Mozione n. 419

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 419

SATTA Gian Franco – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – ZEDDA Massimo sulla mancata previsione di aiuti per le aziende agricole che producono ortaggi non a foglia e sulla necessità di modificare i parametri di riferimento per il calcolo dell’aiuto.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– a causa della situazione di emergenza causata dal Covid-19, nel corso del 2020 e in particolar modo durante la prima ondata pandemica, da marzo a giugno, numerose attività hanno subito chiusure forzate a causa del c.d. lockdown nazionale, che ha determinato una crisi inevitabile per interi comparti produttivi, molti dei quali sono rimasti esclusi da qualsiasi tipo di aiuto o sussidio sia da parte del governo centrale che dalla Regione;
– la Regione Sardegna con la legge regionale 23 luglio 2020, n. 22 (Legge quadro sulle azioni di sostegno al sistema economico della Sardegna e a salvaguardia del lavoro a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19), all’articolo 27 rubricato “Sovvenzioni dirette”, ha previsto “la concessione di un aiuto per far fronte alla mancanza di liquidità delle piccole e medie imprese con sede operativa in Sardegna di alcuni settori della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, che per effetto dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 hanno avuto difficoltà o impossibilità ad esitare sul mercato le proprie produzione stanziando la somma di euro 3.000.000 per l’anno 2020 mediante l’utilizzo di quota parte delle somme giacenti e disponibili presso ISMEA, ai sensi dell’articolo 17 della legge regionale n. 15 del 2010, già riprogrammate con l’articolo 1, comma 4, della legge regionale n. 40 del 2013, riversate per le finalità del presente articolo nel conto delle entrate del bilancio regionale (missione 16 – programma 01 – titolo 1)”;
– il comma 2 dell’articolo 27 della legge regionale n. 22 del 2020 stabilisce che “con deliberazione della Giunta regionale, approvata su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di agricoltura, sono individuati i settori destinatari delle sovvenzioni e definiti i criteri per l’attuazione degli interventi”;

CONSIDERATO che con la deliberazione della Giunta regionale n. 50/36 dell’8 ottobre 2020, avente ad oggetto “legge regionale 23 luglio 2020, n. 22, articolo 27 – Sovvenzioni dirette”, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore all’agricoltura e riforma agro-pastorale, ha deliberato di dare attuazione all’intervento delle sovvenzioni dirette, previste dall’articolo 27 della legge regionale n. 22 del 2020 secondo le seguenti condizioni:
– i settori destinatari dell’intervento sono quello florovivaistico, il settore orticolo (limitatamente alle produzioni di carciofo, dell’asparago e delle verdure a foglia) e il comparto vitivinicolo; nell’ambito di tali comparti beneficiano le aziende agricole del settore primario e, nel caso del comparto vitivinicolo, le sole aziende di trasformazione (cantine);
– di suddividere la dotazione complessiva di euro 3.000.000, in ragione della numerosità di operatori e del valore complessivo delle produzioni per singolo comparto rispetto alla PLV regionale nel seguente modo:
a) euro 800.000 per il settore del florovivaismo;
b) euro 1.000.000 per il comparto orticolo;
c) euro 1.200.000 a favore delle cantine;
– di considerare per il calcolo della sovvenzione erogabile la riduzione del fatturato realizzato nel periodo marzo – maggio 2020, rispetto a quello dell’analogo periodo dell’anno precedente;
– di attuare l’intervento per il tramite dell’Agenzia Laore Sardegna, in forza di quanto previsto dall’articolo 15, lettera i) della legge regionale 8 agosto 2006, n. 13;
– di dare mandato all’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale di adottare con proprio provvedimento ulteriori disposizioni in merito al presente intervento;

PRESO ATTO che:
– in data 13 gennaio 2021 con decreto n. 104 DecA/1 avente ad oggetto “Legge regionale n. 22 del 23 luglio 2020, articolo 27, e deliberazione della Giunta regionale n. 50/36 del 8 ottobre 2020. Sovvenzioni dirette. Ulteriori disposizioni attuative”, l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, ritenendo necessario impartire, all’Agenzia Laore Sardegna, disposizioni specifiche per la corretta applicazione di quanto disposto dalla norma e dalle successive deliberazioni, in particolare per quanto riguarda i settori ammessi in base alle specie coltivate e il corretto rilevamento del fatturato aziendale da considerarsi ai fini della determinazione del parametro in base al quale calcolare la sovvenzione aziendale spettante, per quanto attiene il comparto orticolo, ha decretato che:
– nel gruppo delle verdure a foglia sono ricomprese le seguenti specie e varietà: Lactuca saliva (lattuga romana, la lattuga a cappuccio, le lollo bionde, rosse e foglia di quercia, lattuga da taglio o lattughino); Cichorium endivia ed intybus (l’indivia riccia, l’indivia scarola, il pan di zucchero e tutti i radicchi); Spinacia oleracea (spinacio); Beta vulgaris (bietola); Brassicacee (con esclusione del cavolfiore e del cavolo broccolo); Apium graveolens (Sedano); Foeniculum vulgare (Finocchio); Eruca versicaria e Diplotaxis tenuifolia (Rucola); Valerianella locusta (Valerianella o Dolcetta o Songino);
– l’aiuto sarà parametrizzato sulla base della differenza tra il fatturato specifico generato dalla vendita delle specie orticole ammesse, dalla vendita di fiori e piante ornamentali per il florovivaismo e dalla vendita di vino per il comparto vitivinicolo, dell’impresa richiedente riferito alle transazioni avvenute nel periodo 1° marzo – 31 maggio 2020 e il fatturato analogo nello stesso periodo del 2019. Gli importi andranno calcolati al netto dell’IVA;
– in data 11 febbraio 2021 l’Agenzia Laore Sardegna ha adottato la determinazione n. 96/21 avente ad oggetto “D.G.R. n. 50/36 del 08.10.2020 – Sovvenzioni dirette destinate ai settori florovivaistico, orticolo, e vitivinicolo – Approvazione avviso pubblico e modulistica domanda di aiuto (Allegato A) – Scadenza presentazione delle domande di aiuto, ore 12:00 del 11 marzo 2021” con la quale ha dato attuazione alla misura prevista dall’articolo 27 della legge regionale n. 22 del 2020, come stabilito dalla deliberazione della Giunta regionale n. 50/36 dell’8 ottobre 2020 e come specificato con decreto n. 104 DecA/1 del 13 gennaio 2021 dall’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, pubblicando l’avviso per la presentazione delle domande e stabilendo che le stesse devono essere presentate entro il giorno 11 marzo 2021;

RISCONTRATO che:
– rispetto alla previsione normativa, la deliberazione della Giunta regionale n. 50/36 dell’8 ottobre 2020, prima e il decreto n. 104 DecA/1 del 13 gennaio 2021, poi, hanno di fatto escluso dalla possibilità di accedere a questo beneficio, tutta una serie di colture e quindi di attività agricole che operano in Sardegna e che, al pari di quelle ammesse, hanno subito ingenti perdite dovute al lockdown nazionale che è stato istituito proprio nel periodo di massima produzione di tali colture;
– per le stesse colture ammesse al beneficio, il calcolo del contributo, parametrizzato sulla base della differenza tra il fatturato specifico generato dalla vendita delle specie orticole operata nel 2020 in raffronto allo stesso periodo del 2019, non si presta ad una valutazione obiettiva in quanto il settore in esame, come è ben noto, è legato in maniera imprescindibile agli eventi atmosferici e alle calamità che possono determinare perdite dei volumi di produzione o calo di prezzi dovuti alla qualità stessa delle merci, tali da non consentire un corretto confronto in termini di fatturato;

TENUTO CONTO che:
– le imprese agricole che operano in Sardegna, escluse dall’aiuto previsto dall’articolo 27 della legge regionale n. 22 del 2020, costituiscono una parte importante dell’intero comparto e molte di esse operano a conduzione familiare su piccoli appezzamenti di terra o in serra, concentrando la vendita del proprio prodotto a livello locale o comunque regionale, senza riuscire ad inserirsi commercialmente in contesti più ampi, come ad esempio le catene dei supermercati, che durante il lockdown hanno potuto continuare a lavorare;
– i prodotti esclusi, tutti in piena produzione durante le chiusure imposte per contrastare la pandemia, come i pomodori, le melanzane, le zucchine, i cetrioli, i cavoli, i cavolfiori, i broccoli, ma anche tante altre colture, solitamente vengono vendute sui banchi dei mercati rionali o direttamente ai ristoratori che operano nella regione. La chiusura di queste attività ha determinato l’assenza di richiesta del prodotto e molte aziende, specialmente quelle più piccole, hanno dovuto abbandonare le produzioni o buttare i loro prodotti invenduti, nonostante abbiano comunque sostenuto le spese per la piantagione e la coltivazione degli stessi, che è avvenuta nel periodo precedente alla diffusione del Covid-19;

RITENUTO che:
– sia necessario prevedere aiuti a sostegno di tutte le aziende che producono colture escluse da questa misura di intervento e che la Regione abbia il dovere di creare pari condizioni di trattamento tra i diversi operatori del comparto agricolo che hanno subito le medesime perdite a causa della pandemia da Covid-19;
– per un settore particolare come quello agricolo, che come è noto, spesso è legato agli agenti atmosferici e alle calamità naturali che possono determinare la perdita di buona parte delle produzioni e il deperimento qualitativo dei prodotti e quindi del loro valore commerciale, sia per le aziende escluse che per quelle ammesse ad accedere alla citata misura, non sia obiettivo stabilire la perdita, e quindi ricavare l’entità dell’aiuto, basandosi su un raffronto di fatturato limitatamente ad una sola annualità pregressa;
– la seconda ondata pandemica che ha interessato l’Italia e anche la nostra Regione comportando ulteriori periodi di chiusura totale di alcune tipologie di attività o comunque la riduzione degli orari di apertura, come avvenuto e come tuttora avviene per i ristoranti, per le tavole calde, per le mense ecc., abbia determinato ulteriori cali della domanda che indirettamente interessano anche le aziende fornitrici dei prodotti primari, come quelli agricoli,

impegna il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale

1) a prevedere lo stanziamento di ulteriori risorse per consentire l’erogazione di aiuti a sostegno delle centinaia di aziende agricole escluse dalla citata misura;
2) a prevedere una forma di calcolo del contributo che non tenga conto del solo raffronto tra il fatturato del 2020 con quello del 2019, ma che operi una valutazione parametrata almeno sul valore di fatturato medio riferito al biennio precedente e per periodi più lunghi rispetto alle tre mensilità prese come riferimento per stabilire il valore del coefficiente sul quale calcolare l’importo dell’aiuto;
3) con riferimento al punto precedente, che vengano modificati i criteri per la valutazione della perdita e per il conseguente calcolo del contributo da erogare anche per le domande ammissibili, presentate o in corso di presentazione ai sensi dell’Avviso pubblicato da Laore, allegato alla determinazione n. 96/21 dell’11 febbraio 2021, consentendo l’integrazione della documentazione per le domande già trasmesse e un differimento dei termini per la presentazione delle nuove domande, attualmente fissato all’11 marzo 2021.

Cagliari, 26 febbraio 2021

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