CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 713/A
PINNA – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sulla sospensione delle radioterapie ai pazienti oncologici nei presidi Covid-19.
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I sottoscritti,
premesso che:
– come noto tutto il Paese è stato investito dalla pandemia di Sars-Cov-19;
– la situazione, si è puntualmente presentata anche in Sardegna, e ha colto il servizio sanitario sardo ancora impreparato, nonostante la seconda ondata fosse stata ampiamente prevista da tutta la comunità scientifica;
– le strutture sanitarie della nostra regione concentrate sul fronte della pandemia hanno rallentato o addirittura sospeso le attività sanitarie ordinarie, creando non pochi disagi a tutti i cittadini che hanno necessità di ricorrere a visite e cure per patologie diverse dal Covid-19;
– tra questi si citano in particolare i pazienti oncologici che necessitano di accertamenti e terapie tempo-dipendenti;
– quotidianamente, infatti, pervengono denunce, tramite articoli a mezzo la stampa e segnalazioni ai consiglieri, circa la grave situazione dei pazienti oncologici in follow-up o in trattamento radioterapico, da effettuarsi entro limiti di tempo definiti dai protocolli nazionali e internazionali e comunque non superiore a 90 giorni per l’ottenimento del massimo vantaggio curativo;
– al momento i reparti di oncologia e radioterapia vivono le criticità dovute alle carenze già note, cui si aggiungono quelle causate dalla destinazione di ospedale Covid. In particolare ci riferiamo a quello di Nuoro, nella cui struttura afferiscono pazienti oncologici provenienti da una vasta area geografica che comprende i territori del nuorese, dell’Ogliastra, di Olbia-Tempio, e, in parte del sassarese e dell’oristanese. Risulta emblematico il caso di un paziente, operato nell’agosto scorso in un ospedale dei nord Sardegna, che necessita di trattamenti di radioterapia per i quali, tuttavia, non solo non sono stati indicati i tempi di somministrazione, ma, a seguito della prima consulenza presso l’ospedale di Nuoro cui è stato assegnato, è stata rinviata a data da destinarsi addirittura la visita per la pianificazione del trattamento, sembrerebbe a causa delle carenze di personale sanitario e tecnico destinato ad altre incombenze;
considerato che:
– la Radioterapia oncologica può essere impiegata come terapia esclusiva, con guarigione, in alcune forme tumorali o in alcuni stadi delle stesse; altre volte è necessario associarla alla chirurgia e alla chemioterapia;
– inoltre, la Radioterapia oncologica svolge un ruolo fondamentale nel risolvere manifestazioni del tumore, soprattutto il dolore, dove può essere ritenuta l’analgesico più efficace e può dare un notevole contributo al miglioramento della qualità di vita del paziente;
– i trattamenti radioterapici spesso durano oltre un mese e, come sopra riferito, devono essere somministrati tempestivamente per ottenere gli effetti sperati;
atteso che la situazione ha subìto negli ultimi mesi un repentino peggioramento, soprattutto per mancanza di personale sanitario aggravata dall’emergenza Covid-19, e ciò per i pazienti oncologici può avere risvolti drammatici,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali siano le soluzioni che si intendono adottare per consentire il diritto ai LEA e, nello specifico, la somministrazione delle cure radioterapiche in tempi utili e compatibili con i protocolli medici e le esigenze dei pazienti;
2) se, a fronte delle evidenti criticità e alla situazione ormai al collasso del sistema sanitario della nostra Regione, che può evolvere drammaticamente con rischio per la vita stessa dei malati, non ritengano di dovere richiedere l’impiego immediato della sanità militare a sostegno delle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali della Sardegna.
Cagliari, 23 ottobre 2020
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