Martedì 13 aprile 2021
(ANTIMERIDIANA)
Presidenza del Presidente MICHELE PAIS
La seduta è aperta alle ore 10 e 29.
CIUSA MICHELE, Segretario f.f., dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 10 marzo 2021 (114), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Angelo Cocciu, Daniele Secondo Cocco, Carla Cuccu, Ignazio Manca, Annalisa Mele, Pietro Moro, Fausto Piga, Antonio Piu, Giovanni Satta e Fabio Usai hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 13 aprile 2021.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE. Comunico che in data 9 aprile 2021 è pervenuta copia della decisione della Corte costituzionale numero 52 del 9 marzo 2021, nella quale si dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 8 comma 18 della legge regionale del 28 dicembre 2018 numero 48, legge di stabilità del 2019, dichiara non fondata la questione di illegittimità costituzionale dell'articolo 4 comma 26 della legge della Regione Sardegna numero 48, sempre del 2018, promossa dal Presidente del Consiglio dei Ministri in riferimento all'articolo 3 della Costituzione con ricorso indicato in epigrafe. Dichiarano fondate nei sensi di cui in motivazione le questioni di illegittimità costituzionale dell'articolo 9 della legge regionale numero 48, sempre del 2018, promosse dal Presidente del Consiglio dei Ministri in riferimento agli articoli 3 e 118 ultimo comma della Costituzione con ricorso indicato sempre in epigrafe. Dichiara estinto il processo limitatamente alle questioni di illegittimità costituzionale dell'articolo 8 commi 34 e 35 della legge regionale numero 48 del 2018 promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri in riferimento agli articoli 3 e 18 ultimo comma della Costituzione.
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le proposte di legge numero 257, 258.
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
CIUSA MICHELE, Segretario. Sono state presentate le interrogazioni numero 957, 959, 960, 961, 962, 963, 964, 965, 966, 967, 968, 969, 970, 971.
Annunzio di mozioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.
CIUSA MICHELE, Segretario. Sono state presentate le mozioni numero 441, 442.
Discussione dell'articolato del disegno di legge: Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (107/A).
PRESIDENTE. All'ordine del giorno abbiamo la discussione dell'articolato del disegno di legge numero 107/A.
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, ma insomma non sarà sfuggito a nessuno che la stampa in questi giorni ha denunciato un pranzo che si è svolto a Sardara al quale avrebbero partecipato oltre quaranta persone, di cui 19 identificate dalla Guardia di Finanza, e tra questi sarebbero stati presenti dei politici regionali e degli esponenti funzionari e dirigenti dell'Amministrazione regionale. Noi crediamo che al di là della certezza della presenza del Comandante del Corpo Forestale che svolge funzioni di controllo e che avrebbe dovuto lui stesso denunciare la presenza di questo convivio al fuori di ogni norma anti Covid, noi per questo chiediamo che il presidente Solinas venga in aula a relazionarci per quanto di sua competenza e che ci informi su quelle che sono le notizie che sono arrivate a lui prima dell'inizio dei lavori.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.
OPPI GIORGIO (UDC Cambiamo). Presidente, intervengo anche io su questo, perché ci sono in circolazione squallidi personaggi, direi meschini, perché sembrerebbe che non avendo il coraggio delle proprie azioni facciano nomi, compreso il mio. Io la inviterei, Presidente, innanzitutto io non c'ero, lo sanno tutti, e molti a partire dalla collega Orrù, a Tunis eccetera, sanno benissimo che ero qui, come mio sistema, al contrario degli altri che fanno i lavativi.
Secondo. Se fossi stato invitato, probabilmente, qualcuno me l'ha detto, ho detto a delle persone che me l'hanno chiesto che non dovevano andarci.
Terzo. Non diciamo stupidate! Non c'era nessun Consigliere regionale! E io la invito praticamente a imporre ai consiglieri regionali che facciano una dichiarazione con la quale dichiarano di non aver partecipato a questa squallida manifestazione. Perché praticamente penalizzano e circolano voci che molte volte sono ad arte per offende la dignità delle persone. Io sono abituato a dare, non a ricevere, al contrario di molti altri, e di conseguenza non vado praticamente a festini e altre cose, mi attengo a quelle che sono le regole come ho sempre fatto. Per cui la inviterei a fare questo. Perché è vero, i nomi circolano, e i nomi sono di dirigenti regionali, sono praticamente di varia natura eccetera, ma certamente non c'è solo nessun consigliere regionale, sono ex consiglieri regionali, casualmente, e mi dispiace molto, del vostro partito, purtroppo, e questo mi dispiace molto.
Perché sapete perfettamente a cosa mi riferisco, anche per questioni affettive! Ex consiglieri regionali ed evidentemente ex assessori regionali eccetera, questa è la verità. Ma è meglio che si faccia chiarezza! E' una competenza che ha la Finanza, è già stata mandata in Procura, per il resto praticamente credo che le altre sciocchezze che si dicono è meglio lasciarle da parte, sennò se dobbiamo fare praticamente un po' di casotto lo sappiamo fare quanto gli altri e più degli altri.
E comunque siccome qualcuno mi ha detto, perché nessuno ha il coraggio di dirlo pubblicamente, ero qui come sa benissimo… vero dottoressa Orrù? Vero professor "Settembrini"? E tutti gli altri! Eravamo qui noi, quindi non permetto a nessuno, neanche per scherzo di fare il mio nome, perché se lo so non solo lo denuncio, ma gli spacco il grugno!
PRESIDENTE. Sì, anche per rispetto della politica regionale, per quest'Aula, per i consiglieri, naturalmente io ho fatto una verifica sulla presenza dei Consiglieri regionali, non risulta, questo a scanso di qualsiasi dubbio e qualsiasi equivoco, la presenza di consiglieri regionali. I consiglieri regionali erano presenti in sede. Ovviamente questo non è il luogo dove si fanno i processi rispetto a situazioni che devono essere accertate dagli organi competenti, era mia cura verificare che i consiglieri regionali non fossero coinvolti. Quindi non coinvolgiamo la politica regionale che è una cosa alta e che va tenuta fuori.
Quindi non c'è nessuna mia intenzione di mancare di trasparenza, per carità. Questa insomma è una dichiarazione che volevo fare, però ecco facciamo in modo che poi gli accertamenti facciano il loro corsi corso, senza processi sommari, che non ci competono. Però naturalmente dobbiamo quel rispetto ai cittadini che le nostre funzioni ci impongono. Il titolo di "onorevole" significa meritevole di onore, questo onore appunto lo dobbiamo meritare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Alma Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ ALMA (M5S). Presidente, sì sempre sull'ordine dei lavori per rimanere in tema. L'ha detto lei, noi non siamo né la Guardia di finanza, non rappresentiamo la Procura, per cui lasciamo fare il lavoro a chi di dovere. Detto questo però, Presidente, io sorvolerei sul discorso dei nomi che sicuramente sono circolati, di cui non sono neanche la provenienza, anche perché nel momento in cui si fanno circolare dei nomi minimo si deve avere una certezza, e io trovo questo comportamento, da chi fa circolare dei nomi senza avere questa certezza, veramente riprovevole. Anche perché veramente qua ne vale della onorabilità di tutti i consiglieri regionali. Detto questo, non sarà sicuramente il nostro compito quello di stabilire che ci fosse o meno, ma lasciamo fare il lavoro a chi lo deve fare, riporterei però, Presidente, l'attenzione su un fatto meramente politico. È successo e non possiamo farne a meno di evidenziare proprio questo, il fatto è gravissimo, e in che cosa consiste questo fatto? È comunque un fatto che ha coinvolto dei massimi esponenti, non si sa chi, e ripeto non mi interessa neanche saperlo, sarà compito di chi è preposto a farlo, ma è successo che si sono incontrati a un evento così conviviale. E adesso io non voglio sapere e non sta a me ovviamente conoscere la motivazione, ma il fatto è gravissimo, in barba a chi in questo momento sta facendo dei sacrifici enormi per rispettare le regole. Quello che noi chiediamo, Presidente, è il rispetto del Presidente della Regione Sardegna nei confronti di tutti i sardi, il minimo che devefare è quello di venire qua in quest'Aula, nella massima Istituzione sarda, per parlare di quelli che sono i provvedimenti che lui ha dichiarato prendere alla stampa. Su tutta la stampa lui ha detto che avrebbe preso dei provvedimenti serissimi, quindi minimo deve venire in quest'Aula, non far finta di niente come eventualmente si sta facendo, venire in quest'Aula e relazionare e parlare di questo argomento che è fondamentale, non di tutto il resto.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Il modo migliore per fugare ogni dubbio, evitare che circolino informazioni false, proseguire questa denigrazione dell'Istituzione tutta, è la trasparenza e la chiarezza. Non credo che il Presidente della Regione oggi possa avere qualcosa di meglio da fare che venire in quest'Aula a chiarire quanto di sua competenza, lo dico perch�� tra i nomi trapelati, l'unico che è stato riportato anche dalla stampa regionale è quello della persona che dovrebbe sovrintendere ai controlli in tutta la regione, testimone dell'evento, forse partecipante all'evento: quantomeno sul suo operato il Presidente della Regione è tenuto a venire in quest'Aula e a dare i chiarimenti.
Non è un fatto di costume quanto è avvenuto, è un fatto grave perché la Sardegna da ieri è in zona rossa, con gli imprenditori costretti a chiudere le loro attività, i lavoratori in cassa integrazione, e senza che sia stato ancora erogato un euro delle risorse che questo Consiglio ha stanziato nel mese di luglio! In parallelo, Presidente, gli ospedali sono di nuovo al collasso, vi invito a guardare i monitor dei Pronto Soccorso regionali e il numero dei ricoverati negli ultimi giorni per Covid e per tutte le altre patologie. Siamo in una situazione di gravissima crisi, il Presidente non può far finta di essere in un altro pianeta, venga qui e parli, altrimenti è lecito pensare il peggio possibile, è lecito pensare che nel momento di crisi più grave che la nostra Isola ha affrontato negli ultimi decenni ci fosse un banchetto dove non si spartissero solo portate di pesce o di carne!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Io credo che i colleghi hanno scambiato il Consiglio regionale per una lavanderia, secondo me, perché le parole che ha detto adesso il collega Agus io mi sarei vergognato da parte sua, perché sarebbe interessante vedere quello che lei sta scrivendo, insieme ai suoi degni amici, nelle vostre chat, dove dite, testuali parole, e ci riserviamo…
(Interruzione del consigliere Francesco Agus)
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, per cortesia!
Quello che stanno facendo circolare alcuni soggetti, dove, testuali parole, "al pranzo era invitato anche x e y", prima il collega Oppi ha detto, ed è la verità, testuali parole, "ci dovevo andare anch'io, qualcuno dice che c'ero anch'io". E scrivono, "peccato che la Finanza è intervenuta dieci minuti prima perché se avessero aspettato un attimino sarebbe stato interessante capire chi c'era a quel pranzo", io penso che noi non abbiamo bisogno di questo, il presidente Solinas non deve venire in Aula per dire che cosa ci faceva Cristiano Erriu in quel pranzo, o i vostri amici. Non c'era un consigliere regionale, non c'era un Assessore, e di questo deve rispondere il Presidente, poi di quelli che sono i provvedimenti che dovrà prendere, di quelli che sono i nominati, sicuramente sarà competenza del Presidente della Regione stabilire quello che dovrà fare, ma se avete intenzione di spostare l'attenzione dalle cose che noi abbiamo da fare parlando del pranzo di Sardara, o dei festini di Villa Devoto… perché dovreste avere il coraggio di parlare anche delle cose che avete scritto su Villa Devoto. Ma fatemi capire: io che faccio cinquecento chilometri per venire qui in Consiglio regionale, che abbiamo diritto di poter mangiare e andiamo a prendere il cibo d'asporto, lo portiamo come stiamo facendo negli uffici del Gruppo, questo è assembramento? Abbiamo diritto di poter mangiare si o no? Qualcuno si dovrebbe fare la domanda di quello che state facendo voi, e poi se volete possiamo fare anche i nomi, dov'è che vi state vedendo, dov'è che fate i vostri assembramenti, dov'è che vi fate le vostre riunioncine, eccetera. Quindi non ho capito cosa c'entra il Presidente della Regione, che io dico, ci fosse stata colpa da parte di un consigliere regionale del mio Gruppo… siccome noi non eravamo presenti, non sapevo manco di questi pranzi che si fanno a Sardara, oltretutto è anche fuori sede per quanto mi riguarda, manco invitato. Quindi, siccome non abbiamo nulla da nascondere, vorremmo capire di che cos'�� che dovremmo rispondere, poi, ripeto, chi è stato nominato e chi ha partecipato penso che ne dovrà rispondere, visto che c'è un'indagine: vi volete sostituire alla magistratura, che stabilirà cosa hanno fatto, cosa non hanno fatto e quello che dovrà fare poi la magistratura nei confronti di queste persone che non hanno rispettato le leggi?
Quindi, se vogliamo, Presidente, trasformare, l'Aula del Consiglio regionale e vogliamo fare un grande processo, noi non ci stiamo, e questa cosa manco ci appassiona.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.
MURA FRANCESCO (FdI). Io intervengo per cogliere l'invito dell'onorevole Oppi e per fare una dichiarazione pubblica sul fatto che non ero presente io, come non era presente, mi assumo la responsabilità di dirlo, nessuno dei consiglieri regionali del mio partito, e, come abbiamo già avuto occasione di dire in forma pubblica, ci dissociamo totalmente da questo tipo di azioni, che riteniamo oltre che illecite anche offensive nei confronti del popolo sardo e delle persone in generale che sono costrette a vivere un momento di grande difficoltà e di grande sofferenza. Detto questo, però è opportuno cogliere i vostri stessi inviti sulla prudenza rispetto alle presenze e ai nomi che circolano sulle varie chat di tutta la Sardegna ormai, e questa prudenza non la si può chiedere a tutti quanti e non al Presidente della Regione. Il Presidente della Regione è intervenuto pubblicamente richiamando all'assunzione di responsabilità di tutti i presenti; oggi siamo sicuri della presenza di una sola persona che lo ha ammesso, pertanto la stessa prudenza che ci richiamiamo tra di noi qua dentro è opportuno che l'abbia anche il Presidente della Regione. Ha fatto delle dichiarazioni importanti, pertanto è opportuno che le istituzioni competenti facciano il loro lavoro, portino a termine il compito che sono stati chiamati a svolgere nella ricerca delle presenze, nella ricerca soprattutto di eventuali illeciti e soprattutto di eventuali reati, e si vada avanti in questo senso. Il Presidente della Regione si è espresso, ha detto la sua con parole molto pesanti nei confronti dei presenti e di chi ha agito in maniera inopportuna, quantomeno, e secondo me per il momento può bastare, quantomeno per poter portare avanti i lavori dell'Aula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.
LAI EUGENIO (LEU). Proprio perché non siamo una lavanderia e siamo invece un'Istituzione è per questo che le opposizioni hanno chiesto la presenza del Presidente della Regione. Le dichiarazioni il Presidente della Regione le deve fare in Aula, perché l'onorevole Mula ha fatto alcuni nomi, altri sono stati smentiti ampiamente, l'ha fatto l'onorevole Oppi, l'ha fatto l'assessora Murgia qualche giorno fa, l'ha fatto per primo il Gruppo della Lega, ancora il Gruppo del PSd'Az non ha smentito il fatto che ci potevano essere alcune persone di fiducia di alcuni Assessorati, e perché non è stato ancora fatto? Il Presidente stesso ha smentito il fatto che c'erano alcuni suoi collaboratori di fiducia? No! È una questione di rispetto che dobbiamo nei confronti dei sardi, è una questione di rispetto che dobbiamo nei confronti delle istituzioni, è una questione di rispetto che dobbiamo a favore di tutte quelle persone che in questo momento stanno soffrendo, è una questione di rispetto nei confronti di tutte quelle attività che hanno abbassato le serrande!
Quindi, Presidente, noi chiediamo che il Presidente della Regione venga qui in Aula a relazionare sulla questione, e non accettiamo lezioni di moralità da parte di chi quelle persone le ha nominate, quindi chiediamo che immediatamente il Presidente venga in Aula nel rispetto di tutti i sardi, e approfitto della questione quando ci sarà l'Assessore agli enti locali, Presidente, noi non siamo degli "stalinisti che buttano fango", i sardi non sono degli stalinisti che buttano fango sulle persone, i sardi vogliono rispetto e vogliono quel rispetto che in questo momento non c'è stato. Ed è per questo che è impossibile andare avanti con i lavori di oggi prima che il Presidente della Regione venga a relazionare sui lavori.
PRESIDENTE. Grazie Onorevole Lai. A questo proposito visto che tutti stiamo in qualche maniera facendo gli appelli alla prudenza e alla trasparenza mi sento io di fare le pubbliche scuse, penso che sia doveroso, all'Assessore qua presente Gabriela Murgia che è stata sottoposta a una pubblica gogna assolutamente inaccettabile. Io penso che a un Assessore, scusate, a un Assessore, a una donna il minimo possa essere quella di porgere le scuse. Perché trattare le persone in questo modo, in generale non mi sto riferendo… ho iniziato il mio discorso dicendo che non mi risulta che in questa in questa Aula vi fosse la presenza di nessuno, che dobbiamo tutelare la dignità della politica che deve essere alta, che tutti noi qui dentro dobbiamo meritarci il titolo di onorevoli, cioè meritevoli di onore, in questo senso visto che purtroppo è capitato, non per colpa nostra, ma che questo tipo di meccanismi metta alla pubblica gogna delle persone che non sono assolutamente coinvolte e penso che da parte nostra ci debba essere quantomeno quella delicatezza di dire: ci dissociamo da questo modo di fare.
Il Presidente, come è stato detto, ha fatto delle dichiarazioni chiare, precise importanti sulla stampa, lasciamo che vi sia una certezza sui fatti, perché si possa riferire e proferire verbo con puntualità per evitare situazioni…
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Prima di parlare con la stampa deve parlare con noi! È una questione di rispetto istituzionale. Dobbiamo difendere l'istituzione.
PRESIDENTE. Per evitare situazioni incresciose, la stiamo difendendo, la stiamo difendendo.
Lasciate intervenire l'onorevole Zedda.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). La questione è molto più semplice, Presidente, chi dovrebbe essere nervoso, e infatti lo sono, sono ovviamente gli esponenti della maggioranza…
PRESIDENTE. Fatte concludere.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Non è concludere, è iniziare! Mi scusi, Presidente, iniziare! Perché sto anche cercando di dare una mano d'aiuto, e che manco lo capiscono come sempre, perché manco ascoltano. L'interesse a discutere di questa vicenda dovrebbe essere della maggioranza in primis anche per non avere l'onda d'urto dei nomi e dei cognomi, persone che alla fine poi non hanno partecipato a quel pranzo, perché da 40 solo stando a ciò che circola parrebbe fosse una cosa da 2000 persone, quindi oggettivamente vi sono dei nomi e dei cognomi di persone che non hanno… cioè? Te lo spiego se circolano cento liste con 100 nomi è chiaro che non erano 40 i partecipanti, è chiaro? È matematica non è politica! È impossibile, Presidente, anche dargli una mano d'aiuto! Quindi è interesse vostro spiegare ai sardi in un momento in cui bar, ristoranti, attività sono chiuse, con un elemento in più era presente, da quel che è stato dichiarato da lui stesso, il Comandante del Corpo forestale, non è una presenza identica alle altre per il fatto di aver partecipato a quel pranzo e per le giustificazioni adottate, che sono peggio del fatto di aver partecipato al pranzo. Innanzitutto perché è diretta emanazione del Presidente della Regione in termini di controllo sul territorio con poteri di polizia giudiziaria. Quindi io vorrei comprendere dal Presidente della Regione, che ha dichiarato di voler intervenire, quali siano i passaggi successivi; la prima cosa è interloquire con la Procura della Repubblica che ha l'elenco dei nomi e cognomi, la Guardia di Finanza avrà fatto anche le foto e preso le targhe delle macchine fuori immagino, no? In un'attività di indagine banale proprio, quindi anche quelli che sono scappati, scappare davanti alle forze dell'ordine non è esattamente un titolo di merito per coloro che svolgono funzioni pubbliche. Ma ritorno al Comandante, il Presidente deve immediatamente chiamare il comandante e chiedergli chi c'era, l'elenco delle persone anche a tutela di coloro che non c'erano e figurano in elenchi e come dire oggetto ovviamente di insulti e altri atteggiamenti che pure non sono mai giustificabili, ma in questo caso addirittura contro persone che, a detta loro, non hanno partecipato a quel pranzo.
Seconda cosa rimuoverlo immediatamente dall'incarico. L'altro giorno in giro per le strade c'erano gli agenti del Corpo Forestale che dovevano controllare esattamente quelli che violavano le regole come il comandante e il terzo elemento perché se è vera la pezza, che ovviamente non è vera, che era lì a fare un sopralluogo per prendere delle misure, il Comandante del Corpo forestale! Per quanto riguarda l'ampliamento di un locale che è di proprietà pubblica e che alla fin fine è stata giustificata una consulenza, perché è noto a tutti che i dipendenti pubblici possono svolgere consulenze per privati, lo stesso dipendente pubblico, che ha l'onere del controllo e della congruità di un intervento privato per quanto riguarda un possibile ampliamento. La pezza che è stata messa è pure peggiore. Poi povero addirittura a pane e acqua, a pane e acqua non ha potuto neanche a mangiare. Venga il Presidente è né più né meno dica che azioni vuole adottare da domani, chi deve incontrare dopodomani, cosa deve fare, perché non è che ne stiamo parlando noi. In una situazione normale sarebbe ovviamente una violazione di regole, una situazione come questa drammatica, economica è chiaro che è una cosa differente. La violazione di comportamenti per i quali noi stiamo invece chiudendo attività commerciali eccetera la violazione di regole, scusate, per le quali noi invece stiamo determinando una sofferenza economica per tanti è una cosa diversa. Metteteci in più che stiamo andando avanti con un disegno di legge che oggettivamente aumenta la spesa dei portaborse, a maggior ragione un pranzo di questo tipo tra alti funzionari pubblici…
PRESIDENTE. Ho consentito a tutti di intervenire, prego onorevole Loi…
Ha domandato di parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.
LOI DIEGO (Progressisti). Grazie Presidente, giusto 2 minuti per partecipare a questo argomento che io credo che sia sbagliato considerarlo una presa di posizione opportunistica delle minoranze. Perché in realtà nell'analisi di ciò che sta avvenendo nei nostri territori, nella drammaticità di questo momento in realtà è la gente che non tollera questo comportamento. Quindi il tema, come veniva chiamato, della credibilità delle Istituzioni ci riguarda tutti. Io colgo il suo invito, non tanto per le scuse, perché non credo che nessuno di noi abbia accusato indebitamente qualcuno, soprattutto in questo caso la presenza dell'assessora Murgia, la quale conosce anche personalmente la mia stima, quanto la solidarietà sicuramente, perché l'essere accusati indebitamente è forse l'errore maggiore che possa essere fatto. Questo non significa che in una condizione come questa, dove peraltro lo dico, ne approfitto in questo momento, le nostre comunità provano in maniera schizofrenica, quasi rocambolesca a supportare il percorso di vaccinazione a livello locale, e questo non ha nello stesso tempo un coordinamento, i Comuni hanno organizzato dei percorsi per evitare che le persone fragili, che le persone dai settant'anni in su ormai si spostassero sottoponendosi a stress, e in realtà poi parallelamente nascono dei percorsi che annientano questa organizzazione. Io credo che questo sia il motivo per il quale è necessario riportare un po' di coerenza soprattutto nei confronti dei cittadini, e questa è una situazione che sicuramente merita di attenzione per queste ragioni.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Era giusto dare anche il mio contributo a questo dibattito sull'ordine dei lavori naturalmente per quanto riguarda i fasti avvenimenti di cui si sta discutendo questa mattina. Anzitutto, per quanto riguarda il far circolare in maniera disinvolta dei nomi non oggetto di previo accertamento, io mi dissocio da questo tipo di azioni poiché non è il mio stile, naturalmente a tutti noi sono arrivate una serie di liste con nomi che non mi sarei mai permesso e che non mi sono permesso di divulgare, anche richiesto da parte di organi di stampa di livello nazionale, perché non è nel mio stile, perché non �� onorevole per me quanto non è stato onorevole il comportamento delle persone che, spero verrà accertato con nomi e cognomi, erano presenti a Sardara. Ciò che mi preoccupa e mi indigna, e qua voglio lanciare anche uno spunto di riflessione per chi ci ascolta, non è tanto quanto lo è anche il fatto che fossero lì in sprezzo di qualsiasi norma posta per salvaguardare la salute pubblica che tutti i cittadini sono tenuti a rispettare, noi in primis per dare il buon esempio, quanto anche il quadro temporale in cui si inserisce questo tipo di incontro, viste anche le presenze, parliamo di titoli e non di nomi, di alti dirigenti regionali, esponenti di spicco del mondo politico o parapolitico sardo, che sono un po' la stessa cosa. Non vorrei che in seguito a questo avvenimento, non essendo accertati i nomi, le persone che erano presenti lì, anziché oggetto di sanzioni disciplinari, e visto il quadro fornito dall'odore di approvazione del "107" e un parallelo rimpasto di Giunta, non ricevevano anziché una sanzione disciplinare magari una promozione, e qui mi fermo perché non vorrei essere eccessivamente speculativo.
PRESIDENTE. Grazie. Ha domandato di parlare il consigliere Stefano Tunis. Ne ha facoltà.
TUNIS STEFANO (MISTO). Grazie Presidente. Mi corre l'obbligo di fare questo intervento perché ho inteso che si vuole sovrapporre una discussione importante e sentita da parte del popolo sardo sui temi di Sardara alla normale prosecuzione dei lavori d'Aula che prevedevano l'esame degli articoli del DL numero 107. Devo dire che mi ritrovo molto nel ragionamento fatto dal collega Zedda, che ha posto alcuni punti essenziali e di equilibrio. Io credo che la cosa migliore che possiamo fare è utilizzare questi elementi per affrontare questo tema giustamente, innanzitutto partendo da tutto ci�� che sappiamo, che è di necessità parziale e di necessità da integrare di elementi, elementi che, non essendo arrivati a nostra disposizione da parte di chi ha partecipato a quel tavolo, dovranno arrivare nella nostra disponibilità da parte dell'autorità giudiziaria. Quello che è successo a Sardara è grave anche solo se si tratta di una rimpatriata tra amici, perché chiunque ha un ruolo pubblico ha l'obbligo di dare il buon esempio. È ancora più grave se si innestava su recenti risultati politici figli della continuità in posizioni apicali nel passaggio da una Giunta regionale a un'altra Giunta regionale, e se avevano la francamente immotivata ambizione di innestare su queste cose futuri processi politici. Chi ha la responsabilità del voto popolare è seduto dentro quest'aula, chi ha la responsabilità di tracciare i percorsi che portano al futuro è seduto in quest'aula, di quelli che sono seduti in quest'aula nessuno era a Sardara, e marcare questa differenza non è banale, marcare questa differenza è un elemento essenziale del nostro discorso, ed è corretto dire che ci sono figure la cui presenza era accertata e le cui motivazioni per giustificare quella presenza appaiono francamente insufficienti, debbano mettere a disposizione tutto ciò che occorre per riportare la serenità nel dibattito, perché un Consiglio regionale che deve fare cose importanti deve avere la corretta serenità per poterlo fare. Ma voi sapete che gli elementi amministrativi, il potere amministrativo in mano al Presidente della Regione in questo caso, come massimo rappresentante della politica regionale, sono limitati, e vanno calibrati in ragione di elementi di fatto…
PRESIDENTE. Grazie, onorevole… microfono.
TUNIS STEFANO (MISTO). (…) è francamente un tempo che noi non possiamo trascorrere a discorrere del nulla.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Tunis. Mi pare che in maniera unanime, come è giusto che fosse, anche intervenendo fuori dal Regolamento, questo Consiglio regionale dovesse prendere una posizione chiara stigmatizzando un fatto grave, certamente il Presidente della Regione starà acquisendo tutti gli elementi utili per avere un quadro completo della situazione fino a quel momento e fino a che naturalmente il Presidente non avrà questo tipo di conoscenza delle cose…
LAI EUGENIO (LEU). Il Presidente venga qui a dirci questo.
PRESIDENTE. Però, scusate, invochiamo il rispetto delle regole, regole che devono essere rispettate dentro, che devono essere rispettate fuori e dentro quest'Aula. La stessa sensibilità rispetto…
(Interruzioni)
La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 14, viene ripresa alle ore 12 e 41.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori per comunicare che la seduta riprenderà questo pomeriggio alle ore 16 e 30.
La seduta è tolta alle ore 12 e 41.