CCXXV SEDUTA
Mercoledì 30 novembre 2022
(ANTIMERIDIANA)
Presidenza del Presidente Michele PAIS
Indi
del Vicepresidente Giampietro Comandini
Indi
del Presidente Michele Pais
La seduta è aperta alle ore 10 e 32.
CERA EMANUELE, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 5 luglio 2022 (214), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. I consiglieri regionali Michele Cossa, Elena Fancello, Diego Loi, Pietro Moro e Antonio Mario Mundula hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 30 novembre 2022.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri Annalisa Manca e Ignazio Giovanni Battista Tatti, in data 29 novembre 2022, hanno dichiarato di aver aderito al Gruppo consiliare Fratelli d'Italia.
Comunico che, con nota del 29 novembre 2022, il Gruppo consiliare Lega Salvini Sardegna ha comunicato di aver nominato Presidente di Gruppo l'On. Michele Ennas, in sostituzione dell'On. Pierluigi Saiu, e Vicepresidente di Gruppo l'On. Ignazio Manca, in sostituzione dell'On. Andrea Piras.
Annunzio di interrogazioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
CERA EMANUELE, Segretario. Sono state presentate le interrogazioni numero 1690, 1691, 1692, 1693, 1694.
Discussione del Disegno di Legge "Norme per il sostegno e il rilancio dell'economia, disposizioni di carattere istituzionale e variazioni di bilancio"(DL n. 360/A)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 360/A.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, giusto per far notare la presenza delle opposizioni e la mancanza quasi totale delle forze di maggioranza. Visto che comunque la discussione di questo provvedimento deve essere caratterizzata anche da un senso di responsabilità, tanto invocato, io ritengo di chiederle quantomeno se lei consideri vi siano le condizioni ideali per proseguire nella discussione di questo provvedimento.
PRESIDENTE. No, allora, lei ha fatto benissimo a evidenziare questo fatto. Io stigmatizzo l'assenza dei consiglieri, in questo caso di maggioranza, però poiché abbiamo in discussione un provvedimento importante, che non è utile per la maggioranza o per l'opposizione, io do atto all'opposizione, riconosco la responsabilità dell'opposizione, è un provvedimento che serve ai sardi e alla Sardegna e ritengo che sia doveroso continuare nella discussione, se ci sono le condizioni. Però, il riconoscimento pubblico l'ho appena fatto!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, ieri, durante la presentazione della nuova Giunta, la dichiarazione è stata "si lavorerà senza sosta", a distanza di dodici ore, siamo io, l'onorevole Mula, un po' di altri colleghi, cioè se questo è lavorare senza sosta, Presidente! Anche perché la discussione generale non è un pour parler, è qualcosa che se fatta bene semplifica molto la discussione degli articoli. Io le dico già che di fronte ad un'Aula di questo tipo non è mia intenzione intervenire in discussione generale e rimanderò il mio intervento nella discussione dei singoli articoli, però non so se questo sia utile al fine di chiudere in fretta questo testo, come avete dichiarato di voler fare. Per cui le chiederei di sospendere la seduta, richiamerà all'ordine la maggioranza e farci trovare un'Aula col numero legale decoroso.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.
GANAU GIANFRANCO (PD). Presidente, sì, anche io per stigmatizzare la situazione che è assolutamente indecorosa. Un provvedimento che arriva all'ultimo momento, importante l'abbiamo detto tutti quanti, per cui son fatti i salti mortali per cercare di approvarlo entro il termine della mezzanotte di stanotte, e manca completamente la maggioranza, cioè veramente imbarazzante questa situazione. Anche io concordo, chiediamo una sospensione del Consiglio, la più breve possibile, convocate i Consiglieri di maggioranza, e riprendiamo i lavori, perché sennò è veramente un'indecenza.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, non ripeto le cose che dico puntualmente a ogni seduta, tanto non c'è più sordo di chi non vuol sentire, e continua a dire che manca il rispetto soprattutto per i colleghi. Io faccio un appello invece alle opposizioni che capisco in toto, perché ci hanno dato la disponibilità di poter entrare in Aula, hanno dato la disponibilità anche di vedere gli emendamenti, e giustamente dicono non è che poi ci chiedete di restare a mezzanotte perché noi dobbiamo essere a vostra disposizione secondo i vostri comodi. Concordo con quello che ha detto il collega Ganau e le chiediamo una sospensione, Presidente, poi ogni gruppo si attiverà per cercare di capire se i nostri colleghi sono così impegnati.
PRESIDENTE. Allora, non c'è bisogno che ripeta il mio intervento iniziale, con quale ho condiviso le considerazioni che poi sono state ripetute dai colleghi, quindi facciamo una sospensione di qualche minuto e vediamo, insomma, di richiamare all'ordine chi probabilmente è impegnato in altro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Domenico Gallus. Ne ha facoltà.
GALLUS DOMENICO (PSd'Az). Presidente, io chiederei ancora uno sforzo sempre all'opposizione, leggiamo almeno la relazione. Se siete d'accordo, ovviamente.
PRESIDENTE. Allora, no, il problema non è fare sforzi che poi… il punto è che le osservazioni e le considerazioni che sono state fatte le condividiamo tutti e, poiché lei condividiamo come tutti, penso che sia molto più utile e dignitoso fare una sospensione, chiamare i colleghi assenti e poi iniziare questo provvedimento che, ribadisco, non è importante per la maggioranza o per l'opposizione, ma per i sardi e la Sardegna.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU-ART.1 - DEMOS - POSSIBILE). Presidente, per dire che non sono d'accordo su quanto appena detto dall'amico, onorevole Gallus, e per dire che non ci prestiamo più, perché siamo veramente nel ridicolo. Perché quello che dice l'onorevole Mula da diversi anni si sta continuando a perpetrare, in maniera quasi patologica, perché qui il Consiglio viene convocato alle 10, prima iniziavamo alle 11, adesso non si inizia neanche alle 11, si inizia ancora dopo. Quindi, Presidente, io la invito ad applicare, se ci sono, le norme del Regolamento affinché chi non arriva qui all'orario previsto, per l'inizio dei lavori, venga in qualche maniera sanzionato, perché veramente è incredibile che un atto così importante, se davvero è importante, con persone che fuori di qui stanno aspettando risposte, non da oggi, ma da giorni, da mesi, da anni, e noi siamo ancora qui oggi a parlarci addosso per capire se c'è il numero legale per poter lavorare o no. Veramente, è insopportabile, Presidente, questo atteggiamento. Dovremmo avere tutti un sussulto di dignità, perché noi siamo profumatamente pagati per stare qui, e siamo pagati per non fare nulla. Quindi è tempo davvero di smetterla, ma in maniera seria, cioè se lei può fare qualcosa, e qualcosa può farla, facciamola finalmente. Quest'anno che rimane, da qui alla fine di questa legislatura, dimostriamo, perché quando il popolo, i cittadini, parlano male di tutti noi, non di maggioranza, parlano male di tutti, perché alla fine il Consiglio regionale è composto da destra, centro e sinistra. Quindi io non sono disponibile a proseguire se non in presenza di numero legale.
PRESIDENTE. Onorevole Cocco, mi sono già espresso in tal senso, giustamente le ho dato la parola, però avevo già detto che avremmo sospeso la seduta finché non fosse presente il numero legale in Aula. Per quanto riguarda la responsabilità di ciascuno di noi alla presenza è un fatto personale, non c'è uno strumento di coercizione fisica, dopodiché i cittadini vedranno, valuteranno. Noi siamo sottoposti non al giudizio del Presidente del Consiglio regionale, ma al giudizio dei cittadini. Quindi la seduta è sospesa per dieci minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 45, viene ripresa alle ore 11 e 05.)
PRESIDENTE. Vi Prego, davvero, prendiamo posto. Chiedo anche agli Assessori di prendere posto.
Allora, la seduta è sospesa per un'ora, fino a mezzogiorno!
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 06, viene ripresa alle ore 12 e 20.)
Congedi
PRESIDENTE. Comunico i congedi dei consiglieri regionali Roberto Deriu e Gianfranco Stara.
Continuazione della discussione del Disegno di Legge "Norme per il sostegno e il rilancio dell'economia, disposizioni di carattere istituzionale e variazioni di bilancio"(DL n. 360/A)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 360.
Ha facoltà di parlare il consigliere Stefano Schirru, relatore di maggioranza.
SCHIRRU STEFANO (PSd'Az), relatore di maggioranza. Il disegno di legge in esame, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione numero 32/18 del 25 ottobre 2022, è stato trasmesso al Consiglio regionale il 14 novembre ultimo scorso e assegnato alla Terza Commissione il successivo 15 novembre, con la prescrizione da parte del Presidente del Consiglio di richiedere prima dell'inizio della discussione il parere delle altre Commissioni competenti in base al Regolamento interno.
Il provvedimento è stato prontamente inserito all'ordine del giorno dei lavori della Terza Commissione la quale, nella seduta del 17 novembre 2022, ha deliberato di richiedere alle Commissioni Prima, Seconda, Quarta, Quinta e Sesta il parere sulle parti del provvedimento di rispettiva competenza. Nella medesima seduta l'Assessore alla programmazione ha illustrato il disegno di legge e nella successiva seduta, il 24 novembre, la Commissione, terminata la discussione generale e votato il passaggio all'esame degli articoli, ha deliberato l'abrogazione degli articoli 7 e 8; dei commi 1, 3, 4, 5, 6 e 7 dell'articolo 10, e degli articoli 11, 12, 13, 14, 15 e 19, in quanto disposizioni di carattere ordinamentale non aventi immediati riflessi finanziari, ritenute non conciliabili con l'esigenza di celere esame ed approvazione del provvedimento.
Nella seduta del 25 novembre, acquisito il parere favorevole della Commissione Quinta sulle parti di competenza, la Commissione ha proceduto all'esame dell'articolato apportando modifiche e integrazioni al testo iniziale attraverso l'approvazione di emendamenti di iniziativa della Giunta. La Commissione ha quindi licenziato il testo con il voto favorevole dei Gruppi di maggioranza e quello contrario dei Gruppi di opposizione.
Tra i principali interventi introdotti si segnalano le misure in favore delle imprese agricole al fine di ristorare i danni provocati dalle cavallette e in favore delle imprese zootecniche con allevamento bovino e ovino per la compensazione dei danni causati dalla diffusione di cavallette, nonché l'integrazione degli stanziamenti già previsti in bilancio a favore dei privati e delle attività produttive danneggiate a seguito degli eventi calamitosi accorsi negli anni passati.
Oltre all'incremento delle risorse per interventi di sviluppo dello sport nel territorio regionale, si richiama l'attenzione su due importanti disposizioni in materia sanitaria: l'adeguamento della remunerazione delle prestazioni aggiuntive dei medici dell'emergenza sanitaria territoriale operanti presso l'AREUS, per euro 912 milioni annui; la spesa di euro 14 milioni e 100 mila per l'adeguamento delle tariffe della riabilitazione delle strutture per tossicodipendenti e per l'accoglienza di persone affette da dipendenze patologiche.
Il testo oggi in discussione reca infine all'articolo 17 il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio maturati a seguito dell'acquisizione da parte dell'Amministrazione regionale di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa. Come specificato nella relazione illustrativa e precisato dall'Assessore regionale alla programmazione, i singoli Assessorati, dopo aver ricostruito l'iter di formazione dei debiti in esame, hanno attestato la sussistenza dei presupposti normativi per il loro riconoscimento con legge e individuata la necessaria copertura finanziaria su cui si è poi incentrata la verifica a parte l'Assessorato della programmazione.
Stante l'importanza del provvedimento in esame, se ne auspica l'approvazione.
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione generale.
È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Grazie Presidente. Intervengo in qualità di consigliere e non di relatore di minoranza, perché l'opposizione ha scelto di non presentare la relazione di minoranza e non avvalersi del tempo che il Regolamento prevede per questo tipo di incombenza. Nonostante questo fatto, però, questa discussione che tutti noi, voi per primi, reputiamo importante sta iniziando a dodici ore dalla scadenza: tra dodici ore, anzi tra undici ore e mezzo, il testo deve essere approvato, e anzi a rigore dovrebbe essere già approvato, collazionato dagli Uffici e pronto per la pubblicazione sul BURAS. Perché arriviamo con questo ritardo? Per la guerra, per la pandemia? Arriviamo con un così grande ritardo perché questa legislatura, che prosegue nonostante tutto, in realtà dal punto di vista politico è già finita, altrimenti non si spiegherebbe come poche ore dopo la presentazione di una Giunta regionale la maggioranza, che in teoria dovrebbe sostenerla, non è nemmeno in grado di garantire il numero legale. Oggi noi iniziamo i lavori a mezzogiorno e mezza non perché abbiamo deciso di prenderci una mattinata libera ma perché la maggioranza non era in aula, e non per motivi personali. Se oggi questo Consiglio fosse chiamato a votare la fiducia sulla Giunta regionale come si faceva prima dell'elezione diretta, la Giunta regionale appena insediata non avrebbe la fiducia del Consiglio; questo ovviamente non vi preclude la possibilità di lavorare, di occuparvi delle poste che avete nei vostri uffici però politicamente senza la fiducia alcune azioni diventano impossibili.
Il testo che oggi discutiamo contiene ben poche cose. Le parti normative sono state stralciate, e questo è un bene; non si tratta di una legge omnibus ma si tratta di una semplice variazione di bilancio; la grandissima parte delle risorse stanziate non saranno spese, e non per demerito di qualcuno, o meglio il demerito è di chi ha preferito negli otto mesi appena trascorsi fare altro e non concentrarsi su questo tipo di poste, ma per il semplice fatto che oggi è anche il giorno entro il quale si possono spiccare i mandati di pagamento nella Ragioneria generale della Regione. Tutto quello che non è stato impostato sinora non sarà speso nel prossimo mese, per cui oggi il Consiglio è chiamato semplicemente a salvare il salvabile ed evitare che si crei ancora un maggiore avanzo di amministrazione come quello già visto l'anno scorso, questo può essere utile al fine del conseguimento magari di un rating ancora migliore rispetto a quello dell'anno scorso, ma col rating non si mangia.
Quindi oggi ci troviamo a discutere un elenco di finanziamenti - agricoltura, artigianato, Resisto (quel bando che in ogni legge finanziaria decidiamo di rifinanziare) - ben sapendo che oggi l'organizzazione regionale non è assolutamente in grado di garantire la possibilità di portare avanti quei pagamenti. In tutto questo c'è un fattore straniante: mentre noi siamo qui ad assistere all'inconsistenza della maggioranza e all'impossibilità di portare avanti anche l'ordinaria amministrazione, il Presidente della Regione, probabilmente dal suo ufficio situato in un pianeta di un altro universo, parla di una omnibus già approvata che addirittura contiene anche proposte avanzate un mese fa dall'opposizione, come quella di venire incontro ai Comuni attraverso una legge per il sostegno al caro bollette e ai problemi segnalati dall'ANCI e dai Comuni della Sardegna riguardo l'impossibilità di far fronte all'aumento dei costi dell'energia. Ebbene, Presidente, noi l'avevamo proposto un mese fa perché un mese fa sarebbe stato possibile approvare una legge e dare subito un ristoro ai Comuni. I Comuni in queste ore stanno chiudendo i loro bilanci, perché il divieto tassativo di fare l'ultima variazione di bilancio dopo mezzanotte vale per noi ma vale anche per loro, e se la Regione fa la sua ultima variazione il 30 novembre i Comuni quando si possono adeguare? Ovviamente la settimana prossima il che dà pur sempre modo a livello contabile di avere un ristoro, ma è ben poca cosa rispetto a quello che saremo riusciti a ottenere se un mese fa ci aveste dato retta. Eppure era qualcosa di certificato, perché eravamo sicurissimi lo abbiamo detto in una conferenza stampa, eravamo sicurissimi che sarebbe finita esattamente come è finita, cioè almeno le cose facili, Assessori e colleghi Consiglieri, cerchiamo di farle. Poi è chiaro che si può dare la colpa alla burocrazia, alla pandemia, alla guerra ma non è così, non è così qui non stiamo parlando delle partite complesse e dei propositi infiniti, cioè non stiamo chiedendo l'impossibile, stiamo chiedendo l'ordinaria amministrazione ed è per quello che con senso di responsabilità abbiamo deciso di non chiedere i giorni necessari per produrre una relazione approfondita. La relazione è già nei fatti, lo sanno i cittadini e le imprese che attendono ancora l'ultima tranche dei finanziamenti, ristori per il Covid che ancora non sono arrivati, lo sanno tutti quelli che hanno avuto a che fare con la vostra Amministrazione in questi anni. Detto questo sono stati presentati 170 emendamenti, una settantina più o meno sono espressione della Giunta. Sappiamo tutti che una discussione di tutti i 70 emendamenti non potrà che portare allo sforamento del limite datoci appunto dalla legge della mezzanotte di oggi. Noi vi chiediamo di avere responsabilità, noi vi chiediamo una volta tanto di essere responsabili, di guardare in faccia la realtà e di evitare che la Commissione perda tempo nel discutere proposte già bocciate su cui magari non c'è nemmeno la maggioranza, fate una riflessione perché magari una piccola riunione tra voi di un'ora può risparmiare tanto tempo all'Aula e può anche consentire di approvare un testo che anche in minima parte può dare un minimo ristoro alle categorie già in gravissime difficoltà.
Chiudo con un riferimento alla finanziaria che tutti non aspettiamo, noi abbiamo visto che il Presidente della Regione è uno specialista nei penultimatum quindi la scadenza viene sempre posticipata di una settimana è sempre con scuse surreali e fantasiose, almeno la fantasia non gli manca. Sulla Finanziaria però non possiamo scherzare gli assessori nominati avranno davanti un mandato di 13 mesi pieno, cioè noi tra un anno e un mese il Presidente dovrà firmare come data ultima l'indizione dei comizi, perché la legislatura a quel punto sarà davvero finita e sto parlando del limite massimo. Se di questi tredici mesi ne ha fatte tre o quattro in esercizio provvisorio con la spesa in dodicesimi e gli altri otto magari in campagna elettorale va da sé che anche attività necessarie che altre regioni stanno portando avanti, che sono pienamente alla portata anche di una regione con problemi come la nostra, non sarà possibile portarli a termine. Io vi ricordo che la nostra Regione è impegnata anche, sarà impegnata anche nella spesa e nella progettazione di tutto quello che riguarda il PNRR, non è solo uno slogan o qualcosa di buono da sbandierare nei giornali solo per far vedere di essere attivi, sono programmi che necessitano di tempistiche certe, di risposte, di attività che obbligatoriamente vanno compiute entro certi tempi e attraverso e utilizzando schemi precisi e non derogabili. Ebbene, e chiudo davvero, che nella nostra Regione non sappiamo nemmeno chi sia l'ente titolare della proprietà di alcuni stabili, degli edifici, degli ospedali che in alcuni casi sono oggetto di finanziamenti del PNRR. Ecco questo cincischiare, questo continuo a perdere tempo, questo rimandare all'infinito rischia di produrre degli errori che a un certo punto non saranno più colmabili, la mezzanotte, così come è arrivata per questo testo, arriva per tutto il resto e a farne le spese non sarete solo voi ma tutti i sardi oltre alla poca credibilità che resta delle istituzioni democratiche e autonomistiche.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Laura Caddeo. Ne ha facoltà.
CADDEO LAURA (LEU-ART.1 - DEMOS - POSSIBILE). Grazie Presidente, assessore Fasolino, sorvoliamo sull'iter di questo provvedimento perché mi pare che lei di tutto abbia bisogno, anzi, tranne che dal fuoco nemico perché mi pare che ci sia già il fuoco amico e una bella ventata di irresponsabilità che arriva direttamente dai banchi della maggioranza, per cui è inutile che ci mettiamo il carico da 90. E poi anche su quanto questa manovra possa rispondere oggettivamente alle necessità, anzi alle urgenze, della nostra Isola in questo momento particolarmente delicato, storicamente difficile e anche su questo non vorrei insomma puntualizzare troppo, anche perché lei ieri con tutta onestà intellettuale ma anche politica ha riconosciuto il limite di quanto si è riusciti a fare. Però sento comunque il dovere di fare, sollevare qualche riflessione, di chiedere un po' di attenzione almeno per l'imminente futuro e penso appunto alla finanziaria sulla quale noi avevamo proposto in conferenza stampa di collegare questa manovra cosiddetta omnibus. Forse sarebbe stato più razionale e anche più efficace; però dicevo sento il dovere di riflettere su alcune assenze, diciamo, su alcune mancanze che sono abbastanza importanti mi riferisco al momento economicamente gravissimo che stiamo vivendo anche in Sardegna e penso ovviamente alle famiglie, alle famiglie che si trovano ad affrontare il caro energia, il caro bollette, il caro vita in generale perché abbiamo visto la crescita esponenziale dei prezzi anche dei beni di prima necessità e io credo che tutti noi non possiamo non renderci conto, guardandoci intorno e guardando anche molto vicino a noi, quanto sarà difficile, se davvero stiamo rischiando la recessione, quanto sarà improbabile fare ipotesi di spese che non sono esattamente indispensabili, e non voglio stare lì a puntare il dito su alcuni emendamenti che sicuramente ci saranno e che in politica vengono definiti puntuali, no? Speriamo che non succeda. Dicevo che è una manovra che ovviamente avrebbe potuto concentrarsi proprio su queste emergenze, sulla necessità di sostenere le famiglie, l'imprenditoria, il lavoro forse si sarebbe potuta caratterizzare anche già solo per questo, perché avrebbe significato anche implicitamente occuparsi degli svantaggiati, della disabilità che proprio nei momenti critici guarda caso è quella nella quale sforbiciamo gli interventi. Degli anziani, della sanità di prossimità oggi l'assessore Doria ha rilasciato, ieri, oggi ha rilasciato delle dichiarazioni e che ci lasciano ben sperare di un interventismo immediato, noi lo speriamo io almeno sono pronta e vorrei essere smentita nella sfiducia che ho in questo momento sull'attività della nostra Giunta. Penso anche, rispetto alla sanità, che si sarebbe potuto colmare una disattenzione immagino rispetto alle associazioni del 118 che aspettano 5 milioni di finanziamento che sono relativi al 2020 e siamo nel 2022. Sono operatori che stanno per incrociare le braccia. Ora io dico siamo in un momento così critico, ma risolviamo almeno le questioni che ci consentano di non aggravare i problemi e le difficoltà nei nostri territori. Penso però anche a un altro aspetto che è quello dell'educazione, della formazione e dell'istruzione, qui dentro non credo ci sia un Consigliere che non abbia gridato allo scandalo, alla preoccupazione, alla perplessità rispetto agli indici di dispersione scolastica che abbiamo in Sardegna, di abbandono, di disaffezione, di dispersione implicita cioè di quella che non consente ad alcuni ragazzi di arrivare al diploma con le competenze necessarie. Arrivano al diploma e poi ovviamente non sono in grado di spendere o nel mercato del lavoro o nell'ingresso all'università competenze adeguate.
Ma allora o noi davvero siamo convinti che disuguaglianze, sviluppo economico, democrazia nel senso veramente più nobile della parola discendano direttamente dal grado di istruzione e di formazione dei cittadini e delle cittadine della nostra Isola ma in generale e allora investiamo, altrimenti sono veramente parole di retorica e basta. Allora io credo che una manovra come questa se avesse risposto alla crisi economica così come è stato detto con anche la proposta di legge che è stata presentata per arginare la crisi economica, ormai mi pare esplosa, e per contemporaneamente creare le condizioni perché ci sia un futuro di sviluppo economico grazie alla formazione, alla preparazione dei nostri giovani di oggi, teniamo presente che manca tutto un sistema di ricerca che ci consentirebbe di capire che i ragazzi che stanno frequentando adesso gli istituti superiori faranno un lavoro che non è stato ancora inventato, ma che la ricerca ci consentirebbe di prevedere. Ecco io vorrei sollecitare ancora una volta, perché purtroppo mi ripeto, affinché le parole sulla cultura, sull'importanza e sull'importanza che noi creiamo o almeno contribuiamo a creare massa critica tra le persone, tra gli individui trovino una risposta altrimenti continueremo a gratificare probabilmente qualche associazione, qualche meritevole sicuramente, ma che purtroppo ci fa pensare sia solo un piccolo investimento di ognuno di noi per un futuro elettorale, grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.
COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Grazie Presidente, beh io devo dire che stamattina avere iniziato i lavori dell'Aula con oltre due ore e mezzo di ritardo fa venir meno quella bella foto di famiglia che ieri in qualche modo era rappresentata da tutti gli Assessori e del Presidente. Però si sa che quando tu fai delle foto di famiglia con degli invitati di pietra poi il risultato è che anche i migliori matrimoni durano poco. E oggi questo fatto che il matrimonio consumato di notte, ma soprattutto un matrimonio cercato per otto mesi, perché sappiamo tutti che la nuova Giunta ha avuto un parto travagliato, otto mesi è stata la Giunta più annunciata nella storia dell'autonomia della Sardegna, peggio anche della Giunta iniziale che era stata data qualche modo 2, 3 Assessori a volta, dimostra purtroppo stamattina che noi avevamo ragione, non nel pensare male ma nell'avere la certezza, non solo in quest'Aula, ma anche all'esterno, che la vostra luna di miele è durata meno di 24 ore. E ora discutere testi importanti come questi che sono non un omnibus, perché, assessore Fasolino, chiamiamola anche per quello che è: non è né un omnibus non è una manovra economica finanziaria, non stravolgerà in positivo le sorti della Sardegna da domani mattina, non farà diventare la gente più ricca e soprattutto non arriveranno neanche i voli come ci ha auspicato sempre l'Assessore al turismo o le cavallette in qualche modo troveranno la possibilità di ritornare al loro posto e non di infliggere quei disagi nei confronti degli agricoltori. Quindi devo dire che la vostra luna di miele durata pochissimo pone in discussione oggi una manovra finanziaria che, come si chiamava una volta, come si chiamava una volta, è soltanto un mini assestamento di bilancio, perché non è neanche un assestamento di bilancio così come si ricordano dovrebbe essere in questo momento dell'anno, una mini assestamento di bilancio, caro Assessore, che al di là delle cifre che vengono annunciate nelle conferenze stampa, e anche io mi rivolgo al Presidente della Regione, che una cosa è chiedere la responsabilità alla minoranza, una cosa e ricordare quello che ha fatto la minoranza sia durante il periodo di pandemia che anche durante il periodo di crisi delle imprese, delle famiglie nella nostra Isola e devo dire che è di grande cattivissimo gusto quello che ha fatto oggi il presidente Solinas con un comunicato stampa dove in qualche modo dà a se stesso e solo a se stesso, ancora prima che la manovra venga approvata, il risultato di aver messo soldi a disposizione per i Comuni per quanto riguarda il problema dell'energia. Io credo che fra gentiluomini il riconoscimento di quelli che sono stati i contributi politici che può aver dato anche questa minoranza sono sempre in qualche modo da dover ricordare. Perché probabilmente anche quello che ha detto oggi il presidente Solinas in quel comunicato stampa sarà facilmente smentibile con i fatti, come hanno dimostrato anche la Corte dei conti nel ricordare l'incapacità della spesa. Allora i problemi non aspettano, è stato il vostro motivo dominante quando vi siete visti 24 ore fa in quella saletta della Giunta, quindi i problemi non aspettano detto da una maggioranza… Presidente, sta diventando difficilissimo intervenire cioè se vogliamo utilizzare l'arma del fare caos o ostruzionismo io vi posso dire che sono un maestro. Io non dico che chi non vuole ascoltare deve rimanere per forza in Aula, lei ricorda spesso e volentieri che c'è un bellissimo bar, c'è via Roma, ci sono le strisce pedonali ci sono tantissime cose fuori da questo palazzo; per cui, colleghi, ci sono tanti modi. Allora, caro Assessore, io credo che il mini assestamento finanziario che viene in qualche modo proposto all'Aula e ai sardi bisogna anche entrare nel merito e raccontare cos'è, perché altrimenti qui rischiamo effettivamente di creare una tutta una serie di aspettative, visto che i problemi non aspettano come ci ha ricordato ieri il presidente Solinas, e non ricordare che molte anche delle manovre inserite in questo assestamento di bilancio probabilmente non troveranno luce, perché l'unica voce che in qualche modo è degna di nota e che va, ricordate, sulla quale noi siamo d'accordo, e lo dico già, è quella relativamente al rinnovo della contrattazione collettiva dei dipendenti del sistema Regione. Perché effettivamente dopo anni sul quale si è discusso del rinnovo contrattuale dei dipendenti della Regione e sulla quale viene riconosciuto da un punto di vista meritocratico e anche di competenze quello che è stato il ruolo che i dipendenti hanno fatto, la possibilità di mettere risorse insufficienti, Assessore, perché ancora oggi le risorse che la Giunta ha trovato e ha messo a disposizione per i dipendenti relativamente all'ultima contrattazione regionale noi vi diciamo subito che sono insufficienti, sono insufficienti per quanto riguarda il comparto, sono insufficienti per quanto riguarda gli enti del sistema Regione che non vedono in qualche modo ristoro con le cifre che avete messo voi a disposizione. E allora anche su questo firmare un accordo di rinnovo contrattuale che non trova soddisfazione dalle parti sindacali che necessita un ulteriore intervento probabilmente meriterebbe una riflessione maggiore da parte della Giunta e del nuovo Assessore al personale per evitare di mettere cifre che poi in qualche modo sono insufficienti a rispettare gli accordi che le parti sindacali hanno fatto col comitato regionale che si occupa di contrattazione sindacale. Allora anche su questo, Assessore, dimostra che voi mettete le cifre, voi mettete gli articoli, voi mettete in qualche modo le illusioni nei confronti di chi in qualche modo poi queste voci deve trasformarle in operosità e soprattutto deve trasformarle concretamente, però che sono estremamente insufficienti. Io ritengo quindi, come abbiamo detto ieri durante la discussione sulla mozione, chiediamo che voi vi fermiate un attimo, se volete portare in porto un minimo, ma accettabile di questo mini assestamento di bilancio, riportare l'assestamento di bilancio a quelle tre, quattro voci fondamentali e spendibili, spendibili immediatamente nel mese di dicembre, che sono quella del rinnovo contrattuale, quella relativamente agli artigiani, quella relativamente al settore agricolo, e poi ritorniamo effettivamente con una discussione alta, importante per l'ultima finanziaria, che è la finanziaria del 2023. Quello è il momento in cui ci deve essere un confronto vero, però in una finanziaria del 2023 che entra in aula a gennaio del 2023, e non una finanziaria del 2023 che purtroppo, come riconosce non soltanto questa parte politica, ma anche la Corte dei conti, per il terzo esercizio arriva in ritardo, profondamente in ritardo nella discussione, e in qualche modo determina poi una mancanza di programmazione e un aumento di cassa, che, ricordo all'Assessore proprio perché ne ha fatto riferimento nella sua replica, dal 2018 è l'incremento di cassa maggiore che si sia mai avuto all'interno di questa Regione, quindi bloccando e congelando risorse che sarebbero fondamentali per tutti quegli interventi che voi stessi dite che sono importanti, dall'artigianato, all'industria, ai trasporti, alla sanità. Assessore, noi siamo disposti, vi abbiamo dimostrato anche in questi giorni la responsabilità, però il testo così non può andare avanti, è privo di risorse necessarie per quelle voci fondamentali, ma soprattutto per gli emendamenti che state presentando rischia effettivamente di non voler essere approvato, non da parte nostra, ma da parte della sua stessa maggioranza. Per cui riflessione e non continuare a creare illusioni che in qualche modo portano quest'isola ancora a perdere un anno di aspettative, grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Antonio Piu. Ne ha facoltà.
PIU ANTONIO (Progressisti). Grazie Presidente. Intanto buongiorno alle colleghe e colleghi, e do il mio personale augurio di buon lavoro a tutti i nuovi Assessori e Assessore che sono presenti qua in Giunta, e a loro mi rivolgo nel mio nel mio intervento, dato che ereditate una situazione, per quanto riguarda la materia soprattutto della sanità, per la materia dei trasporti, una grave mancanza che negli ultimi quattro anni purtroppo ha visto caratterizzate le politiche della nostra Regione a un nulla di fatto. E parto da questo perché all'interno della omnibus, e questo lo riconosco all'assessore Fasolino, si è cercato perlomeno di dare una risposta puntuale e immediata a tutte quelle esigenze che non potevano più essere procrastinate. Allora su questo documento, su questa proposta di variazione personalmente mi trova favorevole su tantissimi punti, Assessore, e non ho assolutamente nessun tipo di paura nel dirlo e nell'affermarlo, perché all'interno di questa proposta ci sono tutta una serie di finanziamenti, di scorrimenti di graduatoria, di bandi fatti che aspettavano di essere finanziati. E bisogna, quando si fa politica, secondo me dare principalmente a chi ci ascolta e a chi ascolta quest'Aula la percezione esatta di quello che sta avvenendo, e partendo dalle cose positive per poi finire con quelle che purtroppo sono rimaste un cancro nel corso di questo Governo della Giunta regionale non credo che si possano risolvere nel giro di quattordici mesi e non credo che la sanità maltrattata negli ultimi anni e soprattutto negli ultimi quattro anni possa risollevarsi, nonostante l'impegno che i singoli possano mettere ognuno nel proprio Assessorato. Se parliamo di risposte puntuali che questo Consiglio regionale, compresa l'opposizione, sta dando è quella di prorogare una graduatoria ASPAL che ha visto tanti lavoratori nel corso di questi mesi venire sotto il palazzo del Consiglio regionale chiedendo che questa graduatoria venisse prorogata, i cartelloni culturali, la legge numero 7, che viene rifinanziata, e quindi lo scorrimento di quella graduatoria, e ancora 1.200.000 euro che non basterà per l'articolo 31 della legge 17 allo sport, Assessore, per tutte quelle società che vanno a fare i campionati ai massimi livelli, penso alla pallanuoto, al calcio, alla pallavolo, perché di milioni ne occorrerebbero un milione e mezzo, c'è un emendamento aggiuntivo di 300.000 euro su quell'articolo lì, prendetelo in considerazione a prescindere dal fatto che venga dall'opposizione perché quei soldi purtroppo rispetto al finanziamento dello scorso anno continuano a mancare. 20 milioni di euro per il costo e l'aumento delle materie prime, soprattutto per quanto riguarda le carciofaie e il comparto agricolo. Anche qua, bene i 20 milioni, ma manca assolutamente su queste materie una programmazione, lo ha detto anche la Corte dei Conti e lo ha detto chiaramente, non si può continuare a lavorare come abbiamo fatto negli ultimi quattro anni con un bilancio provvisorio e lavorare in dodicesimi come è accaduto negli ultimi quattro anni, perché se siamo arrivati alla omnibus oggi e a questa variazione, come ho già detto su alcuni punti, in maniera positiva perché stiamo dando risposta finalmente a chi quelle risposte le attendeva da tempo, ma in automatico noi stiamo rigenerando niente, perché gli eventi sportivi non si possono rigenerare se la pallanuoto di Sassari ha fatto un evento, la FIN, a livello internazionale fatto a luglio e sa soltanto oggi che finalmente ha avuto quei soldi che servono come contributo per l'organizzazione di quel torneo. Faccio un esempio a caso perché son tantissime e molteplici le risposte che sono dentro questa variazione di bilancio e che sino all'ultimo purtroppo ha visto tantissimi protagonisti di spettacoli, di graduatorie del mondo sportivo e non solo appesi a un filo, sino all'ultimo senza sapere se quelle risorse prima o poi arrivassero. Ecco, la critica che faccio alla Giunta regionale è proprio questa, cioè la mancanza di programmazione e di strumenti finanziari che possano consentire a questa Regione finalmente di poter programmare su vari settori fondamentali quali il turismo, quale sport, quale spettacolo, quali quelli da cultura. Su questo, Assessore, sa benissimo che non ci possiamo che trovare d'accordo, perché se si lavora in dodicesimi per cinque mesi su dodici mi pare che la programmazione sia venuta a mancare, e lo ha detto in maniera chiara la Corte dei conti, per l'incapacità dell'Amministrazione a spendere le risorse perché viviamo in un periodo storico dove le risorse ci sono, dove le risorse e le risposte ai cittadini e ai Comuni possono essere date, e se quelle risposte non arrivano è perché le risorse non sono state programmate in maniera puntuale, questa è l'assoluta verità, e niente c'entra in alcuni casi la congiuntura economica nel quale oggi purtroppo il nostro Paese e l'Europa si trovano. Perché destinare e riuscire a far programmare attraverso bandi, attraverso i concorsi le attività all'interno della Regione basterebbe semplicemente programmare una finanziaria adesso all'inizio dell'anno, riuscire ad approvarla prima del 31.12 in modo tale che gli Uffici e l'amministrazione possano utilizzare le risorse. Troppo semplice, come ho sentito dai banchi da qualche collega, direi che la colpa è dell'amministrazione pubblica, la colpa è sempre e comunque della politica che ha gli strumenti per poter fare dei regolamenti e per far sì che gli strumenti di programmazione vengano fatti in adeguato modo, con i tempi corretti in modo tale che si possano fare i bandi, perché dentro l'omnibus ci sono anche tutta una serie di partite date dal fatto che purtroppo non si sono potuti fare i bandi e quindi si cerca di arrivare al fotofinish. Però non è un modo di lavorare, se io da opposizione e quindi qua passo alla parte negativa devo fare una critica è proprio quella, dai banchi della maggioranza tutto potete ribattere a questa opposizione, ma non potete ribattere di certo che avete il dono della programmazione, perché parlano chiaro i documenti e parla chiara questa legge, perché se l'assessore Fasolino riesce in alcuni casi a dare risposta a delle partite è solo ed esclusivamente perché ha la visione esatta di quello che sta avvenendo, ma credetemi non si può amministrare senza programmare. Quindi mi auguro che per i 14 mesi che mancano, soprattutto in materia di sanità e in materia di trasporti, si possa avere una programmazione che consenta ai nostri lavoratori, alle nostre imprese di poter fare anche viaggi riuscendo a calendarizzare quando devono incontrare qualcuno fuori dalla Sardegna. In ultima analisi, assessore Doria, sulla sanità lei sentirà dire in questa Regione tantissime cose, io invece le dico, tre, quattro leggi che sono veramente dei segnali che potrebbe lanciare immediatamente, legge numero 5 del 2019 sulla fibromialgia, manca il tavolo tecnico e lo si sta chiedendo a gran voce ormai da quasi tre anni e mezzo e non è stato fatto. Quindi abbiamo la legge, io dico che in quattro anni questo non è stato fatto. Piano preliminare regionale sulle demenze, è stata fatta una delibera nell'ottobre del 2022, anche qua manca totalmente un tavolo tecnico per poter capire come riuscire a destinare le risorse. Legge numero 15 del 2018 sui DSA, anche qua manca un tavolo tecnico per capire esattamente come si può fare la formazione nelle scuole, si può fare la formazione nei pubblici uffici, ripeto non ha bisogno di risorse, ha bisogno di inserire all'interno di questi tavoli figure che conoscono bene le problematiche e che su quelle problematiche ci possono lavorare. Io in chiusura dico questo all'Assessore, ci sono tantissimi emendamenti di carattere generale che vengono dalla parte dell'opposizione, che provengono dalla parte dell'opposizione per scorrimento di graduatorie e destinare risorse a chi ha già partecipato anche a dei bandi, evitiamo il tecnicismo, evitiamo lo scontro su una partita che purtroppo vede questa Regione assolutamente in ritardo, però dato che il lavoro che è stato fatto è quello di riuscire a garantire su tanti punti tante piccole risposte non fermiamoci all'ultimo perché di quegli emendamenti ci sono tante richieste e tanti soldi che potrebbero essere utilizzati e non siamo fuori tempo massimo ancora, perché, ripeto, se diamo dei soldi su scorrimento di graduatorie o di bandi quei soldi possono essere facilmente impegnati. Grazie, mi riservo di intervenire…
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU-ART.1 - DEMOS - POSSIBILE). Grazie Presidente. Io ho grandissima stima dell'assessore Fasolino, però da ex calciatore anche di buon livello sono convintissimo che il fuoriclasse può fare la differenza in una, due partite, ma poi su un campionato di 35, 40 partite, se l'allenatore non è bravo la differenza non la fa più. Questa metafora ben si addice all'assessore Giuseppe Fasolino, se ricordate bene, e io mi ricordo gli interventi del Capogruppo del PSd'Az in Aula sull'approvazione della legge finanziaria, si parlava di legge omnibus a marzo, ragazzi, noi a marzo torneremo in Aula per approvare la legge omnibus 2, che potrà dare quelle risposte che in finanziaria non sono arrivate perché non potevano arrivare. Questa è tipo la gestazione dell'elefante, sono passati diversi mesi e finalmente si è arrivati al parto che oggi dovrebbe avvenire. Diceva il collega Piu che se una critica dovesse fare e ha fatto da oppositore a maggioranza era quella della non programmazione, io le dico, onorevole Piu, che non sono d'accordo con lei, che ne faccio molte, molte di più, perché non è possibile che si arrivi al 30 di novembre ad approvare questo assestamento, io non so neanche più come chiamarlo questo provvedimento, variazione, assestamento, non saprei proprio come definirlo, anche perché sono convintissimo comunque che moltissime, la stragrande maggioranza delle risorse contenute all'interno di questo provvedimento non potranno essere spese, è un film già visto, che abbiamo visto l'anno scorso, che continuiamo a vedere. Per cui io credo che l'Assessore, visto che in questo momento lui è anche vicepresidente della Giunta regionale, sarebbe troppo chiedere la presenza del presidente Solinas per darci queste risposte, dovrebbe fare ammenda e prendere per buoni quelli che sono i suggerimenti delle opposizioni e i suggerimenti di quella mozione che ieri ha ben rappresentato in Aula l'onorevole Moriconi. Non possiamo arrivare a lavorare in dodicesimi, la finanziaria deve arrivare immediatamente in Aula, perché, assessore Fasolino, sarebbe e sarà l'unica finanziaria non tecnica che questa maggioranza riuscirà ad approvare, se riuscirà ad approvarla. Perché i problemi e le partite aperte sono troppe e purtroppo ci sono partite che non sono neanche iniziate. Noi avevamo tanti mesi di tempo e abbiamo incontrato le associazioni di categorie e i rappresentanti del Movimento pastori, i Sindaci, l'ANCI, il CAL per il discorso del caro energia, li abbiamo incontrati solo qualche giorno fa, e anche sugli impegni assunti con loro credo che ancora risposte non ve ne siano. Perché dico questo? L'ha detto la collega Caddeo, ci stiamo dimenticando degli ultimi, degli invisibili, di quelli che non avranno più il reddito di cittadinanza. Io credo che questo sia un problema che riguarda a pieno titolo e in maniera preoccupante, molto preoccupate anche la nostra regione, perché tutti quei beneficiari di quella indennità che da domani potrebbero, anzi non ce l'avranno più, credo che sia ha un problema in più che noi ci dobbiamo porre con coscienza e con grande attenzione, perché quelli saranno ulteriori nuovi poveri su cui… c'è un brusio insopportabile, veramente, arrivano in ritardo, arrivano dopo tre ore e continuano a parlare e rompono pure quando siamo in Aula, non è possibile veramente, ma non è possibile, Presidente, allora ci vuole un minimo di correttezza perché sono quelli che arrivano in ritardo e parlano quando… chiunque non per me…
RESIDENTE. Ha perfettamente ragione, la stiamo ascoltando.
COCCO DANIELE (LEU-ART.1 - DEMOS - POSSIBILE ). …perché stiamo parlando di cose serie, ma io non voglio essere ascoltato solo da lei, so benissimo che chi sta parlando probabilmente non capirebbe neanche, quindi può anche uscire fuori e non disturbare. Quindi parlavamo di queste cose che sono importanti, noi abbiamo adottato, assessore Fasolino, dei provvedimenti importanti per la lotta contro lo spopolamento nell'ultima legge finanziaria, anche lì però ci sono le cosiddette linee guida o le FAQ, non so come si chiamano, che prendono una legge intellegibile, chiarissima e la trasformano. Le faccio l'esempio: bonus bebè. Mi risulta che molti Comuni, molti servizi sociali dei Comuni, se Daniele Coco ha un figlio che è nato nel 2022 e ha diritto all'assegno di 600 euro per dodici mesi per cinque anni non può averlo se la moglie di Daniele Coco o se la compagna, perché potrei anche non essere sposato, perché non la penso come la Lega che vorrebbe dare il premio a chi si sposa in chiesa, comunque se mia moglie non abita nel mio stesso paese che è un Paese sotto i 3.000 abitanti io non ho diritto a quell'assegno. La legge è talmente chiara, quella legge dice che tutti i bambini che potrebbero essere nati abbandonati dai loro genitori, nati entro l'anno 2022 in un paese sotto i 3.000 abitanti, hanno diritto ad un assegno di 600 euro per dodici mesi per cinque anni, stop. Chi è che fa linee guida diverse? Sugli incentivi a chi trasferisce la propria residenza in un paese con quelle caratteristiche che abbiamo scritto in legge, anche lì, Assessore, noi dobbiamo intervenire, io le faccio l'esempio di un piccolo Comune che può essere il mio Comune, voi avete assegnato delle quote fisse, 60.000 euro, a me arrivano dieci domande, non serve a niente il provvedimento se io devo dare 10.000 euro a domanda, 5.000 euro a domanda il provvedimento non serve a niente. Quindi se quei provvedimenti non sono provvedimenti spot noi dobbiamo fare in modo che a quei provvedimenti seguano degli importi per le domande che arrivano, perché poi io come faccio, sindaco di un Comune, a stabilire a chi devo dare quei soldi. Se io ho solo quei soldi e mi arrivano dieci domande in base a che cosa io decido di dare i soldi se quelli sono tutti a parità di requisiti? Su queste cose noi dovremmo intervenire. E approfitto perché queste rare sedute di Consiglio sono importanti per avere anche quelle risposte che noi chiediamo con le interrogazioni, con le mozioni, con le interpellanze, con le risoluzioni che non arrivano per poterle avere in Aula. Noi abbiamo oggi un Assessore che non ha fatto nulla, l'assessore Doria, perché è arrivato ieri e non ha fatto ancora nulla, a cui io chiedo, Assessore, io credo che lei lo possa fare, blocchi immediatamente gli atti aziendali che stanno andando ad approvazione, perché quegli atti aziendali non rispondono a quelle che sono le linee guida approvate dall'intero Consiglio regionale, perché in Commissione regionale ci sono tutti i rappresentanti dell'intero Consiglio regionale, e non rispondono a quelli che sono i bisogni delle singole ASL dei singoli territori. Noi abbiamo in alcuni di questi atti aziendali, alcuni li ho visti bene, ho visto Nuoro, ho visto Sassari, ho visto Olbia, delle ridondanze incomprensibili su alcune strutture e abbiamo invece delle strutture che servono, che sono fondamentali per il prosieguo di un'attività che è già critica in quei Distretti sanitari, che sono state demansionate, strutture complesse che sino ad ora hanno operato con risultati brillanti, che improvvisamente da complessa diventano semplici. Poi mi vedo strutture… alcologia diventa complessa, psicologia diventa complessa, poi magari prendo le farmacie del territorio e degli ospedali e in una ASL le faccio complesso, in un'altra ASL le faccio semplici, in un'altra ASL non le faccio né semplici né complesse; noi dobbiamo equiparare… cioè meritocrazia, la meritocrazia non è che si debba utilizzare anche… l'ha accennato prima qualcuno e so che qualche collega accennerà anche dopo, ci sono delle graduatorie, Assessore, allora se io ho una graduatoria con 10 posti, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 non esiste che poi arriva un'agenzia interinale per la somministrazione di lavoro e chi era decimo viene preso da quell'agenzia interinale e diventa primo e i primi nove non lavorano, non esiste, la meritocrazia, prima parlava di democrazia compiuta la collega, parte soprattutto da queste procedure, da questi comportamenti. Noi stiamo vedendo, e avremo tempo per parlarne nello specifico, situazioni di questo tipo, se noi dobbiamo stabilizzare il personale del sistema sanitario…
PRESIDENTE. Prego, concluda
COCCO (LEU-ART.1 - DEMOS - POSSIBILE). Un secondo e ho finito. Se noi preghiamo i medici e i tecnici e gli infermieri perché pur compiendo i 67 anni di età hanno manifestato il desiderio di rimanere a lavorare, perché li abbiamo anche pregati per rimanere sino a 70 anni, perché ci servono, non è che poi improvvisamente un direttore generale, dopo che il responsabile regionale del personale gli ha dato l'autorizzazione a rimanere, gli dice, "per cortesia, goditi le ferie perché da domani di colloco in quiescenza", non funziona, non ci siamo proprio, stiamo calpestando diritti acquisiti, principi, e quello che abbiamo detto in campagna elettorale e anche dopo la campagna elettorale e anche durante il Covid, ci servono i medici, i problemi della sanità sono i medici, e se poi qualche medico vuole rimanere a lavorare non possiamo mandarlo a casa.
PRESIDENTE. L'onorevole Stara è rientrato dal congedo.
È iscritto a parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Grazie, Presidente, grazie. Inizio con un interrogativo; io mi chiedo realmente se la maggioranza questa legge voglia approvarla, perché al netto del reale senso di responsabilità mostrato dalle minoranze a questa legge la maggioranza ha fatto tutti gli sgambetti possibili, dubito che il Presidente della Regione nutra un qualsiasi tipo di interesse nei confronti di questa legge dato che ci si è trovati costretti, obtorto collo, ad eliminare tutte le disposizioni di natura normativa, che non andavano a incidere positivamente sull'ordinamento della Regione ma andavano a cesellare il quadro di quella piramide di commando che il presidente Solinas ha costruito con la legge 107, il cosiddetto "poltronificio", che ha tenuto ferma quest'Aula per tanti giorni, che avrebbe potuto impiegare magari per analizzare tematiche di maggior interesse e di maggior impatto per la cittadinanza. Ora, dopo mesi, mesi, mesi e mesi di gestazione è arrivata questa omnibus, non più omnibus ora legge finanziaria, all'attenzione del Consiglio regionale, è arrivata questa omnibus all'attenzione del Consiglio regionale senza avere all'interno effettivamente quasi niente di ciò che davvero era necessario fare, di tutte le esigenze che nei mesi che avete aspettato per portare questa legge sono emerse in maniera cruda, in maniera aspra, ci sono amministratori locali di piccoli comuni, ma anche di grandi comuni, che si son dovuti trovare costretti a fare non una, non due, ma anche tre variazioni di bilancio per coprire i costi delle bollette, sottraendo i soldi utilizzati per pagare le bollette ad altre cose che per i cittadini avrebbero avuto sicuramente un effetto migliore. Presidente, chiedo scusa, lei non mi sta ascoltando. Grazie. Però, ripeto, si è pensato bene di introdurre le parti normative all'interno di questa legge omnibus, ripeto, parti normative massima parte delle quali era finalizzata a garantire… io mi chiedo veramente con quale faccia si possa pensare di portare determinate cose all'interno di questa legge, presentate in questi modi, in questi tempi, in questo momento storico, io mi chiedo veramente come possa aver potuto pensare il Presidente che una cosa del genere sarebbe potuta passare, si sarebbe dovuta solo anche esporre agli occhi di chi, attonito, leggeva parti normative finalizzate a garantire a lui ancor più potere e non trovava nessun'altra delle misure che avete promesso, che avete giurato, parlando con tutti, parlando in pubblico, parlando con gli amministratori, parlando con tutti. Questa legge poi, ora ne stiamo parlando ma finita la discussione generale potrebbe essere stravolta dalla Commissione e magari ci si potrebbe sicuramente inserire qualcosa in più, qualcosa anche di importante; oltre che nel merito all'analisi va fatta nel metodo, cioè le esigenze reali, ciò che deve essere programmato, come diceva giustamente il collega Piu e non solo, ciò che deve essere programmato e quindi anche discusso non può essere un emendamento inserito all'interno della legge, in maniera distratta l'ultimo giorno utile per la sua approvazione. Come si può pensare che questo impegno finanziario, che comunque stiamo dando, possa dare i migliori effetti? O effetti in generale, perché rimane l'enorme elefante nella stanza caratterizzato dalla quasi totale impossibilità di spendita delle risorse che stiamo stanziando oggi, che rende la situazione ancora più surreale, se vogliamo, perché veramente qua si sta parlando del niente e si sta parlando di questo solo grazie al senso di responsabilità di un'opposizione che vi sta mettendo nella coalizione di esporvi al fallimento politico non solo di questa legge, ma alla certificazione di un fallimento politico di questa legislatura, del vostro fallimento politico non del nostro, perché da parte nostra solo ed esclusivamente si è mostrato senso di responsabilità. Questa legge noi abbiamo consentito, noi come opposizione, e già questo vi dovrebbe suonare strano, che entrasse in Consiglio, ma non siamo e non saremo in alcun modo complici dello sfacelo politico che la totale inefficienza del vostro lavoro, e non della macchina burocratica, sta portando sulla Sardegna. Ora, arriverà la legge finanziaria, quando arriverà non si sa, chissà per quanto ci troveremo costretti a spendere in dodicesimi, potete fare due scelte, dovete fare una valutazione, se questa legge finanziaria che arriverà possa diventare quello che si aspettano tutti, ovvero un assalto alla diligenza, passatemi il termine, dove tutti proveranno a mettere tutto quello che non gli è stato concesso di mettere nella scorse leggi finanziarie, oppure potrebbe diventare l'ultimo moto di responsabilità e dimostrazione di rispetto per le persone che vi hanno eletto e vi hanno messo a governare la Sardegna, che avrete la possibilità di fare.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Marco Tedde. Ne ha facoltà.
TEDDE MARCO (FI). Grazie, Presidente. Debbo dirvi che provo un certo imbarazzo ad intervenire su questo tema in queste condizioni, un tema così importante che avrebbe dovuto essere magari affrontato con sensibilità diverse e soprattutto da parte, anzi, esclusivamente da parte della maggioranza, credo che quando ci sono situazioni di questa complessità, di questa difficoltà, il senso di responsabilità dei consiglieri regionali debba essere di ben altra levatura. Io ovviamente mi assumo le mie responsabilità, ma spero vivamente che non accada più quello che è accaduto stamattina. Faccio i complimenti, dovuti, alla nuova Giunta, perché comunque gli Assessori dovranno affrontare degli impegni molto gravosi, per dirla con Dante, dovranno affrontare degli impegni che faranno "tremare loro le vene e i polsi". Non vorrei essere nei panni dell'assessore Antonio Moro, che deve affrontare le tematiche della continuità territoriale, che già sono in stadio avanzato, però Antonio Moro si è già lanciato a capofitto in questo grande progetto e son convinto che otterrà risultati importanti. Debbo ringraziare, ma lo faccio sentitamente, l'assessore Fasolino, perché l'assessore Fasolino questa cosiddetta omnibus, non chiamiamola più omnibus però, per favore, la omnibus era un carrozzone per il trasporto delle persone, è un termine bruttissimo, chiamiamola variazione di bilancio, chiamiamola legge contenitore, chiamiamola come vogliamo, ma non definiamola come un carrozzone, ebbene, l'assessore Fasolino questa variazione di bilancio l'ha modulata, modellata, rimodulata più volte per adeguarla alle esigenze della maggioranza, dell'opposizione, del Governo regionale, dei sardi e di chi più può più ne metta, quindi il suo compito è stato molto difficile e oggi arriva in Consiglio regionale con tutti i patema d'animo che un amministratore pubblico responsabile deve necessariamente portare con sé quando si affrontano tematiche di questa rilevanza; non vorrei essere nei suoi panni, assessore Fasolino, mi creda. Ma io credo che il ringraziamento più grosso debba essere fatto all'opposizione, perché credo che l'opposizione abbia dimostrato e stia dimostrando un immenso senso di responsabilità, un senso di responsabilità che la qualifica, positivamente ovviamente, un senso di responsabilità che va incontro alle esigenze dei sardi, che non sono poche oggi, oggi che stiamo cercando di uscire da un periodo molto disastrato; abbiamo affrontato la pandemia, stiamo affrontando i costi in aumento dell'energia dovuti al conflitto, abbiamo affrontato le cavallette, mancano soltanto le altre problematiche bibliche, le altre piaghe bibliche, delle mosche velenose, dell'acqua che si trasforma in sangue, delle rane, ma io sto sospettando che arrivino anche queste piaghe bibliche. Purtroppo è questo il momento, purtroppo questa è la temperie in cui noi ci stiamo muovendo. Detto questo, la responsabilità è nostra, è del Governo regionale, è del governatore Solinas, non possiamo guardarci dietro le spalle, non possiamo camminare col volto rivolto all'indietro, dobbiamo necessariamente guardare davanti a noi, dobbiamo guardare alle esigenze del popolo sardo non alle esigenze della maggioranza o dei singoli Gruppi della maggioranza, e quindi bene facciamo oggi ad impegnarci non soltanto in questa variazione di bilancio ma presumo anche nella finanziaria, che l'assessore Fasolino peraltro ha già strutturato, dovremo impegnarci su pochi temi da qui alla fine della legislatura, dobbiamo percorrere di corsa l'ultimo miglio, dobbiamo sgabbiare, ma mi riferisco soprattutto alla maggioranza non all'opposizione, la maggioranza deve sgabbiare, ma in modo deciso, determinato, non può rimanere surplace, deve sgabbiare su quei quattro o cinque temi che più volte abbiamo menzionato: l'agricoltura, che ha necessità di un sostegno forte, la sanità, che deve essere ugualmente attrezzata per uscire da questo marasma che in qualche modo stiamo cercando di definire, un marasma che deriva dal fatto che si sta attuando una riforma radicale che non ha avuto, è stata fatta ma non ha avuto la possibilità di decollare, dobbiamo decollare per quanto attiene alla riforma sanitaria. E ancora, le infrastrutture, ci sono delle opere commissariate che debbono essere portate a compimento, ecco, sono questi i temi assieme ai trasporti di cui parlavo poc'anzi che debbono essere affrontati con grande impegno, grande determinazione, grande celerità, poche parole e molti fatti, poche parole e molti fatti, e avendo di mira sempre l'interesse pubblico, l'interesse dei sardi, l'interesse della Sardegna, e non l'interesse dei singoli Gruppi politici che compongono la maggioranza. Questo mi sento di dire e credo, anzi, sono certo di questo, che io e il Gruppo di Forza Italia saremo sentinelle molto vigili verso questi punti programmatici, verso il Governo regionale, che dovrà comunque affrontare questa svolta e da sentinelle vigili daremo l'allarme nel momento in cui il Governo regionale, compresi i nostri Assessori, badate bene, compresi i nostri Assessori, nel momento in cui il Governo regionale non dovesse andare nella direzione auspicata, saremo molto vigili e daremo tanti pizzicotti al Governatore, agli Assessori e alla Giunta, nell'ipotesi in cui la direzione che noi tutti e che il popolo sardo auspica e noi tutti auspichiamo non fosse quella giusta. Io, in special modo, mi impegnerò a vigilare con grande attenzione e dare questi pizzicotti, spero di non creare imbarazzo nel mio Gruppo, ma sento intimamente di doverlo fare. Probabilmente non stiamo facendo il meglio oggi, probabilmente non stiamo facendo il meglio, stiamo facendo il possibile, tenendo sempre conto che il meglio molto spesso, troppo spesso è nemico del bene, stiamo facendo il possibile, stiamo facendo il possibile con un provvedimento che ovviamente è tattico e non è strategico, la strategia dell'ultimo anno si farà con la finanziaria, ma è un provvedimento che cerca di andare incontro alle esigenze dei sardi, è un provvedimento che cerca di dare le risposte che i sardi attendono. Concludo dicendo che penso che nella finanziaria dovremo mettere in campo più impegno, più sensibilità, più senso di responsabilità, mi riferisco sempre alla maggioranza, rispetto a quella che magari in questo periodo abbiamo dimostrato. Dobbiamo capire che le esigenze dei sardi sono veramente pesanti, dobbiamo capire che gli obiettivi che dobbiamo raggiungere nell'interesse della Sardegna sono veramente impegnativi e che quindi siamo giocoforza tutti quanti, ma soprattutto la maggioranza ,obbligati ad impegnarci con grande determinazione, con passione e con grande senso di responsabilità. Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. Vorrei iniziare questa riflessione insieme a voi, colleghe e colleghi, come ricorderà Presidente ieri le avevo chiesto di poter intervenire a fine della seduta, in teoria sarei dovuto intervenire a inizio di questa sull'ordine dei lavori, utilizzo il tempo dell'intervento a carattere generale per dire quello che avrei detto ieri sera o stamattina. Assessore, Assessori, è normale che il Presidente della Regione, nell'indicare una nuova Giunta, nel nominare voi con conferme, ma vado a memoria, non avendo tutta la Giunta presente, con sole tre persone confermate negli assessorati precedenti: l'Onorevole Biancareddu, l'assessore Fasolino, l'onorevole Chessa e Pili. Quattro! 4 su 12. Gli altri o hanno cambiato Assessorato, o sono di nuova nomina. È normale che il Presidente della Regione non abbia speso una parola nel dire il perché al posto di è stato indicato l'assessore Doria, valorizzandone le competenze, il profilo? Ho detto ieri, non ho nessun tipo di pregiudizio e considero una cafonaggine fare il processo preventivo a coloro che si siedono in quelle poltrone da qualche ora. Non vale, ho detto ieri, per coloro che hanno già svolto la funzione nella precedente Giunta, sempre nel corso di questa legislatura. Giustamente su coloro che siedono in quei banchi, governano quegli Assessorati dal 2019, al di là delle valutazioni, distinte da persona a persona, si può esprimere un giudizio, perché già sperimentate, non vale per gli altri. È normale che il Presidente della Regione del Partito Sardo d'Azione, indicando il vertice del proprio partito ai trasporti, l'assessore Moro, non spenda una parola del perché, delle motivazioni, dei ragionamenti, delle riflessioni, dell'impulso nuovo, e quindi, e termino con gli esempi, non abbia speso una parola a beneficio di coloro che in modo fiduciario devono svolgere l'alto compito di governo degli Assessorati della Regione Sardegna? È normale che il Presidente della Regione non abbia speso una parola nel ringraziare gli Assessori che hanno svolto la funzione fino a qualche ora prima? Senza giudizi del perché, per come, i buoni e i cattivi, ma almeno ringraziare. E faccio anche qua un solo esempio, perché l'assessore Nieddu, che tutti noi abbiamo fortemente criticato, abbiamo chiesto le sue dimissioni, ma è anche vero che ha governato insieme ad altri suoi colleghi in Italia uno dei peggiori periodi peggiori della storia recente dell'umanità, almeno dai primi del Novecento dall'epidemia di Spagnola, è possibile che non sia stata spesa, al di là dei rapporti personali, al di là del logorio di questi rapporti, al di là delle capacità espresse, dal non aver risolto tutti i problemi o averne creato di nuovi, che neanche si sia degnato di esprimere un "grazie per il lavoro svolto". Io, per la mia poca esperienza politica e per quel poco che ho visto, non ho mai assistito dal presidente Biden, e coloro che sono stati prima Presidenti degli Stati Uniti, ai Presidenti del Consiglio dei ministri, ai Presidenti di Regione, ai Sindaci anche del più piccolo Comune della Sardegna, non ho mai visto l'assenza di una parola da parte di chi nomina per i nominati e coloro che vengono sostituiti nella storia della politica di questo Paese. È una cosa che lede l'istituzione, le istituzioni e alla fine anche lo stesso Presidente della Regione. E oggi, poc'anzi, poco prima di raggiungere quest'Aula, il mio collega Piero Comandini, subito dopo il collega Agus, mi mandano il comunicato stampa del Presidente della Regione, che in modo preventivo rispetto all'approvazione del testo che non abbiamo neanche iniziato a discutere, fa a se stesso, con la sua immagine, perché ormai il sito della Regione sembra la pagina Instagram di mia sorellina, anzi, mia sorellina mette meno foto di sé nella sua pagina Facebook e Instagram, di quante foto compaiano nel sito istituzionale della Regione Sardegna del Presidente. Ecco, il suo viso sistematicamente lì, in violazione delle norme sulla impersonalità della comunicazione istituzionale, racconta a noi tutti, a voi in particolar modo maggioranza, che non contate nulla in quest'isola, lo dice lui, perché lui da solo ha mobilitato forze, energie, nel promuovere e costringere l'assessore Fasolino a presentare un emendamento di 32 milioni di euro a beneficio dei Comuni della Sardegna. Gliel'abbiamo detto nel 2020! Gli Stati Uniti l'hanno fatto nel 20! L'Europa l'ha fatto sull'energia, se vogliamo stare non alla pandemia ma al caro energetico, otto mesi fa, all'inizio della guerra. La Francia l'ha fatto una settimana dopo. Il Paese l'ha fatto, e ne abbiamo discusso, come sapete, e se non fosse caduto il Governo Draghi sarebbe stato fatto in estate. È stato il primo provvedimento anche del nuovo Governo, al netto dell'idea di perseguire più di 50 che si incontrano e ascoltano i Rolling Stones. Lasciamo perdere questa pagina che avrebbe determinato nel passato la cancellazione di Woodstock, la storia del rock nel nostro pianeta, ma c'è stato anche il provvedimento in relazione all'energia. Noi siamo gli ultimi. Il Presidente della Regione viene dopo gli Stati Uniti, tutto il sistema europeo, tutto il sistema dello Stato italiano, tutto il sistema delle regioni italiane, lui ultimo, tra gli ultimi, perché l'assessore Fasolino gliel'ha impedito fino a qualche ora prima praticamente, decide a fine dicembre, con una tragica guerra per colpa di un aggressore che ha determinato l'innalzamento dei costi di vite in un intero pianeta, perché deve appropriarsi di un altro pezzo di fazzoletto di terra che non è suo, l'ultimo, il presidente Solinas, dopo quasi un anno di conflitto si accorge che le famiglie, i Comuni nel settore economico produttivi hanno avuto un caro energia. Ma a casa sua le bollette non le vede? Le pagherà e quindi immagino veda l'innalzamento dei costi energetici.
L'altro elemento, suggerisco di smetterla, lo dico anche a lei onorevole Cocco, e lo dico all'assessore Fasolino, di citare come esempio il calcio, sono due mondiali che l'Italia non partecipa, smettetela per cortesia di parlare di calcio come esempio, fatemelo come cortesia personale. Il 30 novembre, oggi, subito dopo la pubblicazione, quanto ci vorrà a correggere questo testo? Diversi giorni. Il Presidente della Regione non rispetta mai i tempi di pubblicazione delle leggi, mai, e quindi arriviamo a metà dicembre, ci sono anche i ponti, del 7 e dell'8, arriviamo a metà dicembre, subito dopo si attiveranno i capitoli di bilancio, a quel punto, cosa che non si fa in due giorni, a quel punto il dirigente del servizio competente potrà erogare ai Comuni quelle risorse, erogherà ai Comuni quelle risorse che, grazie al fatto che l'assessore Fasolino abbia impostato l'emendamento con destinazione vincolata, potranno essere utilizzati in deroga, ma i Comuni potranno farlo solo in ingresso, ma hanno il problema del 31/12, ribaltamento della spesa, poi utilizzare il bilancio a spanne ai primi di febbraio, dopodiché dovranno loro imputare spesa in funzione della (manca audio) …alle famiglie, alle imprese, o abbattere le questioni riguardanti l'aumento dell'energia del Comune stesso, potranno usare quelle risorse alla fine, a metà anno prossimo. L'altro elemento è che…
(Interruzioni)
PRESIDENTE. Ho fatto concludere tutti!
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Va bene. Presidente, quanti secondi in più ho parlato?
PRESIDENTE. Otto secondi!
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Può informare l'onorevole Mula che avendo io sforato 8 secondi…
(Interruzioni)
PRESIDENTE. Può concludere!
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Ci sono persone che non hanno mai sottratto tempo a nessuno. Noi lavoriamo dalle otto e mezza del mattino, no, otto secondi, io mi fermo qua, intervengo su tutti gli emendamenti, su tutti gli articoli nel corso di tutta questa giornata!
PRESIDENTE. Onorevole Zedda, come vede non le ho tolto la parola…
(Interruzioni)
Onorevole Zedda, non le ho tolto la parola, l'Aula è stata in religioso silenzio, cosa che non capita mai, quindi.
(Interruzioni)
Onorevole Zedda, ma cosa le è successo?
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Sono influenzato! È per questo!
PRESIDENTE. Ah, ecco, è influenzato? Infatti ho capito che era influenzato!
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). Presidente, aspetto che si calmino le acque e poi inizio.
Assessore Fasolino, lei sa che io la stimo come persona e come politico, la stimo un po' di meno per la scelta che lei continua a portare avanti di rappresentare, e spessissime volte cercare di difendere l'operato, o per meglio definire il non operato del suo Presidente. Però proverò a raccontarle una storia, la mia. Figlia di genitori separati, nasco in una famiglia molto povera, da adolescente mi faccio una promessa, un giuramento, che è quello di cercare poi nella vita futura di rappresentare sempre il più fragile, sempre il più povero, sempre chi non ha mai avuto voce, o chi non è mai stato ascoltato. E su questa promessa ho basato la mia vita e la mia scelta di entrare in politica. Per me fare politica ha una concezione molto alta e molto profonda, fare politica significa lavorare per il bene solo ed esclusivamente per il bene del popolo, tutti indistintamente. E su questa promessa, ogni giorno, quando mi alzo la mattina, mi guardo allo specchio e mi domando sto facendo qualcosa per gli altri? E cerco di darmi delle risposte. E su questa promessa cerco di porre in essere quelle azioni che mi portano poi a rispettare ogni giorno questa promessa. E su questa base ho iniziato a percorrere questa strada, prima in un Consiglio comunale dove non mi conosceva nessuno, poi in un Consiglio regionale, nella massima istituzione della regione sarda, la mia, come la sua, isola, che amo profondamente. E quando sono entrata in questa Istituzione la realtà che ho vissuto e che vivo costantemente non rappresenta mai e non è mai stata rappresentata… Presidente! Adesso io capisco che presi dall'enfasi dell'intervento del collega, capisco anche che si vogliano schiarire, insomma capisco tutto, però per il rispetto che io concedo anche ai colleghi, io quando gli altri intervengono sto sempre in silenzio, sempre, per il rispetto. Faccia in modo, Presidente, mi rivolgo a lei, di far rispettare questo principio, il silenzio.
Dicevo, Assessore, e quando sono entrata nella massima Istituzione sarda mi sono resa conto che la realtà che si vive in questo piccolo, piccolissimo palazzo non ha mai niente a che fare con la realtà che il popolo sardo vive all'esterno di questo Palazzo. E prova ne sia anche questo famoso assestamento di bilancio che doveva arrivare in quest'aula sette mesi fa, che doveva arrivare in quest'Aula 200 giorni fa. Io ho letto attentamente questo assestamento di bilancio, che il nostro e il suo Presidente c'ha insegnato a chiamare "Omnibus", io l'ho sempre definito quel famoso assestamento di bilancio dove all'interno c'è sempre di tutto e di più, ma mai che ci fossero davvero i provvedimenti importanti, urgenti e necessari per chi vive all'esterno di questo piccolissimo palazzo. E allora ho letto con attenzione, e la prima cosa che mi ha colpito sono i milioni stanziati in questo assestamento di bilancio, questa Omnibus, 300 milioni di promesse. E lei, proprio per la stima che io ho nei suoi confronti, Assessore, sa che queste sono 300 milioni di promesse che non verranno mai rispettate. E lei sa che queste sono 300 milioni di promesse e soprattutto di fondi, di soldi di tutti i sardi, che non verranno mai spesi, lei questo lo sa. E allora entrando nel merito di questa promessa che voi avete fatto e che il Presidente della Regione Sardegna ci ha abituato da quasi quattro anni ad ascoltare, e ha avuto anche la grande capacità, e questo glielo dobbiamo riconoscere, che per quattro anni ha preso in giro e ha venduto a tutti i Sardi milioni milioni di euro che dovevano arrivare in tasca di tutte le famiglie e di tutte le imprese.
Adesso, Presidente, io mi taccio e per gentilezza può invitare i colleghi ad andare a chiacchierare nel bar? Io sto in silenzio.
PRESIDENTE. Ho scampanellato. Però, davvero, consentite…
MANCA DESIRÈ (M5S). Onorevole Maieli, quando lei interviene io non la disturbo, per gentilezza glielo chiedo.
PRESIDENTE. Onorevole Maieli, no, non è che si continua, non è che questa qui è la casa dove ognuno fa quello che vuole, lo fa a casa propria! Prego!
MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie, Presidente, dicevo, e allora entrando nel merito di questo provvedimento, Assessore, voglio andare a toccare alcuni punti che vengono citati in questo provvedimento, perché io quando ho letto questo provvedimento ho detto sicuramente ci saranno degli interventi importanti e urgenti a carattere proprio di urgenza, di sostegno per le famiglie, per il caro bollette, per l'acquisto del materiale per scaldarsi, e magari un sostegno maggiore per cercare di intervenire sul caro affitti, oppure ho detto ci sarà qualche intervento importante sulla sanità, oppure mi sono detta sicuramente ci sarà qualche intervento importante sui trasporti, no, Assessore, allora voi scegliete, perché, io l'ho sempre detto, la politica è una questione di scelte: si può scegliere se lavorare per tutto il popolo o lavorare per alcuni che fanno parte del popolo. Allora voi scegliete di destinare 32 milioni di euro, Assessore, 32 milioni di euro in quattro anni per Cagliari, perché voi sostenete che la caserma della legione dei Carabinieri di Cagliari e la Questura di Sassari siano provvedimenti talmente importanti, necessari e urgenti da destinare 32 milioni di euro! La domanda è, Assessore, perché questa scelta, che io reputo scellerata? 32 milioni di euro di soldi statali che la Regione doveva scegliere dove destinare: perché a Cagliari, perché non Olbia, perché non Oristano, perché non Nuoro, perché non Sassari, perché non Buddusò? Perché sempre a Cagliari?
Rimanendo sempre nel contesto cagliaritano, perché è giusto intervenire… questi erano 8 milioni, non 32 ma 8 milioni, ho sbagliato, poi si sceglie invece di destinare 32 milioni (ecco perché mi sono confusa, gli 8 milioni erano per la caserma della legione dei Carabinieri e la Questura) poi ce ne sono anche altri 32, Assessore, che voi scegliete di mettere a disposizione per il palazzetto dello sport… e lei mi dirà "stiamo intervenendo per il palazzetto dello sport di tutta la Sardegna", no, dobbiamo intervenire per quello di Cagliari! Poi i palazzetti degli altri 377 Comuni della Sardegna possono essere demoliti, possono crollare, ma Cagliari ha un riguardo particolare.
Poi ci sono gli 8 milioni, in questo momento, mentre la gente muore di fame, mentre la gente non riesce più a scaldarsi, mentre la gente deve scegliere se mangiare, scaldarsi o curarsi, voi cosa fate? Scegliete, sempre per quella volontà politica, di destinare 8 milioni ai restanti edifici… c'era un progetto che la Regione Sardegna aveva portato avanti con la CEI, e voi avete scelto di intervenire maggiormente, quindi non solo bisogna intervenire nelle chiese, perché è giusto che si intervenga anche per le chiese, ma la Regione Sardegna nel 2016 stipula un protocollo dove il 50 per cento doveva essere sostenuto con i fondi regionali e il 50 per cento con il fondi dalla Chiesa, adesso così, quasi magicamente, la Regione Sardegna, in questo periodo in cui la gente davvero sta morendo di fame, sceglie invece di pagare tutto da sola e il restante 50 per cento, per circa 8 milioni, vengano pagati dalla Regione Sardegna.
Presidente, mi taccio, anche perché non vorrei che qualcuno interrompesse dopo qualche secondo che io sforo, ma come il collega Zedda, siccome ho tante cose da dire su questa legge, io mi riservo di intervenire magari successivamente nella discussione degli emendamenti.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.
MELONI GIUSEPPE (PD). Intanto, non l'ho fatto ieri, mi associo agli auguri che sono stati fatti ai nuovi Assessori e ai colleghi che hanno giurato ieri in quest'Aula, l'avrei fatto ieri sequesta discussione generale fosse iniziata nella seduta pomeridiana, poi non è stato possibile quindi lo faccio adesso, ma anche l'intervento sulla mozione Moriconi e più, che ho sottoscritto, sarebbe stato sostanzialmente analogo e quindi ho riservato buona parte di quell'intervento alla discussione generale su questo disegno di legge e mi riservo, se necessario, di intervenire anche successivamente.
Io non sono sorpreso dall'atteggiamento del Presidente della Regione, né di quello che ha tenuto ieri né di quello che ha tenuto oggi, mancando di rispetto al Consiglio, anticipando come un dato acquisito e un suo merito i risultati che, se verranno, saranno invece frutto del lavoro di quest'Aula, della massima disponibilità della minoranza nell'interesse dei sardi e della Sardegna, in questo caso specifico dei 32 milioni nell'interesse dei Comuni della Sardegna che, come le famiglie, come le imprese, stanno soffrendo e non poco per i rincari energetici.
Ho apprezzato l'intervento del collega Marco Tedde, il quale ha fatto un intervento in cui, memore anche della passata legislatura nella quale sedeva nei banchi della minoranza, si è messo probabilmente anche nei panni della minoranza è ha colto bene. Io mi sarei aspettato che tutti gli interventi, ammesso che ce ne siano, da parte della maggioranza fossero andati a vadano in quella direzione, e invece col voto di ieri contrario alla mozione sulla mancata spendita delle risorse derivanti dalla omnibus 2021 avete dimostrato che non avete capito la lezione di questi tre anni e mezzo. Avete stravolto la Giunta perché era obbligatorio che lo faceste, perché era impossibile andare avanti. Vi siete presentati per le foto di rito da primo giorno di scuola, e il vostro verbo utilizzato ieri dentro e fuori quest'Aula è stato principalmente "ripartire", la verità è che avete ripartito ma non siete ripartiti, e volete continuare a ripartire per poter andare avanti, però dimenticate che la Sardegna, come ha detto forse a se stesso e il Presidente della Regione, attende risposte da quest'Aula e i problemi non aspettano. Ma il problema principale probabilmente, e correggo in questo il collega Agus quando dice che la legislatura è già finita, è che questa legislatura non è mai iniziata, e lo si è capito dal primo giorno, dal 2 aprile del 2019, quando ci si doveva presentare con una Giunta formata in un quarto d'ora e invece, sempre per usare dei termini coniati dai colleghi, invece vi siete presentati con un quarto di Giunta, mancando di rispetto dal primo giorno a quest'Aula, quest'Aula sacra dove ci sono, come il Presidente della Regione, altri 59 rappresentanti del popolo sardo, e quindi mancando di rispetto alla Sardegna e al popolo sardo. Questa legislatura è iniziata che era già terminata, e quel solco… noi pensavamo che la pandemia non venisse utilizzata per accampare mille scuse rispetto alle vostre incapacità di gestire anche l'ordinario, a voi vi tengono incollate solo le poltrone, l'avete dimostrato quando avete portato avanti quel disegno di legge che abbiamo definito tutti in Sardegna "il poltronificio" e che poi avreste dovuto utilizzare per superare la burocrazia: non è servito a niente, e la stessa burocrazia con la quale oggi pensate di scagliarvi per allontanare da voi stessi colpe che sono solo ed esclusivamente vostre, e il Presidente della Regione per la verità, insieme a qualche Assessore che non c'è più, cerca invece di scaricare sul Consiglio. Quindi io mi sarei aspettato, come ha iniziato a fare il collega Tedde, che ci fosse anche un moto di ribellione da parte dei colleghi, perché altrimenti quella corresponsabilità che noi vogliamo che venga gestita solo fra i banchi della maggioranza e la Giunta è palese ed è evidente a tutta a tutta la Sardegna. Non potete pensare voi di ribattere tutto sulla Giunta e la Giunta, di adesso e di allora, di poter pensare che queste responsabilità sono tutte al Consiglio, magari cercando anche di dividerle con i Gruppi di minoranza, ecco, questo non lo accettiamo e non lo permetteremo.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIAMPIETRO COMANDINI
(Segue MELONI GIUSEPPE.) Il senso di responsabilità non può essere pensato in chiave di corresponsabilità, non accadrà mai, io capisco le sue difese d'ufficio, assessore Fasolino, io le capisco però se lei avesse fatto il Sindaco come il presidente Solinas fa il Presidente della Regione… io la ricordo come Sindaco nel fare, probabilmente lei è ancora qua e ha fatto dieci anni perché lei spendeva le risorse, anche a rischio, come ho fatto anche io da Sindaco, di mettere un po' il bilancio di quei Comuni al limite, perché spendeva le risorse, perché era bravo anche con i suoi funzionari probabilmente, perché i Sindaci lo sanno fare, e anche i Presidenti della Regione lo possono fare, perché metteva i funzionari nelle condizioni di lavorare nella situazione ideale per spendere quelle risorse. Ecco quello che non è stato fatto in questi anni, e si cerca addirittura di offendere il Consiglio, quel Consiglio nel quale il Presidente della Regione è cresciuto e si è formato politicamente, perché sarebbe il Consiglio il responsabile, quindi tutti, di questa situazione! No, il responsabile è lui e tutti quelli che in questa maggioranza lo sostengono e lo difendono!
Ieri avete avuto un'occasione d'oro per un segnale anche al vostro Presidente, e non l'avete colta, io spero che questa occasione la cogliate in queste poche ore che ci separano dalla scadenza della mezzanotte per poter approvare questo provvedimento.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Rosella Pinna. Ne ha facoltà.
PINNA ROSSELLA (PD). Grazie Presidente, è un vero piacere ricevere la parola da lei stamattina.
Io vorrei aprire questo mio breve intervento facendo gli auguri di buon lavoro agli Assessori, alla nuova Giunta, e lo faccio non per galateo istituzionale ma perché amo la mia Regione, mi preoccupo del benessere dei sardi, e se la Giunta regionale saprà lavorare bene sarà un vantaggio per la Sardegna e per chi in questa terra ha deciso di viverci, ma non inizierò neppure con la formula magica "assessore Fasolino, io ho molta stima di lei" (questa cosa l'ho sentita quasi in tutti gli interventi) e non perché non abbia stima di lei come persona ma perché la ritengo corresponsabile di quello che è successo anche in questi giorni, di quello che sta succedendo in questo momento in quest'Aula. Io vorrei soffermarmi un attimo sull'iter, perché, guardate, la forma è sostanza, non è vero che non lo è. L'onorevole Agus nel suo intervento ha iniziato rappresentando il fatto che le minoranze hanno rinunciato ai termini di legge per la presentazione della relazione di minoranza, cioè mi soffermerei sul fatto che un provvedimento di questo genere il cui termine di presentazione deve essere entro il 30 novembre non significa che deve essere presentato il 30 novembre, assessore Fasolino, e lei lo sa meglio di me.
Io credo che questa maggioranza e questa Giunta sia affollata da cosiddetti procrastinatori, persone che utilizzano come proprio stile di vita la "vita al limite", arrivare sempre all'ultimo momento. Ci sono due stili diversi di procrastinatori, ci sono quelli cherimandano tutto in maniera compulsiva e non portano a termine nulla e poi ci sono quelli dipendenti da adrenalina, la scarica di energia che arriva proprio quando devi fare le cose all'ultimo momento, con il rischio (il rischio è il mestiere del procrastinatore), ma io credo che in ogni modo l'idea di fondo sia un'incapacità di programmazione. L'hanno detto molti colleghi prima di me, se c'è da scalare una montagna, e spesso gli Assessori e la maggioranza devono scalare la montagna, non è che attendere e lasciar passare il tempo riduca l'altezza della montagna, non la riduce anzi probabilmente l'amplifica. Ora, questa mancanza di capacità programmatoria, l'abbiamo visto, ha dato i suoi risultati; l'onorevole Moriconi ha fatto un lavoro eccellente, minuzioso, certosino, di certificazione della mancata spesa e della incapacità di questa Giunta di spendere le risorse. Allora ha ragione la collega Desiré Manca quando dice "qui ci sono 300 milioni di promesse, è uno specchietto per le allodole?", non lo so, probabilmente sì.
Avete presente il supplizio di Tantalo? avete presente quando Zeus lo cacciò nell'Ade, nel regno dei morti, e lo condannò a un eterno supplizio: torturato dalla sete e dalla fame, appeso a un albero da frutto, i frutti si allontanano quando lui cerca di avvicinarsi, e ogni volta che cerca di avvicinare le labbra all'acqua del lago il lago si ritira. Bene, a me sembra davvero che voi stiate infliggendo il supplizio di Tantalo ai sardi, perché mostrare questa infinità di risorse, 300 milioni di euro, a chi però non potrà utilizzarli è veramente una perfidia inaudita, e voi lo sapete bene altrimenti non sareste arrivati fin qui. Va bene, ci siete arrivati chiaramente per il fatto che già da voi non avete bisogno dell'opposizione, non avete bisogno del nostro lavoro perché ve la fate da soli, avete impiegato così tanto tempo a portare un documento che comunque ancora oggi è un documento in progress, è un documento che non è finito, non ci avete messo nelle condizioni di dare il nostro contributo alla discussione, alla programmazione, alla soluzione dei problemi. Volete fare tutto da soli, fatelo, il nostro senso di responsabilità però finisce qui, finisce a pagina due, come si suol dire, non chiedeteci di andare oltre.
In questa sede non ho intenzione di entrare nel merito del contenuto di questa manovra di bilancio, e non perché non ci siano argomenti o manchino le valutazioni ma perché proprio a voi il nostro punto di vista non interessa, e, come si suol dire, è inutile sprecare tempo e fiato verso chi non è in grado di apprezzare il tempo e il fiato sprecato. A voi interessa soltanto una cosa, vi interessa soltanto appellarvi al nostro senso di responsabilità, al senso di responsabilità delle minoranze per avere il via libera, e va bene, avete il nostro via libera, ma è un via libera che deve finire con il giochetto delle colpevolizzazione della minoranza: ci avete messo un bavaglio, l'avete messo alla nostra voce impedendoci la discussione, l'approfondimento e lo studio, l'avete fatto impedendone la discussione all'interno delle Commissioni che sono state prontamente sconvocate, non sia mai che qualcuno abbia da ridire qualcosa, e tutto quello che mi resta da fare, ci resta da fare è consentire alla Giunta e alla maggioranza di proseguire la corsa verso il totale fallimento politico. Fatelo, continuate, andate avanti questo è ciò che personalmente farò in quest'Aula, e questo è il modo in cui intendo esercitare il mio senso di responsabilità, avete via libera, ricordatevi però che la vostra responsabilità è una responsabilità che ha delle conseguenze importanti alle conseguenze di scontrarsi quotidianamente con la vita delle persone e non ho altro da aggiungere, grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare la consigliera Maria Laura Orrù. Ne ha facoltà.
ORRÙ MARIA LAURA (LEU-ART.1 - DEMOS - POSSIBILE). Grazie Presidente, io mi unisco all'appello dei consiglieri che mi hanno preceduto ovvero quello della ricerca di un senso di responsabilità forte a questa maggioranza in Consiglio, e ho apprezzato l'intervento dell'onorevole Tedde che effettivamente si rende conto delle difficoltà che questa maggioranza sta affrontando e ha affrontato in tutto questo periodo. La valutazione è negativa la valutazione della proposta, delle varie proposte passa attraverso diversi fattori, fattori della programmazione, della pianificazione strategica e che devono poi tradursi e declinarsi in operatività, questo, Assessore, è venuto a mancare totalmente sta mancando anche perché questo deve essere fatto non per compartimenti stagni ma deve essere fatto come quel famoso filo d'orbace di cui parlava nelle linee programmatiche il presidente Solinas, questo filo è un filo che noi non abbiamo visto, non lo stiamo vedendo e ci stiamo rendendo conto che ogni norma che presentate ogni testo di legge è una rincorsa alle emergenze e questo è un problema che dobbiamo provare a scardinare. E poi c'è la questione relativa alle tempistiche, il tempo è determinante, noi qua siamo totalmente in ritardo, siamo in ritardo nel dare le risposte a chi le aspetta e ovviamente nel rincorrere le emergenze si fa fatica anche effettivamente poi a dare quelle risposte e si aumentano le aspettative delle persone che stanno fuori e che sono tante, sono tantissime, le abbiamo viste in piazza, le abbiamo viste sotto il Consiglio regionale, abbiamo visto delle manifestazioni importanti nella nostra Regione e sono persone che soffrono, che cercano delle risposte dalla politica e queste risposte non stanno arrivando. E secondo me la pianificazione e la programmazione, che è stata espressa anche dall'onorevole Piu prima, deve avvenire maggiormente in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, dove le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza non possono essere trattate come se fossero un qualcosa di esterno ad una programmazione interna della Regione, perché quelle dovevano servire e devono servire a dare le risposte che voi avete messo invece in via emergenziale sui lavori pubblici, sull'agricoltura, sugli enti locali, sui beni culturali insomma c'era la possibilità attraverso uno studio preciso di ridare slancio ad una Regione invece stiamo perdendo il treno, l'unico treno possibile per far sì che davvero la nostra Regione possa essere una Regione tra le più ricche d'Italia e invece la state condannando ad essere una delle Regioni più povere e vi dovrete prendere la responsabilità di tutto questo. Perché ovviamente c'è una classe dirigente che in un periodo come quello che stiamo vivendo affronta con la superficialità del ritardo in Aula, dei chiacchiericci sottobanco è una responsabilità vostra e non potete addossarla assolutamente all'opposizione.
Io voglio sottolineare anche le difficoltà che sta vivendo la macchina amministrativa, cioè nel senso che è chiaro che quando non si affrontano le questioni relative alle centrali uniche di committenza, col personale che non riesce più a stare dietro ai bandi del piano nazionale di ripresa e resilienza, i bandi FSR che usciranno tra poco, con chi lavora in questi uffici ha un senso di responsabilità talmente alto che certe volte finisce di lavorare a mezzanotte e questo non va bene. State condannando gli enti, state condannando Egas che si occupa del nostro diritto e del governo delle acque della Sardegna, state condannando Area che aspetta personale per poter dare delle risposte per poter garantire il diritto all'abitazione, è questo che manca! In una non programmazione è chiaro che diventa complicato tutto quanto, ed è poi facile scaricare la responsabilità sulla burocrazia o la responsabilità sugli Uffici che sono a mio avviso invece affogati di lavoro e non riescono a stare dietro a tutto quanto e soprattutto non riescono a farlo se la politica arriva in ritardo, e oggi noi, lo voglio ripetere, siamo in ritardo, state mettendo in difficoltà gli Uffici del Consiglio regionale e state mettendo in difficoltà gli Uffici della Regione, state mettendo in difficoltà gli Uffici dei comuni e su questa variazione di bilancio, l'ho detto la valutazione chiaramente è negativa perché sarà difficile anche per i comuni sostenere e poter mettere nei loro bilanci queste risorse, oggi i comuni stanno chiudendo le loro ultime variazioni, ma soprattutto in tanti hanno faticato e stanno faticando a chiudere i bilanci, soprattutto relativamente al caro bollette, stanno faticando, lo stanno facendo spegnendo le luci, le luci del Natale, quelle luci che poi alla fine sono anche quel segno di speranza, di gioia e lo stanno facendo mentre voi state cercando di mettere una risorsa in più per alcune magari prerogative personali, e questo è molto grave, è molto grave soprattutto perché si sta venendo davvero ad ampliare quel senso di sfiducia verso le Istituzioni, quel senso di sfiducia verso le istituzioni come le nostre, ma soprattutto si sta rimarcando una irresponsabilità della parte politica e si amplierà quel divario di persone che alla fine quando ci saranno le elezioni scelgono di non andare a votare, dopodiché vi metterete a fare i vari ragionamenti, ognuno farà i suoi ragionamenti, qualcuno esulta perché magari ha vinto le elezioni, ma le elezioni la stiamo perdendo tutti perché le Istituzioni devono dare risposte chiare e certe per risolvere davvero i bisogni delle cittadine e dei cittadini.
Quindi riprendo il discorso iniziale, proviamo davvero a dare uno slancio e ad assumerci realmente quel senso di responsabilità profondo perché non si spengano insieme alle luci di Natale anche la speranza delle persone ormai stanche e affaticate, grazie.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Li Gioi. Ne ha facoltà.
LI GIOI ROBERTO (M5S). Grazie Presidente, il senso di irresponsabilità, regia fallimentare, parole troppe e sole e musica stonata di Christian Solinas da Capoterra.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS
(Segue LI GIOI ROBERTO.) Questo è il titolo di un film dell'orrore iniziato quasi quattro anni fa e che ci ha portato a meno di dieci ore dall'approvazione di questa che non so neanche come si chiama, sintomo e specchio della disperazione di una maggioranza che non sa più a che santo votarsi. Dopo quattordici leggi incostituzionali una dietro l'altra un en plein spaventoso ottenuto perché non si è mai dato retta a questa opposizione che magari qualche volta rompe le scatole ma il suo lavoro però molte volte ha dei consigli da dare che devono essere eseguiti, la vostra maggioranza ha deciso che leggi non se ne portavano più in Aula, abbiamo iniziato un periodo di vulnus, di vuoto gigantesco dove sono approvate soltanto leggine bipartisan, per non prendervi responsabilità, per il senso di irresponsabilità che avete voi. Questo vulnus è durato praticamente anche per tutto quest'anno quando le Commissioni saltavano esclusivamente per l'assenza del numero legale dettato dal fatto che talvolta una parte talvolta un'altra delle vostre parti bisticciavano in maniera eccessiva, quindi non si presentavano e quindi passavamo settimane e mesi senza fare nulla per poi arrivare alle scelte degli ultimi giorni con un ortopedico alla sanità al posto di un dentista, ma forse oggi poi ho capito definitivamente perché. Perché da curare nella maggioranza c'erano soprattutto fratture e non ascessi, ecco perché un ortopedico. Con pedine spostate da un Assessorato all'altro come le biglie di un flipper impazzito, come in un incosciente Risiko dove però non si deve scegliere se attaccare il Giappone o la Kamatka ma si dovrebbero fare delle scelte utili per i cittadini sardi e invece si continua con questo incosciente Risiko, con le chat dalla maggioranza che, a quanto riferisce la stampa, ribollivano come tonnare. Dove prima c'era uno di malumore e poi c'era l'altro, quote azzurre che non volevano diventare rosa poi ci sono diventate passando da rosa shocking. Nomine dettate esclusivamente da interessi di partito con la competenza forse come optional però. Più che il rimpasto una ribollita. Con chi poi è rimasto fuori cioè bollito che oggi non c'è, ed è un segnale politico importantissimo che poi ovviamente ignorerete, però lo dà, lo urla senza esserci, perché quelle sedie vuote parlano anche senza accendere il microfono. Per non parlare poi dei nuovi Assessori alcuni dei quali sono stati costretti ad accettare il proprio ruolo obtorto collo come spesso si dice perché in determinati mari non avrebbero mai voluto nuotare, però per equilibri di partito hanno accettato. Ahi loro lo dovevano fare! Tutto questo ieri è stato bloccato, c'è stato un fotogramma con la foto di gruppo, appunto la foto di famiglia, che oggi assolutamente è spoglia, ci sono solo tre assessori nei loro banchi in questo momento su dodici, ecco in che condizioni stiamo arrivando a questa approvazione di un qualcosa che ormai non ha più un nome, è un provvedimento finanziario forse, io vi chiedo di porre perlomeno per oggi la parola fine a questo film dell'orrore intitolato il senso di irresponsabilità e assumervi la responsabilità di approvare un provvedimento che sia più snello e scarno porti forse, perché siamo assolutamente in ritardo, qualcosa ai cittadini sardi, noi come minoranza il senso di responsabilità ve l'abbiamo dimostrato sin dal primo giorno di questa legislatura, l'avete ignorato, adesso siamo arrivati alla fine il nostro senso di responsabilità è terminato, auguri.
PRESIDENTE. Allora io chiuderei qua la discussione generale convocando la Commissione per le 15 e 30, però per iniziare puntuali. La discussione generale è finita, chiudo la discussione generale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (Psd'Az). Presidente, semplicemente perché qui sotto, sotto i portici di via Roma, se non sbaglio, c'è una manifestazione dove, se non ho capito male, c'è anche una rappresentanza dei ricciai. Io le chiederei anche, io le chiederei Presidente prima di dare notizie o qualcuno sta dando notizie sulla eventuale riapertura di pesca di ricci, eccetera io direi fermiamoci un attimino, proporrei continuiamo i lavori, io nel mentre sono in contatto perché voglio capire in assessorato all'agricoltura quelle risorse che erano state messe che fine hanno fatto in modo che questo pomeriggio magari riusciamo a dare qualche informazione più precisa, magari li possiamo anche incontrare una piccola delegazione, però prima di dare notizie strane fermiamoci un attimo.
PRESIDENTE. Faccio intervenire, scusate… un intervento sintetico.
Scusate, io siccome vedo aria di smobilitazione dopo l'intervento, breve, dell'assessore Fasolino bisognerà votare il passaggio all'esame degli articoli, quindi rimanete in aula perché poi è un problema se non ci dovesse essere il numero. Quindi evitiamoci questo imbarazzo, grazie.
Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio.
FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Grazie signor Presidente, onorevole consigliere e onorevoli Consiglieri, grazie dicevo signor Presidente, allora oggi vorrei ripartire, e purtroppo dovrei prendere e fare un copia e incolla dell'inizio di tutti i miei interventi da quando sono in quest'Aula, che partono sempre ringraziando l'operato dell'opposizione. Per l'ennesima volta io devo tornare a ringraziare l'operato e il senso di responsabilità di questa opposizione. Qualcuno ha chiesto che venga ricordato e lo faccio con molta semplicità, l'atteggiamento che questa opposizione ha avuto nei periodi della pandemia quando dovevamo aiutare le imprese, le famiglie ci siete sempre stati per quei provvedimenti che erano provvedimenti rivolti all'aiuto di settori strategici e trainanti della nostra economia, della nostra società, e io per questo vi ringrazio. Molto spesso però devo oggi devo fare anche un altro ringraziamento, perché quasi per scontato lo si chiede questo sacrificio ai consiglieri della maggioranza, anche i consiglieri della maggioranza tante volte come in casi come questo hanno dovuto mettere da parte quella che era la loro possibilità di fare politica nei territori per un senso più alto di responsabilità che era quello di approvare un provvedimento per poter fare calare quelle risorse in quei settori che necessitavano e quindi io vorrei ringraziare anche i consiglieri regionali di maggioranza per il lavoro che è stato fatto per il senso di responsabilità che anche voi avete e per le rinunce che avete fatto e fate durante questa legislatura. Questo, lo dico con molta serenità e con molta sincerità, non devo conquistare niente e non devo conquistare nessuno, però quello che voglio dire sia alla maggioranza sia all'opposizione, siamo qua, siamo noi, siete voi che dovete… chiedo scusa, durerà veramente poco l'intervento, vuole essere un intervento propositivo… Vorrei portare alcuni chiarimenti, veramente sono stati tanti gli interventi molto interessanti e stimolanti, parlo veramente di chi mi ha preceduto, parto dall'onorevole Caddeo, a tutti gli interventi che sono stati molto stimolanti e ci vorrebbero probabilmente diverse sedute per poter rispondere in maniera esaustiva e corretta a tutti quelli che hanno stimolato l'interesse anche nell'intervento stesso. Questa è una variazione di bilancio, non vuole avere la presunzione di essere una manovra finanziaria, non vuole avere la presunzione di essere un maxi assestamento, tanto meno una omnibus, infatti non è mai stata chiamata personalmente e in maniera ufficiale con questo termine, è una variazione di bilancio. Questa variazione di bilancio arriva oggi e perché avviene questa variazione di bilancio? Perché oggi abbiamo accertato maggiori entrate rispetto a quelle che avevamo previsto nella manovra finanziaria e abbiamo accertato un avanzo di amministrazione. Per poter spendere queste risorse oggi, e non l'avremmo potuto fare tanto tempo prima, l'avremmo potuto fare molto tempo prima, ma non l'avremmo potuto fare tanto tempo prima perché i tempi tecnici per poter accertare le maggiori entrate e l'avanzo di amministrazione è quasi fine anno, però si poteva fare molto di più e molto meglio rispetto a quello che si è fatto. Quindi questa è una semplice variazione di bilancio e voi ci state dando l'opportunità di poter spendere queste risorse. All'interno di questa variazione di bilancio ci sono degli interventi che possono essere interventi importanti, se riusciremo ad approvare questa variazione di bilancio, e all'interno di questa variazione di alcuni emendamenti che ci sono, che possono modificare la variazione stessa abbiamo: 100 milioni circa per la sanità; abbiamo 32 milioni per un fondo per l'emergenza che i Comuni stanno avendo per il caro energia; abbiamo 16 milioni per la lotta alle cavallette; abbiamo 20 milioni per alcuni comparti agricoli e in totale avremo 50 milioni per il comparto agricolo; avremo 22 milioni per i Consorzi di bonifica, alcuni impegni presi da quest'Aula durante la finanziaria; 18 milioni per la "949" per gli artigiani; 10 milioni per il blocco della movimentazione dei bovini; avremo 4 milioni per ampliare la ricerca, settore fondamentale non solo per il presente ma per il futuro, che andranno a regime, quindi la "7" sulla ricerca sarà da quest'anno in poi, dal 22 compreso, di 10 milioni e non più di 6 milioni; avremo una serie di risorse per le graduatorie. Questo non vuol dire che sia perfetta, però quel senso di responsabilità di cui abbiamo parlato lo chiediamo per queste risorse. Quando parliamo delle risorse relative al palazzetto dello sport di Cagliari, lo voglio precisare, prima di tutto non sono 32 milioni, ma stiamo parlando di 11 milioni, i 25 milioni sono totali e sono il costo totale dell'intervento che è finanziato dal PNRR, e se non si mettessero queste risorse oggi noi perderemmo il finanziamento per il palazzetto di Cagliari che è un finanziamento scelto da tutte le categorie sportive e dal CONI. Questo è il cofinanziamento che la Regione Sardegna sta mettendo per il palazzetto di Cagliari. Come abbiamo detto e come ho detto all'inizio e come tutti voi avete ripetuto, io vi ho ringraziato perché avete concesso e ci avete dato l'opportunità di portare in Aula questo provvedimento, questa variazione di bilancio, ma questo senso di responsabilità e questo lavoro che fino a questo momento è stato fatto risulterebbe invano se ci bloccassimo ora, tutto quel senso di responsabilità di cui abbiamo parlato fino a questo momento non avrebbe più senso, perché a quel senso di responsabilità non è accompagnato l'atto finale che è l'approvazione di questa variazione di bilancio. Modifichiamola se la dobbiamo modificare come tante altre volte abbiamo fatto, miglioriamola come tante volte abbiamo fatto, però io vi chiedo veramente, onorevoli consiglieri, di fare quest'ultimo sacrificio e riuscire a farci approvare questo provvedimento perché alcune di queste poste sono poste fondamentali che necessitano per la nostra isola. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie. Io organizzerei i lavori in questo modo, votiamo il passaggio all'esame degli articoli, dopodiché la Commissione bilancio è convocata alle tre e mezza.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente. Intervengo sull'ordine dei lavori in relazione al fatto che dovrò alle 15 e 30 insieme agli altri colleghe e colleghi andare in Commissione bilancio, e quindi verificare emendamenti, testo, eccetera. Nulla quaestio sulle questioni che ha portato alla nostra attenzione l'Assessore, poi su un punto però interverrò. Ma è chiaro che tutto questo sospetto anche sui provvedimenti buoni e giusti è determinato dal fatto che noi alle 14 e 38 dell'ultimo giorno utile senza aver visto nulla, emendamenti arrivati quanto, mezz'ora fa, non abbiamo neanche il tempo, badate, non li hanno visti gli Uffici della Commissione competente bilancio che dovrebbero fornire a noi un parere su ogni singolo emendamento per dirci se sono compatibili o meno con l'ordinamento del nostro Paese, della nostra Regione. Ci sono a spanne alcuni provvedimenti che cozzano con la normativa europea in materia di aiuti di Stato e rischiamo di creare un'illusione. Vi ricordate la vicenda del finanziamento agli imprenditori turistici e nel corso poi degli anni abbiamo dato milioni di euro agli imprenditori creando un'illusione e glieli abbiamo dovuti riprendere per intervento della Corte dei Conti, ve lo ricordate? Messi a gambe all'aria decine di imprenditori sardi perché fecero interventi e poi di fatto avevano contratto un mutuo. Sul palazzetto c'è un'aggravante, perché l'hanno inserito lì e in questo modo? È vero che il PNRR rischiamo di perderli, questo è vero, non è l'aspetto che riguarda la materia della programmazione del bilancio, quindi non è legato a Fasolino. Vi ricordate quando il Comune di Cagliari ha fatto la variante urbanistica e ha stravolto il Piano economico finanziario dallo stadio Sant'Elia? Rischiamo noi che la società ci chieda un risarcimento danni, a noi perché abbiamo avallato quella follia e al Comune di Cagliari da 30 milioni di euro, da 30 milioni di euro. Quant'è il costo totale, 25? Stiamo cercando in questo modo di sanare una vicenda che rischia di sfociare in un debito fuori bilancio e un contenzioso pensando di poter mettere il palazzetto dello sport al posto del pallone oggi, quello creato da Italia 90 affianco al Sant'Elia, perché non c'è scritto dove andrà, ci ritorneremo dopo. Ovviamente non sono contrario a 25 milioni di euro perché da noi il palazzetto è assente in città, quello in via Rockefeller non ha gli standard, non possiamo utilizzare, diverso è Sassari, Sassari è un'aggiunta al finanziamento già esistente di un bando già fatto per l'aumento dei costi relativi al fatto che devi metterci anche acciaio e l'acciaio oggi costa il 600 per cento in più rispetto a quanto costava l'anno precedente, quindi sono due questioni distinte. È vero anche, come diceva l'onorevole Desirè Manca, ma è possibile qualche volta fare un intervento per Alghero, per Ploaghe, per Orosei sull'impiantistica sportiva? Il Sindaco di Orosei…
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Zedda. Chiedo all'onorevole Ciusa di venire per la votazione, è stata chiesta la votazione elettronica.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
15 e 30 Commissione terza. La seduta è tolta. Io do l'orario, poi magari lo riaggiorno, facciamo alle ore 16 e 30, poi lo riaggiorno, però così individuiamo un orario.
La seduta è tolta alle ore 14 e 50.