CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 216
MANCA Desiré Alma – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS Alessandro in merito alle prestazioni di riabilitazione globale territoriale.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– l’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 ha dichiarato l’epidemia da Covid-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;
– il 31 gennaio 2020 il Consiglio dei ministri ha emanato la deliberazione con la quale si dichiara, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili;
– al fine di fronteggiare l’emergenza il Presidente della Regione ha emanato la prima ordinanza in data 22 febbraio 2020 quale atto “contingibile ed urgente per l’attuazione delle disposizioni del Ministero della salute emanate in data 21 febbraio 2020 contro la diffusione della malattia infettiva Covid-19”;
– il 26 febbraio 2020, tempestivamente ed in piena emergenza sanitaria, vengono approvate sia la deliberazione della Giunta regionale n. 7/1 “Modifica dei requisiti ulteriori di accreditamento per le prestazioni di riabilitazione globale territoriale, approvati con la deliberazione della Giunta regionale n. 47/43 del 30 dicembre 2010, per le prestazioni assistenziali a persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale. Approvazione preliminare”, sia la deliberazione della Giunta regionale n. 7/3 avente ad oggetto “Prestazioni di riabilitazione globale territoriale: allineamento delle prestazioni alle tipologie stabilite dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 sui livelli essenziali di assistenza e modifica dei requisiti minimi autorizzativi. Ridefinizione delle tariffe, e indicazioni per l’avvio di un programma di azioni finalizzato all’appropriatezza prescrittiva, alla definizione di criteri di priorità per l’accesso alle prestazioni ed al monitoraggio del sistema prescrittivo ed erogativo”;
– le suddette deliberazioni della Giunta regionale però non presentano nel corpo alcun riferimento al dichiarato stato di emergenza nazionale, ma anzi provvedono a ridefinire il sistema di assistenza riabilitativa globale territoriale socio-sanitaria e ad approvare l’aggiornamento del sistema tariffario relativo alle prestazioni erogate, di fatto mettendo le strutture accreditate nella posizione di impossibilità erogativa, nel pieno della crisi ed emergenza nazionale per il virus Covid-19;
CONSIDERATO che:
– le linee d’indirizzo per la riorganizzazione della riabilitazione in Sardegna sono state definite dalla Giunta regionale nel 2006, attraverso l’individuazione delle tipologie di strutture e delle modalità di erogazione delle prestazioni di tipo sanitario e sociosanitario, e attraverso l’istituzione di una apposita commissione regionale tecnica consultiva in materia di riabilitazione con il compito di supportare la Regione nella definizione della classificazione delle prestazioni di riabilitazione e dei requisiti minimi strutturali ed organizzativi delle strutture che devono erogare prestazioni di riabilitazione;
– fino ad oggi è stato utilizzato il sistema di remunerazione delle prestazioni di assistenza riabilitativa, differenziate in relazione alle diverse tipologie di attività, approvato con la deliberazione della Giunta regionale n. 9/10 del 22 febbraio 2011;
– quella commissione tecnica istituita nel 2006 ha operato fino al 2010; successivamente, nel 2018, è stata ricostituita al fine di fornire supporto all’Amministrazione regionale per l’adozione di provvedimenti che riguardano il monitoraggio della qualità e dell’appropriatezza delle prestazioni erogate in Sardegna, l’analisi dei costi e la congruità del sistema tariffario;
PRESO ATTO che:
– gli uffici dell’Assessorato della sanità al fine di aggiornare il Tariffario relativo al sistema sanitario, con nota del 9 maggio 2019 n. 10544, hanno coinvolto le strutture private accreditate nell’attività di monitoraggio dei costi di produzione delle prestazioni con riferimento al costo del personale, dei materiali di consumo, degli ammortamenti delle strumentazioni e delle strutture, nonché dei costi generali;
– nel definire l’aggiornamento tariffario non si è evidentemente tenuto in considerazione il dato evidenziato da tutte le strutture private accreditate in occasione del monitoraggio sopra citato e legato all’oggettivo aumento del costo della vita dal 2011 ad oggi, e quindi anche in termini di costi del personale e delle spese vive;
– si esplicita nel documento approvato dalla Giunta regionale che il processo di revisione delle tariffe è stato oggetto di un’istruttoria condotta “sulla base della metodologia di costruzione della tariffa” sviluppata dagli uffici competenti, inspiegabilmente senza concertare le modifiche con i componenti della commissione regionale tecnica consultiva in materia di riabilitazione, che è stata ricostituita proprio con lo scopo di fornire un supporto alla Regione nel lavoro di analisi dei costi e della congruità del sistema tariffario;
EVIDENZIATO che tutti i centri privati accreditati hanno manifestato la loro contrarietà e preoccupazione sia alle istituzioni che all’ATS, ed hanno esplicitato la necessità che la Giunta regionale provveda a ritirare o congelare le deliberazioni citate nelle premesse perlomeno per la durata dell’emergenza Coronavirus, e che gli atti ad esse allegati siano la conseguenza di un dialogo costruttivo e del coinvolgimento di tutto l’impianto istituzionale sanitario ed amministrativo del Servizio sanitario regionale,
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) a provvedere tempestivamente a voler sospendere le deliberazioni della Giunta regionale n. 7/1 e n. 7/3 ed ogni atto ad esse allegato e collegato per tutta la durata della crisi Covid-19;
2) ad attivarsi affinché la ridefinizione delle stesse avvenga in un momento più idoneo ed a seguito di un proficuo lavoro di concertazione tra tutte le strutture sanitarie ed amministrative del Servizio sanitario regionale.
Cagliari, 15 aprile 2020