Mozione n. 97

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 97

SCHIRRU – MULA – LANCIONI – MAIELI – SATTA Giovanni – USAI sulla necessità di far fronte alle gravissime carenze di specialisti nel servizio sanitario regionale.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– i presidi ospedalieri sardi versano in una situazione di difficoltà a causa della grave carenza di personale e in particolare di medici specialisti;
– la suddetta carenza deriva dall’uscita dal sistema per quiescenza di un numero ingentissimo di medici ed è destinata ad accentuarsi in considerazione dell’età media (superiore a 55 anni) dei professionisti attualmente in servizio, nonché per l’impatto che avrà la recente introduzione di misure come la cosiddetta “quota cento” e per la scelta di numerosi medici – stante il peggioramento delle condizioni di lavoro e l’aumento del carico individuale – di lasciare gli ospedali pubblici in favore di quelli privati alla ricerca di condizioni economiche e professionali più soddisfacenti;
– l’attuale situazione degli organici è conseguenza delle decisioni assunte in sede di programmazione del fabbisogno di medici specialisti;
– la determinazione del fabbisogno compete al Governo centrale (per il tramite dei Ministeri competenti) con la collaborazione delle regioni, le quali, nel fornire le indicazioni, dovrebbero tenere conto delle esigenze sanitarie e agire sulla base di una approfondita analisi della situazione occupazionale;
– la programmazione effettuata negli anni passati si è rivelata decisamente errata sia perché il numero di contratti di formazione post lauream, è inferiore alla richiesta di specialisti e di percorsi formativi rispetto al numero di laureati (e ciò ha prodotto il cosiddetto “imbuto formativo”, che nel tempo ha impedito a migliaia di giovani medici di specializzarsi), sia perché le regioni hanno spesso adottato decisioni basate su esigenze particolari piuttosto che tenere conto del sistema nel suo complesso e delle più impellenti necessità;
– le misure adottate dal Governo – aumento del numero dei contratti di formazione specialistica per l’anno 2019/2020 di più di 1800 unità (portandoli a 8.000) e la possibilità della partecipazione degli specializzandi dell’ultimo anno a concorsi per dirigenti medici – sebbene vadano nella direzione auspicata, sono state ritenute insufficienti per ridurre il deficit di specialisti per i prossimi 10 anni;
– la Sardegna, ai sensi della legge regionale 31 marzo 1992, n. 5, attualmente finanzia 29 contratti di formazione all’anno, distribuendoli su più specializzazioni, la maggior parte delle quali non particolarmente in sofferenza;
– un recente studio dell’ANAAO (Associazione nazionale aiuti assistenti ospedalieri) ha messo in evidenza che, se non si troveranno ulteriori e più efficaci soluzioni, nel 2025 mancheranno all’appello 16.500 medici specialisti all’interno del Servizio sanitario nazionale di cui, con riferimento alla Sardegna, 1154 medici con carenze in specialità particolarmente importanti quali medici di anestesia e rianimazione 81, chirurgia generale 116, medicina d’urgenza 153, medicina interna 73 e pediatria 259;

RILEVATO che la gravissima carenza di personale comporta già attualmente notevoli difficoltà, ma rischia, se non adeguatamente affrontata di mettere in serio pericolo l’erogazione dei LEA (livelli essenziali di assistenza),

impegna l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale

1) a riferire con urgenza su quanto esposto e sulle misure che s’intendono attuare per far fronte al problema;
2) ad adottare tutti i provvedimenti necessari per ovviare alla carenza di specialisti, facendosi parte attiva con il Governo nazionale per individuare misure atte a risolvere la situazione di sofferenza nella quale versano i nostri ospedali;
3) ad attivarsi presso il Governo affinché sia ulteriormente incrementato il numero di borse di studio a finanziamento statale per le scuole di specializzazione di medicina e chirurgia;
4) ad aumentare il numero dei posti aggiuntivi a finanziamento regionale nelle scuole di formazione post laurea in area medica adottando nel contempo tutte le iniziative volte a rendere la formazione medica maggiormente legata al fabbisogno della Regione.

Cagliari, 28 ottobre 2019

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