CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 796/A
COMANDINI, con richiesta di risposta scritta, sulla difficoltà di reperire personale infermieristico in periodo Covid-19 da parte delle strutture territoriali – RSA e comunità integrate.
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Il sottoscritto,
precisato che:
– in riferimento all’interrogazione n. 762/A del 23 novembre u.s. ancora in attesa di risposta arrivano ancora ripetute segnalazioni da parte delle varie strutture territoriali RSA e comunità integrate, in merito alle difficoltà che si stanno riscontrando nel reperire personale infermieristico in questo particolare periodo caratterizzato dall’emergenza Covid-19;
– la necessità di potenziare la dotazione di personale infermieristico e di assistenza in seguito al manifestarsi dell’emergenza Covid-19 ha naturalmente spinto le varie aree socio-sanitarie locali e più in generale l’ATS ad incrementare in maniera notevole il personale infermieristico delle proprie strutture, mediante l’apertura di graduatorie e conseguente assunzione a tempo determinato ed indeterminato di infermieri; è chiaro che tali fattori impattano fortemente sulla disponibilità nel territorio regionale di tali figure in quanto ha dato origine ad un passaggio delle stesse verso le strutture pubbliche e verso quelle strutture private che si sono rese disponibili a gestire l’assistenza di pazienti Covid-19;
evidenziato che si è creata una situazione di forte sofferenza in particolare nelle strutture che si occupano di assistenza territoriale sanitaria e socio-sanitaria (RSA in primis, comunità integrate ecc.) che comunque, per la particolare utenza che ad esse afferisce (fragile e particolarmente esposta agli effetti del Covid-19) hanno la necessità che la figura dell’infermiere sia disponibile in quantità congrua e comunque sufficiente non solo dal punto di vista dell’accreditamento, ma per la gestione dei protocolli e dei nuovi percorsi che l’emergenza Covid-19 richiede,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere se non ritengano necessario ed urgente:
1) ripristinare, almeno per tutta la durata dell’emergenza e comunque sino a che non siano ripristinate le normali condizioni di domanda/offerta di personale infermieristico sul territorio regionale, la previsione di cui all’allegato della deliberazione della Giunta regionale n. 25/6 del 13 giugno 2006, laddove si prevedeva, in un contesto anch’esso di cronica carenza di infermieri che “La figura dell’infermiere professionale, considerata l’attuale carenza di tale figura in ambito regionale, può essere provvisoriamente sostituita, fino alla concorrenza del 20%, dalla figura dell’infermiere generico o dell’operatore socio-sanitario, nei casi di accertata obiettiva impossibilità di acquisire un numero sufficiente di unità. Tale possibilità, temporanea e provvisoria, si intende limitata al periodo di vigenza degli accordi contrattuali tra le aziende Usl e gli erogatori e dovrà essere esplicitamente menzionata negli stessi contratti”;
2) procedere, di concerto tra l’assessorato competente e l’istituzione universitaria, alla ricognizione del fabbisogno effettivo di tali figure anche alla luce dei mutamenti organizzativi che, determinati dall’emergenza Covid-19 appaiono però con buona probabilità di tipo strumentale;
3) potenziare in generale attraverso una ricognizione del fabbisogno formativo, le iniziative che coinvolgano pubblico e privato volte al potenziamento delle competenze specifiche messe in luce dall’esperienza Covid-19 non solo per il personale infermieristico, ma anche per quello addetto all’assistenza alla persona.
Cagliari, 22 dicembre 2020