CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 461
CIUSA – MANCA Desiré Alma – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sulle misure regionali a favore delle riaperture all’aria aperta.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– nella conferenza stampa del 16 aprile il Governo ha annunciato il calendario delle riaperture tra cui si evidenziano:
– dal 26 aprile nelle zone gialle i ristoranti, bar, pub, gelaterie possono aprire la sera, solo se hanno tavoli all’aperto;
– dal 26 aprile consentiti sport di contatto, calcetto compreso, all’aperto;
– dal 26 aprile riaprono cinema e teatri nelle zone gialle, solo con il 50 per cento dei posti fino a un massimo di 500 persone;
– sempre dal 26 aprile, riaprono i musei, solo nelle zone gialle e solo nei giorni feriali;
– dal 1° maggio i clienti di ristoranti, bar, pub e gelaterie possono consumare anche all’interno dei locali;
– dal 15 maggio riparte la stagione balneare: stabilimenti aperti ma solo con i lettini a 1 metro di distanza;
– dal 15 maggio riaprono anche le piscine all’aperto: due metri fuori dall’acqua tra una persona e l’altra e uno spazio tra i 7 e i 10 metri quadrati per ogni bagnante in vasca;
– dal 1° luglio via libera a tuffi nei parchi acquatici, piscine degli stabilimenti termali;
– il 1° luglio riapriranno al pubblico le fiere e i congressi;
– il minimo comune denominatore della ambiziosa road map del Governo risiede nel dare precedenza alle attività all’aperto in virtù del cosiddetto “rischio ragionato”, ovvero sul basso rischio di contagio purché all’aria aperta;
CONSIDERATO che:
– è indubbio che per procedere decisi verso le riaperture occorre usare la leva dei vaccini;
– per quanto il piano vaccinale abbia registrato una netta accelerata in questi ultimi giorni, soprattutto in alcune regioni, e l’UE abbia annunciato l’arrivo di nuovi vaccini, la Sardegna è ancora troppo indietro;
– per questo motivo, oltre alla necessaria accelerazione della campagna vaccinale, occorre utilizzare anche un’altra leva, quella delle confortevoli condizioni climatiche della nostra Isola: queste due condizioni insieme ci permettono di dare aria e respiro a tutte le aziende che attendono di poter riaprire in sicurezza;
– difatti 14 mesi di chiusura non possono essere sanati solo con i ristori, misure di sostegno economico non sufficienti e nella maggior parte dei casi eccessivamente tardivi per chi attende oramai da troppo tempo un vero programma di gestione della crisi;
– la Regione deve pertanto agire con lungimiranza e prudenza, affinché vengano adottate tutte le misure di sicurezza necessarie a consentire di ripartire prima delle altre regioni d’Italia;
– vale la pena sperimentare nuovi protocolli che consentano la riapertura all’aria aperta e in totale sicurezza al fine di permettere così già da maggio alla Sardegna di candidarsi a diventare la meta più ambita per le vacanze estive;
RITENUTO che:
– nonostante i ritardi della campagna vaccinale, abbiamo la possibilità, grazie alle favorevoli condizioni climatiche caratterizzanti il nostro territorio, di agevolare la ripresa in sicurezza di tutti i comparti produttivi ridefinendo i regolamenti comunali al fine di rendere tempestivamente disponibile l’utilizzo di tutti gli spazi esterni fruibili (giardini, terrazze, plateatici, dehors), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro;
– per questo la Regione deve avere un ruolo proattivo e coinvolgere tutti i comuni sardi, affinché non si corra il rischio di dare garanzie solo a chi ha locali con spazi esterni già autorizzati e determinare così una discriminazione nei confronti di chi lo spazio esterno non ce l’ha;
– gli spazi dovrebbero essere riorganizzati, in base alle condizioni logistiche e strutturali, con il fine di evitare gli assembramenti e assicurare le misure di distanziamento interpersonale;
– in tal senso potrebbe essere presa in considerazione anche la pedonalizzazione temporanea (per esempio nei fine settimana, o nella fascia oraria che va dalle 19 alle 22) di porzioni dei centri urbani adatte a ospitare i tavoli all’aperto di coloro che non dispongono di un dehors;
– questa è la strada per la riapertura, attraverso la creazione di spazi esterni di cui gli esercenti possano usufruire con pari opportunità, soprattutto nei contesti che non hanno permesso loro di ottenere un dehors su strada negli anni passati,
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) a voler disporre che tutti i comuni provvedano a ridefinire tempestivamente i regolamenti comunali al fine di rendere disponibile e gratuito l’utilizzo di tutti gli spazi esterni fruibili (giardini, terrazze, plateatici, dehors);
2) a mettere in campo tutte le misure necessarie a voler consentire l’immediata ripresa di tutte le attività economiche, produttive e ricreative all’aperto in sicurezza e ridare così ai cittadini sardi la possibilità di riprendere in mano la propria vita purché all’aria aperta ma sempre nel rispetto delle misure minime di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio.
Cagliari, 23 aprile 2021