Discorso di insediamento del Presidente

Cagliari, 9 aprile 2024 – Piero Comandini è il nuovo Presidente del Consiglio regionale. E’ stato eletto questa mattina nella seduta di insediamento dell’Assemblea alla terza votazione con 42 voti. Appena eletto il Presidente, visibilmente commosso, ha ringraziato tutti per le innumerevoli attestazioni di stima ricevute. Ha fatto un appello all’unità perché solo così – ha detto – si potranno raggiungere gli obiettivi. “Dobbiamo volare alto, spogliarci dalle nostre appartenenze politiche, senza rinnegarle. In questo momento dobbiamo avere di fronte a noi solo la Sardegna e i sardi”. Piero Comandini ha concluso il suo intervento affermando che sarà il presidente di tutti, ma soprattutto sarà il presidente dei sardi.

L’intervento del Presidente Giampietro Comandini

“Signore e signori della Giunta, care colleghe e cari colleghi, è difficile iniziare un intervento dopo questo voto, questo affetto che ho non soltanto dai colleghi di maggioranza ma devo dire anche di opposizione, perché si può essere su posizioni diverse, questa è la democrazia, questa è la vera politica, però si può arrivare anche dalle posizioni con le quali ci siamo confrontati democraticamente durante le ultime elezioni regionali, parole d’affetto e di stima che ho avuto questa mattina e che ho avuto anche in questi giorni, perché ritengo che noi oggi qua siamo dei privilegiati.
Abbiamo la grande responsabilità di scrivere delle pagine belle per la nostra isola, per i sardi e questo lo possiamo fare se siamo uniti, se tutti abbiamo gli stessi obiettivi.
Per cui un grazie a tutta l’Aula, a chi mi ha votato e a chi ha deciso anche con quella scheda bianca, di darmi una responsabilità ulteriore di fiducia, di svolgere un ruolo istituzionale importante non solo in quest’Aula, ma anche fuori da quest’Aula.
Per cui il mio grazie va a tutti e 60 consiglieri regionali, nello stesso modo, perché si può scrivere un nome e un cognome, ma anche si può dare la fiducia per quello che insieme faremo in quest’Aula, nello scrivere e nel portare avanti leggi importanti, ma soprattutto nel portare avanti quello che è l’obiettivo che noi dobbiamo avere nel momento in cui abbiamo deciso di candidarci.
Guardate care colleghe e cari colleghi, il senso di responsabilità che noi dobbiamo avere è quello di volare alto, di cercare… di spogliarci anche delle nostre appartenenze politiche, perché le appartenenze politiche sono importanti. Io non chiedo a nessuno di rinnegare la propria ideologia, la propria iscrizione a un partito, la propria storia e la propria cultura, però in questo momento, nel momento in cui abbiamo deciso di sederci in quest’Aula e gli elettori ci hanno dato fiducia noi dobbiamo avere soltanto di fronte a noi la Sardegna e i sardi.
I tanti problemi che purtroppo ancora oggi attanagliano la nostra isola, che ancora oggi impediscono ai nostri giovani di studiare, che ancora oggi tengono le donne in una condizione di arretratezza, non soltanto economica e sociale ma anche di difficoltà, perché quando non lavorano si trovano in una situazione di estrema difficoltà.
Bene, io credo che tutto questo ci imponga, con senso di responsabilità, di volare alto e di guardare in questa Istituzione la possibilità di trovare le soluzioni, di confrontarci, sì, duramente, criticamente, ma poi di essere capaci di trovare quelle soluzioni questa legislatura, la XVII che si apre già con una grande novità, una donna Presidente della Regione, questo credo che sia un fatto importante.
E ringrazio anche Paolo Truzzu. Lo ringrazio per quello che ha fatto e per come ha condotto la campagna elettorale e anche per le parole di apprezzamento che ha avuto Paolo il giorno dopo. Si è messo a disposizione perché lui è un uomo di istituzione, è un uomo che ha fatto il Sindaco di Cagliari e sono sicuro che lui, il suo gruppo, i gruppi della minoranza, capiranno bene che in questi cinque anni di lavorare insieme, descrivere in questa fase costituente, che io ritengo che sia una fase costituente, perché noi troppe volte ce lo siamo detti nelle scorse legislature che bisogna fare le riforme. E chi se non noi dobbiamo fare queste riforme di cui i sardi hanno bisogno? Per cui una fase importante, democratica, straordinaria, apriamola, voliamo alto, cerchiamo di risolvere insieme, poi ci saranno i tempi della campagna elettorale, ci saranno i tempi dei confronti fuori da quest’Aula, però qua ognuno di noi deve avere la maglietta della Sardegna e il cuore che batte per i sardi.
E sono convinto che se noi faremo questo, soprattutto in questo momento difficile, non soltanto per la Sardegna, perché non possiamo non guardare oltre il nostro orizzonte, quello che succede nel Mediterraneo, con la guerra che c’è in Europa, con la disperazione di popoli che dal sud spingono verso il nord per trovare condizioni migliori, noi non possiamo guardare quindi a tutto questo e pensare che da legislatore anche noi dobbiamo fare qualcosa di importante.
Allora care colleghe, cari colleghi, signora Presidente, si apre oggi una fase nuova, una fase straordinaria. Io chiedo a tutti voi di essere protagonisti di questa fase straordinaria e insieme di lavorare.
Oggi voi avete eletto un Presidente che sarà il Presidente di tutti, ma soprattutto vuole essere il Presidente dei sardi. Grazie.”


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