CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Interrogazione n. 66/A
(Pervenuta risposta scritta in data 21/07/2022)
SALARIS – COSSA – MARRAS – SATTA Giovanni Antonio, con richiesta di risposta scritta, sulla Banca dati degli equidi (BDE).
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I sottoscritti,
premesso che la legge 1 agosto 2003, n. 200 ha istituito l’Anagrafe degli equidi con l’obiettivo di creare una banca dati che permetta l’identificazione univoca degli equidi presenti sul territorio nazionale BDE (Banca dati degli equidi);
considerato che il legislatore nazionale ha inteso conseguire, tra le altre, le finalità di tutelare la salute pubblica e il patrimonio zootecnico (costituzione e funzionalità della rete di epidemiosorveglianza), valorizzare il patrimonio zootecnico, fornire il basilare supporto per trasmettere informazioni al consumatore di carni di equidi e consentire un’etichettatura adeguata e chiara del prodotto, assicurare la regolarità delle corse dei cavalli, nonché garantire efficienza ed efficacia nella gestione dei controlli sulle corse stesse, prevenire e controllare il fenomeno dell’abigeato;
constatato che la BDE rappresenta la banca dati di riferimento per il comparto e la fonte informativa primaria a cui devono riferirsi tutti i soggetti interessati per l’applicazione della disposizioni di legge; in tal senso il suo aggiornamento assume una valenza prioritaria, sia in termini di qualità del dato, sia in termini di tempestività di segnalazione degli eventi;
visto che, sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali deve provvedere all’organizzazione e alla gestione dell’Anagrafe degli equidi, quale unica banca dati articolata per azienda, detentore, proprietario, razza, tipologia d’uso e localizzazione territoriale degli allevamenti o delle strutture che ospitano equidi, ma sono coinvolti a vario titolo e con diversi livelli di responsabilità nel funzionamento della BDE, molti altri soggetti come proprietario dell’allevamento, titolare dell’azienda; detentore degli animali, responsabile degli stabilimenti di macellazione, associazioni nazionali allevatori; servizi veterinari delle ASL, Associazione italiana allevatori (AIA) attraverso le Associazioni provinciali allevatori (APA), Agea – Agenzia per le erogazioni in agricoltura, Ministero della salute, regioni e province autonome, ditte fornitrici di transponder;
rilevato che attualmente parrebbero esserci ancora tre banche dati, presso il MIPPAF, la BDE e la BDN, non allineate tra loro e pertanto i proprietari degli animali ed i veterinari incontrano serie difficoltà nel richiedere ed ottenere un certificato o un foglio rosa elettronico,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto su esposto e dei gravi disagi che ciò determina agli allevatori e a tutti gli operatori coinvolti nel settore equino, che, in Sardegna, non soltanto cerca di superare una grave crisi economica ed occupazionale ma vuole essere rivitalizzato e rilanciato;
2) se non ritengano di dover intervenire presso il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali al fine di sollecitare la realizzazione di un’unica banca dati che possa fornire informazioni corrette ed univoche su azienda, detentore, proprietario, razza, tipologia d’uso e localizzazione territoriale degli allevamenti o delle strutture che ospitano equidi.
Cagliari, 4 luglio 2019