CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 907/A
(Pervenuta risposta scritta in data 28/06/2021)
COMANDINI, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di inserire le comunità integrate tra le strutture territoriali di cui deliberazione della Giunta regionale n. 6/9 del 19 febbraio 2021.
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Il sottoscritto,
in riferimento alla deliberazione della Giunta regionale n. 6/9 del 19 febbraio 2021 avente per oggetto: “deliberazione della Giunta regionale n. 22/24 del 3.5.2017 (Modifica ed integrazione dei requisiti minimi organizzativi delle Residenze sanitarie assistenziali e dei Centri diurni integrati. Aggiornamento delle Linee di indirizzo in materia di Residenze sanitarie assistenziali e di Centri diurni integrati. Aggiornamento del sistema tariffario delle prestazioni assistenziali erogate presso le Residenze sanitarie assistenziali). Sostituzione allegato 1 per la parte relativa ai requisiti minimi organizzativi”
si precisa che arrivano ancora ripetute segnalazioni da parte delle varie strutture territoriali, quali ad esempio le comunità integrate, in merito alle difficoltà che si stanno riscontrando nel reperire personale infermieristico in questo particolare periodo caratterizzato dall’emergenza Covid-19;
evidenziato che la deliberazione n. 6/9 del 19 febbraio 2021 ha sì previsto che “la figura dell’infermiere, in caso di carenza in ambito regionale di tale figura professionale, possa essere provvisoriamente sostituita, fino alla concorrenza del 15 per cento, dalla figura dell’operatore socio-sanitario”, ma solo per le RSA e i CDI;
evidenziato ulteriormente che, come già segnalato nell’interrogazione n. 796/A del 22 dicembre 2020, la situazione di forte sofferenza riguarda tutte le strutture che si occupano di assistenza territoriale sanitaria e socio-sanitaria, comprese le comunità integrate che, per la particolare utenza che ad esse afferisce (fragile e particolarmente esposta agli effetti del Covid-19), hanno la necessità che la figura dell’infermiere sia disponibile in quantità congrua e comunque sufficiente non solo dal punto di vista dell’accreditamento, ma per la gestione dei protocolli e dei nuovi percorsi che l’emergenza Covid-19 richiede;
precisato che diverse strutture territoriali, nel rispetto della legge regionale vigente, hanno nel proprio organico un solo infermiere per cui non è possibile applicare la percentuale del 15 per cento come indicato nella deliberazione, ma è necessario sostituire lo stesso con un operatore socio-sanitario,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se non ritengano necessario ed urgente:
1) inserire nella deliberazione n. 6/9 del 19 febbraio 2021 anche le comunità integrate, considerando che alcune strutture hanno un solo infermiere e che lo stesso, quindi, possa essere sostituito provvisoriamente con la figura dell’operatore socio-sanitario senza tenere chiaramente conto della percentuale del 15 per cento;
2) che la delibera abbia effetto retroattivo a far data dall’inizio del virus Covid-19, e cioè a tutto il 2020, poiché fin da quella data diverse comunità integrate, oltre ad essersi trovate prive della figura infermieristica sono state sanzionate dall’ATS per mancanza di requisiti non avendo più in organico tale figura professionale.
Cagliari, 3 marzo 2021