CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 780/A
CORRIAS – GANAU – COMANDINI – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di potenziare Oncologia in Ogliastra.
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I sottoscritti,
premesso che:
– sono stati elaborati e approvati, nel corso degli anni, diversi documenti di programmazione nell’ambito del sistema sanitario regionale, tesi a garantire, almeno negli intenti, un servizio efficace e non discriminatorio a tutti i sardi, anche di differenti aree della Regione;
– tra i documenti elaborati e pertinenti all’argomento in parola, tutti discendenti dalla legge regionale n. 17 del 2016 che istituiva l’ATS, figurano la “Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna – Anni 2017-2019”, licenziato dal Consiglio regionale il 25 ottobre 2017 e il “Programma di sviluppo della Rete oncologica” approvato dalla Giunta regionale il 30 gennaio 2018 con la deliberazione n. 4/25;
– la recente legge regionale 11 settembre 2020, n. 24 oltre ad abrogare la legge regionale n. 17 del 2016, definisce il nuovo modello di governo del sistema sanitario regionale e ne avvia il processo di riforma secondo principi di equità ed universalità con disposizioni che, tra le altre, sono finalizzate a: “a) garantire il conseguimento dei livelli essenziali di assistenza in maniera omogenea su tutto il territorio regionale” e “f) definire l’assetto istituzionale e organizzativo delle aziende sanitarie locali avendo riguardo alla particolare conformazione orografica della Sardegna, ai limiti della viabilità ed alle peculiari condizioni demografiche e del tessuto abitativo”;
– il diffondersi della pandemia da Covid-19 e le difficoltà incontrate dal servizio sanitario regionale nell’assicurare prestazioni sanitarie adeguate, hanno dimostrato che la politica di risparmio, con la conseguente riduzione di servizi e di posti letto, non garantisce la salute dei cittadini di fronte agli imprevisti;
– per quanto riguarda il territorio dell’Ogliastra e, nello specifico tutte le attività di prevenzione dei tumori, delle cure oncologiche e del follow-up, la struttura pubblica si rivela sguarnita rispetto alle esigenze manifestate;
considerato che:
– la prevenzione oncologica è riconosciuta quale efficace arma contro i tumori, soprattutto verso determinati tipi di tumore, con benefici conclamati rispetto alle diagnosi tardive e, a tal fine, nel corso degli anni, sono state condotte, sia a livello nazionale che regionale, diverse campagne di sensibilizzazione;
– parrebbe che tali campagne di sensibilizzazione siano state colte dalla popolazione se si considerano, per esempio, le numerose richieste pervenute in occasione di una recente giornata di screening senologico a Lanusei, organizzata dall’Azienda sanitaria in collaborazione con la delegazione di Nuoro della LILT;
– a fronte di 467 richieste sopraggiunte, si è potuto però procedere a effettuare solo 53 visite, con una percentuale, dunque, piuttosto bassa, di accoglimento;
evidenziato che:
– l’azienda sanitaria di Lanusei può contare, nella battaglia contro i tumori, su due medici oncologici ambulatoriali e su un presidio day hospital con otto postazioni, a fronte di un territorio molto esteso, con quasi 60.000 residenti, e penalizzato da una rete viaria molto disagiata che rende difficoltoso il ricorso alle altre strutture ospedaliere;
– le conclamate criticità relative al presidio ospedaliero Nostra Signora della Mercede di Lanusei, già evidenziate in varie sedi, lungi dall’aver trovato una soluzione, si stanno quotidianamente aggravando;
– i numeri poco sopra elencati e le tante richieste solo in parte soddisfatte, rimarcano l’esigenza di potenziare le strutture sanitarie di oncologia per garantire un servizio appropriato, anche perché le attività di prevenzione non devono essere lasciate alla buona volontà dei singoli medici e delle associazioni di volontariato, ma devono essere erogati, in maniera costante e non estemporanea, dai presidi sanitari preposti;
– la legge regionale 11 settembre 2020, n. 24, prevede all’articolo 47 che la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore medesimo, può proporre al Consiglio regionale modifiche alla deliberazione del 25 ottobre 2017 del Consiglio regionale, con la quale è stata approvata la “Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna”, pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS) n. 58 dell’11 dicembre 2017;
ritenuto che:
– in materia di assistenza sanitaria, non si può subordinare la tutela della salute, riconosciuto dall’articolo 32 della nostra carta costituzionale come diritto fondamentale dell’individuo, a meri criteri di economicità e di convenienza;
– l’ospedale “Nostra Signora della Mercede” di Lanusei è una struttura sanitaria di rilevante importanza per l’intero territorio dell’Ogliastra il quale, tuttavia, sta subendo da diverso tempo azioni rivolte al depotenziamento e indebolimento,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale, per sapere:
1) se siano a conoscenza della necessità di rafforzare la presenza di medici specialistici oncologi nella sede di Lanusei;
2) se intendono valutare la possibilità di istituire, presso l’ospedale di Lanusei, una struttura semplice di oncologia, con un minimo di posti letto, per garantire un’assistenza sanitaria specifica ai pazienti oncologici ogliastrini che troverebbero così sollievo anche grazie alla vicinanza con le famiglie.
Cagliari, 9 dicembre 2020