CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 127
SATTA Giovanni – GIAGONI – MULA – COCCIU – MAIELI – USAI – SCHIRRU – TUNIS – COCCO – TALANAS – SAIU – SALARIS – PERU – COSSA – MURA – CAREDDA – ENNAS sulla necessità di scongiurare gli aumenti decisi dalle compagnie di navigazione di circa il 30 per cento delle attuali tariffe per tutte le linee di collegamento da e per la Sardegna, con prevista entrata in vigore il 1° gennaio 2019, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– dalle note pubblicate sui siti delle compagnie di navigazione che garantiscono i collegamenti marittimi da e per la Sardegna si apprende che, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo regolamento emanato dall’IMO (International maritime organization) – direttiva UE 2016/802, per cui si richiede una riduzione della presenza di zolfo all’interno dei combustibili utilizzati, dal 1° gennaio prossimo scatterà su tutte le linee un aumento tariffario dai 5 agli 8 euro per ogni metro lineare dei mezzi di trasporto, con un incremento di oltre il 30 per cento sugli attuali costi dei traghetti;
– col nuovo anno attraversare il mare costerebbe 40/50 euro in più per le autovetture e centinaia di euro in più per i mezzi di trasporto merci, insostenibili aumenti che si sommerebbero ai già gravosi pedaggi che pesano come macigni sulla nostra economia, sulla nostra mobilità e sulla nostra vita;
CONSIDERATO che:
– sul traffico merci da e per la Sardegna si abbatterebbero maggiori costi per circa 50 milioni di euro l’anno, con rincari conseguenti sull’esportazione dei nostri prodotti e sui prodotti importati, determinando un ulteriore aggravio per l’economia isolana, in condizioni di sottosviluppo rispetto agli standard comunitari anche a causa delle irrisolte criticità dovute proprio all’inadeguatezza delle politiche in materia di continuità territoriale finora messe in atto;
– stesse ripercussioni deriverebbero sul traffico passeggeri in generale e in particolare sul turismo, voce fondamentale per il bilancio regionale, ma fortemente frenato nella potenziale espansione dai costi considerati proibitivi dei traghetti, che, soprattutto in alta stagione, rappresentano un elemento discriminante nella scelta delle mete di vacanza;
PRESO ATTO che le legittime richieste per una continuità territoriale adeguata avanzate al Governo nazionale, non solo rimangono inascoltate, ma al contrario alla Sardegna viene inflitto un proibitivo aggravio di spesa, proprio mentre combatte per difendere e riaffermare il proprio diritto alla mobilità di merci e passeggeri in condizioni di parità con i “non isolani”, o quantomeno a vedere significativamente ridotte le disparità e gli ostacoli che discendono dall’insularità;
RIBADITE le motivazioni e le rivendicazioni di cui alla precedente mozione n. 118, SATTA Giovanni – GANAU – MULA – COCCO – COMANDAMI – SECHI – MELONI – MURA – DERIU – OPPI – MORICONI – MARRAS – LAI – DE GIORGI – CORRIAS – MAIELI – PERU – GALLUS – FANCELLO – TALANAS – COCCIU – CAREDDA – USAI – SCHIRRU – CERA – PIGA – CUCCU – PIANO – SALARIS sulla necessità di garantire la continuità territoriale marittima di persone e merci con la Sardegna e perseguire il passaggio delle funzioni e delle risorse sulla continuità territoriale marittima dallo Stato alla Regione;
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) ad avviare tutte le iniziative presso il Governo nazionale e la Commissione europea al fine di scongiurare un aggravio di costi dei trasporti via mare, che determinerebbe un isolamento ancora maggiore per i sardi e un disastro per la nostra economia e in particolare per due settori trainanti come il commercio e il turismo;
2) a richiedere un immediato e congruo rinvio dell’entrata in vigore del regolamento europeo – direttiva UE 2016/80 per evitare l’applicazione delle nuove tariffe, con la prevedibile crisi del trasporto merci e passeggeri;
3) a portare avanti con ancora maggiore forza, anche unitamente ai rappresentanti delle istituzioni, dei territori, delle forze politiche, sindacali e, in genere, della società civile, tutte le azioni opportune per il concreto riconoscimento delle legittime rivendicazioni del popolo sardo a una continuità nei trasporti marittimi e aerei in condizioni di parità con le altre regioni d’Europa.
impegna inoltre il Presidente del Consiglio regionale, nell’ambito delle sue prerogative
a convocare una seduta straordinaria del Consiglio regionale aperta anche ai parlamentari eletti in Sardegna e ai massimi rappresentanti delle autonomie locali e delle parti sociali ed economiche per discutere le iniziative da intraprendere nei confronti del Governo nazionale.
Cagliari, 12 dicembre 2019