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Resoconto della seduta n. 17 del 01/08/2019

XVII Seduta

Giovedì 1° agosto 2019

Presidenza del Presidente MICHELE PAIS

indi

del Vicepresidente GIOVANNI ANTONIO SATTA

indi

del Presidente MICHELE PAIS

La seduta è aperta alle ore 10 e 51.

MELE ANNALISA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta del 30 luglio 2019 (16), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Aldo Salaris e Fabio Usai hanno chiesto congedo per la seduta del 1° agosto 2019.

Se non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di presentazione di disegni di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i disegni di legge numero 37 e 39.

Annunzio di presentazione di proposta di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la proposta di legge numero 38.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

MELE ANNALISA, Segretaria. Sono state presentate le interrogazioni numero 105, 106, 107.

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

MELE ANNALISA, Segretaria. Sono state presentate le interpellanze numero 41, 42, 43, 44.

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

MELE ANNALISA, Segretaria. Sono state presentate le mozioni numero 42, 43, 44.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del rendiconto del Consiglio regionale, però io sospenderei per qualche minuto la seduta per una Conferenza di dei Capigruppo. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 58, viene ripresa alle ore 11 e 31.)

Discussione e approvazione della mozione Giagoni - Agus - Ganau - Manca Desirè Alma - Cocciu - Sechi - Mura - Cocco - De Giorgi sugli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali. (46)

PRESIDENTE. In Conferenza dei Capigruppo abbiamo concordato il testo di una mozione con cui l'intero Consiglio regionale esprime ferma condanna nei confronti degli atti intimidatori accaduti nella notte tra il 29 e il 30 luglio scorso a Cardedu e a Dorgali.

L'ordine del giorno reca la discussione della mozione numero 46.

Apro la discussione sulla mozione, informando i colleghi che si è deciso un intervento per Gruppo.

È iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Grazie, Presidente, innanzitutto la ringrazio per aver avuto la sensibilità di proporre in sede di Conferenza dei Presidenti di Gruppo questa mozione, che credo sia il minimo si potesse fare in seguito agli ultimi avvenimenti criminosi che sono avvenuti a danno del sindaco di Cardedu e a danno della sede del Partito Democratico di Dorgali e aggiungerei anche delle minacce subite dal vice sindaco di San Teodoro, gli organi di stampa ne danno notizie stamattina che anche lui sarebbe stato oggetto di un atto intimidatorio tramite delle missive. Credo che questo problema atavico abbia davvero necessità di essere finalmente affrontato in maniera seria e determinata. L'impegno che si iscrive nella mozione che lei ha appena detto, l'Aula non è molto attenta, evidentemente a molti di noi il problema non importa più di tanto…

PRESIDENTE. Ha ragione, onorevole Cocco, c'è molta distrazione, chiedo ai Consiglieri di prendere posto. Insomma anche di seguire i lavori con l'attenzione che il tema merita, grazie.

COCCO DANIELE (LEU). Io volevo interloquire soprattutto con l'Assessore, perché nell'impegno che noi abbiamo scritto in questa mozione si chiede che la Giunta si faccia interprete col Governo nazionale affinché si adottino tutti gli atti, gli strumenti possibili e immaginabili per porre freno a questo fenomeno che sta diventando quasi un processo ineludibile. E io dico questo, faccio degli esempi concreti, lo Stato deve rispondere mettendo a disposizione i presidi dello Stato. Dagli ultimi atti, che si verificarono qualche mese fa, la risposta dello Stato che alcune caserme dei centri più piccoli dell'interno della Sardegna sono state chiuse. Oggi si sta tentando in qualche maniera di fare marcia indietro, però non è possibile che chi sta a capo del Ministero dell'interno o chi per il Ministero dell'interno chieda ai comuni di farsi carico di mettere a disposizione delle strutture per poter riaprire quelle caserme. Io credo che se la risposta è questo poco si potrà fare perché sappiamo benissimo quelle che sono le risorse in questo momento dei Comuni, che sono sempre più in sofferenza e quindi non hanno la possibilità sicuramente di costruire delle strutture nuove o di riattare quelle esistenti. Quindi noi lo Stato lo vogliamo, lo abbiamo detto altre volte, e lo Stato ci deve essere. Lo Stato ci deve essere con le competenze e con l'attività che deve svolgere affinché questi atti, che probabilmente non verranno debellati, ma si potrà dare un segnale forte se lo Stato è presente soprattutto, stranamente poi questi atti succedono quasi sempre nei paesi in cui la situazione socio - economica è particolare. Questo deve farci riflettere. Quindi io chiedo che la risposta dello Stato sia concreta e concretezza vuol dire non chiudere quelle caserme che ci sono, non togliere quei servizi che ci sono, ma oltre che potenziarle quelle caserme che sono stati chiuse io chiedo ad alta voce che vengano immediatamente ripristinate.

Faccio un ultimo esempio e chiudo; nel 2013 venne istituito, anzi nel 2006 poi ribadito il decreto istitutivo, i distretti discontinui dei Vigili del fuoco in alcuni paesi della Sardegna; ebbene questi non sono praticamente di fatto mai stati istituiti e ora anche lì si chiede per poterli istituire che i Comuni di riferimento si facciano carico di costruire le strutture, credo che questo sia inaccettabile e non stiamo facendo un buon servizio a noi e soprattutto a quelle persone che in questi ultimi giorni sono stati oggetto di atti tanto gravi. Credo che la solidarietà a parole non possa più bastare.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Fausto Piga. Ne ha facoltà.

PIGA FAUSTO (FdI). Grazie Presidente, intervengo visto l'argomento non con tanto piacere ma con grande convinzione nel dire che tutto il Gruppo di Fratelli d'Italia si trova d'accordo con questa mozione. Mi sia consentito di parlare non solo come Consigliere regionale, ma anche come primo cittadino di uno dei 377 comuni della Sardegna. In quest'Aula, in questa legislatura registriamo probabilmente per la prima volta il maggior numero di Consiglieri primi cittadini, ma anche amministratori locali. E quindi credo che questa tematica, al di là delle frasi di circostanza, possiamo affrontarla con una testimonianza sul campo. Fare il sindaco del paese in cui vivi è quanto di più bello, credo, possa capitare; un ruolo prestigioso di responsabilità, un ruolo che non si fa per soldi, soprattutto nelle piccole comunità, ma si fa con tanta passione e con tanto entusiasmo, con lo spirito di essere utili al prossimo. Si mette da parte gli impegni familiari, il lavoro, l'amicizia per mettersi a disposizione delle comunità per cercare di costruire un mondo migliore. E io sono fino ad oggi sicuramente un sindaco fortunato, questa fortuna probabilmente in altre realtà non c'è stata, a seguito anche degli ultimi atti intimidatori, che purtroppo sono solo gli ultimi, perché ormai siamo anni che ci troviamo di fronte a queste situazioni. E di conseguenza credo che deve essere forte la posizione di quest'Aula nell'appellarsi al Governo centrale, perché effettivamente si prenda carico di questa problematica, che non riguarda soltanto gli amministratori locali, abbiamo detto anche di associazioni, partiti, di autorità di pubblica sicurezza, di tutte quelle persone che sia di politica ma che si occupano anche di legalità e di democrazia. E credo che al di là delle frasi di circostanza bisogna essere chiari, non vogliamo passerelle del politico di turno, indipendentemente di qualunque sia il pensiero politico, non vogliamo solidarietà, pacche nella schiena o strette di mano, vogliamo fatti concreti e sicuramente un fatto concreto è quello di potenziare i presidi di pubblica sicurezza in tutti i Comuni, soprattutto i più piccoli, soprattutto dove negli anni si è fatta già una pericolosa razionalizzazione. Ma soprattutto dobbiamo avere risposte verso il trovare i colpevoli di questi atti, perché purtroppo quasi sempre rimangono impuniti. Persone che agiscono nell'ombra, atti vigliacchi a volto coperto che seminano panico e cercano così di creare una intimidazione e un condizionamento nella vita appunto delle persone che rimangono coinvolte ma soprattutto dei loro familiari e delle comunità coinvolte. Perché non dimentichiamo anche che tra le vittime c'è l'onore e la dignità delle comunità dove si svolgono questi atti che sicuramente anche loro sono le prime a condannarle, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Grazie Presidente, anche il Gruppo dei Riformatori si associa nel sostegno a questo ordine del giorno che naturalmente non si può pensare abbia effetti pratici immediati ma produce almeno l'effetto di manifestare la vicinanza e la solidarietà di questo Consiglio regionale a tutti gli amministratori che vivono in trincea la loro esperienza amministrativa e diventano i terminali di tensioni di cui spesso non sono responsabili o di scelte che fanno nell'interesse della comunità che magari scontentano qualcuno e questo qualcuno si vendica nel modo più facile nei loro confronti. Atti inaccettabili, atti criminali che purtroppo sono spesso accompagnati da un sentimento anche di impunità. Ecco perché è importante che ci sia non soltanto il presidio ma anche un'azione efficace delle forze dell'ordine nel contrastare questi fenomeni, nell'individuare i responsabili e nel colpirli il più pesantemente possibile. Abbiamo poi una novità, si è verificata una cosa abbastanza inedita in Sardegna, è stata aggredita la sede di un partito politico, nello specifico il PD. Io spero che non sia così, ma all'apparenza sembra un atto di terrorismo politico, è una cosa preoccupante, molto preoccupante, penso che vada stigmatizzata al pari degli attentati nei confronti degli amministratori locali, sono gesti che minano alla radice le dinamiche della nostra democrazia, e alla fine del processo scoraggiano la partecipazione democratica e l'assunzione di responsabilità da parte dei cittadini nel ruolo di amministratori locali, soprattutto nei piccoli comuni dove le gratificazioni sono estremamente limitate. Quindi, io credo che sia necessaria un'azione di tipo preventivo, repressivo, ma anche di tipo educativo, di tipo pedagogico nei confronti della cittadinanza perché si comprenda, anche nei recessi più reconditi della società sarda, che questi atti hanno un effetto devastante che va al di là degli atti in se stessi, che a volte vengono vissuti magari da qualcuno come una semplice bravata. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Grazie, Presidente, colleghi onorevoli. Intanto la ringrazio, così come ha detto il collega Cocco, per la tempestività che ha avuto nel portare all'attenzione di quest'Aula l'argomento, un argomento di grandissima attualità, ciclico oserei dire, perché, come ben sappiamo, ogni tanto ci ritroviamo di fronte ad attentati e ad atti che non sono sicuramente l'espressione della democrazia in Sardegna. Innanzitutto, a titolo personale, ma di tutto il Gruppo di Forza Italia, intendo esprimere la più ferma condanna nei confronti degli ultimi attentati che ci sono stati e che hanno scosso la nostra Regione, quindi quelli in ordine di tempo contro il sindaco di Cardedu, ma anche l'attentato alla sezione comunale del PD di Dorgali. Voglio esprimere la mia solidarietà, la solidarietà del Gruppo e la vicinanza al Sindaco e alla sua famiglia per il grandissimo gesto che lo ha visto protagonista. Lo esorto, ma contemporaneamente lo faccio anche nei confronti di tutti i sindaci e di tutti gli amministratori locali a tenere duro e a continuare a rappresentare la propria comunità e le proprie comunità con spirito di servizio, nella massima espressione della democrazia. Si deve assolutamente impedire che il territorio venga abbandonato alle scorrerie di chi invece non vuole regole e vuole agire liberamente nella gestione del bene comune. La situazione relativa al grave fenomeno degli attentati ai sindaci della Sardegna sta assumendo ormai una costante e non riesce a trovare argini rispetto alle diverse, molteplici dichiarazioni di impegno che nel corso degli anni sono pervenute dai diversi Ministri che si sono succeduti nel tempo. La persistenza di questa situazione richiede un reale sforzo da parte dello Stato, uno sforzo aggiuntivo, uno sforzo che mi pare molto, ma molto debole. Credo che la riapertura dei presidi su tutto il territorio regionale sardo sia un atto dovuto da parte dello Stato centrale. Da troppi anni i comuni della Sardegna sono privi di caserme, e dove ci sono hanno un organico sottostimato. È doveroso difendere i sindaci e difendere la democrazia della nostra isola, per questo motivo si deve attuare una vera e concreta azione di prevenzione e di contrasto alla criminalità. I sindaci e gli amministratori sono i presidi della democrazia e perciò non devono e non possono essere lasciati soli. Sicuramente posizionare telecamere, perché è uno, forse l'unico intervento da parte dello Stato centrale, è utile, ma non risolve assolutamente il problema, ci vuole l'uomo a presidiare il territorio. Da anni lo Stato, oltre ad arretrare progressivamente, basti pensare che ci sono dovute delle battaglie per evitare che la Prefettura di Oristano venisse chiusa, sta impoverendo i comuni con i gravosi tagli alle risorse finanziarie. Non dimentichiamoci che gli unici che hanno contribuito in modo fattivo e in modo puntuale al risanamento dei conti pubblici sono solo ed esclusivamente gli enti locali, i comuni e i sindaci, questo va assolutamente sottolineato. Chiedo, signor Presidente, che si faccia carico che alle mere dichiarazioni di principio e alla messa in campo…

PRESIDENTE. Prego, scusi.

CERA EMANUELE (FI). …che si faccia carico di chiedere, a parte gli spot da parte dello Stato, che vengano ripristinati i presidi sul territorio e che gli stessi vengano messi in condizione di poter garantire l'esercizio della democrazia. Le telecamere sono utili, ma il problema è un altro, si vive in prima linea, si vive con i problemi sociali presenti nelle comunità amministrate, si vive con i problemi legati all'occupazione, tutte situazioni che generano in questi atti criminali da condannare

senza se e senza ma con atti concreti. Mettiamo i sindaci nelle condizioni di poter rappresentare le proprie comunità, di garantire la democrazia, e offrire alle comunità amministrate i servizi utili e necessari di cui hanno bisogno. Credo che la mozione debba assolutamente sortire un effetto, e mi auguro che l'effetto non sia quello che è avvenuto in passato, e cioè una presa di posizione da parte del Governo centrale in un arco temporale troppo limitato. con la sottoscrizione di documenti che rimangono poi carta straccia. Quindi auspico, ancor prima che situazioni del genere si ripresentino che ci siano, come dicevo nell'intervento, degli atti concreti a sostegno di chi dedica il proprio impegno e la propria disponibilità, sua e della famiglia, con grandi rischi, al governo della propria comunità, al governo del proprio Paese, con spirito di abnegazione e grande sacrificio. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Gianfranco Ganau. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Grazie, Presidente. Devo dire che, ancora una volta e tristemente, mi trovo ad intervenire sul tema degli attentati agli amministratori locali che, sempre in prima linea, sono esposti a atti di questo genere in una maniera che si ripete in Sardegna con un numero che ci mette purtroppo ai primi posti, come ricordato nella mozione, a livello nazionale come incidenza sulla base della popolazione, e ci troviamo di fronte ad una novità per la Sardegna, un attentato a una sede di partito, come bene hanno ricordato i consiglieri Corrias, Deriu e Fancello nella mozione presentata ieri e sostituita da questa firmata da tutti il Capigruppo. Credo che in questi anni, almeno io personalmente, nella mia esperienza da sindaco e da Presidente del Consiglio ho visto sfilare numerosi Ministri del dell'interno a seguito di attentati, che hanno preso impegni che poi non si sono dimostrati utili a contenere questo fenomeno, lasciando gli amministratori locali, i sindaci esposti a quello che è l'atto delinquenziale puro, dovuto semplicemente al ruolo che svolgono i sindaci, che è quello di garantire la legittimità degli atti, l'imparzialità dell'amministrazione. Ecco, rispetto a queste cose noi dobbiamo reagire, dobbiamo prendere posizione, questi atti allontanano la partecipazione democratica e l'impegno civile, come è dimostrato anche da una progressiva diminuzione della partecipazione dei cittadini alle elezioni, ma anche alla partecipazione attiva con la presentazione delle liste; sempre più sono i Comuni che non hanno una rappresentanza, che sono commissariati, e sempre più sono i Comuni che hanno un'unica lista che viene presentata alle elezioni. Questo ovviamente non fa bene alla democrazia, alla partecipazione democratica. Oltre al passaggio dei Ministri abbiamo provato in Sardegna ad attivare un sistema di videosorveglianza, che sembra più utile per le indagini piuttosto che per prevenire questo tipo di attentati. Abbiamo necessità di un'attenzione, di un'attenzione vera da parte dello Stato, con un potenziamento della rappresentanza delle forze dell'ordine sul territorio, per garantire l'agibilità dei presidi democratici, che sono rappresentati dai partiti e dagli amministratori locali in primo luogo. Ed è con questo spirito che votiamo favorevolmente questa mozione, a firma di tutti i Capigruppo, nella speranza che sia davvero l'inizio di un percorso che punta ad un controllo maggiore del territorio e ad una prevenzione di questi attentati, che consentano una libera agibilità dei rappresentanti democraticamente eletti, e la partecipazione alle attività dei partiti che, ricordo, in Costituzione sono lo strumento di aggregazione prima, e di partecipazione da parte dei cittadini alle questioni dello Stato. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie, Presidente. L'attentato subito dal sindaco di Cardedu, poi merita una riflessione particolare quello nella sezione del Pd di Dorgali per alcune caratteristiche purtroppo nuove in Sardegna, si sono aggiunte poi le scritte intimidatorie qualche giorno fa al Sindaco di Cuglieri e oggi l'intimidazione al Vicesindaco di San Teodoro; é un continuo! Pare essere lo sport regionale l'aggressività, l'espressione di rancore o di minacce e, per fortuna, non equivalenti a scritte, numericamente almeno a scritte o a minacce anche in tema di attentati, ma numericamente, come è stato detto bene nella mozione, numericamente consistenti contro amministratori locali. Colleghe e colleghi io non so quanto sia utile rimarcare, per quanto possa essere utile e in qualche caso indispensabile avere la presenza sul territorio delle forze dell'ordine, non so però, stando ai dati e ai numeri, se probabilmente concentrarci solo ed esclusivamente sull'aspetto di presenza nel territorio delle forze dell'ordine ci consenta e consentirà di risolvere il problema. La presenza dei soli carabinieri in Sardegna, distribuiti su tutto il territorio regionale, è uno tra i presidi più importanti in Italia, tant'è vero è che chi governa, il generale comandante della Regione Sardegna i Carabinieri, o i colonnelli nei distaccamenti provinciali, successivamente svolgono ruoli importantissimi a livello nazionale. Uno degli ultimi generali, il generale Robusto è andato successivamente a dirigere per complessità, vi lascio immaginare di che cosa si tratta, Calabria e Sicilia, immediatamente dopo la Sardegna, se a questi aggiungiamo la presenza delle altre forze dell'ordine, la presenza dei militari, che in Sardegna comunque sono una presenza consistente, e anche quando non svolgono funzioni legate ai compiti e ai ruoli comunque circolando non si sventolano dall'uniforme, cioè sono pur sempre persone che indirettamente, anche quando con amici, parenti e conoscenti percorrere una via determinano un presidio di sicurezza, per il solo fatto di essere persone addestrate. L'altro aspetto è la presenza del Corpo Forestale, 1400 uomini; andate a guardare qual è la presenza di agenti del Corpo Forestale in Trentino Alto Adige, viene sempre citato il Trentino Alto Adige come esempio, poi si scopre che hanno presidi limitatissimi, pochi incendi, perché c'è una tutela da parte di tutta la cittadinanza. Otto stazioni in Trentino Alto Adige, mi pare che da noi siamo 30 le stazioni, solo quelle del Corpo Forestale, al netto delle stazioni ovviamente a mare, cosa che il Trentino Alto Adige, per ovvie ragioni, non ha; 5500 gli operai forestali, che comunque sono persone che controllano il territorio. Non lo so se sia sufficiente concentrare l'attenzione per rimuovere il principio che determina questa aggressività nei confronti degli amministratori locali, se sia sufficiente un numero ulteriore di forze dell'ordine sul territorio, o se non sia invece indispensabile avere presidi di cultura, istruzione, scuola ed educazione alla vita e al rispetto della vita altrui. I Paesi dove ci sono minori fenomeni di questo tipo sono ad esempio il Giappone. Sapete cosa insegnano in tutte le scuole elementari, l'equivalente delle scuole elementare in Giappone? L'educazione etica! Neanche l'educazione civica, l'educazione etica! Cioè il rispetto per tutto ciò che ci circonda, persino gli esseri umani, e la non violazione di una norma di una legge perché è una mortificazione per chi viola quella norma e quella legge.

PRESIDENTE. Prego, concluda.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Sulla questione, invece, dell'attentato alla sede del PD, lì c'è un elemento di maggior gravità determinato dal fatto che nel comune di Dorgali il PD non governa, quindi difficilmente l'attentato è immediatamente riconducibile a un fenomeno determinato dall'aver, diciamo, pestato qualche interesse di qualcuno nell'ambito dell'esercizio del governo del Comune di Dorgali, che non va bene, figuriamoci se possiamo anche solo estrapolare dal contesto un elemento di giustificazione, ma ci sono ulteriori elementi di preoccupazione. Perché il fatto che l'attentato sia fatto in una sede di un partito che in quel Comune non governa, quindi non determina scelte, lascia intendere che l'interesse fosse proprio colpire il partito, a prescindere dalle questioni legate al governo o agli aspetti che possono avere, nel governo e nell'esercizio del governo della città di Dorgali, determinato qualche contrapposizione o qualche reazione da parte di qualche cittadino.

L'altro aspetto è questo. Stiamo attenti anche noi. Anche noi possiamo fare qualcosa. Non si può sempre puntare il dito sistematicamente nella richiesta che altri intervengano. Le norme per quanto riguarda l'attenuazione dei fenomeni di incendi boschivi o nelle campagne anche noi le abbiamo fatte nell'irrigidire, nel non dare possibilità di utilizzo di quei campi, cioè anche noi in alcuni casi, anche su fenomeni come questi, possiamo dare incentivi, aiuti e in alcuni casi anche intervenire in altro modo, ovviamente non con una legislazione penale, aggravando le pene, questo no, ma in tante altre direzioni, nei comportamenti dicevo. Ricordiamo che appena ci sono state assegnate le stanze qualcuno ha preso il logo di quel partito, oggi oggetto di intervento, e l'ha buttato nel cestino. Come nel calcio, nei campi, il giocatore professionista viene guardato da tantissime ragazze e ragazzi come esempio positivo o negativo a seconda dei comportamenti, tutti noi siamo oggetto di sguardi e quindi quel che noi facciamo in modo scherzoso, in modo provocatorio, stiamo attenti che purtroppo per l'ignoranza di altri può essere che quegli atti, quegli aspetti e quei gesti possano essere interpretati in altro modo. Siccome il clima lo creiamo anche noi, il clima persino di autocensura perché alcuni atti non vengano compiuti, di stigmatizzazione, di intervento da parte della cittadinanza, penso che tutti noi - volutamente non ho citato nomi e cognomi, ma sappiamo tutti di che cosa stiamo parlando -, ma anche i nostri atteggiamenti, anche le nostre frasi, le nostre parole possono essere male interpretate dall'ignoranza altrui che, purtroppo, è presente ed è uno dei germi che poi determinano questi attentati, se non addirittura violenza e aggressività, che purtroppo ha radici in alcune persone, in alcuni nostri concittadini, corregionali, che poi compiono questi fenomeni che - indubbiamente bene fa il Consiglio, bene ha fatto la Presidenza e la Conferenza dei Capigruppo ad elaborare questa mozione - vanno censurati immediatamente e stigmatizzati. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giovanni Satta. Ne ha facoltà.

SATTA GIOVANNI (PSd'Az). Presidente, ovviamente mi unisco anch'io alle preoccupazioni dei colleghi che mi hanno preceduto, e quindi ovviamente sono favorevole a questo ordine del giorno e volevo significare però che molto spesso si assiste al solito pour parler perché siamo obbligati a farlo in base alle circostanze, però, come ha detto anche giustamente il collega l'ex sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, nella circostanza arrivano i messaggi di solidarietà, arrivano i Ministri che si susseguono, facciamo riunioni e poi dall'indomani mattina il problema è dimenticato. Io stesso ho subito, non personalmente, ma quando mio padre ha fatto il sindaco per dieci anni, per due volte gli attentati e sicuramente, al di là della vicinanza circostanziale dei primi giorni, anche le forze dell'ordine e lo stesso Stato dopo ti abbandonano a te stesso, quindi questo non deve succedere. E io penso che il rimedio più efficace contro questo tipo di cose, proprio il deterrente che viene dato ai Sindaci, a chi comunque si sacrifica per amministrare, sia fare due cose. La prima è quello che ha detto Gianfranco, potenziare la videosorveglianza, soprattutto in prossimità dei punti cruciali, e la seconda è quello di sicuramente sensibilizzare anche la popolazione. Cioè non è colpendo il sindaco che si risolvono i problemi, molte volte sindaco è costretto anche a dire no, non ha gli strumenti per accontentare le popolazioni, e questo sta succedendo sempre più frequentemente, anche perché i Comuni oggi sono privati di quelle risorse, molto spesso anche essenziali per dare risposte efficienti alle molteplici esigenze delle popolazioni e con i tagli che vengono fatti dalle varie finanziarie sono stati tagliati oltre il 30 per cento dei fondi negli ultimi dieci anni, quindi questo impoverendo ancora di più i Comuni e tagliando le capacità dei Sindaci di poter agire.

Ovviamente la cultura vorrebbe anche che le popolazioni capissero questo, che molto spesso i Sindaci non hanno la bacchetta magica e non possono risolvere questi problemi, però tutto questo bisognerebbe avere anche la forza ad iniziare a sensibilizzarlo soprattutto dalle scuole, cioè il buco non tappato è colpa del Sindaco, il buco nella strada, oppure un albero che sta cadendo e non viene rimosso è colpa del Sindaco, la mancanza di lavoro è colpa del Sindaco, bisognerebbe fare anche un pochino di istruzione soprattutto nelle scuole per far capire ai cittadini che il Sindaco non è colui che ti risolve tutto e quindi avremo anche dei Sindaci che andrebbero ad amministrare più tranquillamente. Ovviamente poi c'è l'altro problema, sapete benissimo che oggi il Sindaco è anche terrorizzato a fare una delibera, molto spesso abbiamo gli occhi puntati anche dalla magistratura che spesso anziché occuparsi proprio di chi ha commesso questo tipo di attentati, si occupa invece di puntualizzare l'errore che l'amministratore può fare e molto spesso non hanno neanche le capacità di verificare se effettivamente si tratta di un errore, perché spesso anche la magistratura penale non è capace di interpretare quelle che sono le norme complesse, complicate del diritto amministrativo.

Quindi su queste cose bisognerebbe focalizzare molto l'attenzione e sensibilizzare sia le Amministrazioni e soprattutto le popolazioni che questo deve essere fatto.

Chiedo appunto che il Consiglio regionale, magari anche nella persona del Presidente del Consiglio, si impegni in futuro a far sì che laddove non ci sono i servizi di videosorveglianza, vengano installati e dove ci sono vengano ulteriormente potenziati perché questo è il vero deterrente contro questo tipo di atti che non hanno mai una giustificazione, non ce l'hanno neanche quando viene colpito un partito, la sede di un partito come quella di Dorgali. Io stigmatizzo ovviamente questo attentato, però penso che potrebbe, come ho sentito anche dalla stampa, avere anche dei risvolti non politici, magari volevano colpire alcune persone tipo i proprietari degli immobili eccetera, quindi bisognerebbe anche andare lì a fondo e capire qual è la matrice, qual è la mano che ha operato e quindi eventualmente solo dopo allora, dare dei giudizi di carattere politico.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Il dibattito di oggi da parte del Consiglio regionale credo che sia un atto dovuto, è un atto dovuto intanto nei confronti dei Sindaci, degli amministratori locali che proprio in questi giorni hanno subito attentati, intimidazioni, sono stati oggetto di violenza, personalmente lo sono state le loro famiglie, lo sono stati i loro cari, ecco perché anche a nome della Lega, del Gruppo della Lega, intendo esprimere solidarietà nei loro confronti, la massima condanna rispetto ai gesti criminali che li hanno colpiti e l'augurio che presto i colpevoli vengano individuati e puniti. Questo dibattito però ha non solo la funzione di esprimere una solidarietà che è condivisa, e per questo ringrazio il Presidente del Consiglio per l'iniziativa assunta e i Gruppi consiliari che hanno partecipato a un dibattito credo di alto profilo, ma ha soprattutto la funzione di dire ai Sindaci della Sardegna che non resteranno soli. I Sindaci oggi e gli amministratori locali in generale, sono bersagli perché hanno molte responsabilità, perché sono la rappresentanza politica più vicina ai cittadini, perché sono la prima frontiera del malessere delle persone e allora non saremmo del tutto onesti, intanto con noi, se non riconoscessimo che la funzione di questo dibattito non è solo quella di richiamare alle responsabilità il Governo nazionale, non è solo quella di richiedere una maggiore presenza di Forze dell'Ordine che comunque anche io ritengo necessaria, serve soprattutto a dire quali cose possiamo fare noi Consiglio regionale della Sardegna per impedire che i Sindaci e gli amministratori locali della nostra terra rimangano da soli. Ecco perché anche da Presidente della prima Commissione, il dibattito sulla riforma degli enti locali, l'Aula lo sa bene, è iniziato, prosegue con un confronto anche in questo caso che mi sento di dover apprezzare, ma noi non possiamo pensare che il tema della solitudine degli amministratori locali sia un tema che riguarda solo il Governo nazionale e solo la presenza delle Forze dell'Ordine. Appunto perché i Sindaci e gli amministratori locali sono chiamati ad affrontare tutti i giorni il malessere delle persone, dei cittadini, ai Sindaci noi dobbiamo dare gli strumenti, i poteri e le risorse per affrontare efficacemente i problemi che i cittadini delle nostre comunità tutti i giorni fanno presenti.

E sono perfettamente d'accordo anche con quanto diceva l'onorevole Zedda rispetto al clima che anche nel confronto politico deve essere, per quanto di contrapposizione, però mai sopra le righe. E io lo ricordo prima di tutto a me stesso che noi abbiamo una grande responsabilità anche nel confronto politico, anche nel confronto fra di noi, la nostra responsabilità è quella di evitare che il dibattito superi i livelli di guardia, diventi eccessivo, si trasformi come è successo anche all'inizio di questa legislatura in azioni di autentico linciaggio contro l'avversario politico che diventa nemico, ripeto, ne abbiamo avuto ampia dimostrazione e lei Presidente del Consiglio lo sa meglio di tutti cosa voglia dire vivere e subire il clima che si crea quando si porta avanti un linciaggio politico. Allora l'appello che anche da quest'Aula è venuto fuori, io credo che debba essere condiviso da tutte le forze politiche, che debba diventare patrimonio condiviso dei consiglieri eletti in questa prestigiosa Assemblea, che tutti ci dobbiamo comportare di conseguenza e che questo dibattito come è stato richiamato da tutti i consiglieri non si limiti a essere soltanto passerella, rappresenti l'impegno dei legislatori della Sardegna a fare in modo che ai Sindaci vengano dati gli strumenti, i poteri e le risorse per non rimanere da soli.

PRESIDENTE. Non ho altri iscritti. Io volevo ringraziare davvero l'intero Consiglio e i consiglieri che sono intervenuti in rappresentanza dei Gruppi perché…

Ha domandato di parlare il consigliere Piero Maieli. Ne ha facoltà.

MAIELI PIERO (PSd'Az). Chiaramente ribadisco la solidarietà mia e del Gruppo per quanto riguarda appunto questi vili attentati ai sindaci, ma sto proponendo come gruppo PSd'Az e comunque per tutti coloro che vogliono partecipare, una raccolta di fondi semplicemente a scopo di finanziare dei trasportatori per la raccolta di foraggi che verrebbero regalati, tipo paradura da parte degli allevatori di tutta la Sardegna verso quelle aziende colpite dall'incendio di Siniscola.

PRESIDENTE. Concludo, volevo ringraziare l'intero Consiglio per il comportamento di estrema maturità e solidarietà che con questa mozione vuole esprimere nei confronti degli amministratori locali, ma di tutte le istituzioni che subiscono atti intimidatori. Io a questo punto metterei in votazione la mozione.

Ha domandato di parlare il consigliere Domenico Gallus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GALLUS DOMENICO (UDC). Chiedo scusa, ma credevamo che dovesse intervenire il nostro Capogruppo però è momentaneamente assente, e quindi anch'io, a nome del gruppo UDC, porto la solidarietà totale verso questi potremmo chiamarli perseguitati, appartengono alla categoria appunto degli amministratori locali. A me hanno sparato la porta del Comune nel lontano 2006. Alla vigilia delle ultime elezioni hanno mandato una lettera di minacce al mio attuale Vicesindaco, che se si fosse candidato nella mia lista avrebbero fatto sparire la famiglia. Insomma queste sono le vicende e le vicissitudini che vivono le persone, come ha detto giustamente qualche altro collega, che si prestano e si danno alla cosa pubblica. E'un'educazione sbagliata quello che noi iniziamo a dare ai giovani, perché i giovani si allontanano sempre più dalla politica e dalle istituzioni, quindi deve nascere diciamo dalla base, quindi da quello che è il vero futuro delle nostre comunità. Devo dire che ci sono anche tanti altri atti, un po' meno ultimamente, che non vengono denunciati, ma per quanto riguarda la mia comunità ci sono stati anche dei grossi attentati verso il Capitano dei Barracelli. Insomma tutte le istituzioni e quindi gli uomini che fanno parte delle istituzioni sono sempre stati vittime di questi atti, e forse sarà da quando sono in Consiglio regionale la decima volta che prendo la parola per rimarcare queste azioni delittuose, e sono qui appunto a significare ciò che dicevano i colleghi, e cioè che dopo una pensione che dura per lo spazio di un paio di giorni poi tutto torna nella norma. Perché fare l'amministratore locale, o avere impegni nel sociale molte volte dipende come lo fa perché ha sicuramente qualche interesse personale da soddisfare. Questo è un altro luogo comune che va assolutamente sfatato. E quindi anch'io voglio ringraziare tutti coloro i quali hanno firmato questa mozione, soprattutto perché è stata accettata in modo così urgente, e mi auguro che ci sia il voto unanime su queste su queste cose, perché credo che sia una un altro segnale forte che possiamo dare. Quindi a nome del Gruppo dell'UDC appunto esprimo il voto favorevole per questa mozione. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Gallus. Naturalmente do per scontato il parere favorevole della Giunta.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della mozione numero 46.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Presidente, la mozione appena trattata aveva la precedenza su tutto, quindi è giusto che si intervenga dopo, anche sull'ordine dei lavori. Nella giornata del 29 di luglio i Segretari comunali della zona omogenea di Olbia-Tempio hanno ricevuto da parte del Presidente dell'Ufficio elettorale una comunicazione, inviata per conoscenza anche all'Assessore agli enti locali, e immagino sia accaduto in tutta la Sardegna, per richiedere l'elenco dei sindaci e dei Consiglieri comunali alla data del 3 settembre 2019, in vista delle elezioni provinciali di secondo livello da tenersi nella data del 5 di ottobre. Ecco, a questo punto io visto che il Consiglio sta per andare in pausa estiva, e ci ritroveremo probabilmente oltre la data del 3 settembre, io vorrei capire, Presidente, chiedo a lei, al di là dei buoni propositi enunciati dal Presidente della Commissione I, che fine ha fatto la proposta di legge numero 6, sottoscritta da me e dal Consigliere Satta. E per rispetto anche nei confronti del Consigliere non chiedo oggi una pronuncia dell'Aula, usufruendo delle prerogative concesse dall'articolo 101 del Regolamento. Quindi, siccome si è detto tanto in campagna elettorale e anche dopo la campagna elettorale circa la riforma di quanto… Io sono stato in religioso silenzio in tutto questo periodo, ho aspettato che la maggioranza trovasse una soluzione, una proposta, quindi chiedo un intervento da parte sua, Presidente.

PRESIDENTE. È chiarissimo. Adesso la Presidenza procederà alla pianificazione bimestrale dei lavori delle Commissioni, quindi certamente tutte le proposte di legge presentate da chiunque, e da qualsiasi parte politica provenienti, verranno inserite nell'ordine del giorno delle rispettive commissioni.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini. Ne ha facoltà.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, abbiamo appreso oggi dai giornali, non ne avevamo dubbi, che c'è stata l'ennesima fumata nera in Giunta sulle nomine. Devo dire che su alcune nomine prendetevi tutto il tempo che volete, settimane, estate, mesi, anche anni, però c'è un dato secondo me preoccupante, secondo me molto grave, che riguarda la nomina del commissario dell'ATS, sulla quale io voglio porre in primis, a lei signor Presidente, ma anche ai colleghi, soprattutto ai colleghi della maggioranza, perché c'è un rischio, la più importante azienda pubblica sarda, creando un caso unico in Italia, in questo momento è senza legale rappresentante. Noi quindi abbiamo la più importante azienda pubblica della nostra Regione senza legale rappresentante. Questo significa, lo dico a me per primo, ma a voi, che state ponendo in questo momento l'ente senza che nessuno firmi le procedure per costituirsi in giudizio, dato non secondario. Ciò significa che in questo momento l'ente rischia di pagare denaro pubblico perché nessuno si costituisce in giudizio. In questo momento non esiste il responsabile della sicurezza all'interno dell'ATS. Qualunque danno che accade è in capo non si sa a chi. Quindi, al di là delle questioni politiche di cui potremo parlarne quando vi mettete d'accordo, se vi mettete d'accordo, credo che da questa parte vogliamo in qualche modo porvi di fronte alle gravi conseguenze di natura finanziaria ed economica nei confronti di altri enti, come può essere la Corte dei Conti, e nei confronti anche di tutti quei cittadini sardi che rischieranno di pagare, con i soldi pubblici, che poi l'ATS sarà costretta a sborsare perché in mancanza di costituzione di giudizio, e in questi giorni ci sono cause che riguardano l'ATS, nessuno può in qualche modo difendere l'Ente stesso. Allora signor Presidente, io mi rivolgo a lei, quale nostro Presidente responsabile di quest'Aula per dire alla sua maggioranza che l'ha eletto che, di fronte a situazioni come queste, un senso di responsabilità, il minimo, è dovuto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Grazie Presidente, sarò brevissimo, io approfitto, non è questo l'argomento di cui voglio parlare, però approfitto della presenza in Aula dell'Assessora dell'agricoltura per ringraziarla perché ogni tanto le mozioni producono effetti positivi, La ringrazio per la determina numero 193 e 19 del 31 luglio 2019. Sull'ordine dei lavori, volevo dire questo, ringrazio innanzitutto i colleghi Mula, Lancioni Maieli, Satta Giovanni, Schirra e Usai per la mozione che hanno presentato sulla Motorizzazione civile e su quello che loro chiedono, però io voglio porre all'attenzione dell'Aula, e vorrei chiedere se è possibile un intervento in Aula dell'Assessore ai trasporti, perché in questi giorni e oggi è in Sardegna Giovanni Lainati che è il Direttore del Dipartimento Trasporti per ciò che riguarda le motorizzazioni civili dal centro Italia e delle e delle isole, il quale mi risulta sia disponibile a sposare la richiesta fatta dagli amici sardisti che hanno presentato questa mozione e mi risulta anche che sia disponibile ad incontrare l'Assessore ai trasporti. Io credo che lei, Presidente, debba fare in modo di invitare e di consigliare l'Assessore ai trasporti affinché incontri oggi, in maniera indifferibile, il Direttore Lainati, perché dobbiamo approfittare di questa formidabile occasione che abbiamo a disposizione per poter dare finalmente una risposta, ricordo che quasi tutte le regioni a Statuto speciale hanno trasferito le competenze delle motorizzazioni civili nelle loro regioni, quindi io chiedo che si faccia interprete presso l'Assessore ai trasporti per notificargli questa richiesta, so che il direttore Lainati sarebbe disponibile.

PRESIDENTE. Grazie onorevole Cocco, riporterò assolutamente questa richiesta all'assessore Todde.

Ha domandato di parlare il consigliere Gianluigi Saiu. Ne ha facoltà.

SAIU GIANLUIGI (LEGA). Per comunicare all'Aula e al consigliere Meloni che giovedì la prima Commissione è convocata con… onorevole Meloni, credo che questa cosa le interessi. La prima Commissione è convocata giovedì su richiesta dei consiglieri Giagoni, Satta e Cocciu con l'audizione dei Sindaci della Gallura, quindi la Prima Commissione di fatto avvia il confronto sulla proposta di legge, con il metodo di lavoro che ci siamo dati, nel rispetto dei lavori già calendarizzati dalla Commissione, dei disegni di legge e degli altri atti in carico alla Commissione stessa, mi sento anche di rassicurare il consigliere Meloni che la nuova maggioranza si comporterà rispetto alla provincia della Gallura in maniera sicuramente diversa dal modo in cui si è comportato il centrosinistra e il suo partito nella precedente legislatura.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giovanni Satta. Ne ha facoltà.

SATTA GIOVANNI (PSd'Az). Mi ha preceduto il Presidente della Commissione, della prima Commissione, comunque voglio ribadire, una volta per tutte, che un'istanza che arriva da un intero territorio, 162 mila abitanti, rappresentati da 26 sindaci che saranno nuovamente, per la ennesima volta, auditi in una Commissione, debbono sortire dei risultati, quindi non si può negare a un'istanza così forte e così veemente arrivante dal territorio questo Consiglio non può negare questa esigenza, quindi dobbiamo affrontarla subito e portarla subito in esame in Commissione, ma mi ha rassicurato il collega Saiu, quindi anch'io mi unisco alla richiesta fatta dal collega Giuseppe Meloni che è stata già mi è sembrato già chiaramente accolta dal Presidente della prima Commissione e vorrei che anche il Consiglio ne tenesse conto, grazie.

PRESIDENTE. Grazie onorevole Satta, diciamo non ci sono dubbi, ci sono solamente certezze, mi sembra che le dichiarazioni dell'onorevole Saiu siano inequivocabili.

Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Grazie Presidente, per sottoporre alla sua attenzione, all'attenzione di tutti i colleghi di quest'Aula che il trenino verde è fermo ai box, non si sa quando riparte, e non si sa quando riparte soprattutto perché ad oggi non è ancora stato firmato il contratto di servizio da parte dell'assessorato ai trasporti con l'ARST, è una grave mancanza…

PRESIDENTE. Onorevole Lai, mi scusi, sull'ordine dei lavori, qual è il termine, dei lavori Presidente, questo è sui trenini.

LAI EUGENIO (LEU). Per chiedere di prendere un impegno, da tutta l'Aula, e lei in particolar modo, da sottoporre all'Assessore ai trasporti, perché oggi l'ARST ha mandato una lettera appunto in Regione.

PRESIDENTE. Mi scusi, sull'ordine dei lavori di oggi, ribadisco, questo è l'ordine.

LAI EUGENIO (LEU). Presidente, però o lo fa con tutti, o non lo fa con nessuno.

PRESIDENTE. Certo, lo faccio con tutti. Guardi, lo sto facendo con tutti. Veramente non mi è mai capitato neanche, insomma, comunque di censurare, però mi dica qual è l'ordine dei lavori, il tema dell'ordine dei lavori.

LAI EUGENIO (LEU). Sto dicendo che 130 lavoratori rischiano di rimanere a casa, poi se per lei non è all'ordine dei lavori odierno, mi dispiace, però 130 lavoratori rischiano di restare a casa e oggi l'ARST l'ha certificato con una lettera che ha inviato all'Assessorato ai trasporti, le chiediamo di farsi interprete nei confronti appunto del Presidente della Giunta, dell'assessorato ai trasporti, di firmare il prima possibile, così come già scritto in una risposta ad un'interrogazione, sia presentata dall'onorevole Li Gioi, sia presentata dal sottoscritto, il contratto di servizio è pronto manca solo l'assenso da parte dell'assessorato. Credo che sia doveroso sottoporlo all'attenzione del Consiglio, e credo che sia doveroso da parte un'interpretazione del problema che non si rispecchi solo all'interno del Regolamento, solo all'interno dell'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Onorevole Lai, non c'è nessuna intenzione di far prevalere il formalismo al buon senso, però invito tutti i colleghi consiglieri di non introdurre temi utilizzando l'éscamotage dell'ordine dei lavori che non sono introducibili se non con strumenti previsti dallo stesso regolamento, detto questo anche per quanto riguarda questa segnalazione sarà mia cura riportarla al Presidente e all'assessore Todde.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Desirè Manca. Ne ha facoltà.

MANCA DESIRÈ (M5S). Grazie Presidente, quattro mesi: aprile, maggio, giugno, luglio, - premesso, sull'ordine dei lavori - oggi ne abbiamo primo di agosto, quando siamo stati eletti, quando sono stata eletta, pensavo di entrare a far parte di questa istituzione per parlare dei problemi veri, importanti, urgenti della nostra Sardegna, siamo quattro mesi che non siamo mai intervenuti fino adesso, fino ad oggi, è impensabile, sa quasi dell'incredibile ascoltare ogni volta questo teatrino della politica e queste lotte tra destra, sinistra e centro, è vergognoso! Non parliamo di proposte di legge, non parliamo di mozioni, non parliamo di interpellanza, non parliamo di interrogazioni, parliamo delle virgole, perdiamo in quest'Aula per parlare del nulla! ribadisco, è vergognoso! Iniziamo a parlare di temi, iniziamo a fare i fatti, la gente fuori aspetta i nostri fatti!

PRESIDENTE. Onorevole Manca, dopo questo intervento c'è il rendiconto del Consiglio regionale e il disegno di legge sulle agevolazioni tariffarie per gli studenti.

MANCA DESIRE' (M5S). Benissimo, Presidente, allora spero che anche oggi riusciamo a portare a termine l'ordine del giorno che ci siamo prefissati tutti quanti!

PRESIDENTE. Onorevole Manca, basta scorrere l'ordine del giorno per intelleggere il fatto che quello che lei chiede, c'è.

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Sull'ordine dei lavori, semplicemente per una precisazione. Gli interventi sull'ordine dei lavori a volte servono anche per segnalare all'Aula delle urgenze su cui è possibile intervenire oggi e su cui magari non è possibile intervenire domani, o è meglio non intervenire domani, in questo senso quello presentato dall'onorevole Comandini è un tema serio: credo sia più giusto e più corretto intervenire sull'ordine dei lavori e presentarlo ai colleghi nel luogo deputato a prendere decisioni, piuttosto che magari scriverlo su Facebook ed esporlo direttamente al pubblico, credo sia più corretto anche dal punto di vista istituzionale. Dopodiché sono state sollevate alcune perplessità e alcune tematiche serie riguardanti l'Assessorato ai trasporti e sicuramente agevolerebbe il lavoro di tutti se oggi si presentasse in Aula l'Assessore ai trasporti e magari chiarisse almeno riguardo ai due punti sollevati che secondo me sono meritevoli di interesse, sicuramente lo è il Trenino verde, ancora di più vista l'urgenza lo è il fatto che oggi ci sia la possibilità di discutere direttamente con chi è deputato a prendere le decisioni, e addirittura invece risulti il fatto che da parte dell'Assessorato non ci sia la volontà di incontrare la persona che poi dovrà prendere decisioni su di noi. Cioè io eviterei di far slittare a settembre una decisione che magari è possibile prendere oggi, e che è possibile anche discutere in Consiglio con l'organo che potrebbe essere finalmente pienamente messo a conoscenza di quanto è possibile fare. Poi io non so se l'Assessore ai trasporti in questo momento abbia altro da fare, sia in viaggio istituzionale, sia in viaggio non istituzionale, o nella via di mezzo che a volte ci è capitato di vedere, Presidente, non lo so, per questo appunto si interviene sull'ordine dei lavori e si chiede alla Presidenza di capire se è possibile avere qualche risposta in merito.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Sull'ordine dei lavori. Ho cercato di non intervenire stamattina, però io le chiederei, Presidente, siccome io ho conosciuto un Presidente del Consiglio… però ho avuto notizie che anche l'allora presidente Ganau queste furbate sull'ordine dei lavori che… intanto è l'una meno venti, intanto 60 Consiglieri che intervengono per tre minuti vuol dire tre ore; ogni giorno noi dedichiamo tre ore per fare interventi omnibus, io li chiamo così. Io la invito, Presidente, veramente che quando si interviene sull'ordine dei lavori vuol dire quello che è attinente all'ordine del giorno che si discute oggi, se dobbiamo parlare di altre questioni la pregherei, Presidente, faccia anche lei quello che dovrebbe fare un Presidente: tolga questa benedetta parola. Prometto che non lo farò più questo intervento.

PRESIDENTE. Onorevole Mula, io mi appello al senso di autodeterminazione e responsabilità di ciascuno di voi, che ricordo essere dei legislatori, e non vorrei utilizzare quelle che sono le prerogative del Presidente che consentono allo stesso di togliere la parola. Se questo è il metodo che dobbiamo darci, lo farò, però mi rivolgo alla responsabilità e al buon senso di ciascuno di noi per evitare che si arrivi a tanto.

Quindi, adesso passiamo immediatamente al primo punto all'ordine del giorno.

Discussione e approvazione del Rendiconto del Consiglio regionale per l'anno 2018

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del rendiconto generale del Consiglio per l'anno 2018; relatori i Questori Antonio Piu e Gianfranco Lancioni.

Invito i consiglieri Questori a prendere posto nei banchi della Giunta.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Antonio Piu, Questore del Consiglio.

PIU ANTONIO (Progressisti), Questore del Consiglio. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti e a tutte le colleghe del Consiglio, la presentazione del rendiconto di gestione dell'esercizio 2018, quindi della precedente legislatura che anticipa quella, è basato sull'articolo 2 del decreto legge numero 23 del 2011, "Disposizioni di materia di armonizzazione dei sistemi contabili e di bilancio", che viene attuato e utilizzato sia delle Regioni ma da tutti da tutti gli enti gli enti locali. Il bilancio del Consiglio regionale cercherò di leggerlo nella maniera meno tecnica possibile, proprio perché quello del bilancio del Consiglio regionale, che è un bilancio a parte rispetto a quello dell'amministrazione regionale è un bilancio che vede un contributo ordinario da parte della Regione di 72 milioni e 500 mila euro. Rispetto al bilancio di gestione son ben 17 milioni di euro che non sono stati utilizzati e che sono nelle disponibilità di questo Consiglio, e quindi per quanto riguarda il bilancio di previsione del 2020 questi soldi possono essere destinati in base a quelle che saranno le necessità che i Gruppi consiliari vedono nell'esercizio delle loro funzioni.

Proprio perché siamo in un'Assemblea legislativa e politica io credo che sia anche corretto come Collegio dei Questori sia corretto anche dire quanto invece l'attività del Consiglio regionale sia un'attività che non vede delle spese assolutamente eccessive per quanto riguarda le spese di rappresentanza. Dò un dato su tutti, che è quello ad esempio degli scambi istituzionali, dove a disposizione c'erano 250 mila euro e ne sono stati utilizzati 10 mila, con un'economia di 239 mila; oppure ai rimborsi consiliari per spese istituzionali, queste sono 2600 euro a monte di 60 mila di disponibilità che si avevano nel bilancio. Allora il mandato politico che si deve esercitare in un'Aula come questa ha bisogno, a mio modo di vedere e per quanto riguarda il Collegio e l'Ufficio di Presidenza che hanno votato tutti all'unanimità il rendiconto di gestione, sicuramente l'utilizzo di fondi che servono principalmente anche alla formazione di chi poi deve andare a fare le leggi, e quindi non aver quella sorta di timore che può esserci nell'utilizzo di determinati soldi per l'utilizzo istituzionale che invece servono a migliorare la qualità della politica attuale. Perché la politica attuale si migliora solo ed esclusivamente se i Gruppi consiliari e la politica stessa hanno il coraggio, da un certo punto di vista, di utilizzare il denaro pubblico nella maniera adeguata e che poi di riflesso ci siano tutta una serie di aspetti positivi per i cittadini, perché i soldi che nell'ultimo bilancio sono stati utilizzati come spese di rappresentanza per l'Istituzione consiliare non li utilizza neanche l'ultima delle società che fanno capo alla Regione.

Abbiamo 2 milioni di euro per il contenzioso, che sono soldi vincolati che non sono stati utilizzati, e i pagamenti ai fornitori che effettua questo Consiglio regionale vengono fatti tutti mediamente entro il 15 giorni. Quindi nella mia illustrazione, che, ripeto, ha forse un carattere più politico che tecnico, perché poi il documento son sicuro che tutti i colleghi e tutti i Gruppi lo hanno letto con attenzione e abbiano visto nelle missioni che sono state scritte all'interno della relazione tutta una serie di aspetti legati alla macchina, di come si muove, di come questi fondi vengano utilizzati. Io credo che di questi 72 milioni e 500 nel prossimo bilancio di previsione ci sia bisogno di una rimodulazione e soprattutto anche nei capitoli, perché la macchina del Consiglio regionale ha bisogno di innovarsi, ha bisogno di essere una macchina più snella, più adeguata ai tempi che viviamo, rispetto a quelli che in alcuni capitoli di bilancio, secondo me dovrebbero essere soppressi, proprio perché non sono più attuali. E sicuramente anche i lavori all'interno del palazzo, in Ufficio di Presidenza e col presidente Pais ne abbiamo parlato tante volte, devono essere adeguati perché siamo nella casa dove si decide il futuro di 1 milione e mezzo e oltre di cittadini sardi e quindi anche il palazzo ha bisogno di essere adeguato a quelle che sono le esigenze, e quindi il passaggio diretto del palazzo al Consiglio regionale credo che sia uno di quegli atti che fino 2018 e inizio 2019 (fine 2019 inizio 2020 ndr) ci aspettiamo come Presidenza. Allora un plauso a tutte quelle iniziative che nel precedente mandato son state prese dall'allora presidente Gianfranco Ganau in merito al settantesimo anniversario dello Statuto, con tutta una serie di attività culturali, soldi spesi bene, perché le attività culturali hanno la capacità di attrarre non solo di generare lavoro ma creare principalmente sensibilità, che è consapevolezza del luogo in cui si vive, dell'ente locale che si vive e della città o del Paese in cui si risiede. Servono a questo capire, perché siamo sardi che cosa serve e da dove nasciamo, da dove veniamo e soprattutto che cosa ci aspetta per il futuro. Allora le iniziative, e questo è un messaggio che come Collegio dei Questori rivolgiamo al Presidente, mi auguro che ci siano rivolte soprattutto ai cittadini, che facciano conoscere l'Aula, che facciamo conoscere tutte le iniziative che vengono prese all'interno di questo palazzo, che siano chiare e trasparenti a tutti, perché questo è quello che quello che dobbiamo fare, è questo che in alcuni capitoli di bilancio di soldi, ripeto, che non sono stati spesi, io mi auguro che invece per i prossimi anni sia una spesa fatta, ripeto, per far conoscere questo palazzo e quello che si fa quotidianamente. Questo deve fare un'Istituzione, questo lo dobbiamo fare nel nostro ruolo, che non è solo politico, ma ripeto, è un ruolo istituzionale e di rispetto nei confronti dell'Aula e soprattutto di esempio.

Ringrazio gli Uffici, tutti a partire dal dottor Tack, per l'impegno che hanno svolto nella redazione di tutto il bilancio e soprattutto nel mettere a conoscenza sempre tutti i Gruppi consiliari dei capitoli e degli esercizi, insomma di conto di bilancio che si sviluppano nel corso dei mesi. Quindi sono sicuro che come è avvenuto in Ufficio di Presidenza ci sia l'unanimità dell'approvazione di un rendiconto insomma di gestione, auspicando per il prossimo bilancio di previsione del Consiglio regionale di inserire tutta una serie insomma di partite che sino ad oggi non sono state affrontate, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Antonello Peru. Ne ha facoltà.

PERU ANTONELLO (FI). Grazie Presidente, intervengo non sull'ordine dei lavori, intervengo approfitto su questo rendiconto di gestione per richiamare all'attenzione sia i colleghi ma in particolare il Presidente e l'intero Ufficio di Presidenza per poter rappresentare la situazione in cui versa il personale di quest'Assemblea. Non vi nascondo, cari colleghi, che sono alquanto allarmato per la situazione del personale, mi sono appuntato alcuni numeri per rendere molto più facile e comprensivo che cosa ha generato questa mia preoccupazione consapevole anche che è molto semplice anche la sua soluzione. Finché quest'assemblea aveva incarico 80 Consiglieri regionali la dotazione organica dei dipendenti era esattamente di 224 persone, divisa tra categorie e qualifiche e vari profili, con la riduzione a sessanta consiglieri la dotazione organica, quindi, ha subito un taglio molto, molto, molto importante che da 224 dipendenti si è passati a 176. Questo ha corrisposto esattamente 48 unità in meno; oggi dei 176 dipendenti per effetto dei pensionamenti, di cessazioni si sono ridotti in questo momento, anzi già dal 2018, fine 2018 a 120 unità, quindi pari a ulteriori 56 unità in meno. 56 quindi più 48, nel prossimo futuro, quindi prossimo futuro molto breve, dietro l'angolo sia a fine anno ma nel 2020, si prevede, visto anche la quota cento, si prevede una serie di cessazioni dei dipendenti di questa Assemblea e diventeranno nelle previsioni 93. Quindi questo comporterà una ulteriore 83 unità in meno. Quindi stiamo parlando che stiamo dimezzando dalle 176, stiamo dimezzando i dipendenti di questa assemblea. Se poi consideriamo che una grande parte dei dipendenti quindi almeno una sessantina dal primo al secondo livello interno quindi gli assistenti d'aula, i commessi, i tecnici, i segretari, i centralinisti, i videoterminalisti eccetera, eccetera che compongono 60 dipendenti, del terzo livello rimangono all'incirca 24 persone, quindi pochi ma indispensabili, che tutti noi sappiamo indispensabili per quanto riguarda il funzionamento principalmente della nostra attività legislativa. Vanno a scomparire i quinti livelli referendari, che sono i signori che sono posizionati durante l'Aula ai primi posti che sono diventati pochissimi, immaginatevi erano 11 e a metà del 2020 si prevedono che rimangano in tre. I quarti livelli referendari che diventeranno 25, che sono tutti impegnati perché noi li viviamo quotidianamente all'interno delle nostre Commissioni, quindi tra i quinti e i quarti livello sono i ruoli apicali, quelli che aiutano i consiglieri, quelli che sono gli strumenti di questo Consiglio per quanto riguarda la nostra attività legislativa, per quanto riguarda redare i provvedimenti e l'articolato dei nostri testi legislativi. E allora tutti noi sappiamo, cari colleghi, che questo organo legislativo ha una funzione diversa da quella che è l'attività della Pubblica Amministrazione in generale, questo organo produce leggi, quindi i dipendenti sono gli strumenti che servono ai consiglieri regionali per l'azione, per la nostra attività legislativa, non possiamo assolutamente reclutare attraverso la mobilità della pubblica amministrazione, almeno per quanto riguarda le figure apicali. E allora non vorremmo che fossimo veramente gli unici in Italia a non avere un supporto tecnico per la nostra attività, visto che siamo gli unici in questo momento a non avere un servizio studi, per quanto riguarda la nostra attività legislativa. Sicuramente siamo gli unici che non stiamo e che non possiamo reclutare personale dall'esterno come fanno nella organo del Parlamento italiano e del Senato e di tutti gli altri organi legislativi regionali che possono reclutare personale dall'esterno e non solo dalla pubblica amministrazione. La domanda che mi viene è questa: quali sono a questo punto gli strumenti che servono a noi consiglieri regionali per poter lavorare. Allora, signor Presidente, e illustrissimo Ufficio di Presidenza nella precedente amministrazione regionale il sottoscritto ha svolto il ruolo di Presidente del Comitato per gli affari del personale, e insieme ad illustri colleghi, al collega Oppi, che ancora oggi siede tra i banchi dei Questori, e al collega Cossa, abbiamo fatto delle cose egregie, abbiamo riconosciuto ai dipendenti, per il buon funzionamento di questa Assemblea, ciò che gli era dovuto, in particolare abbiamo rinnovato i contratti, ma abbiamo messo in piedi la legge numero 75 che permetteva e permette loro le progressioni verticali per i dipendenti sicuramente interni, e abbiamo anche avviato un processo selettivo concorsuale per quanto riguarda i dipendenti referendari con la qualifica di referendario di quarto livello. A cascata si era deciso, e spero che gli si dia gambe, che attraverso il reclutamento concorsuale potesse essere anche messo in campo per tutti quei livelli e tutte quelle qualifiche sino ad arrivare al primo livello. E allora, io dico, diamo gambe a quella scelta, che non era una scelta politica, ma era una scelta dovuta, non era una scelta politica di uno o dell'altro schieramento, era una scelta dovuta di buonsenso che dava la possibilità e dà la possibilità al Consiglio regionale, ma ai consiglieri di avere strumenti di lavoro. Caro Presidente e caro Ufficio di Presidenza, facciamolo al più presto, non perdiamo altro tempo perché sono strumenti senza i quali i consiglieri non possono svolgere la propria attività legislativa. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Intervengo brevemente a proposito degli argomenti toccati dal collega Peru, che ha messo il dito nella piaga in una serie di criticità di cui questo Consiglio è consapevole ormai da tempo, ma che stentiamo ad affrontare. Già altre volte, anche io ho avuto modo di parlare della difficoltà che hanno i consiglieri regionali come singoli e che ha il Consiglio come Assemblea a svolgere adeguatamente il suo ruolo. L'onorevole Peru, che fino a pochi mesi fa ha presieduto il comitato che si occupa di personale, ha conoscenza molto più puntuale di me del problema e l'ha illustrato molto efficacemente, è evidente che è necessario che ci poniamo mano ed è altrettanto evidente che nessun Consiglio regionale degno di tale nome può operare senza un Ufficio studi che sia in grado di poter lavorare, perché noi siamo scoperti da questo punto di vista, rischiamo di fare delle cose improvvisate, di scrivere leggi o di presentare in aula emendamenti che talora producono effetti molto diversi rispetto a quelli che sono nelle intenzioni del legislatore, e questa è una cosa che è anche pericolosa dal punto di vista dell'interesse generale. Quindi, io intervengo a sostegno di quanto chiesto dal collega Peru, ma credo che sia un interesse di tutto il Consiglio, Presidente, di affrontare quanto prima e con la massima rapidità queste criticità. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (UDC). Io sento il dovere di intervenire anche perché ci sono molti colleghi che non conoscono gli antefatti, e i vecchi colleghi sanno che io per quattro anni ho votato contro il bilancio, mettendo in evidenza alcune disfunzioni che poi si sono verificate, una di queste erano gli impianti non a norma, per esempio i parcheggi, e tanti altri, le gare che non si facevano, una disfunzione, la perdita di dignità del Consiglio è stata in Nivola, lo dimostravano e lo dimostrano ancora oggi, l'ultimo anno ho votato a favore perché ci fu un impegno un po' diverso, e quindi questo è il resoconto, per cui di fatto io voterò a favore per la prima volta. Dico però che la situazione che è stata messa in evidenza è vera, nell'arco di un anno, un anno e mezzo spariscono almeno quaranta persone, e sono pochi, i concorsi bisogna farli, il Presidente della Commissione, che mi ha avvertito stamattina, dice che la prima riunione di insediamento sarà fatta martedì mattina presto in modo tale da poter lavorare, se di supporto alle idee che il Presidente ha detto di voler mettere in essere. Alcune non potranno avere certamente un esito positivo, e non potranno averlo perché purtroppo il nostro Regolamento è un Regolamento estremamente complesso, però certamente tutti quanti dobbiamo fare uno sforzo, speriamo a settembre, ai primi di ottobre di poter disporre dei parcheggi sulla base delle indicazioni che stanno emergendo, e soprattutto mettere i consiglieri nelle migliori condizioni possibili. Questo si può fare soltanto, io mi sono permesso assieme ai colleghi di stralciare una fetta consistente di risorse sulle quali non eravamo d'accordo, cosa che è stata fatta, ma noi vogliamo utilizzare tutte le risorse come in passato per mettere i consiglieri nelle condizioni, anche da un punto di vista organizzativo, da un punto di vista di poter disporre delle strutture necessarie, che siano anche strutture moderne, di avere quelle figure professionali che sono fondamentali e che mancano. La volontà c'è, in funzione di questo io voto a favore, se no avrei votato contro anche questa volta. Però ritengo che alcune cose debbano essere fatte, che per esempio bisogna incrementare qualche figura per quanto riguarda soprattutto le statue di Nivola, ci possono essere dei sistemi moderni che possono evitare che si giochi a carte, che si giochi a pallone, che ci sia smercio di droga, e poi diventi, dopo le 20, un'alcova anche di gente che fa persino i bisogni. Credo che queste cose bisogna farle, farle in fretta, fare le gare in fretta, se ne sta completando anche una, verificarla, eccetera. Siamo stanchi di dipendere dalla Regione, perché basta che ci siano due calcinacci, e da quattordici mesi ci sono le inferriate. È chiaro che non solo disturbano, ci sono difficoltà oggettive, per chi va oggi a parcheggiare lì, se non sta attento, sbatte, è inutile che si voglia dire. Nei locali che abbiamo dall'altra parte le macchine non ci stanno, e sono stati valutati per essere trenta posti, ma non sono trenta posti perché sono strettissimi, e quindi molte volte ci sono anche delle contrapposizioni, discussioni sia con i dipendente sia con gli altri, ma comunque si creano problemi e si guastano anche le macchine. Quindi io credo, se c'è la volontà, e la Commissione presieduta dal professore lì ha deciso di lavorare, io credo che sugli interessi generali nostri ci sia questo, spero che finalmente riusciremo ad attivare quel bugigattolo che consentiva alla gente di poter disporre di un servizio, e quindi di visite, che ha consentito molte volte di salvare vite umane, siano esse di dipendenti che di consiglieri regionali, dobbiamo farlo. Io spero che questa volta si possano utilizzare i fondi per i viaggi di studio, che hanno portato sempre concretezza a coloro i quali li hanno fatti. I Presidenti di Commissione devono lavorare, mettersi in contatto con le ambasciate, con le strutture, e a seconda dei comparti fare in modo che noi abbiamo, non la presunzione di essere i primi della classe, ma abbiamo da imparare in altre realtà nazionali e internazionali, come abbiamo fatto in passato. Io auspico questo, comunque voterò a favore.

PRESIDENTE. Per informare l'Aula che l'Ufficio di Presidenza, già dalla settimana prossima, o per via del periodo estivo al più tardi nelle primissime settimane di settembre, avrà un piano di riordino generale del Consiglio regionale in cui si prevedranno assunzioni dall'esterno, le forme anche di reclutamento di personale stabilite per il resto delle pubbliche amministrazioni. Quindi, condivido assolutamente le preoccupazioni che sono state espresse dai colleghi consiglieri, assicurando che nell'immediatezza verranno date le risposte che necessitano. A questo punto metterei in votazione il Rendiconto del Consiglio regionale con gli allegati, così come previsti dall'articolo 11 comma 4 del decreto legislativo 23 giugno 2011 numero 118 e successive modificazioni ed integrazioni.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del Rendiconto del Consiglio regionale.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno è la discussione del disegno di legge numero 37.

Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Presidente, chiedo scusa, mi sono distratto mentre stava passando a questo provvedimento, volevo fare un intervento sull'ordine dei lavori per chiedere, se l'Aula è d'accordo, di fare un'inversione dell'ordine del giorno per approvare, tanto io credo che sia una roba di pochi minuti, il disegno di legge sulla regolazione dei confini tra i Comuni di Tresnuraghes e Magomadas. Siccome è un provvedimento che quest'Aula ha già visto molte volte, io prevedo che invece ci saranno diversi interventi sul trasporto pubblico locale, quindi, se l'Aula fosse d'accordo, io mi permetto di chiedere questa inversione dell'ordine del giorno.

Discussione e approvazione del disegno di legge: "Ridefinizione dei confini tra i Comuni di Magomadas e Tresnuraghes" (25/A).

PRESIDENTE. C'è una proposta da parte dell'onorevole Cossa, non vedo che vi siano opposizioni… benissimo, allora discutiamo il punto all'ordine del giorno che reca il disegno di legge numero 25 relativo alla ridefinizione dei confini tra i Comuni di Magomadas e Tresuraghes.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Diego Loi, relatore di maggioranza.

LOI DIEGO (Progressisti), relatore di maggioranza. Grazie, Presidente, buongiorno a tutti onorevoli colleghe e colleghi. Approfitto della presenza dell'onorevole Zedda Alessandra per augurarle buon lavoro per il nuovo incarico di Vicepresidente, e leggo la relazione relativamente al disegno di legge. La ridefinizione dei confini dei Comuni di Magomadas e Tresnuraghes è oggetto di un lungo e complesso iter procedurale che è stato avviato formalmente nel mese di luglio del 2018, periodo al quale risalgono le delibere del Commissario straordinario di Magomadas e del Consiglio comunale di Tresnuraghes, con cui i due comuni hanno chiesto la modifica delle rispettive circoscrizioni ai sensi della legge regionale numero 58 del 1986. L'iniziativa nasce a tutela delle esigenze di carattere identitario e funzionale dei territori interessati. Ad alcune frazioni di questi, infatti, è stata garantita da lungo tempo l'erogazione di servizi primari da parte di comuni diversi da quelli dei quali originariamente facevano parte, determinando la maturazione di un senso di appartenenza, da cui è scaturita l'esigenza di ridefinizione dei relativi confini comunali. A ciò si aggiungano le problematiche di carattere urbanistico dovute al fatto che una serie di immobili ricadono geograficamente e catastalmente su entrambi i comuni, con comprensibili difficoltà vissute dai proprietari degli immobili. L'istanza dei Comuni di Magomadas e Tresnuraghes, corredata del progetto di rideterminazione territoriale e della documentazione prevista dalla legge regionale numero 58 dell'86, è stata approvata con delibera della Giunta regionale numero 44/29 del 5 settembre 2018. La prima Commissione permanente, nella seduta del 23 ottobre 2018, ha deliberato di proporre all'Aula di dar luogo alla consultazione mediante referendum, limitandola alla sola popolazione residente nelle porzioni di territorio interessate al mutamento di circoscrizione, in base al dettato dell'articolo 11, primo comma, lettera a), della legge regionale numero 58 del 1986. Il Consiglio regionale, in data 7 novembre 2018, con la maggioranza prescritta dall'articolo 11, primo comma, della legge regionale numero 58 dell'86, ha approvato l'ordine del giorno numero 105 con cui ha accolto la richiesta dei comuni di Magomadas e Tresnuraghes di modifica dei rispettive confini e circoscrizioni, e ha stabilito di dar luogo alla consultazione mediante referendum, circoscrivendo la popolazione residente nelle porzioni di territorio dei due Comuni, rispettivamente interessata al mutamento di circoscrizione. La consultazione popolare fu indetta con decreto del Presidente della Regione numero 31 del 5 maggio 2019, e si è svolta il 28 aprile 2019, registrando la volontà della maggioranza degli elettori di ridefinire i confini, così come prospettate nel quesito referendario, ovvero che la porzione del territorio di Noesola fosse distaccata dal Comune di Tresnuraghes e aggregata al comune di Magomadas, e che le porzioni di territorio e di Coloras e Bianae fossero staccate dal comune di Magomadas e aggregate al comune di Tresnuraghes. Conseguentemente la Giunta ha presentato al Consiglio regionale il relativo disegno di legge in base alle previsioni dell'articolo 39 della legge regionale numero 58 del 1986.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIOVANNI ANTONIO SATTA

(Segue LOI DIEGO.) Il disegno di legge in discussione oggi, è stato licenziato all'unanimità nella seduta della prima Commissione permanente in data 11 luglio 2019, trattandosi del segmento conclusivo di un articolato percorso procedurale volto alla ridefinizione dei confini dei due comuni, così come volutamente richiesto dalle comunità di Tresnuraghes e Magomadas, che saluto, oggi è presente in aula, presso i banchi del pubblico, il Sindaco e l'Amministrazione di Tresnuraghes, si confida nell'approvazione del provvedimento da parte dell'Aula anche in ossequio ai desiderata, validamente espressi, da parte della popolazione dei territori direttamente interessati. È certamente un segno di rispetto della volontà popolare delle due comunità, un atto dovuto che si auspica che il Consiglio regionale voglia adottare.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Alfonso Marras. Ne ha facoltà.

MARRAS ALFONSO (Riformatori Sardi). Grazie, Presidente. Intervengo per esprimere la soddisfazione della conclusione di questa vicenda che si trascina ormai da tanti anni, e che è stata oggetto di discussione sia in Commissione che in Consiglio. Volevo evidenziare come in questo caso la Regione ha dimostrato vicinanza agli enti locali e soprattutto alle popolazioni che chiedevano con forza che questo provvedimento venisse approvato, e quindi con l'indizione anche del referendum si è potuto poi definire questo percorso che vede oggi la giusta conclusione, quella che è anche auspicata dai Comuni di Tresnuraghes e Magomadas. Quindi per questi motivi esprimo la soddisfazione e il voto favorevole del Gruppo dei Riformatori a questo provvedimento.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Emanuele Cera. Ne ha facoltà.

CERA EMANUELE (FI). Presidente, solo due semplici considerazioni. Intanto quella di ringraziare il Presidente della Giunta e la Commissione che hanno trattato un argomento importantissimo, un atto dovuto, frutto della volontà ferma e determinata delle due amministrazioni locali e soprattutto della ferma volontà delle popolazioni insediate, quindi il riconoscimento di un diritto. Esistono anche altre situazioni analoghe che risultano al sottoscritto, quindi auspico che le stesse vengano trattate con uguale attenzione e che vengano definite in tempi celeri per creare quelle giuste condizioni che permettono ai sindaci e agli amministratori locali di portare avanti il proprio operato avendo la certezza dei propri confini territoriali. Quindi sono assolutamente favorevole affinché questa ridefinizione dei confini tra i Comuni di Magomadas e Tresnuraghes possa finalmente completarsi nel suo iter amministrativo.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Presidente, brevemente per dire che sono contento che questa legge finalmente possa arrivare al traguardo, se non altro perché viene rispettata la volontà dei territori interessati e anche perché sono stato relatore della precedente legge che poi è stata impugnata perché non erano state coinvolte con referendum le popolazioni interessate.

E a proposito di referendum mi permetto di dire che giaceva in Commissione, ma sarebbe pronta, una legge statutaria di un articolo - mi rivolgo in particolare al presidente Saiu - rispetto alla possibilità, anche per le province, di poter, in ossequio all'articolo 43 dello Statuto, eventualmente coinvolgere le popolazioni interessate rispetto alla rideterminazione dei confini, e per popolazioni interessate oggi, in assenza di una di una legge apposita, si parlerebbe di tutte le popolazioni, insomma tutta la popolazione di tutte quelle province interessate, e invece con una legge apposita, così come quella che è stata utilizzata per i referendum fra questi due comuni, occorrerebbe in quel caso sentire le popolazioni interessate solo ed esclusivamente dei Comuni che si staccano eventualmente per costituire una nuova provincia. Così è stato fatto, per la verità, le popolazioni interessate sono già state sentite con le deliberazioni dei Consigli comunali per quanto riguarda i 26 Comuni della provincia Olbia-Tempio. Comunque ribadisco di essere molto contento che finalmente queste popolazioni possano avere ridefiniti i confini. Siamo certi che con il coinvolgimento, mediante i referendum, della popolazione interessata ora non ci siano più problemi di impugnativa.

PRESIDENTE. È conclusa la discussione. Invito la Giunta se si vuole esprimere nel merito… vicepresidente Alessandra Zedda…

Poiché nessun altro è iscritto parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Presidente, il disegno di legge di cui parliamo ovviamente è un disegno di legge importante che va a sanare una situazione di particolare interesse che riguarda i giovani studenti, e in particolar modo le tariffe finalizzate a favorire la mobilità sostenibile…

(Interruzione)

C'è l'Assessore competente allora su quello… l'Assessore competente non sono io.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica.

SANNA QUIRICO, Assessore tecnico degli enti locali, finanze ed urbanistica. Intanto nel salutare il gentilissimo Consiglio regionale, i gentilissimi onorevoli, intervengo per dire che cogliamo con favore finalmente l'approvazione di questa legge rispettando la volontà popolare, e quindi dando giustizia a quei territori. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie, assessore Sanna, anche per la brevità, ma comunque la ringrazio.

Dichiaro chiusa la discussione generale.

Passiamo al passaggio all'esame degli articoli.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo lo metto in votazione.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

Ha domandato di parlare la consigliera Annalisa Mele per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELE ANNALISA (LEGA). Signor Presidente, a nome di tutto il Gruppo della Lega, siamo veramente felici che si sia avviata quindi definitivamente la risoluzione di questa annosa vicenda su appunto la ridefinizione dei confini tra i Comuni di Tresnuraghes e Magomadas e pertanto dichiariamo il nostro voto favorevole.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 2.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE PAIS

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'allegato A.

Metto in votazione l'allegato A.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'allegato A.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 25/A.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del disegno di legge: "Agevolazioni tariffarie finalizzate a favorire la mobilità sostenibile e contrastare la dispersione scolastica. Modifiche al comma 33 dell'articolo 5 della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48" (Legge di stabilità 2019). (37/A)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 37/A.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Michele Cossa, relatore.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi), relatore. La terza Commissione permanente nella seduta del 30 luglio 2019 ha licenziato all'unanimità, senza apportare modifiche, il provvedimento oggi all'esame dell'Aula. Il testo incrementa di euro 3.500.000 per l'anno 2019 in termini di competenza e cassa, l'autorizzazione di spesa di euro 10.500.000 disposta in via sperimentale per il triennio 2019-2021 dall'articolo 5 comma 33 della legge numero 48/2018, legge di stabilità 2019, allo scopo di incentivare l'utilizzo del mezzo pubblico da parte degli studenti di ogni ordine e grado mediante riduzione del costo dell'abbonamento per l'accesso ai servizi di trasporto pubblico locale.

L'approvazione del testo è stata preceduta da un'audizione dell'Assessore in cui naturalmente è stato analizzato nel suo complesso il tema del trasporto pubblico locale, perché l'incentivo agli studenti va bene, è un segnale importante soprattutto per lenire la difficoltà di numerose famiglie sarde, però il problema del trasporto pubblico locale in Sardegna è un problema assai più ampio, al punto che la vetustà della flotta determina spesso la negazione del servizio, quindi è inutile abbattere il costo se poi numerosi studenti si trovano nella difficoltà materiale di prendere l'autobus, così come capita spesso. I dati che sono stati forniti dall'ARST fanno emergere come l'età media dei mezzi sia di 12 anni e mezzo contro i 5,7 anni del 2009 e i 7 anni della media europea, quindi è un problema veramente drammatico che scoraggia gli utenti dall'utilizzo del mezzo pubblico. Il tema quindi di un ripensamento complessivo del sistema del trasporto pubblico in Sardegna, è un tema quanto mai attuale che deve affrontare quest'anno anche il tema della rideterminazione dei bacini ottimali di traffico, per cui è stata stabilita dall'Unione europea la scadenza del 2 dicembre del 2019, quindi fra pochi mesi noi ci troveremo ad affrontare questa scadenza. Io spero che l'Assessore dei trasporti stia già affrontando questo problema che è un problema grossissimo che si è cominciato ad affrontare nella precedente legislatura attraverso la definizione di un disegno di legge da parte dell'assessore Careddu che era il precedente Assessore dei trasporti e che credo debba essere tra le priorità di quest'Aula.

Sottolineare l'importanza del trasporto pubblico locale mi parrebbe perfino superfluo, io vorrei ricordare qualche dato, non abbiamo dati regionali che immagino siano peggiori di quelli nazionali, però a livello nazionale i costi collegati agli incidenti stradali anche per la sanità pubblica sono di 17 miliardi e mezzo l'anno, i costi della congestione del traffico dovuto all'utilizzo eccessivo del mezzo privato sono stati stimati in 50 miliardi di euro l'anno, 50 miliardi di euro.

L'incremento degli spostamenti privati a causa della inefficienza del servizio pubblico sono dati nazionali che, ripeto ancora, presumo che in Sardegna se venissero rilevati sarebbero ancora peggiori, è del 4 per cento all'anno, cioè tutti gli anni aumenta del 4 per cento il traffico privato perché la gente non si fida del trasporto pubblico locale.

Quindi è un problema da prendere in esame con immediatezza anche perché la dead line di cui ho parlato prima, quella del dicembre del 2019 ha determinato in questi anni, considerata l'incertezza dell'assetto che si verrà a determinare dopo il dicembre 2019, ha determinato una contrazione degli investimenti, le aziende hanno investito meno perché non conoscono l'orizzonte temporale sul quale possono contare. Il problema riguarda soprattutto l'ARST, e non per caso, perché l'ARST dipende in toto dagli stanziamenti regionali, l'ARST gestisce linee che hanno una scarsa redditività, perché serve tutto il territorio regionale e quindi anche i Comuni più piccoli possono contare su un collegamento assicurato dall'azienda regionale. Quindi è un servizio capillare ma al tempo stesso poco remunerativo, e quindi c'è la difficoltà che l'azienda regionale dei trasporti deve affrontare proprio a causa del tipo di servizio che eroga che è capillare ma poco remunerativo. Ora è evidente che un servizio pubblico affidabile ed efficiente si riflette non soltanto sulla vita degli studenti, che sono oggetto del provvedimento oggi sottoposto all'Aula, che sicuramente avranno dei benefici derivanti da questo provvedimento, però il servizio pubblico locale si rivolge alla generalità dei cittadini, a coloro che utilizzano il mezzo pubblico per recarsi al lavoro, e si rivolge anche ai turisti. Tutti gli anni leggiamo di turisti che raccontano il calvario, l'Odissea che debbono affrontare per recarsi da un punto all'altro della Sardegna, con un sistema di comunicazione tra l'altro del servizio che viene erogato che spesso è difficilmente, diciamo che non è molto "friendly" per dirlo con una parola.

Poi ci sono altri problemi. C'è il problema del vandalismo, che si ricollega in termini culturali al primo punto che abbiamo affrontato oggi, quello degli attentati agli amministratori locali. C'è veramente necessità di una pedagogia del rispetto delle persone e del bene pubblico, e c'è il problema strettissimamente collegato a quello del vandalismo della sicurezza del personale. Tutto questo, Presidente, per dire che oggi noi stiamo incrementando di 3 milioni e mezzo di euro la dotazione per abbattere il costo del trasporto per gli studenti, però è necessario che quest'Aula, la Giunta regionale in primis, ma quest'Aula di conseguenza, affronti con determinazione il tema, e già dalla prossima legge finanziaria valuti gli stanziamenti da predisporre, perché l'ARST ci dice che ha bisogno di 28 milioni di euro all'anno per arrivare a rinnovare nel giro di otto anni completamente un parco macchine che è composto da più di 800 autobus, 60 dei quali hanno più di 18 anni, e in relazione ai quali non vengono più neanche rimborsate le accise, perché questi sono mezzi che non dovrebbero nemmeno stare in strada.

Per cui, Presidente, si sollecita naturalmente all'Aula l'approvazione di questo provvedimento, ma al tempo stesso ho voluto utilizzare questo momento importante per porre all'Aula un problema che ritengo importante per la Sardegna intera e per le sue prospettive di sviluppo. Grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Presidente, prima ancora di entrare nel merito del provvedimento, non posso non constatare l'assenza dell'Assessore competente. Noi abbiamo chiesto che la Giunta fosse presente ai lavori del Consiglio. Oggi se non altro la maggioranza degli assessori sono presenti e partecipi, manca però l'Assessore direttamente interessato. Tra l'altro la vicenda che oggi arriva in aula non ha avuto un iter lineare, è stato oggetto di malintesi che hanno coinvolto anche lo staff dell'Assessore, ed è stato oggetto di polemiche a mezzo stampa. Il modo migliore per evitare le polemiche e le incomprensioni e la linearità nei comportamenti. La linearità dei comportamenti vuole che in quest'Aula sia l'Assessore competente a rispondere e ad entrare nel merito dei problemi. Anche perché io immagino che la Vicepresidente, che finalmente è stata nominata, e la cui nomina, non della Vicepresidente in quanto tale, ma della possibilità che la Giunta si dotasse di un vicepresidente così come prescritto dallo Statuto, non deve sostituire tutti gli altri Assessori. Il Vicepresidente non è l'Assessore ai Rapporti con il Consiglio, perché il Consiglio regionale è un'istituzione seria che deve essere trattata con serietà. Io questa serietà non la vedo, se qualunque altro impegno, istituzionale o non istituzionale, dell'Assessore poi ha il sopravvento e ha la precedenza rispetto ai lavori del Consiglio, che lo ricordo sono stati programmati con largo anticipo. Quindi io prima ancora di iniziare la discussione voglio capire qual è l'atteggiamento che la Giunta vuole avere con questo Consiglio regionale. Lo dico da minoranza, ma direi le stesse parole anche se mi trovassi in altri banchi, anzi forse le direi con ancora più forza. E io apprezzo appunto il fatto che oggi, pur in assenza del Presidente e dell'Assessore, ci sia il Vicepresidente ma sono convinto che alle nostre sollecitazioni, ai temi che sicuramente i colleghi solleveranno nel dibattito, difficilmente il Vicepresidente avrà la risposta pronta, perché una cosa è avere di fronte l'Assessore competente che tutti i giorni ha un rapporto diretto con la struttura, conosce le cifre, conosce le norme di riferimento, oggi e non ieri, perché ovviamente si occupa di questo tutti i giorni, un'altra è avere un Vicepresidente che se va bene farà da semplice portavoce del "pizzino" scritto dagli uffici, e se va male farà il malo seme che si assumerà colpe magari non sue.

Ecco, io invito alla riflessione, credo che qualora qualche giorno di ritardo non facesse gravi danni al sistema, credo che sarebbe bene ascoltare l'Assessore e discutere martedì in presenza anche dell'Assessore competente un testo facile, perché si tratta di tre articoli e diverse tabelle, ma che merita attenzione e probabilmente merita anche approfondimento. Lo ha detto il Relatore durante la relazione, non si tratta semplicemente dello sblocco di risorse caldeggiate e apprezzate da tutti, cioè per un servizio che è stato apprezzato da tutti, si tratta anche di approfondire quale debba essere il futuro di ARST e quale debba essere il futuro della mobilità in Sardegna. Per esempio io vorrei approfondire il tema degli ambiti territoriali. E' un problema che riguarda la città metropolitana di Cagliari e riguarda anche la rete metropolitana di Sassari, tema interessante, un tema di prospettiva, un tema che domani può essere motore di una mobilità che permetterebbe a migliaia di cittadini sardi di utilizzare i mezzi pubblici e di non usare più il mezzo privato per raggiungere i Comuni capoluogo, e che domani permetterebbe ad ATP, a CTM di gestire in maniera più ottimale i trasporti in aree, in particolare quella della città metropolitana di Cagliari, che ormai hanno relazioni all'interno più simili a quelle che avvengono all'interno dello stesso Comune, piuttosto che all'interno di una Provincia o di una Regione, e che oggi vedono ancora parte delle corse portate avanti da un vettore, da ARST, che non è assolutamente in grado, e questo è il mio parere, di continuare a portare avanti quel servizio, lo fa male, non è apprezzato, non è accettato, e non è più in linea con quello che sono i desideri delle popolazioni per esempio del Comune di Sestu, per citarne uno. Su questi temi però non può intervenire il Vicepresidente, deve intervenire l'Assessore ai trasporti, che oggi non c'è, quindi, sommessamente, invito l'Aula a ragionare sulla possibilità di rimandare questo testo alla seduta di martedì prossimo. Abbiamo deciso di lavorare ancora una settimana, quindi in quella settimana possiamo approvare questo testo, e sempre che non ci sia una controindicazione riguardo alla possibilità di sbloccare subito le risorse, è chiaro che se questi tre giorni in più facessero cascare il mondo e impedissero il buon andamento dell'iter di questa legge è chiaro che non potrei fare altro che cioè accettare il fatto che oggi e solo oggi si possa discutere questo testo. Siccome son convinto che non sia questo il caso credo che qualche giorno in più e la possibilità di ascoltare la Giunta nel suo Assessore competente, o meglio ancora nel suo Presidente, non possa che giovare ai rapporti tra Giunta e Consiglio e al buon andamento anche dell'iter legislativo che questo Consiglio deve portare avanti.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dario Giagoni. Ne ha facoltà.

GIAGONI DARIO (LEGA). Non è fatto personale, sto rispondendo sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Quindi sulla questione di sospensiva?

AGUS FRANCESCO (Progressisti). No, il mio era un semplice invito.

PRESIDENTE. Ah ecco, no, no, pensavo fosse stata da lei proposta una questione sospensiva.

GIAGONI DARIO (LEGA). Noi della Lega siamo sì dei bravi ragazzi ma non abbiamo il dono dell'ubiquità, in questo momento l'assessore Todde, per rispondere all'onorevole Lai, all'onorevole Desirè Manca, all'onorevole Agus, ha appena firmato, neanche 24 ore dopo lunghe battaglie di tre mesi al Senato, è stata modificata la legge numero 128, quindi da questo momento il trenino verde potrà ripartire e onorevole Lai la invito in Gallura a fare un giro, le pago io il biglietto!

(Interruzioni)

PRESIDENTE. Scusate, scusate, prego onorevole Agus.

(Interruzioni)

La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 53, viene ripresa alle ore 13 e 57.)

PRESIDENTE. Invito i colleghi consiglieri a riprendere posto nei rispettivi banchi, riprendiamo i lavori io, ribadisco, invito tutti i colleghi consiglieri a rimanere sull'ordine del giorno, non sforare utilizzando surrettiziamente gli interventi sull'ordine dei lavori, mantenendo quella compostezza anche degli interventi che consente a tutti quanti noi di intervenire sull'argomento in discussione.

Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Sull'ordine dei lavori, suggerirei questo metodo, qualche volta può essere che qualcuno sollevi una questione che oggettivamente potrebbe essere anche interessante avere informazioni immediate, poter segnalare alla Giunta e a noi tutti un problema sul quale è necessario magari immediatamente approfondire e dare risposte, però nel caso in cui questo avvenga, cioè se si pone un tema sull'ordine dei lavori o su una questione che può essere oggetto di lavori successivi, quindi un invito ad affrontare un tema perché evidenziata l'urgenza e la necessità, la Giunta, altrimenti saltano tutti i meccanismi, la Giunta ha modo di sentire l'Assessore competente, se viene sollevato un tema come quello del Trenino Verde, e può comunicare all'Aula che sulla vicenda Trenino Verde, in relazione ai vincoli, ai limiti e alle problematiche sorte l'Assessore ha operato, nel corso delle ultime ore, per la modifica, nell'interlocuzione avvenuta col governo, in modo tale da salvare il trenino, quindi è tutelato il Trenino Verde, sulla modifica della legge numero 128 del 2017, in modo tale che poi non ci sia neanche bisogno di tutto questo utilizzo della richiesta di intervento sull'ordine lavori, ma la Giunta stessa può, come dire, porre un freno a tutto questo chiedendo anche da parte sua agli assessori immediatamente di informarsi, poi la Giunta relaziona molto serenamente senza che ci siano tutti queste interruzioni e, oggettivamente, anche perdite di tempo, come metodo nei lavori ordinati, altrimenti suggerirei una lettura collettiva del Regolamento, come si faceva a scuola, ognuno prende un pezzo e legge un comma, a testa, a turno, almeno abbiamo la certezza che qualcuno abbia almeno ascoltato che cosa dice il Regolamento. Grazie.

Discussione e approvazione del disegno di legge: "Agevolazioni tariffarie finalizzate a favorire la mobilità sostenibile e contrastare la dispersione scolastica. Modifiche al comma 33 dell'articolo 5 della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48" (Legge di stabilità 2019). (37/A)

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Grazie Presidente, con rammarico constato che il Presidente Cossa, relatore unico di questa proposta, ha portato il focus della discussione sui trasporti, poi argomento esaltante, che infatti ha percorso tutti i ragionamenti fatti finora, ho detto i ragionamenti naturalmente. Secondo me invece questa legge parla di un'altra cosa, cioè parla della politica verso gli studenti, parla della politica sui giovani, parla dell'investimento che fa la Sardegna sui propri giovani, sui giovani che studiano in Sardegna, anche non sardi, pochissimi ma ci sono per fortuna, e questo deve essere il centro della nostra preoccupazione e questo deve essere il centro della discussione. Per parlare delle altre politiche che dobbiamo fare verso gli studenti e verso i giovani, si preferisce parlare delle altre politiche nei confronti dell'ARST e quindi per relazione o per competizione verso le altre aziende, oggi l'unica competizione che dobbiamo reggere è quella con un futuro che ci riserva una Sardegna sempre più debole, sempre più povera, sempre più ignorante e sempre più vecchia, quindi l'imperativo è investire sempre più sui giovani attraverso prima di tutto la loro educazione, la loro formazione e la loro istruzione.

Abbattere la barriera fisica che separa il cittadino minore e giovane dal punto di erogazione del servizio scolastico è uno dei doveri della Repubblica, e qua siamo noi quel pezzo di Repubblica che sta provvedendo in modo efficace, in questi anni, in modo sistematico e trasversale a questa politica. Io saluto con vera gioia, con vera soddisfazione il fatto che la Giunta regionale abbia con decisione proposto al Consiglio di finanziare in modo adeguato alle necessità attuali una misura della precedente legislatura, perché è scritto con molta chiarezza nella relazione che relativamente alla prima fase di applicazione alla misura particolarmente agevolativa è conseguita una notevole crescita della domanda: qui non è che qualcuno ha sbagliato i conti, qui si fa una normale verifica di una politica e si adeguano i finanziamenti alle necessità, perché altrimenti dovremmo dire, leggendo anche le tabelle (non sfugge certo alla Vicepresidente che è esperta di tabelle e di denaro, oltre che di quello che sta facendo attualmente), allora dovremmo dire che per gli anni prossimi la Giunta regionale prevede una diminuzione degli studenti che viaggiano perché non ci sono gli aumenti, è una è una stupidaggine di chi non ha capito ancora come funziona il sistema. Infatti la Giunta non dice questo, la Giunta lascia lo stesso stanziamento precedente e aumenta lo stanziamento attuale, che è fatto sempre su una stima perché è fatto su stime delle aziende, su proiezioni, non è un dato certo, non è che ci sono già emessi 14 milioni di euro di biglietti, è una cifra con la quale l'Assessorato si sente abbastanza tranquillo per affrontare una politica impegnativa che è voluta da questo Consiglio, che è voluta e sposata da questa Giunta oltre che messa in campo da quella precedente. Quindi io plaudo a questa iniziativa e spero che la si approvi il prima possibile.

Sull'Assessore io non ho niente da dire, l'ho già detto in Commissione e gli onorevoli colleghi della Lega l'hanno già abbastanza difeso, oggi non è venuto, aveva altro da fare, sempre a beneficio della Repubblica, penso che sia più che sufficiente che questa misura venga approvata. Io ho fatto per un brevissimo tempo il Presidente della Provincia, saranno stati quei 108 mesi più o meno, non mi servivano granché gli Assessori in aula, preferivo che andassero a fare qualche cosa, soprattutto quando non dovevano dire niente, qui invece si ha l'uso di averli presenti, a me interessano molto di più questi atti, soprattutto quando chi li propone non ha partecipato granché a redigerli.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Antonio Piu. Ne ha facoltà.

PIU ANTONIO (Progressisti). Mi complimento intanto con la relazione fatta dall'onorevole Cossa che invece tocca dei punti che sono importanti e complementari alla misura che è stata presa dalla Giunta con lo stanziamento di 3 milioni e mezzo di euro, e nonostante tutto quanto quello che è stato detto in campagna elettorale è un atto importante che viene dalla precedente amministrazione, che tanto ha fatto in tema di scuola, partendo dal recupero anche delle strutture malmesse che ci ritroviamo nei nostri paesi e nelle nostre città, e principalmente quello del trasporto. Io credo invece che la presenza dell'Assessore sia fondamentale, e non perché quella del Vicepresidente lo sia da meno, assolutamente, anzi sicuramente è preparata e sarà capace di dare anche le risposte ai quesiti che poniamo in Aula, vero è che una volta che si decide di dare 14 milioni agli studenti bisogna anche cercare di far viaggiare gli stessi su strade e su autobus che siano degni di questo, tanto è vero che vengo da un territorio dove il doppione, cosiddetto, di ATP e ARST è un problema serio, perché sa, Vicepresidente io da Assessore alla viabilità di Sassari per venire a Cagliari e chiedere 100 chilometri in più per fare una tratta e per collegare magari delle borgate che nella nostra città vedono l'autobus una volta ogni due ore e mezza, devo andare a parlare con chi gestisce quel chilometraggio, gestisce quel servizio, e poi magari il servizio di TPL locale, che è gestito da un'altra azienda, si reca in un paese vicino a Sassari per fare il trasporto pubblico locale, perdendo più di 200 chilometri mediamente, ogni 4 giorni. Quindi ne chiedevo 100 e nel frattempo se ne perdevano 200.

Allora la razionalizzazione del trasporto pubblico è la vera battaglia, ed è per questo che l'Assessore deve essere presente, perché da quest'Aula intanto si raccontano quelle che sono le vere criticità e le vere necessità dei territori e dopodiché bisogna parlare di quello che è stato ereditato, perché sul trasporto pubblico locale e sugli ambiti territoriali c'è uno studio fatto dalla precedente Giunta, è stato fatto da un'azienda esterna all'amministrazione, che è stata quindi anche pagata con soldi pubblici, ed è giusto, come già detto in Commissione al Presidente Talanas, iniziare a capire di che cosa stiamo parlando, perché poi la data del 30 di dicembre si avvicina, ed è importante. Allora, partendo dalla delibera di oggi, che sicuramente è una vittoria ma è una vittoria di buon senso che rimarco ha un colore politico ben preciso e ben definito, perché qua ogni giorno si fa campagna elettorale anche in Aula, vedo che si interviene a nome e in difesa di assessori a nome di un partito, e chi come me sulle istituzioni invece vede e ha la serietà anche del comportamento all'interno dell'Aula, queste cose sinceramente non le reputa degne di un'aula consiliare, perché quando si parla siamo consiglieri regionali e io non sono in questo momento un esponente di nessun partito, non devo difendere nessuno di quelli che magari governano o che stanno all'opposizione a Roma o che forse fanno parte de una visione politica più vicina a me: io sono qua, e dobbiamo essere qua, Presidente, per discutere dei problemi delle persone, e attraverso disegni di legge come questi abbiamo l'opportunità di raccontare quello che avviene nei territori sul trasporto pubblico locale. Ecco perché non bastano i 14 milioni di euro che diamo per il taglio per gli studenti, affinché possano raggiungere le scuole in maniera che sarà sempre complicata, anche con questi 14 milioni, perché qua, ripeto, l'elemento fondamentale è quello che è stato citato anche nella relazione, strade e mezzi, che, forse dalla Giunta Soru non vengono più… o forse l'ultima Giunta ha fatto un acquisto ora non ricordo di quanti milioni di euro per l'acquisto di nuovi mezzi, ma va razionalizzato tutto il servizio. Allora l'ARST, che ormai vive e viene amministrata come 20-30 anni fa, oggi i tempi sono cambiati, abbiamo bisogno di ambiti territoriali differenti, Sassari e quindi un ambito territoriale ha bisogno di avere un dirigente che possa decidere di modificare dei tracciati o delle corse da e verso Sassari in maniera autonoma, senza che un paesino vicino Sassari o Sassari stessa sia costretto a fare 500 chilometri andata e ritorno per chiedere l'utilizzo di una corsa in più che magari in quel momento è una necessità grave per un'intera comunità.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Fausto Piga. Ne ha facoltà.

PIGA FAUSTO (FdI). Sicuramente ben vengano le agevolazioni tariffarie a favore della mobilità sostenibile per contrastare la dispersione scolastica; 3 milioni e mezzo da aggiungere alla dotazione finanziaria originaria credo che non siano sicuramente un problema per il nostro bilancio, tuttavia parlando di trasporto pubblico locale, mi sento in dovere di continuare il ragionamento portato all'attenzione dall'onorevole Cossa, l'importanza, appunto, di ridare dignità a un trasporto pubblico locale, ridare il piacere ai pendolari di utilizzare il mezzo pubblico e soprattutto invogliarne di nuovi. È da troppo tempo che si fa troppo poco in questa direzione, qualche pullman negli ultimi mesi è arrivato ma non basta e oltre il problema pullman, portato appunto all'attenzione dall'onorevole Cossa, mi sento di parlare anche del parco treni per quanto riguarda la cosiddetta ferrovia a scartamento ridotto. Sembra quasi uno scherzo del destino anche perché negli ultimi 24 mesi mi hanno visto particolarmente impegnato per riuscire a far manutenzionare un ponte, appunto, sulla linea ferroviaria Isili - Dolianova, dove continuano a viaggiare dal 1950, quindi sto dicendo 1950, dei mezzi ormai vetusti che hanno poco ancora da dire nel trasporto pubblico locale se non quello magari di destinarli a un museo. Ereditiamo una situazione sicuramente complicata, abbiamo davanti cinque anni di tempo per fare sicuramente meglio, è importante iniziare sin da subito, perché per costruire un treno di quelli a scartamento ridotto si ha la necessità di istituire un ramo di fabbrica ad hoc e quindi, a detta degli esperti, servono sempre 2 - 3 anni per la loro costruzione. Quindi quello che decideremo nei prossimi mesi probabilmente lo vedremo realizzato fra cinque anni. Quindi è importante prendere velocemente delle decisioni che vanno verso il rinnovamento del parco autobus e parco treni. Apro e chiudo velocemente una parentesi, anche perché non voglio abusare del tema trasporto pubblico locale inserito in realtà di un disegno di legge che guarda più che altro a favorire la mobilità sostenibile con una misura di sostegno al diritto allo studio, per portare all'attenzione dell'Aula anche la situazione degli assuntori della linea ferroviaria a scartamento ridotto. Anche loro chiedono maggiore attenzione, sono i nuovi precari, no!? Della nostra Regione e vorrebbero quanto prima capire qual è l'indirizzo per la loro stabilizzazione, grazie.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (LEU). Ho fatto di tutto per intervenire… Grazie Presidente, io vorrei ripartire dal ragionamento che poc'anzi ha portato all'attenzione dell'Aula l'onorevole Deriu, il tema che ci troviamo a discutere oggi è sì un tema di trasporto pubblico ma nelle intenzioni dei legislatori nella precedente consiliatura era quello di fare un grosso investimento culturale nei nostri ragazzi, un grosso investimento sul campo dell'istruzione, che naturalmente non si è limitato solo ed esclusivamente alla questione dell'abbattimento dei costi di trasporto ma ho avuto la fortuna qualche giorno fa di assistere alla proiezione di alcuni dati sull'andamento occupazionale della nostra Isola. E in quei dati, oltre che leggere che c'è stato un aumento considerevole di assunzioni nel campo della mobilità e quindi degli autisti, ho letto che c'è stato forse al primo posto in Sardegna un grosso investimento e un grosso dato sulle assunzioni relative al mondo dell'istruzione. Questo è un provvedimento che andava sicuramente ad incidere positivamente ma era inteso a 360 gradi all'interno di un percorso ben definito che stanziava le somme per il progetto Iscola, che stanziava le somme contro l'abbandono scolastico, per favorire politiche attive sull'abbandono scolastico, che stanziava le somme sul mondo culturale, anche qui la nuova questione, la nuova figura degli attori nelle assunzioni e che stanziava le somme naturalmente per abbattere il costo degli studenti sul trasporto. Quindi è più che altro un tema di diritto all'istruzione, diritto alla mobilità sostenibile, come qualche giorno fa ha detto l'onorevole Zedda dall'interno della Commissione. Temi che sono all'attenzione dell'attualità soprattutto al di fuori di quest'Aula.

L'altro tema che volevo trattare sul campo della mobilità è quello relativo, diceva l'onorevole Cossa, alla maggiore età dei numerosi autobus nelle linee che percorrono quotidianamente la nostra Isola, l'ho detto qualche giorno fa, lo ribadisco oggi. La prima tranche di pullman nuovi acquistati grazie agli stanziamenti previsti dalla precedente maggioranza si stanno consegnando in questi giorni nelle varie tratte della nostra Isola, siamo in attesa, e su questo siamo trepidanti che i bravi ragazzi si muovano anche su questo, che si pubblichino i bandi relativi ai secondi e terzi in lotti per permettere, continuare a permettere ai nostri giovani di viaggiare sempre più comodi e di consentirgli un diritto all'istruzione decisamente migliore. Vorrei però riprendere uno degli argomenti che ha trattato l'onorevole Giagoni poc'anzi, perché il tema che ha visto l'onorevole Deriu polemizzare con l'assessore Todde qualche giorno fa, è lo stesso che oggi mi vede, che ha visto la mia persona al centro di una polemica da parte dell'onorevole Giagoni. Perché i bravi ragazzi dovrebbero sapere che bisogna prevenire le polemiche in politica, bisogna provare attraverso una programmazione consona di questo nome ad anticipare i problemi, perché basterebbe andare a guardare ciò che scrive l'ARST, e non da oggi, ma da maggio, dove dice che l'ARST era già pienamente titolare delle linee di cui stiamo parlando per il Trenino Verde e che probabilmente bisognerebbe ogni tanto fare un mea culpa e dire: eravamo impegnati su altro, non ci siamo accorti di questo problema e probabilmente l'Assessore nella risposta all'interrogazione fatta a me e all'onorevole Li Gioi si è confuso quando ha detto che prima di stanziare ulteriori somme per il Trenino Verde bisognava fare un'analisi costi-benefici. Quindi mettendo in dubbio anche i benefici che lo stesso Trenino Verde potesse portare all'economia delle zone interne e agli operatori turistici. Quindi sono temi che naturalmente lasciano un po' di amaro in bocca. Fa piacere che siano stati risolti naturalmente, vedremo quante tratte inizieranno la loro corsa da domani, però permettetemi di dire che è un tema che si discute il primo agosto a stagione turistica ormai estremamente compromessa.

Sul tema che ha sollevato poc'anzi, perché riguarda sempre l'assessore Todde, non è colpa mia ma anche questa in una risposta che ha dato alla mia interrogazione sul tema degli assuntori, nella scorsa legislatura su proposta mia e dell'onorevole Comandini si è approvata una legge in quest'Aula che è stata poi modificata, e l'assessore Todde continua, sempre nella sua risposta a questa interrogazione, ad omettere alcuni passaggi, magari involontariamente, perché probabilmente non li conosce. La questione che pone nella risposta alle interrogazioni, che invito l'onorevole Piga che ha sollevato il tema ad andarsi a leggere, è superata, notevolmente superata da una variazione che era stata fatta nel corso di una legge che era in discussione all'interno del Consiglio. Ora si prova a spostare il tema su altre strade, anche qui. Io credo che è interesse comune della buona politica provare a risolvere questo tema e dare risposte a tutti quei lavoratori provando, anche in questo caso, ad incidere positivamente sulla questione. Non so se ci si voglia trincerare ora nella questione delle risorse o meno, questo tema lo abbiamo già affrontato, se è un tema di risorse io credo che bisogna chiedere all'Assessore del bilancio, visto che abbiamo una variazione su cui discutere, di inserirla immediatamente, ma credo che sia anche questa più che altro questione di volontà politica, che talvolta manca in chi dovrebbe applicare le leggi che ci troviamo ad approvare in quest'aula. Sono tre temi diversi che hanno avuto un minimo comune denominatore, ossia la polemica politica e i consigli o gli sconsigli, così come li chiama l'onorevole Deriu, per provare a risolverli, perché per alcuni è più semplice provare a sollevare temi o quisquiglie, c'eravate prima voi, c'eravamo prima noi, non c'eravate, c'erano gli altri. Per altri invece è più difficile andarsi a leggere gli atti, e per i consiglieri invece che c'erano anche nella precedente legislatura, che conoscono le cose, sentirsi dire che solo oggi si va a firmare il contratto di servizio per affidare le linee del Trenino Verde all'operatore ARST, che da sempre è stato gestore delle linee del Trenino Verde, lascia un po' l'amaro in bocca, non foss'altro che siamo anche sindaci, oltre che consiglieri regionali, e crediamo fortemente allo sviluppo delle zone interne. Ho fatto un appello qualche giorno fa quando l'onorevole Giagoni mi disse di smettere di guardare Harry Potter, lo dissi a tutta la minoranza, io consigliai all'onorevole Giagoni di cambiare canale e di impegnarsi di più a leggere gli atti, a me pare che sia capitato su Italia 1 guardando i Simpson dopo pranzo, e magari si sia confuso nel leggere gli atti, che invece in questa legislatura sono stati prodotti e sono stati prodotti anche dal suo Assessore. Quindi, bene la correzione in corso d'opera, bene il provvedimento che andiamo a discutere oggi sull'ampliamento delle risorse destinate ai nostri ragazzi, all'abbattimento delle spese di trasporto dei nostri ragazzi, e altrettanto bene finalmente la risoluzione del tema sul contratto di servizio al Trenino Verde. Io credo che, qualche volta, sollevare qualche tema anche negli interventi iniziali di questo Consiglio possa essere utile per aiutare alla risoluzione dei problemi.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Mi collego a quello che ha detto l'onorevole Deriu poc'anzi. Anche secondo me, pur essendo condivisibili oggettivamente le questioni che poneva l'onorevole Cossa, e ne abbiamo anche discusso in occasione della Commissione, vorrei attenermi anche io al tema, e non uscire fuori tema, concentrandomi sull'aspetto degli studenti, cioè di come una Regione che sta perdendo giovani non debba mortificare le questioni legate alla popolazione giovanile e alla loro qualità della vita spostando l'argomento su aerei, navi, e non invece quello che è l'oggetto odierno che riassumo in questo modo, il fatto di non potersi spostare da un punto A ad un punto B, il fatto che per migliaia e migliaia di giovani sia impedito loro, in tante realtà della Sardegna, in particolar modo quelle periferiche, ma poi farò alcuni esempi sulla città di Cagliari, o di Alghero e Sassari anche, perché sembra altrimenti che tutto funzioni in alcune realtà e il resto sia in totale abbandono, la verità è che viviamo problematiche identiche nonostante i luoghi siano diversi, così la natura, la vegetazione e il contesto. Certo, ma in alcuni casi uno studente che studia a Cagliari o a Sassari vive le stesse problematiche, se proviene da un punto distante rispetto alla vita di un suo collega che risiede in città, ha le stesse problematiche di trasporto di una realtà periferica del Nuorese, dell'Ogliastra o di altre realtà della Sardegna. Questi aspetti quanto incidono sullo spopolamento delle nostre realtà? Abbiamo iniziato la seduta con gli attentati, ragazzi che vivono in una situazione di oggettivo malessere, per citare un bel libro di Peppino Fiori, "La società del malessere", del malessere giovanile. La notte vengono svegliati perché magari c'è un attentato o un episodio efferato, che in alcuni casi riguarda anche e ha riguardato nel recente passato anche coetanei di questi giovani, immediatamente dopo, per partecipare a una pizzata di classe, o chiedono un passaggio ai genitori, se i genitori sono disponibili, oppure non possono partecipare neanche ad una pizzata, non possono incontrare un loro coetaneo che vive in un'altra realtà. Chiediamo qualche esempio alla mia collega che sta alla mia destra, l'onorevole Caddeo, che è dirigente di un presidio scolastico importante a Cagliari, l'Istituto Pertini, ma, essendo ubicato e avendo per conformazione, anche per storia un'attrazione per tantissimi studenti anche provenienti dall'hinterland, ha un numero di ragazze e ragazzi che frequentano il suo istituto di molto superiore rispetto ai numeri dei residenti nella città di Cagliari. Chiedete a lei che cosa impiega ogni giorno un ragazzo da Burcei iscritto al Pertini per poter raggiungere l'istituto e poter studiare: tre ore di viaggio. Si deve svegliare all'alba e rientra a casa la sera. Incide sull'apprendimento di un giovane il fatto che quotidianamente sia privato di ore di sonno e debba sostare in un mezzo pubblico, possibilmente guasto ogni tanto, senza aria condizionata, con i sedili divelti, che non è solo un aspetto legato al disagio o ad atteggiamenti di alcuni giovani che devastano lo spazio pubblico, è il tema anche del vetro rotto, che se non viene sostituito sarà e verrà rotto anche quello a fianco a quello rotto il giorno prima. Chiediamogli se sono felici di vivere in una realtà che li priva di queste possibilità. Io ricordo che, quando ero studente universitario e facevo politica universitaria, l'atteggiamento nei confronti degli studenti provenienti da tante realtà dei paesi rappresentati da molti colleghi fu questo il giorno dell'inaugurazione dell'Hotel Moderno: stiamo regalando i gioielli della città ai pastorelli di Lodè. Questo era l'atteggiamento nei confronti di una popolazione universitaria di 40 mila studenti universitari, cioè un pezzo di economia della città, mentre Urbino dedicava a loro gli spazi più belli e parti della storia dell'arte di livello universale, biblioteche, spazi per gli studenti. Questo è l'atteggiamento, un atteggiamento che con difficoltà, anche grazie all'onorevole Deriu e tanti che si sono applicati, alcuni di noi mentre esercitavano altre funzioni hanno cercato quotidianamente di rimuovere, tanto è vero che molti di voi hanno studiato a Cagliari, e consideravate la città come distante non fisicamente, ma persino culturalmente nel potere ospitare. Questi servizi servono, e servono perché, è nella cronaca purtroppo di questi giorni, quanti sono i ragazzi morti per le strade? Ci si lamenta molto della vita notturna, di un po' di chiasso in città, la mia generazione, siccome non c'era possibilità di prendere un mezzo pubblico per raggiungere i luoghi del divertimento e dello svago, che erano ubicati a Villasimius e a Chia, ha perso, la mia generazione, migliaia di coetanei, amiche e amici, perché non c'era un trasporto pubblico. A distanza di quarant'anni noi abbiamo lo stesso livello di trasporti, gli stessi orari di quando andavano a scuola i nostri genitori, di quando frequentavano le scuole i nostri genitori. Volete qualche esempio? Si ferma tutto alle 22, che in una realtà come quella sarda è chiaro che le ragazze e i ragazzi rientrano a casa alle 22, si va a cena alle 18 e 30, e quindi alle 22 comodamente si rientra a casa. Si ferma tutto alle 22, alle 22 smette di operare tutto il sistema di trasporto pubblico in Sardegna, al netto di alcune rarissime realtà dove abbiamo attivato le linee notte. Lo dico perché morti, morti e incidenti, uno dei temi che ha riguardato e riguarderà i nostri dibattiti è la spesa sanitaria; sapete qual è l'andamento della spesa sanitaria solo per il primo soccorso su Cagliari città, legato agli incidenti stradali? 100 milioni di euro! 100 milioni di euro solo per il primo soccorso, per non parlare dell'assenza dal lavoro, di che cosa sono le tragedie date da infortuni invalidanti di giovani etc… per l'assenza di sistemi di trasporto pubblico, giovani che oggi esprimono una approccio culturale, l'ho detto in Commissione e mi scuseranno gli onorevoli che l'hanno già sentito, di questo tipo; la nostra generazione, la mia, quella dei nostri nonni persino, percepivano l'indipendenza e l'autonomia con il foglio rosa, neanche con la patente, prima, col foglio rosa, e non col compimento del diciottesimo anno d'età, l'indipendenza e la libertà erano e venivano acquisiti col foglio rosa. Oggi questa ragazza e questi ragazzi, andiamo negli istituti, nelle scuole, istituti tecnici, professionali, nei licei, e nelle università, chiedono trasporto pubblico, mezzi notturni, car sarin, bike sarin, abbattimento di questi costi e tessere uniche per il servizio di trasporto di tutti questi trasporti alternativi, con abbattimento di costi… o cogliamo questo aspetto culturale, che è una rivoluzione nel paese che aveva nel design delle auto e nello status symbol delle auto un elemento anche di autocelebrazione di se stessi, oppure quelle ragazze e quei ragazzi non compreranno l'auto, che è comunque una spesa, un costo per loro e per le famiglie, in alcuni casi, quei ragazzi semplicemente partiranno, e un altro incentivo allo spopolamento: "Vado dove c'è un luogo che mi consente di conoscere altri, perché mi posso spostare con comodità". Siamo arrivati ad aver distribuito talmente tante auto nelle strade, che i tempi di percorrenza da Sinnai a Cagliari oggi sono di un'ora e 05, 1 ora e 10 nell'orario di punta; sul finire dell'ottocento in carrozza ci si impiegava 45 minuti, Sinnai-Piazza del Carmine in carrozza, o a cavallo, 45 minuti, oggi un ora e 5, un ora e 10, a seconda del traffico sulla 554. Siamo circondati da tecnologia, e siamo tutti quanti in fila a guardare la tecnologia di quello che ci precede. Questi sono i veri temi che dobbiamo affrontare per dare una risposta a migliaia e migliaia di giovani che attendono su questo abbattimento dei costi ambientali, abbattimento delle morti, condizioni migliori di vita e magari sicurezza nella viabilità, e sicurezza anche di poter trovare un mezzo che li possa condurre a scuola la mattina, applicazioni tecnologiche, aria condizionata in un luogo dove si raggiungono anche i 42 gradi all'ombra; non esiste un coordinamento tra ferrovie, non esiste un sistema di collegamento sul sistema degli orari del sistema di trasporto pubblico locale delle ferrovie, dei treni e delle metropolitane, per cui è questione di fortuna riuscire a trovare ancora il treno dopo aver abbandonato l'autobus e poter rientrare a casa, o viceversa poter raggiungere il presidio scolastico. Girano mezzi da 60 posti nelle strade dell'Ogliastra con due persone; cosa costa mettere quel mezzo la mattina quando sai che c'è il carico di utenza, e far girare altre tipologie di mezzi in quelle strade per un'utenza che è oggettivamente inferiore. Lo si fa ovunque nel mondo. Io dedicherei, Presidente, una seduta al tema del trasporto pubblico locale, perché secondo me è necessario che ci vengano forniti i dati aggiornati, in modo tale da poter affrontare l'argomento, oltre quello degli studenti, ma poter affrontare l'argomento con dovizia potendo possedere i numeri di che cosa è veramente il sistema di trasporto pubblico locale nella nostra Regione e quali sono gli elementi che incidono negativamente sulla qualità del lavoro.

PRESIDENTE. Onorevole Cocco, io non l'ho più in video, però penso che la sua richiesta di intervento fosse effettiva.

COCCO DANIELE (LEU). Rinuncio.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Presidente, rinuncio anch'io, mi riservo di intervenire eventualmente per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Rinuncio.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Pierluigi Saiu. Ne ha facoltà.

SAIU PIERLUIGI (LEGA). Sarà un intervento molto breve il mio, signor Presidente, per dire due cose a quest'Aula. Io ho grande rispetto per i consiglieri dell'opposizione, in particolare quando l'atteggiamento è quello che in alcuni ho avuto modo di apprezzare, e cioè di partecipare a un confronto serio sui temi, quindi a un confronto che sia sul merito delle questioni, soprattutto quando si tratta di questioni importanti come questa, mentre invece, vi confesso, non mi appassiono in nessun modo alle polemiche sulla presenza di un Assessore ai banchi o meno, anche e soprattutto se consideriamo che l'assessore Todde, che molto si è impegnato perché la variazione di bilancio che alla votazione di quest'Aula oggi venisse presentata e venisse autorizzata la rideterminazione della spesa sulla scontistica agli studenti. Ritengo che queste siano polemiche molto poco interessanti, e lo dico anche a lei, onorevole Lai, con l'affetto che mi è possibile nei suoi confronti. La priorità per noi non è prevenire le polemiche, e non mi riferisco solo alle sue o a quelle come le sue, per noi la priorità è risolvere i problemi. Ecco perché ritengo che sia importante che l'Aula oggi si misuri e poi voti un provvedimento come quello che è all'ordine del giorno anche della nostra discussione, perché più importante di ogni cosa è appunto attribuire la dotazione finanziaria necessaria a garantire agli studenti che viaggiano uno sconto sulle tariffe pari all'80 per cento. Ecco perché è interessante misurarci su un testo che oggi, leggo dal disegno di legge, è chiamato a rideterminare l'autorizzazione di spesa su quanto previsto dal comma 33 dell'articolo 5 della legge di stabilità 2019. Cioè, la dotazione finanziaria che è stata inizialmente prevista dalla legge di stabilità 2019, pari a 10 milioni e 500 mila euro, si è, per le ragioni che ciascuno di noi può condividere o meno, ma che ciascuno di noi può in realtà portare all'attenzione di questo dibattito, quella dotazione di bilancio si è dimostrata inadeguata, si è dimostrata insufficiente, perché poi la domanda è cresciuta più di quanto non fosse previsto, o perché magari… perché devo confidarvelo, sorge in alcuni di noi il sospetto che quel provvedimento approvato a dicembre e poi attuato con delibera di Giunta a gennaio avesse una funzione solo ed esclusivamente elettorale, e vi dico che io non sono fra quelli che ritengono che questo provvedimento avesse solo una funzione elettorale, e che quindi già allora si potesse immaginare che la dotazione finanziaria non fosse sufficiente, preferisco invece condividere con quest'Aula la valutazione che anche altri colleghi di Consiglio, e in particolare delle forze di opposizione, sono stati capaci di rappresentare in questo dibattito, e cioè che il Consiglio regionale deve approvare un disegno di legge che ridetermina lo stanziamento portandolo da 10 milioni e mezzo con una aggiunta di 3 milioni e mezzo, per consentire agli studenti sardi di poter contare ancora su un provvedimento importante, rimandando la discussione sul trasporto pubblico locale… per rimandare la discussione sul trasporto pubblico locale alla sede deputata a questo confronto, e cioè la riforma alla quale, sia l'Assessore che noi, Consiglio regionale, dobbiamo iniziare a lavorare.

Accolgo l'invito che alcuni consiglieri, anche dalle forze di opposizione, hanno fatto a quest'Aula, e cioè il confronto su questo provvedimento è importante, concentriamoci su questo e rinviamo la discussione su altri temi, ugualmente importanti, anzi molto importanti, come quello del trasporto pubblico locale, alla loro sede naturale, che sarà poi quella della riforma del trasporto pubblico locale a cui il Consiglio regionale sarà presto chiamato a misurarsi e a confrontarsi.

PRESIDENTE. Anche in questo caso io avevo iscritto l'onorevole Agus che immagino rinunci all'intervento.

È iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Rinuncio.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

ZEDDA ALESSANDRA (FI), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Presidente, intanto inizio col dire che confermo che l'assessore Todde era impegnato per la firma del contratto sul trenino verde e credo che anche questo sia un elemento importante di cui quest'Aula ovviamente vuole tener conto, diversamente sarebbe stato in aula a trattare l'argomento. Devo anche dire che la tematica dei trasporti interni ed esterni riveste per la nostra regione certamente una importanza strategica e di ampio respiro, e dico anche di più, che probabilmente oggi se il 118 non ci imponesse una variazione di bilancio con disegno di legge probabilmente non avremo introdotto l'argomento. Questo sotto il profilo tecnico ovviamente. Devo anche dire che però mi sento di rappresentare non solo il collega Assessore competente per materia, ma anche la visione politica e di guida che il presidente Solinas su questo tema ha avuto modo anche di esplicitare in quest'Aula. Stiamo parlando di uno degli adempimenti fondamentali che non solo ha questa Giunta, ma ha certamente anche questo Consiglio. E allora, colleghi, concordo col fatto che l'esigenza di un'ampia discussione sulla tematica dei trasporti, e non solo sul trasporto pubblico locale, che riveste per contro un'importanza sotto altri profili per la nostra Regione, credo che meriti davvero un'ampia discussione, ma anche dei provvedimenti conseguenti. In questo senso, visto che stiamo parlando di mobilità interna, e soprattutto di mobilità sostenibile, abbinata ad un altro argomento, che è molto importante e che devo anche dire tutti gli Assessorati, in particolar modo il mio ha focalizzato l'azione sul trasporto degli studenti, anche sotto un'ottica di combattere la dispersione scolastica. Ma io dico di più. Dico che la prossima sfida del Fondo Sociale Europeo, in particolare per gli assi che riguardano l'istruzione, la formazione e l'inclusione, sono fortemente legati al tema del trasporto, e dico del trasporto in generale, perché non si può abbattere uno spopolamento se non abbiamo un'infrastrutturazione regionale, e qui inserisco anche i temi dell'infrastrutturazione ferroviaria, piuttosto che del gommato, e quindi sotto certi profili non possiamo ragionare per compartimenti ad hoc, dobbiamo avere una visione complessiva. E in questo senso vi dico che il trasporto pubblico locale degli studenti è una misura anche contro lo spopolamento, anche a favore del servizio e di supporto dell'obbligo formativo, per esempio. Io probabilmente non so se avrò modo di trattarlo anche sotto il profilo normativo, ma certamente lo tratteremo sotto il profilo dell'azione amministrativa e di governo di questa Regione, e vi dico da subito che l'obbligo formativo sarà fortemente sostenuto dal vitto, alloggio e trasporto che riguarderà gli studenti più bisognosi e non solo, perché attraverso l'obbligo formativo probabilmente avremo modo di combattere di più e meglio la dispersione scolastica.

Ora, avvicinandoci alla misura in discussione oggi, lo chiamiamo disegno di legge ma è meramente una variazione finanziaria, che vi devo dire da subito va nella direzione che ha raccontato in quest'Aula, anche perché ovviamente memore delle esperienze precedenti, l'onorevole Deriu, e anche altri colleghi l'hanno sottolineato, così pure come è anche una risposta al trasporto pubblico per gli studenti che citava il relatore, l'onorevole Cossa. Devo dire che c'è un'integrazione dei 3 milioni e mezzo giustamente perché l'Assessorato è andato a fare dei calcoli, che devono essere più rispettosi delle esigenze da qui ai prossimi mesi, e quindi le dico da subito, onorevole Agus, che abbiamo l'esigenza di approvarlo questo disegno di legge perché conoscete tutti i tempi di attuazione delle norme, ma io dico siamo ad agosto, la Ragioneria chiude comunque, di regola, le operazioni per i pagamenti mensili entro il 15 di ogni mese come ultima data, e quindi se vogliamo essere ottemperanti e garantire questa misura da subito non abbiamo che da approvarla oggi, perché la settimana prossima è tardi. E allora, dico, la valutazione è stata fatta anche qui a dimostrazione che la si ritiene una spesa strategica e obbligatoria, vi do la copertura finanziaria che parla da sola, abbiamo utilizzato il fondo spese obbligatorie proprio a dimostrazione che non solo vi è una copertura certa, ma anche ha delle priorità. Ancora, giusto perché è corretto che si abbia contezza del provvedimento per come è stato portato avanti e definito, vado a citarvi che si è valutata la ripartizione storica degli studenti che fruiscono di questo servizio di trasporto fino all'agosto 2016, che è stato il parametro di riferimento, ma è stato usato anche il dato medio relativo all'anno in corso, e quindi al 2019, periodo da gennaio a maggio ovviamente. Ancora c'è stato un adeguamento alle misure ISEE che è altro elemento complementare per chiudere, appunto, i tre parametri con cui è stata definita la cifra dei 3 milioni e mezzo che andrà a coprire l'esigenza di tutto l'anno.

Un'ultima considerazione la voglio fare per quanto riguarda la tematica della scolarizzazione e dell'approccio che dovremmo avere in futuro. Per noi la materia è strettamente inserita nelle politiche di sostegno alle tematiche dell'istruzione, è complementare, l'abbiamo raccontato, quindi è inutile che ci si fermi solamente sul discorso del trasporto per gli studenti. Noi vogliamo ragionare complessivamente e quindi ecco perché anche la prossima sfida dei fondi comunitari credo che ci veda tutti i protagonisti affinché davvero da un lato l'essere rientrati nell'Obiettivo 1 ci porta magari ad avere due minuti di riflessione negativa, ma dall'altra ci deve far capire da subito che la sfida del raddoppio dei fondi comunitari ci deve veramente far capire che è iniziata una nuova era e, lo dico veramente con cognizione di causa, ora o mai più, perché non so cosa potremmo avere oltre l'Obiettivo 1. Quindi questo vuole essere un auspicio al fatto che, soprattutto da parte di chi vi parla, ma credo che sia assolutamente volontà comune, si possa utilizzare la programmazione 2021-2027 insieme, forse per intervenire davvero in maniera determinante sui principali problemi che viviamo tutti i giorni, ma soprattutto che affliggono la nostra Sardegna e impediscono lo sviluppo.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.

Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Sull'ordine dei lavori. Direi che - sì è necessario sull'ordine dei lavori - bisogna sempre fare intervenire la Vicepresidente da ora in poi.

PRESIDENTE. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 2.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 3.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'Allegato 1.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'Allegato 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'Allegato 2.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'Allegato 2.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo alla votazione finale del disegno di legge.

Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Sarò molto breve, ma volevo lenire il dolore dell'onorevole Deriu che in qualche maniera ha pensato che io volessi depistare il tema. Non è così, come hanno dimostrato anche gran parte degli interventi che si sono susseguiti, in particolare l'intervento dell'onorevole Massimo Zedda che siccome ha fatto il Sindaco e ha fatto anche il Sindaco metropolitano, conosce bene il tema di coniugare l'approccio da sognatore, diciamo così, che è trasparso dalle parole dell'onorevole Deriu, con la pratica. Onorevole Deriu, i discorsi che noi facciamo rischiano di rimanere lettera morta se poi non vengono calati nella realtà. La realtà è che è inutile fare sconti sui biglietti se non ci sono i mezzi, guardi l'ha detto così bene l'onorevole Zedda che io neanche lo ripeto, quindi va benissimo fare gli sconti agli studenti, va benissimo venire incontro, dare un segnale al mondo giovanile, va benissimo dare un segnale al diritto allo studio, però noi abbiamo bisogno delle infrastrutture e quindi io ho accolto molto positivamente quello che ha detto l'assessore Zedda, che io spero che stavolta quella che io considero una iattura, perché per i motivi per cui ci si è tornati nell'Obiettivo 1 venga utilizzato per mettere mano alle infrastrutture, non utilizzare i fondi dell'Europa come sostitutivi dei fondi del bilancio regionale e disperderli in mille rivoli e alla fine noi ci siamo trovati con quindici anni di interventi strutturali, quindici anni di Obiettivo 1 dilapidati inutilmente con una rete ferroviaria come quella che abbiamo, con una rete dei trasporti interni come quella che abbiamo, con tutte le criticità che sono emerse. Io raccolgo la proposta dell'onorevole Massimo Zedda di dedicare una seduta su questo, mi permetto soltanto di emendarla, onorevole Zedda, vorrei parlarne di fronte a un disegno di legge, siccome i tempi sono quelli che sono, la scadenza è imminente, io spero che ci sia l'opportunità di parlarne finalmente con un ragionamento avanzato sugli ambiti di trasporto ottimali e con gli interventi strutturali che è necessario fare sulla rete di trasporto pubblico locale sardo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Ganau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

GANAU GIANFRANCO (PD). Per esprimere il voto favorevole mio e del gruppo consiliare del Partito Democratico, esprimere apprezzamento per la proposta che è arrivata in Aula e che integra con 3 milioni e mezzo di euro lo stanziamento precedentemente impostato per 10 milioni e mezzo e che sta a testimoniare che non è inutile questo provvedimento che ha una valenza importante. Una valenza che è finalizzata appunto all'abbattimento dei costi per gli studenti pendolari e che va a favorire la partecipazione scolastica contro la dispersione e anche contro lo spopolamento, com'è stato giustamente sottolineato dalla Vicepresidente, l'onorevole Zedda, e si inserisce in una serie di azioni a sostegno della scolarità e della formazione che sono state messe in campo lo scorso anno, a iniziare dai progetti per la ristrutturazione delle scuole e la costruzione di nuove strutture di edilizia scolastica che siano conformi alle nuove esigenze didattiche con il progetto Iscol@, agli interventi contro la dispersione scolastica contenuti all'interno del progetto "Tutti a Iscol@", al sostegno alle Università sostenuto da questo Consiglio regionale, agli interventi a sostegno delle borse di studio che hanno raggiunto il 100 per cento degli aventi diritto e ci fa piacere sentire appunto dalla Vicepresidente del Consiglio, l'onorevole Zedda, che sono allo studio ulteriori provvedimenti che vanno in questo senso e che noi ovviamente accoglieremo con favore e col sostegno che noi ovviamente accoglieremmo col favore con il sostegno che meritano. In quanto al tema del trasporto pubblico locale io credo che serva una seduta apposita, una sessione apposita, son d'accordo anch'io che sarebbe meglio farla in presenza di un provvedimento legislativo e mi riservo di intervenire sul tema in quell'occasione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Presidente, semplicemente per annunciare il voto favorevole del Gruppo del PSd'Az, e visto che in quest'Aula ognuno si cerca un partner, il collega Cossa ha cercato l'onorevole Zedda, io mi scelgo il collega Comandini, perché il suo intervento mi è piaciuto molto, devo dire, la verità!

Ma, due battute. Intanto mi dispiace veramente che non c'è l'Assessore ai trasporti, nel senso che quando l'Aula vota all'unanimità un provvedimento che lui ha curato vuol dire che comunque è un grande risultato, quindi ci avrebbe fatto piacere intanto per questo motivo. Perché non è che lo debba difendere io, non è del mio partito, però effettivamente l'Assessore si è impegnato. E poi vorrei dire un'altra cosa, ma giusto per ricordarlo. Siccome lo stanziamento era di 10 milioni e mezzo adesso son diventati 14, poi qualcuno dice è partito dalla precedente legislatura, diciamo che c'è stato uno sforzo ora per recuperare queste risorse, probabilmente anche sollecitato da voi, perché mi fa piacere anche l'intervento che ha fatto sulla stampa da poco il collega Deriu. Insomma è un problema sentito, poi quando si parla di diritto allo studio, di dispersione scolastica, e per quanto riguarda i nostri giovani noi siamo tutti sensibili.

Adesso rispondo un attimino al collega Comandini, perché? Ma non è che devo rispondere per altri motivi, perché siccome lui si è preoccupato, anche noi ci siamo preoccupati e abbiamo sollecitato la Giunta, e quindi l'Assessore, in questo caso difeso benissimo e rappresentato benissimo dalla collega Alessandra Zedda, per risolvere questo problema. Il problema è stato risolto. Noi abbiamo provato a fare un'altra cosa, caro collega, per quanto riguarda il problema dell'ATS. Stiamo provando anche noi a consigliare il nostro Presidente, e io penso, spero, anzi ne sono convinto, che questo allarme che lei manifesta, e noi lo facciamo nostro, che a brevissimo potremo finalmente partorire questo benedetto nome. Nel senso che le sue preoccupazioni sono anche le nostre.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (LEU). Presidente, volevo dire per l'onorevole Cossa, che non è lui che cercava di depistare, sono io che cerco di depistarvi dagli appalti, dai contratti, dalle burocrazie, dalle "Abbanoe", da tutti questi grandi strumenti concreti e "industriali" che abbiamo messo in atto, che di concreto producono un'enorme spesa pubblica, molta inefficienza e molti problemi. Con quelle piccole misure poetiche noi abbiamo prodotto 5000 studenti in più rispetto al 2014 che hanno la borsa di studio e che fanno l'Università. Io voglio depistarvi verso quella concretezza, voglio allontanarvi dalla vostra concretezza di sindaci, di assessori, di redattori di contratti di appalti, di servizi eccetera. Io voglio depistarvi, voglio portarvi a dire finalmente che il nostro vero problema sono i giovani della Sardegna. Voglio portarvi a dire che l'enorme macchina sanitaria è soprattutto al servizio dei vecchi, che la spesa più grande della Repubblica è la previdenza che è per i vecchi. E già! Però noi adesso che abbiamo costruito questo bel mondo per vecchi, stiamo crollando sotto l'arrivo di chi è giovane, che non sta qua, ne avete voglia di chiudere porti. Voglio depistarvi! Voglio portarvi a pronunciare in quest'Aula la parola "giovane", la parola "studente", la parola "borsa di studio", la parola "studio", la parola "Università", la parola "scuola", perché sono le parole decisive del nostro futuro. E quindi non è lei onorevole Cossa che depista, sono io. Mi arrogo questo titolo di eretico, depistatore e contrario al sistema conformista della nostra politica, schiava della nostra burocrazia. E ne parleremo ancora. Ha citato gli ambiti ottimali, ne parleremo ancora, e delle "Abbanoe" che abbiamo fatto e delle "Abbanoe" che vogliamo fare, ricadendo nello stesso errore e perseverando diabolicamente nello stesso errore. Mi onoro di dare un voto favorevole a questo bel provvedimento della Giunta, benissimo presentato dalla Vicepresidente. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Volevo dire che la vicepresidente Alessandra Zedda anche con i colori ha ben rappresentato le intenzioni dell'Assessore ai trasporti, quindi quando si parla di giovani, di cultura, di studenti, di università, come ha ben detto l'autore di quel bellissimo romanzo intitolato "La pantera di Bultei" non c'è altro da aggiungere. Siamo oggi disponibilissimi e contenti di poter votare questo provvedimento e lo saremo ancora quando arriveranno in Aula questo tipo di provvedimenti, perché dobbiamo lavorare per il nostro futuro. Dopo che la previdenza è diventata provvidenza credo che dobbiamo fare molto di più per i nostri giovani, per quei giovani, per quegli studenti, ricordo a tutti che abbiamo una percentuale ancora più alta, rispetto a qualche anno fa, delle scuole primarie e secondarie che chiudono nei piccoli paesi. Per cui l'impegno, assunto nella precedente legislatura, assunto anche con determinazione dell'intero Consiglio regionale, era quello di garantire il trasporto gratuito per tutti quei ragazzi e quegli studenti che per cause di forza maggiore fossero costretti a non poter più andare a scuola nei propri Paesi. Quindi a questo dovremo arrivare, perché ancora non si arriva in percentuale del 100 per cento, però ripeto siamo ben lieti di poter approvare questo provvedimento e lo faremo per tutti gli altri provvedimenti che possano riverberare positivamente per quello che è il futuro della nostra Regione e quindi per i nostri giovani.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS FRANCESCO (Progressisti). Per dichiarare il voto favorevole a questo testo di legge e anche per esprimere soddisfazione riguardo al fatto che un problema sollevato poche settimane fa abbia trovato una soluzione unanimemente condivisa dall'Aula. Il tema del diritto allo studio e del modo in cui superare il principale problema della Sardegna. Noi abbiamo tanti problemi, l'abbandono scolastico è forse il peggiore. Il peggiore non soltanto perché le cifre ci pongono ai primi posti a livello nazionale, ma anche perché rischia di avvelenare i pozzi di ogni possibile sviluppo futuro. Nella scorsa legislatura sono stati fatti passi importanti in questo senso, fa piacere il fatto che oggi si dimostri la volontà di non cancellare tutto e anzi di andare avanti nelle politiche che hanno dimostrato di funzionare e di essere apprezzate dalla cittadinanza. Non si parla solo di trasporti, anche se questo in una Regione come la nostra è un tema fondamentale, perché la prima causa di abbandono scolastico e di mancata frequenza dell'università è proprio nel nostro territorio, nelle nostre strade, nei nostri trasporti. E dire che il trasporto è gratuito o quasi gratuito per i sardi che studiano è un qualcosa di estremamente buono e che nel lungo periodo può aumentare appunto il numero di sardi che possono permettersi di arrivare ai massimi gradi di studio. Questo provvedimento però era abbinato anche all'aumento delle borse di studio che finalmente ha portato l'anno scorso alla fine del fenomeno degli idonei non beneficiari, studenti meritevoli che pur avendo voti ottimi e avendo un reddito che appunto doveva garantire loro la fruibilità di una borsa di studio, non ne avevano diritto per esiguità di risorse. Ebbene l'anno scorso questo fenomeno è finalmente finito, bisognerà però con il prossimo bilancio riuscire a garantire anche per quest'anno la possibilità di pagare l'intero ammontare delle borse di studio, oltre 5 mila studenti in più l'anno scorso hanno potuto beneficiare di borse di studio, tra questi più di mille avevano già deciso di non iscriversi all'università, si erano iscritti subordinando l'iscrizione però alla possibilità di beneficiare di una borsa di studio, sono mille sardi che oggi stanno frequentando l'università grazie al coraggio che questo Consiglio regionale ha avuto nella passata legislatura. Sarebbe criminale se in questa legislatura appunto si portasse queste mille persone, più di mille sardi, a interrompere i loro studi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Progressisti). Grazie Presidente, l'onorevole Cossa con buona capacità ha cercato di contrapporre il mio intervento a quello dell'onorevole Deriu, ma se l'onorevole Deriu fosse stato in Aula avrebbe invece ascoltato che, lo testimoniano i colleghi, che ho invece introdotto il ragionamento dicendo proprio che condividevo l'esigenza di riportare le questioni all'importanza della popolazione giovanile e studentesca e non parlare di navi, aerei o altro. Poi va da sé che avere mezzi che possono viaggiare è indispensabile perché qualcuno possa anche usufruire di quell'abbonamento scontato, però stiamo attenti a limitare la questione solo all'ARST, perché quel beneficio va a tutto il sistema di trasporto pubblico, gli studenti che prendono la metropolitana leggera di Cagliari e di Sassari, gli studenti che beneficiano del trasporto Sassari - Alghero con il treno, gli studenti che beneficiano del trasporto del CTM, è proprio l'azienda di Cagliari che è azienda di Cagliari, in una parte minore la partecipazione azionaria è di Quartu e, in una parte di poco superiore a quella di Quartu, della Città metropolitana. Non era una un gioiello, la mia generazione per rientrare da scuola verso casa doveva attendere un paio di pullman prima di trovare un pullman non stracarico, vennero fatti dalla città tanti interventi di sistemazione dell'azienda, trasformata da ACT, che era l'azienda originaria, in CTM, oggi è un'azienda che, insieme all'ATM di Milano è il fiore all'occhiello del trasporto pubblico a livello europeo. Abbiamo ospitato, a Cagliari, il convegno più importante del trasporto pubblico mondiale, l'azienda di trasporto pubblico di Cagliari ha un'età media dei bus di 4,5 anni, Barcellona ha difficoltà, dopo gli interventi successivi rispetto alle Olimpiadi, ha i mezzi di 12 anni, Barcellona, uno dei motori economici dell'Europa insieme a Monaco, Milano, un po' meno Londra dopo la Brexit e Barcellona. Però sul costo stiamo attenti, il costo dell'abbonamento del CTM, non ricordo ma potranno dirlo altri colleghi di Sassari, in particolar modo l'onorevole Piu che ha amministrato la città, il costo dell'abbonamento CTM per gli studenti all'anno è 120 euro, il costo mensile dell'abbonamento Arst a Nuoro arriva addirittura a 150 euro al mese. A (…) dai 75 euro ai 150 per gli studenti, altro che se era indispensabile! Quanto pesa ogni mese questo e all'anno nelle tasche delle famiglie? Quindi era indispensabile acquistare mezzi, cosa che richiede un po' di tempo in più, ma era indispensabile mettere nelle condizioni economiche tante famiglie e tanti giovani sardi di poter prendere un mezzo pubblico per poter raggiungere la scuola, sperando e augurandoci tutti che i mezzi possano essere migliori così i tempi di percorrenza e così…

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Ennas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ENNAS MICHELE (LEGA). Noi annunciamo, ovviamente, il voto favorevole per il Gruppo della Lega, poi ci tenevo a fare ulteriormente un chiarimento sulle dinamiche che hanno portato a questa legge, perché anche oggi ne ho sentito un sacco, come ne ho sentito in Commissione, nessuno ha messo in discussione questo provvedimento serviva a trovare le risorse perché non erano previste le risorse, non c'erano queste risorse, quindi è stato fatto un passaggio senza prevedere gli stanziamenti delle risorse, questo nella Giunta precedente, quindi, insomma, sentirsi dare lezioni da delle persone che poi continuano a parlare di studenti come se noi non ci preoccupiamo e non ci preoccuperemo, lo faremo, lo faremo in parte continuando alcune azioni, perché non sono tutte quante da buttare, in parte prevedendo anche delle cose nuove, e lo dico con cognizione di causa perché non so quante persone sedute in quest'Aula ma io ho due figli e quindi sto pensando anch'io al loro futuro e vorrei che il futuro fosse qua, a partire dalla scuola, quindi questa cosa, qui ci tengo perché è importante, non si può dire qualsiasi cosa o arrogarsi la paternità di alcune tematiche. Questo anche per rispetto verso l'Assessore che in questo momento, in questo preciso momento stava firmando un atto importantissimo, che è quello del Trenino Verde, che vedremo ripartire e quindi anche questo è la misura del fatto che i nostri assessori stanno lavorando continuamente e se in questo momento non si trovano qua, tra l'altro, come ha detto qualcuno, stiamo approvando un provvedimento all'unanimità, quindi non c'è bisogno neanche troppo di discutere, è perché stava lavorando per il futuro della Sardegna e per quello che serve nel settore dei trasporti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mura per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MURA FRANCESCO (FdI). Grazie Presidente, semplicemente per confermare il voto favorevole a questo provvedimento che riteniamo un atto di giustizia nei confronti di chi, in maniera quasi eroica, sceglie di vivere nelle comunità della Sardegna e non può e non dovrà essere penalizzato dal costo del trasporto pubblico, soprattutto quando si tratta di studenti e della loro formazione, pertanto Fratelli d'Italia voterà a favore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Laura Caddeo per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CADDEO LAURA (Progressisti). Presidente, sarò anch'io brevissima per dire che mi ha fatto molto piacere sentire oggi parlare tanto di ragazzi, di studenti e di giovani, ma vorrei esprimere un auspicio, che è quello, in quest'Aula o nelle Commissioni opportune, di poterli anche sentire i giovani, gli studenti e i ragazzi di cui stiamo parlando tanto oggi, perché io ho avuto l'opportunità, grazie a numerosi incontri e dibattiti che sono stati fatti per la Città metropolitana di Cagliari, proprio sulla mobilità e sulle difficoltà dei ragazzi a raggiungere le loro scuole, ed è davvero interessante sentire come ragazzi, che fortunatamente sono ancora molto spontanei, sicuramente molto più di noi, e sentire come sono capaci anche di suggerimenti e di strategie, tra l'altro mi è capitato anche di sentire dei ragazzi a Sassari, in una esperienza di Hackathon, dove si ragionava di strumenti digitali, tecnologici molto avanzati, la capacità di inventare, o meglio, di progettare, delle app che aiuterebbero anche i grossi problemi di mobilità e dei trasporti. Occorre davvero coinvolgerli e, comunque, secondo me, occorre ascoltarli, ma per ora mi compiaccio di questa conquista, grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ALESSANDRO (M5S). Presidente, colleghi, Assessori, il mio intervento per esprimere il voto favorevole del Gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle nei confronti di questo provvedimento, diciamo che, come secondo più giovane all'interno di questa Assemblea, sento di arrogarmi anche il diritto di ringraziarvi da parte della categoria, ringraziare la Giunta, ringrazio i colleghi che votando all'unanimità questo provvedimento stanno compiendo quello che è sicuramente un passo avanti nei confronti della tutela di quella che dovrebbe essere una categoria protetta, come lo studente pendolare, come lo dovrebbe essere anche lo studente fuori sede, senza nulla voler togliere a chi vive nei luoghi di studio. È stata veramente una cosa buona che si sia riusciti ad approvare questo provvedimento in maniera così celere e spero che la stessa celerità venga applicata nel momento in cui si voteranno gli altri provvedimenti che andranno a contrastare gli altri problemi che affliggono le persone che appartengono alla mia generazione. Vedo qui l'Assessore alla sanità, quindi mi viene in mente l'imbuto formativo per gli specializzandi; l'Assessore al lavoro, quindi mi viene in mente la frequente inapplicabilità dei bandi di finanziamento dei tirocini per i praticanti di libere professioni, o per quanto riguarda l'agricoltura magari maggiorare gli incentivi per quanto riguarda l'introduzione di nuove colture, così da favorire anche l'ingresso di ragazzi innovatori nel settore agricolo sardo.

Quindi rinnovo il favore del Movimento 5 Stelle all'approvazione di questo provvedimento, e vi ringrazio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Franco Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SATTA GIAN FRANCO (Progressisti). Un plauso al Consiglio regionale per l'approvazione di questo provvedimento e naturalmente anche per l'azione incisiva da parte della Giunta, e in particolare della Vicepresidente Alessandra Zedda. Dispiace della non presenza dell'Assessore esterno ai trasporti, nel caso il collega Ennas abbia la possibilità di sentirlo gli suggerirei magari di venire a Sassari, perché dal 19 giugno il trenino Sirio è bloccato nei binari e quindi gli studenti nelle prossime settimane, nei prossimi mesi non potranno usufruire di questo provvedimento; quindi, dopo che ha firmato per il Trenino Verde, che ovviamente è importante, magari si rechi a Sassari e firmi anche il contratto di manutenzione su un cavo elettrico, su una ferrovia che risulta inagibile.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Cocciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCIU ANGELO (FI). Grazie Presidente, un saluto a lei e alla Giunta, agli amici consiglieri del Consiglio regionale, il mio intervento sarà molto breve per confermare il voto favorevole di Forza Italia: questo provvedimento è l'esempio che lavorare insieme molte volte porta a degli ottimi risultati, porta dei benefici. Un ringraziamento particolare va all'assessore Todde che in questo momento è assente per un motivo molto importante e di cuore va all'assessore Zedda che sta veramente dimostrando di essere all'altezza della situazione, di coprire una miriade di situazioni che devono essere in qualche maniera portate avanti e le faccio gli auguri anche per il nuovo incarico di Vicepresidente. Grazie, assessore Zedda.

PRESIDENTE. Ora passiamo alla votazione finale del testo.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 37/A.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI GIUSEPPE (PD). Vista l'ora tarda io penso che si possa invertire l'ordine del giorno, lo propongo, e trattare al posto della proposta di legge nazionale numero 4 la mozione numero 6, Giagoni e più, perché tratta di un tema che potremmo discutere, se si trova un accordo, in tempi brevi e che è tanto atteso dal mondo dei "balneari" e dai Comuni rispetto alle direttive che questo Consiglio regionale dovrà chiedere alla Giunta che impartisca su una legge così importante quale quella della proroga contenuta nella legge di stabilità del 2018. Quindi io credo che non si possa far attendere oltre sia il mondo dei "balneari" che tutti i Comuni e gli uffici dei Comuni che in delega col demanio debbono dare delle risposte, altrimenti continua una situazione grave di incertezza dove ogni Comune fa da sé, o peggio non fa.

PRESIDENTE. Però io vorrei ricordare che in Conferenza di Capigruppo si era posto come limite le 15 e 30 per consentire ai consiglieri di poter partecipare alle esequie del Sindaco di Maracalagonis.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (LEU). Io direi di rispettare l'ordine del giorno, di far fare almeno la relazione della legge che è iscritta, perché non credo che la relazione rubi più di dieci minuti, quindi comunque saremo in tempo per finire nel rispetto della tempistica programmata.

PRERSIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Mula. Ne ha facoltà.

MULA FRANCESCO (PSd'Az). Mi ha anticipato, io volevo semplicemente chiedere intanto il rispetto dell'ordine del giorno, siccome dovevamo discutere di questa proposta di legge numero 4 e abbiamo provato a fare una sorta di interlocuzione in Aula, per dire se siete d'accordo il proponente farà la relazione e rinviamo a martedì per la discussione e per votare la legge. Mi sembra che c'era un po' di clima favorevole.

PRESIDENTE. Allora, io tendenzialmente rimarrei sulla decisione della Conferenza dei Capigruppo, però se il relatore effettua la relazione in maniera celere, possiamo procedere… tre minuti? Perfetto.

Discussione della proposta di legge nazionale Maieli - Mula - Satta Giovanni - Schirru - Usai - Lancioni - Mura - Giagoni - Moro - Piras - Canu - Cera: "Applicazione della legge 24 luglio 1985, n. 401 (Norme sulla costituzione di pegno sui prosciutti a denominazione di origine tutelata) ai prodotti vitivinicoli a denominazione di origine protetta (DOP) o indicazione geografica tipica (IGP) a lunga maturazione" (4/A).

PRESIDENTE. Proseguiamo con l'ordine del giorno che reca la discussione della proposta di legge nazionale numero 4.

Ha facoltà di parlare il consigliere Piero Maieli, relatore.

MAIELI PIERO (PSd'Az), relatore. Grazie Presidente, grazie colleghi, questa legge comprende un solo articolo, quindi sarò velocissimo, riguarda praticamente l'estensione di una legge dello Stato già preesistente approvata nel 1985, la numero 401, che riguardava il pegno rotativo sui prosciutti, è stata poi ribadita il 27 marzo del 2001 riguardo al pecorino romano. Questa legge dà la possibilità al comparto vitivinicolo di utilizzare lo stesso metodo; il metodo consiste nell'avere un accesso al credito senza lo spossessamento, questo significa che per tutti i vini da invecchiamento (che riguardano un'economia solo in Sardegna di 70 milioni di euro circa) c'è la possibilità per le aziende che hanno questo tipo di prodotti di avere un accesso al credito agevolato, semplicemente con una rotazione vuoto per pieno di quello che hanno in cantina, che viene quindi reintegrato con la vendita del prodotto vecchio per il nuovo. Questo oltretutto dà un vantaggio anche dal punto di vista del TAEG, quindi praticamente dei costi del finanziamento, perché non essendoci lo spossessamento e quindi non essendoci il dovere di custodia da parte dell'ente finanziante, i costi sono praticamente azzerati, tra l'altro non impegna nessun capitolo di spesa a livello regionale.

Questa legge è stata presentata in Commissione ed è stata approvata all'unanimità anche dalla minoranza, quindi mi auspico che questo Consiglio possa ripercorrere la stessa strada.

PRESIDENTE. Allora, scusate, un attimo di attenzione. Se non ci sono obiezioni io passerei, insomma, alla votazione… sono due votazioni, se non c'è nessuno che vuole intervenire? Volete intervenire? Se c'è qualcuno che vuole intervenire rinviamo… benissimo allora si sospende.

La discussione generale la si fa la prossima seduta che ricordo essere convocata per martedì e mercoledì prossimo.

Il Consiglio è convocato martedì alle ore 10 e 30 e proseguiranno i lavori mercoledì. La seduta è tolta.

La seduta è tolta alle ore 15 e 33.