CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 288
SOLINAS Alessandro – MANCA Desiré Alma – CIUSA – LI GIOI sulla necessità di un intervento mirato a tutelare gli studenti universitari che non hanno potuto fruire dei servizi erogati dall’ERSU a causa delle misure di contrasto al Coronavirus.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– il 5 marzo 2020 l’ERSU di Cagliari ha disposto la sospensione del servizio mensa erogato nelle strutture di Via Premuda, Via Trentino, Piazza Michelangelo a Cagliari e presso la cittadella Universitaria a Monserrato, in considerazione delle disposizioni contenute nel DPCM del 4 marzo 2020;
– il 10 marzo 2020, su disposizione degli indirizzi operativi del Direttore generale dell’ERSU emanati il 10 marzo 2020, e in attuazione delle disposizioni contenute nel DPCM del 9 marzo 2020 e del disposto dell’ordinanza n. 5 del Presidente della Regione, sono state pubblicate le “Misure per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus Covid-19 – Case dello studente”, stabilendo così il divieto agli studenti “di far rientro alla Casa dello studente” sino alla data del 3 aprile 2020, al fine di evitare il sovraffollamento degli spazi e garantire il rispetto della distanza di sicurezza;
– le successive ulteriori “Misure per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus Covid-19- Case dello studente” adottate dall’Ente, prorogano il divieto al rientro nelle Case dello studente in diverse fasi:
a) il 2 aprile è stata pubblicata la proroga della chiusura sino al 13 aprile 2020, in attuazione delle disposizioni contenute nel DPCM del 1 aprile 2020;
b) il 14 aprile è stata pubblicata la proroga della chiusura sino al 3 maggio 2020, in attuazione delle disposizioni contenute nel DPCM del 10 aprile 2020 e dell’ordinanza n. 18 del 13 aprile 2020;
c) con deliberazione del Consiglio di amministrazione dell’ERSU del 30 aprile 2020 si dispone che il rientro nelle Case dello studente dovrà avvenire in condizioni di sicurezza e previa adozione di idonei protocolli, senza definire una data precisa;
– conseguentemente sono state prorogate sino a nuove comunicazioni, non ancora pubblicate attraverso i canali istituzionali ERSU (sito internet e, eventualmente, posta elettronica), le ulteriori disposizioni di chiusura di determinati spazi comuni destinati agli studenti oltre alla sospensione delle rette alloggio “sino alla conclusione dell’emergenza per tutti coloro che non sono presenti alla Casa dello studente.”;
CONSIDERATO che:
– con delibera del Consiglio di amministrazione n. 20 del 4 luglio 2019 è stata disposta la pubblicazione del “BANDO UNICO DI CONCORSO PER L’ATTRIBUZIONE DI BORSE DI STUDIO E DI POSTI ALLOGGIO A.A. 2019/20”;
– l’articolo 18 del bando dispone che la borsa di studio venga corrisposta in denaro e in servizi, da fruire entro l’anno accademico, e che l’importo annuo, calcolato in base all’articolo 9, comma 2, del DPCM del 2001 ed alle direttive emanate con delibera della Giunta regionale n. 22/17 del 20 giugno 2019, venga erogato in due rate semestrali;
– l’articolo 19.1 prevede il riconoscimento dello status di fuori sede agli studenti e le studentesse, “a condizione che alloggino a titolo oneroso nei pressi della sede universitaria utilizzando le strutture dell’Ente, alloggi di privati o di altri Enti per un periodo non inferiore a 10 mesi”;
– agli studenti e le studentesse che invece non esprimono l’intenzione di assumere domicilio a titolo oneroso presso la sede universitaria, è assegnato, ai fini della determinazione dell’importo della borsa, lo status di pendolare;
– per mantenere lo status di fuori sede lo studente deve pagare le mensilità fino alla fine dell’anno accademico ad eccezione del mese di agosto;
RILEVATO che:
– la situazione emergenziale verificatasi a seguito della diffusione della pandemia unitamente alla necessità dell’ERSU di dover provvedere a disporre misure di contrasto e di contenimento alla diffusione del Covid-19 ha generato un clima confuso e di incertezza per tutti i circa 450 studenti che si sono ritrovati impossibilitati, e non per loro volontà, a rientrare negli alloggi a loro assegnati presso le Case dello studente;
– inoltre, l’Ente ha esplicitamente disposto la sospensione del pagamento dei ratei di affitto per gli alloggi assegnati agli studenti beneficiari di posti letto a pagamento e non occupati nei mesi di chiusura delle Case dello studente;
– l’ERSU oggi richiede a questi studenti il pagamento delle mensilità arretrate e non saldate per non correre il rischio di passare dallo status di studente fuori sede allo status di pendolare, con conseguente riduzione della borsa di studio;
RITENUTO che la Regione debba:
– impegnarsi a rimborsare le rette del posto letto non utilizzato a causa della chiusura delle Case dello studente agli studenti beneficiari di posti letto a pagamento;
– provvedere a non decurtare l’importo corrispondente alle mensilità non fruite presso gli alloggi ERSU da parte degli studenti borsisti;
– lasciare la possibilità agli studenti di voler decidere se ottenere un rimborso immediato dell’importo corrispondente ai pasti cumulati e non utilizzati per tutto il periodo di chiusura della mensa o accettare uno slittamento temporale dell’utilizzo dei buoni mensa;
– adottare adeguate disposizioni affinché i provvedimenti adottati dall’ERSU durante la pandemia non ledano in alcun modo il diritto allo studio e lo status di studente fuori sede riconosciuto in sede di avviso pubblico;
– comunicare ed informare in maniera chiara e tempestiva in merito alle tempistiche e agli sviluppi dei protocolli per la riattivazione dei servizi mensa e degli alloggi,
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
affinché provvedano a mettere in campo tutte le misure sopra individuate come atto necessario e doveroso da parte dell’Amministrazione Regionale, al fine di supportare studenti e famiglie che non devono accollarsi da soli il peso della pandemia e vedere minacciato il proprio diritto allo studio e gli status attribuiti loro in sede di bando pubblico.
Cagliari 17 giugno 2020