Interrogazione n. 694/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 694/A

CORRIAS – GANAU – COMANDINI – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, sui disservizi nel trasporto delle persone con disabilità ai centri di cura e riabilitazione AIAS.

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I sottoscritti,

premesso che:
– la legge regionale 28 maggio 1985, n. 12, all’articolo 92, prevede che la Regione conceda ai comuni un contributo per il trasporto dei residenti con disabilità per il trasferimento dalle loro abitazioni ai centri di riabilitazione; gli stessi comuni provvederanno a erogare il contributo spettante a enti e istituti che effettuano il trasporto delle persone con disabilità a seguito di specifica richiesta;
– la legge regionale 25 gennaio 1988, n. 4 (Riordino delle funzioni socio-assistenziali) ha trasferito ai comuni numerose funzioni in campo socio assistenziale;
– la legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate) e successive modifiche ed integrazioni, stabilisce, all’articolo 26, che le regioni definiscano le modalità con le quali i comuni debbono intervenire per consentire alle persone con disabilità di potersi spostare e muoversi liberamente nel territorio, alla stessa stregua degli altri cittadini;
– la legge regionale 26 febbraio 1999, n. 8 (Disposizioni in materia di programmazione e finanziamenti per i servizi socio-assistenziali. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 25 gennaio 1988, n. 4 “Riordino delle funzioni socio-assistenziali”), all’articolo 4, ha disciplinato il trasferimento ai comuni delle somme necessarie per il rimborso delle spese per il trasporto dei disabili;
– la legge regionale 23 dicembre 2005, n. 23 (Sistema integrato dei servizi alla persona), ha inquadrato in un unico impianto normativo più ampio tutto il sistema di servizi alla persona, rimandando a un’apposita e successiva disciplina la definizione e quantificazione delle provvidenze;
– sono state apportate, negli anni, modifiche alle leggi di settore e approvate diverse deliberazioni della Giunta regionale contenenti disposizioni relative al trasporto dei disabili e ai soggetti preposti a erogare quel servizio o a rimborsarlo con specifiche sovvenzioni;

considerato che:
– da anni il servizio trasporto dei disabili che si recano presso i centri di riabilitazione AIAS della Sardegna è garantito dalla stessa AIAS;
– i comuni territorialmente competenti liquidano all’AIAS per il servizio svolto le risorse appositamente trasferite dalla Regione;
– anche precedentemente al sopraggiungere della pandemia il servizio di trasporto non veniva sempre assicurato regolarmente da AIAS per tutti i centri del territorio regionale (si veda a tal proposito l’interrogazione n. 30/A presentata da questo stesso gruppo consiliare in data 5 giugno 2019 a proposito dell’interruzione del servizio a Perdasdefogu e alla quale non è mai pervenuta risposta);
– a seguito dell’attivazione delle misure restrittive per limitare il diffondersi della pandemia, il servizio di trasporto è stato interrotto in tutti i centri di riabilitazione AIAS dell’Isola in concomitanza con la chiusura degli stessi centri diurni;
– terminata la fase 1 dell’emergenza epidemiologica i centri AIAS hanno riaperto al pubblico, ma il servizio di trasporto non è stato riattivato dato che non si era in grado di garantire gli obblighi di distanziamento sui mezzi utilizzati e le famiglie sono state invitate ad accompagnare, con mezzi propri, i disabili presso i centri;
– alcuni comuni hanno temporaneamente aggirato il problema e per andare incontro alle famiglie in difficoltà hanno messo a disposizione nei mesi scorsi gli scuolabus, ma con la ripresa dell’anno scolastico tale soluzione non è più praticabile;

evidenziato che:
– la situazione sopra descritta è palesemente discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità, considerato che spesso i pazienti AIAS sono a carico di genitori ormai anziani, con sorelle e fratelli impegnati nelle attività lavorative e, dunque, con familiari impossibilitati ad accompagnarli ogni giorno nei centri;
– lo spostamento verso i centri AIAS che talvolta comporta la percorrenza di decine di chilometri, soprattutto in alcuni territori dell’Isola che non vantano un sistema viario e dei trasporti agile ed efficiente, è comunque gravoso e anche economicamente oneroso e non dovrebbe essere, in ogni caso, addossato alle famiglie;
– molti comuni vorrebbero attivare servizi di trasporto sostitutivi di quelli posti in campo da AIAS, ma necessitano di specifiche autorizzazioni all’utilizzo delle risorse da parte degli uffici regionali preposti;

ritenuto che il servizio di trasporto debba, in ogni modo, essere garantito alle persone con disabilità e che sia compito della Regione garantirlo, anche attraverso apposite e straordinarie indicazioni ai comuni,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere:
1) quali interventi immediati l’Esecutivo regionale e l’Assessore competente intendano porre in essere per assicurare alle famiglie il servizio di trasporto verso i centri AIAS;
2) se l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale intenda fornire indicazioni ai comuni sull’utilizzo delle risorse assegnate per il trasporto delle persone con disabilità, consentendo loro di attivare, con tali risorse, procedure sostitutive che tengano anche conto delle particolari condizioni geografiche e viarie;
3) se la Giunta regionale abbia in programma di riconsiderare l’attivazione di un progetto regionale per la mobilità sociale, come ipotizzato nelle precedenti e sopramenzionate deliberazioni, al fine di strutturare un servizio efficiente di trasporto di persone con disabilità omogeneo su tutto il territorio regionale.

Cagliari, 13 ottobre 2020

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