Mozione n. 574

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 574

PERU – OPPI – SECHI – MORO – STARA sulla necessità di convocare la cabina di regia sullo stato di attuazione del progetto della Chimica verde a Porto Torres, così come previsto dal protocollo d’intesa sottoscritto nel maggio del 2011, per rilanciare e adeguare il progetto e gli investimenti nell’area industriale di Porto Torres.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il 26 maggio 2011 è stato sottoscritto a Palazzo Chigi il protocollo d’intesa per la Chimica verde a Porto Torres, tra Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Ministero delle politiche agricole, Ministero dello sviluppo economico, Regione autonoma della Sardegna, Provincia di Sassari, Comune di Alghero, Comune di Porto Torres, Comune di Sassari, Novamont, Eni, Polimeri Europa, Syndial, Enipower, CGIL, CISL, UIL, UGL, FILCTEM, FEMCA, UILCEM e UGL Chimici;
– tale progetto avrebbe dovuto riconvertire il sito petrolchimico di Porto Torres in un polo di eccellenza, tra i primi in Europa, per la realizzazione di prodotti chimici ecocompatibili, con impianti per la produzione di monomeri-bio, bio-plastiche, biolubrificanti, additivi per gomme ed elastomeri e di una centrale elettrica alimentata a biomasse;
– l’attuazione del progetto avrebbe consentito di salvaguardare e incrementare i livelli occupativi della chimica di base e tutto l’indotto, con investimenti totali pari a oltre 700 milioni di euro che avrebbero trasformato l’area industriale di Porto Torres nel più grande polo europeo della Chimica verde;

CONSIDERATO che:
– a distanza di oltre dieci anni dalla firma il suddetto protocollo d’intesa risulta attuato solo parzialmente, con soli 2 impianti su 7 realizzati e con una forza lavoro complessiva ridotta rispetto a quanto previsto nel 2011;
– oggi, ancor più di allora, il sito industriale di Porto Torres ha tutte le caratteristiche per sviluppare e chiudere in loco la filiera della Chimica verde e di svolgere un ruolo di primissimo piano nei mercati delle materie biodegradabili ed eco compatibili;
– la presenza dell’Università di Sassari, con la quale sono stati già avviati progetti di ricerca e Master universitari sulla Chimica Verde rappresenta un ulteriore valore aggiunto per lo sviluppo ed il potenziamento del progetto;
– l’inserimento nel 2016 del territorio del polo industriale di Porto Torres tra le aree di crisi complessa consente di poter ottenere ulteriori finanziamenti e agevolazioni utili al rilancio e al potenziamento della filiera green a Porto Torres;

SOTTOLINEATO che:
– tra gli investimenti considerati strategici del PNRR quelli legati all’industria green e all’economia circolare rivestono un’importanza fondamentale. A questo proposito il sito industriale di Porto Torres rappresenta il luogo ideale per attrarre progetti e investimenti, pubblici e privati, finanziati dal Piano;
– per alimentare l’impianto a biomasse sono necessari ingenti quantità di materie e oli vegetali che oggi vengono importati in Sardegna e che potrebbero essere invece coltivati in loco, utilizzando sistemi di coltivazioni in serre cosiddette aeroponiche industriali che, senza il consumo del suolo e senza incidere sull’agricoltura tradizionale, hanno una resa oltre 50 volte superiore a quelle tradizionali;

RICORDATO, infine, che l’addendum al protocollo d’intesa del 2011 prevedeva che la Regione Sardegna promuovesse e coordinasse un tavolo regionale sui temi e gli impegni del protocollo e “impegnava la Regione alla definizione di un progetto integrato per il territorio di Porto Torres che prevedesse ulteriori opportunità di verticalizzazione industriale della chimica verde, strumenti di promozione dello sviluppo locale e di contrasto della crisi delle aree industriali con interventi di incentivazione per la creazione d’impresa, l’auto impiego, la formazione e riqualificazione del personale”,

impegna il Presidente della Regione affinché

1) attivi entro venti giorni la “cabina di regia” prevista dal protocollo d’intesa sulla chimica verde;
2) invii alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, una nota allo scopo di determinare la convocazione delle parti presso la stessa presidenza, al fine di porre in campo tutte le azioni indispensabili per avviare un dialogo costruttivo tra le parti per la definizione di un piano industriale attraverso un accordo di programma quadro sulla green chemistry e sui percorsi di sostenibilità.

Cagliari, 18 marzo 2021

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