CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 964/A
(Pervenuta risposta scritta in data 15/04/2022)
GIAGONI – ENNAS – MANCA – MELE – PIRAS – SAIU, con richiesta di risposta scritta, sulle motivazioni per le quali risulta non ancora definita la procedura di stabilizzazione dei dipendenti avventizi dei consorzi di bonifica della Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che la legge regionale 23 maggio 2008, n. 6 (Legge-quadro in materia di consorzi di bonifica), disciplina in modo organico lo sviluppo di un’agricoltura moderna e razionale, nell’ambito di un ordinato assetto del territorio, della salvaguardia dell’ambiente rurale e della corretta gestione delle sue risorse; promuove e attua attraverso i consorzi di bonifica la razionale utilizzazione delle risorse idriche per uso agricolo ad un costo compatibile con l’economia agricola regionale, l’accorpamento e il riordino fondiario; adegua il regime di intervento dei consorzi di bonifica disciplinandone l’attività nel quadro della legislazione e programmazione regionale, in coerenza con le disposizioni dell’Unione europea e nel contesto dell’azione pubblica nazionale, anche in applicazione dei principi contenuti nel decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), e successive modifiche. È altresì finalizzata alla riorganizzazione delle funzioni dei consorzi di bonifica, al risanamento finanziario dei medesimi e al riordino dei relativi comprensori di bonifica;
rilevato che sono affidate ai consorzi di bonifica le seguenti funzioni:
a) la gestione del servizio idrico settoriale agricolo;
b) l’attività di sollevamento e derivazione delle acque a uso agricolo;
c) la gestione, la sistemazione, l’adeguamento funzionale, l’ammodernamento, la manutenzione e la realizzazione degli impianti irrigui e della rete scolante al diretto servizio della produzione agricola, delle opere di adduzione della rete di distribuzione dell’acqua a uso agricolo e degli impianti di sollevamento, nonché delle opere di viabilità strettamente funzionali alla gestione e alla manutenzione della rete di distribuzione e della rete scolante;
d) la realizzazione e la gestione delle opere di bonifica idraulica comprese nel piano di cui all’articolo 4 e previa autorizzazione dell’Assessore regionale competente in materia di agricoltura, sentito il parere della competente commissione consiliare;
e) la realizzazione e la gestione degli impianti per l’utilizzazione delle acque reflue in agricoltura ai sensi dell’articolo 167 del decreto legislativo n. 152 del 2006;
f) il servizio di accorpamento e di riordino fondiario;
g) le opere di competenza privata, in quanto di interesse particolare dei fondi, individuate e rese obbligatorie dai consorzi di bonifica, di cui al titolo II, capo V, del regio decreto 13 febbraio 1933 n. 215 (Nuove norme per la bonifica integrale). I consorzi di bonifica favoriscono e promuovono l’utilizzo di tecniche irrigue finalizzate al risparmio idrico;
stabilito che l’articolo 10, comma 8, lettera b), della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità 2019), ha modificato l’articolo 34 della legge regionale n. 6 del 2008 come di seguito riportato:
“Il comma 11 è così sostituito:
“11. I consorzi di bonifica, nell’ambito delle risorse disponibili nei propri bilanci, prevedono l’assunzione nelle proprie dotazioni organiche, per almeno otto mesi di ciascun anno, del personale che ha prestato attività lavorativa a favore dei consorzi con contratti a tempo determinato per almeno trecentonovanta giornate lavorative negli ultimi cinque anni, comprese le giornate incluse nei contratti già definiti e in essere alla data di approvazione della legge di stabilità 2019.”;
visto che questa vicenda perdura da oltre trent’anni e negli ultimi tempi ha registrato l’attenzione del giudice del lavoro, che ha accolto il ricorso presentato da otto avventizi e imposto già dal febbraio 2020 al Consorzio di bonifica di Oristano la loro stabilizzazione;
ritenuto che con l’ultimo assestamento di bilancio, legge regionale 15 dicembre 2020, n. 30, il Consiglio regionale ha stanziato 1.000.000 per il 2020 e euro 2.000.000 per gli anni 2021 e 2022 (missione 16 – programma 01 – titolo 1 – capitolo SC04.0201) in favore dei consorzi di bonifica della Sardegna, alle prese con l’annosa questione della stabilizzazione degli avventizi: lavoratori che operano in una difficile condizione di precariato e con contratti di 8 mesi l’anno, pur assicurando attività fondamentali per i Consorzi nella manutenzione delle reti idriche agricole,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, per sapere quando intendano definire le procedure assunzionali, volte a garantire la conclusiva stabilizzazione degli operai avventizi con la trasformazione dei contratti di lavoro a tempo indeterminato per tutto il personale che ha maturato i requisiti secondo quanto disposto dalla legge regionale n. 6 del 2008, e successive modifiche.
Cagliari, 8 aprile 2021