CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 275
CIUSA – MANCA Desiré Alma – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sulla mancata pubblicazione degli avvisi pubblici per la presentazione delle domande di contributo per la sterilizzazione dei cani padronali e dei gatti delle colonie feline di cui all’articolo 8, commi 34 e 35, della legge regionale di stabilità 2019.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– il Piano nazionale della prevenzione 2014-2018 annovera la prevenzione del randagismo tra gli obiettivi centrali e il corrispondente Piano regionale di prevenzione evidenzia che il fenomeno comporta ogni anno alla collettività un costo in termini sanitari, economici e sociologici che rischia di diventare progressivamente insostenibile laddove non si attuino una serie di interventi tempestivi ed efficaci in grado di contrastarne la diffusione;
– secondo l’ultima stima diffusa dal Ministero della Salute, nel 2012 in Italia il numero complessivo di cani vaganti oscillava tra 500 mila e 700 mila e l’ultimo dato ufficiale sul numero complessivo presunto di gatti liberi ammonta addirittura a 2.604.379 (Report Lega anti vivisezione (LAV) 2018);
– il Report della Lega anti vivisezione (LAV) 2018 evidenzia la presenza in Italia di 1.200 canili, il 44 per cento dei quali nel Mezzogiorno, il 37 per cento al nord e il restante 19 per cento al centro, mentre i gattili risultano praticamente inesistenti al sud e nelle isole, che ne registrano soltanto 7;
– la scarsa attenzione per le colonie feline nel sud e nelle isole è testimoniata anche dal numero esiguo di colonie registrate (7.934) contro le 53.944 del centro-nord, e di gatti sterilizzati (poco meno di 15.000 l’anno contro i poco più di 54.000 del centro-nord);
– la LAV rileva nel suddetto report che alcune regioni, tra le quali la Sardegna, addirittura non conoscono neppure il numero delle colonie feline presenti nel rispettivo territorio, considerato che non hanno fornito alcun dato relativo alle colonie stesse;
– il Ministero della salute pubblica annualmente i dati relativi alla gestione del fenomeno del randagismo nelle singole regioni e da tali dati si evince che in Sardegna nel 2019 si è assistito a 1.660 nuovi ingressi di cani vaganti nei canili sanitari e a 4.696 nuovi ingressi nei canili rifugio, a fronte di sole 482 sterilizzazioni feline;
CONSIDERATO che:
– la sterilizzazione è il principale strumento di prevenzione del randagismo;
– la legge 14 agosto 1991, n. 281 (Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo), la legge regionale 18 maggio 1994, n. 21 (Norme per la protezione degli animali e istituzione dell’anagrafe canina) e il relativo regolamento di attuazione, nonché le Direttive in materia di lotta al randagismo e protezione degli animali d’affezione dettate dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 17/39 del 27 aprile 2010, precisano che è compito delle ASL (e quindi, attualmente, dell’ATS) realizzare e aggiornare la banca dati dell’anagrafe canina, provvedere alla cattura dei cani vaganti su richiesta del comune, fornire il servizio pubblico di sterilizzazione dei cani e dei gatti delle colonie feline, eseguire i controlli sanitari, le vaccinazioni ed ogni altro intervento necessario per la cura e la salute dei cani randagi ricoverati nei canili sanitari, vigilare sul rispetto delle normative sanitarie, applicare nei canili i piani regionali di lotta alle malattie infettive e parassitarie e vigilare, in generale, sul rispetto della normativa inerente il rispetto del benessere animale;
– la predisposizione dei piani annuali di sterilizzazione dei cani ricoverati nei canili e dei gatti delle colonie avviene sulla base delle risorse regionali destinate a tali attività; tuttavia, le risorse stanziate a tal fine sono andate riducendosi progressivamente nel corso degli anni, rendendo, di fatto, pressoché inutile tale strumento, dato che le sterilizzazioni non possono essere garantite costantemente nel corso di tutto l’anno;
– il 18 aprile 2020 la Lega nazionale per la difesa del cane (LNDC) ha scritto al Presidente della Regione evidenziando come l’emergenza Covid-19 abbia ulteriormente aggravato la già precaria gestione regionale del fenomeno del randagismo, dato che la sterilizzazione del cani vaganti e dei gatti delle colonie feline ha subito una vera e propria battuta d’arresto, vanificando gli sforzi fatti fino a quel momento per combattere la piaga del randagismo, una piaga che si ripercuote sul benessere degli animali, sulla vita dei volontari e sulle casse pubbliche;
– la LNDC rileva come in Sardegna, nell’ultimo anno, ci sia stato, purtroppo, un incremento del 60 per cento della presenza di cani nei canili, il che dimostra l’assenza di una seria politica di controllo delle nascite, di identificazione e iscrizione di tutti i cani nell’anagrafe regionale nonché di vigilanza da parte degli enti preposti;
– la LNDC invita, pertanto, la Regione a uscire dalla logica degli interventi “spot” e a lavorare in maniera strategica e programmata, verificando e creando le condizioni affinché tutte le ASSL “riprendano immediatamente e con regolarità” a garantire la piena e continuativa attuazione del piano di sterilizzazione;
RILEVATO che:
– in Sardegna il fenomeno del randagismo è innegabilmente aggravato, oltre che dalla mancata attuazione in modo continuativo del Piano di sterilizzazione obbligatorio per le ASSL, dalla presenza di innumerevoli cani padronali non sterilizzati, e in particolar modo di quelli adibiti alla custodia delle greggi;
– in quest’ottica la legge regionale 13 aprile 2017, n. 5 (Legge di stabilità 2017) all’articolo 5, comma 25, ha autorizzato, per quell’anno, lo stanziamento di euro 200.000 a favore delle associazioni che operano per contrastare il fenomeno del randagismo, quale contributo per l’attuazione di un piano straordinario di sterilizzazione dei cani di proprietà;
– le modalità e i criteri di erogazione del contributo sono stati definiti dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 31/27 del 27 giugno 2017, che ha stabilito la concessione del contributo previo avviso pubblico “a sportello” su domanda delle associazioni interessate, con contestuale verifica della rispondenza ai requisiti e alle condizioni di ammissibilità in base all’ordine cronologico di presentazione delle stesse, fino all’esaurimento delle risorse disponibili, con un contributo massimo di euro 5.000 per ogni associazione;
– tale delibera ha deciso di destinare il contributo agli interventi di sterilizzazione di cani di sesso femminile di proprietà di privati cittadini aventi un reddito ISEE pari o inferiore a euro 20.000 annui, nonché alla sterilizzazione di cani di sesso femminile adibiti a custodia di greggi, appartenenti ad allevatori regolarmente registrati a prescindere dall’ISEE del proprietario;
– la delibera in questione precisava che le sterilizzazioni avrebbero dovuto essere effettuate da medici veterinari libero professionisti, dotati di un ambiente attrezzato per l’attività chirurgica, secondo le buone pratiche veterinarie, in modo da lasciare libera scelta alle associazioni beneficiarie di decidere a chi rivolgersi per l’intervento, raccogliendo le richieste di cittadini favorevoli alla sterilizzazione del proprio cane;
CONSIDERATO che:
– l’intervento straordinario di sterilizzazione dei cani di proprietà previsto dalla legge di stabilità 2017 ha sicuramente dato un contributo utile alla lotta contro il randagismo nell’Isola, come testimoniato dalle stesse associazioni, in risposta alle dichiarazioni rese alla stampa nel novembre 2019 da Giuseppe Sedda, responsabile Randagismo, igiene urbana e benessere animale della ASSL di Oristano, che si limitavano a mettere, invece, in evidenza le carenze del sistema e lo scarso numero di animali sterilizzati con le succitate risorse, anche a causa della scarsa adesione degli allevatori, troppo spesso restii a sterilizzare i propri cani e iscrivere gli stessi all’anagrafe canina;
– infatti, con un comunicato stampa congiunto gli enti del terzo settore impegnati sul fronte della tutela dei diritti degli animali nel territorio regionale, se da una parte hanno confermato le difficoltà di superare le resistenze e diffidenze da parte dei proprietari degli animali, in particolare in ambito rurale, denunciando la colpevole assenza delle Istituzioni sul fronte dell’educazione al rispetto e al benessere animale e della vigilanza in tal senso, dall’altra hanno evidenziato come, grazie alle risorse stanziate in via straordinaria nel 2017, siano stati sterilizzati oltre 500 cani femmina;
CONSIDERATO, inoltre, che:
– con la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità 2019), articolo 8, commi 34 e 35, è stato autorizzato, per l’anno 2019, uno stanziamento di 400.000 euro per finanziare l’attuazione di un piano straordinario di sterilizzazione dei cani di proprietà (euro 300.000) e dei gatti delle colonie feline censite sul territorio regionale (euro 100.000);
– i criteri e le modalità di erogazione dei contributi di cui sopra sono stati definiti con le deliberazioni n. 6/22 e n. 6/26 del 5 febbraio 2019;
– siffatte delibere riconoscono che la componente dei cani padronali “vaganti”, ovvero di quei cani che, pur avendo un proprietario, sono liberi di vagare senza alcun controllo diretto da parte dello stesso, senza microchip e non sterilizzati, provenienti il più delle volte da aree rurali, è il principale bacino di reclutamento di cani randagi in Sardegna, conseguente alla riproduzione incontrollata e all’abbandono di cagne gravide o di intere cucciolate, i cui costi di cura e custodia ricadono sulla collettività;
– gli atti in questione stabiliscono di concedere il contributo per la sterilizzazione di cani di sesso maschile e/o femminile, di proprietà di privati aventi ISEE pari o inferiore a 20 mila euro e, prescindendo dall’ISEE del proprietario:
a) per la sterilizzazione di cani di sesso maschile e/o femminile adibiti a custodia di greggi, appartenenti ad allevatori (singoli o associati) iscritti nella Banca dati nazionale (BDN);
b) qualora all’interno del nucleo familiare sia presente almeno un componente ultrasessantacinquenne e/o il nucleo familiare sia composto da una sola persona;
– nella deliberazione n. 6/22 la Giunta regionale ribadisce il dovere dei comuni, tramite le associazioni o i singoli cittadini volontari, di censire e gestire le colonie feline e impedire un incremento numerico dei felini, concordando con i servizi veterinari appositi piani di sterilizzazione, e riconosce l’importanza della sterilizzazione delle colonie come strumento a tutela della salute e del benessere dei gatti stessi;
– nella delibera si legge che il contributo previsto dalla legge di stabilità regionale 2019 mira, per l’appunto, a potenziare l’assistenza veterinaria e la sterilizzazione dei gatti appartenenti alle colonie feline, riconoscendo le associazioni di volontariato come interlocutori privilegiati, capaci di raccogliere e intercettare le segnalazioni dei volontari referenti di colonia felina, la cui presenza contribuisce in maniera determinante a rendere più efficace e meno onerosa la gestione delle colonie;
– le delibere n. 6/22 e n. 6/26 del 2019 demandano all’ATS la predisposizione di apposito avviso pubblico per l’attuazione del piano straordinario di sterilizzazioni dei cani padronali e dei gatti delle colonie, da pubblicare entro 60 giorni dall’approvazione delle delibere stesse;
– l’articolo 4, commi 5 e 6, della legge regionale 6 dicembre 2019, n. 20 (Quarta variazione al bilancio 2019-2021) ha sostituito i commi 34 e 35 dell’articolo 8 della legge di stabilità 2019, che erano stati oggetto di rilievi di incostituzionalità;
– il testo come modificato dalla legge regionale succitata autorizza la concessione del contributo di euro 300.000 in favore:
a) delle associazioni di tutela degli animali di affezione iscritte nel Registro generale di volontariato previsto dalla legge regionale 13 settembre 1993, n. 39 (Disciplina dell’attività di volontariato e modifiche alla L.R. 25 gennaio 1988, n. 4, e alla L.R. 17 gennaio 1989, n. 3);
b) delle cooperative sociali che per statuto si occupano esclusivamente di randagismo iscritte nella sezione b) dell’Albo regionale previsto dalla legge regionale 22 aprile 1997, n. 16 (Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale);
c) delle associazioni di promozione sociale che in ambito regionale svolgono attività di tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo iscritte al Registro nazionale di cui agli articoli 7 e 8 della legge 7 dicembre 2000, n. 383 (Disciplina delle associazioni di promozione sociale) o al Registro regionale delle associazioni di promozione sociale istituito con la legge regionale 23 dicembre 2005, n. 23 (Sistema integrato dei servizi alla persona. Abrogazione della legge regionale n. 4 del 1988);
– la concessione del contributo di euro 100.000 per la sterilizzazione e l’assistenza veterinaria dei gatti delle colonie feline censite nel territorio regionale è previsto in favore delle associazioni di tutela degli animali da affezione iscritte nel Registro generale del volontariato e delle associazioni di promozione sociale che in ambito regionale svolgono attività di tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo iscritte al Registro nazionale o al Registro regionale delle associazioni di promozione sociale;
– in attuazione delle modifiche apportate dalla legge regionale n. 20 del 2019, la Giunta regionale ha approvato le deliberazioni n. 51/23 e n. 51/24 del 18 dicembre 2019, con le quali ha conseguentemente ampliato il novero degli enti da ammettere alla presentazione delle domande di contributo per la sterilizzazione dei cani padronali e dei gatti delle colonie feline rispetto a quanto originariamente previsto dalle deliberazioni n. 6/26 e n. 6/22 del 2019, demandando, nuovamente, all’ATS la pubblicazione dei relativi avvisi pubblici;
– ben 32 enti del terzo settore che operano in Sardegna a tutela degli animali d’affezione hanno espresso, nel corso dell’audizione del 5 febbraio 2020 presso la VI Commissione permanente del Consiglio regionale, alcune importanti valutazioni in merito al problema del randagismo in Sardegna, chiedendo, in particolare, la prosecuzione dell’intervento, finora straordinario, di sterilizzazione dei cani di proprietà e dei gatti delle colonie feline come previsto dall’articolo 8 della legge di stabilità 2019, l’attuazione di una campagna informativa volta a promuovere il piano straordinario di sterilizzazione, l’adozione di misure mirate al contenimento del fenomeno del randagismo che origina dai cani utilizzati a guardia delle greggi e l’attuazione regolare e continuativa del piano pubblico di sterilizzazioni di competenza delle ASSL;
CONSTATATO che tuttavia, gli avvisi pubblici per la presentazione delle domande di contributo per la sterilizzazione dei cani padronali e dei gatti delle colonie feline di cui all’articolo 8, commi 34 e 35, della legge regionale di stabilità 2019 non sono ancora stati pubblicati;
CONSIDERATO che dopo aver formulato le su riportate istanze in occasione della seduta della VI Commissione permanente del 5 febbraio 2020, a maggio gli enti del terzo settore hanno scritto dapprima al Presidente della Commissione medesima e successivamente al Presidente della Regione per chiedere che si proceda con urgenza alla pubblicazione degli avvisi in questione, evidenziando come l’inerzia dell’ATS stia rischiando perfino di vanificare i risultati conseguiti con il precedente bando,
impegna il Presidente della Regione, la Giunta regionale e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale
ad adottare ogni azione necessaria e idonea a garantire la pubblicazione, senza ulteriore indugio, degli avvisi pubblici per la presentazione delle domande di contributo per la sterilizzazione dei cani padronali e dei gatti delle colonie feline di cui all’articolo 8, commi 34 e 35, della legge regionale di stabilità 2019 come modificati dall’articolo 4, commi 5 e 6, della legge regionale n. 20 del 2019.
Cagliari, 4 giugno 2020