CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 987/A
GANAU – PINNA – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA, con risposta scritta, sullo stato di avanzamento vaccinazioni dei soggetti anziani, fragili e con gravi patologie a quattro mesi dall’inizio della campagna vaccinale.
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I sottoscritti,
premesso che:
– in Sardegna la campagna di vaccinazione, iniziata come in tutta Italia il 27 dicembre 2020, procede con gravissime lentezze, relegandoci tra le regioni con maggiori criticità organizzative e preoccupanti disomogeneità territoriali, registrate dal sistema di rilevazione dati del Ministero della Salute e anche denunciate dalle associazioni dei malati, dagli amministratori locali e ripetutamente poste all’attenzione del Consiglio regionale con decine di interrogazioni e interpellanze delle opposizioni che giacciono senza risposta da mesi;
– la cronaca quotidiana dei nostri media è fatta da segnalazioni del disagio vissuto: di anziani costretti ad ore di attesa presso i PVT (punti vaccinali territoriali) come documentato dalle immagini dei servizi giornalistici da Nuoro, Sassari, Cagliari e Oristano; punti vaccinali organizzati soltanto nelle città o cittadine più grandi che dunque aumentano le difficoltà di chi ha autonomia ridotta di spostamento e di resistenza;
atteso che:
– il sistema di prenotazione della Regione non consente inoltre l’accesso alle persone più fragili, con malattie croniche o ai pazienti oncologici non in trattamento da almeno sei mesi o a quanti sono titolari di una qualsiasi esenzione per patologia;
– sono attualmente iniziate le vaccinazioni relative ai pazienti seguiti dai reparti ospedalieri ma non quelle per coloro che sono seguiti dalla medicina territoriale, ai quali non è consentito manifestare la propria disponibilità direttamente e quindi sono costretti all’attesa tanto snervante quanto pericolosa in questo momento di acuirsi del contagio e della presenza nell’Isola di più varianti di covid-19;
considerato che:
– l’ordinanza n. 6/2021 del Commissario per l’emergenza Gen. Figliuolo, in linea con le indicazioni del Piano strategico nazionale di vaccinazione così come approvato con decreto ministeriale il 12 marzo 2021 così dispone:
“la vaccinazione rispetta il seguente ordine di priorità :
– persone di età superiore agli 80 anni;
– persone con elevata fragilità e, ove previsto dalle specifiche indicazioni contenute alla Categoria 1, Tabella 1 e 2 delle citate Raccomandazioni ad interim, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari;
– persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni e, a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni, utilizzando prevalentemente vaccini Vaxzevria (precedentemente denominato Covid-19 Vaccine AstraZeneca) come da recente indicazione dell’AIFA;
– parallelamente alle suddette categorie è completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario, in prima linea nella diagnosi, nel trattamento e nella cura del Covid-19 e di tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private. A seguire, sono vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal Piano nazionale, parallelamente alle fasce anagrafiche secondo l’ordine indicato. Le persone che hanno già ricevuto una prima somministrazione, potranno completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino.”;
– da comunicazione dell’Assessorato regionale del 1° aprile 2021 risulterebbero definite le modalità di adesione e prenotazione per i cittadini over 80, over 70 nati dal 1942 fino al 1951;
– nello stesso documento si dà conto che: “I cittadini che hanno un’esenzione per patologia o che rientrano nella categoria dei cosiddetti “pazienti Fragili” saranno contattati direttamente da ATS”;
rilevato che:
– quotidianamente vengono rese note dalla stampa, dagli stessi cittadini fragili e dai loro familiari le difficoltà e la preoccupazione per il rischio che comporta l’attesa della vaccinazione per questi soggetti fragili in un quadro di aumento esponenziale del contagio;
– il monitoraggio costante dell’andamento del piano di vaccinazione regionale evidenzia come nella Regione si sia largamente indietro rispetto i parametri indicati dal ministero come necessari per arrivare nei tempi stabiliti alla messa in sicurezza della popolazione in special modo di quella più a rischio e poter raggiungere quindi la ripartenza socioeconomica con la ripresa, il più rapidamente possibile, delle attività economiche, scolastiche, culturali e sociali in presenza,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali criteri e quale tempistica urgente siano stati individuati per l’attivazione in modo capillare e sistematico sul territorio dei PVT (punti vaccinali territoriali), come richiesto dalle amministrazioni locali, che in alcuni casi sono stati immediatamente autorizzati e hanno potuto operare, mentre altre domande non hanno ricevuto nemmeno una risposta;
2) se sia stato approntato un calendario aggiornato delle vaccinazioni dei cittadini vulnerabili;
3) se sia stato predisposto un sistema di chiamate e/o di prenotazione per i cittadini con esenzione per patologia e, considerata l’urgenza, quali i tempi di attivazione di tale sistema;
4) quali siano le ragioni del grave ritardo rispetto alle vaccinazioni domiciliari dei soggetti non autosufficienti e/o impossibilitati a raggiungere i cosiddetti hub;
5) se non si ritenga opportuno, al fine di massimizzare la campagna di vaccinazione arrivando a tutti i cittadini, attivare i PVTM (punti vaccinali territoriali mobili) anche in collaborazione con le autorità sanitarie e amministrative locali ed il coinvolgimento di tutti i medici di medicina generale.
Cagliari, 15 aprile 2021