Interrogazione n. 686/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Interrogazione n. 686/A

PISCEDDA – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA, con richiesta di risposta scritta, in merito allo stato di attuazione del servizio di supporto psicologico da stress correlato alla pandemia da Covid-19.

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I sottoscritti,

premesso che:
– nel mese di marzo scorso, in piena emergenza Covid-19, l’ATS ha attivato, presso il Dipartimento di Salute mentale, un servizio di supporto psicologico, a disposizione di tutti i cittadini sardi per via telefonica, per far fronte alle crescenti ansie e paure da contagio, alla difficoltà di adattamento ai nuovi divieti, alle limitazioni, all’isolamento, alla convivenza forzata;
– in tale attività di ascolto e sostegno psicologico, presente peraltro anche in molte altre regioni d’Italia, gli psicologi del numero verde, insieme agli educatori professionali, si attivano in rete con i centri di salute mentale, con il servizio di psicologia e benessere organizzativo e con la psicologia dell’emergenza, con i servizi per le dipendenze, con i servizi di neuropsichiatria infantile e con i consultori familiari di tutta la Regione;
– come comunicato da numerosi cittadini, da diverso tempo a questa parte tale servizio pare non essere più attivo, malgrado sia tuttora pubblicizzato in numerose pagine web dell’ATS, dell’AOU, sulla stampa online e su numerose altre pagine dedicate alla salute e all’emergenza da Covid-19 nella nostra Regione: in particolare, al numero verde dedicato 800630622 non risponde alcun operatore durante tutta la giornata e la linea cade dopo alcuni squilli a vuoto;

considerato che:
– pur esistendo altri enti ed organizzazioni, come l’Ordine degli Psicologi della Sardegna, con le associazioni di psicologia dell’emergenza, che offrono un servizio analogo su altri numeri telefonici, a disposizione dei cittadini sardi;
– tali servizi hanno avuto un enorme riscontro in termini di chiamate ricevute, sia durante il lockdown che nelle settimane successive, a riprova della necessità di offrire supporto psicologico ai cittadini in un periodo complesso come quello che stiamo attraversando, sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista sociale;
– pur essendo disponibili adeguati fondi straordinari per l’assunzione di psicologi nei servizi pubblici territoriali, utilizzando anche procedure rapide come l’utilizzazione delle graduatorie esistenti, tale implementazione si è rivelata assolutamente insufficiente anche a ricoprire i posti in organico;
– che, di conseguenza, i servizi pubblici non sono ancora stati messi in grado di fronteggiare il fabbisogno psicologico dei cittadini, di garantire i LEA, nonché di affrontare le emergenze evidenti;
– che le cronache di queste ultime settimane restituiscono ai cittadini sardi una situazione di incertezza e preoccupazione, con l’aumento costante dei contagi e con notizie di cronaca non sempre confortanti;

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per conoscere:
1) se siano a conoscenza dei fatti suesposti;
2) quali siano le ragioni che hanno indotto l’abbandono del servizio suddetto, in assenza peraltro di comunicazioni ufficiali o non ufficiali in merito;
3) se vi è l’intenzione di ripristinare al più presto il servizio;
4) quali azioni intendano intraprendere per ottenere la ripresa del servizio e la sua ottimizzazione, anche attraverso una sua implementazione in termini di risorse umane dedicate all’uopo e potenziandolo al fine di restituire ai cittadini sardi uno strumento di sostegno già dimostratosi utile nel recente passato, nonché di garantire il diritto, previsto dai LEA, alla salute psicologica.

Cagliari, 7 ottobre 2020

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