ORDINE DEL GIORNO N. 4/XVI

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVI LEGISLATURA

ORDINE DEL GIORNO n. 4

approvato il 29 maggio 2019

ORDINE DEL GIORNO MANCA Desiré Alma – MANCA Ignazio – MUNDULA – SALARIS – SECHI – MAIELI – GIAGONI – MULA – COSSA – GANAU – PIU – LANCIONI – SATTA Giovanni – SCHIRRU – USAI – COCCIU – AGUS – BIANCAREDDU – CADDEO – CANU – CAREDDA – CERA – CIUSA – COCCO – COMANDINI – CUCCU – DE GIORGI – DERIU – ENNAS – FANCELLO – LAI – LI GIOI – MELE – MELONI – OPPI – ORRÙ – PIANO – PIRAS – SAIU – SATTA Gian Franco – SATTA Giovanni Antonio – SOLINAS Alessandro – TALANAS – ZEDDA Massimo sulla grave situazione in cui versano i lavoratori dell’ex Gruppo Secur Spa non riassorbiti dall’appaltatore dei servizi integrati di vigilanza armata e portierato per l’AOU e la ASSL di Sassari.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione della mozione n. 4 a firma MANCA Desiré Alma e più sulla grave situazione in cui versano i lavoratori dell’ex Gruppo Secur Spa non riassorbiti dall’appaltatore dei servizi integrati di vigilanza armata e portierato per l’AOU e la ASSL di Sassari,

PREMESSO che:
– il Servizio della Centrale di committenza della Regione, in qualità di soggetto aggregatore, ha indetto con la determinazione prot. n. 4513, rep. 190, del 4 febbraio 2016 una procedura aperta informatizzata, articolata in 3 lotti (Lotto n. 1-Sardegna Sud, Lotto n. 2-Sardegna Centro, Lotto n. 3-Sardegna Nord) e finalizzata alla stipula di convenzioni quadro per l’affidamento di servizi integrati di vigilanza armata, portierato e altri servizi per gli immobili delle amministrazioni e aziende sanitarie della Regione autonoma della Sardegna, da aggiudicarsi secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’articolo 83 del decreto legislativo n. 163 del 2006 e dell’articolo 18, comma 1, lettera c), della legge regionale n. 5 del 2007, per un importo complessivo a base d’asta pari a euro 83.435.000;
– con la determinazione prot. 8641, rep. 255, del 14 febbraio 2017 è stata disposta l’aggiudicazione per l’affidamento dei servizi posti a bando di gara per i tre lotti in favore dell’associazione temporanea di imprese (ATI) composta dalle società “COOPSERVICE società cooperativa per azioni abbreviabile in COOPSERVICE S.Coop.p.A (mandataria) e ALARM SYSTEM Srl, VEDETTA 2 MONDIALPOL SPA, società cooperativa di vigilanza LA NUORESE soc.coop.a r.l, SICURITALIA GROUP SERVICE società consortile per azioni in breve SGS S.C.P.A., istituto di vigilanza VIGILPOL – società cooperativa a r.l, ITALPOL VIGILANZA società a responsabilità limitata (mandanti)”;
– l’8 novembre 2017 è stata stipulata la convenzione quadro repertorio n. 1544/2017 tra la Regione autonoma della Sardegna e l’ATI Coopservice S.Coop.p.A. con riferimento al Lotto n. 3-Sardegna Nord per un importo complessivo pari a euro 11.817.714,50 IVA esclusa;
– con il predetto atto, l’ATI appaltatrice si obbliga irrevocabilmente nei confronti delle amministrazioni della Regione che intendano aderire alla convenzione quadro alla fornitura dei servizi integrati di vigilanza armata, portierato e degli altri servizi connessi secondo le modalità indicate nel capitolato tecnico e nell’offerta tecnica, nella misura richiesta dalle stesse amministrazioni contraenti mediante gli ordinativi di fornitura;
– infatti, con l’emissione dell’ordinativo di fornitura le amministrazioni contraenti danno origine ad un contratto per l’affidamento dei servizi oggetto di gara, della durata massima di trentasei mesi a decorrere dalla data di stipula della convenzione quadro;
– l’articolo 12 della convenzione quadro (“Clausola sociale”) prevede che, in conformità a quanto disposto dall’articolo 69 del Codice dei contratti pubblici in merito alle procedure di cambio d’appalto, debbano applicarsi le disposizioni della contrattazione collettiva in materia di riassorbimento del personale;
– pertanto, con tale clausola l’appaltatore subentrante si è impegnato ad assumere gli stessi addetti che operavano alle dipendenze dell’appaltatore uscente, compatibilmente con le mutate condizioni derivanti dall’espletamento del nuovo appalto, del contesto sociale e di mercato in cui si inseriscono, a condizione che il loro numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l’organizzazione d’impresa prescelta dall’imprenditore subentrante;
– in particolare, per le guardie particolari giurate (GPG) impiegate nell’appalto le disposizioni applicabili sono quelle contenute negli articoli 2 e seguenti del CCNL per dipendenti da istituti e imprese di vigilanza privata e servizi fiduciari, che prevedono, in caso di cessazione di appalto con subentro da parte di altra impresa nei servizi già oggetto dell’appalto stesso, l’obbligo per l’impresa subentrante di procedere all’assunzione con passaggio diretto e immediato del personale stesso;
– le medesime disposizioni del CCNL stabiliscono che, ove il nuovo appalto comporti l’impiego di un numero di unità lavorative inferiore rispetto a quello richiesto dalle precedenti condizioni contrattuali, l’impresa subentrante debba promuovere un incontro con l’impresa uscente e le organizzazioni sindacali territoriali al fine di ricercare “ogni possibile soluzione intesa al mantenimento dei livelli occupazionali”;
– qualora l’impresa subentrante contesti la congruità del numero di lavoratori indicati per il passaggio, e pertanto non si addivenga a un accordo sul punto, la stessa, ai sensi dell’articolo 5 CCNL, deve promuovere un incontro presso la Direzione territoriale del lavoro, ovvero in sede sindacale, con l’impresa uscente e le OO.SS. dimostrando documentalmente in tal sede le sue ragioni: in questo caso, le parti devono adoperarsi “per ricercare soluzioni alternative al licenziamento delle unità escluse o non ricomprese nel passaggio” e gli esiti dell’incontro devono essere verbalizzati ai sensi dell’articolo 411 c.p.c.;
– il CCNL precisa, inoltre, che “l’omessa attivazione dell’incontro … da parte dell’impresa subentrante o il mancato assolvimento dell’onere documentale ivi previsto comporterà per essa l’obbligo di assunzione di tutte le unità indicate per il passaggio”;

ACCERTATO che:
– l’Azienda ospedaliera universitaria (AOU) di Sassari ha aderito alla convenzione quadro con la deliberazione del direttore generale n. 732 del 27 dicembre 2017;
– con la deliberazione n. 337 dell’11 maggio 2018 il direttore generale della medesima AOU ha autorizzato l’emissione dell’ordinativo di fornitura per i servizi di vigilanza armata e portierato con un impegno di spesa di trenta mesi, dal 1° giugno 2018 al 7 novembre 2020, per complessivi euro 5.531.065 (IVA esclusa);

CONSIDERATO che:
– il 17 maggio 2018, a ridosso della data di inizio dell’esecuzione dell’appalto, l’AOU di Sassari ha comunicato alla società Gruppo Secur Spa, appaltatrice uscente dei medesimi servizi, la cessazione dell’appalto a partire, per l’appunto, dal 1° giugno 2018;
– il 28 maggio 2018 le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, UGL Sicurezza civile, Confìntesa, FSI e CISAL, la società uscente Gruppo Secur Spa e l’ATI Coopservice S.coop.p.A. si sono incontrate, in applicazione del surrichiamato articolo 12 della convenzione quadro, nell’ambito della procedura di cambio appalto relativa ai servizi prestati in favore dell’AOU di Sassari;
– tuttavia, in quella sede non si è addivenuti al previsto accordo a causa dell’abbandono del tavolo delle trattative da parte dell’ATI subentrante, che ha incolpato il Gruppo Secur Spa dapprima di non essere disponibile a fornire le informazioni necessarie in ordine al personale impiegato nell’esecuzione dei servizi appaltati e poi a non voler accettare i termini dell’accordo così come proposti dall’ATI Coopservice S.Coop.p.A;
– oggetto del contrasto al tavolo del cambio appalto è stato il mancato riconoscimento del diritto all’assorbimento di tutti gli 87 lavoratori dichiarati come impiegati prevalentemente e da più a lungo sull’appalto, e, tra questi, i lavoratori addetti ai servizi di ronda antincendio, i quali non sono stati ritenuti dall’ATI subentrante compresi nel piano di intervento;
– il 31 maggio 2018 è stato redatto un verbale, firmato solo da CISL, UIL e UGL (la CGIL era presente, ma non ha firmato) e dalla Coopservice S.Coop.p.A., nel quale tale società si impegnava a procedere all’assunzione di soli 27 operatori in forza alla Gruppo Secur Spa e già occupati nei servizi a favore dell’AOU di Sassari;
– nel medesimo verbale la Coopservice S.Coop.p.A. si impegnava, qualora l’AOU di Sassari avesse richiesto, in un momento successivo, un’estensione dei servizi oggetto dell’appalto, “a valutare la possibilità, compatibilmente con le proprie esigenze organizzative/produttive, di ricorrere all’assunzione del personale della società Gruppo Secur Spa precedentemente ed effettivamente impiegato sull’appalto con mansioni di portierato/custodia”;
– la Coopservice S.Coop.p.A. non ha siglato il succitato verbale in qualità di mandataria dell’ATI subentrante, ma esclusivamente con riferimento al personale che sarebbe transitato alle sue dipendenze;
– il verbale in questione non è stato sottoscritto né dall’appaltatore uscente né da tutte le organizzazioni sindacali;
– pertanto, tale documento non può intendersi quale verbale di cambio appalto conforme alle previsioni dell’articolo 5 CCNL, bensì come generico accordo sindacale con cui le OO.SS. firmatarie hanno cercato di garantire la continuità lavorativa almeno ai 27 lavoratori individuati dalla Coopservice S.Coop.p.A;
– a seguito del predetto accordo sindacale, la Gruppo Secur Spa ha stigmatizzato il comportamento della Coopservice S.Coop.p.A. con una lettera indirizzata alla Segreteria provinciale della UILTuCS, all’Ispettorato territoriale del lavoro di Sassari, alla Prefettura di Sassari, all’ASPAL Servizio strutture territoriali centro per l’impiego di Sassari, alla Questura di Sassari, alla CGIL, CISL, UGL, Confintesa e CISAL;
– con tale lettera, la società uscente ha evidenziato la violazione, da parte dell’appaltatore subentrante, di quanto prescritto dalla clausola sociale e dalle previsioni del CCNL e ha chiesto di poter acquisire immediatamente copia del verbale sottoscritto dalle OO.SS. con l’impresa subentrante, con l’indicazione dei lavoratori che sarebbero transitati alle dipendenze della Coopservice S.Coop.p.A. a seguito del cambio di appalto;

PRESO ATTO che:
– anche l’ATS ha aderito alle convenzioni relative ai tre lotti Sardegna Sud, Sardegna Centro e Sardegna Nord con la deliberazione del direttore generale n. 723 del 1° giugno 2018, con la quale ha approvato i piani dettagliati di intervento trasmessi dagli operatori economici affidatari e ha autorizzato la SC Logistica e Valorizzazione del Patrimonio all’emissione degli ordinativi di fornitura per un periodo di trenta mesi a far data dal 15 giugno 2018 e con conclusione il 14 dicembre 2020 (con l’esclusione delle guardie mediche, il cui ordinativo è stato limitato al periodo dal 15 giugno 2018 e sino al 14 giugno 2019), per un importo complessivo di euro 30.146.668 (IVA esclusa);
– il 6 e il 7 giugno 2018 sono state avviate le procedure di cambio appalto per l’ATS e in quell’occasione è stata stilata una graduatoria dei 61 lavoratori prevalentemente impiegati nei servizi appaltati ordinati in base all’anzianità di servizio;
– l’ATI subentrante ha stabilito il fabbisogno di risorse in 48 unità, lasciando fuori dal riassorbimento 13 lavoratori;

RILEVATO che:
– tuttavia, irragionevolmente e in violazione della clausola sociale, già dopo pochi giorni dall’avvio dell’esecuzione dell’appalto per l’ATS sono stati adibiti ai servizi di vigilanza e portierato nelle strutture della ASSL di Sassari, oltre ai lavoratori riassorbiti, anche ulteriori unità, in parte di nuova assunzione, con ciò emergendo chiaramente la non corretta quantificazione del fabbisogno di personale per l’esecuzione del nuovo appalto da parte dell’ATI Coopservice S.coop.p.A;
– in effetti, in forza del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali n. 194 del 2016, ai fini del calcolo del costo del lavoro nelle procedure di affidamento dei contratti pubblici il numero di ore annue mediamente lavorate (tenuto conto di ferie, festività, permessi e assenze per maternità, malattia e infortunio) per il personale dipendente da istituti di vigilanza privata viene stimato in 1604, decisamente inferiore al numero di ore annue quantificato ai fini dell’affidamento degli appalti di cui alla convenzione quadro per il Lotto n. 3;

EVIDENZIATO che:
– i lavoratori esclusi dal riassorbimento nell’ambito del cambio appalto per l’AOU e la ASSL di Sassari sono rimasti alle dipendenze della società uscente, che non ha provveduto al pagamento delle retribuzioni nel frattempo maturate e nel contempo, tuttavia, non avendo proceduto al licenziamento collettivo ha precluso ai lavoratori di poter accedere agli ammortizzatori sociali;
– nel periodo compreso tra giugno e luglio 2018, al fine di contribuire alla ricerca di una soluzione della vertenza la II Commissione permanente del Consiglio regionale ha avviato le audizioni dei lavoratori esclusi dal riassorbimento, dei competenti dirigenti dell’AOU di Sassari e della ATS, delle organizzazioni sindacali e dell’ATI subentrante;
– tuttavia, nei mesi successivi la già precaria situazione dei lavoratori esclusi ha subito un’ulteriore involuzione, giacché a ottobre, per effetto della scadenza del termine del contratto di affitto di azienda intercorso tra la società Gruppo Secur Spa e la S.G.S., il personale è passato nuovamente alle dipendenze della S.G.S., dichiarata fallita il 20 dello stesso mese;
– conseguentemente, nel mese di dicembre 2018 i lavoratori sono stati licenziati dal tribunale fallimentare e si ritrovano, oggi, disoccupati e con svariate mensilità di stipendio arretrate;
– i 45 lavoratori esclusi hanno iniziato immediatamente lo sciopero della fame e si sono accampati in Piazza d’Italia a Sassari per difendere il loro diritto al lavoro;
– fra i lavoratori esclusi molti sono padri di famiglia, la maggior parte delle quali monoreddito, e alcuni al tempo del cambio appalto erano assenti per cause di maternità o di malattia: sono persone che svolgono questa professione da 20/30 anni e che ora sono difficilmente ricollocabili nel mondo del lavoro (a uno di loro addirittura mancano soltanto due anni al raggiungimento dell’età pensionabile);
– tenuto conto del fatto che ad aver risentito delle conseguenze del cambio di appalto per effetto della stipula delle convenzioni quadro regionali per i servizi di vigilanza e portierato sono stati essenzialmente i lavoratori del Sassarese, questa si presenta come l’ennesima ferita inferta alle già sofferenti comunità del Nord Sardegna, troppo frequentemente private del diritto al lavoro e alla sicurezza economica e sociale, oltre che progressivamente spogliate dei servizi pubblici di prossimità;
– il 14 gennaio 2019 il Presidente del Consiglio, Ganau, ha scritto una lettera al Presidente della Regione rappresentando l’esigenza di accogliere l’invito del direttore generale dell’AOU di Sassari ad attivare al più presto un tavolo di confronto con la Regione al fine di valutare ogni opportuna soluzione atta a risolvere positivamente la vertenza;
– i giorni scorsi i lavoratori esclusi hanno manifestato anche davanti al Consiglio regionale di nuovo insediamento e sono stati ricevuti dall’attuale Presidente, On. Michele Pais;

RILEVATO ancora che non ha avuto alcun seguito la risoluzione n. 12/2015 approvata all’unanimità dalle Commissioni permanenti del Consiglio regionale I e II riunite in seduta congiunta in data 5 maggio 2015, Risoluzione che prevedeva l’impegno della precedente Giunta regionale a vigilare sulle fasi di predisposizione dei futuri bandi di gara così da esercitare l’attività di controllo sui livelli occupazionali e retributivi;

CONSIDERATO, inoltre, che tale risoluzione non ha prodotto nessun concreto effetto rispetto alle intenzioni manifestate affermandosi piuttosto come inutile esercizio di retorica;

RITENUTA, per i motivi sopra esposti, assolutamente improcrastinabile l’individuazione di una soluzione a tutela dei lavoratori non riassorbiti e delle loro famiglie,
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
ad avviare senza ulteriore indugio un dibattito con tutti i soggetti coinvolti nella vertenza dei lavoratori dell’ex Gruppo Secur Spa, compreso l’amministratore legale dell’ATI che si è aggiudicata la gara, non riassorbiti dall’appaltatore dei servizi integrati di vigilanza armata e portierato per l’AOU e la ASSL di Sassari al fine di individuare una soluzione a salvaguardia della dignità e dei diritti dei lavoratori stessi e delle loro famiglie,

impegna inoltre la Giunta regionale
ed in particolare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale
e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale

relativamente alle loro competenze, alla verifica immediata del rispetto delle disposizioni vigenti in materia di tutela dei lavoratori e dei loro diritti, attivando tutte le procedure che si rendessero necessarie laddove venissero riscontrate violazioni e illegittimità.

Cagliari, 29 maggio 2019

Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 29 maggio 2019.

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