Mozione n. 572

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 572

GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA – LAI – COCCO – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – Zedda Massimo – LI GIOI – CIUSA – MANCA Desiré Alma – SOLINAS Alessandro sulla necessità di riavviare gli investimenti connessi allo sviluppo della Chimica Verde nello stabilimento Chimico di Porto Torres, secondo le logiche previste nel Protocollo sottoscritto il 26 maggio 2011 e in coerenza con quanto stabilito nel PNRR, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– l’area industriale di Sassari-Porto Torres ha tutte le caratteristiche per diventare sede di sviluppo dell’economia green e circolare sulla quale si basa il rilancio del Paese;
– attraverso piani di riconversione ecologica dell’industria utili al superamento dell’area di crisi industriale complessa che attanaglia il territorio del Nord della Sardegna si può raggiungere tale obiettivo;
– l’area industriale di Porto Torres possiede i requisiti tecnici e logistici che consentono di ultimare il progetto attuando azioni concrete per il superamento dell’uso dei derivati dal petrolio a favore di nuove soluzioni e prodotti biodegradabili;
– il Nord della Sardegna può riassumere un ruolo chiave nei nuovi mercati delle materie biodegradabili, settore in evidente costante crescita e che rappresenta una esemplificazione perfetta della circolarità;

VALUTATO che il progetto può realmente incidere nel profondo del sistema produttivo attraverso l’integrazione di filiera corta con il settore agricolo e forestale soprattutto grazie all’avanzamento della tecnologia della coltivazione fuori suolo, che consentirebbe di produrre in Sardegna l’intero fabbisogno di materie prime, quali le biomasse e gli oli vegetali;

CONSIDERATO che:
– il progetto della chimica verde risulta fondamentale per il rilancio industriale della Sardegna che consentirebbe la riqualificazione della vecchia industria chimica di base e la trasformazione del sito industriale di Porto Torres in un importante complesso che potrà svolgere un ruolo primario nella riconversione di vecchie tecnologie in nuovi processi puliti e nella progettazione di nuovi prodotti e nuove lavorazioni eco-compatibili;
– l’ambizioso progetto della chimica verde consentirebbe non solo di salvaguardare i livelli occupativi, diretti e dell’indotto, ma anche di creare nuovi posti di lavoro;
– tutti i soggetti interessati possono trarre grandi vantaggi da un accordo per un piano di sviluppo industriale condiviso che coinvolga l’intero sistema produttivo locale divenendo un soggetto attivo unico ed imprescindibile nel processo di filiera per la produzione della materia prima indispensabile per alimentare lo stabilimento;

CONSIDERATO ulteriormente che l’attuale situazione politica ed economica internazionale evidenzia, in coerenza con quanto già determinatosi secondo le logiche del PNRR, quanto sia opportuno realizzare politiche industriali capaci di ridurre la dipendenza dagli idrocarburi, anche nella produzione di materie,

impegna il Presidente della Regione

1) ad attivare la “cabina di regia”, secondo quanto previsto dal Protocollo di chimica verde;
2) a inviare, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, una nota allo scopo di determinare la convocazione delle parti presso la stessa presidenza, al fine di porre in campo tutte le azioni indispensabili per avviare un dialogo costruttivo, ritenuto indispensabile per dare corso ad una nuova fase attraverso il riavvio degli investimenti, per mezzo di un’intesa che potrà scaturire con l’impegno straordinario del Governo, della Presidenza del Consiglio, della Regione autonoma della Sardegna e dell’ENI, attraverso la definizione di un piano industriale e di un conseguente accordo di programma quadro sulla green chemistry e sui percorsi di sostenibilità.

Cagliari, 16 marzo 2021

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