Mozione n. 429

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 429

PIGA – MURA – MUNDULA – SECHI – SATTA Giovanni Antonio – COCCIU – CAREDDA – GIAGONI sulla necessità e urgenza di porre in essere gli interventi finalizzati al miglioramento del sistema irriguo nel Parteolla e Basso Campidano.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– la Regione ha storicamente basato la propria economia sulle attività legate all’agricoltura ed all’allevamento, con produzioni tipiche, allevamento di bestiame, coltivazione della vite e dell’olivo, produzione di formaggi ovini e vaccini, attività agroindustriali ed agrituristiche, da cui dipendono importantissime ricadute di carattere occupazionale, a beneficio delle aree rurali, e talvolta più marginali o periferiche, del territorio regionale, quale ad esempio la regione storica del Parteolla;
– l’agricoltura riveste contemporaneamente una funzione strategica imprescindibile in quanto presidio stabile rispetto alla salvaguardia e alla valorizzazione delle risorse ambientali floro-faunistiche e paesaggistiche dell’intera Sardegna;
– l’irrigazione dei campi, in tale contesto, costituisce condizione fondamentale e talvolta indispensabile per un’agricoltura sostenibile e moderna, in grado di competere sui mercati nazionali ed esteri e di creare reddito per le imprese agricole coinvolte;
– i costi d’irrigazione incidono in maniera determinate sulle spese generali di produzione a carico delle aziende agricole, ma anche sul rischio d’impresa, legato alla variabilità delle condizioni meteo-climatiche stagionali;
– l’esperienza ormai consolidata negli anni, confermata poi dagli studi effettuati dall’ANBI (Associazione nazionale consorzi di bonifica e tutela del territorio e acque irrigue), ci restituisce dati piuttosto chiari rispetto alla diversa capacità produttiva di un terreno, in base al fatto che sia irrigato o meno. La produzione può raggiungere, infatti, anche un +30 per cento laddove il terreno è regolarmente irrigato, ma soprattutto l’84 per cento dell’agro-alimentare italiano deriva dall’agricoltura irrigua, che consente di ridurre i costi di produzione a vantaggio delle politiche commerciali legate al prezzo finale di vendita;
– l’irrigazione permette, inoltre, la conversione delle produzioni agricole in colture specializzate, di maggior qualità e più rispondenti alle richieste del mercato;

CONSIDERATO che:
– il rapporto di analisi 2019, redatto dall’Agenzia regionale Laore, sugli scenari isolani della filiera vitivinicola, ha evidenziato oltre 2000 ettari di superficie vitata distribuita complessivamente nei soli Comuni di Dolianova, Serdiana, Ussana, Donori, Soleminis e Settimo San Pietro, da cui emerge una forte vocazione agricola nelle dinamiche economiche e sociali di tali territori;
– nel caso specifico del Parteolla, in cui risulta insediato un tessuto economico e produttivo formato da centinaia di aziende agricole, con un fatturato annuo complessivo che si stima di almeno 100 milioni di euro, di cui solo una piccolissima parte, peraltro non diffusa, beneficia di allaccio alla condotta idrica irrigua, ad opera di ENAS, per il tramite del Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale;
– la gran parte delle aziende agricole del Parteolla e Basso Campidano risulta, invece, esclusa dai servizi offerti dal Consorzio di bonifica ed è costretta ad “arrangiarsi” e sostenere costi maggiori per potersi approvvigionare dell’acqua necessaria per irrigare i campi;
– risultano poi le aziende storiche che si approvvigionano alla rete ENAS con cristallizzazione del servizio;
– infatti esse non possono richiedere un ampliamento del servizio irriguo e nemmeno eventualmente volturarlo qualora si verificasse l’opportunità di vendita dei terreni;
– per far fronte alle criticità derivanti dall’assenza di acqua vengono realizzati, a spese dei privati interessati, pozzi per cui sono necessari progetti, autorizzazioni, costi di trivellazione, acquisto di pompe sommerse, spese per l’energia elettrica o per l’acquisto di gruppi elettrogeni, da cui derivano costi aggiuntivi, per decine di migliaia di euro l’anno, che si potrebbero facilmente risparmiare con la realizzazione di infrastrutture per l’approvvigionamento e la distribuzione idrica in agro, da parte del competente consorzio;
– oltre ai maggiori costi per il pompaggio, le imprese stanno affrontando problemi di impoverimento e di peggioramento della qualità della risorsa idrica presente in falda.

CONSTATATA l’esistenza di un progetto esecutivo, di raccordo idrico e di collegamento con i terreni della regione storica del Parteolla e Basso Campidano, per la cui realizzazione occorrono complessivamente circa 7 milioni di euro;

RIMARCATO che:
– i territori interessati dal progetto ricadono prevalentemente nei Comuni di Serdiana, Donori, Soleminis, Dolianova, Ussana, Sestu e Settimo San Pietro. La porzione di territorio interessata è limitata ad est e a sud dalla SS n. 387, a nord dalla SS n. 466, e ad ovest risulta prossima alla linea adduttrice dell’Ente acque della Sardegna (ENAS), che dalla Loc. Sa Mandara si dirige alla diramazione per l’impianto di potabilizzazione di Donori collegando il sistema del Flumendosa al cagliaritano;
– si prevede la realizzazione di due dispensatori paralleli alla condotta adduttrice ENAS, uno a nord ed uno a sud del distretto, che permetteranno la dismissione dei molteplici punti di prelievo (comizi) per uso irriguo autorizzati negli anni passati lungo la linea ENAS, che risultano essere attualmente fonte di grosse problematiche nella gestione delle manovre sulla condotta adduttrice. In sede di accordi preliminari, ENAS ha confermato la disponibilità di risorsa da destinare al comparto irriguo, da fornire tramite la dorsale anzidetta, sfruttando un unico punto di prelievo già realizzato e costituito da una flangia cieca DN700;
– la proposta progettuale in argomento nasce dalle esigenze manifestate dalle amministrazioni locali e da numerose realtà imprenditoriali che trarrebbero grande beneficio dall’irrigazione delle numerose aziende agricole, a vocazione vitivinicola e olivicola, con produzioni di grande pregio, attualmente costrette a fare fronte alle loro esigenze idriche tramite l’approvvigionamento da pozzi;

CONSIDERATO che il Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale ha già avviato la pianificazione del nuovo distretto irriguo a servizio del Parteolla e Basso Campidano, che a fronte di un costo complessivo valutato in fase di studio di massima in 7 milioni, può essere concepito in lotti funzionalmente ed economicamente indipendenti che possono essere eventualmente sviluppati in successione a seconda della disponibilità delle risorse;

VALUTATA l’opportunità di rimuovere i fattori che limitano l’ulteriore sviluppo economico del territorio del Parteolla e Basso Campidano intervenendo finanziariamente al fine di consentire il completamento delle infrastrutture idriche di collegamento e favorire, nel contempo, il rafforzamento e la competitività delle imprese agricole già presenti o di nuovo insediamento, incoraggiando altresì l’avvio di nuove attività economiche nell’agro,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

ad attivare, con urgenza, ogni utile azione e iniziativa per consentire il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione della condotta di raccordo e di collegamento per l’approvvigionamento idrico dei terreni agricoli presenti nella regione storica del Parteolla e Basso Campidano, anche con la previsione in lotti funzionalmente ed economicamente indipendenti, che possono essere eventualmente sviluppati in successione a seconda della disponibilità delle risorse, anche in relazione al Piano di ripresa e resilienza regionale post pandemia, in quanto nell’area si registra un forte interesse legato all’espansione delle attività agricole, agro-pastorali ed eno-gastronomiche che potrebbero favorire notevoli ritorni economici, sociali ed occupazionali.

Cagliari, 17 marzo 2021

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