CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 653
AGUS – CADDEO – CIUSA – COCCO – LAI – LI GIOI – MANCA Desiré Alma – ORRÙ – SATTA Gian Franco – SOLINAS Alessandro – ZEDDA Massimo sulla programmazione in materia di edilizia sanitaria stabilita dalla Giunta regionale con la delibera n. 19/82 del 1° giugno 2023 e sullo stato di attuazione dell’accordo di programma di cui all’articolo 11 della legge regionale n. 1 del 2023.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– con delibera n. 19/82 del 1 giugno 2023 (art. 42 della legge regionale 11 settembre 2020, n. 24. Disposizioni attuative urgenti) la Giunta regionale ha dato attuazione all’articolo 42 della legge n. 24 del 2020 (riforma del sistema sanitario regionale) il quale prevede che “entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di sanità, predispone un piano di investimenti straordinari per il rinnovo e la sostituzione delle strutture ospedaliere esistenti mediante la realizzazione di nuovi presidi ospedalieri, di moderna concezione architettonica e funzionale, in grado di realizzare una migliore efficienza ed efficacia delle prestazioni sanitarie”;
– con la delibera n. 19/82 la Giunta ha stabilito la realizzazione di nuovi presidi ospedalieri:
– nella città di Cagliari, accorpando in un unico plesso l’offerta dei servizi ospedalieri attualmente offerti dall’Ospedale San Michele dell’ARNAS “G. Brotzu” e dall’Ospedale oncologico Businco;
– nel territorio del Sulcis-Iglesiente, ad integrazione dei servizi i servizi ospedalieri attualmente erogati presso gli Ospedali di Carbonia ed Iglesias;
– nella città di Alghero, accorpando i servizi sanitari attualmente offerti dagli Ospedali civile e Marino della città;
– nella città di Sassari, con un nuovo “ospedale di eccellenza” che accorpi gli attuali posti letto divisi tra i diversi ospedali della città, integrandoli con i necessari spazi da dedicare alla didattica universitaria e specialistica;
– nella delibera è stato altresì stabilito di affidare ad ARES, per gli ospedali di Cagliari e del Sulcis-iglesiente, alla ASL n. 1, per l’Ospedale di Alghero, e all’AOU Sassari, per l’Ospedale di Sassari, la predisposizione di studi di fattibilità che elaborino l’analisi socio-sanitaria-economica e del fabbisogno di cura reale che le strutture di nuova costruzione possano soddisfare, la loro collocazione ottimale e la sostenibilità tecnico-economica degli interventi;
RILEVATO che:
– gli Ospedali “San Michele” e “Businco” sono stati individuati negli anni scorsi come strutture da potenziare attraverso un piano di investimenti complessivo di 159 milioni di euro (finanziato attraverso fondi regionali, fondi FSC e altri fondi statali, fondi PNRR) finalizzato a realizzare interventi di ristrutturazione e ammodernamento tecnologico, il nuovo Ospedale pediatrico al Microcitemico, la realizzazione del secondo lotto degli interventi di potenziamento dell’Oncologico, la riqualificazione delle aree esterne e altri interventi vari;
– in particolare, per il potenziamento del “San Michele” era stato pianificato un ampliamento dell’ospedale con un nuovo edificio (“piastra tecnologica per l’emergenza-urgenza”) finanziato a seguito delle delibere CIPE n. 25/2016 e n. 26/2016 e della delibera di Giunta regionale n.65/5 del 10 agosto 2016, che avrebbe dovuto ospitare un pronto soccorso di nuova generazione, il Trauma Center, 14 nuove sale operatorie (di cui 2 ibride per neurochirurgia e chirurgia vascolare), 24 nuovi posti letto per la terapia intensiva post-chirurgia e il centro di terapia iperbarica;
– il piano per la realizzazione della piastra tecnologica è in corso di attuazione da parte dell’ARNAS che alla fine dello scorso anno ha portato a termine i primi affidamenti delle gare per la progettazione per un importo di 5.468.738,77 euro su un costo complessivo, per l’intero intervento, di 65 milioni di euro per il quale è, inoltre, previsto un finanziamento aggiuntivo di fondi statali di 19 milioni euro;
PRESO ATTO che:
– gli interventi di potenziamento programmati nei due ospedali ubicati nella città di Cagliari risultano incompatibili con le loro dismissioni stabilite lo scorso 1° giugno dalla Giunta regionale;
– fino a oggi la Giunta ha omesso dai propri atti qualsiasi riferimento a tale incongruenza e anzi, durante questa stessa legislatura ha, con diverse delibere approvate, avallato in continuità amministrativa il progetto della piastra tecnologica per l’emergenza-urgenza prevista per il potenziamento del “San Michele”;
– soltanto a mezzo stampa, recentemente, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e il Presidente della Regione hanno riferito della volontà della Giunta regionale di voler bloccare tutti i procedimenti previsti per gli interventi di potenziamento programmati precedentemente per questi ospedali;
EVIDENZIATO che:
– l’articolo 42 della legge di riforma sanitaria disponeva per la Giunta regionale l’individuazione non solo di nuovi ospedali da realizzare in sostituzione di presidi ospedalieri esistenti, ma anche quelli da mantenere in efficienza (art. 42, comma 2: “Per le finalità di cui al comma 1, la Giunta regionale individua, in particolare, i presidi ospedalieri da sostituire con nuove strutture e quelli da mantenere in efficienza. Con riferimento a questi ultimi, acquisisce dalle aziende entro le quali essi ricadono le relazioni tecniche di quantificazione economica degli interventi da realizzare”);
– a distanza di tre anni dall’approvazione della legge di riforma sanitaria la Giunta ha dato attuazione al capo I “Rinnovo delle strutture ospedaliere pubbliche” soltanto per una parte dell’articolo 42 (Realizzazione di nuovi presidi ospedalieri) omettendo qualsiasi iniziativa per intervenire sui presidi esistenti da mantenere in efficienza, impedendo di conseguenza l’avvio del “Piano straordinario di ristrutturazione e manutenzione dei presidi ospedalieri” previsto nell’articolo 43;
RITENUTO che:
– le decisioni sulla riorganizzazione, l’implementazione e l’innovazione del sistema degli ospedali della Sardegna non possano trascurare l’assenza di analisi e valutazioni, da compiersi sia su scala territoriale che su quella regionale, sulle conseguenze che saranno poste a carico della collettività con la dismissione di ospedali e, aspetto ancora più grave, sul blocco degli interventi di ristrutturazione già in corso di attuazione;
– tali valutazioni non possono prescindere “da una approfondita conoscenza del contesto e, quindi, dall’analisi dell’offerta ospedaliera e territoriale attuale e dalla indicazione dei bisogni di salute emergente che la Giunta regionale, secondo quanto da essa stessa riferito nella delibera del 1° giugno 2023, ancora non dispone;
– la scelta di rimodulare o addirittura di perdere centina di milioni di euro di risorse pubbliche (di cui una parte, come sopra richiamato, già in corso di utilizzo) per il potenziamento di una struttura ospedaliera di rilievo nazionale e vera eccellenza della sanità pubblica isolana, appare quanto meno inopportuna in mancanza di valutazione o chiarimento formale che la Giunta regionale ha omesso dai propri atti ufficiali e che ha comunicato soltanto a mezzo stampa;
– con la sostituzione degli ospedali “San Michele” dell’ARNAS e dell’Oncologico “Businco” con un nuovo e unico “Ospedale di città” la Giunta regionale ha stabilito un sostanziale declassamento del ruolo che attualmente tali presidi svolgono non solo per l’utenza del sud Sardegna, ma per l’intero territorio regionale: una scelta che si configura come un riassetto sostanziale della rete ospedaliera, materia che non può e non deve essere sottratta alle valutazioni e alle decisioni del Consiglio regionale;
CONSIDERATO che:
– nell’articolo 11 della legge regionale n. 1 del 23 febbraio 2023 (Legge di stabilità 2023) la Regione è stata autorizzata a sottoscrivere con il Comune di Cagliari un accordo di programma ai sensi dell’articolo 34 del decreto legislativo n. 267 del 2000 per la predisposizione di un piano straordinario di interventi infrastrutturali nella città di Cagliari;
– il comma 1 del suddetto articolo individua le opere rientranti nell’accordo di programma:
– nuovo stadio secondo gli standard previsti per le competizioni internazionali, entro i termini per ospitare i campionati europei 2032;
– nuovo ospedale cittadino;
– nuovo polo degli uffici regionali presso l’ex Caserma Trieste-Stallaggio Meloni;
– completamento del Campus universitario di Viale La Playa, anche mediante acquisizione delle aree contermini di proprietà di Rete ferroviaria italiana (RFI);
– potenziamento delle strutture residenziali e di ristorazione a servizio del diritto allo studio universitario lungo l’asse di Via Trentino in continuità all’esistente Casa dello studente e alle strutture del Centro universitario sportivo (CUS) di Cagliari, per la realizzazione;
– gli oneri a carico della Regione derivanti dall’attuazione dell’accordo di programma sono valutati in 50 milioni di euro nel quadriennio 2023-2026 (comma 2, articolo 11);
SOTTOLINEATO che:
– in più occasioni il Presidente della Regione è intervenuto, senza averne alcun titolo, in materia di sviluppo urbanistico della città di Cagliari, ipotizzando i luoghi di localizzazione del nuovo stadio e del nuovo ospedale in vari quartieri della città;
– le ipotesi avanzate dal Presidente della Regione non trovano coerenza negli strumenti di pianificazione urbanistica in vigore e adottati dal Comune di Cagliari, né risulta ancora oggi la volontà da parte dell’Amministrazione comunale di voler recepire e accettare tali ingerenze;
– l’accordo di programma Regione – Comune di Cagliari contiene interventi con stati di avanzamento diversi tra loro, alcuni dei quali non risultano nemmeno avviati: se per la realizzazione dello stadio l’amministrazione comunale dispone già della necessaria variante urbanistica, non altrettanto avanzati risultano gli iter di realizzazione delle altre opere, in particolare di quello del nuovo ospedale;
PRESO ATTO che:
– l’accordo di programma, così come definito nella legge regionale n. 1 del 2023, richiede una modifica che consenta da subito il proseguo dell’iter di realizzazione di quelle opere già definite e approvate dal Comune di Cagliari;
– per tutelare una visione organica del sistema sanitario regionale e per scongiurare la frammentazione degli interventi strutturali in materia di sanità pubblica, le valutazioni sulla realizzazione di nuovi ospedali, la loro localizzazione e il loro ruolo nel Servizio sanitario regionale non possono prescindere da attente e contestuali valutazioni sugli interventi di manutenzione e riqualificazione da realizzarsi negli ospedali esistenti,
impegna il Presidente della Regione
1) a riferire all’Assemblea del Consiglio regionale in merito alle vicende sopra esposte e chiarirne ogni aspetto;
2) a ritirare la delibera di Giunta regionale n. 19/82 del 1° giugno 2023;
3) a supportare il Consiglio regionale, attraverso le strutture amministrative della Regione in capo alla Presidenza, nell’elaborazione di una proposta di modifica dell’articolo 11 della Legge di stabilità 2023 da approvare con assoluta urgenza al fine di eliminare dall’articolato le opere non condivise con il Comune di Cagliari e per le quali l’iter amministrativo, urbanistico e finanziario non sia compatibile con la realizzazione nel breve periodo.
Cagliari 21 giugno 2023