CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 358
LAI – COCCO sulla necessità di mettere in atto interventi coordinati e urgenti a supporto delle strutture residenziali, socio-assistenziali e socio-sanitarie, per anziani e non, al fine di prevenire tra gli ospiti e gli operatori la diffusione del Covid-19.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– l’attuale situazione di emergenza determinata dall’epidemia Covid-19, implica una costante crescita nel territorio regionale dei casi di contagio e del numero delle persone che non riescono a superare la malattia;
– la situazione di rischio è molto diffusa e capillare ed espone maggiormente le persone più fragili e la popolazione anziana, che necessitano di misure appropriate e tempestive di intervento;
RILEVATO che:
– le strutture residenziali per gli anziani, quelle socio-assistenziali e le RSA, sono nuovamente al centro dell’attenzione della stampa e dei mezzi di comunicazione ed i casi di contagio che si manifestano, per quanto circoscritti al momento ad alcune realtà, destano allarme su tutto il sistema, in quanto coinvolge gli ospiti, i loro familiari, i soggetti gestori e tutti gli operatori in esso impegnati;
– tali strutture attraversano in questo contesto gravi difficoltà nel rapporto con i servizi del sistema sanitario regionale dei diversi distretti, per la gestione delle situazioni critiche che quotidianamente si presentano;
RILEVATO, altresì:
– il ritardo delle USCA nell’intervenire e prendere in carico le segnalazioni inerenti la presenza di anziani con sintomi riconducibili a Covid-19;
– la finora mancata applicazione delle misure previste dalla deliberazione n. 35/34 del 9 luglio 2020 che prevedeva, a carico del sistema sanitario, una attività di screening diretto agli operatori e ospiti delle strutture residenziali;
– la difficoltà ad avere tempestivamente i tamponi per gli ospiti con sintomi o nelle fasi di ingresso in struttura o al loro rientro da visite mediche esterne;
DATO ATTO che:
– gli operatori delle strutture, come tutti i cittadini, al presentarsi di sintomi incerti e in mancanza di una presa in carico e valutazione tempestiva del proprio stato di salute, si trovano in malattia e quarantene che li portano ad assentarsi dal posto di lavoro, aggravando una situazione di carenza di personale in servizio;
– a fronte di questa situazione di difficoltà generale, tutte le strutture interessate si stanno impegnando al massimo per applicare le misure organizzative e i protocolli di sicurezza anti-Covid concordati e definiti negli accordi a livello nazionale e regionale con le organizzazioni sindacali, nonché nelle linee operative dell’Istituto superiore di sanità per la prevenzione e controllo delle infezioni da Covid nelle strutture residenziali, sociosanitarie e socio assistenziali;
RITENUTO che, stante la situazione d’emergenza, è necessario intervenire con la massima urgenza per la definizione e la messa in atto di misure che diano un apporto immediato per il superamento delle criticità segnalate, sulla scia dei provvedimenti di questo tipo già adottati da diverse amministrazioni regionali,
impegna il Presidente della Regione e l’Assessore dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale
affinché attivino una serie di interventi indispensabili, atti a garantire:
1) la messa a disposizione dei differenti dispositivi di protezione individuali (DPI), che sono necessari a garantire l’operatività delle strutture e dei servizi erogati a domicilio per le persone più fragili e la popolazione anziana, anche tenuto conto delle nuove difficoltà di approvvigionamento che si stanno riscontrando e dei prezzi speculativi che molti fornitori stanno praticando;
2) l’erogazione di ristori sulle mancate entrate, causate in particolare dalla richiesta riserva di posti letto per gli eventuali periodi di quarantena antiCovid-19, a cui le imprese stanno ottemperando in ossequio all’attuazione delle diposizioni del Governo, della Regione, dell’ATS e dell’ISS;
3) la formazione degli operatori dell’assistenza domiciliare come supporto agli anziani e ai soggetti che presentano sintomatologia da contagio del Covid-19;
4) un supporto per le strutture che registrano la presenza di soggetti contagiati da Covid-19, prevedendo una fattiva collaborazione con le strutture sanitarie territoriali e i servizi di Assistenza domiciliare integrata (ADI);
5) un supporto economico per le maggiori spese dovute al personale in sostituzione e per la messa in sicurezza del personale che non può rientrare a domicilio, comprese quelle per eventuale alloggio in albergo.
Cagliari, 9 novembre 2020