CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 562
COCCO – DERIU – LAI – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo – LI GIOI – CIUSA – MANCA Desiré Alma – SOLINAS Alessandro sulla grave carenza di personale nell’organico delle strutture territoriali dell’INPS in Sardegna e, in particolare, del personale medico presso la Commissione medica locale di Nuoro.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– l’accertamento del possesso dei requisiti sanitari previsti dalla legge per il riconoscimento dell’invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità viene eseguito da una Commissione medica locale (CML) presso le Aziende sanitarie locali, integrate con un medico INPS;
– l’accertamento sanitario svolto dal medico legale dell’INPS, consente di verificare i requisiti sanitari richiesti per il riconoscimento dell’invalidità civile, cecità civile, sordità, disabilità e handicap;
– il Comitato provinciale INPS di Nuoro, in data 25 gennaio 2022, ha approvato un ordine del giorno in cui si evidenzia la sofferenza nell’organico delle strutture territoriali dell’Istituto in Sardegna e la carenza di medici per la CML di Nuoro;
– lo stesso Comitato provinciale, in data 25 marzo 2021, e il Comitato regionale INPS, in data 14 settembre 2021, ha approvato un ordine del giorno in cui si segnala la situazione relativa alle gravi carenze di organico dell’INPS Sardegna, e in particolare nella provincia Nuoro-Ogliastra, con particolare riferimento alla situazione del gabinetto medico e ad alcuni uffici periferici, dove l’ulteriore contrazione del personale ne mettono a rischio l’esistenza;
– la rivisitazione degli assetti territoriali dell’INPS in Sardegna, di cui alla determinazione presidenziale n. 52 del 16 maggio 2018 e alla circolare n. 96 del 21 settembre 2018, è stata già oggetto di un intervento del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, con nota del giorno 11 ottobre 2018, inviata al Ministro del lavoro e delle politiche sociali e al Presidente dell’INPS;
CONSIDERATO che:
– la carenza di personale medico e amministrativo presso gli uffici territoriali dell’INPS, determina una forte ricaduta sul cittadino con gravi disservizi e ritardi nel riconoscimento dell’invalidità civile e, pertanto, nel riconoscimento di tutti i benefici di natura economica (pensioni, assegni, indennità) e non economica (agevolazioni fiscali, assistenza sanitaria, permessi ex legge n. 104 del 1992, collocamento obbligatorio al lavoro) previsti dalla legge;
– le decisioni organizzative assunte dall’INPS in merito alla riduzione/chiusura di alcune sedi territoriali dell’Istituto, alle assegnazioni di nuovo personale e ai trasferimenti del personale verso le sedi centrali, non pongono i cittadini sardi al centro di un’organica, funzionale ed efficiente distribuzione delle prestazioni, determinando disservizi, soprattutto nei territori interni o più isolato dell’isola, con gravi disagi tra i cittadini portatori di gravi patologie o disabilità, che necessitano di immediati controlli e accertamenti per il riconoscimento dell’invalidità civile;
– l’ormai costante depauperamento delle risorse umane degli uffici INPS della Sardegna, per effetto dei trasferimenti, delle cessazioni e dei pensionamenti del personale dell’Istituto (nel triennio 2019/2021 si sono avute 37 cessazioni), porterà ad una diminuzione dell’organico fino alla soglia critica in cui non sarà garantita la risposta minima all’utenza;
VALUTATA:
– la necessità di dover garantire l’erogazione delle prestazioni e dei servizi offerti dall’INPS in maniera efficiente e omogenea in tutta la regione, specialmente nei territori dell’interno e più isolati, in cui la carenza dei servizi di trasporto pubblico e la vetusta/pericolosità delle infrastrutture stradali non permette un agevole raggiungimento delle sedi centrali;
– la forte rilevanza che hanno i nuovi adempimenti legislativi previsti dalle riforme afferenti reddito e pensioni di cittadinanza, ammortizzatori sociali ed altre misure collegate all’emergenza sanitaria, sugli attuali carichi di lavoro del personale INPS;
EVIDENZIATI i notevoli ritardi nell’erogazione di alcune prestazioni e servizi da parte dell’INPS ai cittadini, principalmente dovuti alla carenza di personale medico e amministrativo presso le strutture territoriali dell’isola, solo in parte giustificati dall’emergenza sanitaria Covid-19;
RITENUTO che sia necessario far fronte al fabbisogno del personale delle strutture INPS della Sardegna riequilibrando il personale in uscita, determinato dai trasferimenti, dalle cessazioni e dai pensionamenti (tra l’altro del tutto prevedibili), potenziando gli attuali organici ricorrendo a nuove immissioni di personale attraverso lo svolgimento di nuovi concorsi straordinari, procedure di mobilità e altri strumenti previsti dalla normativa, valutando inoltre l’utilizzazione, tramite il comando, delle figure professionali operanti nell’ambito della pubblica amministrazione,
impegna il Presidente della Regione
l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale
e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale
ad adoperarsi con la massima urgenza nei confronti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con i vertici dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, al fine di assicurare l’erogazione delle prestazioni e dei servizi INPS, in maniera efficiente e omogenea a tutti i cittadini sardi.
Cagliari, 8 febbraio 2021