Mozione n. 547

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 547

LI GIOI – CIUSA – MANCA Desiré Alma – SOLINAS Alessandro in merito alla necessità di intraprendere ogni iniziativa utile all’inserimento della Sardegna nei corridoi della Rete Ten-T.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– le reti Trans-europee di trasporto (in acronimo Ten-T, dall’inglese Trans – European Network-Transport) rientrano nelle reti europee dei settori delle infrastrutture e dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni (TENs), previste dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (articolo 170) e mirano a favorire l’interconnessione delle reti infrastrutturali nazionali e la loro interoperabilità, tenendo conto in particolare della necessità di collegare le regioni centrali dell’Unione europea, prive di sbocchi al mare, con le regioni periferiche e quelle insulari;
– le reti Ten-T sono un insieme di infrastrutture lineari (ferroviarie, stradali e fluviali) e puntuali (nodi urbani, porti, interporti e aeroporti) considerate rilevanti a livello comunitario; al loro interno viene individuata la core Network (rete centrale), che è costituita dai nodi urbani a maggiore densità abitativa, dai nodi intermodali di maggiore rilevanza e dalle relative connessioni;
– oggi la priorità a livello europeo è quella di assicurare la continuità dei corridoi, realizzando i collegamenti mancanti, assicurando collegamenti tra le differenti modalità di trasporto ed eli-minando i colli di bottiglia esistenti;
– la rete centrale è articolata in 9 corridoi principali di cui 2 corridoi Nord-Sud, 3 corridoi Est-Ovest e 4 corridoi diagonali;
– quattro dei nove Corridoi Ten-T interessano l’Italia e sono:
Baltico-Adriatico;
Mediterraneo;
Scandinavo-Mediterraneo;
Reno-Alpi.
questi comprendono 9 nodi urbani (Roma, Bologna, Cagliari, Genova, Milano, Napoli, Torino, Venezia e Palermo), 11 aeroporti della rete centrale (Milano Linate, Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Bergamo-Orio al Serio, Bologna-Borgo Panigale, Cagliari-Elmas, Genova-Sestri, Napoli Capodichino, Palermo-Punta Raisi, Torino-Caselle e Venezia-Tessera), 14 porti marittimi della rete centrale (Ancona, Augusta, Bari, Cagliari, Genova, Gioia Tauro, La Spezia, Livorno, Napoli, Palermo, Ravenna, Taranto, Trieste e Venezia);

CONSIDERATO che:
– la Commissione stima che il fabbisogno di investimenti per la realizzazione dei soli corridoi della rete centrale nel periodo 2014-2030 sia pari a più di 700 miliardi di euro per circa 2.500 progetti nel settore delle infrastrutture di trasporto sia nei territori sia attraverso le frontiere degli Stati membri stessi (progetti transfrontalieri);
– ai fondi già stanziati direttamente dall’Unione europea per gli investimenti infrastrutturali si aggiungeranno ulteriori risorse derivanti dal Programma operativo nazionale (PON) Infra-strutture e Reti 2014-2020, dai finanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo di rotazione nazionale, con lo scopo di investire in 3 settori strategici: infrastrutture ferroviarie, infrastrutture portuali e sistemi di trasporto intelligenti con la finalità di sostenere la creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti multimodale con investimenti nella rete Ten-T;
– il rilancio del Mezzogiorno deve passare anche attraverso l’attuazione di un concreto e organico piano infrastrutturale e della logistica che preveda, oltre al completamento delle reti Ten-T e dei corridoi transeuropei esistenti, anche la realizzazione di ulteriori reti Ten-T, che possano implementare lo sviluppo dell’area mediterranea e accelerare la ripartenza economica post-pandemica;
– oltre agli interventi infrastrutturali della dorsale adriatica sono previsti o in fase di progettazione ulteriori interventi per il rilancio infrastrutturale e della logistica del Mezzogiorno, tra i quali il potenziamento della rete ferroviaria dell’alta velocità Cagliari-Sassari-Olbia;
– a quanto già previsto per la rete ferroviaria si aggiungono gli interventi volti alla manutenzione, all’aumento della capacità e della sostenibilità ambientale per i porti del Sud Italia, dai quali transita il 46 per cento dei traffici totali;

EVIDENZIATO che:
– a partire dal 2009 è stato avviato dalla Commissione europea un ampio processo di revisione della rete Ten-T che ha condotto all’attuale configurazione della rete, con l’obiettivo di realizzare un’effettiva integrazione dei sistemi di trasporto nazionali in un sistema di trasporto europeo e quindi di favorire, attraverso la libera circolazione di persone e merci, il raggiungimento del mercato unico quale presupposto per la crescita economica e per la competitività dell’Europa;
– la revisione ha portato ad un nuovo quadro legislativo, che definisce lo sviluppo della politica dei trasporti fino al 2030/2050, attraverso l’emanazione di due nuovi regolamenti: regolamento (UE) n. 1315/2013 e regolamento (UE) n. 1316/2013;
– i nuovi orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti prospettano la creazione di una rete Ten-T articolata in due livelli: una rete globale (da realizzarsi entro il 2050) che mira a garantire la piena copertura del territorio dell’Unione europea e l’accessibilità a tutte le regioni e una rete centrale a livello di Unione europea (da realizzarsi entro il 2030) basata su un «approccio per corridoi»;
– il regolamento (UE) n. 1315-2013, che definisce una serie di orientamenti per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (Ten-T), disciplinando la politica dell’Unione europea in materia di infrastrutture logistiche, è nuovamente soggetto a revisione;
– la fase per la consultazione pubblica sulla proposta di revisione degli orientamenti della Rete Transeuropea dei trasporti (TEN-T) si è conclusa il 5 maggio 2021;
– il 16 dicembre 2021 si è aperta la fase di consultazione sull’atto di revisione adottato da parte della Commissione;
– tale fase di consultazione si concluderà il prossimo 22 febbraio;

EVIDENZIATO altresì che:
– il 28 novembre 2020, su iniziativa tra gli altri del deputato On.le Nardo Marino, la Camera dei Deputati ha approvato la risoluzione n. 8-00091 che impegna il Governo, tra l’altro, a:
14. a promuovere un aggiornamento del Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna firmato il 29 luglio 2016, ai fini della attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 60, comma 6, del decreto legge n. 76 del 16 luglio 2020, convertito con modificazione con legge n. 120 dell’11 settembre 2020, promuovendo la realizzazione delle infrastrutture necessarie a garantire l’approvvigionamento di gas metano all’Isola ai fini del rilancio delle attività produttive a prezzi sostenibili e in linea con quelli del resto d’Italia, assicurando al contempo la compatibilità con l’ambiente e l’attuazione degli obiettivi del PNIEC in tema di rilancio industriale, di decarbonizzazione dei consumi e di phase out delle centrali a carbone, a condizioni di sicurezza e di prezzo per i cittadini e le imprese sarde analoghe a quelle di altre regioni italiane, promuovendo altresì lo sviluppo della concorrenza al fine di ridurre il prezzo della fornitura;
e) adottare iniziative affinché l’Unione europea proceda alla rivisitazione della Rete Ten-T affinché tutta la Sardegna vi sia inclusa;
g) prevedere e garantire che i servizi di trasporto via mare da e per la Sardegna, sia dei passeggeri che delle merci, siano organizzati in regime di continuità territoriale marittima, al fine di ridurre lo svantaggio strutturale permanente dovuto all’insularità, in coerenza con la normativa europea;
h) completare la rete viaria interna della Sardegna attraverso l’attuazione degli interventi previsti dagli accordi Stato-regione e dal Patto per la Sardegna con l’obiettivo della integrazione dell’intera maglia viaria di collegamento tra i principali sistemi urbani dell’isola (S.S. Porto Torres-Cagliari e S.S. Sassari-Olbia);
– il 9 dicembre 2021 in Commissione IX (Trasporti) della Camera è stata approvata la risoluzione 7-00692 che impegna il Governo, tra l’altro, “ad adottare iniziative affinché l’Unione europea proceda alla rivisitazione della Rete Ten-T affinché tutta la Sardegna vi sia inclusa”;

RITENUTO che:
– l’inserimento dell’intera Sardegna nella rete dei trasporti trans europei rappresenti un’occasione imperdibile per concretizzare l’idea di rendere l’Isola una grande piattaforma logistica strategica al centro del Mediterraneo;
– il Presidente della Regione e la Giunta regionale tutta debbano adottare, per quanto di competenza, ogni iniziativa utile all’inserimento di tutta la Sardegna nella Rete Ten-T,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

per quanto di competenza, ad adottare tempestivamente ogni iniziativa utile all’inserimento di tutta la Sardegna nella Rete Ten-T.

Cagliari, 29 dicembre 2021

Condividi: