CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 1147/A
COMANDINI – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla sempre più grave situazione delle strutture sanitarie del Sarcidano – Barbagia di Seulo e Trexenta con particolare riferimento al Pronto soccorso dell’Ospedale di Isili.
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I sottoscritti,
premesso che:
– il Distretto sanitario costituisce l’articolazione dell’Azienda sanitaria che in un definito ambito territoriale governa la domanda sanitaria e organizza l’assistenza primaria erogata dai servizi territoriali (decreto legislativo n. 229 del 1999);
– l’assistenza distrettuale assicura sul territorio le attività di prevenzione, diagnosi, cura e promozione alla salute caratterizzate dalla forte integrazione tra interventi sanitari e socio-sanitari;
– il Distretto sanitario del Sarcidano – Barbagia di Seulo e Trexenta, comprende ben 28 comuni e garantisce l’assistenza con diverse strutture dislocate nel territorio, tra le quali il Presidio ospedaliero San Giuseppe di Isili;
considerato che:
– il Presidio ospedaliero multispecialistico San Giuseppe di Isili, situato in una posizione centrale della cittadina, è il punto di riferimento per tutto il territorio circostante, la zona più settentrionale dell’Azienda;
– il presidio, oltre al Pronto soccorso, vanta diversi reparti dalla Chirurgia e Medicina e i Servizi di Anestesia, alla Nefrologia e dialisi, all’Oncologia (annesso all’UO di Medicina), al Centro Donna ecc.;
– ultimamente il presidio non è più in grado di dare risposte adeguate ai cittadini, il Pronto soccorso è ormai al collasso, proprio in questi giorni scorsi c’è stato il primo passaggio di consegne tra l’attività di emergenza e quella di continuità assistenziale, il funzionamento del Pronto soccorso è ormai solo diurno e nelle ore notturne ci si dovrà rivolgere alla guardia medica;
– nel corso degli anni c’è stato un progressivo depotenziamento del Presidio ospedaliero, e da anni amministratori e comitati cittadini stanno lottando per salvaguardare il servizio;
– la carenza generale di una sanità territoriale ben organizzata sta di fatto riducendo la qualità e la quantità dell’assistenza nei territori periferici che da tempo stanno già pagando un prezzo molto alto in termini di depotenziamento dei servizi;
appreso che il Presidio ospedaliero di Isili, che è il punto di riferimento per tutto il territorio circostante, e quindi dei ben 28 comuni del Distretto sanitario del Sarcidano – Barbagia di Seulo e Trexenta, da Barrali, Escalaplano, Escolca, Esterzili, Gergei, Gesico, Goni, Guamaggiore, Guasila, Isili, Mandas, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Ortacesus, Pimentel, Sadali, Samatzai, San Basilio, Sant’Andrea Frius, Selegas, Senorbì, Serri, Seulo, Siurgus Donigala, Suelli a Villanova Tulo, deve assolutamente garantire un servizio sanitario che possa rispondere alle esigenze dei pazienti;
evidenziato che oggi, in tempo di pandemia, la sanità pubblica svolge un ruolo ancora più importante perché è una delle attività fondamentali per la tutela della salute dei cittadini e, essendo un servizio pubblico al servizio della collettività, deve avere una distribuzione omogenea e ben organizzata su tutto il territorio regionale, garantendo accessibilità in qualsiasi momento;
ferme restando le esigenze organizzative necessarie alla riorganizzazione del Presidio ospedaliero, è fuor di dubbio che tale situazione non può costituire elemento limitante del diritto alla salute; le strutture sanitarie devono garantire, essendo un servizio pubblico, continuità e accessibilità e un servizio idoneo a tutelare la salute dei cittadini,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se sia a conoscenza della grave situazione su esposta e non ritenga opportuno intervenire urgentemente affinché si creino le condizioni per riportare il Presidio ospedaliero di Isili alla piena operatività sia in termini di reparti che di servizi con un organico medico infermieristico che possa dare, ai pazienti, risposte in termini di qualità e quantità delle prestazioni sanitarie, così da garantire il diritto alla salute dei cittadini tutti.
Cagliari, 2 agosto 2021