CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 386
CANU – COSSA – SATTA Giovanni Antonio – MARRAS – SALARIS sulla cessione da parte di ENI dell’impianto per la produzione di cloro-soda di Macchiareddu ad Assemini.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– è ormai in stadio avanzato la procedura di cessione da parte di ENI, soggetto a partecipazione pubblica, dell’impianto per la produzione di clorosoda di Macchiareddu ad Assemini, con l’evidente obbiettivo di disimpegnarsi dal sito medesimo;
– che tale procedura è stata avviata e portata avanti senza alcun confronto istituzionale e senza alcuna condivisione o informativa nei confronti delle parti sindacali;
CONSIDERATO che:
– le produzioni del sito costituiscono un ingrediente essenziale di numerose attività industriali e nelle attività di potabilizzazione delle acque gestite dal servizio idrico integrato, garantendo sul territorio la disponibilità di prodotti certificati;
– la procedura di cessione non offre alcuna garanzia sul mantenimento dei livelli occupazionali per i lavoratori diretti e dell’indotto e indebolisce il tessuto industriale regionale in relazione alla continuità nell’approvvigionamento e al prezzo di prodotti necessari per numerose produzioni essenziali;
PRESO ATTO:
– della gravità delle conseguenze che la scelta di ENI comporterebbe;
– che la volontà di vendere è stata ulteriormente ribadita da ENI nel corso del tavolo di confronto tenutosi al MISE il 6 novembre 2020;
– della fortissima preoccupazione espressa dalle parti sindacali;
SOTTOLINEATO l’inevitabile effetto a catena che l’eventuale venir meno dell’impianto avrebbe sulle altre attività produttive del territorio regionale,
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) ad assumere con urgenza tutte le iniziative necessarie, prima fra tutte la richiesta di un deciso intervento del Governo, affinché ENI sospenda la procedura di cessione dell’impianto clorosoda di Macchiareddu;
2) a promuovere un tavolo di confronto con il Governo ed ENI finalizzato ad individuare soluzioni alternative alla cessione dell’impianto;
3) ad attivarsi affinché venga assicurata, in ogni caso, la salvaguardia dei posti di lavoro;
4) ad avviare un’attenta verifica della posizione di ENI nell’isola, volta a valutare nel loro complesso tutte le vertenze in essere.
Cagliari, 8 gennaio 2021