CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 246
CORRIAS – GANAU – COMANDINI – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA – PIANO sulla necessità che la Giunta regionale intervenga al fine di salvaguardare il comparto della nautica e della portualità turistica a seguito dei gravi danni causati dall’emergenza Covid-19.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– la Sardegna è uno dei principali attori nel ricco mercato del turismo nautico, su cui esercita un appeal ancora molto forte, soprattutto nel segmento dei maxi yacht e del charter;
– la nostra Isola si trova a confrontarsi con competitor sempre più agguerriti, sia nell’ambito del Mediterraneo che oltre i confini di esso, a livello planetario;
– a causa dell’emergenza Covid-19, sono state sospese sia le attività in capo ai cantieri nautici, sia quelle connesse all’organizzazione e svolgimento delle regate, tradizionalmente in programma fra fine marzo e maggio;
– la chiusura dei porti turistici ha reso impossibile effettuare le manutenzioni: anche per tale ragione, il calo del flussi di turismo nautico, al momento, stando alle prenotazioni e relative disdette, è valutabile in almeno il 50 per cento;
ACCLARATO che il settore è, dunque, al collasso e richiede interventi tempestivi ed efficaci per cercare di salvaguardare un comparto che rappresenta una vera eccellenza dell’offerta turistica della Sardegna;
CONSIDERATO che sono state studiate dagli operatori economici impegnati nel settore alcune misure d’intervento finalizzate ad alleviare le difficoltà in cui si trovavo le imprese che operano nel comparto della portualità turistica e della nautica, tutte accolte e sottoscritte da Marina di Stintino, Consorzio Porto di Alghero, Porto Fluviale di Bosa, Porto di Torregrande, Porto di Carloforte, Porto di Portoscuso, Porto di Perd’e Sali (Sarroch), Portus Karalis, Marina di Capitana, Porto Corallo, Marina di Arbatax, Santa Maria Navarrese, Porto Punta Marana, Porto Rotondo, Cala Bitta, Cala Gavetta; ritenendo le loro proposte degne di considerazione, nella presente mozione si intende ribadirne la loro attuazione e, nello specifico:
– anzitutto, appare assolutamente prioritario autorizzare immediatamente, così come hanno già fatto con specifiche ordinanze i Presidenti delle Regioni Liguria, Toscana e Lazio, l’attività di manutenzione delle imbarcazioni nei cantieri nautici, naturalmente con l’adozione di tutti gli accorgimenti necessari (DPI, distanziamento interpersonale, ecc.) per contrastare la diffusione del virus; tale attività appare consentita dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 aprile 2020, seppure con diverse limitazioni (varo, alaggio, trasferimento da cantiere all’ormeggio, ecc.) e risulta non in contrasto con le disposizioni superiori che vengano autorizzate, previa comunicazione al prefetto o ad altra autorità; in assenza di tale intervento chiarificatore a livello regionale, permarrebbe una situazione confusa ed a macchia di leopardo in Sardegna, dove alcune autorità locali consentono ed altre vietano le attività di manutenzione nei cantieri nautici;
– è improcrastinabile riaprire i porti turistici, in considerazione del fatto che è possibile il distanziamento sociale (andare in barca è sinonimo di isolamento); trattandosi di attività a connotazione stagionale, il blocco delle attività nel periodo estivo determina la perdita del reddito di un intero anno per le aziende che ricadono nell’indotto;
– è necessaria l’estensione dell’esenzione dalle accise sui carburanti per la nautica, alle imprese turistiche e del trasporto interno associandola, però, a incentivi più vantaggiosi per il passaggio a fonti rinnovabili;
– doverosa sarebbe la sperimentazione, d’accordo col Governo nazionale, della traslazione di parte delle tasse individuali dal reddito da lavoro a quello generato da macchine, compensando questa svolta fiscale con superammortamenti per l’innovazione tecnologica, l’automazione, la digitalizzazione dei processi produttivi e l’evoluzione del telelavoro;
– altra misura attuabile è la sospensione per 18 mesi delle rate dei finanziamenti pubblici accordati alle aziende concessionarie di attività nel demanio portuale, a quelle che affittano barche (charter) ed in genere a tutte quelle del comparto della nautica; in caso di finanziamenti solo privati (leasing, mutui, ecc), si può programmare la sospensione delle rate sino al 31 dicembre 2021 con interessi e garanzia a carico dello Stato o della Regione;
– esenzione di merci e passeggeri da oneri e tasse portuali e aeroportuali su rotte e voli da e per la Sardegna almeno dal 2020 al 2022, trattandosi di tasse dello Stato, si potrebbe valutare un contributo anche di comarketing di eguale entità;
– esonero dall’obbligo di effettuazione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti prodotti dalle navi, dalle imbarcazioni ormeggiate nei porti, servizio che ovviamente non viene svolto e conseguentemente esonero dal pagamento, poiché non si sono prodotti rifiuti e, verosimilmente, non si produrrà neppure un terzo di quelli stimati nel corso del 2020. Si chiede, in alternativa, che, quantomeno per l’anno 2020 il servizio di raccolta venga effettuato nell’ambito dei servizi di igiene urbana comunale, prevedendo il pagamento della TARI, ponendo a carico dei gestori la vigilanza sulle isole ecologiche (modifica/sospensione legge regionale 30 giugno 2011, n. 12 “Disposizioni nei vari settori di intervento, articolo 18, comma 16, lettera c), punto 2) e sospensione/rivisitazione deliberazione della Giunta regionale n. 50/17 del 21 dicembre 2012 “Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali della Sardegna (articolo 199 del decreto legislativo n. 152 del 2006) e elaborati connessi alla Valutazione ambientale strategica e alla valutazione di incidenza ambientale (articolo 5 e articolo 13 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e art. 5 del D.P.R. n. 357 del 1997);
– azzeramento da parte dei comuni dell’aliquota per la nuova IMU per tutte le attività poste in ambito portuale turistico, ivi compresi pontili e specchi acquei;
– abolizione dell’IRAP per i concessionari di porti, approdi, punti ormeggio o campi boe e per le altre attività esercitate nel demanio portuale o ad esse connesse (cantieristica, attività commerciali, pubblici esercizi, charter, diving, ecc.);
– anche attraverso la costituzione di una apposita task force, appare necessario per salvaguardare l’esistenza in vita di numerose imprese turistiche e nautiche procedere, il più rapidamente possibile, alla liquidazione di tutte le pratiche, per saldo e stati di avanzamento, relative a numerose leggi di settore ed a bandi POR, in particolare il PFSL, in gran parte conclusi da anni e che hanno tolto liquidità alle imprese ed hanno accresciuto l’indebitamento nell’attesa di veder liquidate le somme dovute dalla Regione;
– proroga dei contratti di concessione in atto, ma di imminente scadenza a seguito del provvedimento della direzione generale degli enti locali e finanze con il quale è stato chiarito che le concessioni demaniali, comprese quelle del demanio portuale turistico, s’intendono prorogate, anche nel territorio della Regione, fino al 2034, come previsto dalla legge n. 145 del 2018;
– stipulare un protocollo fra Regione, Rete dei porti e singoli concessionari, o quantomeno per singola struttura portuale o campo boe, finalizzato alla corretta e immediata attuazione dei controlli sanitari (integrativi di quelli della sanità marittima) a seguito dell’emergenza Covid-19 e procedere alla elaborazione di un piano di sicurezza sanitaria nei porti turistici della Sardegna, attraverso il coinvolgimento di figure medico-sanitarie specialistiche operanti nelle località in cui sono state rilasciate le concessioni, allo scopo di monitorare costantemente anche le condizioni di salute del personale addetto all’ormeggio ed all’accoglienza e quello comunque posto a più stretto contatto con l’utenza;
– è necessario prevedere l’erogazione di contributi economici per far fronte ai costi per la periodica sanificazione delle aree demaniali in concessione, banchine, pontili, parcheggi, servizi, cantieri, etc.,
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) a programmare le misure indicate nella presente mozione in relazione a quelle di competenza strettamente regionale e a farsi portavoce delle problematiche segnalate con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti affinché anche il Governo nazionale attui le azioni necessarie per salvaguardare un comparto strategico per l’economia della Sardegna;
2) a riferire in Consiglio regionale sulle decisioni adottate in merito e sulle azioni eventualmente già avviate, sulle interlocuzioni, sugli eventuali accordi presi e sui tempi previsti per ciascuna misura.
Cagliari, 4 maggio 2020