CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 799/A
LAI – COCCO, con richiesta di risposta scritta, sul piano di dimensionamento scolastico e di ridefinizione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2021/2022, con particolare riferimento alle autonomie scolastiche di Mandas e Guasila.
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I sottoscritti,
premesso che:
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 57/11 del 18 novembre 2020, ratificata in via definitiva con la deliberazione n. 64/15 del 18 dicembre 2020, è stato approvato il documento “Linee Guida per la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa della Regione Sardegna per l’anno scolastico 2021/2022”;
– lo statuto di autonomia della Regione all’articolo 5 riconosce quale materia legislativa concorrente anche quella dell’istruzione;
– nel piano proposto dalla Giunta regionale sono previsti lo stesso numero minimo di studenti iscritti per ottenere il mantenimento dell’autonomia scolastica di quelli stabiliti dai criteri nazionali, non tenendo conto delle peculiarità della nostra Isola e non prevedendo criteri adatti alle specificità insite in Sardegna;
– il numero minimo per mantenere l’autonomia scolastica è in generale di 600 alunni e di 400 per le zone montane, e che per tali criteri, nel corso degli anni, la Sardegna ha pagato un costo elevatissimo in termini di diritto allo studio e di perdita di occupati nel settore;
considerato che:
– nel taglio delle istituzioni scolastiche cosiddette “sottodimensionate” non si è tenuto conto delle tante autonomie che hanno numeri notevolmente superiori a quelli richiesti, anche in territori confinanti;
– il Piano proposto dalla Giunta regionale non contiene un’azione tesa all’ottenimento di un riconoscimento della specificità della nostra Isola;
– più volte è stata manifestata dai sindaci la necessità di un piano della rete scolastica con previsione triennale e non annuale;
– continuando ad accettare, da parte della Regione, i calcoli “aritmetici” imposti dal MIUR, si rischia di persistere nella graduale chiusura di scuole, classi e autonomie scolastiche;
dato atto che dai dati emersi nella conferenza provinciale sul dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2021/2022 risultano tra le 26 autonomie scolastiche sottodimensionate l’Istituto comprensivo di Guasila e di Mandas che conterebbero una popolazione scolastica rispettivamente di 562 alunni e di 386 (zona montana);
ritenuto che la perdita di autonomia scolastica comporta la riduzione della qualità dell’offerta formativa, nonché la riduzione di unità lavorative per la perdita di un dirigente scolastico, di un dirigente amministrativo e anche di alcune unità del personale ATA (collaboratori scolastici, impiegati di segreteria, assistenti tecnici);
chiedono di interrogare il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) se è a conoscenza della situazione sopra descritta;
2) se non reputino opportuno intervenire con una nuova modalità di organizzazione della rete scolastica attraverso una “compensazione” degli iscritti, consentendo quindi di fare una media regionale con i numeri delle alunne e degli alunni di tutta la Sardegna e solo sulla base di questo decidere i numeri delle autonomie scolastiche;
3) se non reputino altresì opportuno intervenire immediatamente con una nuova programmazione che preveda il ricalcolo del numero di autonomie scolastiche da salvaguardare nel più ampio interesse della comunità scolastica e dell’istruzione sarda.
Cagliari, 22 dicembre 2020
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