CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 504
ENNAS – GIAGONI – MANCA Ignazio – MELE – PIRAS – SAIU sulle opere e le infrastrutture necessarie al Phase Out della Sardegna e individuazione delle infrastrutture per l’arrivo del GNL.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– il piano nazionale per l’energia e il clima, PNIEC, predisposto dal Governo italiano pone tra gli obiettivi la decarbonizzazione dei settori industriali con particolare riguardo a quelli ad alta intensità energetica. In particolare per la Sardegna, è ritenuto “opportuno e conveniente rifornire di gas naturale le industrie sarde, le reti di distribuzione cittadine, già esistenti e già oggi compatibili con il gas naturale, e in costruzione; sostituire i carburanti per il trasposto pesante; sostituire i carburanti marini tradizionali con GNL introducendo, in modo graduale, il limite di 0,1% di Zolfo per i mezzi portuali e i traghetti; alimentare a gas naturale le centrali termoelettriche previste per il Phase Out delle centrali alimentate a carbone”;
– la Regione autonoma della Sardegna presenta caratteristiche geografiche, economiche, demografiche e sociali che la differenziano dalle altre regioni Italiane. La condizione d’insularità della regione ha limitato lo sviluppo delle infrastrutture, specie in ambito energetico. Allo stato attuale la Sardegna è priva di un sistema di trasporto del gas naturale, mentre esistono reti di distribuzione, in alcuni casi ancora in fase di realizzazione, che attualmente utilizzano altri combustibili;
– la proposta del sistema di approvvigionamento, stoccaggio e trasporto interno, in fase di discussione con il Governo, deve fornire contestualmente solidità al sistema di approvvigionamento del termoelettrico convertito, la possibilità a tutti i cittadini sardi raggiunti dai bacini di avere una tariffa coerente con quella degli altri cittadini italiani e dare compiutezza alla capacità di generazione di idrogeno che la Sardegna ha in ragione della sua capacità di generare rinnovabili;
CONSIDERATO che:
– nel rapporto elaborato da RSE (Ricerca sistema energetico) “Soluzioni infrastrutturali per il soddisfacimento del fabbisogno energetico della regione Sardegna”, presentato il 15 luglio 2021 e realizzato su incarico di ARERA, si individua il gas naturale come soluzione economicamente più conveniente per il sistema energetico della Sardegna e si indica che le infrastrutture energetiche realizzate in questa fase potranno essere riutilizzate in futuro per l’idrogeno (hydrogen ready);
– la Regione autonoma della Sardegna in qualità di coordinatrice della Commissione energia della Conferenza delle regioni, nel lavoro di redazione del PNIEC, ha garantito una configurazione energetica per la Sardegna attraverso il decreto legge 16 luglio 2020, n. 76, che all’articolo 60, comma 6, recita: “Al fine di realizzare il rilancio delle attività produttive e dei consumi civili nella regione Sardegna, garantendo l’approvvigionamento di energia all’isola a prezzi sostenibili e in linea con quelli del resto d’Italia, assicurando al contempo la compatibilità con l’ambiente e l’attuazione degli obiettivi del PNIEC, in tema di rilancio industriale, di decarbonizzazione dei consumi e di Phase Out delle centrali a carbone presenti nella regione Sardegna, è considerato parte della rete nazionale di trasporto, anche ai fini tariffari, l’insieme delle infrastrutture di trasporto e rigassificazione di gas naturale liquefatto necessarie al fine di garantire la fornitura di gas naturale mediante navi spola a partire da terminali di rigassificazione italiani regolati e loro eventuali potenziamenti fino ai terminali di rigassificazione da realizzare nella regione stessa. Il gestore della rete nazionale di trasporto attiva una procedura per consentire la presentazione di richieste di allacciamento alla rete nazionale di trasporto a mezzo di tali infrastrutture entro trenta giorni dalla data entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, e avvia le attività propedeutiche alla realizzazione delle stesse infrastrutture”;
– all’articolo 31 del decreto legge n. 77 del 2021 è previsto che “al fine di realizzare il rilancio delle attività produttive nella regione Sardegna anche in attuazione dell’articolo 60, comma 6, del decreto legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n.120, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM), su proposta del Ministro della transizione ecologica, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, sono individuate le opere e le infrastrutture necessarie al Phase Out dell’utilizzo del carbone nell’Isola”;
– la Società Terna, su richiesta del Ministero dello sviluppo economico, ha comunicato che, al fine di realizzare il Phase Out completo del carbone e degli impianti essenziali in Sardegna nel rispetto del mantenimento delle condizioni di sicurezza del sistema elettrico, le esigenze di nuova potenza programmabile con prevalente funzione di adeguatezza, regolazione e riserva sono pari a 550 MW, opportunamente distribuiti tra il nord e il sud della Sardegna. Tale potenza potrà essere realizzata mediante la trasformazione delle centrali del Sulcis e di Fiume Santo con la sostituzione del combustibile a gas naturale;
– i consumi gas per il segmento industriale e termoelettrico sono concentrati intorno ai distretti industriali di Porto Torres e Portovesme e in parte nell’oristanese, aree prossime ai bacini di consumo dell’area di Cagliari, dell’area del nord Sardegna, di Oristano e delle aree interne del Nuorese facilmente collegabili attraverso interconnessioni di rete;
– è fondamentale individuare i poli industriali di Portovesme e di Porto Torres come strategici a livello nazionale per la tipologia di attività produttive in esso ubicati e quali esempio di riconversione nel campo nel campo della decarbonizzazione e industria sostenibile;
– il Ministro della transizione ecologica ha recentemente assicurato che la Regione sarà protagonista nella scelta delle politiche regionali in materia di energia e transizione ecologica e che è importante riportare le questioni energetiche al più ampio tavolo dei portatori di interessi regionali;
RITENUTO che:
– è indispensabile individuare le opere necessarie per l’attuazione del PNIEC relativamente al Phase Out del carbone in Sardegna, allo sviluppo in sicurezza della produzione da fonti rinnovabili e al rilancio industriale in linea con le politiche di decarbonizzazione dei poli industriali della stessa Isola, in quanto direttamente discendenti dalle previsioni del PNIEC e prioritarie per l’implementazione del Piano MEDESIMO;
– è necessario garantire agli utenti sardi connessi alle reti di distribuzione prezzi in linea con quelli del resto d’Italia,
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
a farsi portavoce presso il Governo nazionale affinché:
1) preveda nel DCPM che la rete nazionale del trasporto del gas sia estesa alla Sardegna come parte della rete nazionale di trasporto, anche ai fini tariffari;
2) preveda nel DPCM la realizzazione dei tratti di rete necessari per alimentare a gas le centrali termoelettriche da riconvertire, nonché le zone industriali e le reti di distribuzione cittadine e tutte le opere strumentali alla realizzazione delle infrastrutture previste;
3) inserisca nel DPCM apposito richiamo al fatto che, al fine di offrire agli utenti sardi connessi alle reti di distribuzione prezzi in linea con quelli del resto d’Italia, dovranno essere adottate soluzioni tecnico/regolatorie che consentano di equiparare gli oneri di sistema e correlare il prezzo della materia prima al PSV;
4) convochi un tavolo istituzionale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri con la Regione per stabilire i passaggi necessari per garantire un assetto energetico, funzionale alla decarbonizzazione, alla tutela del sistema produttivo sardo e agli obiettivi previsti dai piani.
Cagliari, 6 agosto 2021