CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 234
GIAGONI – ENNAS – SAIU – MANCA Ignazio – PIRAS al fine di intercedere presso il Governo nazionale per apportare gli opportuni correttivi al decreto “Cura Italia”, affinché possano usufruire dei benefici economici anche i lavoratori stagionali che non sono stati ricompresi nel precitato decreto e, ove del caso, a provvedere per quanto di competenza direttamente, adottando specifici provvedimenti in campo regionale al fine di dar corso alle esigenze del settore in Sardegna.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– la crisi che consegue dal Covid-19 è da considerarsi un evento epocale, i cui effetti a livello economico possono accomunarsi a quelli causati, nel secolo precedente, dalle guerre mondiali;
– a seguito della rapidità con cui i suoi effetti negativi si sono estesi sulla popolazione e nei vari continenti, si è passati da una emergenza sanitaria ad una vera e propria devastante emergenza economica di tutti i territori coinvolti;
ATTESO che a seguito dei provvedimenti governativi che hanno comportato il cosiddetto “lockdown”, finalizzato al contenimento e al rallentamento del contagio, anche a livello globale, sono conseguiti effetti devastanti su tutto il tessuto economico, produttivo e sociale del nostro Paese e della nostra Regione;
RITENUTO che uno dei settori particolarmente colpiti dalla crisi a seguito della pandemia mondiale è quello del turismo, posto che lo stato di emergenza ha provocato una paralisi dell’intera filiera, che genera circa il 12 per cento del PIL, e che vede oltre ai risultati di “zero turismo” nei mesi appena trascorsi, anche una situazione compromessa per l’imminente stagione estiva;
CONSIDERATO che nell’ambito dei provvedimenti adottati dal Governo con il decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, il cosiddetto decreto Cura Italia, è stato introdotto un bonus di 600 euro per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
ATTESO che questa misura non contempla un consistente numero di persone, lavoratori stagionali, che benché effettuino un lavoro stagionale non rientrano, secondo le disposizioni dettate dalla circolare INPS in proposito, fra i beneficiari delle indennità; la misura adottata dal Governo riguarda in sostanza i soli lavoratori stagionali del turismo e cure termali, che hanno come caratteristiche i CODICI G-S-T;
RILEVATO che a seguito di questa interpretazione, risultano tagliati fuori dai benefici tantissimi lavoratori stagionali, anche nella Regione, che non riportano i precitati codici, in quanto qualificati per esempio con i CODICI D-Q-U-O, così come non rientrano tutti coloro che vengono assunti con contratti stagionali dalle agenzie interinali, con contratti di somministrazione;
RITENUTO che sia necessario, al fine di restituire pari dignità a tutti i lavoratori che prestano la loro attività lavorativa in maniera stagionale, riconoscere anche a tutte le altre categorie di lavoratori stagionali non ricomprese nel precitato decreto Cura Italia, i benefici ivi previsti,
impegna il Presidente della Regione, l’Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale
ad intercedere presso il Governo nazionale al fine di provvedere ad apportare gli opportuni correttivi al decreto “Cura Italia”, affinché possano usufruire dei benefici economici anche i lavoratori stagionali che non sono stati ricompresi nel precitato decreto, e/o se nel caso a provvedere per quanto di competenza direttamente, adottando specifici provvedimenti in campo regionale al fine di dar corso alle esigenze del settore in Sardegna.
Cagliari, 27 aprile 2020