CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 790/A
PINNA – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, in merito all’organizzazione degli screening gratuiti su base volontaria che le amministrazioni comunali stanno attivando sui propri territori, con riferimento particolare al caso del Comune di Arbus.
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I sottoscritti,
premesso che:
– la recrudescenza dei contagi e la difficoltà a poter accedere al sistema di screening è stata la criticità più importante a cui si è dovuto far fronte in questi mesi, durante i quali, a più riprese, si sono registrate le segnalazioni di amministratori, associazioni e comitati di cittadini che hanno rappresentato la necessità di attivare percorsi di tracciamento in tutti i comuni;
– sono dunque numerosi i comuni che hanno attivato “in proprio” screening su base volontaria riservati ai cittadini del proprio territorio;
– tra questi, il Comune di Arbus, il quale tramite la pubblicazione sui canali istituzionali in data 10 dicembre 2020 ha dato avviso in merito all’organizzazione di uno screening gratuito su base volontaria” riservato a circa 1.000 cittadini su 6.055 circa residenti;
– con detto avviso il Sindaco informava la popolazione che nelle giornate di martedì 15 dicembre e mercoledì 16 dicembre 2020 si sarebbe effettuato uno screening gratuito Covid-19 su base volontaria e si comunicava che i 1000 cittadini interessati, individuati dall’ATS in base all’analisi del rischio; sarebbero stati contattati telefonicamente dai dipendenti comunali;
– per contro, gli organi di stampa, nella stessa data, indicavano i medici di medicina generale, attraverso il servizio di igiene e sanità pubblica, quali soggetti onerati dell’individuazione dei cittadini da invitare all’effettuazione dello screening;
considerato che:
– la Regione ha, inoltre, provveduto con deliberazione n. 50/47 dell’8 ottobre 2020 ad autorizzare alla somministrazione dei test anche i laboratori e i centri privati con costi a carico del richiedente;
– a questi si aggiungono i test flash dell’associazione Adjuvandum e dell’Esercito italiano;
– l’obiettivo dichiarato dalla Regione e dall’Ats era quello di effettuare una campagna di test che consentisse di tracciare e isolare i focolai sui territori dell’Isola;
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene, sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se esista un piano regionale e un protocollo condiviso con le amministrazioni comunali e le altre istituzioni e associazioni che stanno procedendo alle campagne di screening, che consenta di raccogliere in modo ordinato i risultati ottenuti al fine di una puntuale elaborazione degli stessi;
2) se per la copertura dei costi per le campagne di screening effettuate dai singoli comuni, altre istituzioni e/o associazioni, siano previsti contributi finanziari ovvero se siano a diretto carico degli organizzatori;
3) se esistano direttive relativamente alla scelta dei test da utilizzare;
4) se, nel caso specifico del comune di Arbus la scelta del campione da analizzare sia stata effettivamente effettuata dalla ATS e su quali basi e, nel caso di eventuale rifiuto del cittadino “campionato” la possibilità di screening possa essere rivolta agli altri cittadini;
5) quali siano le modalità di contatto dei cittadini campionati previste dal protocollo che non presentino criticità in ordine alla riservatezza degli stessi.
Cagliari, 17 dicembre 2020