CLXXII SEDUTA
Mercoledì 20 ottobre 2021
(ANTIMERIDIANA)
Presidenza del Presidente Michele PAIS
La seduta è aperta alle ore 10 e 44.
CUCCU CARLA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 27 luglio 2021 (161), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Piero Maieli e Fabio Usai hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 20 ottobre 2021.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Annunzio di presentazione di proposta di legge
PRESIDENTE. Comunico è sono stata presentata la proposta di legge numero 292.
Annunzio di interrogazioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
CUCCU CARLA, Segretaria. Sono pervenute le interrogazioni numero 1232, 1233.
Discussione dell'articolato della proposta di legge Giagoni - Mula - Sechi - Mura - Cera - Canu - Caredda: Disposizioni di carattere istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale (284/A).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge numero 284/A, disposizioni di carattere istituzionale e finanziario in materia di sviluppo economico e sociale.
Sull'ordine dei lavori
Prima d'iniziare la discussione sull'articolato, perché la discussione generale l'abbiamo già compiuta, comunico all'Aula che è in corso un sit-in dei precari del Consorzio di bonifica di Oristano, che hanno chiesto di incontrare il sottoscritto, il Presidente del Consiglio, insieme ai Capigruppo, incontro che potremmo fare in occasione della pausa del Consiglio intorno alle 13 e 30.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas. Ne ha facoltà.
SOLINAS ALESSSANDRO (M5S). Presidente, proprio in merito all'argomento che lei ha introdotto. Le persone che stanno manifestando qua sotto oggi stanno vivendo una problematica per cui la Regione avrebbe, dico dovrebbe perché non viene applicata, già posto una soluzione. Sono stati stanziati dei fondi, l'Assessora ha deliberato per le stabilizzazioni, ma il Consorzio di bonifica di Oristano continua a non voler rispettare quelle che sono state le precise direttive impartite dalla Regione. Questa problematica io penso vada affrontata, perché è già stato detto varie volte che la Regione, il potere politico, non riesce a imporre la propria volontà. In questo caso io penso che anche e soprattutto a favore di persone che vivono la precarietà nel proprio lavoro, anche da più di trent'anni, sia necessario che i Capigruppo prendano un impegno preciso, quantomeno ascoltino le ragioni di queste persone.
PRESIDENTE. Grazie onorevole Solinas, sono perfettamente d'accordo, la stabilità nel proprio posto di lavoro è un obiettivo che questa Amministrazione regionale si è prefissata. E, quindi, tutti gli organi che in qualche maniera afferiscono al pubblico devono procedere a dare stabilità nel posto di lavoro a lavoratori che devono essere tolti dal regime di precarietà, tutti, nessuno escluso.
Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Talanas. Ne ha facoltà.
TALANAS GIUSEPPE (FI). Presidente, onorevoli consiglieri, io mi rendo conto che oggi stiamo iniziando un provvedimento molto importante per tutta la Sardegna, dove stiamo andando ad affrontare dei problemi o comunque a cercare soluzione a dei problemi che riguardano il mondo del lavoro, il mondo imprenditoriale e tante altre categorie però, signor Presidente, oggi noi abbiamo un altro problema di uguale importanza che è la sanità nuorese. Presidente, oggi noi da terzo polo sanitario che eravamo siamo poco più di una guardia medica, questo sta diventando l'ospedale San Francesco di Nuoro. Non sto ad elencare i problemi dei reparti chiusi, dei bandi che non si rinnovano, delle convenzioni che non si rinnovano, però io chiedo, Presidente, a quest'Aula, a lei con la sua autorevolezza, di voler chiamare l'Assessore per riferirci delle soluzioni urgenti. I problemi li conosciamo, non sono più necessari i sopralluoghi, non è più necessario nulla, bisogna dare ai cittadini Nuoresi e a tutti quelli della Provincia delle soluzioni verso questi problemi che conoscono benissimo. Basta alle bandierine! Io penso che durante i lavori di questo provvedimento, che non voglio ostacolare in nessuna maniera, che però durante i lavori di questo provvedimento ci siano delle soluzioni per la sanità nuorese.
PRESIDENTE. Onorevole Talanas, grazie per la segnalazione. Quello della sanità è un problema di Nuoro e dell'intera Sardegna. Lei sa benissimo quanto questa Amministrazione regionale, il presidente Solinas e l'assessore Nieddu si stanno impegnando per fronteggiarlo, peraltro in questo provvedimento ci sono delle misure che tendono proprio a trovare delle soluzioni ad un problema di carenza di medici, che è un problema dell'intera Sardegna, e direi dell'intero Paese. Quindi anche in questo provvedimento ci sono delle misure concrete che vanno in quella direzione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, ma naturalmente non siamo qui per fare polemiche, ci mancherebbe altro, ma stiamo cercando soprattutto noi che arriviamo da quel territorio, alla luce di quello che ha detto anche il collega Talanas, naturalmente siamo molto preoccupati e la preoccupazione non solo è evidente, però a me risulta che probabilmente c'è anche qualcosa che non sta funzionando fra i rapporti che ci dovrebbero essere normalmente all'interno anche dell'ATS. Per esempio, e voglio fare un esempio, per quanto riguarda la carenza del pediatra di Posada, che ci sono 900 firme, stanno facendo manifestazioni, sembrerebbe, usiamo il condizionale, che serva una delibera di Giunta, Presidente. E arrivo al dunque, quindi chiediamo anche noi un incontro urgente non solo con l'Assessore, ma anche con i vertici dell'ATS per cercare di capire quali provvedimenti si vogliono mettere immediatamente in campo per quanto riguarda la sanità del nostro territorio. Poi è naturale che i colleghi avranno da ridire anche su altri territori, ma oggi Nuoro non di essere il terzo polo, mi sembra che è molto ai margini di quello che potrebbe essere anche il "presentabile", Presidente.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Mula, l'Assessore è assolutamente a disposizione come lo è sempre stato. Io però, siccome in questo provvedimento ci sono degli interventi concreti, io entrerei nella discussione, poi ci saranno e ci saranno degli articoli in cui si parla di sanità e in quell'occasione potremo parlare di sanità, del Nuorese, del Sassarese e quant'altro, però la preghiera che vi faccio, concretezza, senso di responsabilità, entriamo nella discussione del provvedimento che i sardi stanno aspettando da tanto tempo.
Ha domandato di parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.
CERA EMANUELE (FI). Presidente, solo per evidenziarle la presenza di una delegazione di lavoratori avventizi del Consorzio di bonifica dell'oristanese.
PRESIDENTE. L'ho detto all'inizio…
CERA EMANUELE (FI). Ah, allora ero assente! A che ora?
PRESIDENTE. Alle ore 13 e 30! Grazie.
Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (LEU). Presidente, io mi associo agli interventi dei colleghi Talanas e Mula e sarò concreto, non voglio perdere tempo. È urgentissimo l'incontro con l'Assessore e con i vertici di ATS, perché vogliamo capire perché oggi in prima pagina l'Unione Sarda titola per "Nuoro non c'è soluzione". Siccome noi abbiamo ben rappresentato, io e i colleghi, da tempo, quelle che erano le deficienze e ciò a cui saremo andati incontro. purtroppo, quando noi gridavamo "al lupo, al lupo", il lupo era già aveva arrivato e si era mangiato tutto. Siccome adesso la situazione è drammatica, ripeto, è drammatica, stiamo parlando di persone che rischiano di morire. Stiamo parlando del fatto che l'Assessore oggi deve dirci a noi che tutto il sistema emergenza-urgenza della Sardegna non può portare più nessun paziente a Nuoro, perché stiamo portando i pazienti lì per parcheggiarli, fargli perdere tempo.
Solo una cosa, ho chiusto!
Allora, lei ha detto bene, in questo provvedimento ci sono delle risorse per la sanità ampiamente sufficienti, noi vogliamo proposte di soluzione, le proposte di soluzione ci sono, e avremo voglia di ri-rappresentarle all'Assessore e ai vertici di ATS. Perché veramente qui, non lo sto dicendo io, non ci si rende conto di quello che sta avvenendo non solo nella sanità in generale in Sardegna, ma nell'ospedale di Nuoro. Io credo che anche ricavando uno spazio all'interno di questo provvedimento l'Assessore debba venire qui, con i vertici di ATS, e non fare i blitz a Nuoro mentre il commissario di Nuoro è a Cagliari. Altro vogliamo!
PRESIDENTE. Onorevole Cocco, abbiamo delle norme sulla sanità, è chiarissimo, Nuoro chiarissimo!
Ha domandato di parlare il consigliere Giovanni Satta. Ne ha facoltà.
SATTA GIOVANNI (PSd'Az). Presidente, no, soltanto per ribadire che come ha detto l'onorevole Cocco, come ha detto l'onorevole Talanas, il collega Mula, è ora di finirla, sappiamo tutti che la situazione della sanità è disastrosa, la colpa non è sicuramente di Mario Nieddu, è di tutta una serie di circostanze che partono da lontano, abbiamo bisogno di vederci chiaro, siamo stanchi di dire alla gente questo non si può fare. Abbiamo centinaia di medici alle USCA per prendere una marea di danari e non fanno niente, dovrebbero essere portati sui territori e l'Assessore non ha competenza per poter spostare un medico e farlo andare a Nuoro, piuttosto che a Olbia. La sanità la stiamo chiudendo. Abbiamo bisogno di misure eccezionali. L'altro giorno l'ANCI e il CAL hanno fatto una proposta, che io faccio anche mia, quindi chiedo al Presidente del Consiglio di convocare immediatamente l'indomani dell'approvazione di questa norma un Consiglio straordinario a cui siano invitati i rappresentanti dei Comuni, ci sia il Presidente della Regione, l'Assessore, per andare a Roma a chiedere a Roma che ci dia una possibilità di gestire con specialità questa specialità, perché è una specialità.
PRESIDENTE. Condivido!
Ora, ribadisco, il tema della sanità è un tema evidentemente molto sensibile.
Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.
OPPI GIORGIO (UDC-Cambiamo). Scusate se sono arrivato in ritardo, ma non per colpa mia. Pensavo che dovessimo trattare la legge, dobbiamo parlare di sanità? La sanità in Sardegna è malata ed è malata in tutte le parti della Sardegna, quindi non facciamo differenziazioni, va cambiata, deve ripartire, e allora visto che avete fatto esempi ne faccio uno.
Allora, Iglesias chiuderà l'ospedale nell'arco di dieci giorni, perché persino i medici che hanno vinto il concorso per andare lì sono spariti, non ci sono infermieri, mancano i chirurghi, mancano gli operatori della radiologia, per cui chiuderà anche il pronto soccorso, ma chiuderà l'ospedale. E sono pronti, visto che da circa 20 giorni, 25 giorni si è cercato di avere un colloquio, per fare un incontro presso il Consiglio comunale di Iglesias, rinviato ogni volta perché vi erano assenze eccetera, marceranno anche loro su Cagliari. Quindi affrontiamo il problema una volta per tutte in termini generali. Non c'è una ASL in Sardegna che funzioni bene, con responsabilità vecchie e nuove, di chi evidentemente opera nella sanità in modo difforme da quello che doveva essere!
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Oppi. Chiudiamo la parentesi importantissima della sanità. Ribadisco, ci sono degli articoli che parlano di sanità, quindi avremo modo di intervenire sull'argomento.
Discussione dell'articolato della proposta di legge Giagoni - Mula - Sechi - Mura - Cera - Canu - Caredda: Disposizioni di carattere istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale (284/A).
PRESIDENTE. Ora, però, articolo 1 della legge, che riguarda gli interventi per fronteggiare gli effetti calamitosi dovuti alla diffusione degli incendi boschivi nelle giornate 23 e 30 luglio 2021. Quindi un altro tema importante.
Passiamo all'esame dell'articolo 1, al quale sono stati presentati diversi emendamenti.
Per esprimere il parere sugli emendamenti, ha facoltà di parlare il consigliere Valerio De Giorgi, relatore di maggioranza.
DE GIORGI VALERIO (UDC-Cambiamo), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 387 e sull'emendamento all'emendamento numero 619 ci si rimette all'Aula. Il parere è contrario sugli emendamenti numero 242, 243, 172, 37, 241, 38, 2, 3, 366 e 39.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
FASOLINO GIUSEPPE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere è conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura. Ne ha facoltà.
MURA FRANCESCO (FdI). Nelle ore appena trascorse, tra ieri e oggi, ci sono state delle interlocuzioni tra maggioranza e opposizione rispetto a questo tema e a questo articolo, non so se sia opportuna una pausa di qualche minuto per mettere appunto quello che poteva essere un accordo tra maggioranza e opposizione per integrare l'articolo 1.
PRESIDENTE. Naturalmente sì, però intanto apriamo la discussione sull'articolo, le diplomazie possono nel frattempo parlare però diamo la possibilità ai consiglieri di intervenire sull'articolo, quindi utilizziamo questo tempo per trovare una soluzione di sintesi qualora questa ci sia. Dichiaro aperta la discussione sull'articolo 1 e sui relativi emendamenti.
È iscritto a parlare il consigliere Diego Loi. Ne ha facoltà.
LOI DIEGO (Progressisti). Saluto tutti i colleghi, un ben tornato all'onorevole Cocciu. Volevo semplicemente e brevemente, a supporto anche di quello che si diceva poc'anzi, illustrare i contenuti della proposta che risponde secondo la nostra visione a quella che può essere concretamente la finalità dell'articolo che nel suo titolo prevede "primi interventi urgenti per il danno al patrimonio pubblico e privato causati dagli incendi e per contrastare i rischi conseguenti". Sostanzialmente nella versione iniziale, probabilmente legata al tempo nel quale è stata presentata, prima il disegno e poi la proposta di legge, crediamo che si siano definite meglio alcune esigenze di carattere territoriale. Sostanzialmente la proposta, che se ci verrà concesso il tempo potremmo approfondire nelle interlocuzioni con gli altri Gruppi, riguarda sostanzialmente la dimensione della gestione dell'emergenza, e dell'emergenza più contingente, ovvero vi è una dimensione locale, che è quella nella quale le comunità, i Comuni devono agire, stanno già agendo, che riguarda principalmente i rischi del dissesto idrogeologico, le bonifiche, gli interventi urgenti sul patrimonio boschivo e forestale distrutto, e un'altra dimensione, che è quella definibile di area vasta, di bacino, di distretto (per utilizzare alcuni termini legati alle leggi regionali che caratterizzano il tema della forestazione) che hanno necessità invece di essere gestite a livello sovraterritoriale. Quello che si ribadisce attraverso questo intervento è il ruolo fondamentale delle comunità locali, quindi il valore della dimensione delle singole comunità che sono state colpite dalla tragedia. nel percorso di gestione delle emergenze e soprattutto della ricostruzione, e vi è il tema molto importante della gestione degli aiuti ai privati, ovvero alle imprese e agli altri che hanno subito i danni, per i quali crediamo che la formulazione individuata sia più confacente. Nell'ambito della riproposizione del provvedimento si dà una certa attenzione alla cura e alla messa in piedi dei sistemi che a livello locale consentono di gestire, sperando che mai ricapitino tragedie di questo genere, l'emergenza e quindi l'attenzione rispetto ai presìdi locali di Protezione civile, che sono risultati fondamentali per questo percorso.
Vi è infine una questione che riguarda le modalità di attribuzione dei contributi alle imprese agricole, che crediamo molto critica nella sua formulazione, ovvero per il ricorso al criterio del de minimis, e quindi proponiamo una scrittura del testo che consente di lasciare lo spiraglio all'Assessorato competente per poter valutare l'utilizzabilità di altri strumenti, che sono stati utilizzati, lo ricordo, in varie altre parti d'Italia e oltre, che consentirebbe quindi di mirare in maniera più definita gli interventi a favore soprattutto delle imprese, evitando che mediante il ricorso al criterio del de minimis possa risultare vano o pressoché nullo il sostegno che verrebbe dato alle imprese.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.
MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, appena è possibile chiediamo una sospensione di due minuti in Aula perché proprio per quanto riguarda il tema in discussione abbiamo bisogno di un approfondimento fra di noi.
PRESIDENTE. Potete pure staccarvi, intanto proseguiamo con la discussione sull'articolo. Così la vedete… onorevole Loi, potete anche vederlo assieme, può anche staccarsi con….
È iscritta a parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.
MANCA DESIRÈ (M5S). Secondo me le conviene prima dare i due minuti, comunque, come crede, e allora faccio l'intervento in base a quello che c'è scritto nell'articolo, senza modificazioni.
Finalmente arriva questa proposta di legge in Aula, una proposta di legge che è stata scritta, è stata presentata dalla maggioranza e la cui responsabilità è prettamente di chi ha firmato questa proposta di legge, ed è significativo che la prima volta che si parla di un atto finanziario così importante non viene presentato dalla Giunta, e questo secondo me già parla da solo.
Entriamo subito nel merito dell'articolo 1 e ricordiamo che era il 25 luglio quando il Presidente della Regione Sardegna aveva promesso a tutti i sardi che erano stati vittime e a quei territori purtroppo coinvolti negli incendi di quel periodo un ristoro immediato, ristoro che sarebbe dovuto arrivare loro subito, immediatamente, senza aspettare quei tempi tecnici che ci sarebbero voluti per il conteggio dei danni. Così però non è stato, perché comunque questo provvedimento è stato inglobato nell'assestamento di bilancio, che arriva a distanza di tre mesi dalla data promessa dal Presidente, e in questo articolo si evince che la scelta dei proponenti di questa proposta di legge è quella di indirizzare gli aiuti solo ed esclusivamente ad una parte della Sardegna, che per carità, ci mancherebbe, è la parte più colpita, quella dell'Oristanese, la parte più colpita oggettivamente, lo dobbiamo ammettere ed è giusto che si intervenga - a distanza di tre mesi chissà se riusciranno ad avere i soldi, chissà se riusciranno ad avere i ristori, ma pare giusto che dopo tre mesi si intervenga -, quello che noi chiediamo, e che abbiamo chiesto nelle varie interlocuzioni avute con la maggioranza, è quello di estendere questo aiuto non solo a una parte coinvolta della Sardegna ma a tutti quei territori che purtroppo in quel periodo sono stati coinvolti. Quindi noi chiediamo, Presidente, di fermarci un attimino e di intervenire affinché questi ristori non vedano solo ed esclusivamente una parte della Sardegna interessata e l'altra parte invece no, perché non dobbiamo fare figli e figliastri ma il nostro compito è quello di intervenire su tutti, quindi aspettiamo questi due minuti di pausa affinché la maggioranza magari si ravveda ed ampli la platea a cui dovrebbero andare questi ristori.
PRESIDENTE. iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Progressisti). Intervengo anche per una ragione di metodo, la scadenza per presentare gli emendamenti era prevista per martedì scorso, poi a stretto giro ci è stato comunicato uno slittamento di ora in ora che ha portato alla scadenza due giorni fa; ci attendevamo una soluzione di tipo politico per rispondere alle sollecitazioni che rispetto all'articolo 1 l'opposizione, in maniera costruttiva da più parti e anche con diverse soluzioni suggerite, aveva avanzato. Quel tipo di ragionamento di solito avviene in Commissione, anche perché in quella sede normalmente c'è la possibilità di interloquire anche con le parti burocratiche, i Direttori generali, i Direttori dei singoli Servizi che poi il giorno dopo l'approvazione della legge saranno deputati a portare avanti il provvedimento: niente di tutto questo è avvenuto nella trattazione avvenuta ieri in Commissione. Arrivare in Aula e sentirci chiedere due minuti è quasi ridicolo, se non fosse per la grandissima importanza del tema trattato. Ciò detto, il testo che ci è stato presentato, quindi quello originario contenuto nella PL n. 284, presenta delle problematiche di tipo tecnico importantissime, ne cito una su tutte: la responsabilità viene assegnata a due Assessorati, alla Protezione civile e all'ambiente, sappiamo tutti che normalmente quando la responsabilità non è di un solo centro il risultato è sempre negativo, perché solo per accordarsi tra chi deve materialmente avanzare la proposta di solito passa il tempo prima che possa essere speso un solo euro.
Ci sono poi dei temi riguardanti il de minimis, e lo ha detto bene il collega Loi, c'è poi un tema di giustizia e di equità tra i diversi territori della Sardegna, che non può essere derubricato a semplice pretesto, perché un pretesto non è: da più parti si chiede un'attenzione che non c'è stata, da più parti c'è la paura di finire come in tanti territori della Sardegna vittime di incendi o di catastrofi naturali che non sono state ancora ristorate, io penso che il Consiglio regionale in questa fase non possa chiudere la porta, sicuramente non lo può permettere l'opposizione che in maniera costruttiva ha presentato le sue proposte e non è stata nemmeno ascoltata, nemmeno in questa fase. Perché ricordo che a volte quest'Aula è stata capace di attenzione e silenzio molto più che durante l'intervento del collega Loi, che, se non altro per rispetto di quello che ha patito la sua comunità, meritava probabilmente un'attenzione diversa rispetto a quella che ha ricevuto.
Detto questo, io spero che "al novantacinquesimo" si riesca a fare quello che non è stato possibile fare evidentemente - non sto lì ad indagare sulle responsabilità, anche perché le ho chiare - nei due mesi precedenti, rimango però dell'avviso che discutere un tema come questo senza che il parere della Giunta sia dato dall'Assessore dell'ambiente possa essere un problema. Noi abbiamo più volte approvato leggi che poi non sono andate da nessuna parte o che hanno avuto risultati ed effetti con gravissimo ritardo, in questo caso credo che sia innaturale discuterlo senza il parere dell'Assessore dell'ambiente, anche semplicemente perché la sua presenza (direi anche quella del Direttore generale, se ci fosse, però sappiamo che non c'è, così come non c'è il Direttore del Corpo forestale e di Forestas), la sua presenza non è qualcosa di superfluo, perché è lui, sono le sue strutture che ci devono dire in che modo correggere questa norma affinché abbia risultati. Nessuno di noi ricerca la perfezione o l'ottimo, non è periodo per cercare l'ottimo, però anche per ottenere un buon risultato occorre rispettare delle regole, occorre anche capire cosa effettivamente può fare l'Amministrazione regionale. Siccome in quest'Aula spesso si utilizza quest'alibi, e quindi di fronte alle promesse che si fanno all'esterno e che non portano a nessun risultato normalmente la risposta è "è colpa della burocrazia regionale, è colpa della dei dipendenti della Regione, è colpa di chi è dentro gli uffici", io vorrei superare questa fase, perché a nessuno interessa dare colpe o attribuire alibi a chi non se lo merita, a tutti interessa che questa manovra che nasce con l'intento di dare subito una parte dei ristorni dovuti alle comunità colpite dagli incendi abbia un risultato e non rimanga per mesi o per anni a giacere in scaffali, oppure peggio ancora richieda delle correzioni successive da parte del Consiglio regionale che più volte è stato riunito d'urgenza per correggere commi di leggi approvate con troppa fretta. Lo dico - e chiudo - sottolineando un aspetto: noi siamo qui con la disponibilità a lavorare nelle notti e nei weekend pur di approvare questo testo, anche e soprattutto per via dell'articolo 1. In origine questa doveva essere la legge che ristora le vittime delle catastrofi, e poi già che ci siamo sono stati aggiunti altri commi, e mi sembra che ci sia stata una tensione eccessiva verso il superfluo…
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Agus, il tempo a sua disposizione è terminato.
Credo che a questo punto sia necessaria davvero una sospensione, in effetti manca l'Assessore, questo è un dato obiettivo inconfutabile, però il Consiglio regionale ha la responsabilità di assumere decisioni e lo farà.
La seduta è sospesa per cinque minuti, il tempo necessario per verificare un emendamento di sintesi.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 18, viene ripresa alle ore 12 e 55.)
PRESIDENTE. Scusate, gli Uffici stanno provvedendo a redigere l'emendamento di sintesi. Io direi, siccome dobbiamo anche ricevere la delegazione dei precari del Consorzio di bonifica di Oristano, li incontriamo adesso, consentiamo agli Uffici di redigere l'emendamento di sintesi, e a questo punto, se fosse possibile, iniziamo questo pomeriggio.
L'incontro con i precari del Consorzio di bonifica si terrà in sesta Commissione al secondo piano. Il Consiglio riprenderà alle ore 15 e 30 questo pomeriggio. Grazie. La seduta è tolta.
La seduta è tolta alle ore 12 e 59.