CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 414
AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo sulla valorizzazione della storica Villa Laura a Cagliari.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 68/32 del 3 dicembre 2008, la Regione autonoma della Sardegna ha acquisito al patrimonio regionale il complesso immobiliare costituito dall’immobile denominato Villa Laura (Cossu Murru), sito in Cagliari, in Viale Sant’Avendrace n. 121, degli edifici attigui, siti in Viale Sant’Avendrace n. 123 e in vico II Sant’Avendrace ai n. 9 e n. 11, e di un giardino con terreno di pertinenza dell’immobile Villa Laura;
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 26/7 dell’8 luglio 2014, sono stati destinati euro 5.000.000 del POR FESR Sardegna 2007-2013 Asse IV “Ambiente, attrattività naturale culturale e turismo” – Obiettivo operativo 4.2.3 – Linea di attività 4.2.3.a, per “l’avvio della progettazione e, successivamente, la realizzazione dei lavori di restauro conservativo e di valorizzazione anche delle aree di pertinenza”, finalizzati a un uso di carattere sociale e culturale della Villa Laura, anche quale unità introduttiva al Parco Archeologico di Tuvixeddu; l’intervento era inserito all’interno di un progetto più ampio che, in un’ottica di sistema, coinvolgeva l’importante patrimonio archeologico del Comune di Cagliari;
– con la deliberazione n. 9/18 del 10 marzo 2015 la Regione autonoma della Sardegna delegava la realizzazione dell’intervento “Villa Laura – interventi di restauro conservativo e di valorizzazione, finalizzati ad un uso di carattere sociale e culturale, anche quale unità introduttiva al Parco Archeologico di Tuvixeddu” al Comune di Cagliari;
– con la deliberazione n. 27/3 del 3 giugno 2015 si ricomprendeva nell’intervento oggetto di delega al Comune di Cagliari anche l’area in corrispondenza dei numeri civici da 35 a 55 del Viale Sant’Avendrace (ex cantiere Cocco), la quale si trova fin dal 2009 nella disponibilità del patrimonio regionale (atto di transazione n. 1413/2009) e per la quale il vecchio proprietario, al momento della permuta, aveva monetizzato l’intervento di riqualificazione non essendo nelle condizioni di portarlo avanti;
POSTO che:
– l’acquisizione della villa, costruita nel 1907 e ormai unico esemplare rimasto delle tante eleganti ville Liberty che agli inizi del Novecento sorgevano nel viale, aveva l’obiettivo di farne la principale porta di accesso al parco di Tuvixeddu, oltre che di sede di servizi aggiuntivi relativi alla fruizione, documentazione e valorizzazione del prestigioso complesso archeologico e paesaggistico;
– la valorizzazione di villa Laura e dell’ex cantiere Cocco devono rientrare in un unico progetto di valorizzazione del patrimonio storico culturale del quartiere di Sant’Avendrace, di cui fanno parte anche la chiesa di Sant’Avendrace (oggetto di un importante intervento di restauro), il parco di Tuvixeddu (per cui il Comune di Cagliari ha già progettato e finanziato l’ampliamento), la grotta della Vipera, la tomba dei Pesci e delle Spighe (recentemente restaurata dal Mibact);
– il quartiere di Sant’Avendrace è oggetto di un importante intervento di rigenerazione urbana del Comune di Cagliari, finanziato dal Governo con i fondi del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”, il cosiddetto “bando periferie”, per un importo di 18 milioni di euro; il progetto si pone l’obiettivo della rigenerazione urbana del quartiere di Sant’Avendrace, con il superamento dello stato di marginalità economica e sociale, della carenza di servizi, dell’assenza di spazi pubblici per la socializzazione, in particolare di aree standard destinate al verde pubblico e allo sport;
CONSIDERATO che:
– la villa consta di una ventina di stanze, si sviluppa su tre piani ed è circondata da 4000 mq di giardino a terrazze sulla collina di Tuvixeddu e necessita di interventi di messa in sicurezza e lavori di restauro conservativo; sia il giardino che le cantine della Villa hanno restituito tombe e reperti archeologici che meritano ulteriori studi e interventi di restauro;
– all’edificio si accede sia da viale Sant’Avendrace che dall’adiacente vico II il quale, per mezzo di una ripida scalinata, immette in un sentiero raccordato a Villa Laura che, se valorizzato, consentirebbe di raggiungere la monumentale Tomba romana di Rubellio e le retrostanti Necropoli fenicio-punica e romana;
– durante i lavori per la costruzione di Villa Laura vennero alla luce reperti archeologici che, affidati alla Soprintendenza con l’accordo lungimirante della prima proprietaria, sarebbero stati riportati in quella dimora quando e se quest’ultima fosse stata utilizzata per scopi pubblici;
VISTO che:
– il giardino di Villa Laura e il suo agrumeto potrebbero fungere da spazio di verde pubblico nel quartiere di Sant’Avendrace;
– il terreno retrostante la Villa potrebbe diventare un tutt’uno con il parco adiacente di Tuvixeddu e costituire la porta d’accesso, una volta rimosso il muro retrostante di recinzione;
– le sepolture antiche che si trovano lungo le scalette pubbliche che dal vico adiacente alla Villa conducono alla necropoli di Tuvixeddu, già indagate in passato dalla Soprintendenza archeologica, potrebbero essere oggetto di restauro e nuove indagini scientifiche;
– nuovi percorsi che potrebbero essere creati verso i villini Serra-Garbato, a valle della Tomba di Rubellio, già collegati da percorsi sotterranei, amplierebbero la superficie verde e metterebbero in evidenza gli ipogei monumentali scavati nella roccia;
RILEVATO che:
– i crolli dei cornicioni e di altre porzioni della storica Villa Laura, avvenuti agli inizi del mese di dicembre 2020, hanno riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il problema conservativo dell’edificio;
– tra i quattro temi guida della nuova programmazione della politica di coesione 2021/2027 sono presenti “territorio e risorse naturali per le generazioni future”, ma soprattutto “cultura veicolo di coesione economica e sociale”; il patrimonio culturale rappresenta, infatti, l’insieme delle risorse ereditate dal passato che le comunità riconoscono come riflesso dei loro valori identitari contribuendo al perseguimento di comuni obiettivi di tutela, salvaguardia e trasmissione di queste risorse alle generazioni future, in stretta connessione con i processi di sviluppo sostenibile e alla promozione della diversità culturale;
– occorre cogliere questa importante opportunità, insieme a quella offerta dal programma Next generation EU, per reperire le risorse necessarie a tutelare e valorizzare l’importante patrimonio presente nel quartiere di Sant’Avendrace;
– la cultura e la creatività si caratterizzano per il loro effetto moltiplicatore sugli altri settori economici; esse infatti sono in grado di assicurare una crescita significativa dell’attrattività e della competitività del territorio, l’aumento dei flussi turistici, una migliore qualità della vita per i cittadini;
– la politica di coesione può contribuire, come in questo caso:
– a sostenere processi di valorizzazione integrata di beni e asset rilevanti del patrimonio culturale, capaci di rendere l’offerta più attrattiva, moderna e appetibile e ampliare, così, il fronte della domanda e, più complessivamente, della partecipazione culturale, sia da parte delle comunità locali, sia da parte dei fruitori esterni (turisti);
– a rafforzare i settori economici e le filiere imprenditoriali collegate alla tutela, conservazione, fruizione, promozione e gestione del patrimonio culturale, in sinergia con l’investimento sulla dotazione infrastrutturale, per accrescere la loro specializzazione competitiva, potenziare la loro capacità di integrazione territoriale e settoriale valorizzandone le diverse componenti (PMI, imprese sociali, startup innovative e a vocazione sociale, società benefit, etc);
– a sperimentare forme partecipative e paternariali nel riuso e gestione dei beni del patrimonio culturale e, più in generale, dei beni pubblici abbandonati o non utilizzati, capaci di creare nuovi valori per le comunità locali, non limitabili a quelli meramente finanziari, e di favorire l’insediamento di nuove economie;
– con la deliberazione n. 44/30 del 12 novembre 2019 “Programmazione 2021/2027. Indirizzi, modello di governance e raccordo con i documenti strategici regionali di sviluppo”, la Giunta regionale ha proceduto all’individuazione della struttura responsabile del coordinamento delle politiche di coesione (Centro regionale di programmazione), prevedendo il necessario collegamento strategico tra la programmazione 2021/2027 e il Programma regionale di sviluppo e fornendo indirizzi per il proseguo del percorso partenariale e la predisposizione dei documenti programmatici,
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) a intraprendere le necessarie azioni con il Comune di Cagliari e il Mibact affinché si possa addivenire a un accordo finalizzato a valorizzare Villa Laura, luogo-simbolo dell’antico borgo di Sant’Avendrace, per un uso socioculturale e all’apertura al pubblico del suo giardino, in modo da creare la porta di accesso al Parco archeologico di Tuvixeddu e uno spazio di verde pubblico per il quartiere di Sant’Avendrace;
2) ad avviare un percorso sistemico che, con il coinvolgimento del Comune di Cagliari e del Mibact, consenta l’utilizzo di risorse regionali o della nuova programmazione della politica di coesione 2021/2027 per la conservazione, la tutela e la valorizzazione della Villa Laura e dell’intero patrimonio storico culturale del quartiere di Sant’Avendrace;
3) ad attivare le procedure necessarie alla riqualificazione a piazza con spazi verdi dell’area dell’ex cantiere Cocco e la valorizzazione di tutto il fronte aperto della necropoli prospiciente il viale Sant’Avendrace;
4) a intraprendere tutte le azioni necessarie, in accordo con le istituzioni coinvolte, per la realizzazione di urgenti lavori di messa in sicurezza di Villa Laura.
Cagliari, 22 febbraio 2021