto più razionale possibile sulla gestione di questa emergenza.
Non posso assolutamente accettare invece che mi si dica che la costruzione della mia identità politica passi attraverso la speculazione sulla tragedia, credo che questa sia un'affermazione, questa senza precedenti, e questa di gravissima entità, caro onorevole Mura, e non capisco quale sia il motivo di questa espressione e di questo atteggiamento. Non so se valutare anche per fatto personale questa gravissima accusa, io non ho mai né costruito il mio consenso, né costruito l'identità politica, né lavorato in tutti questi anni speculando sulle cose, se avessi voluto speculare su questa tragedia politicamente, avrei detto che per diversi giorni Pabarile, dopo l'incendio devastante è rimasto senza mezzi, se io avessi voluto speculare politicamente. Allora, lasciatemi tranquillo, non provocate oltre, non abusate di quello che è lo spazio che abbiamo in questa Aula e nell'esercizio corretto del ruolo istituzionale, nessuno crea competizione a livello territoriale, nessuno vuole costruire la sua forza sulla base di speculazioni. Io non so, lei afferma che in settant'anni il Montiferru non ha avuto… Ma lei è sicuro di quello che dice? Lei è sicuro di quello che dice? Questo per dire che al di là delle posizioni che ciascuno ha, rispettabili evidentemente al di là di quello che è successo nella Commissione, il tema vero e che io volevo sottoporle, è la necessità di assistenza che talvolta si traduce anche in una celerità con la quale le Amministrazioni locali possono avere un punto di riferimento.
Quando mi riferivo alle visite istituzionali gradite e iniziavo col citare quella del Presidente del Consiglio, lui sa quanto io ho apprezzato, sa quanto ho apprezzato e sapete quanto ho apprezzato le visite istituzionali, non parlavo di quel genere di passerelle, parlavo della necessità di tradurre questi atti di solidarietà in provvedimenti immediati che dessero quella risposta immediata che aspettano i cittadini e che aspettano le amministrazioni. Lo capiamo tutti molto bene che venti giorni, quindici giorni a ridosso di Ferragosto non risolvono sicuramente il problema, ma parliamo di segni e parliamo di risposte che le amministrazioni locali, il territorio si attende sulla base di quello che ci è stato detto, non sulla base di qualcosa che abbiamo imposto. Al presidente Solinas, durante la riunione di Cuglieri, io ho dato la mia totale disponibilità, vorrei che lui lo rappresentasse per dire che a me di giochi politici, come qualcuno vuole sottintendere in maniera scorretta, questa è la vera scorrettezza che mi si attribuisce. Infine, per quanto riguarda ciò che diceva l'onorevole Satta, che anche lui ha la mia stima, il tema che viene citato relativo alla programmazione, adesso non lo vedo in Aula, il tema che viene citato rispetto alla programmazione dei fondi, vorrei dire che in realtà dal primo istante nel quale i comuni e i territori tutti assieme sono stati colpiti da questa tragedia, hanno incominciato a programmare. Noi abbiamo chiaro un ambito nel quale praticamente bisognerebbe intervenire, ma nello stesso tempo voglio dire, a questo punto incomincio a dire un po' le cose come ritengo di doverle dire, che se la programmazione è l'atto attraverso il quale qualcuno definisce stanziamenti e interventi che devono riguardare quel fenomeno o qualsiasi altro, allora mi chiedo come è possibile che la programmazione del provvedimento che sarebbe dovuto arrivare o che è arrivato in Commissione, sulla base di che cosa è stato fatto?
La programmazione è una programmazione evidentemente che coglie le esigenze che sente il territorio e che traduce in atti, diciamo di stanziamento in questo caso, ciò che è necessario, quindi la programmazione da che parte deve iniziare?
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Rossella Pinna. Ne ha facoltà.
PINNA ROSSELLA (PD). Io non intervengo sul provvedimento, in verità, intervengo soltanto per esprimere un po' di amarezza e consentitemi se lo faccio.
L'amarezza che provo da consigliera regionale, da componente della massima Assise della Regione e l'amarezza che provo da cittadina, da cittadina che stamattina ha ascoltato il dibattito, il tenore, i contenuti, le espressioni, quelle espressioni che non fanno la buona politica a cui si richiamava l'assessore Fasolino, quel confronto serio stamattina secondo me è mancato e lo dico davvero con un enorme dispiacere. Abbiamo trasformato, avete, io intervengo in questo momento, quest'Aula in una sorta di arena da campagna elettorale più becera, la peggiore campagna elettorale cui abbia mai assistito, perché la situazione è drammatica per tutti, stucchevole direi. Si accusa un sindaco, che ha tra l'altro ricevuto attestazioni di stima fino a qualche ora fa, addirittura di speculare sulla pelle dei suoi cittadini, un sindaco che specula sulla pelle dei suoi cittadini per farsi un'identità politica. Ma ce l'ha già, non ha bisogno di speculare su nulla, sta soltanto difendendo quelli che sono i diritti dei suoi cittadini e il loro dolore, sta facendo il suo lavoro, sta facendo il suo mestiere, guai se non lo facesse. E poi i sondaggi, collega Mura, per favore, ma lei può pensare che mentre la Sardegna brucia in tutti i sensi, bruciano persino le persone che in via Romagna sotto 40 gradi e passa non riescono nemmeno ad avvicinarsi a fare un tampone, la gente che sviene, la gente che sta male, o gente che addirittura è costretta a stare rinchiusa in casa sperando di non avere più sintomi perché il tracciamento è saltato completamente, perché non riceve l'assistenza a casa e lei parla di sondaggi, di sondaggi elettorali, e lei parla di partiti che stanno scomparendo, ma le pare che questo sia un argomento da portare nell'Aula di un Consiglio regionale, di questo Consiglio regionale che di tutto ha bisogno fuorché di fare campagna elettorale? Scusate questo sfogo, scusatemi veramente, ma io credo che davvero non sia cattiva politica prendere qualche giorno di vacanza se i risultati dello stress, del solleone, delle beghe politiche dovute chiaramente al manuale Cencelli che forse salta qualche pagina, non è chiaro. E ho sentito delle cialtronerie, scusate se uso questa espressione, delle cialtronerie riferite al centrosinistra che avrebbe nominato, nominato, udite udite, dei medici anestesisti. E da quando la politica nomina anestesisti?
(Interruzioni)
Questo è tutto da dimostrare, perché evidentemente se attribuite a noi questa possibilità e questa colpa è perché questo è il metodo che voi usate! Questo è il metodo che voi usate e lo state usando molto bene! Sembra di stare in una prima media, con tutto il rispetto per i ragazzini di 11 anni.
PRESIDENTE. Onorevole Ennas, per cortesia, assuma un contegno e un comportamento consono, adeguato, poi chiede la parola e ci fa sentire quello che ha da dire. Prego, onorevole Pinna.
PINNA ROSSELLA (PD). Grazie, Presidente. Allora dicevo, addirittura si accusano questi medici di essere in malattia, se sono in malattia avranno le loro buone ragioni! O partiamo dal presupposto che chi si mette in malattia sta fregando lo Stato? Scusate l'espressione. Allora, preoccupiamoci di altre cose, preoccupiamoci delle cose serie, preoccupiamoci di 14 centri trasfusionali che vedono rimandate addirittura le trasfusioni e le terapie per carenza di personale e per carenza di sangue, preoccupiamoci di questo, di salvare la vita delle persone, di salvare quel poco che resta di economia e non di fare campagna elettorale in quest'Aula.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRE' (M5S). L'ho sempre dichiarato, a volte riportare una verità nella massima Istituzione sarda, è davvero molto, molto difficile e a volte purtroppo ci sono delle risposte a queste verità che cercano un po' di deviare l'attenzione invece sulla quale noi cerchiamo di puntare. E allora vorrei rispondere anche al collega Mura che cercava di deviare l'attenzione su fatti nazionali, sul fatto che il Movimento 5 Stelle sia un partito, ci ha proprio citato, sia un partito assolutamente in decadenza, che stiamo scomparendo. Guardi, onorevole Mura, io le posso assicurare che se qualcuno qua, adesso in questo momento, mi proponesse o mi dicesse che c'è la possibilità di mandare tutti a casa, compreso il Governatore della Regione Sardegna, io sarei la prima, molto volentieri, ad andare a casa, scomparsa o non scomparsa, per me sarebbe un vanto quello di togliere ai sardi, di eliminare ai sardi questo Governo che tutto sta portando avanti tranne tutte quelle azioni che possano davvero portare un cambiamento al popolo sardo. Quindi, quando lei cerca di sviare l'attenzione su fatti nazionali o su problemi di partito non desta proprio l'effetto che lei spera, perché le ripeto noi possiamo anche scomparire, ma se questo rappresentasse davvero il motivo per mandarvi a casa, io andrei all'istante a casa mia, in questo momento! Non so se questo lei molto probabilmente lo potrebbe fare, anche perché se sta lì a sostenere ancora questa maggioranza vuol dire che alla sedia ci tiene molto.
Detto questo, Presidente, mi dispiace anche sentire degli atteggiamenti o comunque delle affermazioni gravi, a mio avviso, molto gravi da parte dell'onorevole Mura nei confronti di un collega che tra l'altro fa parte del suo territorio, perché sentirsi dire che si è uno speculatore, e che si specula addirittura nel proprio territorio, io credo che queste affermazioni, come dice spesso lei onorevole Mura, non facciano bene alla politica, qualora per politica si intenda il bene comune dei sardi in questo caso. Poi, capisco anche che, insomma, quando non si hanno delle motivazioni, o degli argomenti per poter rispondere a degli attacchi sensati, concreti e reali, capisco anche che non potendosi appigliare a niente qualche scusa, o qualche non verità, possa anche essere detta.
Detto questo, assessore Fasolino, lei sa, ma perché lo ha anche menzionato in questo Consiglio regionale che la stimo, la stimo come persona che lavora e come persona che si è sempre messa a disposizione quando noi l'abbiamo cercata per avere dei chiarimenti sul suo operato, però ribadisco, bisogna capire bene ciò che viene detto, e allora se non sono riuscita ad arrivare col mio pensiero, proverò a rifarlo adesso. Si parlava di promesse, Assessore, promesse, delle promesse che sono state fatte due mesi fa, lo dico apertamente, ma perché è così, è anche agli atti, in questo caso dalla Vicepresidente della Regione Sardegna, ma l'ho detto anche poco fa, ho fatto nome e cognome, perché è mia abitudine prendere sempre e riportare la verità, che è agli atti poi, per cui non è che me la stia inventando, in una Commissione, in quest'Aula, si era promesso che il provvedimento per il ristoro alle categorie che non erano state menzionate, ristori di sostegno per il Covid, sarebbe arrivato dopo dieci giorni da quella data, sono passati due mesi, non è arrivato niente, e lo ribadisco questo, lo ribadisco. Quindi, riferito alle vacanze, noi tutti, compresi voi, andremo in vacanza, se andremo in vacanza, e mentre noi andiamo in vacanza ci sono persone, ci sono sardi, che magari in quelle promesse che voi maggioranza fate ci contano; in quelle promesse che voi maggioranza fate ci sperano; ci sono promesse che voi maggioranza fate magari che cercano di risollevarsi dopo un periodo in cui li ha visti quasi alla fame. Lo ribadisco quello che dico, assessore Fasolino, lo ribadisco. A volte è una constatazione che faccio anche ai colleghi, è vero a volte è importante utilizzare uno strumento, che tutti noi abbiamo, che è il silenzio. A volte quando non si sa cosa dire…
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.
SAIU PIERLUIGI (LEGA). Presidente, non è una formula retorica, non era mia intenzione intervenire, però il dibattito del Consiglio regionale ha preso una piega che non mi è piaciuta. E devo dire la verità mi trovo d'accordo, e forse anche con una certa sorpresa da parte mia, con l'intervento dell'onorevole Rossella Pinna, che correttamente dal mio punto di vista, e lo condivido, ha voluto richiamare il Consiglio regionale ha un dibattito che sia degno del ruolo istituzionale che ciascuno di noi ricopre. E io credo che molti degli interventi che ho ascoltato con attenzione in questo dibattito abbiano avuto, assessore Fasolino, mi permetto di reinterpretare le sue parole, da un punto di vista istituzionale molto migliori di quelle che dirò io, alcuni di questi interventi hanno avuto l'unico scopo e anche l'unico risultato di mortificare la dignità del Consiglio regionale. Ed è vero quello che ha detto lei, onorevole Pinna, che troppe volte anche in questo dibattito si è ricorso surrettiziamente ad argomentazioni da campagna elettorale, perché altrimenti io non mi spiego gli interventi sulla sanità anche in questo dibattito che, francamente, fatti da voi che avete votato le peggiori riforme del sistema sanitario sardo, quelle riforme, quelle leggi che hanno messo in ginocchio, onorevole Meloni, la sanità di Olbia e la sanità di Nuoro, non fanno sorridere, fanno piangere! È questa la campagna elettorale che voi avete portato indegnamente in questo dibattito, ed è campagna elettorale quella degli interventi che da quei banchi sono arrivati sugli aiuti alle aziende colpite dalla crisi dovuta al Covid e che non hanno ricordato come la Regione Sardegna sia la regione italiana che più di tutte ha investito risorse del proprio bilancio per aiutare le aziende, non l'avete detto una volta. Non avete detto una volta che questa Regione, che questa maggioranza, che questo Governo regionale è il primo in Italia per le risorse del proprio bilancio messa a disposizione delle aziende. Basta fare campagna elettorale, ma siamo noi che ve lo chiediamo. E francamente risparmiateci l'imbarazzo di dovervi ascoltare quando parlate di nomine, anche in sanità, perché mi dispiace, lo dico anche facendo una certa autocritica, molta di quella gente è ancora lì dove ce l'avete messa voi a fare danno, a fare danno alla sanità. E come definire poi gli interventi di chi parla di poltrone dalla propria poltrona? Amici dei 5 Stelle è veramente imbarazzante, dichiarate tutte le volte di essere disponibili a mollarla quella poltrona e non la mollate mai, a Roma come a Cagliari, abbiate il buon gusto almeno di tacere su questo, non dite che fate una cosa e poi non la fate, non siete credibili. Allora il mio appello in questo dibattito, signor Presidente e signori colleghi del Consiglio regionale, non solo della maggioranza, mi rivolgo a tutti, è quello di lavorare insieme per il bene della Sardegna, di lavorare insieme per mantenere gli impegni che tutto il Consiglio regionale ha preso a cominciare da quelli presi con le popolazioni colpite dall'incendio che ha riguardato il Montiferru e le altre aree dell'oristanese, e non solo. Lavoriamo insieme perché vengano stanziate quelle risorse, lavoriamo insieme perché venga fatta un buon provvedimento legislativo, perché quel provvedimento legislativo e quelle risorse stanziate vengano spese rapidamente. Quello che stiamo affrontando oggi, il provvedimento sul quale stiamo discutendo, lo ha spiegato molto meglio di me l'Assessore al bilancio, vorrei dire che l'ha spiegato molto meglio di tutti coloro che sono intervenuti in questo dibattito oggi, allora riportando, o cercando di riportare il dibattito, il confronto al Consiglio regionale all'interno dei binari che dovremmo seguire. Oggi molti di noi hanno perso l'occasione per dare un contributo positivo ai problemi della Sardegna e dei sardi. Cerchiamo, e mi rivolgo davvero a tutti, di non perdere l'occasione oggi e in futuro di lavorare per la Sardegna, perdendo meno tempo con le polemiche, perdendo meno tempo con le strumentalizzazioni e perdendo meno tempo con il tentativo di portare in questa sede una campagna elettorale, che voi con i vostri interventi avete cercato di insinuare e che noi, responsabilmente, dobbiamo respingere, perché chi ha…
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Presidente, siccome ieri sera ascoltavo una bella canzone di un cantautore spagnolo che è Joaquín Sabina, che è uno dei cantautori più conosciuti in Spagna e in tutto il Centro e Sudamerica, in una bellissima canzone "Noche de Boda", in una frase di canzoni che sono poesie, recita che "Le menzogne appaiano come menzogne, che la verità non abbia complessi". Per ripristinare un briciolo di verità, non essendo il depositario del vero, ma almeno stando ai fatti, ricordo che nei primi anni 2000 governava il centrodestra con la Giunta Pili, successivamente il Governo Soru a partire dal 2004, dopo il Governo Cappellacci, dopo il Governo Pigliaru, e poi questa maggioranza col presidente Solinas. Ora l'attribuzione della responsabilità circa la drammaticità della situazione economica della sanità a una parte esclusivamente o all'altra mi pare che sia un non aver presente che cosa è accaduto nella storia politica degli ultimi vent'anni in Sardegna. Il tema è, rispetto al passato sono stati fatti, per quanto in modo difficile e complesso e aggravato dalla situazione Covid, passi in avanti in alcune direzioni e in alcuni settori, o abbiamo fatto passi indietro e dovremmo intervenire per impedire le retrocessioni ulteriori? Questo è il tema. Sulla sanità non ho apprezzato la riforma precedente, non ho sostenuto e ho combattuto questa, ma sulla sanità c'è una situazione che ha portato da una situazione difficile e complessa, che non aveva risolto i temi della sanità, a una situazione drammatica. Si fanno spese al massimo ribasso, per cui ci sono pazienti che devono comprare loro per se stessi le cannule per avere un approvvigionamento di sangue. Non c'è personale per cui i centri trasfusionali chiudono il sabato e la domenica. Ci sono dei dati di ricoveri, tanto che oggi apriamo nuovamente in piena estate reparti Covid. Dovrebbe non ricercare la maggioranza quali responsabilità del passato, ma cercare di non aggravare la situazione, rimuovere gli ostacoli nel presente e per il futuro. Questo è il vostro compito, non di storici della politica, nell'andare a ritroso a ripercorrere i fatti del passato, ma cercare di migliorare le condizioni nostre e dei sardi per il futuro. Poi ho sentito addirittura elogiare la scomparsa dei partiti. Ora se si tratta della scomparsa del partito fascista, del partito nazista e di quelle idee non si può che essere contenti, con una differenza nella sciocchezza delle interpretazioni politiche, che in un caso nasceva per migliorare le condizioni di vita di lavoratrici e lavoratori, che poi ci siano stati fatti, episodi, stermini e drammi è cosa che hanno pagato per primi i componenti di quei partiti comunisti. Nel Comitato centrale del Partito comunista in Russia vennero uccise 300 persone perché osteggiavano Stalin, ma almeno un minimo di storia! Perché io conosco la vostra, ma anche la drammaticità della mia. E quelle idee non sono mai state scritte per massacrare persone, nelle altre idee era sancito fin dall'inizio il massacro e lo sterminio. Quindi godere della scomparsa delle peggiori ideologie è un bene, godere della scomparsa di partiti politici e né più né meno un dramma per la democrazia. Dopodiché siete arrivati addirittura con uno dei colleghi più garbati e più pacati ad accusarlo di speculazione a pochi giorni dagli incendi che hanno devastato il loro territorio e minano nel profondo la possibilità di ripresa. Nel frattempo la sanità è allo sbando, i trasporti non se ne parli, l'agricoltura non eroga un euro, i controlli nei porti e negli aeroporti inesistenti, e fra un po' chiuderemo tutto. Le risorse alle imprese, si gioisce perché abbiamo dato il grande contributo alle imprese, ma non vi rendete conto che le…
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, devo dire che intervengo perché voglio intervenire, visto che tutti intervengono perché non vogliono intervenire, io invece sono molto convinto di intervenire.
Intervengo per un "guasi", che ha usato l'assessore Fasolino. Sì, devo dire che l'assessore Fasolino ha spiegato benissimo quello che è accaduto per quanto riguarda l'assestamento di bilancio, ricordando, e lo riconosco, l'intuizione che ha avuto il suo ufficio, lei, nel richiedere al Governo Draghi la possibilità di approvare gli assestamenti di bilancio prima che intervenga la Corte dei conti, che per molti colleghi può significare poco, e devo dire che è tantissimo, perché sanno bene, chi gestisce il bilancio di una Regione, che avere la possibilità di fare le variazioni di bilancio in questa parte dell'anno è molto meglio che farli a novembre, perché se andiamo a fare le variazioni di bilancio a novembre significa molte volte di non spendere i soldi. Ma torniamo al "guasi". Il "guasi" è questo, Assessore, io sono convinto che la scelta di voler ripianare il disavanzo della sanità, purché sia una scelta nobile, dovuta, probabilmente in questo momento è la differenza che c'è fra la nostra posizione politica e la vostra. Perché in questo momento avere avuto a disposizione ingenti risorse, oltre 330 milioni di euro, per poter fare tantissimo, e averli sottratti da parte del bilancio in qualche modo è una scelta errata, perché noi questo disavanzo possiamo pensare di averlo in qualche modo ridotto solo tecnicamente in questa fase, perché ancora quanto costerà la pandemia alle casse della Regione sarda? Non lo sa ancora nessuno quanto costerà questa pandemia in Sardegna. Allora la scelta che noi chiedevamo, ed è quel "guasi" che ci differenzia, era che voi avevate a disposizione oltre 330 milioni di euro per poter fare tutta una serie di iniziative e interventi che avrebbero permesso in questo momento particolare di arrivare a sostegno delle famiglie, di arrivare a sostegno delle imprese, di arrivare a sostegno di tutto quel mondo sardo che grida e che si aspetta aiuti da voi.
Infine, Assessore, anche la maleducazione oltre il "guasi", devo dire, regna in quest'Aula; la maleducazione dei colleghi che non ascoltano, se ne fregano di quando interviene un altro collega. Però non voglio parlare di questo, voglio parlare di una cosa che può essere una banalità anche questa, cari colleghi di maggioranza, ma lo dico perché mi sono stufato, e lo dico con garbo: vi ricordo che avete vinto le elezioni, forse vi siete dimenticati, voi avete vinto le elezioni e chi vince le elezioni deve governare. È una cosa semplicissima, banale, forse per voi governare è assurdo ma voi dovete governare, e allora se c'è ancora qualche esponente nostro in qualche posto di potere, voi che gestite… beh, son cavoli vostri. Dite che noi dopo due anni e mezzo abbiamo ancora la forza di nominare persone importanti in strutture regionali, ci volete dare questi superpoteri: noi questi poteri non li abbiamo e non li vogliamo, per cui finitela di dire che è colpa nostra e che ci sono ancora esponenti del centrosinistra in importanti strutture della sanità, della pubblica istruzione o dove volete voi; siete due anni e mezzo che governate voi e in due anni e mezzo continuate con questa tiritera. Basta, se avete uomini migliori nominateveli, se avete super geni metteteli nei posti giusti, non è più nostra competenza fare le nomine, è totalmente vostra competenza. Il problema è che voi non vi mettete d'accordo, perché non vi mettete d'accordo su nulla, fate le riunioni però non vi mettete d'accordo su nulla! Quindi, cari colleghi, voi avete vinto, fatevi tutte le nomine che volete fare, riunitevi sul Monte Ortobene al fresco, che forse vi viene meglio, nominate le persone che volete nominare pero basta col dire che è colpa nostra.
E sulla sanità, cari colleghi, voi siete venuti con una grande riforma, la riforma delle riforme delle riforme delle riforme, dovendo azzerare la nostra avete partorito un topolino; voi della grande riforma avete fatto soltanto un mezzo articolo dove dice che dovevate posticipare la data di entrata in vigore di quella riforma, ecco qual il vostro peso politico, un "guasi" e un posticipo, però con un "guasi" e un posticipo la fine è chiara ed evidente, non solo in quest'Aula ma ormai anche nel cuore dei sardi.
PRESIDENTE. Poiché nessuno altro è iscritto a parlare sull'articolo 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 2.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Proseguendo il discorso fatto poc'anzi e condividendo le parole dell'onorevole Comandini, ricordo, innanzitutto a me stesso, grandi interventi per le imprese: perché è stato fatto un intervento di quel tipo e abbiamo potuto destinare così ingenti risorse? Intanto perché la Sardegna aveva, come sapete, una dote di accantonamenti consistenti, che sono sempre stati oggetto di discussione e di interlocuzione nei rapporti Stato-Regione, nell'ambito dello sblocco di quelli noi abbiamo avuto la possibilità di avere ingenti risorse disponibili. L'altro elemento che ci ha consentito di coprire il mancato gettito è l'autorizzazione all'utilizzo di quelle parti di somme disponibili, in parte per coprire il mancato gettito, e anche, liberamente, per avere una dotazione a favore della sanità e a favore degli interventi per le imprese, e un'altra parte di risorse non sono state erogate direttamente dallo Stato a beneficio delle imprese ma sono state dirottate dallo Stato alle Regioni, o comunque è stata autorizzata la spesa, perché le Regioni, in base alla dimensione e realtà delle imprese esistenti, potessero coprire le situazioni problematiche legate all'imprenditoria, all'intrapresa economica e a coloro che soffrivano. Qual è l'emblema della drammaticità della situazione? Che mentre in Lombardia il dato diceva che il 60 per cento della popolazione continuava a circolare perché le imprese manifatturiere e il tessuto economico e produttivo della Lombardia, che è il punto di riferimento dell'economia europea, ha continuato ad operare, così come in Emilia Romagna e in altre regioni del Nord, da noi, una volta che sono stati chiusi gli uffici pubblici, una volta che gli esercizi commerciali sono stati chiusi, rimaneva una pattuglia sparuta di imprese operanti, perché il nostro sistema produttivo è dato da terziario e servizi, e una volta chiusi bar, ristoranti, uffici e studi professionali si è bloccata la Sardegna. E abbiamo una platea di esigenti, in termini di esigenze economiche da soddisfare per i bisogni, molto, molto, molto più estesa, per la debolezza economica del tessuto imprenditoriale sardo rispetto ad altre realtà. Quel dato è un campanello d'allarme, non è una gioia, che dovrebbe far riflettere in particolar modo perché tutti noi ci auguravamo che superati i tre mesi di pandemia in vista dell'estate del 2020 sarebbe scomparso il morbo, ora siamo nel 2021, in piena estate, e non c'è più scienziato che non parli di varianti dalla Delta fino alla Z, e quella drammaticità del tessuto economico produttivo non è che la potremmo mantenere con risorse pubbliche e vita natural durante: o ci si attrezza oggi per correggere, o domani le risorse non ci saranno, perché l'assessore Fasolino non pianta gli alberi di Pinocchio con le monete d'oro, e a quanto pare, vista la novella, neanche in quegli alberi crescevano le monete d'oro, tanto che Pinocchio rimase fregato.
Poi l'altro argomento è stato sulle vacanze. Ma il tema non è che a due giorni da Ferragosto, con tutti gli uffici chiusi, si stia qua a far finta di lavorare, non è questo il tema, che avendo famiglia, amici, parenti e conoscenti si vogliono trascorrere due giorni con loro, il tema è non aver lavorato per due anni e mezzo, non è lavorare un giorno poco prima di Ferragosto, è non aver contribuito alla soluzione di un problema, anzi aver operato sistematicamente per aggiungere a quei problemi esistenti altri e nuovi problemi! E lo sapete anche voi, perché iniziano anche i vostri storici elettori a fermarvi, a dirvelo cosa state facendo, perché si percepisce anche da parte vostra la preoccupazione, al di là del dibattito, della difesa d'ufficio, dei ruoli tra maggioranza e opposizione, della necessità di intervenire a difesa e via dicendo! Ma è pensabile che il Presidente della Regione non partecipi ad una Giunta? È vero, è impegnato nello studio, scusate, e siccome noi, compresa l'onorevole Caddeo, siamo persone che hanno interesse che le persone e i giovani studino…
(Interruzione)
Io ho la decenza di non aver fatto partecipare a un concorso pubblico in Comune nessuno di quelli che ho nominato nel mio staff, figurati se mi fossi presentato io! Ma insomma!
(Interruzione)
Infatti lascio proprio perdere, e lascio perdere perché sono distante anni luce da quei comportamenti, e dovreste prendere le distanze anche voi!
PRESIDENTE. Poiché nessuno altro è iscritto a parlare sull'articolo 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 3.
Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 3, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 4.
Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 4, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 5.
Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 5, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 6.
Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 6, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 6 bis.
Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 6 bis, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 7.
Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 7, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Passiamo alla votazione finale del testo.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 280/A.
Risultato della votazione
(Il Consiglio approva).
GALLUS DOMENICO (Psd'Az). Presidente, rinuncio al mio intervento per fatto personale. Chiederò di intervenire in occasione della prossima seduta.
PRESIDENTE. La seduta è tolta, il Consiglio sarà riconvocato a domicilio.
La seduta è tolta alle ore 13 e 44.